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venerdì 7 ottobre 2011

Ny Teknik sul test E-Cat del 6 ottobre

Rossi davanti al modulo E-Cat, foto di Mats Lewan (Ny Teknik)
Ed ecco direttamente da Ny Teknik la prima traduzione ufficiale autorizzata in italiano riguardo al test di ieri con annesso link al report tecnico.

E vi lascio sin d'ora anche un elenco di link sul test di ieri che continuerò ad aggiornare:
***


Un nuovo test dell'E-cat 
a ulteriore comprova della produzione di calore

di Mats Lewan

Pubblicato su Ny Teknik in inglese (qui) e svedese (qui)

traduzione in italiano di Alex Passi autorizzata e in esclusiva per 22 passi d'amore e dintorni

In un nuovo test svoltosi a Bologna giovedì, l'"E-cat" ideato da Andrea Rossi ha funzionato per più di tre ore in modalità auto-sostentamento perfettamente stabile. Ny Teknik ha partecipato alla prova.

L'interno del modulo, foto di Mats Lewan (Ny Teknik)
Diversi fisici e ingegneri di vari paesi — Italia, Svezia, USA e Cina — hanno assistito su invito al test di Giovedì assieme ai corrispondenti di un paio di testate dei media italiani e a Ny Teknik.

Tra i ricercatori invitati segnaliamo il chimico Roland Pettersson, già prof. associato presso l'Università di Uppsala e collega del prof. Sven Kullander. Kullander ha pubblicato il report sull'E-cat nel corso del corrente anno; Pettersson ha svolto ricerche sulle LENR [Low Energy Nuclear Reactions] assieme al prof. Hidetsugu Ikegami dell'Università di Osaka in Giappone.

"Sono convinto che funzioni, ma c'è ancora spazio per ulteriori misure", ha dichiarato Pettersson a Ny Teknik dopo il test.

L'elemento di novità del test consiste nel fatto che è stato possibile aggirare il controverso calcolo dell'energia in base alla vaporizzazione immettendo il vapore dal catalizzatore di energia in uno scambiatore di calore, dove veniva riscaldato un flusso d'acqua.

Nonostante una precisione non perfettamente ottimale nelle misure, ottenute con una metodologia che avrebbe potuto essere più avanzata, i risultati sono apparsi chiari, soprattutto perché l'E-cat ha funzionato per più di tre ore in modalità auto-sostentamento.

Inoltre, a test ultimato, è stata aperto l'involucro del reattore, e i convenuti hanno potuto osservarne il contenuto. Si tratta in sostanza di uno scambiatore di calore con flange metalliche; al suo interno, secondo Rossi, è situato un reattore schermato di forma piatta con tre camere di reazione, di cui una sola è stata messa in funzione nel corso della prova.

Come nei testi precedenti, l'avvio è stato ottenuto scaldando l'E-cat con una resistenza elettrica, questa volta per un periodo di circa quattro ore, in modo di raggiungere, a detta di Rossi, una stabilità sufficiente.

Successivamente, è stata tolta l'alimentazione alla resistenza, e il reattore ha funzionato in modalità autosostentamento per circa tre ore ore e mezza, senza che si riscontrasse alcun calo nella resa (vedi rapporto dettagliato).

La stima per difetto dell'output di potenza durante il funzionamento in autosostentamento è compresa, secondo Ny Teknik, fra i 2 e i 3 kW.

Il test di giovedì è stata eseguito nella stessa sede delle prove precedenti, dove è ancora situato il container che ospita la centrale termica da 1 MW di cui, le cui immagini sono state rese disponbili qualche settimana fa da Ny Teknik. Secondo Rossi, l'impianto avrebbe dovuto essere consegnato a un cliente statunitense pochi giorni dopo la nostra visita.

"Avevamo un accordo preliminare con una controparte importante negli USA, ma quando abbiamo ricevuto la stesura finale, c'erano della clausole che i nostri avvocati ci hanno sconsigliato di accettare", ha dichiarato Rossi a Ny Teknik.

In seguito a ciò, la consegna dell'impianto è stata sospesa. Tuttavia, secondo Rossi l'inaugurazione avrà comunque luogo in ottobre, come promesso, anche se non si può ancora rivelare dove.

Rossi afferma che al momento attuale non si prevedono altri test.

"Fra qualche mese il prodotto sarà sul mercato, e il test migliore lo faranno i clienti: se non funziona, lo restituiranno", ha detto Rossi a Ny Teknik.

Al test di giovedì erano presente gli scienziati dell'Università di Bologna che, su incarico di Rossi, eseguiranno ricerche sull'E-cat; non si è trattata di una partecipazione ufficiale dell'Università, perché il progetto di ricerca non è stato ancora varato.

570 : commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   401 – 570 di 570   Nuovi›   Più recenti»
Mahler ha detto...

> Infatti il vero peccato, personalmente la cosa che recrimino più a Rossi in queti mesi, è di non voler concedere il suo reattore in mano terzi (comprese persone fidate che hanno dimostrato la massima fiducia) lasciando consapevolmente aleggiare ombre pesanti sulle potenzialità di questa scoperta.

Secondo me Levi ha visto molto più di quanto non dichiari…

miau ha detto...

come ho già letto altrove, condivido e riporto.

avete messo in conto che la reticenza di Rossi, i suoi nervosismi, il suo voler essere in controllo, possa derivare dal fatto che il suo segreto sia intuibile e copiabile se si lascia che esperti a vario titolo portino le strumentazioni che vogliono e facciano i tests come vogliono loro anche senza che si apra il reattore?
bisogna ricordarsi che ancora non è ben protetto da patenti.

questo per evidenziare che non esiste solo la malafede o la poca competenza come spiegazione di certi tests che agli esperti paiono ingessati e un po' così.

ant0p. ha detto...

@mario massa
--Però vorrei farti notare che il delta T tra Tin e T3 dovrebbe essere circa proporzionale alla potenza scambiata--

cosa intendi con deltaT tra Tin e T3? quello tra vapore in entrata e vapore in uscita? perchè alle 19.40 il deltaT dell'acqua del secondario è 3.4 e in diminuzione veloce, mentre alle 16.50 è 10.8

mario massa ha detto...

@Carlo Ombrello
“cosa pensi dei miei due conti sopra? ma soprattutto, della stupidità dei 40 partecipanti al test? O ancora, della scarsa correlazione tra T out sul secondario e T out dell'e-cat (che quindi non asseconda la tesi di una conduzione metallica di calore tra i due con conseguente sovrastima dei dati)?”

- Spero non ti offenderai se prima di analizzare le tue domande mi permetto di dire che bisognerebbe evitare certi toni: servono solo ad accendere gli animi, non a risolvere le questioni: o cominciamo a vederci come persone che la pensano diversamente su una realtà oggettivamente intrigata, o da queste discussioni non ne trarremo niente di buono.

- Non ho visto i conti di Krivit, ma come ho già postato, a me viene un COP di 3.2 che sale a 3.5 se si suppone che alla fine della prova l’E-CAT sia ancora pieno di acqua a circa 100°C: quindi più che a te (ma io ho fatto i conti con la calcolatrice, non con Excel, quindi posso avere fatto degli errori nelle somme, comunque il mio valore coincide con quello di Yuz). Riguardo al calcolo del COP però rimane il solito problema: stiamo usando dati validi? Mi sarebbe piaciuto un COP =2 o anche 1.5 ma assolutamente certo. Così è un pasticcio.

Dei 40 partecipanti al test non so dire. Conosco Focardi da 15 e passa anni siamo amici e lo stimo moltissimo, ed era là ed è convinto. Ho conosciuto Daniele in questi mesi e sono certo che è persona assolutamente seria e onesta, ed era là e gli sembrava tutto OK (ma lui non è un tecnico). Non conosco gli altri, ma ho letto che per esempio il problema della posizione di Tout qualcuno l’ha mosso: mi chiedo: su 40 persone nessuno si è portato un termometro portatile ed è andato a misurare la temperatura all’uscita del tubo di gomma (se anche era lungo 20 metri con quella portata e con la temperatura quasi uguale a quella esterna la temperatura dall’inizio alla fine può cambiare di 0.1°C a esagerare): c’erano 10 ore di tempo. Se io ero là (a parte che il termometro me lo sarei portato), uscivo e andavo a comprarne uno. E inoltre, come ho già scritto: nessuno ha chiesto a Rossi:”possiamo chiudere un po’ il rubinetto per aumentare il delta T?”: sono cose che proprio non riesco a spiegarmi (a volte penso che Rossi abbia una personalità fortissima e riesca a “ipnotizzare” i presenti).

Riguardo la correlazione tra Tout e T3 ne ho parlato poco fa rispondendo ad AntOp: non mi pare che centri con il problema del cattivo posizionamento di T2. Se ho capito male rifammi la domanda.

Mahler ha detto...

@MISTERO
State in due squadre contrapposte. Non ci sperare... ;-)

mario massa ha detto...

@antOp

“cosa intendi con deltaT tra Tin e T3?”
Ho usato i simboli usati da Mats: Tin = ingresso acqua; Tout= uscita acqua; T2=ingresso vapore (proveniente dall’E-CAT); T3= scarico condensa

Anonimo ha detto...

@Mahler: Nessuno sarebbee così fesso da fare una colletta pro-Rossi. Quelli di ASPO possono mettersi in cuore in pace (o magari cominciare a preoccuparsi). Se si facesse la cosa, è evidente che il beneficiario dovrebbe essere chi esegue la ricerca e non Rossi.
Quantomeno questa sarebbe la mia condizione per aderire, ma credo di poter ragionevolmente dire che lo sarebbe anche per il 99% degli altri.

Anonimo ha detto...

@daniele
Ho lasciato questa domanda(probabilmente ancora in moderazione) sul post sul 6 ottobre di Krivit.

What size the blackbox should have had to store so much energy?

Do you know the size of the box?
it is true that without external energy sources during the self-sustaining mode he should have had a drop in temperature?

(Non so se il mio inglese è corretto)

Quindi mi chiedevo, la black box l'ha fatta vedere(chiaramente non aperta)?

@chi se ne intende.
Quali dovrebbero essere le dimensioni, per farsi un idea, delle pile necessarie?

MISTERO ha detto...

@Dibattiti
Non ho capito ti prego di spiegarmi, la tua domanda a Krivit è retorica?
Nel senso, sei convinto che il reattore non è stato aperto?

Diego ha detto...

@dibattiti
L'interno della black box dovrebbe essere stato fatto visionare ai presenti a condizione di non fare fotografie all'oggetto. Questo è quanto ho sentito pronunciare da Rossi in uno dei video presenti su youtube. Quindi il problema delle batterie non si dovrebbe porre, a meno di non avere fiducia in chi era presente all'evento.

mario massa ha detto...

@dibattiti

Credimi, lascia perdere idee astruse come quella di pile all'interno.

mario massa ha detto...

@Diego
"L'interno della black box dovrebbe essere stato fatto visionare ai presenti a condizione di non fare fotografie all'oggetto.. .Quindi il problema delle batterie non si dovrebbe porre, a meno di non avere fiducia in chi era presente all'evento.

Mi pare di capire che Dibattiti si riferisce al core vero e proprio (l'oggetto alettato e incalcarato che si vede nelle foto): non credo proprio che sia mai stato aperto. Ma fatevi passare l'idea che la soluzione sia in pile nascoste lì dentro!

fulldxb ha detto...

Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo e scusate se scrivo cavolate. :)

Volevo porvi una domanda che oltre a tutte quelle sui dati che sono già venute fuori mi è sembrato logico farmi.
Fino ad ora tutte le prove fatte lasciano margini a dubbi sulla buona fede/accuratezza dei test.
E do per scontato che chi ha organizzato i test non possa non essersene accorto.
Io per adesso cerco di essere molto oggettivo e valutando tutto, le ipotesi che ricavo sono 2:

1.- E' falso; non è poi così difficile come dicono alcuni prendere in giro tanta gente, anche se scienziati. Un bravo "mago" d'altronde lo fa di mestiere, i trucchi giocano su cose che non noti e gli scienziati sono portati a dare per veri degli assunti logici che qualcuno bravo potrebbe sfruttare.Anzi proprio per questo potrebbe essere più facile ingannarli.

2.- E' tutto vero; Rossi per qualche motivo non ha interesse a dimostrarlo ora.


La domanda è:

Rossi avrebbe qualche interesse a lasciare questa faccenda "fumosa", cioè a non dimostrarla chiaramente se fosse vera? e se si quale potrebbe essere il motivo?
Questo credo sia lo spunto più interessante poiché i dubbi lasciati (e dissipabili non poi così difficilmente con una prova decisa da terzi) sul fatto che funzioni o meno sono l'unica cosa indiscutibile.

Magari anche una risposta da Daniele più "vicino" ai diretti interessati sarebbe interessante, se qualcuno può fargliela quando giustamente ha passato il week end in tranquillità senza internet. :D

ant0p. ha detto...

@mario massa

-Tin = ingresso acqua; Tout= uscita acqua; T2=ingresso vapore (proveniente dall’E-CAT); T3= scarico condensa---

aah ecco, guardavo l'excel e la T3 non c'è, è nel report: "T3 – water inlet temperature of E-cat", non è la temperatura della condensa, ma quella all'ingresso dell'e-pentolone. la temperatura della condensa è 23.8° alle 18.57 e 23.2° alle 19.22, lo dice quando controlla la portata in uscita dal primario.

francesco G ha detto...

@mario massa melis riporta questo nel suo articolo >"sia perché misure indipendenti effettuate da alcuni dei presenti, per quanto imprecise, hanno di fatto confermato le letture di Rossi"<

che vuol dire che qualcuno si è portato il termometro o che semplicemente sono loro ad aver fatto alcune misure??? non è molto chiaro quindi

@DANIELE puoi chiarire???? grazie

Tizzie ha detto...

@fulldxb: il motivo puo` essere che una equipe di ingegneri e scienziati una volta scoperto l'arcano puo` essere in grado di migliorare in tempi brevissimi l'invenzione di Rossi.

Per cui penso che se ha davvero qualcosa in mano, per lui e` importante che al momento la sua invenzione rimanga credibile ma non troppo, che ci sia interesse ma solo fra chi segue la vicenda a fondo, altrimenti viene "bruciato" dai grandi gruppi industriali che hanno molte piu` risorse di lui.

mario massa ha detto...

Quello che volevo dire è che Rossi è persona troppo intelligente per commettere una frode evidente (tipo mettere delle pile). Qui il problema è che o il sistema funziona e Rossi prepara test (oggettivamente) assurdi non si sa per quale motivo (tesi dei fiduciosi) o il sistema non funziona e Rossi prepara test assurdi per non fare vedere che non funziona, ma non si spiega il perchè lo faccia (tesi degli scettici).

mario massa ha detto...

@francesco G
“melis riporta questo nel suo articolo >sia perché misure indipendenti effettuate da alcuni dei presenti..”

Questa è una notizia!!
Speriamo che Daniele possa chiarire.

ant0p. ha detto...

----@DANIELE puoi chiarire???? grazie-----

mi associo.. daniele facci un minireport sulla occhio/manometria tua e dei presenti:))

non so, stavolta questa prova nonostante tutto mi sembra che possa far tendere a 3 nella scala-jack..sempre escludndo pile-batterie nascoste e altri trucchi strani e invisibili che possono solo essere ipotesi, ma che in questo caso non contano, per quello ci vogliono i test autonomi fatti dal df.

mario massa ha detto...

@antOp
“aah ecco, guardavo l'excel e la T3 non c'è, è nel report: "T3 – water inlet temperature of E-cat", non è la temperatura della condensa, ma quella all'ingresso dell'e-pentolone. la temperatura della condensa è 23.8° alle 18.57 e 23.2° alle 19.22, lo dice quando controlla la portata in uscita dal primario.”

Accidenti è vero! Mi sono sbagliato. Quindi non abbiamo la registrazione della temperatura della condensa? Un altro clamoroso errore metodologico: a che importa la temperatura di ingresso dell’E-CAT: 10 o 20 gradi in più o meno non cambiano nulla. Al contrario se di uno scambiatore conosci le temperature sui 4 attacchi puoi fare i controlli incrociati.(per esempio alle 18:57 scopri che la condensa è 0.7°C in meno dell'acqua in ingresso, il chè dimostra l'assurdità delle misure)

ant0p. ha detto...

@mario massa
---(per esempio alle 18:57 scopri che la condensa è 0.7°C in meno dell'acqua in ingresso, il chè dimostra l'assurdità delle misure)--

non so, dipende da dove ha misurato la Tcondensa, l'avrà misurata all'uscita del tubo imbucato nel cesso come al solito, quindi può anche essersi raffreddata..ma nello stanzone c'erano 29-30° (approposito, fa sempre un caldo allucinante lì dentro:)), quindi boh..ormai è andata così, piuttosto mi interesserebbe sapere se qualcuno ha toccato bene il tubo giallo del secondario tra entrata e uscita ed è riuscito a percepire mano-metricamente i 5-6-7°C di deltaT..

Anonimo ha detto...

@mistero e altri

Non so forse ho sbagliato non si chiama blackbox, forse è il core. Ma in sostanza krivit nel suo articolo per dire che non funziona fa dei calcoli dimostrando che se si riesce ad accumulare quella immessa si riesce a ridare ottenendo questi risultati (spero di aver capito bene) e riporta una lettera di brian ahern dove spiega (se ho capito bene) che dentro a questa blackbox(o core non so, insomma la parte che non è stata esaminata internamente) ci posso essere pile al litio che ridanno questa energia.
La mia domande in sostanza è: da quanto ne sappiamo, questa blackbox(o core) è abbastanza grande da poter contenere le pile necessarie o è impossibile?

mario massa ha detto...

@Antop
"piuttosto mi interesserebbe sapere se qualcuno ha toccato bene il tubo giallo del secondario tra entrata e uscita ed è riuscito a percepire mano-metricamente i 5-6-7°C di deltaT.."

Speriamo! Comunque dopo la notizia di francesco G speriamo addirittura che qualcuno avesse un termometro!

Anonimo ha detto...

@mario massa

Anch'io credo non centrino le pile, ma era per capire se era almeno fondata.
C'è una foto del core? Sapresti indicarmi un link?

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Ragazzi, sono veramente ko e scusate se non rispondo singolarmente, ma solo ad alcune delle domande che mi avete rivolto... quelle che mi tornano in mente.

Che molti si fossero portati termometri da casa e avessero fatto misure indipendenti lo avevo scritto pure io in qualche commento, vattelapesca dove, evidentemente vi è sfuggito. Così come ho già scritto da qualche parte che l'uscita dell'E-Cat non si poteva toccare da quant'era calda, mentre la temperatura di uscita del primario non era calda per nulla... al tatto sembrava poco più che temperatura ambiente... appena appena più calda forse che nel secondario, il delta T sul secondario non si apprezzava a mano. Lo scambiatore di calore in effetti funzionava bene!
Aggiungo che l'E-Cat (intendo tutto il modulo) durante il funzionamento perdeva leggermente vapore... questo credo per una non perfetta tenuta della la guarnizione della "testata" (intendo il coperchio del modulo) già sostituita la sera prima... guarnizione che infatti, quando il coperchio è stato aperto era praticamente fusa, come una gomma da masticare.

Quanto alla petizione/colletta... non a caso ho scritto che tocca pensarci bene. Ed è ovvio che per ovvi motivi se davvero si raccogliesse del denaro (ma non credo che sarà necessario arrivare a tanto) si dovrebbe dare all'università non a Rossi. Non ho bisogno di andare a leggere su ASPO per immaginare come possano stravolgere i fatti pure 'sta volta... la "banda di Franchini" è veramente vergognosa.

Stremmenos mi ha inviato una nuova versione del test del 7 luglio... si è accorto che nella traduzioni dall'originale in greco (che ovviamente non ho pubblicato!) a inglese erano saltate fuori alcune imprecisioni... più tardi correggo gli errori.

Riguardo la RISPOSTA di Carlo Ombello a Krivit penso valga la pena di pubblicarla col testo di Krivit accanto... che ne dite?

Ho chiesto a Raymond Zreick quando pubblicherà su Focus. Appena so qualcosa vi dico.

mario massa ha detto...

@dibattiti
“La mia domande in sostanza è: da quanto ne sappiamo, questa blackbox(o core) è abbastanza grande da poter contenere le pile necessarie o è impossibile?”

La densità di energia per le pile al litio è dell’ordine di 500Wh/litro ma può darsi che si possa arrivare al doppio. A me risulta una sovraproduzione di 20kWh: occorrerebbero almeno 20 litri. Il volume del core è molto più piccolo.

mario massa ha detto...

Daniele scrive:
"il delta T sul secondario non si apprezzava a mano."

E infatti la scelta di soli 5°C di delta T può avere solo due motivazioni: incompetenza o malafede. In entrambe i casi qualcuno dei presenti "qualificato" doveva intervenire.

ma scrive ancora:
"Lo scambiatore di calore in effetti funzionava bene!"

allora c'è una incomprensione sul significato di "delta T sul secondario"?

Yuz ha detto...

Nel video di RCDC ad un certo punto Rossi parla dell'autosostentamento come il funzionamento normale dell'E-cat.
E questo mi pare che collimi molto bene con la supposizione che nella prima fase l'impianto viene solo riscaldato.

Questo vuol dire che il COP dell'E-cat è pari a 45,3 (calcolato come rapporto fra energia termica estratta al secondario ed energia elettrica immessa nel solo periodo di autosostentamento).

A queste condizioni se a Novembre l'ing.Rossi inizia a vendere gli E-cat ci sarà la fila fuori dal capannone in via
dell'Elettricista a Bologna.

ant0p. ha detto...

daniele:
-----il delta T sul secondario non si apprezzava a mano----

ecco, visto a cosa serviva il deltaT di 50°? e poi mi si diceva che un deltaT di 5° era come un procedura ospedaliera per sentire la febbre o l'ipotermia:)) va a finire che rimarrà per sempre il dubbio sulle reali temperature misurate sul secondario, ci si potrebbe mettere a fare delle prove a casa, come con la sfiatella:)) o anche se qualcuno ha voglia di fare 4 calcoli di trasmissione di calore attraverso un rubinetto di ottone con due flussi separati, uno di vapore a 120° e l'altro di acqua sui 30°..io no, mi sono rotto:))

Anonimo ha detto...

@mario massa
Grazie, è quello che sospettavo.

@yuz
Da quel che ho capito (dagli ultimi commenti visti su ea che riportano dichiarazioni private del 6ottobre), sembra che a novembre ci sarà solo commercializzazione a livello industriale, ad uso casalingo ci vorrà molto.

Tizzie ha detto...

@tutti:

Guardate questi grafici creati da un utente su Energeticambiente.it. Sono molto chiari.

Yuz ha detto...

Qualche considerazione pratica.

Con 1MW si riesce a scaldare come minimo 10 palazzine di 10 appartamenti da 100 metri quadri (in totale 100 appartamenti).

Ipotizzando che il container di gattoni costi 500k€, fanno un costo di impianto di 5k€ per ogni appartamento.

Ricambi e manutenzioni annuali: 100€/appartamento cioè 10k€ totali.

Per generare 1MW termico con il metano devo bruciarne 100m^3/ora, consumo che monetizzato fa circa 50€/ora.

Parlando di solo risparmio di combustibile, trascurando cioè il costo di una caldaia tradizionale ma escludendo
il costo di ricambi e manutenzione come fonte di spese dell'impianto da 1MW, ci vogliono 500 000€/(50€/ora) = 10 000 ore per
completare l'ammortamento.

Paul ha detto...

Intanto su JoNP Rossi ha lanciato un concorso tra i lettori per un progetto da ricevere entro 2 mesi.
Dovrà essere il case esterno dell'E-Cat domestico, avente le dimensioni di un cubo da 40 cm di lato, peso massimo 60 kg.
Il progetto accettato sarà pagato.
Dovrà essere un progetto "cheap", economico, perchè prevede che l'E-CAT commercializzato non dovrà costare più di 500 euro per kW.

sandro75k ha detto...

io 100 euro x la colletta eventule ce le ho in mano... La storia in ogni caso è coplicata, volutamente complicata....

Vettore ha detto...

@tutti
Ragazzi, devo rettificare: ho rifatto i calcoli con dati più estesi come avevo detto ieri sera, ed in effetti ottengo un COP di poco più di 3. Ieri ottenevo più o meno gli stessi numeri lungo il percorso, ma c'era qualche riferimento sbagliato nella cella che calcolava il COP. Mi scuso per l'errore e per l'informazione sbagliata passata.
Preciso però che a parte il valore numerico del COP (che ha un significato relativo), le altre considerazioni che ho fatto restano inalterate.

Red5goahead ha detto...

@Paul

L'ho già scritto in passato che 500€ per KW è un costo spropositato. Una caldaia a pellet da 25KW costa intorno ai 6000-7000€. ne costerebbe il doppio sostituita da un e-Cat.
ps: approfitto per segnalare che non arrivano più le mail di notifica ed è il sistema più comodo per rimanere aggiornati.

Tizzie ha detto...

@Red5goahead: a me arrivano

Hermano Tobia ha detto...

Contate anche i miei 100 euro per la colletta ma avrei una proposta un po' diversa: perché aspettare i tempi solitamente geologici della burocrazia universitaria ?

Secondo me se ad uno dei test fossero presenti i migliori tecnici che scrivono qui sul blog, con un minimo di strumentazione e soprattutto con tutta l'esperienza che si sono fatti in questi mesi di discussione, sicuramente la loro supervisione ed i loro controlli sarebbero una solida garanzia ... quindi i soldi per l'eventuale colletta potrebbero essere usati per pagare loro le spese e la trasferta.

Io voto per i colleghi vettore e mario massa (ovviamente se sono d'accordo e se sono disponibili, cogliendo comunque l'occasione per ringraziarli dei loro preziosi contributi alla discussione); sono anch'io ingegnere ma mi sono sempre occupato di informatica ... e l'unico ricordo che ho di fisica tecnica è che a pochi giorni dalla laurea mi chiamò a segreteria dell'università dicendomi che non trovavano lo statino del mio esame ...:)

sandro75k ha detto...

nel caso il test fosse condotto direttamente da 22 passi, metto 2 centoni di euro... ok?

mario massa ha detto...

@Red5goahead
"L'ho già scritto in passato che 500€ per KW è un costo spropositato."

Io non sono certo un'ottimista su questa storia, ma su questo sono sicuro che ti sbagli: all'inizio Rossi parlava di 2000 euro/kW ed era una esagerazione. A 500 euro sono certo che avrebbe un mercato enorme.

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa

Perdona l'ironia circa i 40 "sciocchi" del test, è solo che leggere certezze su internet quando fior fiore di gente in gamba era presente, mi pare esagerato. :)

Ciò detto, grazie della risposta! Condivido la povertà di certe scelte nel settaggio del test, ciononostante voglio basarmi sui dati a disposizione, che sono chiari. Krivit ha fatto calcoli a caso, e non sa ciò di cui parla, sa solo ciò a cui vuole arrivare.

Per quanto riguarda la correlazione tra le temperature, quel che intendo è che dai dati a disposizione mi pare davvero difficile pensare che i due punti fossero "connessi" in modo da scaldare fraudolentemente la termocoppia in uscita al secondario.

Comunque, il mio cognome è Ombello senza R!!! ma non ti preoccupare, non sei il primo, non sarai l'ultimo... :)

Ciao

PS: ho fatto un calcoletto sull'energia rilasciata dall'e-cat in fase raffreddamento prima dello smontaggio. Ci sono altri 3,4 MJ rilasciati nell'ambiente, che sia ggiungono ai 38 MJ (Lewan) + 16 MJ minimi rilasciati prima dell'autosostentamento.

Paul ha detto...

Personalmente la trovo una eccellente idea.
Un altro test a porte chiuse e gestito da pochissimi tra i migliori tecnici presenti qui.
Senza Premi Nobel o scienziati veryvery.
Se Rossi desse il suo consenso...

mario massa ha detto...

@OTC
"Io voto per i colleghi vettore e mario massa"

Grazie! Io accetterei immediatamente e sono certo anche Vettore. Il problema è che non accetterebbe mai Rossi!

sandro75k ha detto...

..ovviamente vorrei essere presente.... più di 200 euro non potrei... c'è grossa crisi....

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
"Perdona l'ironia circa i 40 "sciocchi" del test, è solo che leggere certezze su internet..."

(Scusa della storpiatura del nome)
Ti assicuro che qui nessuno ha certezze tranne il fatto che quel test peggio di così non lo si poteva concepire.

Vettore ha detto...

@OTC
Grazie della fiducia. L'idea è carina ed accetterei immediatamente. Sarei anche disposto a portare io parte degli strumenti. Il problema è che come dice Mario Massa è Rossi che non accetterebbe mai! :-) Secondo me lo fa di proposito lasciare questi dubbi...

Paul ha detto...

@ Daniele:

ci parli tu con Rossi per questa proposta di nuovo test, questa volta di qualità?

Tizzie ha detto...

@Paul: credo sia inutile. Immagino la risposta di Rossi: "i test li abbiamo gia` fatti, non abbiamo bisogno di certificazioni, non vogliamo dare informazioni ai nostri concorrenti o a chi vuole fare finta di aiutarci, il responso lo dara` il mercato, blabla etc".

Guido ha detto...

Non dispendiamoci ragazzi! L'UNIVERSITA'!
L'unico modo di validare il funzionamento è che il controllo sia certificato dall'università, non ci sono dubbi. Per favore, chiunque di voi vuole davvero sapere se l'e-cat deciderà il futuro energetico del pianeta deve fare di tutto per sostenere la causa. I test di Rossi sono sempre stati poco conclusivi e mi aspetto purtroppo che anche la centrale da 1 MW non riesca a fugare tutti dubbi.
Anch'io mi dichiaro favorevole ad aprire una sottoscrizione per raccolta di firme e fondi a favore dell'università (Bologna o altre)..... tutto il resto mi sembrano inutili chiacchere.

Hermano Tobia ha detto...

@vettore, mario massa
Io non sarei così pessimista, se Lewan ha potuto raccogliere tutti quei dati non vedo perché non possiate farlo anche voi, magari con qualche semplice strumento aggiuntivo di controllo (alla fine sono da misurare l'assorbimento elettrico del e-cat, un paio di temperature ed una portata d'acqua, non credo che si possano carpire segreti industriali da quei numeri ...).

Comunque serve sicuramente l'"intercessione" di Daniele, che ringrazio nuovamente per la preziosa attività divulgativa che sta facendo.

Mi sono fatto l'idea anch'io che Rossi deve aver scoperto qualcosa ma non sa bene cosa, ed è timoroso che qualcuno gli rubi l'idea e lo bruci sul tempo ...

PS: ho fatto un giro sul blog si aspoitalia e pare che Bardi si sia svegliato male dal letargo, infatti ha esordito facendo una serie incredibile di sparate sul setup dell'esperimento (il post originale pare scomparso ma è rimasta la risposta fin troppo gentile di Mahler, commento #323) ... meno male che è docente universitario ...

Secondo me hanno una bella paura anche loro che se il gatto funziona, oltre alla figuraccia mitologica, il loro amato fotovoltaico/eolico scompare dalla sera alla mattina ...

GUIDO310 ha detto...

Tutti i test secondo me sono volutamente approssimativi, perche' il segreto potrebbe essere davvero semplice da capire e riprodurre...
Ma perche' questa volta e' spuntato il generatore di frequenze che nei precedenti non c'era?
O era nascosto per bene?
forse perche' questa volta hanno dovuto aprire il contenitore?

mimmocanino ha detto...

@tutti
Rossi nel suo blog dice che il generatore di frequenze c'è stato sempre, quindi fa parte del setup originale, che non serve all'autosostentamento, e che non può dire altro, è una informazione riservata.
Ho inoltre notizia da un mio parente che lavora nell'ENEA che c'è un forte interesse per gli esperimenti di Rossi, perchè lì ci sono oltre 200 ingegneri nucleari, ed hanno paura che possa funzionare davvero e non vogliono farsi prendere impreparati, altrimenti perdono tutti i finanziamenti, altro che amore per la conoscenza...
Ciao a tutti

Zeno ha detto...

@Vettore
@Mario Massa
@Daniele
La proposta di un test effettuato dalle persone più preparate di questo blog secondo me è ottima.
Magari con l'esclusiva della diffusione dei risultati data a Daniele, che la meriterebbe davvero.
Io sarei disponibile a dare il mio piccolo contributo anche economico.
Ho un diploma di specializzazione nucleare anche se purtroppo un po' datato.
Per il momento comunico anch'io i dati che ho ricavato dal report di Lewan:
Dati complessivi del test:
Energia totale consumata 9,116 Kw
Energia totale assorbita dall'acqua nel secondario 21,63 Kw
Energia diffusa in fase di raffreddamento 3,02 Kw
Energia totale prodotta 24,65 Kw
Cop 2,70

Dati relativi all'auto sostentamento:
Energia prodotta 17,70 Kw
Energia consumata (dal "dispositivo frequenze" o dal quadro di controllo?) 0,399 Kw
Cop 44,26
Comunque io credo che Rossi abbia individuato una soglia di temperatura del core del reattore oltre la quale la reazione si auto sostiene. Cioè produce da sé il calore necessario a sostenere la reazione stessa che quindi si dovrebbe mantenere fino all’esaurimento del combustibile (nichel e idrogeno).

Credo sia per questo che egli impieghi molta più energia dei test precedenti proprio per arrivare a superare tale soglia.

Rossi in un video afferma anche che in auto sostentamento il reattore produce 3,5 kW mentre a me, tenendo conto delle rilevazioni di Lewan, mi risulta una media di 5,4. Qualcuno insinua che nell’involucro del reattore fossero nascoste batterie al litio o altre fonti di energia. Ma i presenti al test hanno potuto constatare alla fine di esso che niente di tutto ciò è vero.

Dunque se per innescare la reazione e giungere alla modalità auto sostenuta occorrono 9,1 kW (circa € 2) e pur vero che basta meno di un ora per pareggiare il conto, dopo di che è tutta energia guadagnata.

Rampa ha detto...

Il generatore di frequenze c'è sempre stato, solo che non l'ha mai detto nessuno, Rossi men che meno.

E' questo il segreto del suo catalizzatore.

E non è tutto: genera frequenza ad alto voltaggio... in pratica provoca scariche elettriche, scintille, le uniche in grado di produrre neutroni ultralenti, (teoria di WL)...
Chiamalo piezoelettrico, ma il segreto di tutto sono i neutroni ultra lenti, lo vado dicendo sul Forum EA fin da gennaio.
Doveva fare la sperimentazione a riguardo un certo Camillo (non Franchini), ma la cosa mi pare si sia arenata.

Ci sono dei buoni cervelli anche qui, se si vuole si può riprodurre facilmente, Bushnell c'è già riuscito...
Per quale motivo credete che Rossi abbia una fretta del diavolo... gli stanno scippando il segreto industriale...

ant0p. ha detto...

secondo me di altri test in casa di rossi basta e avanza quello dell'impianto da 1mega, da lì in poi i test si fanno fuori, rossi li può seguire se vuole..quelli del df di sicuro, se poi vuole presenziare a tutti i test di tutti i 'clienti' faccia pure:)) tanto se dovesse vendere e-cat piccoli da 10kw costerebbero 5000euri, ci mettiamo in 50 con 100euri a testa e ci facciamo tutti i test che vogliamo:)) certo, con la presenza di mario massa per gli scettici e vettore per i credenti (o anche di celani, senza che si metta a fare misure nucleari:)) il lato calorimetrico sarebbe più controllato, però per tutto il resto sarebbe lo stesso, i trucchi raffinati non sarebbero scopribili in poche ore di test fatto in casa da rossi, ma nemmeno se gli mandi anche franchini e tia accompagnati da una delegazione della iaea:)) e quindi dopo il test del megawatt rimarranno solo da fare quelli indipendenti (università e clienti)..ormai quelli nel capannone sono andati, con quest'ultimo c'è stato un mezzo salvataggio in corner per quanto mi riguarda, ma la partita non è ancora finita..

Francesco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesco ha detto...

@zeno
kw non è energia, a limite kWh.

dati presi dal report di nyteknik e rielaborati

Rete elettrica:
http://www.easy-share.com/8AF1DACB32DD40B69445A741679CCFF2/EnergiaSpesa.xls

circuito secondario:
http://www.easy-share.com/EB68EC88939847419818614C1CB76B74/EnergiaRicavata.xls

Zeno ha detto...

Si tratta in effetti di Kwh. Ho solo sbagliato a scrivere.
Scusate.

GUIDO310 ha detto...

@ Rampa
Stavo proprio per chiedere se le frequenze avessero a che vedere con la teoria WL...
Certo ora Rossi deve davvero sbrigassi...

glide ha detto...

@tutti
vorrei capire esattamente perche si continua a parlare di COP, non ha senso, dobbiamo vedere solo l'autosostentamento, se questo si protrae per 30 giorni allora il COP sale tantissimo...
piuttosto il problema è se l'auto sostentamento può continuare o meno per 30 giorni??

ant0p. ha detto...

ah i 100euri a testa li metto o per far fare i test al df o per comprare insieme a altri 50 un accrocco..100+100 non ce li metto manco morto:)) o una cosa o l'altra. dipende da cosa farà rossi..se vende gli e-cat casalighi ci facciamo i test autonomi, se no finanziamo il df per fare i test come si deve.

MISTERO ha detto...

@Rampa
>E non è tutto: genera frequenza ad alto voltaggio...

Cavoli, sei sicuro?
Dove hai trovato questa informazione?

ant0p. ha detto...

@glide
---piuttosto il problema è se l'auto sostentamento può continuare o meno per 30 giorni??---

è quello che si cerca di capire:)) prima rossi diceva che ogni mezzora ci volevano 10 minuti di 'richiamino', adesso si vocifera che poteva autosostentare quanto gli pareva, ma ancora non s'è capito niente da quel punto di vista. certo che se si potesse andare avanti con l'autosostentamento indefinito sarebbe bello, basterebbe solo l'energia esterna per avviare la reazione e basta.

Paul ha detto...

"...generatore di frequenza..."

Mi è venuto in mente una volta che per sbaglio ho messo dentro il fornetto a microonde un recipiente di metallo.
Sulla superficie si sono formate numerosissime scintille con piccoli "fulmini" (provate anche voi). L'ho dovuto spegnere subito per evitare danni.
E se nel core dell'e-cat ci fosse un dispositivo analogo per far "scintillare" il nichel?

mario massa ha detto...

@AntOp
“i trucchi raffinati non sarebbero scopribili in poche ore di test fatto in casa da rossi, ma nemmeno se gli mandi anche franchini e tia”

Infatti in un ipotetico (e impossibile) test fatto da noi imporrei solo una cosa: il test finisce quando lo diciamo noi: se c’è da stare là 24 ore si sta là e ci si alterna a dormire in macchina: l’ho fatto tante volte per la mia azienda, che problema c’è a farlo per ciò che si dichiara essere la scoperta del secolo?

Rampa ha detto...

@Mistero
non sono informazioni ma solo mie supposizioni...

Paul ha detto...

@ tutti: ecco cosa dice Rossi sull'autosostentamento
"Andrea Rossi
October 8th, 2011 at 11:56 AM
Dear Hank Mills:
The 3 and half hours of self sustaining have been done without spots of resìistance on. What I said is that the spots of resistances turned on after the sustaining mode is stabilized have a duration of 10 minutes and that the minimum dueation of the self sustaining mode is one hour. Of course it can be more, as you saw in the test, wherein it has been 3 and a half hours long. A computer will regulate this in the commercial units.
Warm Regards, A.R."

agoz ha detto...

Prima di fare calcoli su quei dati, avete visto bene dov'era applicata la termocoppia di uscita?

Mi sono permesso di aggiungere qualche freccia alle foto di Daniele.

http://www.redmatica.com/media/Thermo1.jpg
http://www.redmatica.com/media/Thermo2.jpg

Era chiuso sotto la coibentazione (e già' questo non ha senso perché' se la coibentazione serve a trattenere il calore allora la rivelazione e' già' falsata in partenza), e non era neppure a contatto del punto più vicino all'uscita... anzi .

Oooops.....

(Qualcuno ha altre foto?)

Paul ha detto...

Rossi sulla posizione della termocoppia:

"... The position of the thermocouple is correct. You can proof this: buy the same connection we used (costs 10 dollars in any shop of hydraulics and plumbing) insert water at whatever temperature you want, put a thermometer in the same position we used, take the temperature; then, put the same thermometer a couple of inches more distant, you will see no difference, provided the pipe is insulated...."

agoz ha detto...

Ma il connettore di uscita "is not insulated". Come guarnizione hanno usato due rondelle di rame ricotto standard, che sono assolutamente conduttive termicamente. Poi resta la coibentazione....

piero41 ha detto...

@ Daniele22
Naturalmente avrete già trattato in qualche altro post la notizia da peswiki.com sulla società USA acquirente e il contratto bloccato per la situazione Kafkiana dei permessi dell 1 Mw che per ora rimane boccata in Italia per paura della galera in USA. Certo se è vera sarebbe il colmo che anche quà in Italia qualcuno alla fine glielo seguestrasse..!!
DAL link sul post... http://peswiki.com/index.php/News:Real-Time_Updates_on_the_October_6%2C_2011_E-Cat_Test

Friday, October 7, 2012
Rossi DID NOT LOST THE CONTRACT WITH THE US COMPANY.
He decided not to sign until now, but there is a lot of margin of compromise BEFORE the start of the 1MW plant, and I think also afterward.
THE MAIN PROBLEM IS THIS: Kleiner Perkins Caufield & Byers, i.e. the American company, wanted that the shipping in the US of the 1MW plant would be sent under the name of Andrea Rossi AND NOT under the name of Kleiner Perkins Caufield & Byers.
Now, this could seem a minutia, instead it is NOT a minutia: according to US law, if you start a nuclear plant on the US soil without authorization the US govt can arrest you and put in jail forever and ever even if you live in the mountains of Afghanistan.
Hence Kleiner Perkins Caufield & Byers wanted Rossi to assume this risk and not them!!!
Of course Rossi said: "no".
MY OPINION: the contract will be signed, but due to legal implication the 1MW plant will not be inaugurated in the US, instead it will be inaugurated in Europe, probably in Italy.
Just wait 20 days since now: the plant will be inaugurated, and it will be clear to you that the plant is able to produce A LOT of energy

P.S su
http://www.e-catworld.com/2011/10/nyteknik-publishes-detailed-report-of-the-october-6th-e-cat-test-in-bologna/#comments
."...if you go to http://www.e-cat.com you redirect to http://www.kpcb.com/".....
.."Kleiner Perkins is not a consulting company. It is a premier venture capital company with several technology funds. They were key to starting Google and Amazon and a number of other major companies. Their Green Fund is headed by Al Gore..."

Bah?? che ci sarà di vero?......

AC/DC ha detto...

@Tutti
allora dopo essermi guardato per bene i vari report ed avere sbirciato parecchi pareri contrastanti sono giuto alla conclusione che non vi sarà alcuna certezza sul funzionamento effettivo dell'e-cat fino a quando non verranno eseguite misurazioni indipendenti, vedi UNIBO e Upsalla.

I dati preliminari mi avevano dato una discreta sicurezza sul funzionamento ma poi, usciti i report di Lewan, sono emerse tutta una serie di imprecisoni ed incertezze che hanno un pò spento il mio entusiasmo iniziale.

Mi sarebbe piaciuto molto avere prove schiaccianti del funzionamento dell'e-cad da questo test ma purtroppo mi pare che i margini di incertezza/errore rimangano ancora troppo elevati.

Vi riporto quelli che sono per me i pro e i contro del test:

PRO:
1) Alla fine del test il tubo in uscita dall'e-cat scottava ancora parecchio
2) Durante l'autosostentamento la temperatura era pressochè stabile anzi in alcuni momenti era additittura crescente.
3) Molti dei presenti sono rimasti ben impressionati dalla prova.
4) SE le misurazioni avessero anche solo un'accuratezza del 50% il COP sarebbe comunque notevole visto che il consumo della fase di start-up diventerebbe sempre più insignificante con il protrarsi del tempo di utilizzo.

CONTRO:
1) Il test è stato più corto del previsto, altre 2/3 ore di funzionamento avrebbero aiutato a dissipare molti dubbi.
2) Delta t troppo basso e quindi più difficile da misurare con precisone, soprattutto difficile da toccar con mano.
3) Carenza di misure indipendenti rispetto alle termocoppie piazzate da Rossi sia sul circuito primario che sul secondario, quindi impossibilità di prendere per certe le misure.
4) Grave incongruenza tra l'unica misura riportata da Lewan sul primario ripetto al valore misurato nello stesso momento dalle termocoppie del secondario (ore 18:57).

@Daniele
Ti ammiro tantissimo e ti ringrazio personalmente per quello che stai facendo utilizzando il tuo tempo libero... e spero veramente che le collaborazioni con l'università siano prossime a partire.

Potresti per favore chiedere a Lewan come mai ha effettuato un solo controllo sulla portata del circuito primario alle 18:57? vista la discrepanza rispetto al secondario avrebbe dovuto secondo me eseguire ulteriori controlli. E ancora, sarebbe interessante sapere se lui o qualcun altro ha effettuato misure indipendenti sulle temperature del circuito secondario che possano in qualche modo avvalorare quelle rilevate dalle termocoppie.

Grazie.
ACDC

mario massa ha detto...

@agoz
"avete visto bene dov'era applicata la termocoppia di uscita?"

Almeno 50 commenti sono relativi a quello.

"Era chiuso sotto la coibentazione (e già' questo non ha senso..."

E invece ha senso: se usi una sonda superficiale devi sentire solo la temperatura del tubo, non quella dell'aria ambiente. La coibentazione aiuta, soprattutto se non si è usata pasta conduttiva come si direbbe dalla foto.

Il problema è che quella sonda doveva essere una PT100 nell'acqua a mezzo metro di distanza.

piero41 ha detto...

@Daniele
mi è rimasto bloccato un commento, forse per i link. vedi un po'.
Grazie anche per l'ottimo lavoro svolto ...

Carlo Ombello ha detto...

@Agoz,

La termocoppia DEVE stare all'interno, sennò cosa diavolo misura, la temperatura esterna!? semmai era ideale che fosse ancora più dentro, nel tubo e a contatto con l'acqua. Ma siccome il tubo stesso è in metallo e quindi conduce bene il calore, ha senso piazzarla lì. Dai su... ;)

Ciao

mario massa ha detto...

riportato da Paul:
"... The position of the thermocouple is correct. You can proof this: buy the same connection we used (costs 10 dollars in any shop of hydraulics and plumbing) insert water at whatever temperature you want,...."

Fa finta di non capire: nel test dall'altra parte non c'è acqua alla stessa temperatura ma vapore condensante!

agoz ha detto...

@Mario
Che la termocoppia dovesse essere a mezzo metro di distanza e a contatto dell'acqua non ci piove e già' questo...... Ma se l'isolamento termico ha (per definizione se funziona) l'effetto di mantenere un delta-T tra le due superfici dell'isolamento, la sonda essendo all'interno dell'isolamento quel delta-T (o una sua frazione) se lo e' beccato.

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello

"La termocoppia DEVE stare all'interno, sennò cosa diavolo misura, la temperatura esterna!? semmai era ideale che fosse ancora più dentro, nel tubo e a contatto con l'acqua. Ma siccome il tubo stesso è in metallo e quindi conduce bene il calore, ha senso piazzarla lì. Dai su... ;)"

Ma stai scherzando?

Andrea ha detto...

mimmocanino said:

@tutti
Rossi nel suo blog dice che il generatore di frequenze c'è stato sempre, quindi fa parte del setup originale, che non serve all'autosostentamento, e che non può dire altro, è una informazione riservata.

A questo punto è chiaro che siano le frequenze a catalizzare la reazione.

Io ripeto quello che ho detto qualche post fa: e se Rossi stesse utilizzando sotto licenza l'invenzione della Brillouinenergy? (www.brillouinenergy.com)

Sul sito (http://brillouinenergy.com/business_model.html), dichiarano di aver già siglato un accordo internazionale che copre tre nazioni (Italia, Grecia e US???).

:)

Zeno ha detto...

Sempre in base ai dati del report di Lewan, se Rossi fa un ora di autosostentamento ogni dieci minuti di accensione della resistenza alla massima potenza in tale periodo ha un Cop 4.
Occorre sempre considerare nel conto i 9 Kwh iniziali da recuperare ma se la cosa funziona e il tempo di auto sostentamento medio fosse ad esempio di due o tre non dovrebbe essere un problema

Guido ha detto...

Catalizzatore segreto = frequenze?
come nel film "reazione a catena" 1996!

http://www.youtube.com/watch?v=Abl-kJfDI58

It's stable, it's stable...ecco dove ha preso l'ispirazione Rossi :-)

agoz ha detto...

Sarebbe anche interessante sapere (non l'ho visto nelle foto) dove e' stata applicata la termocoppia di ingresso dell'acqua fredda.

In base alla sua metodologia, e visto che secondo lui la posizione e' corretta, immagino che Rossi l'abbia applicata simmetricamente sulla scambiatore di calore sotto l'isolamento vicino al corpo, così' come ha applicato quella di uscita. Qualcuno può confermare o meno? Foto?

Andrea ha detto...

@agoz

No, quella di entrata è posizionata un po' più lontana, a monte del contatore. Si vede in alcune foto di Daniele ma principalmente nel video su NyTeknik

agoz ha detto...

Ah :-)

Andrea ha detto...

@agoz

Qualcuno direbbe...a pensar male ci si azzecca sempre :)))

Carlo Ombello ha detto...

@Mario, Agoz,

Cerchiamo di capirci, mi pareva si insinuasse che la termocoppia dovesse stare sulla parte esterna della coibentazione, cioè sull'alluminio esterno per capirci, e non più vicino possibile a dove scorre l'acqua. In quel caso tanto vale mettermela in tasca. Forse Agoz intende che la termocoppia doveva stare si sul tubo, ma più a valle all'uscita, e non laddove poteva essere impacchettata col resto dello scambiatore? In quel caso capisco ciò che intende, altrimenti non ho idea di dove vogliate andare a parare.

In ogni caso, Lewan riporta quanto segue: "The temperatures measured at the secondary circuit of the heat exchanger showed some unexpected variations. Even though the hermocouples were attached at well chosen positions this gave an idea of low accuracy".

Quindi chi era presente al test non riteneva la posizione un problema, quanto i valori letti dal dispositivo collegato alla termocoppia (che pareva leggere costantemente mezzo grado in meno).

Carlo

nemo ha detto...

Come ho già scritto sono pronto ad un contributo per lo svolgimento di una prova indippendente, e vorrei che fosse l'università ad eseguirla, per potergli dare un valore mediatico. Ma se si decide di fare il test tra blogger di 22P, allora voglio esserci anch'io!!! :-)

agoz ha detto...

Carlo,
la termocoppia misura a contatto. Quindi, da un lato il corpo metallico, dall'altro l'isolamento. Questa situazione e' perfetta se vuoi misurare la temperatura del corpo metallico, e di null'altro. E qual'e la temperatura di questo corpo metallico?

Questo blocco metallico, di circa 8-10 cm da un lato e' a contatto di un fluido a più di 100 gradi. Dall'altro e' a contatto con un fluido - in uscita- che male che vada ha la stessa temperatura di ingresso (25 gradi). Il blocco metallico e' isolato verso l'esterno e quindi dissipa esternamente molto poco calore. Qualunque siano le portate, e sicuramente la portata del fluido riscaldato era molto superiore a quella del fluido riscaldante, sul corpo metallico sarà' possibile misurare un gradiente di temperatura che dipende dalla posizione in cui misuri la temperatura.

agoz ha detto...

In termini più semplici: riscalda un estremita' di un blocco metallico. Più ti avvicini al lato caldo e più la temperatura aumenta.

fermeul ha detto...

Vi seguo attentamente da Gennaio.

La mia impressione è che il test abbia avuto esito positivo :
- non sembrano esistere batterie nascoste
- autosostentamento di fronte a testimoni

Qualche dubbio risulta dagli attacchi, piuttosto blandi finora, rivolti contro l'E-cat e Rossi.

Probabilmente ora aumenteranno.

Sono quindi disponibile per un'eventuale colletta x tests, etc.

Ciao a tutti.

Tizzie ha detto...

Qualcuno ha gia` dato un'occhiata a questi grafici provenienti dal forum energeticambiente.it?

http://imgur.com/a/iwZQ8

Sembrerebbero confermare l'eccesso di calore, seppur non clamoroso (in termini industriali, scientificamente e` una vittoria, se confermato) come sostiene Rossi.

Silvano Mattioli ha detto...

@rampa
Ok ci può stare, ma se la mettiamo così ci possiamo calcolare anche il gradiente nella fase immediatamente prima dello spegnimento e otteniamo il rendimento...
Ottima l'idea del riscaldamento, ma la domanda è: quando inizia la reazione ?
Per me alle 16.00 il reattore praticamente era già in pareggio...

Carlo Ombello ha detto...

Agoz,

Capisco la tua spiegazione, ma continuo a non seguirti. Come avevo scritto più in alto, se questo "ponte" termico lungo il blocco metallico fosse realistico, dovremmo appunto avere una perfetta correlazione tra i due dati, e questa cosa non c'è perchè i dati sembrano scostarsi anzichè seguirsi l'un l'altro. Ho un grafico davanti ai miei occhi che lo mostra.

Per carità, se come penso tu intendi, si poteva mettere la termocoppia più a valle per evitare questo genere di obiezioni, concordo. Ma nè io nè te siamo stati presenti in sala, e pare che là non si siano mosse obiezione sul posizionamento dei sensori, quanto sulla lettura al ribaso di uno di questi. Tutti distratti?

Ciao

mario massa ha detto...

@tutti
@Vettore
Ho fatto un rapido calcolo del possibile errore introdotto posizionando la sonda dove l’ha messa Rossi. Chiaramente le misure sono solo stimate da una foto, ma l’ordine di grandezza è quello. Risulta un innalzamento della temperatura di circa 5°C. Ecco i conti:

Consideriamo il semiblocco di ottone un cilindro diametro 50mm, con al centro un foro di 40mm profondo 50mm. Consideriamo l’ottone lato vapore alla stessa temperatura del vapore dato il grande coefficiente di scambio del vapore condensante. Consideriamo la sonda posta sul bordo estremo del cilindro lato acqua. Consideriamo il coefficiente di scambio termico lato acqua = 3000 kcal/m2h°C. Consideriamo la conducibilità termica dell’ottone 80 kcal/m°C. Si ha:
sup. acqua = 60cm2; sup ottone= 7 cm2; lunghezza ottone=5 cm; da cui: resistenza termica di contatto acqua = 0.055 °C/kcal; resistenza termica ottone = 0.9 °C/kcal.
Schematizziamo il circuito come due resistenze termiche in serie. Si suppone temperatura reale acqua = 23°C; temperatura vapore = 115°C. Detta T la temperatura incognita al centro (cioè dove è posta la sonda) si ha: (T-23)/0.055 = (115-T)/0.9 da cui T = 28.3°C cioè 5.3 gradi in più del reale.

Per favore Vettore commenta.

mario massa ha detto...

@Agoz
"Sarebbe anche interessante sapere (non l'ho visto nelle foto) dove e' stata applicata la termocoppia di ingresso dell'acqua fredda."

la posizione della sonda lato acqua fredda non ha alcuna importanza, dal momento che sull'altro lato dello scambiatore la temperatura è quasi identica

agoz ha detto...

@mario
Ah si? E allora per quale motivo Rossi ha isolato per quasi 50 cm la sporgenza del tubo metallico "freddo" d' ingresso dell'acqua fredda? E' evidente che un tubo metallico solidale con lo scambiatore trasmette calore, che quindi falsa la rilevazione della temperatura.

agoz ha detto...

Questa roba qui insomma:

http://2.bp.blogspot.com/-ubsD-U0sQ4Y/To9KQy44rdI/AAAAAAAAFks/kgYEm4oKHjs/s1600/6ottobreDSC_0187.jpg

mario massa ha detto...

@agoz
perchè Rossi l'abbia fatto non lo so; per certo non ha alcun senso.
In realtà potrebbe avere senso se quell'E-Cat fosse proprio uno del container: in tal caso si coibentano anche tutti i tubi dell'acqua fredda per evitare la condensa (lo puoi vedere benissimo nelle foto del container).

mario massa ha detto...

Mi è venuto il dubbio che qualcuno di voi non sappia come è fatto un saldobrasato (mica facciamo tutti lo stesso mestiere). E’ costituito da un certo numero di piastre (in quello di Rossi mi pare 20), normalmente di acciaio inox, dotate di particolari incavature sulla superficie, di solito a spina di pesce. Le piastre vengono appoggiate una sull’altra e saldate sul bordo in automatico dal costruttore mediante rame (da qui il nome: brasatura = saldatura a ottone, argento, rame, ecc). Su tutte le piastre esclusa una in fondo alla pila sono ricavati 4 fori che mettono in comunicazione gli spazi creati tra piastra e piastra dalle incavature a spina di pesce. Si creano così due circuiti indipendenti separati da tutte le piastre. Un circuito termina su due buchi, l’altro sugli altri due. Normalmente sui buchi sono applicati manicotti filettati indipendenti. Su quello di Rossi invece sono applicati due gruppi di ingresso-uscita in ottone, ciascuno corrispondente a due manicotti. Uno di questi blocchi è collegato all’ingresso del circuito primario e all’uscita del secondario; l’altro è collegato all’ingresso del secondario e all’uscita del primario. In questo modo i fluidi circolano in controcorrente e se la superficie è grande rispetto al calore da scambiare (come in questo caso), praticamente tutto il calore sottratto a un circuito viene trasferito all’altro. Il problema è che il blocco di uscita primario-ingresso secondario è collegato a due fluidi praticamente freddi e alla stessa temperatura, mentre l’altro blocco è collegato all’ingresso primario (115°C) e all’uscita secondario (circa 23°C). La temperatura del blocco di ottone vicino all’uscita dell’acqua sarà non molto diversa da quella dell’acqua, ma certamente superiore. Il problema sarebbe stato trascurabile se il delta T del test fosse stato 30-40°C come richiesto da tutti (bastava chiudere un pio’ l’acqua fredda). Ma con un delta T di 5°C l’errore introdotto può essere tale da annullare la validità del test.

agoz ha detto...

Bingo

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa,

Innanzitutto grazie dei tuoi contributi che impongono di ragionare. Quindi tu presupponi che effettivamente ci sia la data portata di acqua/vapore a 115°C da un lato (credevo fosse questo l'oggetto del contendere!) e dall'altra l'altrettanto conosciuto flusso costante di acqua a temperatura ambiente.

La termocoppia leggerebbe dunque un valore intermedio dovuto allo scambio termico tra i due estremi del tubo di ottone, una media pesata sui due flussi.

In tutto questo, la parte "vera" dello scambiatore, cioè il monoblocco dove il flusso a 115°C comunque va a finire, e quella dove in precedenza è passato il flusso d'acqua a 23°C, magicamente non riesce a produrre alcuno scambio termico??? A questo punto restituirei lo scambiatore al mittente...

Se tu per costruire la tua ipotesi di erroneo posizionamento della termocoppia ammetti i valori di flusso e temperatura dall'e-cat (115°C e 0.91 g/s), e così pure quelli dell'acqua di rubinetto (23°C e 178 g/s), dovremmo chiederci perchè diamine nel corpo dello scambiatore non succede niente!

Unica giustificazione sarebbe se in realtà in uscita dall'e-cat non ci fosse alcun flusso ma l'acqua era invece ferma a 115°C attorno al blocco d'ottone (!!!) mentre l'altro circuito girava. Ancora una volta, son tutti tonti a non vedere che l'e-cat non sta sputando fuori acqua dal tubo?

Ciao
Carlo Ombello

Max Altana ha detto...

io temo che abbia ragione mario, il treno si è effettivamente schiantato sulla montagna. però in silenzio.

gio ha detto...

http://coldfusionnow.wordpress.com/2011/10/08/updates-part-2-e-cat-test-aftermath/

After the October 6th Energy Catalyzer test, there’s been continual updates, graphs, number crunching, and speculation on what is next, trickling in throughout the web.
For a good summation of the test as being positive, yet could have been better, and a really good part on the psychological aspects of “inventor” versus “outsiders” which helps understand the possible nature of the testing set up which has been criticized, check out Hank Mills article – E-Cat Test Validates Cold Fusion Despite Challenges
Now an update on the U.S. partnership which I wrote yesterday that it appeared to be no longer. According to a comment on e-catworld it may still be on and the issue could be the shipping of the plant, and the partner wanting to write Rossi’s name on the U.S. bound “send to” portion of the shipment, but due to the serious U.S. legal implications regarding the shipping and hence production of, what they would see as, a “nuclear plant”, lawyers could have advised Rossi against having his name as receiver, and advised that the U.S. company should take responsibility for shipping. The commentator speculates the contract would still be signed, but the inauguration would be in Europe, not U.S.
The U.S. partner? I’ve been seeing speculations on a few sites that it could be Kleiner Perkins Caufield & Byers, as for one that’s where the URL “E-Cat.com” redirects to.

agoz ha detto...

@Carlo
In tutto questo lo scambiatore infatti e' irrilevante, visto che viene bypassato dal ponte termico formato dal blocco metallico dei bocchettoni. Da una parte e' più freddo, dall'altro e' più caldo, e nel mezzo trovi tutti i valori intermedi.

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
“In ogni caso, Lewan riporta quanto segue: "The temperatures measured at the secondary circuit of the heat exchanger showed some unexpected variations. Even though the hermocouples were attached at well chosen positions this gave an idea of low accuracy".”

Scusa ma ho visto solo ora il mio riferimento.
L’affermazione di Mats che la posizione e il fissaggio dei sensori era buono è sbagliata. Come già detto per queste misure si utilizzano PT100 e si immergono nel liquido (quelle che uso sui miei impianti sono in classe 1/5DIN cioè hanno un errore massimo di 0.16°C a 100°C,(ma in casi particolari, vedi il calorimetro sviluppato per Focardi, ho usato delle 1/10DIN), non si usano termocoppie nude attaccate col nastro isolante.

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa,

Dimenticavo, ho riportato su grafico excel i valori di temperatura ottenuti con la tua media pesata e quelli reali misurati. Come dicevo quando parlavo della correlazione tra i due dati, il risultato non pare essere dalla tua parte, ovvero la temperatura dell'acqua in uscita dal secondario va su e giù in modo ben diverso, come avevo del resto tentato di far notare molti commenti prima.

Se vuoi ti mando il foglio excel per email. Oppure Daniele può pubblicarlo.

Trovo comunque i tuoi input estremamente interessanti, nonchè la tua conoscenza ed esperienza nel campo degli scambiatori. :)

Ciao
Carlo Ombello

agoz ha detto...

@Carlo
"Unica giustificazione sarebbe se in realtà in uscita dall'e-cat non ci fosse alcun flusso ma l'acqua era invece ferma a 115°C attorno al blocco d'ottone (!!!) mentre l'altro circuito girava. Ancora una volta, son tutti tonti a non vedere che l'e-cat non sta sputando fuori acqua dal tubo?"

Ti sei risposto da solo: se tu ritieni che la temperatura del bocchettone d'ottone immediatamente all'ingresso non sia alla temperatura dell'acqua di ingresso (115), allora anche il bocchettone d'uscita non può' avere la temperatura dell'acqua in uscita (30?).

Carlo Ombello ha detto...

Mario,

Grazie della risposta. Penso che concordiamo su un punto, se tu e Agoz avete ragione questo significa che abbiamo sul circuito primario acqua ferma a 115 °C, che ha l'unico scopo di riscaldare la malposta termocoppia "T out" per poter fregare il pubblico. Dall'altra parte abbiamo invece il flusso d'acqua costante a 23°C, che non si scalda ma scorre semplicemente dentro e fuori dallo scambiatore.

Insomma, 40 persone hanno notato il flusso d'acqua sul circuito secondario, e si son scordati di verificare il flusso più importante in uscita dall'e-cat?

Per favore chiaritemi.

Carlo Ombello

agoz ha detto...

@Carlo
Non e' mia intenzione convincerti, ma rifletti su una cosa. L'acqua che esce dall'E-cat a 115 gradi, e che e' attaccato con un tubo al blocco dello scambiatore, a quanti gradi secondo te entra nel blocco?

Carlo Ombello ha detto...

Agoz,

Non è quello che intendo, su questo siamo pure d'accordo no? Concordo con le ipotesi tue e di Mario, ma poi...

vedi mio messaggio subito sopra.

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
“In tutto questo, la parte "vera" dello scambiatore, cioè il monoblocco dove il flusso a 115°C comunque va a finire, e quella dove in precedenza è passato il flusso d'acqua a 23°C, magicamente non riesce a produrre alcuno scambio termico???”

No. Il calcolo che ho fatto ti dice di quanto viene spostata la temperatura della sonda (non guardare il numero: è venuto 5, ma poteva essere 3 o 7: chi può dire il reale coefficiente di scambio dell’acqua dentro a quel pezzo di ottone, non ne conosciamo nemmeno la geometria! Ma l’ordine di grandezza è alcuni gradi, per niente trascurabili con i 5°C medi calcolati da Mats.)

Se vuoi sapere quanto calore veniva scambiato nel blocco devi moltiplicare la superficie di scambio convettivo dell’acqua (che ho supposto 60cm2) per il coefficiente di scambio (che ho supposto 3000 kcal/m2h°C) per il delta T medio tra l’acqua e il blocco di ottone (complicato da calcolare, ma dell’ordine di 10-30°C): ottieni circa 350 kcal/h. I restanti (probabilmente 1500 kcal alle 15:00, praticamente 0 durante l’autosostentamento) erano scambiati nello scambiatore.
In ogni caso dallo scarico del circuito primario uscivano sempre i 3.2 litri/h misurati da Mats.
O forse non ho capito la tua osservazione?

agoz ha detto...

@Carlo
"Insomma, 40 persone hanno notato il flusso d'acqua sul circuito secondario, e si son scordati di verificare il flusso più importante in uscita dall'e-cat?"

Ah non ne ho idea, ma i dati su quel foglio di excel *sicuramente* ti danno la temperatura del metallo in un punto dimostrabilmente sbagliato e non quella dell'acqua in uscita. Visto che io non c'ero: qualcuno di questi 40 ha verificato la temperatura dell'acqua in uscita ogni tanto, anche a soli 10 centimetri dallo scambiatore?

Daniele ha scritto che "manometricamente" non sentiva differenza di temperatura. Non vuole dire molto, ma tra 25 e 30 gradi la mano ha una notevole sensibilita (basta che fai tu stesso un piccolo esperimento con due superfici calde a quelle temperature o che ti ricordi come riesci a distinguere tra un 36.5 e un 39 di febbre).

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
“Dimenticavo, ho riportato su grafico excel i valori di temperatura ottenuti con la tua media pesata e quelli reali misurati. Come dicevo quando parlavo della correlazione tra i due dati, il risultato non pare essere dalla tua parte, ovvero la temperatura dell'acqua in uscita dal secondario va su e giù in modo ben diverso, come avevo del resto tentato di far notare molti commenti prima.”

Avevo visto il tuo commento, ma non l’avevo capito. Per favore mandami i dati a mariomassa@excite.it,

Carlo Ombello ha detto...

Mario / Agoz,

Penso che ora ci siamo capiti. Condivido le vostre obiezioni e proposta di spiegazione, SE e solo SE l'acqua del circuito primario in realtà non fluiva ma stava ferma lì a scaldare il pezzo di ottone e quindi la termocoppia. Se come i 40 presenti hanno visto, il flusso invece c'era, inevitabilmente quell'acqua/vapore a 115 gradi finisce nello scambiatore e per forza scalderà l'acqua che fluisce nell'altro circuito.

Non penso sia verosimile che i presenti fossero cosi distratti!

Ciao a tutti

agoz ha detto...

@Carlo (e poi smetto).
Il flusso in entrata non c'entra nulla. Lo scambio di *calore* avviene *appunto* all interno dello scambiatore di calore, non al suo ingresso. All'ingresso la temperatura era di 115 indipendentemente da quanto fosse veloce l'acqua calda.

francesco G ha detto...

prima di lanciarvi in calcoli "strani" bisogna capire chi come e cosa ha misurato con i termometri "indipendenti" non essendo stati presenti probabile che alcune cose ci sfuggano; l'obbiezione della posizione del sensore è stata esposta, poi perché non né è stato più tenuto conto??(così mi verrebbe da dire se erano "soddisfatti")

a questo domande può rispondere daniele e poi magari chiedere alle persone (ma dipende da chi sono...) oppure chiedere a maurizio melis che forse ricorda meglio....

mario massa ha detto...

concordo con francesco G

ant0p. ha detto...

@mario massa

si, ho fatto anch'io il calcolo usando il solito foglio di excel dove avevo le formule anche per i tubi che avevo fatto l'altra volta (andandomi a ripassare fisica tecnica:)) e mettendole apposto per la dinamica in questione ho anch'io più o meno i tuoi risultati: però ho considerato in più anche il coefficiente di scambio termico convettivo vapore/ottone, mettendolo uguale a quello acqua/ottone, così con 3 resistenze termiche faccio tutto il passaggio di temperature da vapore a acqua tramite l'ottone: nel caso di coefficienti di scambio uguali tra acqua/ottone e vapore/ottone mi vengono 4.75°C in più sul metallo..però se fosse vapore secco?? ho poco tempo per cercare e non so quale sarebbe il coefficiente da considerare tra vapore secco e ottone..però se fosse paragonabile a quello dell'aria (cioè molto inferiore a quello dell'acqua) verrebbe solo 0,5°C in più sul metallo dalla parte dell'acqua..bisognerebbe solo sapere quanto vale effettivamente questo coefficiente di scambio tra ottone e vapore secco per sapere se cambierebbe qualcosa:))

anzi adesso che ci ripenso meglio mi viene il dubbio che lo schema delle resistenze termiche non può essere messo in serie, perchè acqua e vapore incidono perpendicolarmente alla trasmissione per conduzione assiale all'interno dell'ottone..c'è anche una conduzione radiale nell'ottone parallela a quella della convezione, non solo quella assiale-prependicolare..boh non so, ci penserò:))

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello (e poi smetto anch'io)
"SE e solo SE l'acqua del circuito primario in realtà non fluiva"

non capisco perchè.

Carlo Ombello ha detto...

Perchè se ammettete che entrambe le acque fluiscano a 0.9 g/s e 178 g/s rispettivamente, allora nello scambiatore avviene lo scambio termico e quindi la termocoppia mal posizionata avrà una temperatura data dalla media pesata tra i 115°C da un lato, e qualcosa di più di 23°C dall'altro!

Ci siamo capiti ora? L'acqua del secondario resta sempre a 23 °C (così da giustificare i 5°C in più erroneamente letti dalla termocoppia, che diventano perciò 28,3°C come dice Mario) solo se nel caso che non ci sia stato alcuno scambio nello scambiatore da cui l'acqua del secondario sta uscendo. Se invece nel primario l'acqua a 115°C sta fluendo come sostenuto dai dati dei presenti, quell'acqua/vapore allora farà il suo dovere e scaldera in qualche misura l'altro circuito, il quale passerà da 23°C a qualcosa in più, a cui POI si aggiungeranno i 5°C di cui parla Mario.

Right? :)

Gdmster ha detto...

Io non ci capisco più niente. Non sono un fan sfegatato di Rossi e mi era piaciuto il report di Krivit pre-vacanze. Neppure un numero errato, rifatti personalmente tutti i conti. Ora ha perso la testa e riporta i commenti di Ahern che sono incommentabili da parte mia per non rischiare una querela per diffamazione. Nelle scarpe di Rossi, come dicono gli americani, avrei preparato, se avessi voluto imbrogliare, un set-up perfetto e avrei truccato preventivamente il file di misura (credetemi, si può fare agevolmente) per ottenere il risultato voluto. Invece si parla di batterie al litio nascoste: 10 kWh nell'autosostentamento fanno una batteria da 50kg e circa 20 litri di volume. Dove stavano? Poi dovevano essere collegate in serie per ottenere 230V (con 12V su 2 Ohm i 2,5 kW uno se li può scordare); poi, messe in un ambiente dove ci sono alte temperature (ma hanno mai visto una batteria ai polimeri litio esplosa? è una carneficina...). Se proprio dovessi immagazzinare 10 kWh vaporizzerei acqua in un serbatoio secondario...
Krivit nel calcolo del rendimento si scorda che Rossi, da ingegnere naif quale si comporta, non trova di meglio che raffreddare dall'inizio con acqua un reattore che deve scaldare per ottenere la temperatura di innesco, buttando così via un bel po' di energia. Questa regolando la portata dell'acqua nel cicuito primario può essere risparmiata. Forse mi sono perso qualcosa, per cui pregherei chi lo ha capito di spiegarmi perché Rossi apre subito l'acqua. Rossi di suo, con la sua pretesa di mantenere il controllo assoluto su quello che fa senza mettere nessuno a conoscenza dei dettagli si sta scavando la fossa: a parte le demo pasticciate, guardate il tubo di uscita del vapore del modulo da 1 MW: ma ha idea di quanto sia 1 MW? Lo gestisce con rubinetti presi in ferramenta? In un tubo di quelle dimensioni il vapore viaggia a centinaia di km/h a pressione ambiente. Oppure fa uscire acqua calda con portate pazzesche, ma poi l'elettricità come la genera? E Stremmenos con unità di misura che non stanno in piedi nel suo report e integrali improbabili che ruolo ricopre?
Forse sono i miliardi di euro in gioco che stanno complicando a dismisura una cosa che potrebbe andare avanti tranquilla, ma io non mi metto neppure più a fare conti per cercare di capire...

Daniele Passerini ha detto...

@Carlo Ombello
Ti ho mandato un po' di roba. Rispondimi, che a questo punto il serpente va sbugiardato per bene!

Daniele Passerini ha detto...

@Francesco G
Ormai ho scoperto che gli ingegneri coni set up sono un po' come i medici con le diagnosi: consultane 10 e ti diranno 10 "cose migliori" diverse da fare!
Da quel che ho capito i presenti hanno convenuto che le misure potevano magari essere concepite meglio, ma rispetto alle quantità in gioco i margini di errore erano accettabili.

Silvano Mattioli ha detto...

Scusate se mi intrometto: ipotizzare la malafede in un test privato è banale.
Non è un test scientifico, dove c'è la ripetibilità solo un test privato.
Fino a quando UPSALA e BOLOGNA non potranno auto-costruirsi il coso, possiamo vedere solo se con i dati forniti sono corretti, ma certo è come cercare di scoprire il trucco di un illusionista solo guardando le foto...

Su quello aspettiamo... per il momento ci fidiamo, poi se così non fosse ci vorrà poco a smascherare la cosa...

nemo ha detto...

Durante la prima prova del e-cattone avevo il dubbio dellabatteria a causa del peso e della breve durata dell'autosostentamento.

Ora, con 3 ore di funzionamento senza corrente e l'e-cat smontato, non vedo come possa aver barato.

Le termocoppie per misurare il delta t del seccondario non scaldano l'acqua.

Non ritengo nemmeno tanto plausibile che abbia barato sulla temperature del circuito primario.

Mi pare pure che qualcuno si sia scottato le dita.

Il calo di temperatura del primario all'inizio era evidete ma poi si è stabilizzato, come era ovvio che fosse.. L'inerzia termica non sta in piedi con un flusso continuo di acqua nel primario.. la temperatura dovrebbe essere calata sempre con maggior velocità

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
C'era un po' di roba in antispam, l'ho sbloccata ora... mi spiace.

Andrea ha detto...

Gdmster said:
> Rossi, da ingegnere naif quale si comporta, non trova di meglio che raffreddare dall'inizio con acqua un reattore che deve scaldare per ottenere la temperatura di innesco, buttando così via un bel po' di energia. Questa regolando la portata dell'acqua nel cicuito primario può essere risparmiata.

In effetti è strano...

>Rossi di suo, con la sua pretesa di mantenere il controllo assoluto su quello che fa senza mettere nessuno a conoscenza dei dettagli si sta scavando la fossa

Concordo. Adesso qualcuno riportava addirittura di un concorso su JONP per progettare lo scatolotto dell'eCat domestico! Ma veramente Rossi vuole fare tutto da solo??? Ma perchè? Si faccia aiutare e non dal suo idraulico...

ant0p. ha detto...

@mario massa

ci ho ripensato, secondo me non si può fare con le resistenze termiche in serie, perchè il flusso di calore tende a deviare dove trova l'acqua fredda: dai 115° dell'ottone fa prima a buttarsi dentro all'acqua a 25° piuttosto che proseguire assialmente lungo il tubo: se invece di acqua in movimento ci fosse aria ferma la convezione sarebbe molto più bassa e allora devierebbe meno il flusso di calore, che potrebbe tendere a proseguire lungo l'asse, ma così lungo l'asse scorre molto poco, devia decisamente verso il centro del tubo dove c'è l'acqua fredda che scorre..il calcolo con le resistenze in serie andrebbe bene con un tubo con dentro acqua e fuori vapore, per calcolare la T della parete interna a contatto con l'acqua, ma così mi sa che quello schema in serie non è applicabile..bisogna fare un calcolo più elaborato, meglio ancora se si prende uno scambiatore simile e si riproduce la stessa situazione facendo la prova della serva scambiatrice:))

Andrea ha detto...

@Daniele

per curiosità: se ricordo bene, il giorno del test, parlavi di un particolare del setup che già sospettavi avrebbe sollevato critiche nei giorni seguenti. Di cosa si trattava?

Della posizione della termocoppia? Del delta T così basso? Del generatore di frequenze? O di qualcos'altro???

Tizzie ha detto...

Rossi ha una paura matta che gli rubino il "segreto" che sta dietro l'E-Cat. Ma cosi` facendo mi sa che non combina nulla.

francesco G ha detto...

@DANIELE

ma non hai risposto alla domanda o meglio solo in parte:);considerato che i termometri c'erano nessuno gli ha usati??? (sarebbe stupido secondo me...) non ricordi??? se si chiede a Melis....scusa se insisto...

Rampa ha detto...

@Silvano Mattioli

Rivedendo poi i miei calcoli ho notato che ho fatto un errore: il calore disperso finale non misurato lo si può calcolare solo in modo deduttivo, non dai dati precedentemente rilevati, dato che la fase di riscaldamento è avvenuta in fase di circolazione aperta.

Sarebbe stato preferibile ai fini del calcolo ma anche per economizzare sul consumo di EE, che Rossi avesse scaldato tutto l'ambaradan da chiuso, senza circolazione, ma questo avrebbe comportato concettualmente un possibile pericolo per gli astanti.

Praticamente allora si deve ripiegare sul calcolo ipotetico dei Wh necessari per portare 20kg di acqua e relativo metallo piombo ecc, da 23° a 100°.
Verosimilmente siamo sui 2,5 kWh.

Di più non si può fare per correggere i dati.

In ogni caso il COP per un apparecchio funzionante per mesi, va fatto sul periodo di autosostentamento...

Andrea ha detto...

@Tizzie

Ma tanto glielo rubano lo stesso, 3 minuti dopo che lo mette in produzione. Secondo me ha molte più probabilità di successo se va sul mercato già con qualche big partner che riesce a ingegnerizzare bene il tutto (e si fa comunque un pacco di soldi + nobel). Se va da solo, dopo due mesi se lo bevono...
Ma poi di che stiamo parlando!!! Ma che pensa, di mantenere davvero il segreto di pulcinella sulla fusione nucleare!?!?!?!?

Carlo Ombello ha detto...

Daniele,

Fatto! ma non sono un interprete immediato, e ho un'amica ospite! scusa il ritardo. :)

Red5goahead ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sono solo un misero test ha detto...

@Tizzie: se ragiono con la parte "logos", ossia quella che usano tutti gli abitanti del pianeta, ti quoto in pieno. Ma avendo la tragicomica sventura di essere italiano, ti diro'... potrebbe anche essere, che ce la fa. Gli ufficiali austriaci erano molto stupiti che un alpino con 2 assi e 3 chiodi da ghiaccio potesse mettere in piedi un ricovero, due cuccette, una slitta e con quello che avanzava fare la gabbietta dell'uccellino (non e' poesia, serviva per le granate a gas).

Poi magari alla fine salta fuori l'equivalente del televisore Brionvega: bell'oggetto a vedersi, ma dopo una settimana era un soprammobile... Voglio dire, anche a me l'ingegnerizzazione della caldaia lascia molto perplesso...

E poi, ci ha anche provato a farsi dare una mano: non hai anche tu la vaga impressione che vogliano metterglielo tutti in in saccoccia? Che i cugini greci in questo momento si stiano bullando al bar con gli amici di aver fregato un italiano? :-)

piero41 ha detto...

Naturalmente avrete già trattato in qualche altro post la notizia da peswiki.com sulla società USA acquirente e il contratto bloccato per la situazione Kafkiana dei permessi dell 1 Mw che per ora rimane boccata in Italia per paura della galera USA per l'esportatore di materiale nucleare. Certo se è vera sarebbe il colmo che anche quà in Italia qualcuno alla fine glielo seguestrasse..!!

Friday, October 7, 2012
Rossi DID NOT LOST THE CONTRACT WITH THE US COMPANY.
He decided not to sign until now, but there is a lot of margin of compromise BEFORE the start of the 1MW plant, and I think also afterward.
THE MAIN PROBLEM IS THIS: Kleiner Perkins Caufield & Byers, i.e. the American company, wanted that the shipping in the US of the 1MW plant would be sent under the name of Andrea Rossi AND NOT under the name of Kleiner Perkins Caufield & Byers.
Now, this could seem a minutia, instead it is NOT a minutia: according to US law, if you start a nuclear plant on the US soil without authorization the US govt can arrest you and put in jail forever and ever even if you live in the mountains of Afghanistan.
Hence Kleiner Perkins Caufield & Byers wanted Rossi to assume this risk and not them!!!
Of course Rossi said: "no".
MY OPINION: the contract will be signed, but due to legal implication the 1MW plant will not be inaugurated in the US, instead it will be inaugurated in Europe, probably in Italy.
Just wait 20 days since now: the plant will be inaugurated, and it will be clear to you that the plant is able to produce A LOT of energy

P.S su
catworld.com/2011/#comments
....if you go to .e-cat.com you redirect to .kpcb.com/.....
Kleiner Perkins is not a consulting company. It is a premier venture capital company with several technology funds. They were key to starting Google and Amazon and a number of other major companies. Their Green Fund is headed by Al Gore

Bah?? che ci sarà di vero?......

Red5goahead ha detto...

Beh almeno ora sappiamo il nome del partner U.S.A. Una variabile in meno.

Tizzie ha detto...

Ma e` davvero confermata la notizia oppure e` una serie di speculazioni basate su diverse cose avvenute negli ultimi giorni? Propendo per questa ipotesi, io.

Ma Francesco CH non e` un utente che ha postato su 22passi a volte?

giorgio lazzarini ha detto...

Mi sono letto tutti i 500 e + post che denotano competenza , passione ed anche grande speranza .Io condivido con Voi le ultime due ,la mia attività professionale è diversa ma forse proprio per questo sono meno "accecato" dai numeri e guardando la cosa nella sua globalità mi domando: ma se io fossi nei panni di Rossi e dovessi convincere il mondo che il mio arnese di imminente commercializzazione e destinato a funzionare ininterrottamente per mesi è valido cosa farei? Non lo spegnerei sicuramente dopo 3 ore Se l'apparecchio fosse rimasto acceso anche soltanto tutta notte ora saremmo quì a festeggiare perchè la semplice "mano-metria" insieme ad una pinza amperometrica ci avrebbero confortati ( MI VIENE IN MENTE ORA : E'STATA CONTROLLATA LA TERRA DELL'IMPIANTO ELETTRICO DEL LOCALE DURANTE LA DIMOSTRAZIONE????????????). Io comunque penso che l'umanità e noi in particolare non dobbiamo lasciarci sfuggire un'occasione così come anche Rossi e per lui l'occasione a questo punto siamo tutti noi che in questi mesi ne abbiamo parlato cercando anche di rompere le balle ai media.Credo pertanto che gli si possa chiedere di assistere ad una dimostrazione e vorrei esserci altrimenti lo si molla e ci si dedica alla sperimentazione condividendo le informazioni e penso che più di uno il pensiero lo abbia gia avuto.....

painlord2k@gmail.com ha detto...

"THE MAIN PROBLEM IS THIS: Kleiner Perkins Caufield & Byers, i.e. the American company, wanted that the shipping in the US of the 1MW plant would be sent under the name of Andrea Rossi AND NOT under the name of Kleiner Perkins Caufield & Byers."

Se questo è vero, direi che KPC&B (o meglio qualcuno dentro) potrebbe cercare di giocare sporco. Un signore in particolare (Al Gore) che ha parecchi interessi nel mercato dei Carbon Credits e che perderebbe molti soldi (miliardi) se l'e-cat fosse un successo.

Dopo tutto, il governo americano attuale è molto vicino ad Al Gore e, se l'Operazione Fast & Furious è un esempio, non sono al di sotto di fare una porcata del genere.

piero41 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giorgio lazzarini ha detto...

@piero41 bisogna vedere quale funzione ha il foglio di piombo. La legge italiana molto permissiva per troppe cose non scherza in materia di Radioprotezione. Ho riletto ora il mio post di stanotte e ribadisco indipendentemente dalla buona o cattiva fede (come abbiate penso capito una idea certa non me la sono fatta o voluta fare)il Rossi CI HA USATI tutti quanti e penso che abbia ora più che mai bisogno di noi ,traetene le conclusioni.....Se lo molliamo noi è finito (che sia edison o vanna marchi) se convince noi va avanti perchè siamo la sua cassa di risonanza.Fino ad ora mi sono speso cercando di fare intervenire i media sull'argomento ma adesso mi deve convincere al di la di ogni ragionevole dubbio perchè ho gia perso troppo tempo. Avete pensato cosa si può far arrivare attraverso il cavo della terra modificando in corsa l'impianto elettrico dello stabile mentre con la pinza amperometrica continui a misurare la fase?Ditemi voi io sono molto curioso ,diffidente il giusto ma sono solo un medico.

Vettore ha detto...

@Mario Massa
Allora, ritorniamo alla questione della termocoppia. Premesso che secondo me per prudenza e precisione doveva essere posizionata a contatto con l'acqua e che era necessario un salto termico maggiore per fare le cose bene (gli errori sulle misure di temperatura sono sempre almeno di 0.5°C con strumenti di quel genere, che è una buona frazione dei 5°C misurati!), da quello che ho visto sono abbastanza sicuro che la posizione della termocoppia non abbia risentito in maniera significativa della posizione.
Dico questo per diversi motivi:
1) i dati non mostrano nessuna correlazione significativa tra la temperatura del primario e quella del secondario;
2) il modello termico che si può ipotizzare di quella parte dello scambiatore non giustifica un'influenza significativa.

Invece non riesco a commentare i tuoi calcoli, perchè ci sono dei fattori che non conosciamo che potrebbero incidono tantissimo. Ti faccio un esempio: ci sono un paio di filettature tra i due punti incriminati, riempiti con del materiale isolante per sigillarle. Hai un'idea di quanto sia la resistenza termica di questi due giunti in serie? E' molto grande rispetto a quella del metallo. Così come ci sono quasi due ordini di grandezza nelle distanze (e le resistenze termiche sono proporzionali a queste). A mio parere se consideri tutti questi fattori nonchè i relativi flussi termici. Secondo me è abbastanza intuitivo concludere che ci sono ordini di grandezza di differenza, senza bisogno di fare conti... (che non possiamo fare per mancanza di elementi)

Fr@ncesco CH ha detto...

Che figurone di emme: ho scritto "did not lost"!!! Vabbé stavo scrivendo di fretta...

Armando ha detto...

Speriamo che lo facciano subito il test ad Uppsala ripetendo il set up
usando le giuste termocoppie messe nei punti corretti con un DeltaT decente.
E che si dia un risultato finale una
volta per tutte.

Orlangio ha detto...

Io penso che Rossi spara cavolate perché:

1) come fà a parlare di commercializzazione se neanche dice come funziona ? Come può pensare di ottenere una certifica, chi gli darebbe il permesso di commercializzare e far installare nelle case un "coso" che non si sa come è fatto?

SE VERAMENTE FUNZIONA CON RENDIMENTI ALTI potrebbe esplodere per qualche motivo, magari perché si ostruisce l'uscita col calcare.

2) Se era auto sostenibile doveva farla andare avanti per almeno 24 ore, in modo da fugare dubbi sull'efficenza del rapporto STARTUP/AUTOSOSTENTAMENTO

3) Ha detto che il dispositivo dovrebbe andare avanti per mesi in black-box senza ricariche di idrogeno e/o altro ma non ha mai fatto un test che funzionasse per + di poche ore, e se dopo 8 ore (o dopo 24) il processo si esaurisce ?

Se fossi stato io al posto di Rossi e non avessi per le mani una mezza (abbondante) bufala (considerando anche che ho già dovuto vendere casa) avrei portato un lettino/sdraio e sarei stato lì per ALMENO 24 ore, magari, organizzandosi con dei turni, per una settimana.

Certo magari mancavano testimoni "qualificati" disposti a stare lì 24 ore e/o 7 giorni ma almeno con un certo beneficio del dubbio (di notte quando nessuno vedeva Rossi ha fatto XXX) si potevano fare altri conti e non discutere se il COP era minore di 1, 1, 2, 10, 30.

A volere essere "buoni" si può pensare che magari non lo fà semplicemente perché il sistema non è stabile, ma perché allora parla di commercializzazione ?

Conclusione LOGICA Rossi spara cavolate.

Zeno ha detto...

@Daniele
credo che più Rossi si avvicini a dimostrare inconfutabilmente il funzionamento dell'E-Cat più i suoi detrattori (più o meno interessati) si accaniranno contro di lui.
Per questo ritengo che abbia bisogno di un forte sostegno mediatico.
Nonostante tutto credo che tutti i partecipanti al blog sperino che egli abbia successo. Ma per sostenerlo non basta solo sperare bisogna essere convinti di farlo.
Perciò ti invito anch'io a proporre a Rossi di fare un test "non pubblicizzato e riservato" alla presenza e secondo le indicazioni delle persone più preparate che scrivono sul blog.
Penso inoltre che visti gli scambi di pareri tecnici che vi avvengono sia necessario organizzare un convegno ove tutti si possano confrontare per approfondire gli argomenti e decidere su alre interessanti proposte formulate dopo il test del 6 ottobre.
Buona domenica

Orlangio ha detto...

A suffragio dei punti 2) e 3) alle 19:15 c'è stato un crollo delle temperature in uscita (TOut) e a quel punto Rossi ha chiuso l'esperimento...

francesco G ha detto...

orlangio quale sarebbe Tout??? se è la temperatura del modulo se non l'hai capito è stato spento prima che la temperatura iniziasse a diminuire (ma prima andava come da grafico) fatto eliminando l'idrogeno e poi la pompa è stata mandata al massimo.....credi davvero che i presenti se la temperatura fosse calata e poi rossi avesse deciso di spegnere se né sarebbero stati zitti????

Rampa ha detto...

Beh, a questo punto non resta che comprarselo e misurarselo.
Volentieri partecipo alla spesa...

W l'equipe di 22passi !!!

francesco G ha detto...

l'ora dello "spegnimento" è 19:08

gian ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Carlo Ombello ha detto...

Orlangio, mi sa che hai toppato... evviva Excel! :P

Daniele Passerini ha detto...

@Mario Massa
In un altro post agoz ha scritto a Carlo Ombello: "...secondo te sarebbe stato prudente mettere la mano su quel piccolo blocco metallico dove da una parte entrava acqua/vapore a 115 gradi?"
Questa domanda per me è stata illuminante perché mi ha fatto capire l'errore che fate tu e agoz e chi la pensa come voi.

Questa è la mia risposta ad agoz:
MA STAI SCHERZANDO???
Eravamo in 40 persone a toccare!!!
E secondo te se qualcuno avesse sentito più caldo il punto dove c'era la termocoppia invece che pochi centimetri oltre il tubo di plastica SE NE SAREBBE STATO ZITTO??
Ho l'impressione che ti sei fatta un'idea ben strana.
Sono contento però che hai fatto questa domanda perché taglia la testa al toro: no non era caldo "a mano" il punto in cui c'era la sonda incriminata.

piero41 ha detto...

In queste due ultime prove, penso , Rossi si è fatto essenzialmente pubblicità, magari ad un livello più "scientifico" che con Krivit. Però da questo punto di vista il gruppo di 22passi non è che gli è servito molto: non siamo riusciti a richiamare sull'evento nemmeno RAI NEW, non dico la 7 o SKY o magari Reporter; quindi perchè dovrebbe rifar per noi un'altra prova coi nostri suggerimenti ? Vi sarebbe sempre qualche scontento e qualcuno della concorrenza che troverebbe il modo di dirne male e scoraggiare magari a possibili aquirenti. A questo punto penso a lui interessano soprattutto le conferme dell'università ( fra qualche anno purtroppo) ma gli interessa soprattutto la convalida del Team del compratore. Sulla base di queste prime conferme di terzi il "costumer" inizierà con i primi impegni poi deciderà il reale funzionamento sul mercato...

Daniele Passerini ha detto...

@Gian
Pienamente d'accordo sulla necessarietà di interdisciplinarietà... non a caso sia all'università di Bologna sia a quella di Uppsala hanno questa stessa idea.

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Consiglio di seguire ANCHE la discussione in corso su What is Krivit up to? Chapter 2: sta rispondendo a molti dubbi emersi in questo post e sollevati in primis da Mario Massa.

Orlangio ha detto...

effettivamente se come dite ha chiuso alle 19:08 ho sonoramente toppato nel secondo commento.

Ma rimane valido il primo, se ti sei venduto casa, cosa ti costa tenere in piedi l'esperimento per 24 ore in modo da annichilire qualsiasi calcolo di Energia COP e dimostrare (in buona fede) quantomeno che il dispositivo può erogare energia per 24 ore.

nemo ha detto...

@Gian
ho completato il mio blog cercando di rispondere alla questione dei campi scalari e vettoriali..:

...Possiamo anche immaginare che al di sotto della superficie della barriera degli eventi si sia creato un stato di ‘supervuoto’ quantistico che agisce sulla superficie come una sorta di pressione ‘negativa’.

Ora dato che la pressione come il rapporto tra il modulo della forza agente ortogonalmente su una superficie e la sua area, cioè p = F/S ed F = massa x lunghezza / tempo al quadrato, dire che all’interno di un buco nero si crea una pressione negativa, è come dire che il tempo diventa negativo.
...

http://la-theory.blogspot.com/2011/10/condensato-di-bose-einstein-e-spazioni.html

nemo ha detto...

Concordo sia con Gian che con Piero41.
Per fugare i dubbi su Rossi è necessaria l'università. Possiamo strillargli nelle orecchie? Magari si destano... :-)

aki ha detto...

Salve,
non potendo esprimermi nel merito scientifico dell'e-cat, pur avendo discrete conoscenze tecnico- scientifiche, scrivo per introdurre degli argomenti di conversazione che mi piacerebbe discutere in questo blog.
A tutti quelli che non lo hanno già fatto, consiglio di leggere "Neanche gli dei" del grande Asimov. A chi lo ha letto saranno evidenti le similitudini con questa "scoperta".
Vorrei poi chiedervi, non pensate che a Rossi convenga costruire questi impianti e vendere l'energia prodotta, piuttosto che vendere l'e-cat? Ed infine, quali scenari si aprirebbero, secondo voi, nell'economia e nella immediata geopolitica italiana e mondiale?
Grazie per le risposte

Silvano Mattioli ha detto...

@Passerini
Ho gentilmente una domanda da farle, visto che era presente e non ho visto fargliela: la pompa peristaltica del circuito primario a che flusso andava ?
In lt/min.
Sarebbe utile fare un conteggio sul primario e vedee se corrisponde a quanto abbiamo + o - calcolato sul secondario.

Silvano

enzino53 ha detto...

Qualsiasi test possa fare Rossi non servirebbe. Prendete ad esempio il danno ipotetico dei telefonini. Quali sono i risultati?

enzino53 ha detto...

Secondo me Rossi sta conducendo la faccenda in maniera magistrale. Pensate solo alle sorprese sulla data e sul luogo di presentazione dell'ultimo test. Se avesse dato il tempo ai grandi squali di organizzarsi in tempo per far affondare il test ci sarebbero riusciti a qualunque costo. Magari portando davanti al luogo del test qualche centinaio di ANTI TUTTO che parlando a vanvera di radiazioni e spauracchi vari avrebbero distrutto Rossi nuovamente. Magari tirando in ballo anche la Petroldragon. Crediamoci, non ci costa nulla. In questa maniera possiamo dare veramente una mano alla scoperta. Siete tutti giovani e molti di voi potrebbero essere miei figli. Dobbiamo aver fiducia anche e soprattutto per loro. Credere è aver fiducia un attimo prima, un attimo dopo è solo constatazione

Neri B. ha detto...

@Daniele
Ciao Daniele e grazie per lo sforzo che fai nel tenerci aggiornati da Gennaio scorso
Ho seguito la vicenda in silenzio fino a ora ma l'ho seguita tutta...oggi dopo questo test mi sono deciso a scrivere.
Utilizzando una frase ripresa dal mondo del calcio diciamo che "Rossi ha vinto ma non ha convinto"...insomma il guadagno energetico c'è stato ma sinceramente credevo che a questo giro avrebbe disintegrato gli scettici e avrebbe fatto fare OOOOHHHH a tutti come sento dire da tanto tempo...
io rimasi veramente colpito da quel famoso test "privato" di Levi fatto con acqua liquida per 18 ore con potenze stimate nell'ordine dei 27 kW....da allora i guadagni sono stati sempre più bassi attribuendo la cosa al fatto che per un oggetto commerciale la prima cosa è la sicurezza ( e sono d'accordo)ma tra 1:3 e 1:10 vi è così tanta differenza in termini di sicurezza??...a conferma di questo sarebbe possibile ormai a due settimane dal test di 1 MW (dal quale mi aspetto un risultato analogo) chiedere a Levi il permesso di diffondere quei dati del test privato? ricordo che aveva addirittura usato una telecamera...non lo fa perchè si è reso conto di aver preso un abbaglio? Io sinceramente sono curioso e dal mio punto di vista fugherebbe i dubbi delle potenzialità del "gatto"...spero che una tua intercessione con Levi possa sbloccare i dati e confermarli perchè oggi sono sì convinto del "gatto" ma meno della sua prossima commercializzazione...grazie di nuovo.
Neri B.

Consiglio Argentiera ha detto...

Dopo oltre 556 post credo la questione rimanga irrisolta . Coloro ( sia i pro che i contro Ecat) che si affannano in calcoli matematici nel tentativo di dimostare che qualcosa funzioni oppure dall'altra che qualcosa non funzioni perdono tempo perchè non si conoscono gli effetti che potrebbero avere su tali calcoli le parti della macchina tenute segrete ed i possibili errori non verificabili (anche involontari non si deve essere truffatori per credere di aver creato una macchina speciale e per poi sbagliarsi)e questo anche anche su sensoristiche etc . Non escludo nemmeno imbrogli con tubi incrociati flussi deviati etc.. ma francamente credo abbiano l'intelligenza ( Focardi mi sembra un santo ) di non abbassarsi a tanto e quindi lo ritengo si possibile, ma anche poco probabile. Questa aggiunta dello scambiatore di calore per Rossi ha pero' creato piu dubbi che certezze perche' gli errori annessi nei calcoli a causa dei tanti parametri in gioco ( alcuni segreti ed altri dimenticati di verificare , ma è il minimo , la gente pensa a batterie nascoste o complicati imbrogli idraulici ma per esempio essendo un programmatore impiegherei molto meno tempo a farvi apparire numeri a lotto al computer durante la lettura dei parametri quindi se volessi essere proprio maligno potrei dire che quelle belle stampate xls potete sostituire alla carta igenica invece di fare calcoli ) si sono quindi in questo modo moltiplicati in maniera spaventosa. Serviva invece qualcosa di inconfutabile e di evidente ed era possibile farlo e lo scrissi anche a Rossi ma purtroppo ha ritenuto piu opportuno cancellare il mio consiglio dal suo blog . Penso abbia fatto un errore a non rifletterci seriamente . Il mio consiglio infatti era quello di trasformare questa forza vapore in una mini centrale di produzione elettrica. I puristi diranno che poi cosi' ci sono molte piu perdite rispetto ad una misurazione senza meccaniche connesse ma queste sarebbero state trascurabili rispetto alla prova evidente che la macchina possa produrre energia per tempi lunghi . (ricordiamo anche i fattori di moltiplicazione dichiarati da Focardi , fino a 100X) Collegando cosi una piccola turbina ed un generatore avrebbe potuto accendere una fila di semplici lampadine per 24 ore e dare la certezza a tutti del funzionamento costante e corposo senza costringere la gente a complicati e magari possibili fallaci (da entrambe le parti) calcoli matematici , creando invece il CAOS totale .E non avrebbe certo svelato nessun componente segreto aggiungendo una turbina collegata ad un motore elettrico (magari pure riciclato saltasse fuori il problema della mancanza di fondi ) , ed anzi sarei andato di persona a fargli il montaggio pur di mettere fine a questa storia di dubbi . Il secondo grave errore è stato spegnere la macchina cosi' presto , se gia ha preparato un container pieno di ecat collegati in serie non si puo nemmeno pensare che si debbano spegnere dopo poche ore per problemi tecnici , quindi se l'ecat funziona deve funzionare per piu di 24 ore per rendere la grande quantita' di energia prodotta inattaccabile da errori sui bilanci di energia input /ouput , oppure imbrogli , oppure anche semplici serpenti come dice Rossi . Ma se Rossi questo non lo fa anche chi è ottimista e speranzoso (ma non stupido) qualche dubbio sarà lecito che lo abbia o no ?? Che poi Rossi abbia conquistato la fiducia di qualche giornalista o blogger ( magari anche la mia se fossi stato presente ) non vuol dire che non si debba essere razionali resettare la mente ed essere obiettivi e concludere che di fatto continuano a mancare dimostrazioni complete ed inconfutabili , il che danneggia Rossi se è dalla parte della ragione mentre lo avvantaggia se sta cercando di tirare il bidone a qualche grosso gruppo . Voglio sperare nella prima , anche perche se ad un uomo non puoi dare una certezza dagli almeno una bella speranza , ed a quella siamo appesi tutti .

Daniele Passerini ha detto...

W Focus.it! Questa è la più grande galleria fotografica sull'E-Cat on line che ci sia:
http://22passi.blogspot.com/2011/10/bologna-test-e-cat-del-061011-nuovo.html

Danny ha detto...

A parte il fatto che dovrebbero astenersi dal fare calcoli chi non conosce le unità di misura energetiche (c'è chi spaccia il kW per il kWh e chi addirittura utilizza la fantomatica unità kW/h!!! L'energia si misura in kWh, il kW è unita di potenza, cioè energia nell'unità di tempo, il kw/h non esiste proprio, nonostante la simpatica assonanza con i km/h) a me questo E-cat desta curiosità ma lascia troppi dubbi: primo, ok la segretezza ai fini di protezione del brevetto, ma questi test non danno assolutamente chiarezza di risultati. Non è così difficile effettuare misure dell'energia in ingresso e di quella in uscita, almeno per un ingegnere ed un docente universitario di fisica, e le poche info non sembrano poi tanto confortanti. Secondo, nessuno si pone il problema della produzione dell'idrogeno: per produrre 1 kg di H2 col 60% di efficienza sono necessari 66 kWh...mica pochi. Io non mi fido, comunque spero tanto che le mie impressioni siano errate.

Giovanni ha detto...

Perchè gli scienziati non riescono a comprendere che come esistono i catalizzatori per la chimica, facendo abbassare l'energia che occorre alla reazione chimica, perchè avvenga. Lo stesso può avvenire in ambiente nucleare?

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