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venerdì 9 settembre 2011

Coi piedi sul fuoco a bruciare un cattivo pensiero

Foto scaricata dal web
Della camminata sul fuoco fatta ieri insieme a mia figlia, mi va di raccontare soprattutto un episodio "minore", legato alle ore che l'hanno preceduta, che però ha dato un senso particolare alla mia esperienza. È da parecchio del resto che non scrivevo di me sul blog.

***

"Scegliete una vostra credenza limitante, un pensiero profondamente seminato dentro di voi che, ne siete consapevoli, condiziona negativamente le vostre scelte e dunque la vostra vita."

Sono rimasto 5 minuti con la penna sopra il foglio... quale credenza limitante scegliere? Vuoto totale. Forse è difficile scegliere quale? La sensazione che il tempo non sia mai sufficiente a fare tutto quello che dovrei fare... la difficoltà a ricordare... la difficoltà a riconoscere le persone... la paura di non piacere... di non essere all'altezza...

Poi alla fine s'è imposto un altro pensiero su tutti: resterò solo! L'Ho scritto.

"Immaginate di avere messo quel pensiero sopra un tavolo, ora fate le zampe al tavolo: trovate quattro vostri pensieri (chiodi) fissi che alimentano quella credenza". 

Ed ecco quello che, devo dire con molta fatica e resistenza, ho scritto sul foglio:

             R E S T E R Ò  S O L O !             
(1)
Ho già fatto
l'esperienza
del matrimonio
(11 anni) e
mia moglie
smise 
di amarmi:
non voglio che
succeda più!
(2)
Il tempo 
passa...
invecchio
(me lo dice
mia figlia!)
Le possibilità
di restare
da solo
aumentano.
(3)
Non
m'innamoro
più di chi
s'innamora
di me;
m'innamoro
solo 
di chi
non mi ama.
(4)
Non
m'accontento
mai  
perché
ho sempre
paura
di scegliere
di nuovo chi 
mi deluderà.

"Ora vicino a ogni "zampa" scrivete perché quel pensiero non è vero."

Be', non è difficile:

(1) Sono passati 10 anni, basta pensarci! E per molti versi la mia vita oggi è meglio di allora.

(2) Invecchiamo tutti, l'importante è non invecchiare dentro.

(3) Non arrenderti, ritenta, sarai più fortunato!

(4) Non è sbagliato: meglio restare soli che condividere la vita senza una sintonia profonda.

A questo punto ci siamo alzati dalle sedie e siamo andati attorno alla pira che ardeva per preparare le braci necessarie alla camminata. Ognuno teneva ripiegato in mano il suo foglio. La nostra trainer ci ha invitato a rievocare tutte le emozioni collegate alla nostra credenza limitante: mi è venuto un groppo in gola, ho sentito una stretta al cuore e mi si sono inumiditi gli occhi.

"Ora buttatela nel fuoco!"

Ed è successo qualcosa che non mi aspettavo: appena gettato il mio foglio nel fuoco mi sono sentito pervaso da una grandissima gioia che andava crescendo mano a mano che osservavo il foglio bruciare, annerirsi e ridursi in cenere. Ho sorriso e respirato a pieni polmoni.

"Ora torneremo in sala, e ognuno di voi scriverà su un nuovo foglio la credenza limitante che avete appena bruciata voltata in qualcosa di positivo... quello per cui stasera camminerà sui carboni ardenti."

Sorpresa! Quanto prima avevo faticato a scrivere, tanto ora tutto mi scaturiva all'istante. Eccolo qui, la mia contro-credenza vergata di getto, sempre a mo' di tavolo con relative quattro "zampe":

RITROVERÒ COLEI CON CUI INVECCHIARE
      PER IL RESTO DELLE NOSTRE VITE     
(1)
Sono 
una persona  
speciale:
chi è
compatibile
con me
lo capirà
subito.
(2)
Anno
dopo
anno
sto
diventando
una persona 
persona
migliore.
(3)
Dopo tanti
errori
sarò capace 
di non
ripeterli
e farò
la scelta
giusta.
(4)
Sto
conoscendo
tante nuove
persone,
ne conoscerò
sempre più
e incontrerò
chi cerco.

Per voi magari saranno solo ovvietà. Ma spesso ci abituiamo a non vedere proprio ciò che è più ovvio. Per me, in questa caso, è così.

Quanto alla camminata sul fuoco. Mia figlia, la più giovane del gruppo, è stata super: ha camminato sulla pista di braci due volte senza nessun problema e penso che domani darà alla sua squadra un contributo determinate nella sua frazione dei 4x100.

Io invece mi sono accontentato di una sola camminata, semplicemente perché durante la prima ho avvertito un piccolo bruciore sul tallone destro, e non mi è sembrato il caso insistere. Infatti è da ieri sera che regolarmente buco e svuoto d'acqua una piccola vescichetta che dopo si è formata esattamente al centro del tallone destro: la svuoto e nel giro di un'oretta è nuovamente piena... l'avrò fatto una decina di volte ormai. Ora cerco un esperto di riflessuologia plantare che mi spieghi a quale organo corrisponda quel punto... almeno ho pure una diagnosi, funziona così.

A parte questo, ricamminerò sicuramente sul fuoco... troppo eccitante! :-)

13 : commenti:

Carlo Ombello ha detto...

Wow... non posso che condividere le tue emozioni e sensazioni in campo sentimentale, le paure e le loro motivazioni, così come gli opposti motivi di speranza. E aggiungerò che la mia vita non è mai stata tanto varia e piena come quando le mie sofferenze sentimentali si sono presentate o acuite! Con l'età (e col "passo" di andarmene dall'Italia) ho imparato a vivere appieno, e questo si è sempre legato alla sfera sentimentale in due modi opposti ma... identici. Quando ho vissuto emozioni amorose esaltanti, tutte le mie idee e i miei piani sono sbocciati e cresciuti in un circolo virtuoso. Quando poi ho subito pesanti batoste sentimentali, conscio che abbattersi come facevo un tempo è un inutile limite e uno spreco, ho imparato a incanalare l'energia positiva e "trasmutarla" (...) in pensieri positivi e azioni, forse ancora più dirompenti e immediate di quelle seguenti ai picchi positivi (l'idea di base è: non voglio ricordare sto periodo per la tragedia amorosa, ma per nuovi traguardi raggiunti dimenticandola!). Molto di quel che sono e faccio ora lo devo agli alti e bassi in amore, che hanno condizionato e deviato il corso della mia vita. I miei ultimi cinque anni sono valsi più dei precedenti 28.

:)

Carlo Ombello ha detto...

*incanalare l'energia negativa...

Anonimo ha detto...

In certe situazioni ciò che ci sconcerta è lo scoprire quanto sentimento ,volontà di dividere le esperienze ,quanto amore è dentro di noi e non troviamo dove o a chi indirizzare tutte queste emozioni.
è il momento di ritrovar sè stessi e pensare con fiducia che sentirsi dentro questo grande sentimento di dare..sicuramente col tempo attorno a noi qualcuno lo recepirà

einstein1969 ha detto...

Finalmente, qualcuno che comincia a lottare contro l'oscurità fondamentale e condivide la sua esperienza. C'e' chi lo fa' tutti i giorni... Perche' la gioia e' nella lotta... e la lotta e' fino alla fine... dove accompagnati dai nostri amici e compagni varcheremo la soglia dell'ultimo viaggio che faremo da soli...

"Solo sconfiggendo un potente nemico si puo' dimostrare la propria vera forza"

Non mollare!

Con profondo rispetto e stima.

Francesco

nemo ha detto...

@Daniele
Le tue paure sono le mie. Forse dovrei provarci anch'io a camminare sul fuoco.
Sai, quello che ho scritto sulla gravità quantistica, l'ho pensato dopo qualche mese dalla mia separazione. Sono stati i momenti più dolorosi di tutta la mia vita. Mia figlia non aveva nemmeno 3 anni e la mia ex la portata con se a più di 100 km da casa.. Allora studiare la fisica era l'unico modo che avevo per distrarre la mente. Se non avessi trovato quello sfogo per rilassare la testa, penso che sarei potuto .... impazzire.

sukoy ha detto...

Il fuoco serve solo ad esorcizzare le paure. Le paure sono emozioni.
Hai cercato di dicretizzare tutte le tue paure attraverso una visione logica della vita.
La logica è inconfutabile è sempre vera ed è un ottimo appiglio, peccato che i sentimenti fanno parte di quell'area del cervello che se ne fotte altamente della realtà o dei sensi attraverso cui percepiamo la realtà.
L'unica via è cerca di allenare il proprio io dandogli delle sicurezze reali(logiche) e prima o poi le paure dovrebbero andarsene da sole senza accorgersene.

epOde ha detto...

@Daniele 22passi

Per le vesciche ci vogliono le patate.. no non quelle.. Quelle da pelare... :) l'amido della patata è un toccasana per le vesciche!

Sono molto contento per la tua figliuola.. Domani fammi sapere com'è andata la gara!!

Sempre che riesca a leggere dal mio iPhone... Domani sono ad'un matrimonio... Per la serie del dito anulare e la predisposizione all alchool... :))

Anto ha detto...

ti passo una dritta, il rimedio di mia nonna per evitare che le vesciche si riempiano di nuovo: bisogna lasciare il buco aperto! infila in un ago (sottile) un filo di cotone; passa l'ago nella vescica, in modo che il cotone entri in u buco ed esca dall'altro; taglia il filo e legalo, in modo che tenga aperti i due buchi. Disinfetta e metti un cerotto in modo da non rischiare che il filo impigli da qualche parte. In poche ore la vescica sarà vuota e secca (consiglio, come disinfettante, la tintura madre di calendula).

sukoy ha detto...

lo si usa al soldato questo espediente :)

Daniele Passerini ha detto...

@Carlo
Carissimo, sono 10 anni che vivo (tra voli e cadute) all'insegna di quello che hai scritto... devo dire che un po' di stanchezza è subentrata... tutto qui... ma non mollo. :)
Un abbraccio e a presto

@robi
Hai assolutamente ragione. Il problema è che le paure ci portano a trattenere dentro il meglio di noi... mi rendo conto che sono in questo nodo. Fiducia, fiducia, fiducia: ho da ripetermelo come un mantra!

@einstein1969
Non dobbiamo vergognarci a dire quello che proviamo. Confessare le proprie debolezze ci rende più forti, ci permette di capirle meglio, ci permette di incontrare persone che sanno quello che proviamo... e ci capiscono senza giudicare. Se poi qualcuno giudica, non importa: è un problema suo.
Un abbraccio e grazie.

@Nemo
Ti abbraccio forte: sento nelle tue parole la stessa esperienza che affrontai io... anch'io ricordo quei mesi come i più dolorosi della mia vita.

@Sukoy
Le visioni logiche della vita non fanno per me... alla fine decido sempre in funzione di quello che sento, non di quello che penso. In generale ciò che penso rappresenta la mia Anima molto meno di quello che sento, l'ho sperimentato tante volte ormai.
Il problema è dominare le emozioni quando non sono positive e ci limitano: bisogna imparare insomma a contenere le emozioni che nascono dalla paura e liberare quelle che nascono dalla felicità. Non viene per nulla facile in certi momenti.
Camminare sul fuoco e semplicissimo. Sono molto più ardenti i carboni di certe situazioni che ci offre la vita!

@Enrico
@Anto
Grazie ragazzi, ormai è passato tutto, senza ricorrere a patate e filo di cotone... in effetti, se uno non ha fretta, la cura migliore è sempre il tempo! :)

Carlo Ombello ha detto...

Dimenticavo Daniele,

Quando vi decidete a venire qui in visita, ho deciso che faccio un barbecue in giardino. Prima mangio, poi a pasto finito getto i carboni sull'erba e ve li do in pasto. Sounds good? :P

sukoy ha detto...

@Daniele

prendi ad esempio il punto 3 prima dell'esperienza mistica, pensavi

"Non m'innamoro più di chi s'innamora di me; m'innamoro solo di chi non mi ama."

parole dettate dalla paura di ripetere, quelli che a tuo avviso sono errori.

dopo invece dici

"Dopo tanti errori sarò capace di non ripeterli e farò la scelta
giusta."

parole dettate dalla logica, nel senso "ho commesso degli errori(ripeto quello che a tuo avviso sono errori) ho imparato e quindi non li commetto più. Pensiero estremamente logico.

La paura è un meccanismo di autodifesa primordiale senza il quale probabilmente il genere animale non sarebbe mai esistito, non è un sentimento a mio avviso.
Prendi un cane picchialo pesantemente(una sola volta va bene), avrà terrore verso qualsiasi uomo per sempre. L'unico modo per convincerlo del contrario è dimostrargli giorno dopo giorno che non tutti sono come colui che lo ha picchiato. Questo lo fai attraverso un meccanismo logico, dopo tot tempo che tu gli dimostri affetto e attenzioni, il suo cervello per induzione logica abbatterà la paura per avvicinarsi a te.

La paura è un argomento che mi interessa molto, anche perchè penso che sia uno dei fattori che maggiormente influenzano la vita di tutti i giorni.
Questo ovviamente è il mio pensiero e sono ben lieto di discuterlo.

Daniele Passerini ha detto...

@Carlo Ombello
It sounds fetecchia! :)))

@Sukoy
Ok, ora ho capito cosa intendevi. Dici che il modo migliore per vincere le paure del cervello rettiliano è sconfiggerle con la ragione della corteccia cerebrale: vero (e molto PNL). Personalmente resto convinto che questo serve ma non sempre basta (a me che vivo in quanto senso più che in quanto penso non basta), serve anche un "quid" in più... un "catalizzatore segreto" non razionale :)) e ognuno di noi deve scoprire qual è!
A quel punto ragione + "catalizzatore segreto" = bye bye paura!

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