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sabato 18 ottobre 2008

Processo a Dio!

La sapete quella dell'anziano senatore statunitense che avvia un procedimento giudiziario per portare il Signore in tribunale?
"Ha diffuso paura e terrore - accusa con rabbia il senatore - e permette che avvengano catastrofi e sciagure." Il giudice però respinge la richiesta: "È impossibile notificare l'atto all'accusato!" Ma il senatore non demorde: "Se questa Corte reputa impossibile notificare l'atto a Dio, allora ne ammette l'esistenza. Dunque riconosce la Sua onniscienza. Quindi, se è vero che Dio sa tutto, deve anche essere a conoscenza di questa causa! Pertanto mi appellerò." No, non è una barzelletta, è tutto vero e trovate la notizia qui! Questo senatore - che potrebbe verosimilmente avere ispirato a Matt Groening il carattere di Homer Simpsons - forse ha voglia di farsi pubblicità e magari dimostrare che la legge è uguale per tutti, ma proprio per tutti! Mi dà comunque lo spunto per qualche piccola riflessione. Tanto più che ieri andando al lavoro in auto, ho ascoltato una spiritosa intervista dei due conduttori de Il ruggito del coniglio (RAI Radio 2) a un esponente di punta della Comunità di Capodarco (di cui però non ricordo il nome): "Perché - chiedevano all'incirca Antonello Dose e Marco Presta - dopo avere creato il mondo Dio lo ha lasciato a sé stesso? Non potrebbe ogni tanto mandare, che so, una 'squadra di manutenzione' a mettere le cose un po' a posto!". Concordo con la risposta data dall'intervistato: in realtà Dio di manutenzione qui ne fa pure parecchia, solo che proprio non ce ne accorgiamo. Il punto è che siamo abituati a considerare il mondo reale (ovvero "delle cose") così come ci appare: solido e duro, perfettamente contrapposto al mondo delle idee, dei pensieri, della fantasia, dell'immaginazione ecc. I mistici e gli esoteristi da sempre ci dicono che la concretezza della materia è solo illusione e che il pensiero agisce sulla materia (è il significato profondo della frase "la Fede sposta le montagne"). Cerchiamo di vedere cosa questo possa voler dire. I nostri pensieri somigliano più a una piccola fiammella tremolante che ad un sole, e tra questi estremi possiamo paragonarli a lampadine accese, fuochi, incendi, raggi laser ecc. L'effetto sulla materia cambia notevolmente secondo il grado di "purezza" e "forza" dei pensieri stessi. Lo scopo realistico di qualsivoglia conoscenza esoterica non è spostare le montagne ma renderci comunque più "puri", diventare consapevoli di cosa possa esserci dietro il velo di Maya (che già non sarebbe poco), diventare persone equilibrate capaci di vivere le emozioni consapevolmente piuttosto che in modo istintuale, capaci di prendere il timone del proprio "vascello" piuttosto che essere soltanto trascinate dai marosi. L'alchimia ad esempio, al di là della trasmutazione del piombo in oro, mira a in primis a trasformare ed elevare la nostra coscienza. Che il mondo sia energia condensata sotto forma di materia, ce lo conferma anche la moderna fisica particellare. Quello che ancora manca alla scienza (e spero di poter vedere un giorno cadere questo muro) è unificare le leggi del mondo materiale con quelle del mondo psichico. Quando ciò avverrà il pensiero sarà correttamente considerato come una peculiare forma di energia e diventerà perfettamente razionale concepire che possa agire sulla materia e persino trasformarsi in materia. Immaginiamo che un nostro pensiero possa dissolvere un granello di sabbia di una spiaggia: nessuno ovviamente se ne accorgerebbe. Immaginiamo che tutte le persone del mondo, con un loro pensiero, dissolvano un granello di quella spiaggia: vi si aprirebbe una voragine (ovviamente è solo un esempio!). Fuor di metafora, comunque questo è un po' quello che accade: viviamo immersi in un campo psichico (planetario e oltre) di cui percepiamo solo il livello superficiale e constatiamo solo gli effetti ultimi, non vediamo direttamente per esempio lo strato "sottostante" dell'inconscio collettivo. Questo campo psichico è formato dai pensieri di tutti gli esseri (umani, animali, vegetali e non solo) viventi e non più viventi, sia in senso letterale (si pensi a come i pensieri di un Buddha, Socrate, Gesù, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Newton, Einstein ecc. abbiano modificato il mondo, fino a contribuire ben oltre la loro morte a erigere templi, chiese, biblioteche, macchine, monumenti ecc.) sia soprattutto in senso più sottile. La rivoluzione dell'elettronica ci offre sempre nuove metafore per comprendere la realtà: l'universo è una sorta di infinita memoria di massa in grado di conservare traccia, registrazione, memoria di ogni evento o pensiero vi abbia avuto luogo. Ecco dunque com'è possibile che l'impalpabile pensiero crei, istante per istante, l'universo, né più né meno di come miliardi e miliardi e miliardi di bit creano realtà virtuali sui monitor dei nostri computer, salvo naturalmente che sto paragonando una sinfonia di Mozart a un singhiozzo! :-) Torniamo alla provocazione iniziale e chiudete un occhio se parlo di temi così complessi con un po' di semplicità. Dio dunque ha pensato/creato l'universo e ce ne ha fatto dono. Si parla di Logos, di Parola di Dio, ma è chiaro che si allude proprio al "pensiero divino". Dopodiché la materia vivente, quando è emersa allo stadio della coscienza e ha trovato nell'essere umano la più alta espressione visibile, ha preso le redini del gioco: siamo sempre stati noi stessi a condizionare il corso degli eventi che ci accadono, a livello individuale e collettivo, e continuiamo a farlo, sempre più potentemente. Credo comunque che Dio sia tutt'altro che assente dal mondo (in un certo senso Lui è il mondo), penso che se non intervenisse ogni momento nelle vite di ognuno di noi l'uomo non si sarebbe nemmeno potuto evolvere fino all'intelligenza, e che il mondo oggi sarebbe un autentico "inferno", piuttosto che un "paradiso" molto imperfetto. La stessa incarnazione sulla terra di uomini illuminati, è un segno di questo intervento, anche se poi (non certo per responsabilità di Dio) ha prodotto differenti religioni su cui le persone - sempre loro! - hanno trovato modo di farsi guerra, invece che comprendersi. Non so se questo excursus risulta sensato: mi rendo conto di dare troppo facilmente per scontate le spiegazioni della realtà che ho messo insieme, in tanti anni, attingendo a tante fonti, fino a intravedere un disegno. Ma la vera comprensione di queste cose non appartiene all'essere umano bensì all'essere illuminato... per me per questa vita non è aria (e penso nemmeno per parecchie altre!) e devo dire che non mi dispiace per niente: come ho detto a qualcuno da poco, trovo sempre più interessante viaggiare ed esplorare che arrivare e sapere! :-) Però almeno ci ho provato a tratteggiarvi la visione del mondo in cui credo. Buon weekend, ci risentiamo la prossima settimana.

6 : commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Daniele,
ho letto questo post (mi riferisco qui alla prima parte..)sorpresa e divertita...di fin dove può arrivare una persona (considerando per vera la notizia..e mettendo da parte la motivazione vera che ne sta alla base)....
mentre per il seguito del post, dove parli tu..in questo momento mi trovo in difficoltà ad esprimere un mio punto di vista...il tuo post ad ogni modo, ha focalizzato la mia attenzione su certe riflessioni..
grazie e un
Buon Fine Settimana
DONNACHENINA

Daniele Passerini ha detto...

Be' è un post scritto forse troppo di getto, forse persino pretenzioso a voler dirsi "semplice". E pure con qualche imprecisione: ad esempio mi è stato fatto notare - giustamente - che il Logos è tale proprio perché è suono, o meglio vibrazione: tutto vibra nell'universo, ogni cosa infatti possiede una frequenza: atomi, cuori, stelle. Probabilmente è proprio la frequenza vibratoria del pensiero la dimensione che la scienza ancora non riesce a penetrare.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te su tutto e trovo divertente e sottile il processo a Dio... ma perchè non lo lasciamo un pò in pace questo Dio? perchè parli di "incarnazione sulla terra di uomini illuminati? " cosa intendi con questa affermazione? uomini che hanno saputo avere un'intuizione in più? uomini che hanno sacrificato la loro vita in nome di un'idea seppur religiosa? soprattutto se parli di fisica delle particelle perchè porre un entità al di fuori di questo? allora ha ragione il tipo del processo..Ci fa scervellare e poi si pone al di fuori e al di sopra di ogni nostra dimensione psichica che coinvolge la materia e il colpo di genio. Ma allora perchè continuare a studiare le dimensioni multiple se un ' entità sta a guardare perchè è Dio? come si fa a scindere l'una dall'altra cosa? e Allora gli altri uomini, quelli non illuminati ma incarnati ugualmente non sono tra le grazie di questo Dio..c'è stato qualche problema.. oppure Dio ha i suoi preferiti..!! Grazie
A.

Daniele Passerini ha detto...

Ciao A. come Anonimo...

buffo, mi scrivi che sei "d'accordo con tutto" però chiedi:
1) cosa intendo per "incarnazione sulla terra di uomini illuminati";
2) perché porre un'entità (Dio) al di fuori della danza delle particelle subatomiche;
3) a un certo punto non ho capito proprio la domanda! :-)
4) perché qualcuno si "illumina" e altri no.

Piccole risposte:

1) In effetti sottintendo due significati diversi:
a) incarnazione di anime che hanno già fatto - proficuamente parecchio cammino (reincarnandosi chiaramente), al punto di riuscire finalmente a compiere il "salto quantico" verso un più alto grado di consapevolezza;
b) incarnazione di anime già illuminate che tornano sulla Terra (anche se il loro cammino sarebbe concluso) per essere di aiuto alle anime che ancora non hanno raggiunto tale traguardo.

2) Perché una cosa è scoprire come funziona l'Universo, altra chiedersi se la sua esistenza ha una finalità.

3) Pur non capendo la domanda, ti dico che il punto è proprio che non c'è nulla da scindere: solo prospettive diverse da unificare.

4) Tutte le anime hanno l'obiettivo di illuminarsi, ma sono libere di scegliere strade diverse (presente il "libero arbitrio"), qualcuna si rivela più veloce ed altre più lente.

Ti consiglio di leggere i libri di Thorwald Dethlefsen (Psicologia esoterica, Vita dopo vita, Malattia e destino) pubblicati dalle Mediterranee.
I libri di Brian Weiss (ad es. Molte vite, un solo amore, Molte vite e molti maestri).
E naturalmente qualcosa di Jung (anche libri di divulgazione sui suoi studi), che ha fatto una bella sintesi di tante discipline e vale la pena accostarvisi, anche se è un po' tosto.
Ma anche Il Profeta di Gibran, consideralo però un libro sapienziale (quello che è) più che semplice poesia.

Buon lavoro.

Anonimo ha detto...

...è molto bello quello che scrivi ma come fai a sapere davvero che un'anima si reicarna? E' una credenza che rispetto anche perchè forse in qualcosa bisogna credere ma di fatto non lo sai. Per esempio tu sei un reicarnato? Oppure sei uno di quelli che è ritornato sulla Terra per aiutare quelli che non riescono a trovare la via? Mi dirai che forse non lo sai ma allora non conviene essere un pò più semplici e un pò più umili fermo restando che è bello esprimersi con fantasia. Gibran lo conosco ma sai quanta gente scrive e scrive di queste cose? Allora ho letto anche il Vangelo E anche ciò che si afferma nelle letture apre delle porte compreso il quinto Vangelo. L'esoterismo è estremamente interessante ma comunque siamo ancora nel mondo delle idee. E, da quello che so gli scienziati studiano la meccanica quantistica per sperimentarla sui vivi e non su ciò che si pensa essere reicarnato..:-)Anche perchè non credo che la morte sia un passaggio obbligato per fare il salto quantico! Ok,io mi leggerò qualcosa di Thorwald Dethlefsen e tu magari leggerai un pò di fisica quantistica pura, ma non quella edegli esoterici, bensì quella dei fisici!
Buon Lavoro
A.

Daniele Passerini ha detto...

Certo, si tratta di un atto di fede, questo è chiaro. Mica sto dicendo è così, punto: dico che questa è la "mia ricostruzione dell'universo" ad uso mio (che non ho inventato io, ovvio), senza pretese di scientificità e di coerenza filosofica, comunque i riferimenti concettuali, provvisori e sempre modificabili, entro cui mi colloco.

Considera che sono passato pure per una fase di totale ateismo nell'adolescenza, finchè il "trascendente" s'è imposto alla mia attenzione con la stessa forza con cui non si può fare a meno di voltarsi verso una bella alba all'orizzonte.

Considera pure che una ventina e più d'anni fa feci quasi tutti gli esami del biennio d'ingegneria (tutti meno Meccanica Razionale) quindi almeno le basi del linguaggio matematico (Analisi Razionale I e II) e dei concetti di base dell'universo da un punto di vista meccanicistico (Fisica I e II) li avevo acquisiti... anche se ovviamente le nozioni spicce le ho dimenticato quasi tutte da allora.

Ho comunque un amico d'infanzia, fisico particellare, che insegna e fa ricerca al CERN di Bologna, e che discorsivamente mi tiene aggiornato sulle news dal mondo della fisica di frontiera.
Gli ultimi libri che ho letto sulla fisica quantistica (comunque sempre da un punto di vista spirituale) sono quelli di Capra, se vuoi suggerirmi qualcosa (comunque di divulgativo) ti ringrazio.

Un abbraccio.

P.S. L'ho già scritto: se mi sono reincarnato di nuovo è senz'altro perché sono rimasto un po' indietro... a voglia per "illuminarmi"! :)))

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