Da almeno una decina d'anni in Italia è venuto meno il costume “mediterraneo” del consumo moderato di alcol legato per lo più all'occasione del pasto. Ha invece preso piede, senza distinzioni tra aree geografiche e fasce sociali, il fenomeno inquietante del binge drinking (bere sei e più bicchieri consecutivi al solo scopo di ubriacarsi) mutuato dalle nazioni dell'Europa settentrionale. L'alcol è così diventato una vera e propria emergenza sociale - tuttora non percepita come tale dai più - che provoca solo nel nostro Paese 25.000 decessi all'anno di cui il 10% in seguito a incidenti stradali; l’83% dei giovani tra i 16 e i 18 anni consumano alcolici il sabato sera; il 67 % della popolazione tra gli 11 e i 13 anni ammette di averne già fatto uso in modo potenzialmente pericoloso ecc.
La tematica m'interessa in prima persona. Per lavoro coordino nell'Ambito Territoriale n. 3 dell'Umbria (Assisano) il progetto InfoJò finalizzato a promuovere comportamenti positivi per la salute fisica e psichica, soprattutto nelle fasce d'età adolescenziale e giovanile. Chi si occupa di comunicazione sa bene che per contrastare la diffusione di stili di vita nocivi alla salute serve a poco fare leva sulla paura dell'esposizione al rischio, serve a poco aumentare esponenzialmente i divieti. Anzi si rischia di stimolare curiosità per ciò da cui si vuole mettere in guardia, specialmente negli adolescenti che per "mestiere", da che mondo è mondo, imparano a rispettare le regole anche trasgredendole. Ho già parlato recentemente degli errori che continuano a verificarsi nella lotta contro il tabagismo, ora voglio occuparmi un po' della prevenzione all'alcolismo mostrando, all'opposto, una fantastica "buona prassi" che ho scoperto ieri sul sito de La repubblica.
MedioBevo è una campagna di comunicazione - nata su iniziativa dell'Associazione Medikanto - che ruota attorno all'omonimo accattivante brano musicale (e al suo videoclip) prodotto da Mauro Malavasi e scritto dai Doctor Life, una band formata nientepopodimeno che da quattro medici gastroenterologi: Vincenzo Cennamo, Carlo Fabbri, Elio Jovine e Giovanni Landolfo. Mi sono preso la briga di trascrivere il testo di questa canzone (mi raccomando: ascoltatelo mentre scorrono le immagini del video che si apre cliccando qui!) perché è un perfetto esempio di come vada messa in campo la promozione della salute, in particolare rispetto all'abuso alcolico (o di sostanze in generale). Attenzione alle parole: notate come il focus non sia su cosa non si deve fare, ma su tutta una serie di comportamenti e atteggiamenti e prestazioni sociali e relazionali POSITIVI che vanno naturalmente a stimolare l'autostima, il senso di autoefficacia, la capacità di darsi e rispettare sani limiti (le evidenziature nel testo sono mie):
2 : commenti:
Mi chiamo jovine sono il presidente dell'Associazione MediKanto (onlus) e "musicista" della canzone Mediobevo. Volevo Ringraziare a nome mio e dell'associazione 22 passi d'amore per il lusinghiero e molto preciso commento e lode che ha fatto alla nostra piccola fatica. Lo spirito dell'associazione è proprio quello di, attraverso analisi ed interpreatzioni non punitive, di sviluppare i temi della salute visti con occhi del "settore". Questo è il secondo brano e videoclip pubblicato il primo è stato Let's screen (letscreen.org)riguardante la campagna sulla prevenzione dei tumori del retto colon.
Siamo disposti a collaborare con entusiasmo con chiunque voglia promuovere tali campagne in qualsiasi regione
grazie
ancora
elio jovine
Be', sono felicissimo di potervi fare personalmente i complimenti per MedioBevo, sia inteso come brano musicale, che già di per sé merita di avere successo in senso assoluto (veramente coinvolgente, ben congeniato, arrangiato, cantato e interpretato) sia per tutta la campagna informativa e l'organizzazione che avete messo in piedi. Non ho fatto davvero nulla se non ascoltare con attenzione e fare da piccolo "ripetitore" del vostro "segnale".
Vi suggerisco di caricare il videoclip anche su YouTube, consentendone l'acquisizione del codice HTML, così potrà essere direttamente inserito nelle pagine web dei blogger e la sua presenza nella rete moltiplicarsi esponenzialmente.
Per quel che riguarda possibilità di collaborazione, ben vengano. Il progetto InfoJò, che coordino come Ufficio di Piano dell'Ambito Territoriale n. 3, opera su un piccolo territorio (Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica), con un bacino di nemmeno 60.000 residenti, ed è un'esperienza pilota che speriamo di potere far diventare una "buona prassi" adottabile anche da altri territori. La preoccupazione principale al momento resta quella della sostenibilità del progetto, una volta che saranno esaurite le risorse ad oggi impegnate (fino all'estate del 2011), considerati i tagli di finanziamenti preannunciati dall'attuale Esecutivo. InfoJò è stato avviato solo da pochi mesi, ma partecipa già ai Tavoli di lavoro dell'ASL del perugino e della Prefettura della Provincia di Perugia per il contrasto dell'abuso di sostanze (ferma restando la sua caratterizzazione di intervento per la promozione della salute) e durante l'estate, in collaborazione col GOAT territoriale, ha partecipato a campagne come Alcol meno è meglio e Sagre sicure. Il progetto è centrato su un info-camper con due operatori che si sposta su tutto il territorio di competenza, collegandosi alle reti già esistenti e promuovendone il rafforzamento, tramite sinergie con altri servizi, altri progetti (ad es. Peer Education dell'A.T. 3, Sportello d'ascolto del CSM del Distretto 2 dell'ASL 2) e gruppi formali e informali di giovani. Promuove iniziative per veicolare nel target (indicativamente 14-25 anni) informazione corretta sui rischi degli abusi, sempre focalizzando il messaggio sui comportamenti positivi da diffondere.
Sentiamoci per valutare modalità e contenuti di una collaborazione - tra il vostro "grande" progetto e quello, molto più "piccolino" dell'A.T. 3 - per promuovere MedioBevo anche in Umbria! Ho cercato in rete riferimenti all'Associazione Musikanto ma non sono riuscito a trovare come contattarvi. Lascio perciò la mia email di lavoro (tendo a non mischiare professione e tempo libero ma in questo caso faccio volentieri un'eccezione) dove potete contattarmi: daniele.passerini@comune.assisi.pg.it
Complimenti ancora per quello che state facendo e, spero, a presto.
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