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sabato 12 gennaio 2019

Il mio primo anno di fotovoltaico

97 : commenti
Il 20 gennaio 2018 ho attivato l’impianto fotovoltaico sulla mia bifamiliare: 3kW di pannelli Sunpower con ottimizzatori sul tetto, inverter SolarEdge e accumulo LG Chem da 10kWh in garage. Spesa totale onnicomprensiva (materiale, progetto, autorizzazione, istallazione ecc.): 17.000€* di cui la metà va in detrazione in 10 anni.


Il BILANCIO ENERGETICO del primo anno è il seguente:

3090kWh totali prodotti 
di cui 
2050kWh (66%) consumati 
1040kWh (34%) ceduti alla rete

3310kWh totali consumati 
di cui
2050kWh (64%) consumati 
1260kWh (36%) presi dalla rete

Fondamentalmente ho quindi prodotto il 97% (3090/3310) dell’energia che mi era necessaria. 
Nonostante l’accumulo da 10kWh, ho dovuto riacquistare (con lo scambio sul posto GSE) tutta l’energia immessa in rete (1040kWh) e ulteriori 220kWh. Ciò non solo a causa di condizioni meteo contingenti, ma soprattutto di quelle stagionali-astronomiche (latitudine 43.11222000° - Perugia, Umbria, Centro Italia) e pure di una posizione non ottimale: ho il tetto in ombra nelle prime ore utili del mattino (a causa di una palazzina prospiciente a Est) e nelle ultime del giorno (a causa di una collina a Ovest).

Anche producendo 3090kWh e consumando 3310kWh non ho ovviamente pagato solo il 7% della bolletta dell’anno scorso, e nemmeno il 36%: devo accontentarmi del 55,5%. Le spese fisse sono infatti notoriamente esorbitanti e il GSE (scambio sul posto) mi ha ridato indietro 75,36€ a fronte dei 1040kWh immessi in rete.
Naturalmente, proprio per poter fare un paragone con la bolletta pre fotovoltaico, nel 2018 non ho cambiato gestore né abitudini di vita (tariffa bioraria e lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice utilizzate di sera ecc.).

Vedremo come andrà nel 2019; risparmierò qualcosa col cambio gestore, ma passerò a monoraria e sostituirò il fornello a gas con il piano ad induzione. 
Nel mio piano di rientro a 15 anni avevo fatto 3 ipotesi: 
1) abbattimento della bolletta del 50%/anno (e invece mi sono fermato al 44,5%);
2) aumento del costo dell’energia acquistata al gestore pari a +1%/anno;
3) calo rendimento pannelli pari a -0,5%/anno.
Vedrò di anno in anno se sono stato troppo ottimista o pessimista.

Ma nessuna sorpresa. Ho sempre ribadito che per una normale famiglia con normali consumi la scelta del fotovoltaico è in primis etica e ambientale (nel 2018 ho immesso in atmosfera 1227kg di CO2 in meno), non certo economica. Diciamolo: il fotovoltaico non è ancora alla portata di tutti, è ancora meno lo è l’auto elettrica. Ma è anche vero che con un’auto elettrica potrei, soprattutto d’estate, ricaricarla anche con l’energia che produco (piuttosto che venderla alla rete per poi riacquistarla a un prezzo maggiore).
Insomma chi ha possibilità logistiche (casa indipendente con superficie utile sul tetto e box) ed economiche, può fare sinergia integrando fotovoltaico e auto elettrica. Tutto questo - sottolineo ancora - non per realizzare chissà quali risparmi (quelli riguardano consumi aziendali, non familiari) ma per essere una famiglia più “green” ed incidere meno sull’ambiente.

* Ho pochissimo spazio utile sul tetto e l'ho utilizzato tutto per farci entrare giusti giusti 9 pannelli da 333kW. Ovviamente avrei potuto spendere meno se avessi avuto maggiore superficie utile. Inoltre il costo è veramente onnicomprensivo, la ditta mi ha seguito tutto, anche le pratiche per le autorizzazioni paesaggistiche. Dall'altra parte della strada (50 metri) da dove abito c'è una zona industriale, ma dove sto io è come se fossi in un parco nazionale e la pratica è stata portata in commissione ben tre volte per ottenere l'autorizzazione all'istallazione complanare invece che integrata. Avevo fatto altri preventivi, ma alla fine ho scelto quello più alto che (per esperienza di amici che si erano rivolti alla stessa ditta) mi garantiva la migliore qualità e zero pensieri.
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