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giovedì 10 marzo 2011

12 marzo, puntata di Ulisse dedicata all'India

2 : commenti
Rita Cacciaglia (Vasu Dev Das)
Sabato 12 marzo, in prima serata su Rai 3, la prossima puntata di "Ulisse - il piacere della scoperta" di Alberto Angela, sarà dedicata all'India settentrionale, in particolare alle regioni del Rajasthan e dell'Uttar Pradesh. Un viaggio riassunto in quasi due ore di video che pote vedere al link riportato in calce o leggere in sintesi qui [aggiunto il 13/03/11]

A fare da guida ad Alberto Angela durante le riprese del documentario è stata una mia amica, Rita Cacciaglia (Vasu Dev Das), che dal 1988 vive in India a contatto coi più differenti strati sociali, caste, comunità religiose, abitanti di città, contadini di sperduti villaggi del Rajasthan o dell'Uttar Pradesh, luoghi dove l'esistenza - nonostante l'arrivo della Tv, del cellulare, della moto - scorre simile a migliaia di anni fa nei gesti, negli atti, nell'abbigliamento, nella casa. Diventata una profonda conoscitrice della società e delle culture indiane, i suoi resoconti e le sue consulenze sono stati spesso utilizzati per documentari, articoli, esposizioni, ricerche antropologiche, tesi di laurea ecc

Su richiesta, Rita accompagna viaggiatori desiderosi di scoprire un'India meno nota e più autentica. Uno dei suoi più interessati e attenti ascoltatori fu l'indimenticabile Tiziano Terzani. Chi vuole affidarsi all'esperienza di Rita per visitare questo grande Paese può contattarla a uno di questi indirizzi di posta elettronica: 

P.S. Rita è uno dei consulenti che collaborò con me all'organizzazione di Donne di Vrindavan, la mostra fotografica che tre anni fa, proprio in questi giorni, si svolgeva a Perugia e che nei mesi seguenti fu poi esposta ad Assisi, Spoleto e Trento (alla Fiera Internazionale dell'Economia). 

LINK [aggiunti il 13/03/11]:
Tutto il video della puntata "L'INDIA DELLE MERAVIGLIE" su www.rai.tv (1:50:08)!!!
Il sito di Ulisse - il piacere della scoperta
Il blog di Alberto Angela

giovedì 1 luglio 2010

Donne di Vrindavan ad Arezzo dal 6 al 26 luglio

0 : commenti
Ho saputo pochi giorni fa da Tamara Farnetani, la brava fotografa della mostra Donne di Vrindavan, che tra pochi giorni quest'ultima verrà nuovamente allestita nel centro di Arezzo.
Si tratta dell'allestimento già utilizzato nel 2008, in occasione delle prime esposizioni fatte a Perugia, Assisi, Spoleto, Trento, Vaiano (PR), arricchito da nuovi approfondimenti di Angela Rossi e Angelo Fanelli, sempre con le liriche che scrissi allora ad accompagnare le intense e suggestive foto di Tamara. Non annoierò i frequentatori più assidui di questo blog raccontando per l'ennesima volta la storia che Donne di Vrindavan racconta e contribuisce a diffondere - quella delle vedove indiane - né la storia della mostra medesima, dalla prima idea di Tamara alla realizzazione cui partecipai. Chi vuole saperne di più può consultare il blog della mostra (donnedivrindavan.blogspot.com), per un resoconto più giornalistico, e i post a essa dedicati in Ventidue passi d'amore e dintorni (con etichetta argomento: "Donne di Vrindavan" 2008) per un resoconto meno formale. In conclusione, chi è curioso di immergersi per la prima volta in Donne di Vrindavan, o desidera rivederla, potrà visitarla ad Arezzo dal 6 al 26 luglio 2010, in orario 21.30-24.00, presso il Circolo Aurora (ARCI) in Piazza S. Agostino. Se non volete perdervi il vernissage, appuntamento a martedì 6 luglio, ore 22.

martedì 25 maggio 2010

Quando Vrindavan era ad Assisi

7 : commenti

Me l'hanno detto oggi: dopo due anni è stata appena caricata su youtube una intervista realizzata ad Assisi quando alla Pinacoteca Comunale era esposta la mostra fotografica Donne di Vrindavan (5-13 aprile 2008), con le immagini di Tamara Farnetani e le liriche e l'organizzazione del sottoscritto. Di solito in simili occasioni sono timidissimo, invece a rivedermi per la prima volta in questo video, pare che quel giorno fossi abbastanza disinvolto e a mio agio. Era tutto rigorosamente improvvisato e il merito del buon ritmo dell'intervista va a Corrado Attili di TEF Channel, impeccabile nel proporci le domande. Se avete la pazienza di vedervi tutto il filmato, fino a 3 minuti e 40 parla Tamara, poi proseguo io per altri 3 minuti e 40.

lunedì 8 marzo 2010

Buon 8 marzo

7 : commenti
 

Le loro piante incedono
sulle grige vie del mondo
incorrotte le radici  
consumata la corteccia;  
intingono i rami al cielo  
a recarci giù l'aurora
e donano vita all'uomo  
quanto le foglie all'albero.  

Daniele Passerini, dal catalogo della mostra fotografica Donne di Vrindavan (2008)

venerdì 31 luglio 2009

A volte ritornano...

1 : commenti
Una piccola sorpresa! COMUNICATO STAMPA Torna in Umbria dopo il successo ottenuto nel 2008 a Perugia, Assisi e Spoleto, la mostra fotografica itinerante "Donne di Vrindavan", con foto di Tamara Fametani e poesie di Daniele Passerini. In India Vrindavan è meta di pellegrinaggio dei devoti a Krishna ed è nota come la "città delle vedove". L'esposizione racconta la difficile condizione delle vedove indiane attraverso una quarantina di straordinarie fotografie accompagnate da altrettante liriche. "Le donne che ho ritratto - spiega la Farnetani - sono nella maggior parte dei casi vedove che, dopo la morte del loro sposo, dedicano la loro vita a Krishna. Si ritirano dalla vita mondana spogliandosi da ogni forma di materialismo per pregare e raggiungere la Moksh (la liberazione dalla ruota continua delle rinascite). Lo fanno a volte volontariamente ma più spesso costrette, infatti nella società indù tradizionale una donna rimasta senza marito non ha più nessun ruolo sociale". La mostra è visitabile a Corciano (PG), in occasione del Corciano Festival, dal 2 al 9 agosto presso lo spazio Agosto Cinema di Gabriele Anastasio. Per informazioni: 393 8130260.

mercoledì 25 marzo 2009

La pittrice e il poeta

9 : commenti
C'era una volta una pittrice, amante del viaggiare. Appena poteva se ne andava in giro per il mondo a fare bellissimi ritratti. Ahimè, nessuno si accorgeva della sua bravura.
Finché una primavera tornò da Oriente con un figlio, nato da pochi mesi, che aveva chiamato Didivù. Conobbe per caso un poeta, amico di un'amica comune. Parve fidarsi di lui e gli propose di prendersi cura del neonato, perché di lì a pochi giorni sarebbe dovuta ripartire, ma non poteva portarlo con sé. Al poeta bastò guardare Didivù negli occhi per dire subito sì. Da quel giorno lo prese con sé, lo amò e trattò come fosse stato anche figlio suo, gli insegnò a camminare, a sentire d'essere speciale, gli dette soprattutto la parola. Riuscì pure a trovare maestri e mecenati che lo aiutarono a crescerlo come il figlio di un principe. Infine la pittrice ritornò, proprio quando la gente cominciava ad accorgersi di quel bellissimo bambino: piovevano complimenti per colei che aveva partorito Didivù e per colui che l'aveva accudito. Ma con grande disappunto del poeta, a questo punto divenne sempre più evidente che la pittrice non condivideva i suoi metodi educativi, anzi ne era perfino irritata. Successe una, due, tre, quattro, cinque volte che lei ebbe a trattare di malo modo il poeta per questo: lo coprì di improperi, anche in presenza di altre persone, facendogli pesare che quel figlio apparteneva solo a lei e che lui, in fondo, avevo fatto molto poco: gli aveva giusto insegnato a parlare. Anche se quasi sempre la pittrice dopo i suoi scatti d'ira si era scusata, alla fine il poeta decise con amarezza che la cosa migliore da fare era eclissarsi, per il bene stesso di Didivù, per non vederlo trascinato in un conflitto non confacente alla sua bellezza fisica e interiore. Ora la pittrice va in giro con Didivù, ormai adolescente. Lo porta dove vuole, sceglie lei quale destino offrirgli. Il poeta lo sentiva un figlio anche suo, ma ha accettato di lasciarlo andare per la sua strada. Di questo padre putativo resta solo qualche menzione. Il poeta non ha nulla da recriminare, gli premeva soprattutto il destino di Dividù ed è contento che la pittrice, grazie a quel figlio che lui stesso tirò su, sia finalmente considerata.
 
(illustrazione di Lauraballa)

lunedì 9 marzo 2009

Waiting for Eternity di Tamara Farnetani

0 : commenti
Quanto prima - è una promessa - voglio dedicare un post ad Alejandro Jodorowsky, che ho avuto la fortuna di ascoltare lo scorso weekend a Firenze. Ma prima devo chiudere un capitolo lasciato in sospeso da troppo tempo.
L'8 marzo di un anno fa veniva inaugurata a Perugia la mostra Donne di Vrindavan, connubio tra le bellissime foto scattate dalla fotografa italo-tedesca Tamara Farnetani e le liriche che avevo composto per l'occasione a partire da metà 2007. Da settembre 2007 praticamente tutto il mio tempo libero era stato assorbito per organizzare il ciclo di esposizioni in Umbria - dal 8 al 16 marzo a Perugia alla Chiesa S. Maria della Misericordia, dal 5 al 13 aprile ad Assisi alla Sala Pinacoteca, a Spoleto dal 19 al 27 aprile al Chiostro di S. Nicolò - nonché a curare la redazione del catalogo fotografico di 48 pagine. Last but non least avevo contribuito a mettere una pezza dove non erano arrivati gli sponsor. Conclusa anche l'esposizione a Trento al Festival dell'Economia dal 27 al 31 maggio, ho maturato la decisione, sofferta ma necessaria, di abbandonare quest'avventura; i motivi sono ben noti ai miei amici più vicini e questo basti. Dopo la tappa a Vaiano dal 27 settembre al 9 ottobre, la mostra nella sua veste italiana si è dunque conclusa. Continua, tradotta in inglese e tedesco, in una nuova veste internazionale, Waiting for Eternity, in cui le immagini sono accompagnate da approfondimenti antropologici invece che da liriche: è esposta adesso, dal 6 al 29 marzo, all'aeroporto di Monaco di Baviera, Terminal 2, Livello 4. In bocca al lupo a Tamara Farnetani per il proseguimento della sua avventura.  

Memoria della mostra portata in giro per l'Italia, commenti dei visitatori, foto ecc. restano nel presente blog (basta cliccare sul sottostante argomento per accedere a tutti i post relativi) e sul blog specifico di Donne di Vrindavan.

giovedì 28 agosto 2008

Ricordi di Trento

1 : commenti
Finalmente, dopo tre mesi, riesco a scrivere della mia trasferta a Trento a cavallo tra maggio e giugno. L'occasione era data dall'esposizione alla Sala Wolkenstein della mostra Donne di Vrindavan, con le belle foto di Tamara Farnetani accompagnate dalle mie poesie. Non è un caso che dopo due brevi post scritti in quei giorni (qui e qui), da allora non abbia più parlato di Donne di Vrindavan salvo a proposito della beneficenza fatta all'associazione umanitaria indiana Guild of Service col ricavato della vendita del catalogo della mostra... a proposito, può sempre essere richiesto al Comitato Internazionale 8 Marzo seguendo le istruzioni riportate in questa pagina del loro sito (scorrendo un po' verso il basso). Ho molti cari ricordi di quei giorni a Trento. I paesaggi dolci di vigne attorno alla città. L'ospitalità squisita dei tanti parenti di Tamara: Lucio, Stephen, zii e zie. La gentilezza e il sorriso della maschera che lavorava al Teatro, mi pare si chiamasse Sara. Le parole scambiate al volo col giornalista Federico Rampini. La fantastica serata a casa di Michele, il saggio della tavola da surf, in compagna dei suoi allegri amici... abbiamo mangiato e bevuto da Dio! L'incontro "casuale" con Vittorio. La passeggiata nel bosco e l'incontro con uno scoiattolo vero al posto di quello del logo del Festival dell'Economia. Le passeggiate nelle vie del centro... C'è stata anche una nota meno lieta - di cui non voglio parlare - che mi ha comunque portato a maturare la consapevolezza di avere già fatto tutto il possibile per il successo della mostra. Finché la settimana scorsa mi sono accordato con Tamara: continuerà lei a portare questo allestimento della mostra in giro per l'Italia. C'è già un data fissata in Toscana, a Vaiano (PR) dal 27 settembre al 12 ottobre. C'è l'interesse manifestato da parte dell'Amministrazione Comunale di Venezia. Quello manifestato dai Presidi del libro Laterza della Puglia. E molte altre ipotesi che Tamara, se vorrà, potrà concretizzare. Le auguro inoltre di riuscire a portare all'estero un nuovo allestimento della mostra, con approfondimenti antropologici in lingua inglese: so che ci sono già in ballo Monaco di Baviera, New Dehli e la East Cost degli USA. Per quel che mi riguarda cerco un nuovo progetto a cui prestare la mia penna.

mercoledì 11 giugno 2008

La donazione a Guild of Service

0 : commenti
Ho appena inserito sul blog Donne di Vrindavan i ringraziamenti arrivati dall'India per la donazione di 1500€ fatta a Guild of Service per la sua Ma-Dham a Vrindavan. Stamattina avevo anche inserito le ultime foto pervenuteci di questa nuova struttura di accoglienza.

Io e Tamara abbiamo fatto di tutto per fare questa donazione tramite il Comitato Internazionale 8 Marzo di Perugia, a costo di essere a tutt'oggi 1600€ in passivo tra le entrate degli sponsor e le spese sostenute della mostra.

Quel che davvero conta è che siamo riusciti ad aiutare realmente le donne di Vrindavan e ne siamo fieri, sperando che questo magari sia solo l'inizio: il primo fiore seminato in Umbria e sbocciato in India a Vrindavan.

Buona fortuna, Ma-Dham!

giovedì 29 maggio 2008

Donne di Vrindavan a Trento

6 : commenti
Mi collego al volo da Trento, dove la mostra Donne di Vrindavan è allestita nella Sala Wolkenstein del Teatro Sociale (Palazzo Festi), per precisare che l'orario di apertura è esclusivamente dalle ore 15 alle 20 e solo fino a sabato 31 maggio (non 2 giugno come previsto dal programma del Festival dell'economia). Non mi è facile entrare in internet qui... ecco il motivo della telegraficitá!

domenica 25 maggio 2008

In partenza per Trento

5 : commenti
Domani parto per Trento per l'esposizione della mostra Donne di Vrindavan dal 27 maggio al 2 giugno alla Sala Wolkestein di Palazzo Festi. L'orario da programma e dalle 15 alle 20, ma Tamara e io assicureremo l'apertura anche durante la mattina (più sul tardi che sul presto!). Non so se avrò modo e tempo di collegarmi a internet in trasferta; spero di sì, così vi dirò anche qualcosa in diretta del Festival dell'Economia da cui siamo ospitati, che ha un calendario di eventi veramente fitto. Arrivo a questo appuntamento con le energie al lumicino: mi ci volevano proprio queste ferie!

domenica 11 maggio 2008

Progetto Alice in India

0 : commenti
Invito chi è in zona Milano o Bologna a visitare la mostra fotografica dell'amico Piero Sirianni La scuola che insegna il sorriso:

  • a Milano il 15 e 16 maggio in Via Tortona n. 31 presso l'Atelier Kailash;
  • a Bologna dal 16 al 21 maggio a cura del Centro Studi Censerig.
Sul blog di Piero troverete maggiori informazioni su contenuti, sedi, orari e altre iniziative collegate alle due esposizioni, come gli interventi di Luigina De Biasi, fondatrice e insegnante del Progetto Alice (a lato il logo). L'intento della mostra (ne ho parlato già a fine marzo) è proprio quello di promuovere di tale progetto educativo; ciò la rende un'iniziativa particolarmente lodevole.

Colgo l'occasione per ricordare l'appuntamento per la prossima esposizione di Donne di Vrindavan: dal 27 maggio al 2 giugno a Trento, presso la Sala Wolkenstein di Palazzo Festi (Teatro Sociale), tra gli eventi artistici (Artinfestival) del Festival dell'economia.

sabato 10 maggio 2008

Notizie da Ma-Dham, Vrindavan

0 : commenti
Ho inserito sul blog di Donne di Vrindavan, gli ultimi aggiornamenti su Ma-Dham, la struttura di accoglienza cui è destinata la beneficenza raccolta tramite la vendita del catalogo della mostra. Le foto a lato, inviate dall'India da Rita Cacciaglia, mostrano alcune delle prime ospiti al momento dell'ingresso nelle loro nuove stanze.

Questa notte ho anche ristrutturato il blog Donne di Vrindavan - nato in origine come semplice istant-blog delle esposizioni di Perugia-Spoleto-Assisi - in previsione dei futuri sviluppi della mostra... che si annunciano numerosi e importanti!

Rassegna stampa (Febbraio-aprile 2008)

0 : commenti
In attesa di Trento, chiudo il capitolo delle esposizioni a Perugia, Assisi, Spoleto, riportando i link a tutti gli articoli (perlomeno quelli di cui siamo venuti a conoscenza) usciti tra febbraio ed aprile a proposito della mostra Donne di Vrindavan (che ho messo on-line sull'omonimo blog):


Sono tutti redazionali tranne il pezzo firmato da Ramona Premoto (Corriere dell'Umbria), brava e inappuntabile giornalista nonché estimatrice dei miei libri: vedasi il suo articolo uscito dopo UmbriaLibri 2007.

Riassumo infine i tre link ai commenti lasciati dai visitatori delle mostre sul registro delle firme:

martedì 29 aprile 2008

Commenti dei visitatori (Spoleto)

0 : commenti
La freccia fissa immobile il bersaglio
l'istante prima di toccare il centro.







Dal registro delle firme della mostra Donne di Vrindavan, riporto ancora qualche commento lasciato dai visitatori all'esposizione di Spoleto dal 19 al 27 aprile 2008.


Immagini toccanti, parole bellissime e commoventi.

Immagini bellissime, che sanno raccontare, giochi di luce volti e sguardi che parlano oltre la superficie. Le parole che le accompagnano non potevano dire di più!

Grazie per le forti emozioni provate.

Grazie Daniele, grazie Tamara per le emozioni stupende che mi avete regalato, è stato un tuffo nel tornare all'umiltà e con i piedi per terra.

Complimenti per la profondità trasmessa.

Le foto, accompagnate dalle poesie, sono stupende.

Che meraviglia! Bravissimi!

Bella e significativa. Immagini stupende.

Complimenti alla fotografa per la bellezza delle immagini, così vere suggestive, impressionistiche. Brava, brava, brava... da un collega.

Scatti che hanno la capacità di condurci in una realtà fatta di diritti negati in cui possiamo leggere però anche la capacità delle donne di essere “sorelle”, di unire le forze e aiutarsi nel disagio, nella speranza di un futuro migliore, per se stesse, per i propri figli, per le generazioni future e magari anche oltre la morte.

Disarmante come la morte. Emozionante come la vita.

Ciao. Sono una grande appassionata della fotografia, la mostra è veramente mozzafiato, un viaggio insondabile dell'animo umano. Complimenti!!

Semplicemente dico: è un'opera eccezionale.

Immagini e parole che conducono in un viaggio meraviglioso tra le donne dell'India.

Emozioni contrastanti: angoscia, impotenza. Bravissimi per le immagini stupende e le parole sublimi.

Bellissimo e molto suggestivo l'abbinamento tra suoni, parole e immagini.


mercoledì 23 aprile 2008

Donne di Vrindavan in corso a Spoleto

0 : commenti
Cercate un'idea per il ponte del 25 aprile? Venite a gustarvi i vicoli e le prospettive di Spoleto e approfittatene per visitare il Chiostro di San Nicolò e le mostre attualmente ospitate!

Le foto che seguono sono del sottoscritto.






Inaugurazione del 19/04/08 a Spoleto (I)

0 : commenti
Foto di gruppo del momento clou dell'inaugurazione a Spoleto.

Da sinistra a destra (anche nelle foto in formazione ridotta l'ordine in cui si susseguono le persone è sempre lo stesso)...


René Pölti, vicesindaco di Schwetzingen, città della Germania gemellata con Spoleto... aveva appena partecipato al vernissage, in un altro spazio espositivo del Chiostro di S. Nicolò, di una "personale" della sua conterranea pittrice Gabi Streile.
Ospite a sorpresa



Giorgio Flamini, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Spoleto.
Carismatico


Manuela Albertella, assessore alle pari opportunità (e a un mucchio di altra roba) del Comune di Spoleto. Perfetta anfitrione

Marcella Bravetti, Presidente del Comitato Internazionale 8 Marzo di Perugia, associazione promotrice di Donne di Vrindavan in Umbria.
Forza della natura


Tamara Farnetani, fotografa predestinata e viaggiatrice del mondo.
Forza cosmica


Daniele Passerini, poeta accidentale e organizzatore di mostre per caso!
Inclassificabile


Post scriptum


Un mese dopo Spoleto... a Trento!

6 : commenti
È ufficiale: Donne di Vrindavan è stata inserita nel Programma del Festival dell'economia 2008 di Trento e verrà allestita nella Sala Wolkenstein di Palazzo Festi da martedì 27 maggio a lunedì 2 giugno (15:00-20:00)!


Passata mezzanotte... fatto tutto quel che m'ero ripromesso di far entro oggi (anzi ieri!). Oggi (cioè ieri) ho lavorato dalle 8 alle 18 (il lavoro per cui prendo stipendio) poi ho continuato fino a poco fa a occuparmi della mostra... per passione! Praticamente oggi come secondo lavoro (non retribuito) ho giocato all'Ufficio stampa e devo dire che me la cavo pure discretamente bene.

Il problema è che continuo a non trovare più tempo di riordinare casa... la questione s'ingarbuglia sempre di più! Da 6 anni che vivo nuovamente da single non m'era mai capitata una simile disfatta domestica... non è la buona volontà a mancare, è proprio il tempo. Mi sa che l'unico modo per riprendere le redini della casa è mollare quelle di questo blog per qualche giorno...

Intanto metto qui due foto relative all'inaugurazione di sabato scorso a Spoleto, la prima fatta dall'amica Danda di Roma e la seconda, dove c'è anche lei, scattataci da Tamara. E dopo questo, se non crollo prima dal sonno, pubblico un ultimo post, con altre foto fatte ancora da Danda durante la cerimonia inaugurale.

Colgo l'occasione per ringraziare d'essere venuti a conoscermi a Spoleto, oltre a Danda da Roma, anche Enrica e Gaetano da Terni, davvero una bella coppia... di quelle che vien voglia di canticchiare: viva l'amore!

giovedì 17 aprile 2008

Una breve selezione di Donne di Vrindavan

9 : commenti
Per venire incontro alle richieste di molti visitatori del blog, pubblico una breve selezione di alcuni dei 40 pannelli della mostra: cominciamo con questi 6 (da pag. 5, 7, 8, 17, 21, 27 del catalogo).


Sembriamo arcipelaghi lontani

capi e puntini
di raccordata solitudine.


Ma fummo il mare

e giunti al fine del navigare
sarà di nuovo.
(1)









Piegai le vecchie spalle sotto il pianto
poggiando pesi antichi sulla schiena,
un passo dopo l'altro fino a quando
imbiancherà l'asfalto dei pensieri.















Che cosa ci divide?
una sorte straniera
una lingua diversa
tradizioni lontane?

No. Vediti allo specchio
anima tal quale a me

granello nella sabbia
spuma di stesso mare.










La rosa non fiorisce nella notte
pure sfiorata da un tocco di luce,
ma l'anima dovunque può sbocciare
giacché nel cuore porta il proprio Sole.














Parole affidate al vento
muovi le mani a cercare.
(2)
















Il vero viaggio
accade dentro, a riabbracciar noi stessi.
(2)


















(1) Da “Sospensioni di gravità” © A&B Editrice, 2006
(2) Da “Ventidue passi d’amore” © A&B Editrice, 2005

Commenti dei visitatori (Assisi)

0 : commenti
Dopo la selezione di commenti firmati dai visitatori di Donne di Vrindavan a Perugia, ecco una piccola selezione di quelli lasciati ad Assisi. Personalmente sono felice che veramente tante persone colgono che il valore aggiunto della mostra sta proprio nel riuscito abbinamento tra le foto di Tamara - straordinarie - e le mie liriche, dimostratesi all'altezza delle immagini così come sentivo e speravo. Ho sempre pensato che il linguaggio della fotografia e quello della poesia possano essere molto simili e convergenti: entrambi isolano, riquadrano, enfatizzano un pezzetto di realtà trasformandolo in arte.

Il vostro è un inno all'umanità che sa elevarsi sopra le macerie delle circostanze. Straordinario. Un viaggio dentro gli occhi di queste donne è un viaggio dentro la nostra anima. Grazie per averci fatto conoscere questo mondo e questa realtà di vita a noi sconosciuta. Grazie per la naturalezza e semplicità con cui ci avete iniziato alla spiritualità che queste donne emanano con i loro sguardi. Continuate così. Complimenti. Un reportage ottimo, ritratti clamorosamente ben costruiti, controllo della luce ottimo!! Grande presenza, grande mostra. Excellent use of fotographes! Well done. Ho sentito gli stessi odori e gli stessi suoni. Queste foto parlano di una vita, queste liriche spiegano e fanno commuovere. Com-mozione che fa venir voglia di tornare, lì dove l'inizio si confonde con la fine in un ciclo perpetuo. Grazie di cuore. È vero siamo granelli di una stessa spiaggia "uguali". Le luci, le ombre, le immagini, i pensieri; colori che emergono dal buio; dolori che emergono dalla vita... l'esistenza. È una emozione di volti e giochi di luce. Complimenti. Grazie per aver portato all'attenzione di questa città una parte del mondo che sembra lontana, ma che poi tanto lontana non è. Un insieme d'incanto per fare capire... il sentimento, che a volte non vogliamo sentire. Bravi. Le righe sotto le foto toccano il cuore. Esposizione avvincente e suggestiva. Grazie per le magiche suggestioni. "Accettare il giogo"... trasformare le catene in ali per volare... Molto più che un reportage: un racconto lirico e coinvolgente, in cui il colore, a volte, è superfluo. Le parole, le mie, possono sporcare le emozioni che sono nette dentro. Il silenzio è il miglior tempo per l'affetto e il rispetto verso loro e voi!! Un dialogo libero e rispettosissimo tra parole ed immagini, un mare di emozioni per chi guarda. Una lezione di profondità e umana comprensione. Una lezione di coraggio, di forza, di amore per la vita, nonostante tutto. La certezza di una ricompensa, di un premio meritato. Mi colpisce la speranza oltre ogni speranza.


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