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martedì 11 ottobre 2011

Se scalda la "festa" è finita!

Ricevo e pubblico questo nuovo stimolo da parte del nostro Carlo Ombello. 
Buona giornata a tutti.

In questi giorni abbiamo cercato di analizzare il test di giovedi 6 ottobre, capirne limiti e difetti, e in ultima analisi si è ancora una volta tutto ridotto alla diatriba sulla possibile frode. Quello su cui un po' tutti hanno concordato è l'approssimazione in parte eccessiva di alcune misurazioni, ma soprattutto le modalità con cui sono state prese, nonchè la mancanza di opportuni controlli incrociati.
Il punto più debole sembrerebbe essere quello della posizione della termocoppia sul circuito secondario del test, a valle dello scambiatore. Io, dopo aver discusso a lungo la cosa, continuo a pensare che la posizione non potesse influenzare in maniera determinante i risultati (vedi immagine sotto), resta il fatto che questo è ad ora il punto più discusso.

Oltre a questo, sono state insufficienti le misurazioni di portata su entrambi i circuiti, in particolare sul primario, che non è stato verificato in modo regolare. Mi sono detto allora, ok, dimentichiamoci le portate, dimentichiamoci le rilevazioni di temperatura sul circuito secondario. Concentriamoci su due dati che sembrano invece certi:
  1. l'energia assorbita dall'e-cat nel corso del test. I dati a disposizione sono precisi, e dai conti risultano consumati al più 8,8 kWh circa. 
  2. la curva di temperatura in uscita dall'e-cat, i cui dati sono a disposizione per l'intera durata dell'esperimento.


Nel grafico sono mostrati l'ingresso di energia (l'area verde corrisponde all'energia complessiva, sottesa dalla linea della potenza istantanea), e la tempertura in uscita all'e-cat. Si può presumere che questo valore sia il termometro dell'e-cat, ovvero che la temperatura al suo interno sia perlomeno uguale a quella lettura. Quel che mi chiedo è: può tale andamento di temperatura, con una linea pressochè piatta nel pomeriggio (e con addirittura delle lievi risalite!), e con valori sempre superiori a 115°C, giustificare la grande accusa degli scettici? In parole povere, se l'e-cat non produce calore ed è una frode, può un dispositivo in acciaio di 98 kg assorbire 8,8 kWh come tracciato nell'area verde, e seguire l'andamento di temperatura tracciato in rosso nel corso della giornata? E il tutto tralasciando l'evidenza che una pompa peristaltica stava pur sempre iniettando acqua fredda nel dispositivo per tutto il corso del test?
Io non riesco a giustificarlo, nemmeno qualitativamente, se non con un eccesso interno di calore.  
Carlo 
PS: vale la pena ricordare, correggetemi se sbaglio, che oltre 4 ore sempre sopra i 115°C con vapore a pressione atmosferica è di per sè il dato di vapore ad oggi più chiaro tra tutti i test svolti. 
PPS: la linea blu verticale corrisponde al momento (19:08) in cui è stata ridotta la pressione dell'idrogeno, e aumentata l'iniezione di acqua fredda nell'e-cat. Da lì in poi, il dispositivo si raffredda, per davvero...

301 : commenti:

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Max Altana ha detto...

come non detto, il mio ultimo commento è uscito un secondo dopo il link di Tizzie:

è ovvio che secondo Stremmenos alla Defkalion sono dei cazzoni.

Zeno ha detto...

@tutti
Rossi dichiara che attiverà la centrale di 1 Mw con 130Kw, quindi 2,5 kw per ciascuno dei 52 reattori, e che la centrale stessa non lavorerà in auto sostentamento.
Ciò è coerente con il fatto che in risposta a una mia domanda ha confermato di aver individuato due soglie di temperatura del core, la prima per attivare la reazione e la seconda per l'auto sostentamento. E' per questo, io penso,che nell'esperimento del 6 ottobre ha adoperato tutta l'energia necessaria ad ogni singolo reattore, composto di tre unità, per attivarne una sola e portarla alla temperatura di auto sostentamento.
La stessa energia penso quindi che la impiegherà per portare tutte e tre le unità a superare soltanto la soglia di innesco della reazione, evitando l'autosostentamento e puntando a dimostrare l'ottenimento di un Cop di 6.

nemo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nemo ha detto...

Mi piace il post di Ombello.
Mi piace anche il lungo ragionamento di Max Altana, ma in quest'ultimo caso le conseguenze del suo ragionamento dipendono da come le persone sentono le cose. In questo caso Rossi.

Rossi è un tipo strano. Solo uno come lui, con una gran voglia di riscatto può aver fatto una cosa simile. Io credo che l'esperienza della sua vita può averlo segnato come noi non ci imaginiamo.

Non penso che per fregare tutti sia sufficiente montare male una termo coppia. Anche perchè, se non sbaglio, le termo coppie montate male mica fanno bollire il primario...

Daniele Passerini ha detto...

@Tutti
Grazie a tutti quelli che mi hanno dato il link del comunicato Defkalion.
Se posso ho un altro paio di favori da chiedervi.
Qualcuno riesce a trovarmi anche la sparata che aveva fatto Brian Ahern sul test del 6...? mi pare parlasse di batterie dentro l'E-Cat! :))
È IMPORTANTE!!!
E qualcuno sa farmi due conti per calcolarmi quanto sarebbe grande una batteria al Litio in grado di riprodurre il comportamento dell'E-Cat in autostentamento del 6 ottobre? Grazie 1000

@Sandro75k
Io non so rispondere alla domanda che hai ripetuto varie volte. Spero che qualcuno più competente di me ti dia una risposta. Scusa tanto. Qui non si ignora nessuno... è solo il tempo che è tiranno! :)

Max Altana ha detto...

Daniele, non c'è bisogno di fare i conti delle dimensioni: una batteria litio dentro l'ecat, con quelle temperature, sarebbe semplicemente una BOMBA.

Armando ha detto...

@Daniele

questo qui?
http://blog.newenergytimes.com/2011/10/08/e-cat-test-demonstrates-energy-loss/

nemo ha detto...

@Sandro75k
mi sa che una domanda a cui può rispondere solo Rossi. Dovresti postargli la domanda su JoNP. E' probabile che ti risponda...

Fr@ncesco CH ha detto...

E' IL PRIMO DEI COMMENTI ALL'ARTICOLO DI STEVEN KRIVIT:

http://blog.newenergytimes.com/2011/10/08/e-cat-test-demonstrates-energy-loss/



Steven B. Krivit says:
October 8, 2011 at 00:15
Received via e-mail:

Rossi was in total control of the test yesterday. He said it would run for 12 hours or more, but he shut it down after three and one half hours running on almost no external power input. In early September he tried a similar trick by running with almost no power for two hours, When he was caught, he reacted badly.

This time he could have concealed enough lithium ion batteries to provide power for 3.5 hour operation.

Nobody weighed the ‘secret box’ and nobody looked inside the ‘SECRET BOX even though he said everything would be available to them to discover.

All the attendees should consider themselves UNINDICTED CO-CONSPIRATORS in Rossi’s latest fraudulent endeavor. This makes 11 inconclusive tests in succession for Rossi.
He could have removed all doubt by running long enough to remove all doubt about batteries, but that was clearly not his goal. Anybody who believes this test was sufficient should examine their motivations.

Brian Ahern

Carlo Ombello ha detto...

@FRANCESCO!

Scusa, non ti ho mai risposto perchè non avevo letto il tuo commento.

>>Speculando su questa considerazione e tenendo conto che la portata del primario non è stata monitorata ma soltanto misurata alle 18:57 (0,91 g/s) e alle 19:22 (1,92 g/s), si potrebbe "diabolicamente" ipotizzare che:

-alle 16 circa quando inizia l'autosostentamento la portata del primario sia di circa 1,92 g/s come nella fase finale.

-Nell'intervallo tra le 16 e le 18:57 la portata potrebbe essere variata (diminuita) "simulando" il mancato raffreddamento.

-Nella fase finale, quando è stato scaricato l'idrogeno per spegnere l'e-cat, alle 19 circa, la portata sarebbe stata riportata al valore di 1,92 g/s riproponendo la stessa pendenza di raffreddamento.

Allora, a parte che le linee di tendenza tracciate da TheNanni non hanno senso (quella verde poi... mi delinea una discesa laddove la temperatura scende e poi risale!?), il discorso è semplice.

Se come sostengono gli scettici, il dispositivo non ha prodotto energia, allora la curva dovrebbe comunque essere discendente, anche a portata zero. Quindi, modulare la portata non aiuta a simulare un bel niente, è comunque acqua fredda che entra nell'e-cat e gli ruba calore sputandolo fuori. Qualunque flusso d'acqua accelera semplicemente il raffreddamento del dispositivo rispetto al caso in cui venga lasciato "chiuso" (mi risulta che i pompieri usino l'acqua per spegnere gli incendi più rapidamente :P ). Quindi semmai, il fatto ineluttabile che dell'acqua viene immessa continuamente nell'e-cat rende sempre ancora più improbabile che l'oggetto mantenga una temperatura, tantomeno che possa risalire!

Ci deve essere qualcosa dentro che rilascia calore e sostiene quella temperatura, sia esso una LENR o un trucco. Un dispositivo inerte non può che raffreddarsi ineluttabilmente, acqua o non acqua.

E per quanto riguarda i trucchi interni, l'e-cat è stato aperto a tutti mi pare... e la pistola a microonde, quella lasciamola li'. :)

nemo ha detto...

Il post di Ombello è solido come una roccia

Fr@ncesco CH ha detto...

E' IL PRIMO DEI COMMENTI ALL'ARTICOLO DI STEVEN KRIVIT:

IL LINK ALLA PAGINA TE LO HA FORNITO UN PO'PIU' SOPRA Quasichimico



Steven B. Krivit says:
October 8, 2011 at 00:15
Received via e-mail:

Rossi was in total control of the test yesterday. He said it would run for 12 hours or more, but he shut it down after three and one half hours running on almost no external power input. In early September he tried a similar trick by running with almost no power for two hours, When he was caught, he reacted badly.

This time he could have concealed enough lithium ion batteries to provide power for 3.5 hour operation.

Nobody weighed the ‘secret box’ and nobody looked inside the ‘SECRET BOX even though he said everything would be available to them to discover.

All the attendees should consider themselves UNINDICTED CO-CONSPIRATORS in Rossi’s latest fraudulent endeavor. This makes 11 inconclusive tests in succession for Rossi.
He could have removed all doubt by running long enough to remove all doubt about batteries, but that was clearly not his goal. Anybody who believes this test was sufficient should examine their motivations.

Brian Ahern

Amedeo ha detto...

Tre mesi fa postai a Rossi su Jonp la richiesta di esibire le foto di 10 E-cat. Ne ha mostrato una cinquantina. Gli è stato chiesto di rifare prove pubbliche con nuovi e più severi setup e lui l'ha fatto. In gennaio dichiarava che entro ottobre avrebbe ingegnerizzato un impianto da 1 MW e lui l'ha fatto e lo sta per testare. Ha sempre dichiarato di non avere mai speso soldi non suoi e così ha sempre fatto. Per primo ha capito, in tempi non sospetti, che Krivit rimestava nel torbido. E' riuscito a mantenere il segreto sull'oggetto e il processo che dice di aver scoperto. Ha retto bene la rottura con DGT. Comunque la si guardi questa vicenda, almeno fino a questo momento evidenzia che Rossi non ha sbagliato un colpo.

Tutti i dubbi (ma ne avevo pochi anche a gennaio...) stanno diventando certezze in positivo. Ho ancora due cose che che faccio fatica a spiegarmi:

1. I raggi gamma: tutti sembrano concordi nel ritenere che qualora la reazione fosse di origine nucleare, nella trasmutazione del nichel in rame verrebbero emessi raggi gamma. Ora, non solo nessuno ne ha mai trovato chiara evidenza, ma a fronte di una specifica domanda di Celani sull'argomento lo stesso Rossi sembrava sinceramente cadere dalle nuvole;

2. La riproducibilità della reazione: sarò noioso ma se nessuno nel mondo è ancora riuscito a riprodurre un setup che pare così banale, forse nella comprensione di quello che accade nella cella siamo completamente fuori strada.

roberto ha detto...

io sono già qua a sognare campi di grano nel sahara...

Claudio ha detto...

@paul
ma chi sono questi
http://www.planetpay.com/x_reg.php

@daniele
c'è una semplice regola di marketing, bene o male l'importante e che se ne parli. Se continui a dare spazio a chi non se lo merita in realtà non fai altro che accescere la sua notorietà.
Pensa a costruire, hai tanta attenzione, canalizzala verso le cose nuove e importanti che stai scoprendo.
Lascia stare i serpenti, loro strisciano in terra, ti costringono ad abbassarti :-)

nemo ha detto...

Quando si studia la fusione nucleare, e si presuppone che avvenga nel vuoto. Nel vuoto i fotoni hanno la possibilità di massimizzare le loro vibrazioni e diventare dei gamma..
Cosa succede se per caso, per qualche ragione lo spazio in cui vengono generati è 'compresso' da una onda (ad es. ultrasuoni) o vibrazioni causate dalla temperatura? Sono solo mie speculazione ... no fisica standard.. LAT :-)))

Max Altana ha detto...

@Amedeo

nonostante le mie conclusioni siano diverse dalle tue, fai delle osservazioni valide: che Rossi sia in gamba, non ci piove.

per quanto riguarda il tuo punto uno, io ritengo che se davvero l'ecat funziona, non è una reazione nucleare (strong nuclear force) bensì una interazione debole (weak nuclear force) come descritta da Widom & Larsen, che non a caso è la LENR esplorata attivamente dalla Nasa che si è presa la briga di andare a settembre in via dell'elettricista.

nemo ha detto...

Dimenticavo... imprigionati in una matrice metallica..

nemo ha detto...

Vorrei dire una cosa a Max: Se le lenr prevedono la trasmutazione degli elementi (fusione o fissione) allora è un falso ideologico

Il Santo ha detto...

Piu' passa il tempo più mi convinco che il trucco più agevole da adottare è mettere il trasformatore a 600V nel quadro elettrico a monte della presa: nessuno se ne accorgerebbe, e noi siamo qui a moltiplicare per 220 la corrente di ingresso per ottenere la potenza. Non servono batterie, non bisogna aggiungere nulla al setup... e nessuno misura la tensione alla presa!!


Detto questo... ritornando all'impianto da 1Mw, vi siete chiesti come Rossi intende cambiare il contenuto dei core alla fine del ciclo di vita degli stessi? Smonta gli ecattoni uno per uno???

nemo ha detto...

http://www.planetpay.com/x_reg.php

Se si tratta di Rossi mi inquieta molto...

@Daniele22
Ti è possibile capire se dietro c'è Rossi?

nemo ha detto...

@Il santo
ritira il vuota e ti da il pieno... credo..

Paul ha detto...

@ Claudio Caprara:

E' un sito che cerca di vendere
E-Cat. Ovviamente è una truffa e Rossi se ne è accorto scrivendo un lungo messaggio tutto in maiuscolo!!

Max Altana ha detto...

nemo: perchè parli di falso ideologico? non ti seguo

Max Altana ha detto...

@Il Santo

ottima falsificazione... ma come la verifichiamo?

nemo ha detto...

Perchè se c'è trasmutazione, ci deve essere la fusione dei nuclei o la loro scissione.

Ho l'impresione che il termine Lenr sia stato coniato perchè la fisica 'ufficiale' si è bruciata la definizione 'fusione fredda'..
A distanza di 20 anni non possono venire a dirci che avevano taroccato i dati per sepellire la scoperta..

Max Altana ha detto...

ah beh, sul fatto che il nome "LENR" sia puro marketing, non ci piove

però effettivamente la WLT prevede anche trasmutazioni, senza fissione e fusione. la cascata di particelle è piuttosto complicata

http://www.slideshare.net/lewisglarsen/lattice-energy-llcnickelseed-lenr-networksapril-20-2011

ho cercato di far vedere sta roba a Franchini per conoscere la sua opinione: la sua perplessità nasce dal fatto che non si è mai fatta una interazione debole in laboratorio, ma non ha detto che era una cazzata impossibile e fuori dalle regole della fisica, e tanto mi basta :)

Armando ha detto...

nella foto di Lewan che indica la pinza si vede la ciabatta che porta corrente al pannello nella quale sono inserite delle spine di qualcosaltro: dobbiamo pensare che anche quest'ultime vadano a 600V?

Semmai...ma la pinza si usa proprio cosi?

nemo ha detto...

Si Max, non dico nemmeno io che è una cazzata. Ma ripeto, cascata o meno, complicate o meno, non conta. per modificare il il nickel in rame hai bisogno di una fusione nucleare. Per fari il contrario di una fissione.
La teoria può essere valida come qualsiasi altra, ma servirebbe solo a spiegare la 'fusione fredda'.
Si tratta solo di un falso ideologico, nel nome!

Paul ha detto...

La pinza amperometrica deve "abbracciare" solo uno dei conduttori.
Misura l'intensità della corrente tramite il campo magnetico che la corrente crea intorno al conduttore.

nemo ha detto...

@Quasichimico
Hai ragione! Joule è sempre in agguato!!! :-)))

nemo ha detto...

Prima dell'e-cat vaporizzerebbe la spina!

Anonimo ha detto...

Ma se proprio si deve parlare di batterie non sarebbero meglio le batterie a sali fusi rispetto a quelle al litio ?
http://en.wikipedia.org/wiki/Molten_salt_battery

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Ho trovato 10 commenti bloccati dall'antispam oggi, gli ho sbloccati poco fa.

Max Altana ha detto...

"per modificare il il nickel in rame hai bisogno di una fusione nucleare"

sicuro sicuro? abbi pazienza e studiati quelle slide, ci vuole un po' di tempo e pazienza, ma ti assicuro che sono illuminanti.

nemo ha detto...

L'interazione debole è responsabile del decadimento beta. neutroni in protoni e viceversa. é responsabile della radioattività. credo che in labortorio i ricercatori la vedano continuamente... ed anche in giappone...

nemo ha detto...

sono sicuro perchè ho visto la tabella degli elementi. le slide fanno vedere dei processi. ma alla fine devi rompere la bariera nucleare ed infilarci dentro qualche cosa

nemo ha detto...

Per poterci invilare dentro un protone mascherato da un elettrone, devi far precipitare l'elettrone in un orbita 'bassissima'.
Allora se è così ha ragione Rendall Mills

Paul ha detto...

Il sito farlocco che vuole vendere E-Cat fa riferimento a questi signori (XecNet Ltd UK):

http://www.levelbusiness.com/doc/company/uk/04391092

nemo ha detto...

Se fosse stato di Rossi mi sarei rimangiato all'istante il mio ottimismo..

Max Altana ha detto...

no, Nemo, non funziona così:

nella WLT l'atomo viene "invaso" da un neutrone ULM, aumenta il numero isotopico e di conseguenza l'isotopo decade all'elemento più stabile :)

lascia perdere i voli pindarici di Mills, non c'è bisogno di stuprare la Fisica :D

mario massa ha detto...

@Il Santo
“Piu' passa il tempo più mi convinco che il trucco più agevole da adottare è mettere il trasformatore a 600V nel quadro elettrico”

La tensione è stata controllata alla spina: 230V

mario massa ha detto...

@Vettore
“Ragazzi, vi segnalo una cosa divertente che può dare un'idea più precisa a qualcuno di voi sulla questione della termocoppia.”

Scusa Vettore, ma questa simulazione “che ci’azzecca?”. Sempre pronto a calcolare insieme seriamente in diretta.

nemo ha detto...

Accidenti Max, ma come fai a fare il neutrone ULM? Mica basta scriverlo sulla slide.. con un elettrone??? Al massimo fai un atomo di idrogeno.
poi lo devi infilare dentro con l'elettrone al nucleo del nickel... cazz... è veramente grosso l'idrogeno... C'è una teoria dentro la WLT che spiega come fare ULM? Al momento io l'ho letta solo nei lavori di Mills..

Max Altana ha detto...

Nemo leggiti bene TUTTE le slide sin dall'inizio! si che lo spiega! ci vogliiono elettroni "speciali" che sono questi qui!

http://en.wikipedia.org/wiki/Surface_plasmon

nemo ha detto...

Per inciso l'interazione debole può funzionare solo all'interno del nucleo.
Non la puoi fare all''esterno'...

nemo ha detto...

Avresti bisogno di fotono molto particolari e pesanti, le particelle W e Z

nemo ha detto...

Che per questo motivo hanno il vizio di decadere in fretta..

mario massa ha detto...

@Mistero
“In pratica uniamo le competenze che girano tra questo blog, il forum di EA e perchè no anche con gli amici americani e svedesi per scrivere un protocollo che sia condiviso”

Sì, ma deve essere condiviso anche da Rossi! Non esiste test giusto o sbagliato: Rossi può usare il test che vuole (uno qualunque di quelli già fatti), ma deve fare le misure correttamente: nell’ultimo bastava dire: “5 gradi sono pochi, chiudiamo un po’ il rubinetto?“ Non c’era bisogno di chiederlo agli americani o agli svedesi.

nemo ha detto...

Sono loro che permettono di fare la magia di trasformare il protone in un neutrone. Senza.. è impossibile... A meno delle idee di Mills..

Max Altana ha detto...

nemo: tira il freno a mano al cervello e leggiti un paio di volte la slide numero 8.

poi quando hai capito ricomincia dalla uno e arriva fino in fondo :D

a proposito: quando leggerai il primo lavoro scientifico citato, rimarrai piacevolmente sorpreso!

mario massa ha detto...

@Gdmster
“A me quello che da fastidio è che esistono sensori di temperatura e di flusso già predisposti con attacchi filettati…”

A me quello che da fastidio è che esistono 1000 modi per fare una misura così banale e Rossi sbaglia sempre qualcosa. Sarà un caso. Ma per il calcolo delle probabilità se cercava di riuscirci almeno una volta ci poteva riuscire.

nemo ha detto...

mica le avevo lette :-) ora ci provo.. promesso

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
“Daniele ha gentilmente aggiunto una immagine esplicativa della posizione della termocoppia incriminata. A me non pare che li ci possa essere influenza, tuttavia l'obiettivo delle domande di questo post e' proprio di lasciar perdere tutti i dati sul circuito secondario, e concentrarci su come 100 chili di acciaio scaldati nella prima meta' del test abbiano fatto bollire l'acqua fino alle 7 di sera.”

A dire il vero là dentro non c’erano solo 100kg di ferro, ma anche 25 litri di acqua surriscaldata a 120°C.
Sul fatto che l’acqua bollisse durante tutto l’autosostentamento non mi pare che ci sia certezza (c’eri tu per dire con certezza che il rumore che si sentiva dall’interno, ammesso che si sentisse, era una ebollizione?)
Se non bolliva e uscivano solo 3.2 litri/h di acqua surriscaldata, come ho già detto altre volte, il grafico delle temperature rimane esattamente quello che hai riportato e il sistema può andare avanti 6 ore, finchè non si riempie tutto di acqua fredda. La coibentazione ti impedisce di verificare al tatto che la parte inferiore del pentolone è a 30°C.

nemo ha detto...

Capito Max. L'aumento di massa dell'elettrone potrebbe permettere quello che riesce alle paticelle w e z. Comunque anche se alla fine hai un decadimento beta, devi fare entrare un neutrone nel nucleo. il neutrone è un nucleone. Fusione è...

nemo ha detto...

un modo evidentemente ci deve essere. altrimenti non saremmo qui...

nemo ha detto...

non riesco ad apire il primo lavoro.. mi mandi il link .. magari sto sbagliando..

Il Santo ha detto...

@Massa

In effetti alla stessa presa e' collegato un laptop... a meno di non ipotizzare magheggi sull'alimentatore dello stesso li ci sono 220/230 volt.

L'ottimale sarebbe usare un wattmetro con periodo di campionamento di qualche secondo e collegarlo a un logger...

nemo ha detto...

@Mario Massa
1) Dai commenti di Daniele mi era parso di aver capito che lui aveva sentito bollire l'acqua fino alla fine...

2)Se l'acqua bolle ha un comportomanto turbolento. difficile che l'acqua fredda rimanga sul ondo del pentolone..

3)possibile set-up truffa:
a) tubi riscaldati da resitenze per scottare le dite
b) Termocoppie tarate alla bisogna
c) Gorgogliatore per simulare il bollore

Il Santo ha detto...

@nemo

Sarà un gorgogliatore a cavitazione?

sandro75k ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sandro75k ha detto...
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sandro75k ha detto...
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sandro75k ha detto...
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Silvano Mattioli ha detto...

mmmm
ma siamo sicuri che 0.9g/sec bastino per avere lo stesso rendimento sul secondario ????
...
mi pare pochino pochino anche cosiderando la condensazione...

MISTERO ha detto...

@Claudio
un set per verificare i fumi di un motore diesel lo trovi in quasi tutte le officine, il difficile è capire dopo quanto un motore, a seguito di una modifica, potrebbe darci risultati positivi e misurare quindi il grado di efficienza/convenienza.
Molte volte in questo tipo di prove vengono utilizzati generatori/motori che hanno già un certo numero di km o kW o cv alle spalle.
Un errore ricorrente (nel fai da te) è utilizzare motori che non hanno avuto una corretta manutenzione; avere un motore che conferma e certifica i suoi limiti di targa è un buon indice di affidabilità per un laboratorio di misura dei carburanti.
Poi ripeto, con un qualsiasi meccanico che ha un analizzatore di fumi puoi far leggere l'indice di opacità, ed è già qualcosa se trovi qualcosa di diverso.
:-)

sandro75k ha detto...

un'altra considerazione: qualcuno di voi conosce il metamorfismo?

sandro75k ha detto...

il Nichel potrebbe essere la chiave del fenomeno della differenzazione magmatica terrestre... e se le lern in qualche forma esistessero in natura? Cosa avviene al centro della Terra di preciso? Chi/cosa determina il gradiente geotermico? Lo sappiamo esattamente?

sandro75k ha detto...

è probabile che sia arruggino con i miei studi... chiedo scusa se ho detto qualche grossa puttanata....

sandro75k ha detto...

...ho cancellato x sbaglio il post in cui ricordavo che gli altri catalizzatori per i processi di deidrogenazione delle molecole organiche a lunga catena sono Palladio e Platino...vi ricordano qualcosa?

Francesco Lig ha detto...

http://www.whois.net/whois/planetpay.com

Dietro a questo sito ci sarebbe un tale azienda XecNet.. attiva da ben prima della storia dell e-cat.. secondo me è solo un bello scam..

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa

Mario finalmente sei qui! speravo di avere un tuo input, bentornato. Tu dici:

>>A dire il vero là dentro non c’erano solo 100kg di ferro, ma anche 25 litri di acqua surriscaldata a 120°C. Sul fatto che l’acqua bollisse durante tutto l’autosostentamento non mi pare che ci sia certezza (c’eri tu per dire con certezza che il rumore che si sentiva dall’interno, ammesso che si sentisse, era una ebollizione?)


--
Allora, indipendentemente dalle testimonianze sul fatto che l'acqua bollisse (ci sono, ma per stare alle tue condizioni non ne tengo conto), ricordiamoci due cose fondamentali.

1) per stessa ammissione di Rossi la testa del dispositivo perdeva (per colpa della guaina) e quindi dubito che si riescano a raggiungere sovrappressioni più che minime, comunque non i 2 bar necessari per mantenere l'acqua liquida a 120°C. Ma soprattutto...

2) L'e-cat è alimentato da una pompa peristaltica! Con 2 bar assoluti dentro l'accrocchio (1 in più che nella stanza), quel bar extra (10 metri di prevalenza) la pompa peristaltica si scorda di raggiungerli. In sostanza, non riuscirebbe a far entrare acqua nel dispositivo.

Da 1) e 2) deduciamo che 2 bar sono impossibili e che la pressione dentro l'e-cat è poco più di quella atmosferica. A valle di ciò, noto accidentalmenteche se fossimo a 2 bar, l'acqua liquida uscirebbe poi dall'e-cat in un tubo a circuito completamente aperto (no rubinetto), scendendo subito a pressione atmosferica, schizzando quindi a una velocità di 15-20 m/s nel tubo mentre entra in ebollizione, a meno che non si siano installate valvole di laminazione per disperdere l'energia (setup atipico per un sistema che ha lo scopo di trasferire energia all'acqua!). Tale velocità e turbolenza nel tubo non passerebbe inosservata ai presenti.

Ma supponiamo che effettivamente l'acqua arrivi liquida a tale temperatura, e soprattutto che siano ben 25 litri (con la portata della peristaltica, 25 litri erano un'odissea, oppure quella pompetta ha iniettato tutto il giorno molta più acqua di quel che pensiamo, il che è possibile ma sarebbe una sorpresa). Andiamo quindi al tuo prossimo punto, nonostante l'impossibilità di quanto sopra. [CONTINUA]

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa

[CONTINUA]


>>Se non bolliva e uscivano solo 3.2 litri/h di acqua surriscaldata, come ho già detto altre volte, il grafico delle temperature rimane esattamente quello che hai riportato e il sistema può andare avanti 6 ore, finchè non si riempie tutto di acqua fredda. La coibentazione ti impedisce di verificare al tatto che la parte inferiore del pentolone è a 30°C.


--
Può andare avanti 6 ore... E come, di grazia? Abbiamo un trasferimento di calore dalle 12 alle 16 circa, durante i quali l'insieme acciaio-acqua assorbe 8,8 kWh e si scalda fino a 120°C. Acqua fredda (30°C) veniva iniettata fin dal mattino, e una volta riempito l'accrocchio, per forza di cose comincia a uscire a valle. Ma facciamo finta inizialmente che il sistema sia chiuso, e non entri acqua fredda nè esca acqua calda. Passate le 16, il sistema chiuso acciaio-acqua dovrebbe più o meno lentamente, ma inesorabilmente, perdere temperatura, a meno che qualcos'altro non lo stia tenendo caldo (forse l'e-cat stava sopra un fornello a gas acceso?). Invece la temperatura resta stabilmente sopra i 115°C e anzi, a volte risale leggermente (fornello a LENR).

Ora aggiungiamo il fatto ineluttabile che la povera pompetta peristaltica sta funzionando dal mattino (con una prevalenza di 10 metri, una potenza!), e costringe l'e-cat a sputar fuori acqua da qualche parte. Quindi entra acqua fredda (30°C) mentre dal sistema esce acqua a 120°C. La diminuzione di temperatura del sistema acciaio-acqua viene sicuramente accelerata, si perde acqua calda e viene aggiunta acqua fredda.

L'unica cosa che potrebbe perdurare nel caso di acqua surriscaldata, a mio modo di vedere, è che mentre scende comunque inesorabilmente di temperatura (ma pur sempre sopra i 100°C), appena esce dall'e-cat vaporizza e quindi mostra un'uscita di vapore prolungata (vapore che comunque sta scendendo di temperatura). Ma tale aspetto è del tutto inutile, anche perchè nessuno lo vedrebbe (le altre volte lo sfiato era l'aspetto principale dello show, non stavolta!).


Grazie

Carlo

sandro75k ha detto...

qualcuno dia un'occhiata ai motivi mai spiegati completamnete del gradiente geotermico terrestre... le lern, a mio avviso potrebbero essere la chiave... pensate se le lern esistessero in natura.... http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/libro/testo6-1.pdf

Carlo Ombello ha detto...

PS: riguardo la pompa, ho dimenticato il riferimento fondamentale al fatto che ha una portata dimostrata di 3-4 l/h, si tratta cioè di un modello molto piccolo e prevalenza limitata. Ma 10 m di prevalenza non sono un limite assoluto per queste pompe, tranne ovviamente in caso di aspirazione da altezze inferiori alla pompa stessa). Chiedo venia.

Carlo Ombello ha detto...

@Mario Massa,

Riguardo alle caratteristiche della pompa ho toppato clamorosamente, chiedo scusa! La pompa non è piccola come credevo:

Peristaltic pump NSF
Model # CEP183-362N3
Serial # 060550065
Max output 12.0 liters/h
Max press 1.50 bar

Quindi a 2 bar assoluti ci avrebbe potuto arrivare, se il sistema non avesse perso pressione sulla guaina.

Tutto il ragionamento resta però valido, non capisco perchè acqua surriscaldata a 120°C dovrebbe mantenere il sistema a temperatura costante (se non crescente) per 6 ore, e mentre nuova acqua fredda viene aggiunta e acqua calda sottratta. Come può succedere?

Grazie
Carlo

Carlo Ombello ha detto...

Mario,

Dimenticavo, nella tua ipotesi, come vengono assorbiti dal sistema acciaio-acqua gli 8,8 kWh somministrati dalla resistenza elettrica?

Mi scuso per la lunghezza di tutti sti messaggi!

Grazie
Carlo

Vettore ha detto...

@Mario Massa
- L'acqua nell'E-cat bolliva per tutto l'autosostentamento: non solo è stato confermato dai presenti (si sentiva bollire e veniva fuori vapore), ma se guardi i dati dello scambiatore, fino a sotto 100°C, non segnava nessun aumento di temperatura. Del resto l'acqua surriscaldata in quelle condizioni turbolente non può restare. Quindi direi che è certo che l'acqua bolliva.
- L'applet che ho segnalato serve per avere un'idea degli ordini di grandezza, e modellizza una parte degli scambi coinvolti. Tralascia la trasmissione del calore attraverso i raccordi, ma questi non potevano che peggiorare ancora lo scambio. E i dati mi sembrano già evidenti così.
Se vuoi un modello più accurato, ma semplice da calcolare, eccolo:
* da un lato flusso di vapore a 115°C, diciamo 2g/s (teniamoci larghi)
* parete composta da uno strato di ottone di almeno 3cm (cond. 110W/mK), strato di 0.8mm con conducibilià ridotta 0.1W/mK (simula una filettatura con materiale stagnante, che poi sarebbero almeno due, ma teniamoci larghi)
* altro strato di ottone di 1cm
* flusso di acqua a 25°C, 200g/s
Calcola l'incremento di temperatura del flusso d'acqua!
Siamo d'accordo che questo modello non è sbagliato? (Anche se è ancora approssimativo, ma conservativo)

@Il Santo
Ma l'hai letto il report prima di fare ipotesi gratuite? La tensione è stata misurata ogni volta che è stata misurata la corrente!

@Zeno
In un messaggio che avevo scritto ma non è arrivato, avevo segnalato che in base a quello che diceva Rossi su JoNP, i 2.5kW che sono stati usati erano dimensionati per riscaldare 3 core, ma 2 non sono proprio stati inseriti (forse per i problemi di perdite). Questo significa che con quella stessa potenza in ingresso, l'E-cat avrebbe potuto produrre 3 volte quella potenza in uscita! Quindi COP complessivo 9!

@Max Altana
Una teoria si falsifica, non un esperimento! L'esperimento al massimo si contesta nel metodo...

F.C. ha detto...

@Carlo Ombello
"Se come sostengono gli scettici, il dispositivo non ha prodotto energia, allora la curva dovrebbe comunque essere discendente, anche a portata zero."

Parti da questa considerazione, ma sei sicuro che sia proprio così?
Sarebbe certamente vero se quello che stessi misurando con T2 fosse la temperatura del "core" del reattore, ma non è così.
La T2 è la temperatura dell'acqua in uscita dal primario.

Proviamo ad immaginare che il core del reattore sia una certa massa ad una temperatura molto alta (500°C- 1000°C ?) e con la sua inerzia termica.
Se gli gettiamo su una certa portata di acqua si raffredderà il core e l'acqua a seconda del flusso uscirà con una certa temperatura T2 (molto minore della T del core).
Naturalmente questo farà diminuire la temperatura del core e di conseguenza anche quella del flusso di acqua, ma se il flusso resta costante.
Quindi, dopo un certo deltaT, il core sarà qualche grado più basso e il flusso anche (prima fase di autosostentamento).
Se però la portata del flusso viene diminuita di una certa quantità cosa succede?
Se diminuisce abbastanza, la temperatura del flusso uscente potrebbe addirittura essere maggiore di quella che si stabiliva precedentemente tra un flusso maggiore e una T del core maggiore.

Quindi, modulare la portata non aiuta a simulare un bel niente, è comunque acqua fredda che entra nell'e-cat e gli ruba calore sputandolo fuori. Qualunque flusso d'acqua accelera semplicemente il raffreddamento del dispositivo rispetto al caso in cui venga lasciato "chiuso" (mi risulta che i pompieri usino l'acqua per spegnere gli incendi più rapidamente :P ). Quindi semmai, il fatto ineluttabile che dell'acqua viene immessa continuamente nell'e-cat rende sempre ancora più improbabile che l'oggetto mantenga una temperatura, tantomeno che possa risalire!


Alla luce di quello che ho detto ti sembra ancora corretto il tuo ragionamento?
Io non voglio dire che con certezza è andata così, né mi reputo un esperto di scambio termico, anzi se tu o chiunque altro mi possano far vedere dove il mio ragionamento non fila, mi farebbe davvero piacere.

Se invece quello che ho detto è plausibile, allora bisognerebbe, con dei calcoli alla mano, verificare la possibilità che la quantità di calore immagazzinata nel core del reattore, e la sua inerzia termica, possano simulare il comportamento che è stato "visto" il 6 ottobre.

F.C. ha detto...

@Mistero
Potresti contattarmi in privato? Sono molto curioso riguardo quell'oggetto di cui parli.

F.C. ha detto...

@IlSanto
Ma l'hai letto il report prima di fare ipotesi gratuite? La tensione è stata misurata ogni volta che è stata misurata la corrente!

E già....avevo evitato un paio di volte di rispondere a commenti sul voltaggio visto che le prime immagini del video di Lewan sono proprio una zummata sul voltmetro e sull'amperometro...

Questa uscita, al pari di altre, mostrano come spesso alcuni sparino a zero senza neanche documentarsi più di tanto...

fulldxb ha detto...

Sono sempre più fiducioso su questa spero grande scoperta, ma da curioso e diffidente avrei un dubbio per chi ha visto bene l'interno dell' e-cat:

-Sarebbe stato possibile che l'acqua fredda entrasse nell'e-cat e seguendo un circuito isolato uscisse?

-e sarebbe stato possibile che questa stessa acqua entrasse nel primario dello scambiatore e uscisse nel secondario e quella che entrava nel secondario uscisse nell'uscita del primario dello scambiatore?

In questo modo, da quanto ho capito, con il riscaldamento iniziale sarebbe stato facile mantenere all'interno dell'e-cat una temperatura alta inoltre se l'acqua che entrava nell'e-cat era a una temperatura leggermente superiore di quella che entrava nel secondario si avrebbero quei 5 gradi di differenza e si spiegherebbe la cosa che mi ha lasciato più perplesso e cioè che all'inizio dell'esperimento la temperatura di uscita del secondario era minore di quella di entrata, in quanto i due circuiti non erano collegati.

Carlo Ombello ha detto...

@Francesco,

Buongiorno! :)

>>Proviamo ad immaginare che il core del reattore sia una certa massa ad una temperatura molto alta (500°C- 1000°C ?) e con la sua inerzia termica.


Scusami, ma se fai questa ipotesi stai concedendo a chiare lettere che l'e-cat funziona, perche' il core si e' scaldato a temperature irraggiungibili (ne' tantomeno mantenibili, per qualcosa di inerte e immerso in acqua) tramite l'immissione di 8,8 kWh con una resistenza. Quindi il discorso finisce qui... :)

PS: son curioso di cosa proporra' Mario Massa in merito a come gli 8,8 kWh sono stati assorbiti dal sistema acciaio-acqua (io mi son fatto due conti).

Ciao
Carlo

Silvano Mattioli ha detto...

0.9g sono pochini, ma 2g/sec a pressione atmosferica sono troppi per quanto calcolato al secondario.
La misura mi pare intorno a 1.5-1.7 g/sec
Ma nessuno ha visto a quanto cavolo andava questa benedetta pompa ?

Fred Fusion ha detto...

@Francesco @tutti quelli che pensano ad una stratificazione dell'acqua calda

Chiedo scusa se entro in discussioni già ampiamente sviluppate da altri, ma l'interesse e l'entusiasmo sono tanti.

Premessa: se uno ritiene falsi o grandemente errati i dati forniti, come hanno detto in tanti, si entra in una strada senza uscita.

Ragionando sui dati, tuttavia, vengono spontanee alcune considerazioni sul merito:

partendo dall'ultima obiezione di Francesco "il core del reattore sia una certa massa ad una temperatura molto alta" comporta che vi sia un core con massa e temperatura tali da fornire una quantità di energia sufficiente da corrispondere a quella dispersa in uscita (ma anche dall'isolamento piuttosto scarso del recipiente). Ciò al fine di mantenere una temperatura costante.
La cosa appare impossibile perché la massa è nota e per quanto riguarda i materiali la capacità termica per le masse in gioco non sarebbe stata sufficiente.

Sulla possibilità che si sia prodotta una stratificazione dell'acqua praticamente perfetta, nutro seri dubbi (per non dire che la ritengo impossibile, ma non mi piace essere categorico): il recipiente era tutt'altro che un vaso Dewar. Le pareti erano di metallo conduttivo, e gran parte del volume interno era costituito addirittura da uno scambiatore di calore. Pur stando attenti all'introduzione di acqua fredda nella maniera meno turbolenta possibile, si sarebbero create delle correnti convettive talmente rilevanti che in non molto tempo il rimescolamento dell'acqua sarebbe stato pressoché totale, con una temperatura all'uscita in calo costante.

Ciò posto, mi permetto di richiamare l'attenzione su altri importanti indizi, che ho trovato nel video messo online da "città del capo"
(http://www.youtube.com/watch?v=2-5cFOsisAo&feature=player_embedded), il quale video mi è sembrato, non me ne vogliano gli altri, il più ricco di indicazioni. Si veda, ad esempio, al minuto 6:00, nel quale vi è qualcuno che misura la temperatura dell'acqua all'uscita finale del secondario (il tombino). In altra parte si vede una verifica della portata eseguita pesando l'acqua erogata in un tempo misurato.
E' ovvio che dalle circostanze menzionate non si estrapola un dato scientifico; ma il dato, a mio avviso, rilevante è che vi era assoluta libertà di fare verifiche "con mano" e togliersi dei dubbi. E si deve ipotizzare che le verifiche "esterne" eseguite non siano solo quelle riprese dalla telecamera.

In altri termini, se davvero Rossi è riuscito ad architettare una dimostrazione truffa che prevedesse tutte le variabili dinanzi a 40 persone curiose di capire e libere di "toccare con mano" ... beh chapeau!

In ogni caso, per la sana diffidenza che mi contraddistingue, come tanti qui dentro, penso che sia troppo bello per essere vero. Le obiezioni mosse a questo ultimo esperimento, tuttavia, per ora non mi paiono convincenti.
Fred Fusion

Carlo Ombello ha detto...

Fred,

Concordo in toto con te. Sia sulle ulteriori analisi che fai nel merito, che sul sano scetticismo.

Checche' se ne possa credere, io sono il primo scettico! ma soprattutto dopo questo articolo e la mole di commenti, tutti molto interessanti, non ho ancora altra spiegazione che un eccesso di energia per giustificare l'andamento di temperatura rilevato nel corso del test.

Grazie

F.C. ha detto...

@Ombello

Scusami, ma se fai questa ipotesi stai concedendo a chiare lettere che l'e-cat funziona, perche' il core si e' scaldato a temperature irraggiungibili (ne' tantomeno mantenibili, per qualcosa di inerte e immerso in acqua) tramite l'immissione di 8,8 kWh con una resistenza. Quindi il discorso finisce qui... :)

Scusami se te lo dico, ma in alcune tue valutazione sei troppo sbrigativo.

Ti faccio un esempio, una semplice resistenza ad anello da 250 W (lo dico perché l'ho usata), è capace di raggiungere tranquillamente i 400-500 °C. Quindi la tua obiezione non inficia per nulla il mio ragionamento.

La vera obiezione può riguardare l'effettivo quantità di energia che è possibile "stoccare" all'interno dell'e-cat.

Attendo anche io le ipotesi di mario massa a riguardo, al momento non ho tempo per pensare seriamente a questa questione.

giorgio lazzarini ha detto...

E' stato misurato il flusso ed il consumo di idrogeno?

Carlo Ombello ha detto...

@Francesco,

Scusami, il mio commento era in effetti sbrigativo (e scritto di fretta, come per altro pure questo!). Capisco che la resistenza possa raggiungere centinaia di gradi, forse anche 600 gradi, il problema e' il contesto, cioe' un dispositivo di circa 100 litri fatto di metallo (pieno di alettature per dissipare il calore) e riempito d'acqua che quindi distribuisce rapidamente le temperature che gia' il metallo condurra' rapidamente lungo tutto il corpo. Questa e' la prima volta che il core e' immerso in un serbatoio, anziche' essere applicato a un tubo da un pollice (i primi esperimenti). Se anche il core a diretto contatto con la resistenza si scalda fino alle temperature da te suggerite, appena la resistenza viene spenta il sistema acciaio-acqua (100 chili + 25, facciamo) lavorera' subito per equilibrare le temperature, raffreddando dunque il reattore rapidamente (se inerte) fino all'equilibrio.

L'unico modo per il core a 500-100 gradi, di avere un effetto termostato rilasciando il calore lentamente e suggerendo la possibilita' che la temperatura letta resti piu o meno costante, e' che tale reattore sia appunto un termostato, ovvero una massa che nel sistema ha un valore talmente preponderante da influenzare il resto dell'insieme senza che le proprie grandezze fisiche ne vengano scalfite.

Spero di essere stato piu' esaustivo, in effetti il modo in cui avevo impostato il discorso poteva essere un "titolo", non una spiegazione! Scusa again, e in ogni caso ti prego di continuare a sfidare le mie convinzioni, ci fa solo bene!

Grazie

F.C. ha detto...

@Ombello

Nessun problema, mica volevo le tue scuse :)
Anche a me piace il confronto.

Ad ogni modo quello che dici, mi spinge a cercare di capire meglio come fosse organizzato l'interno dello scatolone che conteneva l'e-cat, forse non ho ben compreso la struttura.

Paul ha detto...

@ giorgio lazzarini:
"E' stato misurato il flusso ed il consumo di idrogeno?"

All'avviamento l'idrogeno pressurizza la cella e basta, poi la sua linea viene intercettata.

La pressione nella cella resta quindi praticamente costante, dato che il consumo è irrisorio.
Non conosco il valore della pressione, forse è scritto tra i dati di Mats Lewan (intorno a 20 bar?)

mario massa ha detto...

@Carlo Ombello
Prima di tutto scusatemi ma stasera devo uscire, per cui non so quando potrò rispondervi pensandoci su. Per ora rispondo di getto a te, Carlo:

1 – sulla pompa ti sei risposto da solo. Ti avrei risposto che ne ho una analoga di altra marca (è una pompa a membrana a comando magnetico, non peristaltica, che sono un’altra cosa): pressione massima 10 bar.

2 – tu dici:
“Può andare avanti 6 ore... E come, di grazia? Abbiamo un trasferimento di calore dalle 12 alle 16 circa, durante i quali l'insieme acciaio-acqua assorbe 8,8 kWh e si scalda fino a 120°C. Acqua fredda (30°C) veniva iniettata fin dal mattino, e una volta riempito l'accrocchio, per forza di cose comincia a uscire a valle.”

Se non ho contato male prima del momento dello spegnimento resistenze erano entrati 8.8kWh (come dici tu) e uscito 1 kWh o poco più (nell’ipotesi di acqua surriscaldata, ovviamente): è chiaro che il resto è immagazzinato dentro: o sbaglio?
Se dentro ci sono 25 litri di acqua e 80 di metallo, per portare il tutto a 120°C occorrono circa 3kWh. Dove sono finiti gli altri 4 kWh? A surriscaldare una massa interna come dice Francesco? Boh, probabilmente ho sbagliato un conto. Se è così correggimi che domani ne parliamo.
Comunque se là dentro ci sono 25 litri di acqua a 120°C e ne escono 3.2 all’ora, prima di riempirlo ci vorrebbero 8 ore. Mettiamo che un po’ si mescolino, ma 6 ore potresti averle.
Che ci siano 25 litri lo ha detto Mats nella prova precedente (lui aveva detto 30, ma dai tempi mi pare che sia più corretto 25. Poi comunque si può stimare dall’E-Cat aperto. Che l’acqua fredda non si mescoli è certo solo se all’interno non c’è ebollizione.
Se si fosse certi che bolliva e usciva vapore surriscaldato a 120°C a pressione ambiente sarei il primo a gridare “funziona!”, ma nelle prove precedenti abbiamo visto la dimostrazione che usciva molta acqua e la temperatura era 120°C, per cui l’ipotesi acqua surriscaldata (mediante strozzatura o valvola di laminazione che, come ho già detto non si vede dalle foto) mi pare plausibile.
Magari se oltre alla valvola di sicurezza ci avesse montato un bel manometro.

Carlo Ombello ha detto...

Ciao Mario,

Grazie del tuo input. Se penso a come avevo ragionato sulla peristaltica mi vien da ridere. Ci ho avuto molto a che fare quando lavoravo a Milano e facevo campionamenti presso petrolchimici, con prelievo di campioni di acque, misurazioni di portata, ecc. Ebbene a vedere il tubicino usato per l'e-cat e avendo una vivida memoria di quei tempi, ho immediatamente associato le cose. Tuttavia è evidente, anche dal suono che si sente nei video, che questo è un altro caso.

Ciò detto, abbiamo un chiarimento notevole, che se ci si crede, pone fine a tutte le nostre questioni. Su JONP qualcuno ha chiesto a Rossi:

>Were any pressure measurements made of the primary loop during the Oct 6th test? If not, have you made any pressure measurements at another time or during another test that you could share with us?

Risposta di Rossi:

Dear John L Miller-George:
The pressure in the primary was around 1 bar.

Se cosi stanno le cose, credo concordiamo tutti che restano davvero pochi dubbi sul dispositivo, se non altro sul fatto che produca un eccesso di energia (magari non tanto quando dichiarato, ma è un problema secondario).

Altrimenti, possiamo pensare che Rossi abbia mentito, ma tutti gli esperimenti sono sempre stati condotti quest'anno a pressione atmosferica, e se pure questo poteva garantire pressioni maggiori, è noto che ci fosse una perdita di vapore, e non sono note valvole di tenuta della pressione.

Riguardo l'aspetto interno dell'e-cat e i suoi volumi, la foto di NyTeknik è abbastanza illuminante. Quel che è certo è che con tutte quelle alettature mi pare davvero difficile che l'acqua potesse stratificare temperature molto differenti su un'altezza di 20 cm. Il volume d'acqua, non saprei proprio. L'unico dato a disposizione sono le misure esterne del tutto (con o senza coibentazione non lo so) che danno 100 litri circa. A secco pesa 98 chili di acciaio, che occuperebbe solo 12 litri (fossero altri materali meno densi, facciamo pure 20 litri). Resta in teoria un volume elevatissimo a disposizione, qualcosa però che non sarebbe mai stato riempito in giornata. Fossimo stati lì potremmo capire il tutto al volo, e probabilmente, sia io sia te rischieremmo di entrare nel gruppo che ormai si fida del tutto! (checchè se ne possa pensare, io NON mi fido del tutto, tantomeno di Rossi!)

Con 100 chili di acciaio e 25 d'acqua surriscaldata, a 120°C (Delta T = 90°C) l'assorbimento
sarebbe di circa 3,8 kWh. Non ci sarebbero altre masse da scaldare. Ragionando a ritroso, e tenendo per buona la massa a secco dell'acciaio, gli 8,8 kWh potevano essere assorbiti a 120°C da 98 chili di acciaio e poco più di 70 litri d'acqua surriscaldata (ammesso sempre la tenuta di pressione che sembrerebbe negata dai fatti). E' possibile che ci fossero ben 70 litri d'acqua? Ricordiamoci che poi l'accrocchio è stato aperto e drenato davanti a tutti.

Insomma, a me, anche nel caso di pressurizzazione, non pare ci sia massa a sufficienza anche solo per immagazzinare gli 8,8 kWh a mo' di sistema chiuso, l'effetto termostato sulle 8 ore quindi mi pare un miraggio. Inoltre, c'era sempre la pompa in azione da mattina a sera.

Io dopo tutta sta serie di commenti (incredibilmente utili! non finirò mai di ringraziare Mario, Francesco, Agoz, Dmgster e compagnia per gli spunti e le analisi), sono sempre più convinto che la produzione di eccesso energetico non abbia più alcun dubbio. E sono altresi convinto che se fossimo stati presenti al test, i dettagli di pressione, portata si portata no, acqua che bolle ecc. ci avrebbero ulteriormente rilassato sulla vicenda.

Resta senza dubbio che il metodo di raccolta dati è stato... approssimativo, per essere gentili.

Carlo

giorgio lazzarini ha detto...

@paul :
grazie per la precisazione ,mi sembrava di aver letto che la fine dell'autosostentamento fosse stata ottenuta chiudendo l'idrogeno....ma ricordavo anche che Rossi parlava di quantita'minime di H utilizzato.

Carlo Ombello ha detto...

@tutti

Questo nuovo video di Radio Città Del Capo mostra molti bei particolari. In particolare dal minuto 11.04 si vede come è fatto l'e-cat, con tutte le alettature. Rossi poi parla chiaramente di vapore surriscaldato, e anche del volume del core, che quantifica in 1/3 di litro.

Carlo Ombello ha detto...

Oops... ecco il link:

http://www.youtube.com/watch?v=2-5cFOsisAo

gibierre ha detto...

Domanda da profano ,al minuto 4.30 del video un "tecnico" non so chi sia ,chiede a Rossi se c'è una corrente elettrica circolante all'interno e Rossi stoppa tutto dicendo che si sta andando troppo lontano.Si può intuire qualcosa riguardo al famoso catalizzatore leggendo qualcosa tra le righe di questo simpatico siparietto?Ciao a tutti Gabriele

Pietro F. ha detto...

per i dettagli:
https://register.epo.org/espacenet/application?documentId=ESB3JDSX3431387&number=EP08873805&lng=en&npl=false

fulldxb ha detto...

@tutti

Scusate se è una cavolata ma potreste chiarirmi il dubbio che ho scritto nel post precedente???
Che ne pensate??

Armando ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Red5goahead ha detto...

Forbes / E-cat
http://goo.gl/c7Thg

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