Riporto qui di seguito uno scambio di mail inoltratomi da una carissima amica. Lo faccio (cancellando nomi e riferimenti personali) perché illustra con estrema chiarezza i punti in cui divergono le opinioni di chi considera la riforma Gelmini un vantaggio e chi un danno per i nostri figli in età scolare. L'argomentazione preferita dai favorevoli è che noi tutti che ne discutiamo, benché cresciuti con l'insegnante unico (e magari in classi sovraffollate), siamo riusciti a farci strada nella vita, un'argomentazione che a me pare debole, anche perché esprime il punto di vista di chi ce l'ha fatta non di chi non ce l'ha fatta, quel tipo di ragionamento che - perdonatemi - mi evoca le "discussioni da bar" (con tutto il rispetto per i frequentatori dei bar): provate a immaginare cosa verrebbe fuori se estendessimo lo stesso tipo di ragionamento all'assistenza sanitaria, all'alimentazione, a tutti i settori della nostra vita! La riforma ha un solo unico chiaro obiettivo: ridurre le spese. Ma è un ridurre le spese che, lungi dal risollevarlo, deprimerà ulteriormente il nostro sistema d'istruzione: e quando una nazione disinveste nell'istruzione non investe più nel proprio futuro. Del tutto naturale è che ad altre persone paiano deboli le mie argomentazioni: parimenti, da millenni, le società s'interrogano su come mediare posizioni contrastanti... e probabilmente non c'è un bandolo nella matassa: serve solo la pazienza di tutti a dipanarlo insieme.
Ne approfitto anche per chiedere se qualcuno, per favore, sa rispondermi in modo circostanziato a questa domanda: è mai successo nella storia repubblicana che una riforma della scuola di ogni ordine e grado, dalla materna all'università, venisse approvata senza discussione parlamentare, senza consultare i diretti interessati e a colpi di fiducia? Io proprio non ricordo... ma posso sbagliare.
Ed ecco le mail di cui sopra...
Ciao Dany, una delle numerose persone a cui ho girato il tuo interessante - e secondo me giustissimo - post del blog, mi ha mandato questa risposta, a cui ho risposto a mia volta. Ti giro il tutto, perché credo ti interessi anche avere il riscontro di opinioni diverse. Ti premetto che [omissis] è una fantastica signora di una certa età, che ho conosciuto durante un ritiro buddhista (tibetano). Ti abbraccio, sperando di rivederti [omissis].... continua a mandarmi le tue cose, quando ho tempo partecipo sempre volentieri! [omissis] -------Messaggio originale------- Da: [omissis] Data: 16/10/2008 13.07.59 A: [omissis] Oggetto: Rif: Re: Inoltra: Fwd: [Ventidue passi d'amore e dintorni... il blog] Alziamo la testa! Ciao [omissis], che piacere sentirti. Grazie per condividere con me il tuo pensiero. Anche io sono cresciuta con una meravigliosa maestra unica (anche se alle Montessori c'era anche una ragazza americana che ci insegnava l'inglese...). E' sicuramente grazie a lei che sono quello che sono, anche perché i miei genitori, purtroppo, non avevano tanto tempo, né esperienza, per seguirmi da vicino. Ma c'è da dire che i tempi sono veramente cambiati! Una sola maestra non ti può insegnare le basi - fondamentali - E l'inglese E l'informatica, per esempio. La suddivisione delle competenze è essenziale; e, premesso, come dici tu, che si tratti di persone responsabili, tre o due teste son meglio di una, se lavorano armoniosamente e collegialmente. Ho diverse amiche che fanno le maestre, condivido spesso con loro le loro gioie e i loro dolori. Il problema di fondo, credo, è che il governo attuale sta facendo di tutto per indebolire il sistema scolastico - e universitario - pubblico, tagliando fondi. Non è una riforma, è solo un tarpare le ali. Lo scopo vero è convogliare una minoranza - per forza di ricchi - nelle scuole e università private, che guarda caso sono quasi tutte collegate con società inserite nel mondo industriale e produttivo in genere, il cui obiettivo è formare un'agguerrita classe dirigente convinta che esista solo la dimensione economica e monetaria (ai ragazzi, entusiasti di natura, è facile lavare il cervello!!!). Io credo che il governo attuale sia l'espressione di un modo vecchio, anzi decrepito, di pensare - non che la sinistra sia "nuova"!! purtroppo nemmeno lei - che finora ci ha portato sull'orlo del baratro e che non ha nel cuore e nella mente le conoscenze, e nemmeno il coraggio, o un briciolo di creatività, per tentare di cambiare le cose. Che sia finito il tempo del ben godi è sicuro, ma non è aiutando i "ricchi" e mandando a casa i lavoratori - e tra di loro ce ne sono tanti che sono seri e responsabili - che si risolve il problema. E' veramente giunto, come dici tu, il momento ti prendere ognuno di noi la propria vita in mano e di togliere tutto il superfluo, tutto il non chiaro per accogliere una maggiore semplicità, e il coraggio di seguire il proprio cuore. Ognuno dinanzi alla propria coscienza. Qualcuno lo fa, qualcuno lo farà, molti non l'hanno mai fatto e non so se ci riusciranno. So che tu sei una di quelle che dà il "buon esempio". Per il momento, è tutto ciò che possiamo fare.... Un abbraccio, [omissis]-------Messaggio originale------- Da: [omissis] Data: 16/10/2008 12.25.04 A: [omissis] Oggetto: Re: Inoltra: Fwd: [Ventidue passi d'amore e dintorni... il blog] Alziamo la testa! Ti ringrazio cara per avermi inviato il messaggio del tuo amico, tuttavia ti preciso che non sono d'accordo con la delirante tesi dello stesso. Quelli della mia età sono cresciuti in classi di 30/35 persone, con molta attenzione da parte degli insegnanti, cosa che oggi non mi pare sia più così. Non conta la quantità degli insegnanti e delle ore, ma la qualità, che per quanto posso aver visto io nella esperienza mia e della mia famiglia nella scuola di oggi non è certo paragonabile a quella degli insegnanti di ieri. Sai perchè? Perchè oggi nessuno, in nessun settore ha il senso di responsabilità, ogni cosa viene demandata a qualcun altro: io non c'ero, se c'ero non ho visto nè sentito, non se sono responsabile. Certo questa esperienza ti sarà capitata di fare in molte situazioni della tua vita. Come possiamo pretendere che i ragazzi escano dalla scuola con un senso di responsabilità, che non viene loro insegnato? Prima di condannare vediamo che risultati si avranno nel tempo. Il vero problema secondo me è per quelle persone che forse perderanno il posto di lavoro e mi auguro che il governo ci pensi. Personalmente penso sia finito il tempo del " ben godi " e che ognuno debba prendersi la propria responsabilità. Ti abbraccio [omissis]----- Original Message ----- From: [omissis] To: [omissis] Sent: Tuesday, October 14, 2008 12:30 PM Subject: Inoltra: Fwd: [Ventidue passi d'amore e dintorni... il blog] Alziamo la testa! Ciao a tutte e a tutti. Vi allego un messaggio di un amico che sa di cosa parla... Credo sia importante ogni tanto, almeno, partecipare alla vita civile e sociale... Questa volta la posta in gioco è altissima... Io ho già firmato la petizione e ho mandato il messaggio al Presidente (troverete i links qui sotto). Nella eventuale richiesta al Quirinale, è importante indicare nel testo la seguente dicitura: "per fermare il decreto legge n. 137 del 1 settembre 2008 in attuazione della Legge n. 133 del 6 agosto 2008". Diffondete, se lo credete giusto, questo messaggio a più persone possibile!!! Grazie di cuore, [omissis]
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