Tale documento appare
piuttosto chiaro già nel titolo sulla eventuale importanza di queste
ricerche che, secondo gli analisti militari, stanno anzi
intensificandosi e guadagnando consensi a livello globale. Il
documento, preparato da Beverly Barnhart, DIA/DI, Defense Warning
Office, con contributi da Dr. Patrick McDaniel, University of New
Mexico, Dr. Pam Mosier-Boss, U.S. Navy SPAWAR/Pacific, Dr. Michael
McKubre, SRI International, Mr. Lawrence Forsley, JWK International,
and Dr. Louis DeChiaro, NSWC/Dahlgren. Il
documento contiene inoltre interessanti box esplicativi riguardo la
tecnologia, la storia e i protagonisti attuali di questa ricerca,
configurandosi anche in questo caos come un ottimo documento di
briefing militare. Curiosa, e significativa, la presenza fra i
contributori di 2 ricercatori FF/LENR (Mosier-Boss e McKubre).
Abbiamo trovato diversi
punti interessanti. Citiamo direttamente alcuni estratti relativi:
"Researchers
in this controversial field are now claiming paradigm-shifting
results, including generation of large amounts of excess heat,
nuclear activity and transmutation of elements."
"...if
LENR can produce nuclear-origin energy at room temperatures, this
disruptive technology could revolutionize energy production and
storage..."
"...Japan
and Italy are leaders in the field..."
"This
body of research has produced evidence that nuclear reactions may be
occurring under conditions not previously believed possible."
"Recent
results suggest these anomalous LENR phenomena can be triggered by
various energetic stimuli (electric and magnetic fields, acoustic
waves, infrared, lasers) and may have a variety of operational
modes."
"If
nuclear reactions in LENR experiments are real and controllable, DIA
assesses that whoever produces the first commercialized LENR power
source could revolutionize energy production and storage for the
future. The potential applications of this phenomenon, if
commercialized, are unlimited."
"This
relatively free flow of information increases the likelihood of a
technology
breakthrough—as
well as the potential for technology surprise—by an international
team, especially those from countries that are devoting more
resources to this research than is the United States, and are
supported with major corporate funding (Mitsubishi, Toyota, and Honda
in Japan; Pirelli in Italy"
"If
rapid, explosive energy output can occur in one or several modes,
could LENR serve as a new high-energy-density explosive?"
(ancora
una volta riemerge la preoccupazione per applicazioni militari)
Addirittura viene espresso
il parere che lo studio delle tecnologie LENR in maniera
collaborativa probabilmente porterà prima o poi ad un breaktrough18
tecnologico potenzialmente destabilizzante sulle altre tecnologie,
sia civili che militari, esprimendo quindi implicitamente un giudizio
possibilista sulla realtà di tali fenomeni e allertando perciò gli
organi competenti.
In questo senso è
interessante notare come anche l’intelligence militare degli Stati
Uniti stia evidentemente monitorando da diverso tempo gli sviluppi
del settore, come d’altra parte è logico aspettarsi, visto che si
parla della possibile scoperta di nuovi fenomeni nucleari e quindi di
potenziale e probabile interesse e applicazione militare. Anzi si
potrebbe sospettare che diverse iniziative di centri di ricerca
militare sulla ricerca FF/LENR siano state portate avanti proprio per
monitorare e verificare "direttamente" gli sviluppi di
queste ricerche e i relativi claims che si susseguivano negli anni.
D’altra parte ricordiamo
ancora che le implicazioni militari e relative alla Sicurezza
Nazionale di queste ricerche erano già state previste dallo stesso
Fleischmann, addirittura durante gli anni “80 (vedi Storia della
Ricerca).
In relazione a questo
accenniamo in chiusura brevemente anche ad un altro aspetto molto
attuale e piuttosto inquietante della questione: l'ipotesi avanzata
da qualcuno che i fenomeni nucleari anomali, denominati nel complesso
fusione fredda, LENR o in altro modo, scoperti dalla ricerca civile
in questi ultimi venti anni, siano solo la punta dell' iceberg di
tutta una serie di fenomeni nucleari, basati sul caricamento
dell'idrogeno o del deuterio nell'uranio e anche su effetti anomali
durante compressioni violente e sforzi di taglio, già scoperti e
utilizzati in ambito militare per creare nientemeno che mini-bombe
nucleari, aggirando così il problema della massa critica e
dell'arricchimento dell'uranio. Mini-bombe nucleari in realtà già
utilizzate sui teatri di guerra, perché costituirebbero una frazione
significativa delle cosiddette armi all'"uranio impoverito",
termine generico e mai spiegato soddisfacentemente, che a questo
punto anzi risulterebbe fuorviante e costituirebbe un ottimo
"depistaggio" per tecnologie militari che devono restare
segrete. In pratica lo stesso procedimento della fusione fredda, se
applicato all’uranio, permetterebbe di realizzare l’innesco di un
processo nucleare senza bisogno della massa critica.
Per i proponenti di questa
ipotesi si spiegherebbe così anche il notevole ostracismo subito da
questo settore per anni in ogni ambito del dibattito pubblico e il
rigetto molto, forse "troppo", veloce degli esperimenti di
Fleischmann e Pons. Visti i diversi collegamenti che sono emersi
durante il nostro lavoro a tali implicazioni militari, per esempio le
preoccupazioni iniziali di Fleischmann, gli studi di Dufour in
Francia sul caricamento dell'uranio, l'interessamento di enti
militari ecc., non ci sentiamo di escludere del tutto questa ipotesi,
nonostante la sua natura al momento molto speculativa.
Riteniamo quindi che
potrebbe essere interessante estendere il presente lavoro tenendo
conto anche di questa possibile "pista", oltre che di
molteplici altri aspetti, sicuramente non abbastanza approfonditi.
Per chi volesse approfondire questa tematica esiste una interessante
inchiesta di Rainews2419
e un libro20,
insieme ad indizi vari su anomalie nucleari in crateri da esplosione
in Libano e Iraq e a studi su test nucleari "senza massa
critica" in Corea del Nord21,22,
insieme sicuramente ad altri documenti che al momento ci sfuggono.
NOTE
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Ricordiamo
ancora che nella terminologia politico-scientifica anglosassone con
il termine "breakthrough" si intende in genere il
superamento improvviso di uno o più ostacoli, teorici o
sperimentali, che rallentano un certo tipo di ricerca, permettendo
improvvisi avanzamenti rivoluzionari con applicazioni e ricadute
tecnologiche ad ampio spettro. Per la loro importanza, spesso anche
militare-strategica, il verificarsi di tali eventi è attentamente
monitorato dai servizi di intelligence di ogni paese.
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"Il
segreto delle tre pallottole"
di Maurizio Torrealta ed Emilio del Giudice, Ed Ambiente, 2010.
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