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- palloncini
- farina
- pennarello indelebile
- un po' di pazienza
Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
33.Il bar più fico di Brussel, il pittore leoparda la campana suonar di dieci, suoni psichedelici di donne in francese, di spalle seduto in tavolo di bois si miscelano i pensieri per i pochi clienti di buona mattina i negozi aprono la penna scorre di piacere, la vita bohémienne di una accademia reale di belle arti, e gli uccellini assiepati morbidi di gioia ripetuta, gli occhi furbi di un ramoscello, di un fuscello dalle grandi mani rosa e nere, si incazza come un aereoplano e non posso evitare di ridere, scrivere, mangiare e leccare il sesso poderoso della compagna che sembra un capo tribù, tanto è il suo orgoglio antico, la statuarietà dei suoi movimenti, calmi, lenti e decisi, ritrovando lo stesso occhiaie di baci di ier l'altro, e l'armonia di uno spazio con specchi da condivider d'idee e d'ispirazione. Voglio dell'acqua, la voglio ora, dice N. a Bijou. Le sue trecce di serpente muscoloso ondeggiano l'equilibrio, la forza antica di chi non fa l'amore da anni, il sentirsi amati, importanti, fuori dal bunker familiare, e una autovettura passa, a fianco la polizia in cappello, le armi sono scimitarre gloriose portate in grembo di stomaco, l'organo più importante e intelligente, l'organo del comando.
Non me ne voglia Sergio Cammariere, se questa canzone eseguita da Bersani, che ne è autore, mi piace molto più, per arrangiamento, atmosfera, voce e interpretazione, della sua versione del 2007 (giudicate voi). Nonostante il jazz sia il pane di Cammeriere, trovo che Bersani riesca a dare al proprio brano più ritmo e "profondità di campo", con suggestioni - in certi momenti - alla Sting dei tempi migliori. Altri non condivideranno, ma de gustibus non est...
MILANO - Un moderato consumo di vino rosso stimola l'erotismo femminile, ma l'alcol non c'entra. Lo hanno scoperto ricercatori italiani dell'Università di Firenze, che hanno pubblicato la loro ricerca nel Journal of Sexual Medicine. Sarebbero infatti sostanze chimiche, responsabili dell'aumento dell'afflusso di sangue ad aumentare il desiderio. «Uno o più bicchieri al giorno di vino rosso sono associati a una maggiore salute e a un maggiore piacere sessuale», ha detto Nicola Mondaini, professore a capo dello studio e che pubblicherà il mese prossimo anche un libro sull'argomento dal titolo Vino ed Eros.
ANALISI - «Questa scoperta ci permette di avere un'immagine più chiara del ciclo di risposta sessuale femminile». I ricercatori hanno analizzato 798 donne della zona toscana del Chianti, controllando il consumo di vino rosso e sottoponendole a questionari che misuravano la salute e il piacere sessuale. «Ne è risultato che il vino ha un impatto sulle funzioni sessuali femminili, migliorandone la risposta e il piacere», ha concluso Mondaini.
RISULTATI - Le donne che hanno partecipato alla ricerca sono state suddivise in tre gruppi: quelle che bevevano 1-2 bicchieri di vino rosso al giorno; più di due bicchieri e altri tipi di alcolici; astemie. Le donne del primo gruppo hanno detto di avere più desiderio sessuale e lubrificazione vaginale, mentre non ci sono state differenze nei gruppi per quanto riguarda orgasmo, soddisfazione, dolore ed eccitazione sessuale. Gli stessi ricercatori, però, invitano ad analizzare i dati con prudenza visto il ristretto gruppo sul quale è stato effettuato lo studio e la mancanza di esami di laboratorio.
04 agosto 2009
P.S. Mi sa tanto che i ricercatori fiorentini in questione sono dei toscanacci buontemponi che volevano farci sorridere un po'! Anzi li ringrazio proprio per avermi distratto un attimo e fatto ridere di gusto. Comunque, se è tutto vero quello che l'articolo riferisce, il Premio Ignobel quest'anno il Prof. Mondaini e collaboratori se lo sono già aggiudicato!