Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
Nello stesso seminario in cui ho ascoltato la frase di Bacone di cui allo scorso post, hanno accennato a una campagna promozionale per l'uso dei profilattici messa in piedi qualche anno fa dalla L.I.L.A. (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS). Per gadget distribuivano una penna biro metà della quale aveva un vano contenente un preservativo. Ma la genialata era lo slogan inciso sulla penna:
Chi ha moglie e figli ha dato ostaggi alla fortuna. "Chi ha moglie e figli ha dato ostaggi alla fortuna, perché essi sono impedimento alle grandi imprese sia di bene che di male. Ma la causa più ordinaria di celibato è la libertà, certamente in certi spiriti egoisti e bizzarri, che sono sensibili ad ogni restrizione. Gli uomini non sposati sono ottimi amici, ottimi padroni, ottimi domestici, ma non sempre ottimi soggetti, perché son facili a prendere il volo, e quasi tutti i fuggiaschi son di quella condizione. Il celibato va bene per gli ecclesiastici, perché la carità difficilmente irrigherà il suolo se deve prima riempire una pozza. Certamente moglie e figli sono una specie di disciplina dell’umanità, e i celibi, sebbene siano molte volte più caritatevoli poiché i loro mezzi sono meno esausti, tuttavia sono più crudeli e duri di cuore perché la loro tenerezza non è spesso invocata."
(Bacone, Saggi, Del matrimonio e del celibato)
All'inizio dello scorso mese di novembre ebbi... una vera e propria folgorazione! Mi dissi subito - Non è possibile che nessuno abbia già avuto questa idea... - ma è proprio quello che la ricerca su internet mi dimostrò. Allora passai qualche settimana a lasciarla decantare, a immaginare scenari e utilizzi... Ne parlai - o meglio la mostrai - solo a un'amica fidata, che è solita stare coi piedi per terra: anche lei giudicò che l'idea fosse - Stramaledettamente buona! -.
Così prima di Natale sono andato nello studio legale di un compagno di liceo, specializzato giusto nella registrazione di brevetti, loghi, marchi e abbiamo individuato la strategia migliore per tutelare l'opera d'ingegno a cui s'allude. Prima ancora di capire bene come spenderla! Il 9 gennaio la domanda di registrazione è stata presentata all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e da allora ne decorrono gli effetti. Prometto che tra pochissimo ne parlerò sul blog. E passerò il weekend a creare un nuovo spazio web ad hoc.
Intanto ditemi, avete mai provato a giocare coi pronomi personali al posto dei mattoncini lego? :-)
Il Taccuino dell'Altrove, blog dell'antropologo Giovanni Gugg, è sempre fonte di spunti e analisi di grande interesse. Lì ho scoperto l'esistenza di 6 miliardi di Altri, progetto di Yann Arthus-Bertrand che raccoglie le testimonianze spontanee di 5000 persone di 75 nazioni intervistate sulle domande principali della vita. Giovanni ne parla con tale competenza e precisione che rimando per forza al post del suo blog.* Unico "problema": ci vogliono giorni per ascoltare tutte le interviste disponibili sul sito di 6 miliardi di Altri!
"I love"... e voli!
Se c'è un termine che trovo sbagliato, riferito ai membri di una coppia, quello è metà (la mia metà, la mia dolce metà ecc.).
Grazie Chiara, i tuoi suggerimenti mi hanno ispirato questa coppia di comportamenti opposti. Ho tenuto la celeberrima testata di Zidane a Materazzi agli ultimi Mondiali, ma ho sostituito le strette di mano tra i giocatori della Fiorentina con quella fantastica tra Stoner e Rossi al termine del MotoGP di Germania dello scorso anno. Un bel contrappunto nevvero?
di DAVID GROSSMAN
Martedì scorso ho spiegato il tipo di foto che sto cercando, per realizzare un "book", per presentare in modo convincente l'idea alla quale sto lavorando. Per essere un po' più chiaro ho scaricato sei foto da internet e le ho montate insieme due a due.
La seconda coppia vuol richiamare invece una lezione fatta "in cerchio" / una lezione "frontale" ed "ex cathedra".
Adesso, per prima cosa, non prendetemi per matto: datemi un po' di fiducia. Dopo avere dedicato metà 2007 e metà 2008 alla realizzazione del progetto della mostra Donne di Vrindavan, a novembre scorso - a partire da un fulmineo insight - ho iniziato a sviluppare un nuovo progetto che occuperà il mio tempo libero presumibilmente per tutto il 2009, se non oltre. Stavolta non si tratta di una pubblicazione, né di una mostra bensì di qualcosa di respiro assai più vasto... decisamente troppo per le mie forze! Per questo ho già iniziato a cercare le indispensabili collaborazioni. In questa sede e in questo momento è prematuro - per motivi di opportunità e per un po' di scaramanzia - svelare l'idea in questione. Lo farò poco per volta, mano a mano che il progetto progredirà, anche perché non escludo che proprio tramite il web possa coinvolgere le risorse e le persone che si renderanno necessarie.
Ecco, c'era qualcosa che non mi tornava in tutta quella stanchezza di mia figlia iersera. E pure nella mia. Mentre s'addormentava ho avuto la sensazione che fosse un po' calda e un piccolo dubbio m'era sorto. Ma sono crollato dal sonno prestissimo anche io, dicendomi "ci penserò domani". ![]() |
George Braque (1982-1963), Barche |
Si conclude oggi - ahimè - la più interessante mostra di pittura che abbia visto da molti anni a questa parte.
In entrambi i casi si tratta di raccolte private messe insieme più o meno nello stesso periodo da dei ricchi collezionisti d'arte, Duncan Phillips (1986-1966) negli Stati Uniti e Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937) in Italia, e divenute in seguito dei veri e propri musei.
Da Washington è arrivata in Umbria una selezione di quadri dei maggiori maestri dell'impressionismo e delle maggiori avanguardie europee del Novecento tra cui Jean-Baptiste Camille Corot (1796-1875), Gustave Courbet (1819-1877), Édouard Manet (1832-1883), Paul Cézanne (1839-1906), Claude Monet (1840-1926), Henri Rousseau (1844-1910), Vincent Van Gogh (1853-1890), Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866-1944), Pierre Bonnard (1867-1947), Pablo Picasso (1881-1973), George Braque (1882-1963), Amedeo Modigliani (1884-1920).
Nero Perugino, Edizioni Futura, Perugia, 2008 (ISBN88-95132-29-7): quattro racconti di altrettanti maestri del giallo italiano Massimo Carlotto, Michael Gregorio, Giampiero Rigosi, Grazia Verasani per raccontare il volto noir di Perugia; una pubblicazione regalata alla cittadinanza dall'assessorato alla cultura del Comune in occasione delle festività natalizie.
Scandaloso!!! Leggete e sdegnatevi per gli altarini o meglio le tavolate che Franco Bechis rivela su Italia Oggi del 7 gennaio 2009: un grazie di cuore a questo giornalista che mette il dito sulla piaga degli sperperi "fine impero" delle nostre caste dirigenziali.Crisi o non crisi, la tavola sarà bandita. La Banca d'Italia sta per assegnare un maxi-appalto per la ristorazione di Mario Draghi e dei membri del direttorio, e dei dirigenti comprensivo della mensa interna per il personale. Valore 24,5 milioni di euro per un triennio, con prezzi da alta ristorazione. Settantasei euro a pasto per colazioni di lavoro e buffet di alta rappresentanza, 52 euro a testa per le colazioni di lavoro ordinarie, 42 euro per quelle un po' più leggere. Al top la scelta dei menù e dei vini che Bankitalia pretende indicando nel bando ogni esigenza, comprese le etichette delle case viti vinicole. Sorprese anche per la mensa dei dipendenti, che in tavola potranno festeggiare perfino il Carnevale... Non che siano previsti grandi trattamenti di favore. Per una colazione di lavoro di alta rappresentanza per i 76 euro verrà dato un primo, un secondo,.un contorno e un dolce. Prima o l'aperitivo o se il tempo stringe un anti· pasto seduti. Nel primo caso prosecco, tartine e scaglie di grana. Nel secondo capesante con aragosta in vinaigrette. Di primo nidi di crespelle con polpa di granchio, poi lamelle di spigola e mazzancolle in bellavista. Contorno a scelta fra patate al vapore e asparagi all'agro (si resta leggeri) e dolce di scaglie di millefoglie con cioccolato. Tutto annaffiato da chardollay bianco Lison di Primaggiore. Nei 76 euro anche il caffè finale. Per il menù di lavoro ordinario a 52 euro capesante, riso ai funghi, spigola bollita, contorni di stagione e torta di frutta. Vino rigorosamente bianco, Vintage Tunina dello Jerman. Ma in questo caso nel prezzo sono comprese sigari e sigarette per la chiacchierata finale dopo il caffè e perfino una scelta dal carrello dei superalcolici. Più popolari i buffet a soli 42 euro a persona: aperitivo con Bellini o Rossini, tartine, crocchettine, spiedini di formaggi e salumi, frittini vari, permette alla vodka, crespelle, salmone alla russa o filettini di pollo al curry, verdure marinate, frutta,mousse e semifreddi. Scelta fra vino bianco (Regaleali conte Tasca di Almerita) e Rosso (Santa Cristina Antinori). Vini, spumanti, coca cola e aranciata nei brunch (l'appalto regola anche quelli). E una miriade di menù di stagione e giornalieri anche per la mensa dipendenti, che avrà sorprese ogni vigilia di feste importanti. Compreso il periodo di Carnevale, in cui crisi o non crisi a chi lavora a palazzo Koch non verranno negate le tradizionali frappe (così si dicono a Roma, ma altrove bugie, cenci, galani, chiacchiere...). La tavola di Banca d'Italia: un bel segnale contro il pessimismo generale... [link originale]Alla faccia di chi risparmia il centesimo al supermercato per arrivare alla fine del mese! Troppa disparità sociale può solo originare da un lato arrogante opulenza, arroccamento, distacco dal "Paese reale", difesa dei privilegi "neofeudali", dall'altro sempre maggiori difficoltà quotidiane, malcontento, sdegno ecc. In conclusione un crescente conflitto sociale. Per la cronaca: il martedì e il giovedì, quando rientro in ufficio, mi spetta per pranzo un buono pasto da 5,25€ e per quel che mangio basta e avanza!
Franco Bechis