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mercoledì 12 gennaio 2011

Bologna, 14 gennaio 2011:
la fusione fredda diventa realtà in Italia

Il Prof. S. Focardi (a sinistra) e l'Ing. A. Rossi (a destra) 
al lavoro intorno al prototipo di apparato (reattore Ni-H,
modulo da 10 KW) nel corso di una prova preliminare.
Foto del 15/12/2010 per gentile concessione di G. Levi.


Un annuncio clamoroso sulla fusione fredda.

Era maggio 2008 quando nel blog parlai per la prima volta (qui) di fusione fredda o reazioni nucleari a bassa energia che dir si voglia; la mia fonte attendibilissima era un amico di vecchia data che mi teneva al corrente dei test a cui stava partecipando. Ero così venuto a sapere che da qualche anno era funzionante in Emilia Romagna un prototipo di reattore Nichel-Idrogeno, merito dell'ingegno, della tenacia  e della lungimiranza dell'Ing. Andrea Rossi e di un gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna capitanato dal Prof. Sergio Focardi, un pioniere degli studi sulla fusione fredda in Italia. 

A darmi il segnale che si trattasse non di una bufala bensì di qualcosa di epocale, è stato assistere al graduale mutamento di atteggiamento del mio amico, partito decisamente scettico con il doveroso obiettivo scientifico di confutare gli esiti sperimentali che gli erano stati presentati. Dopo avere partecipato alle prove e sottoposto a ogni sorta di controllo e verifica i dati ottenuti, poco alla volta ha riconosciuto che l'apparato costruito da Focardi e Rossi produceva energia (e pure tanta!) proprio tramite quella cold fusion a cui per tanti anni la scienza ufficiale ha negato credito e verificabilità.

Da allora in vari post ho annunciato che presto sarebbe stata fornita una presentazione pubblica del funzionamento dell'apparato Ni-H Focardi-Rossi in questione. Il momento è ormai arrivato. Dopodomani parteciperò in prima persona all'evento che si terrà a Bologna, in rappresentanza della libera informazione garantita dai blogger sulla rete, accanto ai giornalisti di due importanti testate quotidiane nazionali e di un'agenzia di stampa, nonché un piccolo pubblico selezionato di ricercatori e professori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. Saremo in tutto una venticinquina di invitati. Naturalmente fioriranno presto nella rete numerosi approfondimenti tecnici scritti da persone competenti a trattare l'argomento, ben più di me che alla facoltà di ingegneria 20 anni fa detti solo 8 esami prima di cambiare decisamente ambito di studio e lavoro. Perciò documenterò l'avvenimento in modo volutamente divulgativo, cercando d'immaginare e ipotizzare sviluppi e ripercussioni di questa fantastica scoperta, su economia ed energia, ambiente, vita di tutti noialtri.

Da quello che ho inteso, l'apparato viene collaudato e perfezionato da tempo con successo (almeno un capannone industriale sarebbe stato riscaldato per anni a costo irrisorio tramite fusione fredda); la sua ingegnerizzazione è pressoché completa, è pronto per la produzione su larga scala e per essere utilizzato in primis a livello industriale e in seguito nelle civili abitazioni. Da almeno un anno circolano "rumors" secondo i quali sarebbe stato supervisionato anche dal DOE (Department of Energy) e dal DOD (Department of Defence) statunitensi e ulteriormente collaudato per generare propulsione in una o più imbarcazioni militari della U.S. Navy.

P.S. del 12/01/12 - Ho evidenziato in giallo un punto su cui ero decisamente stato troppo ottimista.

Sperando che al sistema per produrre energia dalla fusione fredda messo a punto da Focardi e Rossi non tocchi la sorte del telefono di Meucci e che, al pari di tante invenzioni al 100% italiane, non diventi oggetto di business da parte di altre nazioni, quel che è certo è che l'umanità ha tutto da guadagnare da una nuova fonte di energia low cost e a basso impatto ambientale. E chissà che chi ci governa non capisca - finalmente - che è più sensato costruire miriadi di nuove micro-centrali a fusione fredda (e solari, eoliche ecc.) che poche pericolose, costosisissime, eco-incompatibili, "antiche" centrali ad energia atomica. Un'altra domanda a questo punto s'impone: come reagiranno le lobbies del petrolio e del nucleare?


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11/1/11, Comunicato Stampa (Dipartimento di Fisica, Università di Bologna)

Il giorno 14/01/2011 presso lo stabilimento [omissis], Bologna si terrà una prova sperimentale per misurare l’energia prodotta da un esemplare di apparato per la produzione di energia  basato sul processo Ni-H (Nikel Idrogeno) e metodo Focardi-Rossi. L’energia attesa dal reattore è di alcuni KW termici, pari quindi a quella che potrebbe soddisfare i bisogni di una o due utenze residenziali.  Oltre all’energia prodotta verrà controllato anche il consumo di idrogeno, per escludere ogni processo di combustione chimica, e verranno misurate radiazioni emesse dall’apparato come ulteriore conferma dell’origine nucleare dell’energia prodotta.
La prova sarà condotta da un ricercatore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna e sarà svolta di fronte a un pubblico selezionato di ricercatori e professori dello stesso Dipartimento.
Qualora la quantità e l’origine dell’energia fossero confermati ci si troverebbe di fronte ad una nuova sorgente di energia.
Il metodo Focardi-Rossi è in fase di brevettazione mondiale e i risultati preliminari vennero già resi noti dagli autori. La prova del 14/01 è la prima ad essere svolta da ricercatori esterni al progetto.

POST SCRIPTUM - LINK

7 : commenti:

Fay ha detto...

Notizia a dir poco epocale.
Rimango in trepida attesa (e in torrida invidia! ;)) del tuo resoconto.

Renzo ha detto...

Sono felice che siano dei ricercatori Italiani a dare una svolta a questa scoperta a lungo imbavagliata. Bravi, bravi e complimenti, sostengo al 100% la vostra tesi, spero che alla dimostrazione vi partecipi anche la componente politica, così da sponsorizzare e proteggere la genialità Italiana. Spero inoltre che troviate degli sponsor per sviluppare e concretizzare i vostri successi. Personalmente attendo con fiducia le prime proposte di prodotti che il mercato presenterà.

Daniele Passerini ha detto...

@Fay
Andrò munito di portatile, chiavetta internet, Nikon D-80 e videocamera dell'iPhone e poiché la dimostrazione avverrà dalle 15.30 alle 18.30, spero sia possibile postare contributi di testo e altro pressoché in diretta. Promosso a inviato speciale insomma! ;-)

@Renzo
Giro i tuoi complimenti a tutti gli artefici, a partire da Focardi, dell'apparato che verrà presentato tra due giorni. Io sono stato chiamato in causa solo ora e soltanto come blogger, per contribuire a diffondere la notizia in rete. E farò del mio meglio, questo è certo.
Si tratta essenzialmente di una prima dimostrazione per addetti ai lavori e pochissimi giornalisti. Per i politici ci saranno altre occasioni: per adesso è ben giusto che rosichino, mi riferisco in particolare a chi ha tagliato i finanziamenti alla ricerca scientifica... fortuna che la cold fusion è una tecnologia low cost!

Kylie ha detto...

Una bella notizia. Se si riuscisse a fare qualcosa d'importante per tutti sarebbe eccezionale.
Fai i complimenti anche da parte mia a chi sta proseguendo in questi studi.

Un abbraccio

Daniele Passerini ha detto...

@Kylie
E sì, facesse qualcosa per tutti e non per pochi sarebbe eccezionale... speriamo davvero che per una volta "vincano i buoni" propositi! :)

federica ha detto...

Scusa se faccio un pò l'avvocato del diavolo, ma penso sia necessario.

L'annuncio di Focardi-Rossi è sicuramente molto interessante e come ogni teoria ed esperimento ha diritto ad essere preso in considerazione.

Però dal tuo articolo sembra che tu abbia già deciso che la scoperta è autentica, che il macchinario funziona, che la fusione fredda esiste e l'hanno realizzata loro. E se non fosse così?

Dato che avrai la fantastica opportunità di assistere all'esperimento e riportarlo agli altri, non sarebbe più corretto giornalisticamente avere uno spirito più critico? Senza dare per scontato nulla?

Magari fai anche qualche domanda "scomoda".
Ad esempio, un ottimo modo per evitare che una invenzione del genere sia monopolizzata da pochi, come giustamente detto in altri commenti, è quello di diffondere la tecnologia al mondo intero.

E' quello che succede nell'informatica con l'open source, o come è stato fatto da Sabin con il vaccino antipolio.

Chiedigli se loro sono disposti a farlo. La riproducibilità sarebbe anche un sistema per dimostrare la correttezza della loro invenzione e dissipare i sospetti di "fuffa".

Grazie e ciao,
federica

Daniele Passerini ha detto...

@Federica
Al volo che sto partendo! Grazie degli spunti "scomodi" che porgi, li condivido e se potrò li girerò a chi può rispondere.
Riguardo alla partigianeria... sì hai ragione: non per niente scrivo su un blog non su una testata giornalistica. A titolo personale, ho molta fiducia nella parola di chi mi ha tenuto al corrente e penso che nessuno al mondo, tanto meno Rossi e Focardi, rischierebbero di "sputtanarsi" se non fossero sicuri al 100% di quanto affermano. Stiamo a vedere.
Da quel che ho inteso, riguardo la riproducibilità del fenomeno non ci dovrebbero essere problemi, riguardo la sua sfruttabilità commerciale potrebbe invece esserci un qualche "segreto" industriale brevettato... quello che al momento impedirebbe un open source di tale macchinario.
Ciao e grazie a te

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