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venerdì 16 ottobre 2015

Scienza e LENR:
per gli scienziati svedesi siamo a una svolta!

95 : commenti
Versione italiana, autorizzata dal giornalista scientifico Mats Lewan, di Swedish scientists claim LENR explanation break-through, pubblicato il 15/10/2015 sul blog An Impossible Invention. Traduzione di Daniele Passerini.
***

Scienza e LENR:
per gli scienziati svedesi siamo a una svolta!

Rickard Lundin, photo: Torbjörn Lövgren, IRF.
In poche parole sarebbe non una nuova fisica, ma un poco noto effetto fisico che descrive l'interazione della materia con campi elettromagnetici — forze ponderomotrici di Miller — la chiave per spiegare il rilascio di energia e i cambiamenti isotopici che avvengono nelle LENR. Questo è ciò che Rickard Lundin e Hans Lidgren, due scienziati svedesi di alto profilo, affermano illustrando la loro teoria in un articolo intitolato Spallazione nucleare e cattura neutronica indotta da onde di forza ponderomotrici (qui l'articolo integrale) che verrà presentato Venerdì 16 ottobre in Francia, all'11° Workshop internazionale sulle anomalie nei metalli caricati con idrogeno, ospitato da Airbus a Tolosa.

L'idea di base
è che le forze ponderomotrici a frequenze di risonanza strappino dei neutroni a elementi come il deuterio e il litio, e che questi neutroni vengono poi catturati, per esempio, dal nichel, con conseguente rilascio di energia, come previsto dalle leggi fisiche già note.

Lundin e Lidgren hanno condotto con successo un breve esperimento e hanno verificato che i loro calcoli sono compatibili ai risultati ricavati da esperimenti LENR ben noti, come il Lugano report sull'E-Cat di Andrea Rossi. All'inizio del 2015 hanno anche depositato una domanda di brevetto che descrive il processo.

"Abbiamo fatto un esperimento per conto nostro, ma ci siamo fermati lì. Ci siamo resi conto di essere seduti su una sorgente di neutroni e questo non è qualcosa si dovrebbe fare in cantina," mi ha detto Rickard Lundin, professore di Fisica dello Spazio presso l'Istituto Svedese di Fisica dello Spazio (IRF) e membro della Reale Accademia Svedese delle Scienze (KVA)*.

Gli scienziati si stanno ora preparando per un esperimento ben pianificato con tutte le necessarie misure di sicurezza, preferibilmente con un reattore dal corpo trasparente in quanto l'effetto, secondo gli scienziati, rilascerebbe parecchia luce.

Le forze ponderomotrici derivano dalla parte elettrica dei campi elettromagnetici oscillanti, e agiscono su tutte le particelle, corpuscolari o plasmatiche. Sono tutte caratterizzate da un trasferimento di energia elettromagnetica e momento angolare a particelle cariche o non cariche. Una di loro, la forza di gradiente, funziona indipendentemente dal segno delle cariche.

All'inizio il fenomeno era stato pensato per descrivere la "pesantezza" della luce — la capacità della luce di avere una forza di "spinta" sulla materia. Ciò che Lundin e Lidgren hanno studiato e pubblicato nel 2010 è che il fenomeno ha una frequenza di risonanza, specifica per ogni particella o cluster di particelle, e che la forza aumenta vicino alla frequenza di risonanza, essendo repulsiva dal lato della bassa frequenza, ma attrattiva dall'altro.

"Tali forze non sono intuitivamente prevedibili, sono proprio un po' strane: fanno sì, per esempio, che corpi caldi attraggano materia," dice Lundin.

Hans Lidgren
Lidgren, Magister Scientiae in Ingegneria Fisica, e cofondatore della società di esplorazione petrolifera Rex International Holding, ha iniziato a indagare il fenomeno dopo avere scoperto strane caratteristiche nelle orbite dei satelliti, analizzando le rilevazioni dei satelliti altimetrici finalizzate a rilevare potenziali giacimenti di idrocarburi.

Sarebbe giusto aspettarsi che la luce del sole eserciti una forza di spinta sui satelliti, ma Lidgren scoprì il contrario. Dopo un esperimento con il pendolo nel vuoto, che mostrava lo stesso effetto, Lidgren e Lundin hanno pubblicato il loro documento "Sull'attrazione della materia per opera della forza ponderomotrice di Miller".

Lundin era un collega all'Accademia delle Scienze (KVA)* del compianto Prof. Sven Kullander, precedente capo del Comitato Energia della KVA. Il Prof. Kullander fu strettamente coinvolto nelle indagini svolte dai ricercatori svedesi sui dispositivi di Andrea Rossi. L'interesse di Lundin è iniziato con la pubblicazione del Lugano report.


"Quando ho visto il Lugano report e gli shift isotopici tutto è diventato così evidente," ha detto Lundin.

Ha spiegato che l'estrazione di neutroni dai nuclei di deuterio e/o litio richiede energia, e che il trucco è farlo nel modo più efficiente.

"Il nostro metodo è più accurato, poiché usa la minore quantità possibile di energia [attraverso la risonanza] per liberare neutroni. Altri, come Rossi stanno creando turbolenze attraverso onde quadre [nella corrente elettrica che alimenta le resistenze per il controllo della reazione — onde quadre contenenti un gran numero di armoniche e quindi molte frequenze differenti], e ottengono uno spettro d'onda turbolento col rischio che alcune frequenze diventino po' troppo alte," ha spigato Lundin.


Dopo questa intuizione, Lundin ha continuato a mantenere un basso profilo in quanto l'argomento è decisamente scottante, anche a causa di una situazione conflittuale creatasi all'interno dell'Accademia delle Scienze a partire da quando Kullander dichiarò apertamente il suo interesse per la tecnologia LENR e Rossi.

"Penso che chi è critico lo sia per paura, dovuta a quanto questa ricerca è stata molto stigmatizzata in passato. Se c'è qualcosa che gli scienziati temono è diventare dei paria. Ci vuole un sacco di coraggio per andare contro le interpretazioni più accreditate, ma penso di appartenere a quel genere di persone che hanno imparato a incassare le critiche," ha detto Lundin.

Lundin e Lidgren hanno presentato il loro articolo sia al sito web di prestampa "open" Arxiv.org sia alla rivista peer-reviewed "Plasma Physics and Controlled Fusion" (PPCF), ma entrambi hanno rifiutato persino che i loro revisori gli dessero uno sguardo, PPCF sostenendo "che il contenuto di l'articolo non rientra tra gli scopi della rivista ". Arxiv.org ha pure impedito a Lundin di presentare ulteriori articoli nei mesi di luglio e agosto.

"Ho dei precedenti abbastanza buoni molte pubblicazioni e questa è la prima volta che mi capita qualcosa del genere. È scortese non offrire una semplice revisione. Per me è importante ricevere commenti e critiche dai colleghi ricercatori che possono dire "questo non può essere corretto" al fine di migliorare l'articolo," ha detto Lundin.

Per quanto riguarda la giustificazione addotta da PPCF, Lundin ha commentato:

"La parola plasma è usata almeno 50 volte nel testo, ed è fondamentale per il processo di spallazione così come lo descriviamo. Tuttavia non si tratta della "fusione controllata" nel senso classico — fusione di due elementi/isotopi tramutati in un nuovo elemento (per esempio, deuterio + trizio --> elio + 1 neutrone). Ma di certo si può ancora descriverla come una fusione. Cattura neutrononica significa che un neutrone libero è fuso con un nucleo/elemento che viene così a essere trasmutato in un isotopo più pesante dello stesso elemento (per esempio 58Ni + 2n --> 60Ni + energia). Il problema è probabilmente il terrore che si è sviluppato nel corso degli anni nel maneggiare il termine fusione fredda (e LENR)."

È stata Elisabeth Rachlew, professore emerito e ricercatore della fusione calda e del plasma presso lo Swedish Royal Institute of Technology, e anche membro della KVA* e successore del Prof. Kullander a capo del Comitato Energia della KVA, che ha consigliato a Lundin e Lidgren a presentare l'articolo a PPCF. La Rachlew ha fatto anche una revisione dell'articolo.

"Pensavo che l'articolo fosse molto interessante, e sono rimasta stupita di vedere che non era nemmeno stato inviato ai revisori. PPCF avrebbe dovuto inviatre la sua risposta immediatamente, invece ci sono voluti mesi. Immagino che fossero angosciati," ha detto la Rachlew.

Il vantaggio della teoria
di Lundin e Lidgren, a parte il fatto che quadra con i dati sperimentali e le osservazioni, è che non c'è bisogno di superare la barriera di Coulomb — la forza repulsiva tra i nuclei di carica positiva nel concetto tradizionale di fusione, che è uno dei motivi per cui molti scienziati ritengono che la fusione fredda sia impossibile.

"Ho anche pensato così — non si può superare la barriera di Coulomb [a basse temperature]. E quindi fondere nuclei e protoni non funziona. Si può forse avviare un processo molto debole, ma non raggiungere un livello in cui si abbia un significativo rilascio di energia," ha detto Lundin.

I neutroni, che non hanno carica, possono essere facilmente catturati da un nucleo atomico senza questo problema. C'è anche qualche altra teorie LENR basata sui neutroni, ma ciò che questo modello aggiunge è una solida spiegazione della loro provenienza, che spesso manca in altri modelli.

"Il nostro modello descrive un processo piuttosto naturale. Costituisce probabilmente uno dei principali contributi al mantenimento di una temperatura elevata all'interno della Terra, dato che c'è alta pressione, alta temperatura e buona disponibilità di neutroni per produrre elementi [attraverso questo processo] con risorse fondamentalmente illimitate di deuterio," ha detto Lundin.

Nelle conclusioni del report, gli autori scrivono:

"Questo report dimostra, teoricamente e sperimentalmente, che la produzione di energia nucleare può essere alloggiata in reattori piuttosto piccoli, che operano a temperature modeste (≈900-2000° C), e produrre potenza sostenibile nell'ordine di 1-10 kW – con un minimo consumo di combustibile (pochi grammi all'anno). (...) La magnitudine della potenza in uscita, erogata da una minuscola quantità di combustibile, dimostra che si tratta di un processo nucleare con grandi potenzialità. Correttamente utilizzato il processo potrebbe diventare una fonte di energia illimitata e sostenibile, producendo essenzialmente rifiuti con radioattività di breve durata."


E nei ringraziamenti:

"(...) Siamo particolarmente grati al Prof. Sven Kullander, che ha promosso l'idea che avvenisse un processo nucleare nel cosiddetto "esperimento Rossi", fino al momento amaro della sua morte (2014). Il diligente lavoro svolto dal Prof. Kullander dentro la Commissione per l'Energia presso l'Accademia Reale delle Scienze, e il suo apporto all' "esperimento Rossi", è stato determinate per questo lavoro."

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Post scriptum. La persona che per prima
mi ha parlato di questa ricerca è stato un altro membro dell'Accademia delle Scienze*, membro dell'Accademia Reale Svedese delle Scienze Ingegneristiche (IVA) ed ex vicepresidente della ricerca e sviluppo per la multinazionale svedese-svizzera ABB, società che si occupa di energia, robotica e automazione, il Prof. Harry Frank — giusto per dare un'idea del livello l'interesse raggiunto dalle LENR in Svezia, mentre gli editori scientifici della radio nazionale svedese, SR, e alcuni scienziati insistono brutalmente a sostenere che è tutto un imbroglio, o almeno che nulla è mai accaduto in questo campo, e che nulla probabilmente mai accadrà. SR è stato anche premiato per questo.

 
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* I Comitati dell'Accademia delle Scienze, KVA, agiscono come Consigli di selezione per i Premi Nobel per la Fisica e Chimica.

martedì 29 settembre 2015

Aggiornamenti sull'attività di ricerca LENR del gruppo di lavoro di Francesco CELANI all'INFN (Live Open Science)

560 : commenti
(Post di Francesco Santandrea a.k.a. SPAXIO)


Dopo la partecipazione all’ICCF19 nell’Aprile di quest’anno Francesco Celani, ricercatore dell’INFN presso i Laboratori Nazionali di Frascati, ha recentemente pubblicato il suo contributo per gli atti della conferenza tenutasi a Padova.


Le sperimentazioni LENR condotte sono in continuo sviluppo, il reattore è arrivato alla terza generazione e si è ottenuto un consistente aumento della resa termica.


Ricordiamo inoltre che nel reattore c'è una generazione di corrente elettrica macroscopica non spiegabile con l'Effetto Seebeck.


Rendering del reattore di 3a generazione

L’articolo, “Observation of macroscopic current and thermal anomalies, at high temperature, by hetero-structures on thin and long Constantan wires under H2 gas” ha avuto una genesi complessa per il desiderio di includere anche gli sviluppi sperimentali iniziati pochi giorni prima della Conferenza.

In breve è dal Febbraio 2015 che è stato introdotto un nuovo tipo di configurazione sperimentale chiamato di terza generazione.

Dapprima è stata fatta una serie di piccoli nodi lungo i fili stessi, successivamente, è stata sviluppata una procedura per depositare ferro di dimensioni nanometriche sulla superficie dei fili di costantana nanostrutturati utilizzati all’interno del reattore.


Per quanto riguarda l’eccesso di potenza, il miglior risultato è stato di 15 W contro una potenza in ingresso di 100 W in atmosfera di Xe/H2.
L’introduzione dei nanostrati di ferro e dei nodi ha anche aumentato e stabilizzato la tensione e la corrente spontanee misurate ai capi del filo non alimentato, fenomeno che era stato fortuitamente scoperto il 26 Giugno 2014.
Nell’articolo vengono elencati un certo numero di fenomeni candidati alla giustificazione degli eccessi termici negli esperimenti realizzati, inclusi quelli correlati alle reazioni di dissociazione/ricombinazione dell’Idrogeno.

Accanto alle già note proprietà catalitiche della Costantana, si aggiungerebbero l’adsorbimento dell’idrogeno atomico da parte della superficie delle guaine di vetro che rivestono i fili e il nucleo del reattore e il fenomeno di localizzazione dell’energia alle nanoscale osservato in molti altri esperimenti.
Infine, vengono messe in evidenza le somiglianze tra il lavoro di Celani e quello del Prof. Leif Holmlid (Università di Gothenburg - Svezia) per quanto concerne la materia di Rydberg e il suo reattore basato sulla Fusione a Confinamento Inerziale.
In questi giorni sono iniziate indagini sistematiche sull'eventuale emissione di raggi gamma utilizzando un spettrometro gamma Berthold LB125 (sensibile ai raggi gamma nel range di energia 25-2000 keV). Lo spettrometro è stato collegato ad un software di acquisizione dati su PC.

Screenshot del software di acquisizione 

Ricordiamo che la prima evidenza sperimentale di una debole emissione gamma utilizzando come gas “attivo” il Deuterio (invece dell’Idrogeno) è avvenuta nel Luglio 2012, come brevemente riportato nell’articolo.

Per chi fosse interessato, è possibile scaricare il paper in formato pdf al link che segue.

Paper accepted  for Publication, on Journal, 
as Conference Proceedings of ICCF19:



Francesco Santandrea  

P.S. di Daniele Passerini 

Colgo l'occasione del post di SPAXIO, dedicato all'ultimo articolo del gruppo di ricerca di Celani, per ricordare che si terrà a Terni tra pochi giorni, sabato 3 ottobre 2015, il convegno LENR e le altre rinnovabili con relatori quali Celani, Abundo, Mastromatteo et cetera. Trovate programma ed eventi collaterali del convegno sul sito dell'organizzatore, il giornalista e blogger Claudio Pace. 

Un appuntamento da non perdere sia per addetti ai lavori sia per appassionati del mondo LENR... ahimè non potrò esserci, ma ospiterò volentieri su 22passi i contributi di chi parteciperà e vorrà farci un resoconto.

venerdì 18 settembre 2015

Le LENR volano in Francia grazie ad Airbus

141 : commenti
Geneste
Jean-François Geneste - Airbus Group
Si avvicina il giorno del Worhshop sulle LENR organizzato, insieme all'ISCMNS (1) da Jean-François Geneste, Direttore Scientifico di Airbus Group Innovations.

La carriera di Jean-François Geneste ha percorso tutte le aree dell'aeronautica: missili, satelliti, veicoli di lancio, aerei, elicotteri. Ha lavorato anche nel campo della matematica pura e applicata, in particolare nel settore della crittografia dove ha scoperto una trentina di teoremi. Più recentemente si è occupato di Fisica e ha proposto modelli teorici alternativi fisici.. Ha lavorato con fisici francesi e russi sulla materia dei monopoli magnetici. Egli è autore di oltre una trentina di brevetti in diversi settori che vanno dai sistemi aerospaziali ai motori termici, ma riguardano anche per aerodinamica, crittografia, tessile, strutture ecc. Oltre ad alcuni aspetti industriali, la sua ricerca si concentra sulle geometrie non-archimedee applicate alla fisica. (2)

In Francia i ricercatori come Jean-François Geneste finiscono per occuparsi di LENR, in italia i ricercatori che si occupano di LENR vengono messi all'indice... Galileo Galilei oggi emigrerebbe oltralpe.

Grazie a lern-forum.com (3) possiamo già dare un'occhiata al programma in via di definizione del Workshop ISCMNS sulle LENR che si terra il 15-16 ottobre alla Airbus a Toulouse.
 
Giovedì 15 ottobre 2015


09:00 Jean-François Geneste
Welcome address | Airbus and LENR
09:30 Frederic Henry-Couannier
From dark gravity to LENR
10:05 Stephane Neuville
Quantum Electronic Atomic Rearrangement in Solids by H2 recombination energy release on DD nuclear syntheses under irradiation of deuterium
Electron Deep Orbits of the Hydrogen Atom
11:15 Pausa
11:45 Fabrice David
Hydrogen isotopes in alloys: hypotheses and experiments
12:20 X.Z. Li
Lithium 6: an important fuel in condensed matter physics
12:55 Pranzo
DD nuclear syntheses under irradiation of deuterium loaded Pd anode by auto electron beams at pulse vacuum discharge
15:00 Jean-François Geneste 
Energy creation

Venerdì 16 ottobre 2015


09:00 Jacques Dufour
Unconventional heat observation in the hydrogen/iron/sodium system
09:35 Rickard Lundin, Hans Lidgren
Power generation by resonant isotope transmutation of nuclides
Investigation of heat release during irradiation by ion beams
11:45 Pausa
Replication attempts of the Parkhomov experiment
Phenomenological model of collective Low EnergyNuclear Reactions
12:30 K.P. Budko, A.I. Korshunov
Calorimetric investigation of anomalous heat production in Ni-H systems
13:05 Jacques Ruer
Can craters and hot spots be explained by Erzions or exotic particles? | Analysis of the potential behaviour of the energy catalyzer in the patent US 9115913 B1
13:45 Pranzo
15:00 Jean-François Geneste 
LENR from experiment to theory
16:00 Pausa
16:30 Conclusioni
  1. http://www.iscmns.org/
  2. http://www.cepadues.com/auteur/geneste-jean-francois/263.html
  3. http://www.lenr-forum.com/forum/index.php/Thread/1809-11th-International-Workshop-on-Anomalies-in-%E2%80%A8Hydrogen-Loaded-Metals-in-Airbus-To/?postID=7661#post7661

giovedì 16 luglio 2015

Emissione spontanea di particelle ad alta energia da Deuterio ad altissima densità

139 : commenti
Da martedì scorso, 14 luglio, è disponibile online (a pagamento) un articolo scientifico intitolato

Spontaneous ejection of high-energy particles from ultra-dense deuterium D(0)

Kurie-like plot demonstrating beta decay.
Ve ne riporto l'abstract
High-energy particles are detected from spontaneous processes in an ultra-dense deuterium D(0) layer. Intense distributions of such penetrating particles are observed using energy spectroscopy and glass converters. Laser-induced emission of neutral particles with time-of-flight energies of 1–30 MeV u−1 was previously reported in the same system. Both spontaneous line-spectra and a spontaneous broad energy distribution similar to a beta-decay distribution are observed. The broad distribution is concluded to be due to nuclear particles, giving straight-line Kurie-like plots. It is observed even at a distance of 3 m in air and has a total rate of 107–1010 s−1. If spontaneous nuclear fusion or other nuclear processes take place in D(0), it may give rise to the high-energy particle signal. Low energy nuclear reactions (LENR) and so called cold fusion may also give rise to such particles.
  e gli "highlights"
  • Spontaneous high-energy particles from D(0) are detected by energy spectroscopy.
  • These high-energy unstable particles give linear Kurie plots, indicating beta decay.
  • The signal due to the unstable particles is strongly increased by glass converters.
  • Spontaneous line-spectra are observed in the energy spectra.
  • The signal may be due to spontaneous nuclear processes in D(0).
L'articolo è stato ricevuto dalla rivista International Journal of Hydrogen Energy il 7 aprile 2015 e ha completato il percorso di peer review il 23 giugno scorso.

Gli autori sono:
Una piccola soddisfazione per chi, in difesa di tutti gli onesti scienziati e ricercatori che da anni chiedono attenzione riguardo le LENR, da più di 4 anni ha scelto di posizionarsi su una scomoda riva del fiume, mentre l'orchestra degli scettici continuava a suonare tronfia e imperterrita le proprie incrollabili obiezioni... dalla sala da ballo del Titanic!

Una grande soddisfazione per la Scienza e l'Umanità.

mercoledì 13 maggio 2015

AAA cercansi
ricercatori nuove energie nel cuore d'Italia!

34 : commenti
Ho ricevuto stamattina una email (e una telefonata) da un libero ricercatore che esplora il campo delle nuove energia. Mi ha contattato perché cerca nella regione in cui abitiamo entrambi, l'Umbria, altri ricercatori pari interesse con cui condividere sforzi, mezzi e conoscenze.

Mi ha fatto riflettere: negli ultimi 4 anni ho avuto modo di contattare tecnici e appassionati che si interessano di scienza di frontiera (dalle LENR al piezonucleare, dalla cavitazione all'alchimia 2.0 ecc.) in quasi tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia...), ma nessuno vicino a dove vivo.

Lanciamo dunque questo messaggio in bottiglia e vediamo se qualcuno lo raccoglie!


Data: 13 maggio 2015 14:32:55 CEST
Da: omissis
A: daniele passerini
Oggetto: LENR

Non lavorando da alcuni anni, mi dedico ad uno strano passatempo che comprende la ricerca di energie alternative ed il risparmio energetico, motori magnetici, bobine di Tesla, celle HHO, e LENR.

Se hai notizie di qualcun altro [in Umbria] che NON fa solo teoria... te ne sarei grato.

Grazie.
email firmata

martedì 5 maggio 2015

Henry W. Johnson, President of J.M. Products - Boca Raton, Florida

121 : commenti
Questo pomeriggio gio ha scritto questo commento:

FOTO DEL GATTONE DEPOSITATA ALL'USPTO (sez. trademark) 
http://tsdr.uspto.gov/documentviewer?caseId=sn85804314&docId=IPC20150505114510#docIndex=7&page=9
con tanto di letterina del customer!!!:):)

buon divertimento!!!!:):) 
5 maggio 2015 18:44



Salta così fuori una nuova traccia (a pagina 3), Henry W. Johnson, Presidente della J.M. Products, Inc. di Boca Raton - Florida, che presenta così la foto in questione:

"The attached photo has been made in our factory in Miami, Florida, and is related to the plant “E-Cat the New Fire” manufactured by Leonardo Corporation to supply thermal energy".
Il tutto prontamente segnalato da Pietro F. al sito e-catworld.com.



Ci avviciniamo alla conclusione della saga dell'E-Cat?


SPERIAMO!!!

lunedì 4 maggio 2015

Nuovo brevetto a supporto delle LENR
dal Prof. Leif Holmlid - Università di Gothenburg

26 : commenti
Ieri Francesco Celani ha diffuso alla sua mailing-list un brevetto risalente al 2012 richiesto dal Professor Leif Holmlid (Università di Gothenburg, Svezia):

EP2680271 - Method and apparatus for generating energy through inertial confinement fusion

Da quanto spiegatomi a voce dal suddetto ricercatore dei Labroatori Nazionali di Frascati, del brevetto, più che il metodo in sè (che permetterebbe solo piccoli surplus di energia), è interessante la documentazione scientifica che lo supporta.

Vi riporto il commento scritto via email da Celani.
Risulta che la presenza del cosiddetto picno-deuterio* sia fondamentale per ottenere i risultati di "fusione", ottenuti con un laser di piccolissima potenza.
Il picnodeuterio è ottenuto utilizzando un catalizzatore al Fe-O con attivatore il K (ed altri elementi non meglio specificati). 
  • Mi sembra che i risultati siano difficilmente contestabili: utilizzate metodologie "standard", anche se molto raffinate e costose. 
  • Come piccolo commento finale, mi sembra che la similitudine con i nostri recenti esperimenti (ad esito positivo e stabile riguardo lo Anomalous Heat Effect), utilizzanti Fe a livello nanometrico (presentati anche a ICCF19), sia non marginale. 
  • Picno-sassolino dalle mie scarpe: il Nostro lavoro a ICCF19 NON è stato accettato (dagli organizzatori?) della Conferenza per una presentazione orale, ma soltanto come Poster. Comunque è stato, per oltre 5 giorni, il Poster più visitato e fotografato... A parte la fatica, ho avuto il piacere, di illustrarlo per oltre 10 ore agli oltre 400 (quattrocento) partecipanti alla Conferenza. Il poster (4.6M)  è attualmente reperibile in rete digitando "ICCF19 Celani Poster". 
  • Risulta evidente il ruolo chiave svolto da opportuni catalizzatori per la dissociazione del Deuterio (e/o Idrogeno) dallo stato molecolare a quello atomico (D2-->2D)  ed il successivo "confinamento". 
Buona lettura.
Francesco CELANI
* Dal greco πυκνός, "denso": per picno-deuterio si intende dunque una condizione in cui gli atomi di D sono estremamente vicini, se o capito bene a grandezze picometriche (senza confondere pico con picno ovviamente).

venerdì 17 aprile 2015

In diretta dall'ICCF-19 di Padova tentativo di fusione fredda "metodo Parkhomov"

150 : commenti


Se c'è qualche tecnico, ingegnere, fisico ecc. e vuole farci la telecronaca nei commenti è il benvenuto.

giovedì 16 aprile 2015

Nel 2016 l'ICCF-20 si aprirà in Giappone e concluderà in Cina

89 : commenti
Nel corso della conferenza che si sta svolgendo a Padova, il direttivo dell'ISCMNS -- ha riferito in anteprima stamattina a 22 passi il suo vice-presidente Francesco Celani -- ha deciso che la prossima conferenza internazione sulla fusione fredda si terrà a ottobre 2016 in Giappone a Sendai, presso la Tohoku University (come girava voce dal mese scorso), ma che subito dopo seguirà un post-conferenza in Cina. Nel braccio di ferro per l'assegnazione dell'ICCF-20, di cui vi riferivo qualche giorno fa, si è raggiunto dunque un compromesso, a dimostrazione in ogni caso di quanto l'interesse internazionale sulla cold fusion -- testimoniato anche all'ICCF-19 in corso a Padova -- sia incredibilmente alto.

P.S. Ieri Radio Radicale ha intervistato Iwamura e Takagi. L'intervistà andrà in onda la prossima settimana.

martedì 14 aprile 2015

Francesco Celani all'ICCF19 (Sessione Poster): Osservazione di correnti macroscopiche e anomalie termiche ad alta temperatura da eterostrutture di metalli su fili di Costantana lunghi e sottili immersi in atmosfera di Idrogeno

49 : commenti

(Post di SPAXIO)

Francesco Celani, primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, pioniere della fusione fredda, in questi giorni ha presentato all'ICCF19 di Padova un poster riassuntivo sugli ultimi sviluppi di anomalie termiche ed elettriche misurate su fili di Costantana nanostrutturati (composizione: Rame 55%, Nichel 44%, Manganese 1% più tracce di Ferro fino allo 0.5%).

Le prime misure di correnti macroscopiche anomale sono state rilevate su singoli fili di conduttore e risalgono al Giugno del 2014, non sono riconducibili all'effetto Seebeck che necessita com'è noto di due conduttori metallici di diversa composizione.

I fili sono lunghi circa un metro e hanno uno spessore di 100 e 200 micron, vengono nanostrutturati superficialmente attraverso un procedimento messo a punto dallo stesso Celani presso i Laboratori dell'Istituto di Fisica Nucleare di Frascati con il contributo di colleghi esterni.

Le misure di corrente elettrica sono state eseguite su fili nanostrutturati, elettricamente isolati tra loro con guaine in vetro borosilicato (appesi nel gergo elettrico). Per fugare ogni possibilità di errore, dette misure sono state effettuate anche con strumenti a batteria non connessi alla rete elettrica.

Per gli opportuni approfondimenti si può scaricare il poster in formato .pdf dal seguente link:


sabato 11 aprile 2015

Gli occhi di tutto il mondo puntati da lunedì 13 aprile a Padova per la XIX Conferenza Internazionale sulla Fusione Fredda

165 : commenti
Si è saputo oggi, dal programma pubblicato sul sito dell'ICCF-19, che Tom Darden, CEO di Cherokee Investment Fund (gruppo finanziatore dell'E-Cat di Andrea Rossi) lunedì mattina sarà tra i primi relatori della conferenza di Padova. Siamo tutti curiosissimi di sapere cosa riferirà!

Penso invece di essere tra i primi a rivelare che all'ICCF-19 parteciperà il Professor Zhong Qun Tian, che fu studente di Martin Fleischmann negli anni '80 e che dal 2005 fa parte della Chinese Academy of Sciences. Attualmente Zhong Qun Tian guida il chinese condensed matter nuclear science program (leggasi LENR) sotto l'egida della Natural Science Foundation of China. Tale programma si articola in 5 distinti progetti, ciascuno  in corso in una diversa università cinese.

Il professor Zhong Qun Tian è affiliato alla Xiamen University e - secondo indiscrezioni attendibili - a Padova annuncerà la candidatura per il 2016 della bella città di Xiamen (una delle più importanti mete turistiche della costa sud-orientale cinese) a sede di svolgimento dell'ICCF-20. All'interno dell'ISCMNS si annuncia dunque un braccio di ferro tra membri cinesi e giapponesi - e loro rispettivi sostenitori - per designare la sede della prossima International Cold Fusion Conference. Infatti fino a questo momento Sendai era considerata la candidata più accreditata per via delle ultime news arrivate da Yasuhiro Iwamura (vedansi post del 26 marzo e del 31 marzo).

mercoledì 8 aprile 2015

On the Nuclear Mechanisms...

213 : commenti
Impossibile non aprire un post dedicato al paper recentemente pubblicato su arXiv da Andrea Rossi e Norman D. Cook (docente con interessi poliedrici presso il Dipartimento di Informatica della Kansai University di Osaka):

Abstract. We discuss the isotopic abundances found in the E-Cat reactor with regard to the nuclear mechanisms responsible for “excess” heat. We argue that a major source of energy is a reaction between the first excited-state of 7 Li4 and a proton, followed by the breakdown of 8 Be4 into two alphas with high kinetic energy, but without gamma radiation. The unusual property of the 7 Li4 isotope that allows this reaction is similar to the property that underlies the Mössbauer effect: the presence of unusually low-lying excited states in stable, odd-Z and/or odd-N nuclei. We use the lattice version of the independent-particle model (IPM) of nuclear theory to show how the geometrical structure of isotopes indicate nuclear reactions that are not predicted in the conventional version of the IPM. Finally, we speculate on similar mechanisms that may be involved in other low-energy nuclear reactions (LENR). 
Come ho già avuto modo di scrivere tra i commenti del blog, sapevo da una decina di giorni di questo documento in arrivo, ma non mi è sembrato opportuno parlarne in anticipo, anche perché i miei "consulenti scientifici" non condividono tutto l'entusiasmo con cui Rossi lo ha proposto. Si tratta probabimente dell'ennesima ipotesi teorica (ne abbiamo già viste tante!) destinata a dimostrarsi inadatta-insufficiente a spiegare i fenomeni LENR.

Ciò detto, qualcosa di buono in realtà nel paper sembra esserci, anche se il meccanismo alla base delle LERN potrebbe essere più complesso di quello prospettato da Rossi e Cook.

Prendo nel contempo atto - e non vado off topic - che Wikipedia ultimamente tratta con un po' più di attenzione il tema della fusione fredda, un tempo ivi descritta né più né meno come una frode. Ora qualche dubbio tra i più serpeggia...
La fusione nucleare fredda (anche fusione fredda o a freddo), è un nome generico attribuito a presunte reazioni di natura nucleare, che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare "calda", per la quale sono invece necessarie temperature dell'ordine del milione di kelvin e densità del plasma molto elevate. Fino ad oggi, l'esistenza stessa di questi fenomeni non è stata dimostrata in modo definitivo, anzi l'opinione prevalente nella comunità scientifica è che tutte le evidenze proposte siano effetto di errori di misurazione o di fenomeni non nucleari. Alcuni ricercatori che tuttora svolgono ricerche in questo campo preferiscono usare il termine trasmutazione LENR in luogo di "fusione fredda". 
Il termine "fusione fredda" divenne molto popolare nel 1989 a seguito dei primi esperimenti di Martin Fleischmann e Stanley Pons dell'Università di Salt Lake City nello Utah. Diversi laboratori ripeterono gli stessi esperimenti, ma senza ottenere conferme del fenomeno. Sulla possibilità di fusione a bassa energia furono pubblicati anche studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università di Milano. Tra i tentativi più recenti, nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare calda nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio, ma anche in questo caso l'esperimento non è più stato ripetuto e i risultati non sono stati pubblicati in un lavoro scientifico
La stessa possibilità teorica di reazioni di fusione nucleare fredda è controversa. Secondo i sostenitori delle teorie che permetterebbero tale fenomeno, analogamente ad ogni fenomeno di fusione nucleare, anche per ottenere la fusione nucleare fredda è necessario avvicinare i nuclei atomici di deuterio e trizio a distanze tali da vincere la reciproca forza coulombiana di repulsione dei nuclei carichi positivamente. Tuttavia, diversamente dalle reazioni di fusione termonucleare "calda", essi affermano che si può raggiungere lo stesso risultato spendendo molta meno energia, grazie allo sfruttamento di una poco chiarita azione da parte di un catalizzatore, quale ad esempio il palladio.
Post scriptum. Riporto il commento lasciato da Hermano Tobia poche ore dopo la pubblicazione del presente post:
Leggendo alcuni abstract che verranno presentati al prossimo ICCF, il modello di Rossi e Cook non sembra essere molto in linea con alcune ipotesi che stanno emergendo, ad esempio:
  • 18 El-Boher - Search for low-energy x-ray and particle emissions from an electrochemical cell
  • 35 KlimovHigh - Energetic Nano-Cluster Plasmoid and its Soft X-radiation
  • 40 Meulenberg - Nature of the Deep Dirac Levels
  • 43 Paillet - The Basis for Electron Deep Orbits of the Hydrogen Atom
C’è un filo conduttore che lega queste idee, e che provo a riassumere, da dilettante e senza nessuna pretesa di rigore scientifico, ma al solo scopo di stimolare la discussione.
A) Deep Dirac Level
  • Le LENR sarebbero un fenomeno essenzialmente NON nucleare ma che coinvolge gli orbitali degli atomi, in particolar modo quello di H e dei suoi isotopi.
  • L’unico "miracolo" ipotizzato è l’esistenza di uno stato “sub-ground” dell’atomo di H in cui l’elettrone è molto vicino al nucleo. 
  • Tale configurazione è stata chiamata con diversi nomi (deep dirac level, mini-atomo, ultra-densa, ecc) ed è stata ipotizzata molti anni fa (1) in un controverso articolo da V’avra et al, partendo direttamente dall’equazione di Shroedinger.
  • Probabilmente un riscontro sperimentale di tale stato si è avuto con Holmid ed il suo deuterio "ultra denso" (2).
  • Il passaggio degli elettroni da un livello energetico esterno ad uno più interno (deep) genera emissione energia sotto forma di radiazione X (forse in questo caso anche UV); questa potrebbe essere la fonte dell’energia termica in eccesso .
B) Effetti nucleari
  • Gli effetti nucleari che talvolta si rilevano sono soltanto dei "fenomeni collaterali" dovuti alla ridotta dimensione dell’atomo DDL e che non hanno legami con l’energia in eccesso.
  • Gli atomi DDL infatto presentano una barriera coulombiana molto ridotta e questo ne favorisce l’interazione nucleare (ad esempio fusione).
  • Holmid infatti sfrutta il suo idrogeno ultra-denso per cercare di "catalizzare" la fusione calda indotta da laser (3).
C) Il ruolo dei nanomateriali
  • Un articolo fondamentale dell’elettrodinamica stocastica di H. Puthoff (4) ipotizza che i livelli degli orbitali atomici siano determinati dall’interazione degli elettroni con le fluttuazioni del vuoto quantistico (QVF).
  • A scanso di polemiche, il premio Nobel per la fisica nel 1955 è stato dato a Wills Lamb per la scoperta del cosiddetto "Lamb Shift", ovvero l’alterazione dei livelli energetici dell’atomo di idrogeno a causa dell’interazione con il QVF (5).
  • È noto che cavità di dimensioni nanometriche alterano il QVF (dando luogo all’effetto Casimir, ad esempio) e quindi potenzialmente possono modificare la struttura dei livelli energetici degli elettroni (6) dando luogo a varie anomalie .
  • Puthoff ad esempio ipotizza che facendo dissociare l’H2 dentro una cavità nanometrica e facendolo ricombinare fuori, si abbia un guadagno netto di energia (7).
D) Altre "anomalie"
  • Secondo alcuni queste ipotesi potrebbero contribuire a spiegare l’origine della materia oscura (8).
  • È possibile che si tratti dello stesso fenomeno alla base della cosiddetta epicatalisi (9).
  • Secondo ricercatori della NASA il QVF ha un ruolo determinante nella propulsione non newtoniana (10).
  1. http://www.fulviofrisone.com/attachments/article/359/Electron%20Transitions%20on%20Deep%20Dirac%20Levels%20II.pdf
  2. http://www2.chem.gu.se/~holmlid/
  3. http://newenergyandfuel.com/http:/newenergyandfuel/com/2009/05/13/the-hope-in-ultra-dense-deuterium/
  4. http://www.calphysics.org/articles/puthoff_Hyd87.pdf
  5. http://en.wikipedia.org/wiki/Lamb_shift
  6. https://estudogeral.sib.uc.pt/bitstream/10316/28082/1/ZPF_extraction_last.pdf
  7. http://earthtech.org/ground-states-and-the-zero-point-field/
  8. http://chavascience.com/index.php/en/news/articles/list-of-articles/3-new-spectral-lines
  9. http://journals.aps.org/pre/abstract/10.1103/PhysRevE.88.032125
  10. http://nextbigfuture.com/2015/02/more-emdrive-experiment-information.html

martedì 31 marzo 2015

Intanto in Giappone la Fusione Fredda si scalda!

0 : commenti

Come preannunciato qualche giorno fa, mentre in Italia si continua a discutere se le Low Energy Nuclear Reactions esistano o meno (e si chiudono linee di ricerca come quella che Francesco Celani portava avanti dentro l'INFN), in Giappone la Fusione Fredda si scalda a bordo pista... quasi agli antipodi! Di fronte a vedute, orizzonti e prospettive talmente diversi, solo il futuro dirà chi è stato più lungimirante.


***

FOR IMMEDIATE RELEASE

clean
planet

Clean Planet Inc. and Tohoku University to launch
“Clean Energy Research Lab” to develop a clean, safe
and abundant form of energy for our global community.


TOKYO – March 30, 2015
Clean Planet Inc. and Tohoku University are launching “Clean Energy Research Lab” at Tohoku University on April 1st, 2015.
The mission of the “Clean Energy Research Lab” is to develop a clean, safe and abundant form of energy for our global community.
This new research division will be devoted to developing practical applications for clean energy using LENR, Low Energy Nuclear Reaction, (a.k.a. Cold Fusion). This is the first official research division created for condensed matter nuclear science and its application in Japan. We are determined to bring the application models from this division to the market before the Tokyo Olympics in 2020.
Clean Planet Inc. and The Research Center for Electron Photon Science of Tohoku University agreed to establish the collaborative research division - Condensed Matter Nuclear Reaction Division at Tohoku University. In this division, fundamental research on condensed matter nuclear reaction, R&D on energy generation and nuclear waste decontamination will be performed.
The members of the new division consist of researchers of Tohoku University, Clean Planet Inc. and HEAD (Hydrogen Engineering Application & Development
Company). Yasuhiro Iwamura and Takehiko Itoh left the research center of Mitsubishi Heavy Industries at the end of March 2015 to complete the formation of this illustrious team. This new division is made up of the following members:

  • Yasuhiro Iwamura, Jirohta Kasagi and Hidetoshi Kikunaga (Condensed Matter Nuclear Reaction Division, Research Center for Electron Photon Science, Tohoku University, Japan)
  • Tadahiko Mizuno (HEAD, Japan)
  • Hideki Yoshino, Takehiko Itoh and Masanao Hattori (Clean Planet Inc., Japan)
Additionally, the government of Japan will provide support in the form of funding for the nuclear waste decontamination research project at the Electron Photon Science of Tohoku University. The project named “Reduction and Resource Recycle of High Level Radioactive Wastes with Nuclear Transformation”, will be funded and supported by the ImPACT Program, which is a Japanese national research program.

We are determined to bring the application models to the market before the Tokyo Olympics in 2020. Our collective dreams are to provide the world with this clean source of energy.


About Tohoku University:
Tohoku University located in Sendai, Miyagi in the Tohoku Region, Japan, is a Japanese national university. It is the third oldest Imperial University in Japan and among the National Seven Universities. It is considered as one of the most prestigious universities in Japan, and one of the top fifty universities in the world. For more information on Tohoku University, please visit http://www.tohoku.ac.jp/en/ or http://en.wikipedia.org/wiki/Tohoku_University.

About Clean Planet Inc.:
Web: http://www.cleanplanet.co.jp/index.php?lang=en
 
Press Contact:
Kazuo Tanaka
Clean Planet Inc.
Email: kazuo.tanaka@cleanplanet.co.jp
Phone: +81-3-5403-6380

giovedì 26 marzo 2015

LENR at Tohoku University

9 : commenti
Oggi Francesco Celani ha comunicato alla sua mailing-list che l'abstract dell'intervento che Yasuhiro Iwamura terrà presto a Padova può essere liberamente distribuito in rete col consenso del suo autore.

Riporto le parole con cui Celani ha presentato l'abstract del collega Iwamura:
[...] Il punto qualificante del lavoro è il progetto ImPACT, progetto strategico del Governo Giapponese per la trasmutazione ed inertizzazione di alcune scorie nucleari. 
Riprendono con grossissimi miglioramenti (un fattore di oltre 5.000), il vecchio progetto Italia-Giappone (2005) sulla "Bonifica permanente di alcune scorie radioattive".

Il progetto Italia-Giappone prendeva spunto, ovviamente, dai rivoluzionari risultati ottenuti da Yasuhiro Iwamura riguardo la trasmutazione dello Stronzio e Cesio naturali realizzati nel 2000.

Nel 2002 avevo apportato alcuni miglioramenti "qualitativi" alla procedura (metodo elettrochimico e non più gassoso), per cui l'originale rate di trasmutazione di 1-2ng/cm^2/settimana, era stato migliorato di oltre un fattore 100. Ovviamente i risultati da me ottenuti, con la (primitiva) strumentazione a disposizione, erano di qualità inferiori rispetto alle impurezze, praticamente assenti con il pulitissimo metodo gassoso. 
NB. Il progetto Italia-Giappone è stato, di fatto, boicottato nel 2005-2007 incredibilmente proprio all'interno del INFN, da "colleghi" forse "imbeccati" da persone che non avevano particolarmente a cuore l'interesse anzionale. 
Sono realmente felice che, nonostante il prolungato nel tempo (circa 8 anni) tentativo di alcuni settori del NRL di Washington-DC di diffamare, anche a livello personale, il Dott. Iwamura, il tutto abbia avuto un felice esito, per il bene  economico/politico/strategico immediato del Giappone e supremo dell'Umanità che avrebbe trovato una metodologia "intelligente" per bonificare, per sempre, alcuni dei più insidiosi radio-isotopi prodotti dagli usuali reattori nucleari nel corso degli ultimi 50-60 anni. 
Onore e rispetto per i  coraggiosi e caparbi Colleghi Giapponesi.

Estremo disprezzo per quei squallidi "personaggi" che hanno cercato di boicottare una iniziativa così utile per l'Umanità. 
N.B. I ricercatori del NRL si sono "volatilizzati", avendo compreso di avere perduto; quelli italiani, accecati da odio/invidia/arroganza, sono ancora attivi nel fare del male, a più persone possibili... 
Cordialmente, 
Francesco Celani
Ecco l'abstrac in questione:

The Launch of a New Plan 

on Condensed Matter Nuclear Science 


#Yasuhiro Iwamura1, Jirohta Kasagi1, Hidetoshi Kikunaga1,

Hideki Yoshino2, Takehiko Itoh2, Masanao Hattori2, Tadahiko Mizuno3 
1 Condensed Matter Nuclear Reaction Division, Research Center forElectron Photon Science, Tohoku University, Japan
2 CLEANPLANET Inc., Japan
Hydrogen Engineering Application & Development Company, Japan 
A new research division devoted to condensed matter nuclear science commenced operations in April, 2015.The Research Center for Electron Photon Science of Tohoku University and CLEAN PLANET Inc. agreed to the establishment of the collaborative research division - Condensed Matter Nuclear Reaction Division. This is the first official research division for the condensed matter nuclear science and its application in Japan. 
In this division, fundamental research on condensed matter nuclear reaction, R&D on energy generation and nuclear waste decontamination will be performed. The members of the new division consists of researchers of Tohoku University, CLEAN PLANET including HEAD (Hydrogen Engineering Application & Development Company). Iwamura and Itoh left a research center of Mitsubishi Heavy Industries at the end of March to joined the division. 
The nuclear waste decontamination research is supported by the ImPACT Program “Reduction and Resource Recycle of High Level Radioactive Wastes with Nuclear Transformation”, which is a Japanese national research project. The Electron Photon Science of Tohoku University and Mitsubishi Heavy Industries jointly obtained the funding for the project. 
Details of the project will be shared during the conference.
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