"Ha diffuso paura e terrore - accusa con rabbia il senatore -
e permette che avvengano catastrofi e sciagure."
Il giudice però respinge la richiesta:
"È impossibile notificare l'atto all'accusato!"
Ma il senatore non demorde:
"Se questa Corte reputa impossibile notificare l'atto a Dio, allora ne ammette l'esistenza. Dunque riconosce la Sua onniscienza. Quindi, se è vero che Dio sa tutto, deve anche essere a conoscenza di questa causa! Pertanto mi appellerò."
No, non è una barzelletta, è tutto vero e trovate la notizia
qui!
Questo senatore - che potrebbe verosimilmente avere ispirato a
Matt Groening il carattere di
Homer Simpsons - forse ha voglia di farsi pubblicità e magari dimostrare che la legge è uguale per tutti, ma
proprio per tutti! Mi dà comunque lo spunto per qualche piccola riflessione. Tanto più che ieri andando al lavoro in auto, ho ascoltato una spiritosa intervista dei due conduttori de
Il ruggito del coniglio (RAI Radio 2) a un esponente di punta della
Comunità di Capodarco (di cui però non ricordo il nome):
"Perché - chiedevano all'incirca Antonello Dose e Marco Presta -
dopo avere creato il mondo Dio lo ha lasciato a sé stesso? Non potrebbe ogni tanto mandare, che so, una 'squadra di manutenzione' a mettere le cose un po' a posto!".
Concordo con la risposta data dall'intervistato: in realtà Dio di manutenzione qui ne fa pure parecchia, solo che proprio non ce ne accorgiamo.
Il punto è che siamo abituati a considerare il mondo
reale (ovvero "delle cose") così come ci appare: solido e duro, perfettamente contrapposto al mondo delle idee, dei pensieri, della fantasia, dell'immaginazione ecc. I mistici e gli
esoteristi da sempre ci dicono che la concretezza della materia è solo illusione e che il pensiero agisce sulla materia (è il significato profondo della frase "la Fede sposta le montagne"). Cerchiamo di vedere cosa questo possa voler dire.
I nostri pensieri somigliano più a una piccola fiammella tremolante che ad un sole, e tra questi estremi possiamo paragonarli a lampadine accese, fuochi, incendi, raggi laser ecc. L'effetto sulla materia cambia notevolmente secondo il grado di "purezza" e "forza" dei pensieri stessi. Lo scopo realistico di qualsivoglia conoscenza esoterica non è spostare le montagne ma renderci comunque più "puri", diventare consapevoli di cosa possa esserci dietro il
velo di Maya (che già non sarebbe poco), diventare persone equilibrate capaci di vivere le emozioni consapevolmente piuttosto che in modo istintuale, capaci di prendere il timone del proprio "vascello" piuttosto che essere soltanto trascinate dai marosi. L'alchimia ad esempio, al di là della trasmutazione del piombo in oro, mira a in primis a trasformare ed elevare la nostra coscienza.
Che il mondo sia energia condensata sotto forma di materia, ce lo conferma anche la moderna fisica
particellare. Quello che ancora manca alla scienza (e spero di poter vedere un giorno cadere questo muro) è unificare le leggi del mondo materiale con quelle del mondo psichico. Quando ciò avverrà il pensiero sarà correttamente considerato come una peculiare forma di energia e diventerà perfettamente razionale concepire che possa agire sulla materia e persino trasformarsi in materia. Immaginiamo che un nostro pensiero possa dissolvere un granello di sabbia di una spiaggia: nessuno ovviamente se ne accorgerebbe. Immaginiamo che tutte le persone del mondo, con un loro pensiero, dissolvano un granello di quella spiaggia: vi si aprirebbe una voragine (ovviamente è solo un esempio!).
Fuor di metafora, comunque questo è un po' quello che accade: viviamo immersi in un
campo psichico (planetario e oltre) di cui percepiamo solo il livello superficiale e constatiamo solo gli effetti ultimi, non vediamo direttamente per esempio lo
strato "sottostante" dell'inconscio collettivo. Questo campo psichico è formato dai pensieri di tutti gli esseri (umani, animali, vegetali
e non solo) viventi e non più viventi, sia in senso letterale (si pensi a come i pensieri di un
Buddha, Socrate, Gesù, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Newton, Einstein ecc. abbiano modificato il mondo, fino a contribuire ben oltre la loro morte a erigere templi, chiese, biblioteche, macchine, monumenti ecc.) sia soprattutto in senso più
sottile. La rivoluzione dell'elettronica ci offre sempre nuove metafore per comprendere la realtà: l'universo è una sorta di infinita memoria di massa in grado di conservare traccia, registrazione, memoria di ogni evento o pensiero vi abbia avuto luogo. Ecco dunque com'è possibile che l'impalpabile pensiero crei, istante per istante, l'universo, né più né meno di come miliardi e miliardi e miliardi di bit creano realtà virtuali sui monitor dei nostri computer, salvo naturalmente che sto paragonando una sinfonia di Mozart a un singhiozzo! :-)
Torniamo alla provocazione iniziale e chiudete un occhio se parlo di temi così complessi con un po' di semplicità. Dio dunque ha pensato/creato l'universo e ce ne ha fatto dono. Si parla di
Logos, di Parola di Dio, ma è chiaro che si allude proprio al "pensiero divino". Dopodiché la materia vivente, quando è emersa allo stadio della coscienza e ha trovato nell'essere umano la più alta espressione visibile, ha preso le redini del gioco: siamo sempre stati noi stessi a condizionare il corso degli eventi che ci accadono, a livello individuale e collettivo, e continuiamo a farlo, sempre più potentemente. Credo comunque che Dio sia
tutt'altro che assente dal mondo (in un certo senso Lui è il mondo), penso che se non intervenisse ogni momento nelle vite di ognuno di noi l'uomo non si sarebbe nemmeno potuto evolvere fino all'intelligenza, e che il mondo oggi sarebbe un autentico "inferno", piuttosto che un "paradiso"
molto imperfetto. La stessa incarnazione sulla terra di uomini illuminati, è un segno di questo intervento, anche se poi (non certo per responsabilità di Dio) ha prodotto differenti religioni su cui le persone - sempre loro! - hanno trovato modo di farsi guerra, invece che comprendersi.
Non so se questo excursus risulta sensato: mi rendo conto di dare troppo facilmente per scontate le spiegazioni della realtà che ho messo insieme, in tanti anni, attingendo a tante fonti, fino a intravedere un disegno. Ma la vera comprensione di queste cose non appartiene all'essere umano bensì all'
essere illuminato... per me per questa vita non è aria (e penso nemmeno per parecchie altre!) e devo dire che non mi dispiace per niente: come ho detto a qualcuno da poco, trovo sempre più interessante viaggiare ed esplorare che arrivare e sapere! :-)
Però almeno ci ho provato a tratteggiarvi la visione del mondo in cui credo. Buon
weekend, ci risentiamo la prossima settimana.