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domenica 28 febbraio 2010

La dura legge delle frecce singole

3 : commenti
Amaro in bocca. La più bella lettera di San Valentino me l'ha scritta una ragazza  33enne che mi fa la corte da tre mesi, ma di cui non mi sono innamorato. Dio sa quanto avrei voluto.

Cupido pare proprio avere un conto aperto con me: qualsiasi torto gli abbia fatto, continua a farmela pagare cara. A colpi di frecce singole, ora di qua, ora di là.

E anche lei, disillusa con il cuore trafitto e dolorante, purtroppo non deve essergli molto simpatica. Prego Dio che le consoli e curi la ferita più in fretta che può.

Nessuno vorrebbe mai trovarsi così.

Il popolo delle carriole

1 : commenti
C'è un'Italia che a qualcuno non piace, un'Italia che invece di applaudire e omaggiare, contesta e fischia. Un'Italia che stanca di essere presa per i fondelli si tira su le maniche e agisce. Un'Italia che su TG1 e compagna bella non vedremo mai, ché lì va in onda solo la messa in scena di un'Italia finta che vorrebbero farci credere vera. Intanto a l'Aquila succede questo (fonte www.repubblica.it):
L'AQUILA - Momenti di tensione all'Aquila, dove "il popolo delle carriole" sta sgomberando il centro storico di parte delle macerie, rimaste lì dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Duemila persone, divenute rapidamente cinquemila, stamane si sono accalcate lungo corso Vittorio Emanuele di fronte all'ingresso di piazza Palazzo, dove c'era blocco di polizia, carabinieri ed esercito. I manifestanti con il megafono hanno invitato le forze dell'ordine ad aprire i cancelli. Dopo un po' la pressione della folla sulle inferriate ha aperto dei varchi ai lati, permettendo l'entrata di circa 400 persone. Una "catena umana" da piazza Palazzo a corso Vittorio permette ai manifestantit di passarsi secchi e carriole, carichi di detriti. LEGGI LA CRONACA DIRETTA DELLA MANIFESTAZIONE Al grido di "L'Aqulla libera", "Aprite", e "Vergogna", è cominciata la raccolta macerie. Già una quarantina di carriole cariche sono state portate fuori da piazza Palazzo, in corso Vittorio Emanule , tra gli applausi della folla. A svegliare gli aquilani, questa mattina, è stato un sms che recitava, in dialetto, "sveglia, rizzete e a lavorà con noi sgombrà L'Aquila dalle macerie". Inizialmente era stato previsto che l'ingresso in piazza Palazzo sarebbe stato consentito solo a 45 persone per volta, ma il cambio di programma si è reso necessario per via della forte pressione della folla. Agli angoli di piazza Palazzo sono dunque un centinaio coloro che stanno provvedendo alla raccolta differenziata delle macerie, insieme a tecnici che si occupano di separare materiale da recuperare e materiale da smaltire. Uomini delle forze dell'ordine sono disposti ai lati della piazza per controllare che nessuno si allontani nelle vie limitrofe, alcune delle quali ancora da mettere in sicurezza. Il 'popolo delle carriole' si è dato appuntamento anche domenica prossima, per ripulire la zona del Castello.

venerdì 26 febbraio 2010

Dare e ricevere

5 : commenti
Siamo responsabili dell'amore che riceviamo quanto di quello che diamo, forse di più.
Perché dobbiamo prenderci cura di chi amiamo quanto di noi stessi.
Ma ancora di più di chi ci ama.

giovedì 25 febbraio 2010

Se questo viene dal tuo amore, così sia

0 : commenti

Oggi mi sono ritrovato tra le e-mail in arrivo, inviatami da una cara amica, una preghiera per riuscire a compiere la volontà di Dio, perfettamente sincronica a tutto ciò che mi gira e rigira in questi giorni tra testa e cuore. È da meditare e voglio condividerla con chiunque possa trovarvi conforto.
Ecco, Signore, quello che stasera voglio dirti:
mio Dio, se questa è la tua volontà, così mi accada; se questo viene dal tuo amore, così sia.
Signore, se questo ti sembra necessario per me, se secondo te mi è utile, fa’ che io lo viva bene, per l’onore del tuo nome.
Signore, togli dal mio cuore ogni desiderio che non ti piace.
Signore, tu sai cosa è meglio per me; dammi quello che tu vuoi, come e quando vuoi, nella misura che tu vuoi.
Disponi di me secondo la tua sapienza, per la tua maggiore gloria.
Dove tu vuoi io starò, fa’ di me quello che vuoi, come tu vuoi: liberamente.
Io sono nelle tue mani, senza resistenza, con piena docilità.
Per te sono pronto a tutto: io voglio vivere per te.
(Imitazione di Cristo III, 15)

lunedì 15 febbraio 2010

Gruppo d'Acquisto Locale di Perugia

0 : commenti

Segnalo a chi è di Perugia e dintorni, che venerdì 26 febbraio alle 17.30 - a Palazzo Cesaroni (sede del Consiglio Regionale) in Piazza italia, 5° piano - si terrà un incontro tra i vari gruppi d'acquisto della zona, alcuni agricoltori e il consigliere regionale Oliviero Dottorini, per discutere sulle possibilità di consolidare in Umbria un mercato alternativo alla grande distribuzione.
I temi che si tratteranno saranno: agricoltura biologica, filiera corta, gruppi d'acquisto.

Sarà un'occasione concreta per raccogliere insieme le persone interessate, conoscerci e scambiarci quante piu informazioni possibili per far crescere questo nuovo modo di fare la spesa.

All'incontro seguirà un aperitivo naturale preparato con prodotti locali.
Ringrazio l'amico Tony Pisano, Presidente del GAL (Gruppo d'Aquisto Locale) di Perugia per avermi informato dell'incontro e faccio volentieri passaparola!

Sarebbe stato bello...

6 : commenti


















"Riposa pensando ai miei fiori preferiti, i tulipani.
Ognuno ha il suo colore splendido.
Tu sei il mio colore."


Sarebbe stato bello innamorarmi della donna che mi ha dedicato queste parole. Purtroppo non è successo.

domenica 14 febbraio 2010

quattordici febbraio

0 : commenti
Un trittico musicale in regalo, Morricone, Sakamoto, Nyman:
l'eterna storia dell'amare vibra tra queste loro note,
come solo il pianoforte sa raccontare.

sabato 13 febbraio 2010

Lettera di un cittadino dell'Italianistan

0 : commenti
Io ci provo a tenere la politica fuori da questo blog, ma quando mi capita di leggere cose così non riesco a non postarle...
Salve, sono un cittadino dell'Italianistan.
Vivo a Milano 2, in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.
Allora mi stufo e vado a navigare un po in internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio... che governa nel mio esclusivo interesse. Per fortuna.
Che c'è da aggiungere? È tutto vero...
contento chi lo vota e trova normale tutto ciò!

Un rosso, sano, incruento pomodoro in faccia a...

3 : commenti

Udite, udite: in soli 4 giorni la pagina di facebook intitolata "Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi" ha raggiunto, superato e doppiato la pagina "Silvio Berlusconi" aperta invece oltre due anni fa!


L'evento si è verificato oggi, poco dopo le ore 12. In questo momento, un'ora dopo il sorpasso, il distacco è già salito a 207.998 fan del Pomodoro contro 202.154 fan del Presidente del Consiglio. Cifre che fanno riflettere.


Vanno senz'altro applauditi i ragazzi dell'Unione degli Studenti di Monza, ideatori di tale iniziativa. Ma l'avvenimento non è da liquidare come semplice goliardata.


Si vede confermato che i sostenitori-tipo del Cavaliere sono una minoranza tra i navigatori della rete, in particolare tra i frequentatori dei social-network. E se è vero che le forze fresche del Paese, le energie in campo per il suo futuro, "abitano" il web più delle precedenti generazioni, allora oggi mi sento proprio ottimista!

Si apre perciò la timida speranza che anche in Italia possa nascere dal basso un "Partito del pomodoro" come è accaduto in Olanda due anni fa.

W il pomodoro!!!

Umbria über alles!

0 : commenti

Non sono solito usare il blog per fare pubblicità, ma in questo caso farò uno strappo.

È bello scoprire che proprio il cuore verde dell'Italia, la mia Umbria, ospita la prima impresa certificata "verde" della nazione. Si tratta della tenuta agricola Castello Monte Vibiano Vecchio (nella foto) che produce a zero emissioni olio, cereali, legumi e vino; in particolare il Villa Monte Vibiano, un rosso premiato dalla Guida Vini d'Italia 2010 dell'Espresso come migliore bottiglia per rapporto qualità prezzo (in vendita tra i 5 e 6 euro).

I miei complimenti, e che sia buon esempio per tutti del significato di responsabilità sociale d'impresa!

Qui l'articolo di Repubblica.it, fonte della presente.

venerdì 12 febbraio 2010

In tendopoli per il resto della vita!

3 : commenti

6 aprile 2009, dopo il terremoto dell'Aquila.

Conversazione intercettata alle ore 15.34 tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente S.p.A. di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli, e il cognato Pierfrancesco Gagliardi:


G: "... oh ma alla Ferratella occupati di 'sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno."
P: "No, lo so" e ride.
G: "Così per dire, per carità... poveracci."
P: "Va bbuò, ciao."
G: "O no?"
P: "Eh certo... io stamattina ridevo alle 3 e mezzo dentro il letto."

G: "Io pure... va bbuò, ciao."

MOSTRI! SCIACALLI! VERGOGNA!
MERITERESTE DI VIVERE IN TENDOPOLI PER IL RESTO DELLA VITA!
P.S. Le scuse e la difesa di Francesco Maria De Vito Piscicelli qui e ancora qui.

giovedì 11 febbraio 2010

Ti amo perché sei

9 : commenti

Amiamo veramente le persone che amiamo?

In tutta sincerità, molte volte dietro al nostro amare ci stanno dei motivi.

Ti amo per come sei. Per la tua bellezza. Per la tua simpatia. Per la tua intelligenza. Perché mi piace la tua voce. Per come cammini. Per come muovi le mani. Per come mi guardi. Perché fai bene l'amore. Perché solo tu baci così. Perché mi coccoli quando te lo chiedo. Per le tue carezze. Perché mi fai sentire importante. Per come ti vesti. Per come ti spogli. Per come cucini eccetera.

Niente di male, però è un amare in cui si enfatizza il riceverne qualcosa in cambio.

Tralascio i motivi "negativi", per cui scegliamo un partner: quelli che non accettiamo e si nascondono nell'inconscio, ma guidano comunque la nostra scelta, il nostro "innamoramento".
Li tralascio perché qui sto parlando dell'amore allo stato puro, quello incondizionato: amare qualcuno perché è.

Ti amo perché sei, non per come sei.

Dio ci ama (Dio o come volete chiamarlo) infinitamente e senza un perché. Allo stesso modo un bambino non può che amare i suoi genitori, e un vero genitore non può che amare i suoi figli. Chi ama incondizionatamente ama sempre, comunque, a prescindere.

Ecco, se riuscissi ad amare davvero così, non avrei nient'altro da chiedere alla vita.

lunedì 8 febbraio 2010

M'illumino di meno... tra luci e ombre!

4 : commenti
Riporto il testo di una newsletter - pervenutami dalla Cooperativa Sociale Ponte Solidale, appartenente alla rete del commercio equo e solidale AltroMercato - che getta qualche ombra sulla notissima iniziativa M'illumino di meno, promossa da sei anni dalla trasmissione Caterpillar di RAI Radio 2, o meglio non tanto sull'iniziativa, lodevolissima, quanto su un suo importante quanto un po' "sospetto" sostenitore.
Cari tutti soci, amici e simpatizzanti, invece che ricordarvi un appuntamento, questa volta la mia mail (che era in cantiere da un po' di giorni, frutto anche di una condivisione) è per lanciare una "provocazione". Sapete quanto ci appartiene, come cooperativa, fin dalla nascita, partecipare, promuovere e sostenere iniziative con una forte portata civica, sociale, ambientale [omissis], per una volta invece vorremmo confrontarci su una "non-adesione". Il 12 febbraio, proposto da anni da Caterpillar, si svolge "m'illumino di meno", un evento ormai sentito e, tra l'altro, anche promosso da Ctm Altromercato e a cui aderiscono molte botteghe (pure noi lo facemmo lo scorso anno). È di certo diventata una bella opportunità per riflettere sul risparmio energetico e su uno stile di vita più sobrio, cosa su cui, pur nelle nostre contraddizioni, siamo tutti concordi, consapevoli che è indispensabile correggere il nostro modo di consumare e su questo, anche come cooperativa, cerchiamo e cercheremo sempre meglio di vivere e proporre stili più sostenibili. Nel contempo, è chiaro che non basta un giorno all'anno, ma deve essere appunto uno stile di vita, non una iniziativa estemporanea. E c'è un "ma" che si aggiunge... da anni ormai partner significativo dell'evento è l'ENI, oggetto da tempo di diverse campagne di boicottaggio e/o segnalazione nel mondo del consumo critico. Basta curiosare su 
o andando più indietro su 
Insomma un'azienda che da tempo fa politiche poco attente all'ambiente e forse con questa ed altre iniziative fa un po' di cosiddetto "greenwashing"... Capiteranno altre occasioni in cui magari potrà sfuggirci questa riflessione o in cui decideremo diversamente. E capiteranno mille altre occasioni in cui porteremo avanti contenuti simili. Questa volta (e come noi altre botteghe di commercio equo in Italia), vogliamo stare fuori dal coro. Crediamo sia ancora possibile scegliere chi avere come compagni di viaggio in azioni di economia solidale. Ciao a tutti Fabrizio ----------------------------------------------------- Ponte Solidale società cooperativa sociale Bottega del Mondo Via San Bartolomeo 50
06135 Perugia, Ponte San Giovanni

Sapersi capire al volo

0 : commenti
Io non pretendo il tuo amore. Lo desidero soltanto. L’amore non si pretende, si dona.
(Anonimo)

Ho trovato nel web un decalogo delle qualità necessarie a una coppia per stare e crescere insieme.

Dieci regole di buon senso per la coppia:
  1. Dare spazio all’amore
  2. Essere coerenti
  3. Comunicare in maniera aperta e leale
  4. Riconoscere i propri errori
  5. Imparare a perdonare
  6. Rinunciare alla perfezione
  7. Far prevalere il “senso del noi”
  8. Alimentare la passione
  9. Creare intimità nella coppia
  10. Impegnarsi verso l’altro
Qui l'articolo con una dettagliata spiegazione delle dieci regole. A me viene in mente un'altra qualità ancora più indispensabile alla vita di coppia, una qualità che probabilmente s'interseca con tutte le altre: sapersi capire al volo!

sabato 6 febbraio 2010

Umbria, terra di crisi e di speranza

2 : commenti
L'Italia ha un cuore verde... sempre più al verde. Anche in Umbria il numero di famiglie in difficoltà è cresciuto in maniera esponenziale nell'ultimo paio di anni. Ce lo spiega la lettera della Conferenza Episcopale Umbra al Presidente del Consiglio (vedi oltre), che mi pare davvero uno specchio fedele di questi tempi e che mi risparmio di commentare!

Un cuore verde, al verde, che batte al contempo sempre più multietnico. Dunque umanamente sempre più ricco. Proprio in questi anni, infatti, questa Regione ha concluso la scalata della classifica per presenza di popolazione straniera che vede ora in testa (dati ISTAT al 01.01.09) Umbria ed Emilia-Romagna col 9,7%, seguite da Veneto e Lombardia al 9,3% e da Marche e Toscana con l'8,4% (fanalini di coda Sardegna e Puglia solo all'1,8%).

Come si concilia la crisi della sua economia col fatto che l'Umbria si è trasformata nell'ultimo decennio in un luogo di stanziamento di cittadini stranieri, da luogo di mero transito che era in precedenza? Vi do la mia personale spiegazione. Penso che in Umbria la cultura dell'accoglienza - legata all'eredità spirituale di San Francesco - riesce ancora sopravvivere, è stata meno messa in discussione e attaccata come è avvenuto nelle Regioni del Nord. Se la scelta di dove stabilirsi fosse dettata dalla situazione del mercato del lavoro locale, l'Umbria non sarebbe di certo tra le prime scelte di nessuno!

Per inciso il Governo in carica insiste col dipingerci una popolazione straniera i cui costi sociali sono maggiori dei benefici. Ciò è assolutamente demagogico e soprattutto falso. I dati INPS infatti parlano chiaro, un italiano su 5 è pensionato, nel 2015 solo 1 straniero su 25 lo sarà! E il 9% del PIL nazionale del 2007 è stato prodotto proprio dagli stranieri. Immaginate in quale abisso sarebbe precipitata l'Italia senza questo loro prezioso apporto. Be', credo che in futuro ne sentirete e vedrete delle belle dalla mia Regione verde arcobaleno!




Conferenza Episcopale Umbra


All’On. Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri

Signor Presidente, unendoci all’appello del Santo Padre per un forte impegno delle istituzioni a sostegno dei lavoratori a rischio per la crisi in atto, ci facciamo voce degli operai delle nostre comunità umbre, che nel panorama delle emergenze nazionali sentiamo meno menzionati, ma che vivono una situazione drammatica che pesa sulle prospettive dell’intera nostra Regione. I casi di criticità sono diversi, ma, soprattutto, preoccupa la crisi dell’azienda “Antonio Merloni”, alla quale fanno capo migliaia di lavoratori sia in Umbria che nelle Marche. Ci rendiamo conto che in una situazione di crisi generale anche la politica non può fare miracoli, se non si innesca un circolo virtuoso che impegni le categorie imprenditoriali, la finanza, le istituzioni e l’intera società civile. È appunto per questo che anche noi Pastori, con la Caritas e l’iniziativa specifica del Fondo di Solidarietà, stiamo dando un contributo. Prima ancora cerchiamo di portare avanti la nostra opera di sensibilizzazione delle coscienze, nella prospettiva di una rinnovata responsabilità sociale. In questo momento ci sembra urgente far sentire a Lei, Signor Presidente, la nostra preoccupazione. A noi sembra che, se non si prendono a breve provvedimenti che scongiurino la chiusura dell’azienda oppure offrano ai lavoratori alternative valide, la situazione potrebbe sfuggire di mano. Finora il grido degli operai si è espresso nei termini di un appello dignitoso e fiducioso. Non vorremmo sfociasse in sentimenti di disperazione e rabbia. È in situazioni come queste che emerge quanto un sistema politico, sociale ed economico si ispiri a quei principi di solidarietà e di sussidiarietà che, da sempre proclamati nella dottrina sociale della Chiesa, sempre più si rivelano fattori chiave dello sviluppo e della pace. La preghiamo pertanto di voler dare opportune direttive perché il grido dei nostri operai sia ascoltato. Ad un tavolo di concertazione convengano tutti gli organi interessati perché si possano decidere le linee di una soluzione valida e di non corto respiro per la nostra Regione. Naturalmente non dimentichiamo le altre Regioni interessate dalla crisi. Nel ringraziarLa per l’attenzione, restiamo in fiduciosa attesa e affidiamo alla preghiera il buon esito dell’impegno che Lei e il suo Governo vorrete porre in questa grave situazione. Assisi, 1 febbraio 2010 + Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia, presidente della CEU + Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera-Gualdo, vice presidente CEU + Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve + Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia + Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi + Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio + Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello + Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno 


ALTRI LINK:

mercoledì 3 febbraio 2010

SCOOP SULLA FUSIONE FREDDA!

14 : commenti
"Se la fusione fredda funzionasse, allora vorrebbe dire che Dio è stato molto, molto buono con noi"

(Carlo Rubbia)


Beh, credo che Dio sia stato e sia molto, molto buono con noi, a dispetto di quello che ai nostri occhi umani spesso appare. E pure che attorno a noi sia tessuta una fitta trama di aiuti celesti a cui, per semplicità, si dà immagine e nome di Angeli Custodi. Così anche gli scienziati, mentre studiano, ricercano e sperimentano, devono avere i loro Angeli accanto, a infondere forza e ispirazione.

Il 24 maggio 2008 concludevo un post scrivendo: "Presto ne sentirete delle belle sulla fusione fredda". Lo spunto veniva da una notizia dell'Università di Osaka sull'ennesimo esperimento comprovante la possibilità di produrre energia pulita (senza radioattività) dalla fusione nucleare fredda, ovvero non innescata da alte energie, cioè quanto avevano annunciato al mondo, nell'ormai lontano 1989, i ricercatori statunitensi Fleischmann e Pons, salvo essere poi messi in berlina dallo scettico establishment accademico. Il fatto è che sapevo - da fonte più che attendibile - che in questo campo in Italia si stava ben oltre la ricerca teorica: era infatti già in fase avanzata la sperimentazione di una nuova tecnologia in grado di sfruttare la fusione nucleare fredda per produrre energia, a costi assolutamente concorrenziali, già ora su scala industriale e in futuro persino domestica.

Tra pochissimo* uscirà l'annuncio di questa grande
- direi epocale - scoperta italiana, dietro cui sta l'ingegno e l'intraprendenza di un popolo che - la storia ci insegna - ha saputo spesso stupire le altre nazioni proprio nei momenti di crisi. Un doveroso grazie va al gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna che ha contribuito ad aprire un nuovo importantissimo orizzonte nel panorama delle energie pulite e rinnovabili, in particolare al Prof. Sergio Focardi che guida questa ricerca da molti anni, nonché all'Ing. Andrea Rossi, l'industriale che ha scommesso i propri capitali sull'ingegnerizzazione e commercializzazione del nuovo sistema di produzione energetica (è stata già presentata domanda di brevetto internazionale: "Method and apparatus for carrying out Nickel and Hydrogen exothermal reactions").

Accanto alle tante forme di energia pulita già operative e allo studio, la fusione fredda ora diventa realtà. Ancora uno sberleffo dunque, a chi sbandiera il "nucleare sporco" come scelta obbligata, a vantaggio non certo di noialtri cittadini, ma di quelle multinazionali chiamate a costruire le nuove (si fa per dire) centrali nucleari a fissione, veri e propri dinosauri che sarebbero da mandare a riposo piuttosto che da costruire ancora... evviva la lungimiranza! Siamo un popolo di santi, artisti, navigatori, eroi, inventori ecc. ma non si sa cosa abbiamo fatto di male per meritare i politici peggiori della nostra storia!


Mi auguro che chi ha interesse a lucrare fino all'ultimo sulla vendita delle fonti non rinnovabili (tra cui l'uranio), senza preoccuparsi delle conseguenze che pagheranno le generazioni future, stavolta non riesca più a boicottare la diffusione della fusione fredda come è successo da 20 anni a questa parte.

ALTRI LINK DI APPROFONDIMENTO:
AGGIORNAMENTO del 03/03/10 - "A new energy source from nuclear fusion " di S. Focardi, A. Rossi, articolo pubblicato il 28/02/10 su Journal of Nuclear Phisics:
Vedasi anche il nuovo post pubblicato in questo blog al riguardo.

* Post scriptum di due anni dopo: in realtà il pochissimo alla fine divenne quasi un anno!

Domande scomode...

0 : commenti
Ma se è vero che Berlusconi ha bocciato la candidatura a Presidente della Regione Umbria del Sindaco di Assisi, Ing. Claudio Ricci (a sinistra nella foto), per via delle sue orecchie a sventola e del suo look poco cavalier-rampante, come diavolo ha potuto far insediare il Prof. Renato Brunetta su una comoda poltrona da Ministro???

N.B. Ricci era l'unico candidato di centrodestra che io, da sempre elettore di sinistra, avrei potuto votare alle imminenti elezioni ragionali confidando potesse fare qualcosa di buono. E soprattutto per esprimere un voto di protesta per come ho visto governata la mia Regione, soprattutto nella materia del sociale.

martedì 2 febbraio 2010

Parentesi nera

7 : commenti
Saranno i miei 45 anni alle porte, quel mezzo del cammin di nostra vita in cui i bilanci diventano affare delicato, fatto sta che sempre più spesso mi ritrovo a pensare che persino il 1984 di Orwell fosse meno peggio dell'avvio del XXI secolo. Sarebbero già disponibili tecnologie pulite a impatto ambientale zero, ma siamo succubi degli interessi delle multinazionali che ancora producono e vendono quelle inquinanti. Potremmo lavorare per realizzare pace e libertà sulla terra, ma siamo ipnotizzati dai "dividi et impera" dei demagoghi del teatrino della politica (assoldati dalle multinazionali di cui sopra). Dio dacci un segno!
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