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domenica 31 luglio 2011

La nausea

47 : commenti
È sbagliato essere nauseato da chi, pur di tirar l'acqua al suo mulino, arriva a speculare persino su una tragedia in cui sono state trucidate quasi un centinaio persone? Sono nauseato perché la trovo una arrogante mancanza di rispetto e di buon gusto. Se è sbagliato me ne assumo karmikamente la responsabilità, ma nauseato sono e resto.


Breivik era anche Cristiano... dunque dovremmo concludere cosa???

Come sono nauseato dalla copertina che Krivit ha voluto per il suo dossier anti E-Cat: se il contenuto valesse la copertina sarebbe puro estratto di bad journalism scandalistico concentrato.

Come sono nauseato da un paio di commenti arrivati poco fa sul blog, e su questo sorvolo perché non ne posso più.

Perché la gente è così astiosa, incattivita, malfidata o peggio in mala fede

Che tristezza. 

Alzò la penna a mo' di spada

0 : commenti
Ieri ci ha inaspettatamente lasciato Giuseppe d'Avanzo (1953-2011) a soli 57 anni, senza aver visto l'Italia libera dai mercanti che ne hanno invaso il tempio e contro cui alzò la penna a mo' di spada, dandoci modo di leggere e seguire tanti suoi articoli e inchieste. Non lo dimenticheremo.

Rileggendo il post che scrissi due anni fa per linkare un suo articolo, mi sconforto a vedere che il tempo passa, ma nulla cambia.

Questo è l'ultimo saluto del suo amico e collega Piero Colaprico.

E ancora un ricordo di Giuseppe da parte di Roberto Saviano ed Ezio Mauro.

Le stelle "maledette"

12 : commenti
Ai seguenti link trovate due registrazioni inedite di Amy Winehouse (1983-2011), messe on line dal suo ultimo produttore sul suo blog SaLaAM ReMi: s'intitolano Roun' Midnite e Unholy War e mettono i brividi (cliccate sui link per ascoltarle).
 
Un'altra stella "maledetta" che non dimenticheremo mai, andata a unirsi a quelle di Brian Jones (1942-1969), Jimi Hendrix (1942-1970), Nick Drake (1942-1974), Jim Morrison (1943-1971), Janis Joplin (1943-1970), Kurt Cobain (1967-1994).

Si conferma il legame mortale di alcuni grandi talenti con alcol e droghe: vanno a bruciarsi lì, come falene nel fuoco. Brian, Jimi, Jim, Janis, Kurt, Amy sono tutti morti a età simili. Proprio l'età in cui si affronta la necessità di chiudere la prima fase di vita, farne tesoro ed entrare nella seconda, evitando di portarsi dietro ciò che non serve più: la "morte" metaforica del ragazzo e la nascita compiuta dell'adulto.

In altre parole la morte reale di questi artisti potrebbe essere letta, in termini psicoanalitici, come un processo di individuazione fallito. Come insegna il mito di Icaro: quanto più si vola in alto, tanto più ci si può far male.

Gran finale del mese di luglio

77 : commenti
Qualche giorno fa Ugo Bardi, chimico dell'Università di Firenze, noto in Italia per il suo grande impegno in favore del fotovoltaico, scrisse un articolo molto critico nei confronti dell'E-Cat, riprendendo a sua volta le note argomentazioni capeggiate da Steven Krivit di New Energy Times. Ne parlai qui.

Bardi è la voce più autorevole dell'ASPO-Italia (Association for the Study of Peak Oil). Devo dire che non so molto di più di lui, perciò prego chi è più informato di intervenire nei commenti rendendomi edotto.

Rossi non ha mai parlato dell'E-Cat come tecnologia-killer all'interno dello scenario delle energie pulite: sa che non può essere così, per vari motivi. E penso che molti convengano, con me, che si debba in ogni caso puntare a mix di energia dal sole, dal vento dalle maree, dal nichel e quant'altro purché fonti rinnovabili ed eco-sostenibili. Ma la paura del gatto-killer pare albergare invece in tanti altri, in particolare nel settore del fotovoltaico che verrebbe fortemente ridimensionato dalla comparsa sul mercato di E-Cat e simili. Riuscite a immaginarvi quanti soldi possano girare dietro a tutto ciò? Io sinceramente faccio fatica.

Vedendo che la discussione attorno all'E-Cat era giunta alle sponde dell'Aspo, e che lì era approdata gente del calibro di Low Voltage e Cold Fusion (preferisco utilizzare questi pseudonimi piuttosto che i loro nomi), mi sono incuriosito e sono andato a seguire la discussione. Be', sto scoprendo di essere la "bestia nera" dei forum... mentre qui nel mio blog ognuno può dire la sua, ovunque entro io spuntano chiusure, censure o moderazioni.

Forse ho sbagliato a propormi a un professore universitario quasi alla pari, in modo non deferente: ahimè a me piace parlare in modo semplice e diretto, e con un pizzico d'ironia per smorzare i toni. Immagino che chi ha un carattere opposto al mio potrebbe interpretare tale atteggiamento come una sorta di "lesa maestà"... ovviamente non è questa la mia intenzione.

Bando ai preamboli, ecco la sintesi di quello che è capitato nell'arco delle ultime 30 ore o giù di lì sul blog di Bardi!

Ho letto Diego che si chiedeva se per caso chi si firmava Camillo fosse Cold Fusion e visto che ancora non aveva ricevuto né conferma né smentita gli ho risposto io.
#36 Diego on 07.29.11 at 20:41
@ Camillo
ma non è che tu sei il famoso Camillo Franchini, abbondantemente screditato dal gruppo di ricerca di Celani in occasione della replica dell’esperimento di Arata del 1995 e che si è meritato una citazione nel documento relativo:
http://www.lnf.infn.it/sis/preprint/pdf/getfile.php?filename=LNF-06-20%28P%29.pdf
(pagina 6 per i più curiosi)
come tipico esempio di colui che critica senza sapere nulla del lavoro altrui e che sparge veleno insinuando la malafede e l’incompetenza di coloro che ottengono risultati sperimentali che quelli come Franchini con la loro scienza non riescono a spiegarsi?
Se sei tu, è vero che hai affermato che Arata e Iwamura meriterebbero il premio Nobel se qualcuno fosse riuscito a replicare quell’esperimento?
Sia il caso di inviare una letterina di raccomandazione in Svezia?
Cosa aspetti a saltare la staccionata, i sacri testi della scienza mancano di qualche informazione, o forse chi li legge troppo finisce per non applicarne correttamente i dettami.
Nel caso che non fossi Franchini, in ogni caso scalda il cuore sentire quante balle una persona possa dire in ogni post che scrive, al di là che l’E-cat funzioni oppure no.
Oscurantismo medioevale.
#43 Daniele 22p on 07.30.11 at 02:20
@Diego
È lui, è lui… il suo stile scientista è inconfondibile: è l’unico irripetibile insuperabile Camillo Franchini, detto anche Mr Cold Fusion (che disdetta quelle iniziali) per via della sua candidatura di Arata e Iwamura al Premio Nobel! :-)

Mi ha poi colpito questo intervento di Bardi (che mi era già stato girato qui dentro):
#22 Ugo Bardi on 07.29.11 at 12:05
Beh, a proposito della storia dei 500.000 Euro del contratto di ricerca, vi posso raccontare una cosa che è successa a me.
Qualche anno fa, un industria toscana mi ha firmato un contratto per 120.000 euro per un progetto sulla purificazione del silicio per celle fotovoltaiche. Tre dei miei collaboratori ci hanno lavorato sopra per un anno; in più abbiamo comprato attrezzature e costruito strumenti appositi – insomma quei 120 mila euro li abbiamo spesi quasi tutti per fare del lavoro serio.
Bene, questi qui ci hanno dato l’anticipo di 20.000 euro, poi hanno traccheggiato per tutto il tempo e poi alla fine sono scomparsi. Ora siamo in causa per recuperare qualcosa da questo contratto; ma sarà stata comunque una rimessa notevole.
Come mai hanno fatto una cosa del genere? Beh, non potrei dire con sicurezza, ma immagino che gli interessava avere quel “lustro” che gli dava poter dire che lavoravano insieme all’università su un progetto avanzato. Probabilmente, gli è servito per ottenere contratti o per vendere qualcosa. Quando non gli è servito più, lo hanno abbandonato. Gli costa meno a questo punto pagare un avvocato per tirare sul prezzo che pagare il dovuto.
Da questa storia traggo qualche sospetto sui 500.000 euro che Rossi ha promesso all’università di Bologna……..
Ho replicato semplicemente così:
 
#44 Daniele 22p on 07.30.11 at 02:24
@Ugo Bardi
20.000€ di acconto su 120.000€ è come dire 83.000€ su 500.000€… ehm, se davvero è successo quel che racconta allora a Bologna sono molto ma molto più furbi che a Firenze! ;-)

E ti pareva! Mi accorgo ora che il commento di Bardi era il 22esimo e il mio è stato il 44esimo... mo' ci credete che il 22 m'insegue ovunque! ;)))

Più tardi, notando che Low Voltage e Cold Fusion cominciavano a imperversare, mi sono nuovamente rivolto - forse nuovamente in modo non adeguato - a Bardi:

#62 Daniele 22passi on 07.30.11 at 22:37
@Ugo Bardi
Mi spiace per il suo blog, vedo che i profughi dei commenti chiusi su Query on line hanno trovato qui un nuovo refugium peccatorum. Non sto facendo dell’ironia, dico sinceramente. Visto che lei è un docente universitario provi a parlare direttamente col magnifico rettore di UniBO: verificherà di persona che a Bologna sanno quel che fanno a prescindere da tutte le dietrologie che i dietrologi fanno su internet. O anche lei crede come Livio Varalta che l’Alma Mater Studiorium sia sprovveduta quanto antica?
Mi consenta un altro suggerimento. So che Franchini è un suo collega… ma non gli dia troppa corda, poi finisce male. Senta la redazione di Query on line per averne conferma.
Cordialmente e a sua disposizione per ogni chiarimento

 Risposta:
#64 Ugo Bardi on 07.30.11 at 22:46
Guarda, io non so nemmeno cosa sia “Query on line” e non mi sono nemmeno sognato di dire che l’università di Bologna ha fatto qualcosa di male come istituzione.
Dopo aver ricevuto questo commento, ho messo il blog in moderazione. Altre scemenze del genere non saranno consentite.

Senza entrare nel merito di cosa sia una scemenza o meno, ho supposto che magari Bardi non avesse inquadrato bene quello che stava accadendo nel suo blog, così gli ho scritto nuovamente, poco dopo, questo commento che è andato (ed è rimasto) in moderazione:

Query on line è la rivista del CICAP: .
La rivista ha dedicato 7 articoli negli ultimi mesi all'E-Cat: raccogliendo migliaia di commenti.
http://www.queryonline.it/2011/01/31/il-ritorno-della-fusione-fredda-2/
http://www.queryonline.it/2011/02/02/il-ritorno-della-fusione-fredda-ci-risponde-levi/
http://www.queryonline.it/2011/04/04/fusione-fredda-a-bologna-il-punto-della-situazione/
http://www.queryonline.it/2011/04/06/fusione-fredda-a-bologna-un-aggiornamento/
http://www.queryonline.it/2011/04/15/reattore-e-cat-la-posizione-del-cicap/
http://www.queryonline.it/2011/05/06/e-cat-resoconto-della-conferenza-di-focardi/
http://www.queryonline.it/2011/06/23/e-cat-intervista-a-giuseppe-levi/
La maggior parte della gente che sta commentando ora qui dentro, commentavano lì. Non possono più farlo perché la redazione di Query on line è stata costretta a chiudere gli spazi commenti per l'incontinenza di taluni.
Può contattarmi se vuole e posso metterla in contatto con la redazione di Query on line, nelle persone di Livia Mautino Stefano Bagnasco (fisico dell'Infn di Torino).
Non mi pare di averle scritto nessuna scemenza. Forse non si è reso conto di avere affrontato un argomento su cui - su internet - c'è gente che si informa, discute e dibatte (a volte animatamente) da 6 mesi.
Lo so che lei non ha mai detto che L'università di Bologna ha fatto nulla di male, ma Livio Varalta e Camillo Franchini eccome, più volte e pesantemente (se ha pazienza vada a curiosare tra i commenti sul blog di Franchini): http://fusionefredda.wordpress.com/2011/03/29/hello-world/)
Spero sia tutto chiaro ora.
Cordiali saluti

Ora immaginate la mia sorpresa stamattina nel vedere che il mio commento non aveva superato la moderazione, mentre erano stati pubblicati i "soliti" commenti scritti da Low Voltage e Cold Fusion. [Dopo avere scritto il post mi è stato fatto notare che il commento in questione era stato sbloccato; stamattina né io e né Gwon lo abbiamo visto... quindi è stato sbloccato solo poco fa. Ringrazio il Prof. Bardi di avere tolto la censura.]

Mi sono a questo punto accorto di un commento di Bardi di qualche giorno fa che mi era sfuggito, questo:

#9 Ugo Bardi on 07.28.11 at 23:01
Eh, beh, ognuno è responsabile delle fesserie che fa. Fleischmann e Pons erano due elettrochimici rinomati; quasi in odore di premio nobel. Con la storia della fusione fredda, hanno fatto una tale figuraccia che li hanno buttati fuori dall’università dell’Utah e sono dovuti addirittura scappare dagli Stati Uniti. Beh, proprio scappare non so; ma comunque hanno riparato in Europa.
Ora, se viene fuori che l’E-Cat è la bufala che si sospetta che sia; un certo numero di persone all’università di Bologna faranno una figuraccia di portata pari a quella di Fleischmann e Pons, con l’aggravante di essersi fidati di una persona con vari precedenti penali. Qui da noi, però, mancano i meccanismi che permettano di licenziare la gente per manifesta incompetenza.
Ma questo non vuol dire che si debbano ridurre i fondi a tutta la ricerca. Che diavolo; mica sono tutti così i ricercatori. Vuol dire darsi la zappa sui piedi.
Ho così capito cosa intendesse quando mi ha scritto: "non mi sono nemmeno sognato di dire che l’università di Bologna ha fatto qualcosa di male come istituzione." Una sottile distinzione.

Cavolo, non bastavano Cold Fusion e Low Voltage, ci manca solo che si materializzi anche Unabomber... ormai c'è da aspettarsi di tutto. Si scherza ovviamente! :-)

Proprio oggi è arrivato il famoso (per quanto s'è fatto attendere) report #3 di Krivit, che non è un report, ma un intero numero speciale, troppa grazia. E tutto questo impegno in nome della Scienza, non ci crederebbe nemmeno un bambino!

sabato 30 luglio 2011

22·2+2

31 : commenti
Prima o poi un giretto verso il Missisipi mi tocca!
Ben sapendo di avere qualche personcina che cerca di cogliermi in fallo a ogni piè sospinto, ho deciso di dargli io stesso modo di dimostrare che sto completamente dando i numeri... :-)

Venti giorni fa ho compiuto 46 anni. Ohi ohi, come vola il tempo... e alludo agli ultimi 46 anni, non agli ultimi venti giorni. 

Sulle associazioni che collego al 46 avevo scritto un post tempo fa: magico 4 e 6.

Oggi invece mi va di parlare del collegamento che la mia mente strampalata trova tra l'età che ho compiuto e il mio numero preferito, 22 ovviamente. Eccolo qui:

2·22+2

Chiaramente 2 moltiplicato 22 più 2 fa 46.
Curioso che proprio nel mio 46esimo anno di età abbia conosciuto di persona Rossi, Focardi ecc. e tutto il mondo della fusione fredda.

Siccome mi piace giocare coi numeri mi sono chiesto quali altre età abbia avuto (o avrò) che possano essere rappresentate con una sequenza "2 ç 22 ç 2", dove i numeri sono separati tra loro da una delle quattro operazioni base della matematica (ç = +, −, ·, ÷).

Ho così scoperto che ci sono solo cinque numeri che soddisfano questa condizione:  13, 26, 42, 46, 88.

2+22÷2


Chiaramente 2, più 22 diviso 2, fa 13.

Era il 1978, facevo la seconda media... proprio quando nacque l'amicizia tra me e Giuseppe Levi, senza il quale non avrei mai saputo nulla di Focardi, Rossi, E-Cat ecc.

2+22+2

Chiaramente 2 più 22 più 2 fa 26.
Era il 1991, l'anno in cui incontrai la madre di mia figlia... che manco a farlo apposta mi lasciò dopo 22÷2 anni, questa si che è divertente!


2·222

Chiaramente 2 per 22 meno 2 fa 42.
Era il 2007... anche questa è simpatica: l'anno in cui ho aperto Ventidue passi d'amore e dintorni!

2·22·2


Chiaramente 2 per 22 per 2 fa 88.

Sarà il 2053 e avrò 88 anni! Ho sempre detto che voglio campar 100 anni... magari a 88 mi risposo! :)))

Coincidenze? Probabilmente. Ma di certo la vita nasconde al suo interno armonie e geometrie molto particolari. Buonanotte a tutti e a domani.


P.S. Ringrazio Fabio per avermi fatto notare che esiste anche 


2·22÷2


È un'espressione "tautologica", ma è vera! È una sorta di super-ventidue: il mio super-numero fortunato (come giustamente ha notato Federico va bene anche 2+22-2).
A 22 anni ero uno studente di ingegneria... quell'anno mi successe questo, e scusate se è poco.


Dunque i numeri che rispondono alle condizioni che avevo imposto sono 6:


13, 22, 26, 42, 46, 88


E a voi? È successo qualcosa di particolare quando avevate qualcuno di questi anni?

Chiedimi chi era Krivitsky

84 : commenti

A giugno, umanamente molto deluso dalle azioni messe in campo da Krivit al suo ritorno negli States, ho cercato un "gesto plateale" ma signorile capace di "marcare" la brusca interruzione da parte di New Energy Times alla collaborazione con questo blog, gravemente reo, per Krivit, di essere gestito da un amico di Giuseppe Levi.

Volevo anche "marcare" quel bad journalism di cui Krivit s'è oramai fortemente impegnato a diventare campione, vuoi nel coniare termini come E-Cat Trio (riferito a Rossi, Levi, Focardi), vuoi soffermandosi su particolari insignificanti quali gommisti e coffee machines che a parer suo celano vattelapesca quali complotti.

Proprio in quei giorni, qualcuno mi ha fatto notare alcune curiose coincidenze.

1) È esistito un agente segreto sovietico che aveva adottato Krivitsky (1899-1941) come nome di battaglia; dopo l'assassinio di Trotsky defezionò e venne "suicidato" a New York dagli agenti di Stalin. Krivitsky deriverebbe dalla parola panslava kriv, che significa "storto, contorto": un nome perfetto per una spia.

2) Nelle statistiche dei cognomi più frequenti USA ci sono un po' di Krivitsky, ma nessun Krivit. Anche spulciando i record di Ellis Island, risulta qualche Krivitsky ma nessun Krivit. Verrebbe dunque da supporre che Krivit possa essere un'abbreviazione di Krivitsky. 


Così mi è nata l'idea di aggiungere un pezzetto di cielo (SKY, pronunciato all'inglese) al cognome di Krivit (SKY, pronunciato com'è scritto), a significare il cambiamento di opinioni e comportamenti da parte di Krivit nei confronti dell'E-Cat e di tutti quanti di colpo si erano venuti a trovare ad essere trattati da "alleati" a "nemici". Il "gesto plateale" che cercavo.

Non mi è parso assolutamente di fare nulla di irrispettoso, anzi, l'ho considerato un modo gentile e raffinato per mostrare a tutti che Krivit si comportava da agente provocatore.

Apriti cielo: un mese dopo, in contemporanea, si fanno vivi Franchini sul suo monoblog e Krivit via email. 

Il primo mi accusa di "storpiare un cognome come fa Emilio Fede" e di essere un "antisemita"... perché - ricostruisco il suo ragionar contorto - se avevo "storpiato" il cognome di Krivit era ovviamente con intento malevolo, dunque per me ebraicizzare Krivit in Krivitsky era ovviamente un'offesa. Pensando questo, Franchini dimostra di essere fuori come un balcone e dimentica pure che il mio amico levi è ebreo, ops! 

Il secondo, prendendo per vere le monosupposizioni del primo, si dice sdegnato del mio disrespectful abuse del suo nome e si consola cementando una curiosa "santa alleanza" - proprio lui paladino delle LENR! - col più feroce killer delle LENR in Italia: 


KRIVIT. You will see in my forthcoming Report #3 on Andrea Rossi and his claims that I am no cheerleader for bad science. I respectfully request you to make an inquiry into the current facts, as I know them. I would be pleased to send complementary copies of my Elsevier and Wiley encyclopedia chapters to you or anyone who requests.
FRANCHINI. Thank very much. I appreciate your fairness and fine manners very much. 
(qui la versione integrale dell'idillio) 

Ho imparato da questo episodio che è veramente inutile essere arguti con gente che non vede oltre il proprio naso. Toccherebbe essere "ignorante" (in senso etimologico, che non sa) come loro e sparare attacchi personali e diretti a raffica, senza andare tanto per il sottile. Ma preferisco abbozzare che scendere al loro piano.
Per concludere. Perché persone come Krivit e Franchini (e altri) sembrano particolarmente impegnate e stranamente coese nel mettere i bastoni tra le ruote a Rossi? Per amore del buon giornalismo? Per amore della scienza? Qualcuno può crederci? Ho qualche ipotesi più verosimile. Una è banale: di sicuro qualsivoglia ritardo sulla tabella di marcia di Rossi è un vantaggio per il fronte legato a Piantelli, l'inseguitore più accreditato. Ho pure ipotesi migliori e parlano americano...

L'estate è lunga, avremo tempo di occuparcene.

venerdì 29 luglio 2011

In attesa del report n. 3

66 : commenti

Giusto tre anni fa il premio Nobel per la fisica Brian Josephson si chiedeva (qui) chi muove New Energy Times e il suo corifeo Steven Krivit. Ancora oggi molti se lo chiedono.
 
Krivit non fa mistero di non essere né fisico né ingegnere la sua preparazione universitaria (vedi curriculum) è di industrial designer e business administrator. Tuttattavia molti anni di esperienza nel settore LENR gli hanno permesso di farsi le ossa ed è oggi tra quelli che conoscono di più la scena e i retroscena della cold fusion.
 
La mattina del 15 giugno 2011 è un momento chiave per lui, e lo diventa per chiunque segua con attenzione la vicenda dell'E-Cat.
 
Alle 9.30 Krivit arriva nuovamente in via dell'Elettricista, dove il giorno prima ha intervistato Focardi e Levi. Poco dopo arrivano anche Rossi e la moglie. Alle 11.00, dopo aver concluso intervista e riprese, Krivit torna verso il centro di Bologna. Ora però è molto pensieroso: riflette su alcune inconsistencies (incoerenze) nelle risposte di Rossi alle sue domande. 
 
Telefona allora all’Ufficio Stampa Unibo: esprime le sue perplessità e chiede di poter parlare con un esperto di termodinamica. Viene messo in contatto col Prof. Enzo Zanchini del DIENCA. Zanchini gli fissa l’appuntamento per le 14.30 alla Facoltà d'Ingegneria.

Krivit riflette anche sul ruolo di Giuseppe Levi. Quando nel corso dell'intervista gli ha chiesto cosa avesse provato vedendo l'E-Cat per la prima volta, Levi gli ha risposto in modo entusiasta, da ciò Krivit ha dedotto che potrebbe essere in buona fede, ma starry-eyed ("con le stelle negli occhi", cioè "fulminato sulla via di Damasco") e quindi non sufficientemente critico rispetto ai claims di Rossi e in particolare rispetto alla questione dell’acqua non completamente vaporizzata: calcolata per volume - come presuppone il diagramma del Naval Research Lab a cui fa riferimento (vedi qui) - oppure per massa? 

Si confida di tutto ciò col suo interprete, che gli suggerisce di contattare nuovamente Levi affinché si chiariscano. Così, fissato l'incontro via telefono, Krivit e Levi poco dopo pranzano insieme in un locale della zona universitaria. Krivit usa sempre i modi inquisitori del giorno prima, stile "Sei un brav’uomo, non ti voglio rovinare; però per il tuo bene, torna sui tuoi passi, altrimenti...”, ma Levi è tranquillo e sicuro del proprio operato: pure se sconcertato dall'interrogatorio di Krivit, promette di fargli avere chiarimenti sulle misure del vapore effettuate per massa da Galantini e pure i dati del test tecnico a porte chiuse effettuato a febbraio. Krivit pare tranquillizzarsi.
 
Dopo pranzo Krivit va all'appuntamento col Prof. Zanchini, persona di modi cortesi e rassicuranti, che gli fa una lezione di termodinamica molto chiara ed elegante: un 5% di acqua nella parte destra del diagramma, se misurata per massa, è relativamente ininfluente sul calcolo della potenza emessa dall’apparecchio, il discorso sarebbe stato ben diverso se fosse stata misurata per volume. Insomma, l'atteggiamento di Zanchini sembra rilassare Krivit e fugarne i dubbi. 
 
Invece no. Pochi giorni dopo il nostro "giornalista" pubblica a sorpresa il "primo report" sulla sua rapida visita bolognese. Il resto lo sappiamo. Levi in particolare decide di non passare più alcun dato a Krivit. Mi faccio allora carico io stesso di fare da paciere e da tramite per le prime email di chiarimento da parte di Galantini. Dopodiché Krivit chiude pretestuosamente ogni rapporto anche con me... scopre improvvisamente che sono legato da lunghissima amicizia a Levi e pertanto non può più considerarmi una fonte oggettiva e indipendente.
 
Il "secondo report" di fine giugno, non aggiunge nulla di nuovo. Se non confermare definitivamente che Krivit ha deciso di trasformarsi da sostenitore dell'E-Cat a suo affossatore. 
 
Al momento ha annunciato (oggi su New Energy Times) l'imminente pubblicazione del suo "terzo Report". A mia volta sono in attesa di una relazione dettagliata da parte del Dr Galantini delle misure del vapore per massa, che entri nel merito della metodologia e della procedura seguita.
 
Un'estate in cui non ci si annoia.

Il cielo sopra Bologna...?

18 : commenti

A Gwon che mi chiede emozioni, dedico il video di Goodbye Blue Sky tratto da The Wall dei Pink Floyd: alla luce di quanto successo a Bologna lo scorso mese di giugno - mutatis mutandis e riferito alla vicenda E-Cat - acquista un particolare valore profetico e metaforico insieme: il gatto... la colomba che si trasformano in spietato rapace... e porta un attacco "militare"...

Meditate soprattutto sulla parola cielo e sul suo corrispettivo inglese, sky, che a detta di qualcuno, nel trasformare un Krivit in un Krivit-sky, diventa una terribile offesa!!!

La storia nei dettagli la racconto in uno dei prossimi post. Intanto, buona giornata a tutti.

Come screditare proprio tutto…

29 : commenti
Bertoldo mi ha trascritto in alcuni commenti dei brani di un capitolo di Aqua di Roberto Germano edito da Bibliopolis. Ho cercato su internet e ho trovato le pagine da cui sono tratti. Oh, quante persone che lasciano commenti qui dentro sono perfettamente ritratte dalle parole che seguono!
***
Come screditare proprio tutto… (2)
Prima di cominciare a screditare qualcosa, preparate la vostra attrezzatura. Attrezzatura necessaria: una poltrona. Assumete la giusta espressione. Curate di avere un’aria condiscendente che suggerisca che le vostre personali opinioni sono sostenute dalla completa fiducia e credito divino.
Utilizzate termini vaghi, soggettivi, e di discredito, come "ridicolo" o "banale" in un modo da suggerire che abbiano tutta la forza dell’autorità della scienza.
Dipingete la scienza non come un processo di scoperta da condurre a mente aperta, ma come una guerra santa contro sfrenate orde di infedeli, adepti della ciarlataneria. Poiché in guerra il fine giustifica i mezzi, potete falsare, travisare o violare il metodo scientifico, o persino ometterlo del tutto, nel nome della difesa del… metodo scientifico.
Mantenete i vostri argomenti quanto, più astratti e teorici possibile. Ciò "manderà il messaggio" che le teorie accettate schiacciano ogni effettiva evidenza che possa sfidarle – e che perciò non vale la pena di esaminare nessuna evidenza di tal genere.
Rafforzate l’errore comune secondo cui alcuni argomenti sono di per sé non scientifici. In altre parole, confondete deliberatamente il processo scientifico col prodotto della scienza.
(Qualcuno potrebbe, naturalmente, obiettare che, essendo la scienza un metodo universale per la ricerca della verità, deve essere neutrale rispetto all’argomento, e che quindi soltanto il processo investigativo può essere scientificamente responsabile o irresponsabile. Se ciò accadesse, liquidate queste obiezioni utilizzando un metodo impiegato con successo da generazioni di politici: semplicemente rassicurate tutti che "non vi è alcuna contraddizione!").
Organizzatevi in modo tale da far sì che il vostro messaggio abbia eco in personaggi autorevoli. Il livello fino a cui potete travisare la realtà è direttamente proporzionale al prestigio dell’araldo da voi scelto.
Riferitevi sempre alle affermazioni non ortodosse dicendo "sostiene che", "si dice", e alle vostre asserzioni come "fatti" che sono "stabiliti".
Evitate di esaminare la tangibile evidenza. Ciò vi permette di dire impunemente "Non ho visto assolutamente alcuna evidenza a supporto di queste ridicole voci!" (Si noti che questa tecnica ha retto alla prova del tempo, e risale almeno ai tempi di Galileo. Semplicemente rifiutando di guardare attraverso il telescopio, le autorità ecclesiastiche hanno guidato la Chiesa per tre secoli, con trasparenza, svincolata dalla necessità di dover negare!).
Se diviene inevitabile esaminare l’evidenza, commentate di rimando: "non c’è niente di nuovo qui!". Se venite messi di fronte ad un’inconfutabile prova che è sopravvissuta ai test più rigorosi, semplicemente liquidatela con un "troppo comodo".
Identificate la necessaria componente scettica della scienza con la totalità della scienza. Enfatizzate quegli elementi della scienza angusti, stringenti, di rigore e di critica, a detrimento di quelli connessi all’intuizione, all’ispirazione, all’esplorazione e all’integrazione. Se qualcuno ha delle obiezioni, accusatelo di vedere la scienza in termini esclusivamente indistinti, soggettivi o metafisici.
Insistete che il progresso della scienza dipende dalla capacità di spiegare l’ignoto in termini del noto. In altre parole, scienza è uguale a riduzionismo. Potete applicare l’approccio riduzionistico in ogni situazione mettendo da parte via via sempre più evidenze fino a che il poco che resta si può finalmente spiegare interamente in termini della conoscenza già sistematizzata.
Minimizzate il fatto che la libera indagine e il legittimo disaccordo sono una parte normale della scienza.
Rendetevi disponibile per i produttori dei media che cercano "commenti bilanciati" su visioni non ortodosse. Comunque, acconsentite a partecipare soltanto a quelle presentazioni i cui limiti di tempo e i cui pregiudizi a priori, impediscano lussi come: discussioni, dibattiti e possibilità di replica.
Ad ogni opportunità, rafforzate la nozione che «ciò che è familiare è necessariamente razionale». Il non familiare è dunque irrazionale e di conseguenza inammissibile quale evidenza.
Affermate categoricamente che l’inconvenzionale deve essere rifiutato come, al massimo, un’onesta ma errata interpretazione del convenzionale.
Marchiate i vostri oppositori come "creduloni acritici". Liquidate sommariamente la nozione che anche voler sfatare tutto rivela un credo acritico, sebbene nello status quo.
Sostenete che, nell’investigazione di fenomeni non convenzionali, una singola pecca invalida il tutto. Nei contesti convenzionali, però, potete saggiamente ricordare il detto secondo cui: "dopo tutto, le situazioni sono complesse e gli esseri umani imperfetti".
Una lametta medievale
Il "Rasoio di Occam" (2), o "principio della parsimonia", dice che la spiegazione corretta di un mistero coinvolgerà, di solito, principi fondamentali. Insistete, dunque, che la spiegazione standard è quella corretta, perché non implica assunzioni ulteriori! Denunciate con forza che il Rasoio di Occam non è semplicemente un metodo filosofico empirico, ma una legge immutabile.

mercoledì 27 luglio 2011

Top Soil (2009)

2 : commenti
Ancora Bibio... stasera cose da gatti.



E-Cat comparisons (confronti sull'E-Cat)

68 : commenti

Due articoli usciti negli stessi giorni, 

due visioni opposte a confronto...

A sinistra la visione di Bardi a destra quella di Srinivasan! (elaborazione grafica del nostro Renzo B.)

 

The E-Cat loses steam (leggi l'articolo in inglese)

L'ecat perde vapore (leggi l'articolo in italiano)

di Ugo Bardi (ASPO) 


“Cold Fusion” Poised to Become an Industrial Reality

di Mahadeva Srinivasan (già direttore del BARC di Mumbay)

(scarica il pdf e leggi l'articolo)


Chi avrà ragione???

Lo sapremo tra qualche mese...

io punto decisamente su Srinivasan!

 

Se qualche volenteroso ha la pazienza di leggere entrambi gli articoli, mettere a confronto i punti più divergenti e inviarmeli come commenti al post, poi li integrerò al post stesso. Grazie.

Mr. & Mrs. Compost

3 : commenti
Sì, lo riconosco... mi compiaccio di pescare canzoni nella bottiglia.
Quelle che riempiono i polmoni di un sentire, anche solo per un minuto. 
Buonanotte.


Autore del brano: Bibio.

Mr. & Mrs. Compost (2009)

Succulent, ready to be twisted off
The leaves are warm and the stones are hot
The distant houses seem to melt with the vast open glowing air
The almost steaming ragged wood of the oak trunks and the sweating walk
The ease of the wagging boughs
Layering wavering shadows

A story tells me that there is a couple there
Buried 'neath the twisted roots
Older than the tree itself
Older than the ruined farm
They lived there in the wooden days
When hands were tougher than a plough
And will was stronger than the rafters of a house

I also heard their dog is there
Their bones are tangled in that tree
Side by side and holding hands and that's the reason why
That tree is beautiful 


Il Sig. e la Sig.ra Compost
Squisite, pronte per essere strappate
Le foglie sono calde e le pietre scottano
Le case lontane sembrano fondersi con lo spazio aperto ampio e radioso
Il legno
dei tronchi di quercia che quasi fa vapore e il viale che trasuda
La tranquillità dei rami che si scuotono
Ombre che si sovrappongono e ondeggiano

Una storia mi dice che là c'è una coppia
Sepolta sotto le radici attorcigliate
Più vecchia dello stesso albero
Più vecchia della fattoria in rovina
Vivevano nei giorni di legno
Quando le mani erano più robuste di un aratro
E la volontà era più forte delle travi di una casa

Ho anche sentito che il loro cane è
Che le loro ossa sono aggrovigliate in quell'albero
Fianco a fianco e mano nella mano e questo è il motivo per cui
Quell'albero è bello

martedì 26 luglio 2011

Buona fede vs mala fede... chi prevarrà?

25 : commenti
@Gwon

Caro Gwon, come sei convinto tu della mia buona fede, sono convinto io della tua, per questo ti chiamo in causa e mi permetto di darti qualche "dritta".

Intanto una premessa quasi banale: Rossi è un industriale, perciò, se gli è utile, può depistare fino all'ultimo i suoi competitors; è una scelta tattica che può non piacere, però è legittima (visto che sono convinto che non nasconda intenti illegali).

Cold Fusion invece è un uomo di scienza, che ha per scopo - e ti fornirò un po' di elementi che lo suffragano - quello di depistare l'attenzione dalle evidenze scientifiche delle LENR. Da questo punto di vista è come un poliziotto che usa la sua posizione per commettere dei crimini: doppiamente colpevole. Per un paio di mesi, quest'inverno, gli concessi il beneficio del dubbio, poi ho capitolato: è in mala fede.

Mi pare che pure Kataclisma alla fine si sia arreso a tale evidenza, lo ha fatto dopo essersi confrontato a lungo su Query on line (lì si firmava Francesco) con una imperdonabile serie di amnesie/omissioni (molto selettive) del nostro chimico nucleare. Al riguardo ti invito a rileggerti questo mio post di giugno.

Ora pare il tuo turno di mettere alla prova l'onestà intellettuale di Cold Fusion. Ok, benvenuto nel club.

Comincia a chiedergli cosa ne pensa degli esperimenti di Arata e delle repliche effettuate a Frascati dal gruppo di Celani. Prima però leggiti molto attentamente questo articolo: Electrochemical compression of hydrogen inside a Pd-Ag thin wall tube, by alcohol-water electrolyte di Francesco Celani, A. Spallone, P. Marini, V. Di Stefano, M. Nakamur, V. Andreassi, A. Mancini, E. Righi, G. Trenta, E. Purchi, U. Mastromatteo, E. Celia, F. Falcioni, M. Marchesini, E. Novaro, F. Fontana, L. Gamberale, D. Garbelli, P.G. Sona, F. Todarello, G. D’agostaro, P. Quercia (INFN-LNF, EURESYS, ORIM SpA, Pirelli Labs SpA, CSM SpA, STMicroelectronics).
N.B. la foto a cui ha fatto recentemente riferimento Cold Fusion riguarda l'esperimento di cui parla il suddetto articolo.

Mi sdegna enormemente che Cold Fusion, competentissimo in chimica/fisica nucleare, usi strumentalmente le sue conoscenze per insabbiare-discreditare scientemente e metodicamente tutto ciò che ha a che fare con la fusione fredda (e non solo quella). È un comportamento eticamente inqualificabile e solo per questo continuo a parlarne.

Chiaramente nessuno ha la verità in tasca quindi, al di là delle convinzioni che ho maturato, tu potresti scoprire (e dimostrarmi) che si tratta di conclusioni errate. Perciò è giusto che tu dia fiducia a Cold Fusion, purché lui se la guadagni e meriti (cosa che non ha fatto né con me né con Kataclisma).

In bocca al lupo, forse sarai più fortunato.

P.S. Ti ricordo che persino Query on line (leggi CICAP) si è dovuto pubblicamente smarcare più volte e in modo duro dalle posizioni "talebane" di Cold Fusion (vedasi questo post di qualche mese fa).

Pretty little thing

3 : commenti

Ho scoperto da poco Fink, un musicista eccezionale e completo: virtuoso chitarrista unplugged, voce avvolgente e pastosa, autore raffinato e ipnotico, che volete di più!

Raffreddate gli animi, scaldate il cuore e dormiteci sopra.

lunedì 25 luglio 2011

"Io ho sempre lavorato per i militari,
ma quello è un mondo assolutamente libero"

60 : commenti
Lo so che a nessuno qui dentro interessa di Mr Cold Fusion e del suo monoblog, e a me ancor di meno. Ma quando vedo gente vestita di arroganza a metro sputare sentenze, non riesco a starmene zitto. Ultimamente Cold Fusion ne ha scritte tante, più di interesse psichiatrico che altro, per cui non le ho sottolineate. Ma su una delle ultime non si può tacere, sì, quando è troppo è troppo!


...Celani è troppo per le mie forze. Mi ricordo di quando prima delle elezioni del 2008 [ndr - la foto in questione la trovate qui ed è del 2006!] si fece fotografare con Il Giornale, per fare capire da che parte stava. Non solo fusore freddo, ma fusore freddo berlusconiano professo, il peggio che si possa concepire. Scusi lo sfogo, ma Celani è un boccone troppo grosso per il mio stomaco. A sentire il mio amico chimico, sembra che ieri [al convegno di Viareggio] abbia veramente imperversato.
Io ho sempre lavorato per i militari, ma quello è un mondo assolutamente libero. Mi chiedo preoccupato: è altrettanto libero il mondo accademico? Perché Celani ha voluto informarci che è per Berlusconi? Siamo sicuri che i vertici di enti come il CNR, l’INFN, i Dipartimenti universitari sono occupati da persone neutre, non scelte in base alle militanze politiche?
(luglio 24, 2011 alle 5:18 pm)

Se uno deve scattare una foto a un set sperimentale; se vuole farlo con un quotidiano in mano in modo da collegare quella foto alla data sul giornale; se proprio quel giorno c'è uno il giorno prima c'era sciopero e in edicola c'è rimasto solo Il Giornale e La Gazzetta dello Sport, uno che deve fare? Non oso pensare che cosa si sarebbe inventato Cold Fusion se Celani avesse acquistato la Gazzetta! :-)

Benissimo, finalmente Cold Fusion ha detto la verità: ha sempre lavorato per i militari, da quando era supervisore del reattore del CAMEN. Non ha mai smesso. E scrive alle ore più impensate della notte per denigrare, attaccare, ridicolizzare tutti coloro che hanno a che fare con la fusione fredda... esattamente quello che sostiene Celani: lo fa perché gli ordinano di farlo. Bingo!

Sostenere che il mondo dei militari è assolutamente libero è un'aberrazione... aprite tutti gli occhi su quale sia il mondo ideale di Mr Cold Fusion.

Ora per favore, tutte le volte che Cold Fusion spara sentenze, ricordatevi con che razza di marionetta avete a che fare e chi ne tira i fili. Non ci saranno altri Mallove.

L'acqua non dimentica!

130 : commenti
Ci siamo!

Non solo nel panorama delle LENR e della fusione fredda si moltiplicano gli annunci. Tornano alla ribalta anche le teorie sulla memoria dell'acqua di Jacques Benveniste (1935-2004) e Masaru Emoto, bollate come pseudoscienza dalla spocchiosa scienza mainstream, schiava dei grandi poteri economico-militari molto più che del desiderio di scoprire.

Le novità arrivano da un gruppo di ricerca italo-francese: da una parte Emilio del Giudice, sempre in prima linea a tener viva la memoria del grande Giuliano Preparata (1942-2000), insieme a Giuseppe Vitiello e Alberto Tedeschi; dall'altra il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier insieme a C. Lavallè e J. Aissa. Un team composto da fisici, medici e biologi.

Proprio l'interdisciplinarietà è la chiave capace di aprire le porte ai nuovi paradigmi scientifici del XXI secolo.

La Chimica ha guidato il progresso della scienza nell'ottocento; la Fisica ha raccolto il testimone nel novecento; ma tutta la Scienza ha continuato a lungo a pagare tributo alla Chimica. Infatti, proprio in virtù dei grandi risultati è progressi ottenuti tramite i suoi modelli (deterministici e radicalmente legati a un concetto concreto di materia), la Chimica è stata assunta a modello di tutte le scienze esatte. Ma ora se vogliamo spingere più in alto l'asticella del progresso, della conoscenza del mondo, della consapevolezza umana, tocca cambiare paradigmi. È tempo di una nuova rivoluzione scientifica (cfr. Kuhn).

Come può funzionare l'omeopatia? si chiedono i chimici "all'antica". Non può, si rispondono. Il concetto di diluizione omeopatica viene contraddetto dal numero d'Avogadro: non esiste più alcuna traccia fisica/materiale del principio attivo nel medicamento. Nemmeno una sola molecola! Dunque non si tratta di farmaci capaci di curare, ma di semplice, pura, innocua... acqua.

Hai voglia a far capire a queste menti tetragone che nella materia l'informazione passa non solo attraverso particelle e legami atomici, ma anche per vie più sottili e meno evidenti... nemmeno tanto misteriose: onde elettromagnetiche a 7 Hz per esempio.

È meraviglioso vedere la vera Scienza abbandonare sempre più i paraocchi ereditati dalla Chimica dell'ottocento, e assumere la Fisica quantistica - quella dell'entanglement per esempio - come più degno paradigma guida.

Ne vedremo delle belle, prestissimo.

P.S. Ah dimenticavo. L'articolo di L. Montagnier, J. Aissa, E. Del Giudice, C. Lavallee, A. Tedeschi e G. Vitiello si intitola DNA waves and water ed è pubblicato sul Journal of Physics (qui sotto ho inserito il link dove scaricarlo).

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