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mercoledì 23 febbraio 2011

Prova tecnica non ufficiale dell'E-Cat (II)

Bologna 11/02/11 - quadro di controllo (photo by Daniele Passerini)
Bologna 11/02/11 - E-Cat Ni-H (photo by Daniele Passerini)
(...segue) Ok, era da quasi due settimane che friggevo a tenermelo per me, ma mi ero impegnato alla riservatezza. Bene, oggi Levi mi ha finalmente autorizzato a svelare che l'11 febbraio scorso sono stato presente, come osservatore, al test tecnico non ufficiale, effettuato a Bologna nella stessa sede dove era stato predisposto l'esperimento del 14 gennaio. Sono arrivato a test già in corso e dalle ore 21 del 10 febbraio alle ore 6.45 della mattina seguente stato accanto all'E-Cat funzionante.

È ovvio che non avendo questo test alcun valore, se non di prova preparatoria per chi l'ha realizzata, non placherà minimamente le polemiche in corso dal 14 gennaio in poi, anzi è presumibile che le alimenterà. Almeno fino a quando, nelle prossime settimane, si predisporranno finalmente dei test con dei protocolli sperimentali inappuntabili e sotto il controllo e l'egida dell'Università.

Il dottor Francesco Celani, dell'Infn di Frascati, si è espresso sull'ultimo sviluppo della vicenda indirizzando alla sua mail-list, poche ore fa, la seguente dichiarazione.

Cari Colleghi,

ho avuto, da poco, copia di un secondo test effettuato da Andrea Rossi a Bologna alcuni giorni fa e appena pubblicato on-line da una nota (e molto diffusa, 327000 lettori) rivista scientifica svedese (Ny Teknik). [ndr qui]

* Questa volta ci sono stati alcuni significativi progressi nella conduzione dell'esperimento rispetto al "caotico" ed affrettato (mi si perdonino i termini) test effettuato a Bologna il 14 Gennaio 2011.

* In dettaglio:

a) la durata del test è stata aumentata da circa 1 ora a 18 ore;

b) Il flusso dell'acqua è stato considerevolmente aumentato (da circa 5cc/s a ben 1000cc/s) per evitare che il sistema operasse nel regime d'ebollizione (difficile valutare esattamente la potenza in uscita causa possibile presenza di acqua liquida mescolata al vapore).

* Purtroppo, in tale esperimento, il flusso di acqua NON era generato utilizzando una pompa ma attaccandosi direttamente alla conduttura dell'acqua (dichiarata avere una pressione di ben 8 Atmosfere)*.
Ovviamente, date le note instabilità di pressione dell'acqua nelle condutture (oltre a problemi di "sassolini" che potrebbero ostruire la serpentina di raffreddamento) e l'elevatissimo flusso di acqua "dichiarato" (un litro al secondo!!!), la misura, anche se sembra aver dato risultati nettamente superiori a quelli del 14 Gennaio 2011, ritengo che debba essere

RIPETUTA in condizioni di lavoro STABILI e CONTROLLATE.

Ho già dichiarato, per vie brevi, la mia disponibilità a far effettuare test in condizioni più "standardizzate" e facilmente controllabili: ho già fornito numerosi suggerimenti "operativi" al riguardo.

* Reitero il mio suggerimento che, nelle condizioni operative dichiarate da Rossi, un flusso ragionevole (e di agevole "gestione") dell'acqua di raffreddamento, sia di 50-100cc/s.

* Nonostante le mie su-citate critiche, desidero complimentarmi con il Gruppo di Rossi per i progressi ottenuti e la buona volontà mostrate.

Grazie per l'attenzione,

Francesco CELANI

******************************************************
* Il dottor Celani ha semplicemente frainteso, nel corso di una telefonata, una frase del dottor Levi: non è stata mai dichiarato nessuna misure di pressione perché non è stata effettuata. È stata invece misurata e dichiarata una portata di 1 l/s. Inoltre si ribadisce che questo test non aveva altra pretesa se non quella di permettere a Levi di conoscere meglio la macchina, come si accende, controlla e spegne, in vista degli esperimenti che verranno tra poche settimane effettuati dall'Università di Bologna in base a protocolli sperimentali condivisi con esperti del settore.

P.S. Dal forum di EnergeticAmbiente (qui) riporto l'intervento di Vettore che, riferendosi all'articolo pubblicato da NyTeknik, mi pare abbia colto benissimo ciò che questa nuova prova, con tutti i limiti che si sono evidenziati (e ce ne sarebbero ben altri), ha aggiunto alla precedente:

Ci sono dei dettagli interessanti che non si erano capiti bene:
1) la prova serviva per far prendere confidenza con l'apparecchio agli sperimentatori dell'UniBO;
2) la portata dell'acqua, nonostante sproporzionata e non costante è stata misurata periodicamente con un contatore volumetrico;
3) l'apparecchio ha funzionato per tutte le 18 ore con il rubinetto dell'idrogeno chiuso! (Aperto solo all'inizio per caricarlo).
4) per quanto detto sopra si capisce che non è necessario fare il vuoto o fare cicli di pulizia o assorbimento dei gas: funziona tutto al volo;
5) l'intero apparato è stato aperto ed ispezionato: nel box di controllo ci sono solo 5 PLC, e nel reattore non c'è niente di "fraudolento" e quasi tutto il peso ed il volume sono dovuti alla schermatura di piombo.
6) da questa foto frontale si capisce che il box di controllo non è altro che una specie di comando che contiene solo 5 termostati (o qualcosa di simile), più un interruttore generale:
http://1.bp.blogspot.com/-W47iZf0Zw-...Cat110211b.jpg 
E' quasi certo a questo punto che i 5 fili che entrano nel reattore alimentino delle resistenze.

52 : commenti:

tia_ ha detto...

Potresti chiedere a Levi chi ha messo la sonda di temperatura che misura la temp. di uscita dell'acqua (in parte alla tua testa nella foto)?
La zona in cui è stata messa è coperta da segreto o visibile a tutti su richiesta?
Ultimo, ma non meno importante, la sonda come è stata messa? A contatto con la guaina del tubo (come la prima sonda, vedi altra foto che hai pubblicato) o a diretto contatto con il fluido?
Grazie

Massimo - Bologna ha detto...

@ Daniele
Era il test dove hanno misurato min.15 kw per 18 ore cioe' 270kwh in totale vero ?
Ricordi la temperatura dell'acqua in uscita quanto era questa volta, visto che il flusso era molto superiore ?
Sei riuscito a capire come viene spento il reattore ? cioe' in che modo viene controllata / fermata la reazione ?
P.S. quello nella foto sei tu vero ?
Ciao
Massimo - Bologna

Claudio_F ha detto...

Sei consapevole che se la cosa va avanti tu stavi osservando qualcosa che sara' riportato accanto alla prima macchina a vapore e alla prima pila di Fermi su tutti i libri di storia dei prossimi secoli? ;)

Grazie per gli aggiornamenti in tempo reale.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Se proprio lo vuoi sapere, al posto di Levi e Rossi, non avrei fatto uscire informazioni su questa prova "privata". Nel momento in cui partiranno gli esperimento ufficiali col "bollino" dell'Università, allora sarà dovere di tutti i membri del gruppo di ricerca rispondere a qualsiasi richiesta di chiarimento su quanto andranno facendo. Adesso, no, perciò non sto più a inoltrargli domande. Sono ragionevolmente sicuro che tra un mese ci saranno parecchie misure ufficiali su cui ragionare con costrutto.

@Massimo
1) Durante le quasi 10 ore in cui sono stato presente la temperatura dell'acqua in ingresso era attorno ai 7,5°C, quella dell'acqua in uscita sui 14°C.
2) Ho visto la procedura per spegnerlo (ci vuole qualche minuto).
3) Quello della foto io...? Ma come ti viene in mente! :)))

@Claudio_F
Va be', non mettiamo l'E-Cat davanti ai buoi! ;)

Massimo - Bologna ha detto...

@Daniele
scusa se insisto ancora, ma sono curioso di sapere cosa fanno esattamente per spegnere il reattore, intendo.. agiscono in modo da ridurre la pressione dell'idrogeno (lo lasciano uscire), o raffreddano i reagenti o cosa altro ? se la risposta e' che raffreddano i reagenti sotto una certa temperatura, come fanno a farlo ? pompando ancora piu' acqua ?
Comunque ho letto anche il rapporto di Levi pubblicato sulla rivista Ny Teknik... dove dice che questa volta ha potuto esaminare gran parte dell'apparato senza trovare "trucchi"... molto interessante. Hai assistito anche tu a tale "esame" ?
Ciao
Massimo - Bologna

Daniele Passerini ha detto...

@Massimo
1) L'idrogeno si usa solo per caricare il reattore, poi la bombola resta sempre chiusa.
2) Per spegnere il reattore ho visto che si interviene solo sui comandi della scatola di controllo.
3) Sono arrivato a metà test quindi non ho assistito all'esame che dici.
Cavolo... io sono curioso di natura, ma tu mi batti! :)

Cesare ha detto...

@ Daniele
Innanzitutto grazie per i costanti aggiornamenti e per le interessanti interviste ai vari protagonisti.
Sto seguendo le evoluzioni passo dopo passo con grande interesse, sia attraverso il tuo blog che dal sito "journal of nuclear phisics", pur non essendo un esperto in materia.
Personalmente preferisco restare prudente ed attendo l'esito delle prossime misurazioni ufficiali. I risultati dovrebbero confermare o meno la bontà dell'invenzione e magari potrebbero fungere anche da ago della bilancia in merito all'esito della domanda di brevetto dell'Ing. Rossi.
E' davvero un peccato che le aziende italiane del settore non siano parte in causa ... ma alla fine ciò che davvero conterà saranno i risultati concreti.

Buon lavoro a tutti.

Cesare

Massimo - Bologna ha detto...

@ Daniele
Si lo so, sono un rompiballe !! :)
Non e' comunque solo una curiosita' fine a se stessa, capire come si spegne la reazione .. fa capire qualcosa della stessa !
Ho capito dalle tue parole che premono qualche pulsante sul pannello di controllo, ma non sappiamo cosa fa quel pulsante ! Dal momento che suppongo che la reazione - una volta innescata - si auto alimenti producendo da sola il calore necessario al suo mantenimento, non credo che possano interromperla smettendo di scaldare i reagenti, visto che il calore ormai viene dai reagenti stessi.
Effettivamente ho letto nel report di Levi pubblicato sul sito svedese che questa volta la bombola di idrogeno era stata chiusa dopo aver caricato il reattore, ma idrogeno ce n'era comunque nel reattore, forse viene spento facendolo uscire (tramite quei comandi) dal reattore stesso, facendo "morire di fame" la reazione ?
Forse i reagenti vengono "innondati" direttamente di acqua per far calare la temperatura degli stessi al di sotto di una soglia "critica", ma non ho ben capito se i reagenti sono sempre a diretto contatto con il flusso di acqua che scorre oppure sono isolati e eventualmente vengono raffreddati innondandoli solo nel momento che devono spegnere.
Insomma, e' una cosa che mi ronza da un po'... se riuscissi a chiedere...
Grazie come sempre della tua pazienza
Ciao
massimo - Bologna

Daniele Passerini ha detto...

@Cesare
Ti ringrazio delle tue parole.
Qui si spera tutti che stavolta sia la volta buona, per passare a una nuova epoca!

@Massimo
Accontentati di una foto in più! :)
(e ti prevengo, non ne ho altre)

AlexFe ha detto...

@Massimo
prova a guardarti i video della prova del 14 febbraio, ad un certo punto Celani (o Levi, boh, quello col maglione rosso) dice che hanno spento il reattore "aprendo l'acqua" (vado a memoria)...

@Daniele
personalmente ti invidio, quella che stai vivendo deve essere un esperienza incredibile, cose da raccontare ai nipoti!!
Direi che a questo punto le domande tecniche sono precoci e superflue, in più sono spariti gli scettici e personalmente ne sento un po' la mancanza...in ogni caso vorrei porti un quesito, almeno ci provo.
Rossi ha ripetuto fino alla nausea che le prime applicazioni saranno di tipo industriale per vari motivi tra cui la sicurezza, perché in ambito industriale c'è sempre un tecnico o una squadra che provvede al perfetto funzionamento degli impianti.
Ecco, per quanto riguarda l'e-cat, nella sua parte "idraulica" la cosa può essere chiara, ma tecnici che possano fare manutenzione al reattore a fusione (passamela) mi pare siamo scarsi!!
Ecco a tal proposito, ci sarà o potrebbe o sai nulla a proposito di una formazione?
O comunque, chi dovrebbe, a parere del titolare del brevetto (diamolo per scontato dai), provvedere alla manutenzione delle componenti interessate nelle LERN??

Che noia tutte queste domande!
Era molto più eccitante il massacro tra creduloni e ottusi :)))


P.S. Dopo tutte quelle ore vicino all'e-cat hai notato nessun effetto collaterale tipo superforza, superudito, lievitazione o cose simili??

Massimo - Bologna ha detto...

@Alex-Fe
Si, ricordo che avevo notato anch'io Levi dire che spegnevano tutto buttando acqua. Volevo pero' capire meglio cosa intendeva, cioe' se effettivamente per spegnere/regolare il reattore basta raffreddarlo, e se questo viene fatto semplicemente aumentando il flusso di acqua che gia' sta scorrendo nell'impianto di raffreddamento, oppure cos'altro. Mi incuriosisce capire se e' possibile modulare la potenza di erogazione del reattore in qualche modo che non sia il semplice raffreddamento dello stesso, ma mi sembra di intuire che la reazione, una volta innescata scaldando i reagenti, possa essere gestita solo in modo indiretto, cioe' gettando piu' acqua per raffreddarlo fino a spegnerlo, eventualmente.
Massimo - Bologna

NB ha detto...

Sono un po' arrugginito con i conti e non so se è corretto ma un salto di circa 7° ad un flusso d'acqua di 1 litro al secondo (mi sembra una follia!) significa che l'E-Cat sta sputando circa 28 kW !!
Qualcuno me lo conferma...credo ci sia qualcosa che non va
NB

p.s. ciao Daniele e grazie di questo Blog!!! :o)

AlexFe ha detto...

Direi che 28 kW sono più che possibili visto che il test del 14\2 aveva dato una produzione di 20 kW e Rossi dichiarò che ci stavano andando piano....niente male per un tubo piegato.

@Daniele
Andando completamente OT vorrei approfittare della visibilità del tuo sito per dare un po' di risalto alla VERA situazione in Libia

http://www.ilmondodiannibale.it/

io non centro nulla con questo sito, ma la situazione è talmente drammatica che, a mio personale giudizio, bisogna intervenire e non con sanzioni o preoccuparsi del flusso migratorio che verrà.

C'è gente che muore adesso, vediamo di smuovere un po' di opinione pubblica!!!!

Blade Runner ha detto...

Acquedotti a 8 atmosfere?
E cos'era, la presa dell'antincendio?
Normalmente in rete non si superano le 3 Atm.
Non ce l'avevate un pressostato da quelle parti?
O avete tirato ad indovinare?
La pressione determina la portata, e la portata può far sballare di MOLTISSIMO i risultati finali!!
Se continuate ad andare ad occhio in questo modo, non caverete un ragno dal buco.
Ciao da francesco

Anonimo ha detto...

@Daniele
Mi dispiace, anche questa prova .non è convincente!!
Se l’assetto sperimentale di questa prova è quello raffigurato nelle foto il risultato non può convincere:

Questo per un motivo molto semplice.

Il calore generato dal catalyzer, i famosi 15 kW e passa, viene stimato sulla base del salto tra le temperatura dell’acqua in entrata e quella in uscita, ma quest’ultima viene misurata all’interno del cartoccio, e ciò non va bene.

Nel momento in cui la sonda, in questo caso il bacchetto che entra in diagonale nella parte verticale, penetra nel cartoccio, esce dal controllo del verificatore (Levi) e rimane nel pieno controllo del verificato (Rossi). E’ possibile immaginare che nel punto in cui si appoggia l’elemento sensibile ci sia una resistenza di poche decine di watt, alimentata dalla cosiddetta corrente di controllo, che innalza la temperatura della sonda falsando la misura.

Per essere credibile è necessario, benché non sufficiente, che la sonda per la temperatura di uscita sia inserita nel tubo di plastica che esce dalla sommità del catalyzer, esattamente come è stato fatto per la sonda che misura la temperatura di ingresso. Non guasterebbe utilizzare dei tubi di adduzione e di scarico trasparenti, come quelli utilizzati nella prova del 16 dicembre, che poi stranamente sono diventati neri opachi in quella del 14 gennaio e ora sono gialli, sempre opachi.

Un altro problema è lo scarso valore del salto di temperatura, con una potenza di 15 kW e una portata di quasi 1000 g ogni ora il salto di temperatura è di circa 4 °C. E’ sufficiente un errore strumentale di appena +/- 1 °C per variare la stima del calore prodotto di ben +/- 4 kW.

E’ quindi essenziale conoscere il modello (quello vero stavolta) delle 2 sonde di temperatura e dello strumento cui sono collegate e la loro precisione.

Sarebbe ancora meglio scegliere un valore intermedio di flusso dell’acqua. Non si capisce perche si debba passare da pochi g al secondo a circa 1000, passando così da grossi problemi sulle condizioni del vapore a grossi problemi sull’errore strumentale su salto di temperatura. Concordo quindi con il dr. Celani sul fatto che il flusso dell’acqua debba essere regolato su un valore di circa 100 g al secondo in modo da avere un salto di qualche decina di gradi ed evitare così entrambi i problemi.

Sarebbe anche importante che tutta la strumentazione utilizzata per la verifica sia sotto il completo controllo del verificatore, cioè che sia di proprietà del DF e gestita dal DF. Questo vale, non so se sia già così, anche per il PC che registra i dati e per il contatore dell’acqua.

Senza questi accorgimenti mi dispiace ma non si può dare credito ai risultati annunciati,.
Spero vengano adottati nelle prossime prove.

AldoB65

francescog ha detto...

Aldo è inutile che insisti questo test non è "ufficiale" ma è servito a levi per questo:http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3108242.ece

in poche parole serviva per prendere confidenza con l'apparato (probabile che l'altra prova avvenga in totale autonomia) ed ha avuto la possibilita di smontare e vedere dentro (la parte vitale il reattore verò è propio non è stato smontato ma il suo volume era intorno a 1L)quelle misure sono servite solo per vedere se quello visto funzionava e non serviva un'elevata precisione ed è stato fatto con mezzi di "fortuna" solo perchè non avevano sottomano il materiale adatto (che ora stanno raccogliendo per il test ufficiale)

aggiungo:http://1.bp.blogspot.com/-W47iZf0Zw-Q/TWWlOz65N3I/AAAAAAAAE58/5Qt5yMXKjPU/s1600/E-Cat110211b.jpg

francescog ha detto...

scusate il link è questo:http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3108242.ece

Daniele Passerini ha detto...

@AlexFe
Formazione? Non mette' il carro davanti ai buoi... intanto aspettiamo che venga dimostrato senza ombre di dubbio che funziona. Il primo test è stato "folk" il secondo è stato a mero uso interno. Ben vengano protocolli sperimentali inoppugnabili del Dipartimento di Fisica (e collaborerà anche l'Infn di Bologna, e sono certo che anche i consigli del dottor Celani dell'Infn di Frascati saranno presi in alta considerazione).

Sono spariti gli scettici? Scherzi?!

Effetti collaterali... sì, comincio a fondere!!!

P.S. Sulla Libia hai assolutamente ragione, seguo con apprensione la situazione (l'unico post che ho scritto al riguardo era a uso interno Italiano), non solo perché avrà ovvie ripercussioni sui nostri confini, ma soprattutto perché c'è un genocidio in corso e tocca fare qualcosa!

@Massimo
La mia impressione è che la potenza possa essere modulata eccome! ;)

@NB
Grazie a te per seguirmi. :)

@Francesco
Le 8 atmosfere sono state una mera svista di Celani... ho aggiornato il post è aggiunto una nota.
P.S. Grazie 1000 della domanda, se non era per te... io manco ci avevo fatto caso a questa misura riportata da Celani (N.B. che sull'articolo su NyTeknic Levi non ne parla, ne lo ho fatto altrove).

@Aldo
Dici: "Sarebbe anche importante che tutta la strumentazione utilizzata per la verifica sia sotto il completo controllo del verificatore, cioè che sia di proprietà del DF e gestita dal DF. Questo vale, non so se sia già così, anche per il PC che registra i dati e per il contatore dell’acqua.
Senza questi accorgimenti mi dispiace ma non si può dare credito ai risultati annunciati.
Spero vengano adottati nelle prossime prove."

Sono totalmente d'accordo con te, e questa e esattamente la direzione in cui si muoverà Levi nel momento in cui l'Università prenderà formalmente in mano la sperimentazione. Ancora manca il contratto di ricerca siglato con Rossi, ma ormai è questione veramente di poco.
Quello che ci divide è che tu scommetteresti che verrà dimostrato che è una bufala, io invece scommetterei che ci scapperà pure un Nobel.

@FrancescoG
Grazie della tua precisazione ad Aldo, ma come vedi io stesso riconosco la validità delle sue affermazioni, perché anche se il test è privo di valore comunque invece di tenerlo privato è stato reso pubblico.
Quello che comunque si può ricavare da questo test (sempre che non si dia per scontato che sia tutta una messa in scema, chiaro) mi sembra sia stato ben sintetizzato nel forum di EnergeticAmbiente in un intervento che ho aggiunto come post scriptum al post.

Daniele Passerini ha detto...

P.S.
@ AlexFe
Grazie per il link a http://www.ilmondodiannibale.it/
Non lo conoscevo ed è veramente una miniera di informazioni.

massimo - Bologna ha detto...

@ Daniele
Se la reazione puo' essere modulata... sarebbe proprio interessante sapere come. Ma Levi e' in grado di agire in autonomia sui controlli per regolare/spegnere la reazione (cioe' sa cosa fanno quei comandi) ?
Se avrai altre occasioni di intervistare Rossi o Focardi o Levi potresti indagare sull'argomento modulazione / spegnimento della reazione, magari si capisce qualcosa di come funziona la stessa.
Grazie della foto e delle altre info intanto.
Ciao
massimo - Bologna

tia_ ha detto...

>5) l'intero apparato è stato aperto ed ispezionato

No. Come da articolo, c'è una parte non ispezionata di volume circa 1 litro.

zippo ha detto...

@Daniele e Massimo:

a una precisa domanda sul blog, Rossi ha risposto che la potenza di un singolo modulo non puo' essere modulata: acceso o spento.

Probabilmente si riferisce all'apparato industriale che e' tenuto volutamente a "bassi" regimi per motivi di sicurezza. Che poi, in laboratorio, si possa fare in modo di ottenere piu' energia a parita' di elementi coinvolti anche questo l'ha detto riferendosi a esperimenti passati, Ma il "prodotto" da immettere sul mercato non sara' modulabile.

Non so se e' un limite della tecnologia; sicuramente ha un gran senso dal punto di visto ingegneristico, data l'applicazione che intende farne.

Anonimo ha detto...

@FrancescoG
Il mio voleva esser un intervento costruttivo, affinché i risultati, qualunque essi siano, risultino il più possibile inattaccabili.

Una chiara e trasparente preparazione dell’esperimento è sempre necessaria, tanto più in questo caso. Infatti il conflitto di interessi di Levi è palese: fa parte del “board of adviser” del blog di Rossi ed è stato a lungo collaboratore di Focardi. In più continua a fare dichiarazioni intempestive di assoluta fiducia sull’efficacia del dispositivo che deve verificare. Così facendo il dr. Levi si pone nella posizione di un giudice che dichiara prima del processo la sua convinzione sul caso che è chiamato a giudicare.

Mi è sembrato quindi giusto far notare che questo test tecnico preliminare per come è stato condotto, a giudicar da quel poco che se ne sa, come sempre grazie soprattutto alle preziose foto di Daniele, non dimostra nulla.

AldoB65


@Daniele
Io non scommetto sulla bufala, forse ho dato un’idea sbagliata del motivo alla base della mia preoccupazione. In questo momento non mi appassiona il dibattito circa l’efficacia o meno del catalyzer. Io sono preoccupato di come viene verificata la sua efficacia. Se venisse condotta in modo professionalmente ineccepibile io me ne starei tranquillo e mi rimetterei al giudizio che ne verrebbe fuori, positivo o negativo che sia. Purtroppo mi sono reso conto che il test pubblico è stato condotto in un modo assolutamente approssimativo, dando luogo ad una montagna di obiezioni ed esponendo il mondo universitario e scientifico italiano a giudizi poco lusinghieri da parte di molti osservatori internazionali.

Vorrei pertanto dare il mio modesto contributo per evitare che ciò avvenisse anche per le prossime prove.

AldoB65

zippo ha detto...

@tutti_gli_scettici_del_pianeta:

signori, le misurazioni fanno tutte schifo, i ricercatori universitari italiani dovrebbero andare in campagna a raccogliere patate, l'acqua che esce dai rubinetti di bologna e' radioattiva e lo sanno tutti; in zona roveri poi non ne parliamo...

Tutto quello che ho scritto al capoverso precedente potrebbe anche essere vero. Ma i fatti sono molto piu' semplici: c'e' un "coso" di un litro di volume alimentato da qualche centinaio di watt (l'idrogeno al massimo potrebbe essere un litro a 80 atm) dal quale esce acqua calda (volendo anche molto calda, ossia vapore) per 18 ore.

Non c'e' bisogno di un fisico coi controfiocchi per dare un si o un no: basta una massaia! La quale sa perfettamente che la caldaia piu' efficiente che ha in casa, ossia il forno a microonde, manco riesce a fare bollire in un minuto una tazza d'acqua di 292 gr. Provate a farvi un the e ve ne accorgerete.

Quindi la questione e' una e una sola: Levi e' un ladro? Non chiedo neanche il perche' dovrebbe esserlo, chiediamoci solo se lo e' o no. Questa e' l'unica domanda che ha senso. Il resto sono domande poste in modo illogico, data la sede, da persone che la logica la conoscono benissimo. E quindi intellettualmente disoneste. Se non e' cosi', metteteci la faccia; ma non in senso figurato, in senso sfigurato: mettete la vostra faccia davanti all'uscita del vapore per 18 ore!

Tanto vi si deve per la difesa dei vostri interessi di bottega, qualsiasi essi siano.

microguru ha detto...

@NB

Per calcolare l'energia generata dal reattore basta conoscere il calore specifico dell'acqua pari a 4186 Joule/kg*°C.

Questo significa che occorrono 4186 Joule di energia per elevare di 1°C la temperatura di 1kg di acqua.

Dunque per elevare la temperatura di 1kg d'acqua di 6.5°C occorrono 4186*6.5= 27209 Joule di energia.

Siccome il flusso d'acqua in uscita dal reattore corrisponde ad 1kg/sec significa che ogni secondo vengono prodotti 27209 Joule di energia.

Siccome 1 Joule = 1W*sec possiamo dire che la potenza del reattore vale 27209 Watt (27,2kW).

Per calcolare l'energia totale prodotta basta moltiplicare la potenza per il numero di ore di durata del test: 27,2kW*18h= 490kWh di energia.

L'energia fornita al reattore durante tutto il test ammonta invece ad appena 1,7kWh compresa la fase iniziale di innesco (0,2kWh innesco + 1.5kWh a regime).

Se i dati forniti sono corretti il reattore ha quindi erogato 280 volte l'energia che e' stata spesa per avviarlo e sostenerlo.

:)
microguru

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Sì, giusta correzione.

@Aldo
A essere sincera la metafora del processo non mi piace e sai perché? Perché ahimè sappiamo che spesso nei processi trionfa non chi dice il vero ma chi può pagarsi i migliori avvocati. La scienza preferisco vederla ancora in un'ottica rinascimentale: osservare, sperimentare e svelare le meraviglie della creazione.
Riguardo la necessità di cambiare marcia nei protocolli sperimentali, ti ho già detto in varie occasioni di essere pienamente d'accordo con te.
L'ultimo test non dimostra nulla e nulla voleva dimostrare, è solo stato un corso di "pilotaggio" del reattore.
La tua preoccupazione è condivisa da tanti, me compreso, non a caso il dottor Celani dell'Infn di Frascati (e vicepresidente dell'ISCMNS) si è detto disponibile a mettere la sua esperienza al servizio del gruppo di ricerca bolognese, così come io sono disponibile a dare la massima pubblicità ai suoi consigli! Anche il tuo contributo naturalmente è benvenuto, modesto o immodesto che sia. Purché poi il tutto non si trasformi in una partita della nazionale: dove milioni di italiani vogliono dire la loro e fare l'allenatore! ;)

@Massimo e Zippo
Riguardo la questione della modularità credo che abbia perfettamente ragione Zippo. Rossi è consapevole del vantaggio tecnologico che ha, può quindi permettersi di fare quel che Steve Job fa quando lancia un nuovo prodotto Apple: offre sempre molto meno di quello che avrebbe potuto implementarci. Questo margine tra quello che la macchina potrebbe fare e quello che la macchina viene limitata a fare, serve a garantire affidabilità e margini di miglioramento notevoli. In questo modo si può continuare la fase di sviluppo e ricerca senza ansia di dover correre. Penso che l'E-Cat avrà altri competitor e Rossi ragiona già ora in tale ottica.

@Microguru
Forse senza volerlo hai toccato, a mio parere, un punto importante: Rossi in primis e Focardi e Levi conoscono molto bene le potenzialità dell'E-Cat... per questo (per ora) non si sono preoccupati un gran che dell'approssimazione delle misure: si sentono come uno seduto al volante della Ferrari a cui per stravincere basta dimostrare di poter raggiungere 50 km/h! ;)

tia_ ha detto...

Purtroppo Levi non risponde :(
Daniele, per favore, non puoi chiederglielo? E' una domandina che cambia davvero tutto.
La sonda di temperatura per l'acqua in uscita fa parte della zona non ispezionabile o è liberamente accessibile?
Grazie

tia_ ha detto...

>Infatti il conflitto di interessi di Levi è palese: fa parte del “board of adviser” del blog di Rossi

No.

Anonimo ha detto...

@Tia

La risposta giusta è “Non più”.

Ne ha fatto parte dall’inizio del blog, fino ad almeno il 7 febbraio scorso (vedi intervento di amir in http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-trasmutazioni-bassa-energia/14728165-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-9.html), cioè per quasi un anno.

Quindi la prova del 14 gennaio è stata condotta in pieno “conflitto di interessi” e il suo report lo dimostra.

AldoB65

tia_ ha detto...

In effetti mi era sfuggito. Grazie per la segnalazione

Anonimo ha detto...

@Tia
Il dr. Levi non ti risponderà mai, neppure per intercessione di Daniele. Tu sei uno studente e il dr. Levi, a parte le interviste, risponde solo a domande poste da professori universitari (l’unico a cui ha risposto finora è il Prof. Franchini) in su.

Per quanto riguarda la sonda in uscita, sono ovviamente d’accordo con te. Tuttavia non è sufficiente che sia alloggiata in un punto accessibile ed ispezionabile all’interno del dispositivo in prova, deve proprio trovarsi all’esterno del dispositivo in un punto in cui per controllarne lo stato non c’è bisogno di chiedere alcun permesso al titolare del dispositivo in prova

AldoB65

Blade Runner ha detto...

@ zippo:
"...c'e' un "coso" di un litro di volume alimentato da qualche centinaio di watt (l'idrogeno al massimo potrebbe essere un litro a 80 atm) dal quale esce acqua calda (volendo anche molto calda, ossia vapore) per 18 ore"

chi lo dice che c'è?
tu lo hai visto?
io no.
chi le ha fatte le misurazioni?
io no.
più passa il tempo, più la possibilità che sia una "bufala" prende forza.

zippo ha detto...

@francesco

hai ragione, e' molto maggiore la probabilita' che tu che non hai visto conosca la verita' piuttosto che Levi cha ha visto. E' molto, molto piu' credibile.

Aldila' dell'ironia, hai centrato il problema, l'unico veramente in campo: Levi dice di aver visto una cosa.

Se la cosa non l'ha vista, e' un ladro, quindi in galera subito per cortesia: e' pagato coi miei soldi. Magari pochi, ma sono miei.

Se ha sbagliato la misurazione di un ordine di grandezza (ha calcolato un circa x 15, a noi basterebbe un x 1,5 per rimanere a bocca aperta) per 3 volte di fila laddove ci sono di mezzo dei kW, e' sempre un ladro, perche' non si capisce come fa a definirsi un fisico. Non dico di livello universitario, semplicemente un fisico. Bastava un allegro termotecnico per capire se c'era qualcosa di anomalo in quelle condizioni.

Quindi tu stai sostenendo che Levi e' un ladro. E' un'opinione come un'altra e bisogna accettarla, anche se puzza di ghedini lontano un chilometro.

Ciao

ps: piu' passa il tempo piu' stai sbagliando strategia; bene hanno fatto i tuoi compari che hanno ignorato la mia domanda posta in modo logico, booleano, on/off, si/no, vero/falso, e hanno continuato a menare il can per l'aia, discutendo se sia meglio morire impiccati o fucilati. Bravi loro, loro si' che hanno capito come funziona l'informazione e l'occupazione di uno spazio di discussione aperto (lo diceva gia' Gramsci, ma aveva altri obiettivi).

Tu cosi' non fai altro che chiamare uno dei tuoi avversari retorici (me) ad occupare l'ultima parola, ossia la prima posizione. Insomma, ti tiri la zappa sui piedi e fai incavolare gli altri che ci avevano messo tanta pazienza ad occupare quella posizione.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Sono riuscito a parlare con Levi questo pomeriggio e gli ho riferito la tua ipotesi. Dice che è stata una delle prime che ha preso in considerazione quando ha cominciato ad avere a che fare con l'E-Cat, dice che tra l'altro è il comportamento stesso della macchina che è incompatibile con tale ipotesi. Quanto al posizionamento della sonda della temperatura dell'acqua in uscita, dice che probabilmente troveranno una soluzione migliore. Metterla esternamente all'E-Cat avrebbe comunque a sua volta alterato la rivelazione (un minimo la temperatura dell'acqua cade anche appena uscita fuori dal reattore).
P.S. ovviamente non sto riportando le parole esatte di Levi, ma quello che ho capito, perciò se c'è qualche imprecisione terminologica me ne assumo la responsabilità.

@Aldo
Levi è disponibilissimo, come fai a fare certe affermazioni su una persona che nemmeno conosci?! Ma se dovesse rispondere a chiunque in questo momento ha domande da fare, starebbe fresco... ovviamente deve dare la priorità ad altri colleghi (e sono tanti) che si fanno vivi per avere informazioni. ma non certo per noblesse oblige!

@Francesco
Di gente che lo ha visto funzionare ce n'è parecchia in giro ormai invece, e non solo in Italia. (quello visto a Bologna non è mica l'unico E-Cat funzionante in circolazione).
Ovviamente ai tuoi occhi non possiedo nessuna credibilità, ma ti assicuro che le informazioni che ho mi confortano sempre di più che non è una bufala. Verso la metà di marzo ci saranno un paio di notizie (e conto di poterle dare per primo o tra i primissimi) che saranno una bella mazzata per tutti gli "affabufalatori" che ora hanno parecchio su cui ruminare! ;)
E non sai quanto vorrei potertele dire ora. Ma come ho già spiegato in precedenza, se questo blog ha avuto (e avrà ancora) la possibilità di fare scoop e perché ho dimostrato, a chi mi informa, di saper tenere per me le sue confidenze. Ormai, visto tutte le polemiche in corso, gli annunci vanno dati un attimo prima, non settimane prima se no, apriti cielo!
Ma ripeto, verso metà marzo ci saranno un paio di novità molto interessanti e poi... si parte finalmente coi veri esperimenti!

@zippo
Dici bene. Francesco e Aldo (Tia, ultimamente è in posizione di attesa, e lo ringrazio di questo) sembrano dimenticare del tutto che Levi su questa storia comunque si sta giocando se non la carriera di certo la reputazione. Invece è tranquillo e procede con calma, senza farsi prendere da ansie e abboccare alle polemiche, chiaramente perché ritiene di avere valutato tutte le possibili ipotesi di frode e a questo punto è curioso quanto tutti noi di capire come faccia quel "coso" a funzionare. Per inciso, se dovessi scegliere tra tutte le persone che conosco quella più onesta, metterei ex equo proprio il dottor Giuseppe Levi, una mia amica avvocato (ma sì, diciamolo, l'avv. Fernanda Cherubini!), e mia madre, la professoressa (in pensione da venti anni) Maria Pinna (magari passa da queste parti qualche suo ex alunno e se ne ricorda)... e non la nomino perché la mamma è sempre la mamma, ma perché ha vissuto davvero in modo talmente onesto da esagerare (e questo vizio me l'ha pure attaccato, mannaggia a lei!). Purtroppo il modello della persona onesta è decisamente controcorrente rispetto a quelli à la mode in Italia da una quindicina d'anni a questa parte, e la gente per reazione, quando si trova di fronte un onesto, come prima reazione DIFFIDA! È triste ammetterlo, ma è proprio così.

P.S. No zippo, qui dentro non si deve incavolare nessuno, come vedi non faccio nessuna censura, purché si discuta in maniera educata e composta, proprio come sta avvenendo. Devo dire che, pro o contro che siate, siete un bel gruppetto di affezionati. Grazie

Guido ha detto...

Caro Daniele
seguo questo interessante blog quotidianamente e con passione visto che ormai mi sono fatto l'idea che il "coso" possa funzionare veramente! Io non sono un credulone e in passato sono stato spesso diffidente con gli sconosciuti tuttavia, in questo caso, mi sento di potermi fidare del tuo giudizio su Levi, e questo mi basta. E' vero, alla gente piace molto credere a quello che vuole nel suo cuore ed io, in questo momento, vorrei che il "coso" funzionasse.
Tuttavia ho un tarlo: quando (e se) la notizia si diffonderà, non ci sarà un pericolo per la vita di Rossi e C.? ne sono consapevoli di questo? Vorrei che tu chiedessi a Rossi(trovando le parole giuste, è chiaro) se lui ha pensato a tutto ciò. Insomma, se malauguratamente dovesse avere un "incidente", l'umanità potrà in qualche modo usufruire ugualmente della sua scoperta?

Anonimo ha detto...

@Daniele
Il motivo non lo so, ma fa comunque esattamente come avevo detto io e come mi avevi detto tu stesso. Ti quoto “Si è sentito in dovere di rispondere solo alle affermazioni del chimico camillo Franchini sulla rivista Query on line”.

Nel frattempo io avevo esposto alcune domande sulla prova del 14 gennaio semplici e precise rimaste senza risposta. In compenso, sempre tramite la tua cortese premura, ho ricevuto questa sua MAIUSCOLA risposta ad una domanda che non gli avevo neppure rivolto, in quanto oramai sapevo che non rispondeva. Quoto Levi:

“HO MISURATO IL FLUSSO>>>>> MISURATO >>>>> DEI LORO MODELLI DI POMPA NON ME NE FREGA NULLA. QUEL TEST E' ACQUA PASSATA.”

Risposta che troneggia in fondo a http://22passi.blogspot.com/2011/02/energy-catalyzer-facciamo-un-po-di.html.

Sbaglierò, ma a me il tuo amico non pare un campione di disponibilità.

Inoltre è troppo comodo dire “quel test è acqua passata”. Il report di quel test è ancora presente nel tuo blog come “report ufficiale dell'esperimento del Dott. Levi Giuseppe (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica e INFN)”. Se nel frattempo il dr. Levi ha maturato dei dubbi circa la rispondenza delle sue conclusioni alla verità, ha il dovere di emettere una revisione del suo report o un comunicato in cui si dice ad esempio che, “viste la numerose incertezze che sussistono riguardo ai parametri fondamentali su cui si basa la stima del guadagno energetico, la conclusioni del report vanno riviste e si procederà all’effettuazione di nuovi test ecc. ecc.”

Per quanto riguarda invece la sua reputazione, a giudicare da quanto quotato nel commento di Giovanni Guerrini (25 febbraio, ore 11:09) indirizzato proprio alla tua attenzione su quella stessa pagina di QUERY che mi hai invitato a seguire, sembra che oramai sia già abbastanza compromessa. Non è l’unico commento di quel tono in cui mi sono imbattuto in questi giorni espresso da persone che seguono la FF in giro per il mondo e ho l’impressione che insieme a quella del dr. Levi, anche la reputazione della nostra Università subirà da questa vicenda un colpo pesante. Il tutto nel silenzio assordante dei responsabili del Dipartimento di Fisica e dell’INFN di Bologna.

AldoB65

Daniele Passerini ha detto...

@Aldo
Estrapolare citazioni fuori dal contesto, come fossero spade è un atto che ho sempre stigmatizzato.
Sei passato dalle valutazioni tecniche ai giudizi personali, questo francamente non mi piace. Ti ho dato ragione tutte le volte che dicevi cose sensate, lo hai visto, stavolta non condivido nulla di quel che affermi e soprattutto il modo: c'è pretestuosità nelle tue parole. Sei convinto di quello che dici? Benissimo. Ti ho già spiegato abbondantemente perché non sono d'accordo. Riparliamone tra un mese e confrontiamoci sugli elementi nuovi che saranno sopraggiunti.
Non ti chiedo certo di fare il tifo, ma ti prego, per cortesia, di non fare il provocatore.
La partita vera non è nemmeno cominciata, ci sono state solo delle amichevoli. Mi piace più il comportamento di Tia, che ora aspetta che venga fischiato il calcio di inzio, che il tuo, che da quando sei qui dentro non fai altro che cercare punti di debolezza su cui poi sferrare colpi.
Dici che ti preoccupi per il buon nome dell'Università di Bologna, se è così abbi fiducia nelle sue scelte, invece di darla già per defunta.

Anonimo ha detto...

@Daniele
Anch’io non sono d’accordo con la tua replica. E se accetti il pareggio, chiuderei qui l’aspetto polemico che è quello che meno mi attira.
Se sono intervenuto sul tuo blog non è per far polemica, ma per avere informazioni su diversi punti oscuri del report del dr. Levi. Se poi questi si sono rivelati altrettanti punti di debolezza del report non è colpa mia.

Venendo a cose più concrete permettimi di esprimere un’opinione sulle perplessità circa lo spostamento all’esterno della sonda di temperatura. Il tubo che spunta dall’E-cat ha una sezione di circa 2 cq. Con una portata di 1000 g al secondo la velocità dell’acqua sarebbe di 5 m/s. Per posizionare la sonda all’esterno dell’E-cat essa dovrebbe essere spostata di 50 cm a valle, quindi l’acqua lambirebbe la sonda una frazione di secondo più tardi rispetto alla attuale posizione e pertanto non farebbe a tempo a raffreddarsi. Per di più con i parametri utilizzati nella prova già effettuata la temperatura dell’acqua di uscita si è mantenuta ben al di sotto dei 15°C, quindi ad una temperatura inferiore a quella ambiente e quindi all’esterno del reattore l’acqua avrebbe assorbito e non ceduto calore.

Se poi si decidesse di ridurre la portata a 100 cc al secondo, come suggerito anche da Celani, e quindi la temperatura di uscita salisse a circa 50°C, il tempo di ritardo rispetto alla posizione attuale della sonda sarebbe ancora soltanto di 1 secondo e l’eventuale raffreddamento all’esterno dell’isolamento dell’E-cat sarebbe ancora trascurabile e comunque molto inferiore all’errore strumentale della sonda.

Quindi, secondo la mia opinione, non dovrebbero esserci motivi, dal punto di vista del verificatore, per non spostare la sonda della temperatura di uscita all’esterno dell’E-cat.

Daniele, dimmelo con franchezza. Se interventi di questo tipo sono considerati provocatori fammelo pure sapere, che mi ritiro in buon ordine.

Con stima

AldoB65

Daniele Passerini ha detto...

@Aldo
Accetto il pareggio, l'aspetto polemico non m'attira per nulla.

...quindi all’esterno del reattore l’acqua avrebbe assorbito e non ceduto calore.
Sì, relativamente all'11 febbraio hai ragione.

Quindi, secondo la mia opinione, non dovrebbero esserci motivi, dal punto di vista del verificatore, per non spostare la sonda della temperatura di uscita all’esterno dell’E-cat.
E probabilmente così verrà fatto.

Daniele, dimmelo con franchezza. Se interventi di questo tipo sono considerati provocatori fammelo pure sapere, che mi ritiro in buon ordine.
L'ultimo no, quello precedente sì.

Ciao Aldo, scusami la brevità ma stasera sono veramente stanco.
Buonanotte

Blade Runner ha detto...

@zippo:
scusa zippo, non voglio scendere in discussioni su "strategie" che si avrebbero come pensi tu
io non ho nessuna posizione aprioristica
sono il primo che spera che il "coso" funzioni, ma non vorrei che facesse la fine del "Tubo di Tucker"
un "coso" che ha coinvolto centinaia, migliaia di persone (migliaia di pezzi venduti da una catena di sant'Antonio)e poi si è rivelato un bidone
per finire, ti devo dire che... mi hai confuso con qualcun altro!!
io non ho "compari" !
:--)))

@ Daniele:
io mi accontenterei di un video che mi facesse vedere:
-tubo dell'acqua in ingresso, staccato, con l'acqua che sta uscendo
-sonda per la temperatura dell'acqua applicata al tubo stesso;
-tubo dell'acqua in uscita con sonda temperatura applicata
-una panoramica video (possibilmente un piano-sequenza) con E-cat funzionante che riprenda con cura le temperature riportate dai due display delle sonde(entrata/uscita)

vedi che mi accontento di poco?
:--))
già se avessi questo, AD OCCHIO, ti direi se il "coso" funziona oppure no...

ciao Daniele, grazie per lo spazio che mi concedi

Daniele Passerini ha detto...

@Francesco
"io mi accontenterei di un video che mi facesse vedere:
-tubo dell'acqua in ingresso, staccato, con l'acqua che sta uscendo
-sonda per la temperatura dell'acqua applicata al tubo stesso;
-tubo dell'acqua in uscita con sonda temperatura applicata
-una panoramica video (possibilmente un piano-sequenza) con E-cat funzionante che riprenda con cura le temperature riportate dai due display delle sonde(entrata/uscita)"

Penso che per gli esperimenti condotti a pieno titolo dall'Università (ricordo che in quello del 14 gennaio l'Università era presente solo a titolo di controllore esterno, mentre quello dell'11 febbraio era un "rodaggio" a uso interno) verrà sicuramente approntato qualcosa del genere. Ancora un paio di settimane di pazienza e arriveranno un paio di annunci che conforteranno parecchio chi nutre speranze sull'E-Cat e non faranno piacere a chi spera al contrario che si riveli una bufala. Buon weekend

Daniele Passerini ha detto...

@Guido
Perdonami, ma mi ero dimenticato di risponderti. Riguardo le tue preoccupazioni Rossi dice di essersi ben tutelato, che se anche gli succedesse qualcosa la marcia dell'E-Cat non si arresterebbe.
In effetti - mi ci fai pensare ora - se a Rossi fosse capitato qualcosa di brutto prima del 14 gennaio, la notizia sarebbe circolata solo in un ristrettissimo pubblico di addetti ai lavori, dopo il 14 gennaio se (E SOLO SE) qualcuno avesse interesse a eliminare il "problema Rossi" ci penserebbe due volte, perché a questo punto il rischio di autogol sarebbe elevato.
Comunque la prima minaccia (pubblica) è arrivata pure a me, e francamente me la rido, anzi sono ancora più motivato ad andare avanti su questa linea!

tia_ ha detto...

>un paio di settimane di pazienza e arriveranno un paio di annunci

Di natura scientifica o economica?

Daniele Passerini ha detto...

@Guido
Post scriptum... sto preparando un post sulla "minaccia", c'è molto poco di "complottismo": solo un semplice eloquentissimo fatto.

@Tia
Di natura sperimentale, cioè legata alla sperimentazione.

roberto ha detto...

Mentre noi stiamo ancora discutendo se il "reattore"di Rossi funziona o no in Svezia appena avuta la notizia hanno impiegato poche ore per capire se la cosa fosse fattibile.Olive,maccarone,scarpe,non dice verità.A questo punto l analisi logico-deduttiva degli unici veri socialisti rimasti in questo mondo si è orientata per scoprire il perchè di tutta questa messinscena.
In sintesi tre sono i principali motivi e qui dovrebbe intervenire chi cicapisce tutto per chiarire il dilemma.
1 ipotesi)Destabilizzare i paesi mussulmani produttori di gas e petrolio.In effetti ad avvalorare questa ipotesi c è il riscontro che da quando è stato fatto il primo esperimento,prima l Iran ha avuto una reazione popolare (seppur debole e sedata subito),poi c è stata l esplosione della Tunisia e oggi della Libia.
2 ipotesi)Si parla, si dice,si sparla ma quando andiamo a guardare una foto dell esperimento cosa vediamo!?Fogli di cartalluminio.Ed è ciò che vediamo che resta più impresso.Astuto messaggio sublimale.Gli alluministi produttori alla riscossa.
3 ipotesi)Avrete notato che non come una reazione a catena(flash),ma,più come osmosi la notizia si sta propagando.Lenta,lenta ma continua e ben radicata.A questo punto:
-Si parli bene o male basta che se ne parli!. Basta sovvenzioni da piccola fiammiferaia è 30anni che quelli delle stringhe prendono milioni per ottenere nulla e noi chi siamo..!
Mentre aspettiamo (certezze)non facciamoci cattivo sangue.

zippo ha detto...

roberto... a parte che quello che hai scritto sembra uscito dalla traduzione online di google dall'urdu... ma poi proprio gli svedesi dovevi andare a prendere come testimonial? sono tra i pochissimi che hanno sguinzagliato segugi scientifici sulla questione...

Daniele Passerini ha detto...

@Roberto
Come dice Zippo gli Svedesi sembrano interessati sul serio... e tu, più che google-translated, stavolta mi sembri sotto effetto di sostanze psicotrope! ;)
Però quella degli alluministi è veramente carina!!! :D
E magari è proprio domopack finemente sminuzzato l'ingrediente segreto che sta dentro l'E-Cat, alluminio fuori e dentro... corro a comprare azioni degli alluministi! :)))
Buona domenica

roberto ha detto...

Mi sembra giusto precisare.Gli scienziati svedesi hanno preso sul serio l esperimento Rossi e lo seguono con serietà e ponderazione.
Ciò che mi ha stupito è il livello culturale (basso)espresso dai lettori di Nyteknik nelle lettere.Quello che ho scritto è un sunto un pò burlesco di un dialogo che potete trovare qua e là nelle prime cento lettere.
x daniele. Son passati i tempi dei figli dei fiori..

tia_ ha detto...

Mmm, un altra carrellata di domande, direttamente a te, visto che eri presente:
1) Il contatore volumetrico come era fatto? Ricordi la marca?
2) Quante cifre significativa aveva? La minima unità era il metro cubo o il decimetro cubo (ovvero un litro)?
3) Come veniva determinato il flusso a partire dal contatore? Immagino vedendo di quanto si muoveva in un certo tempo. Quanto tempo?
4) Quando hai staccato ed hanno finito, ti ricordi quanti metri cubi son passati?
5) C'è stato qualche momento in cui il delta di temperatura è andato sotto i 3 gradi?
6) I dati delle sonde di temperatura venivano inviati e plottati al pc?

Grazie

Daniele Passerini ha detto...

@Roberto
Ok, vada per i figli dell'idrogeno! ;)
E grazie per la precisazione.

@Tia
Guarda che ero lì solo come osservatore e "giornalista", mica mi sono occupato delle misure. Ti dico quello che mi ricordo.
1) ma alludi al contatore dell'acqua che si vede molto bene qui? Non ho idea della marca.
2 e 3) Unità minima 1 metro cubo? ma stai scherzando spero! Ricordo di aver visto Levi prendere misure con un cronometro (non ricordo quanti secondi aspettava per ogni misura)... nel frattempo la lancetta dell'unità di misura più piccola girava abbastanza velocemente.
4) No, non lo so, lo sanno Levi e Bianchini. C'era una microcamera puntata e posizionata sopra il contatore dell'acqua (se osservi bene la foto la vedi) che ha registrato un video per tutta la durata del test.
5) Immagino intendi durante il funzionamento a regime. Qui posso essere più preciso: durante le quasi 9 ore in cui sono stato presente (dalle 21 alle 6.45) il ΔT ha oscillato poco, è sempre rimasto stabile sui 7°C con leggerissime fluttuazioni, salvo un momento, verso le 22, in cui si è abbassato per pochissimi minuti (il ΔT è quasi sceso a 3°C) per poi risalire è tornare sui 7°C. Levi ha detto di avere già osservato sporadiche variazioni simili, a volte a scendere, a volte a salire.
6) Sì.

tia_ ha detto...

Lo so. Ma un osservatore solitamente osserva, no? ;)

Come avveniva la trasmissione dati dalle sonde di temperaturà al pc?

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Piccioni viaggiatori!!!

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