Nero Perugino, Edizioni Futura, Perugia, 2008 (ISBN88-95132-29-7): quattro racconti di altrettanti maestri del giallo italiano Massimo Carlotto, Michael Gregorio, Giampiero Rigosi, Grazia Verasani per raccontare il volto noir di Perugia; una pubblicazione regalata alla cittadinanza dall'assessorato alla cultura del Comune in occasione delle festività natalizie.
Prefazione di Giovanna Zucconi
Corso Vannucci è sempre vuoto, i ristoranti e gli stomaci sono sempre pieni, il vento non smette mai di soffiare, si calpestano piccioni morti, circolano stranieri intabarrati. È vero? Verissimo: di quella verità che solo l'immaginazione possiede. Perugia è forse la città italiana che meglio sa quanto il racconto mediatico della violenza possa diventare, a sua volta, violenza. Quanto possa, e forse voglia, distorcere, stravolgere, esasperare, dunque falsificare. Del resto, dalla Canzone di Marinella di Fabrizio De Andrè fino alla recente amplificazione artata dell'insicurezza per scopi politici, ben sappiamo che il delitto si lascia piegare agli usi più diversi, sublimi o miserabili che siano. Né (Perugia lo sa) il giornalismo è di per sé garanzia di realtà: non fosse che per motivi quantitativi. Vista una, cento, un milione di volte, anche la sequenza di un bacio fra due studenti perde innocenza. Ora però quattro scrittori, che sono poi cinque, scrostano dalla città le immagini morbosamente replicate e le parole surreali emesse laddove invece ingenuamente si presume venga distillata la realtà: sui giornali e nei telegiornali. Perugia, con i suoi luoghi e le sue ombre e i suoi pendii e la sua luce solare, torna a essere nuda, vuota, puro teatro dell'immaginazione. Qui finalmente può accadere, e accade, tutto. Qui incontrate un sicario grullo e una visitatrice che molto cammina, qui un giustiziere autonominatosi castigatore del Male acquista cappa e spada su internet proprio mentre un prussiano settecentesco scende dalla carrozza e rimane senza fiato. Qui corso Vannucci è sempre vuoto, eccetera. Tutto vero, verissimo. Diceva una eccellente scrittrice americana, Grace Paley, che si scrive di quello che non si capisce e non si conosce: "scrivere è un atto investigativo". Appunto.
10 : commenti:
Ciao Daniele, e beato te che abiti una città così bella, mi sono talmente avvicinata al video per guardarla, che quasi ci vorrei entrare dentro!
Dei quattro maestri del giallo, conosco un po' solo Massimo Carlotto, ora che ho visto questi altri nomi mi informerò.
Una buona notte, se leggi stasera o un buongiono se sarà domani
Un bacio ciao
Parlando di vicoli vuoti...Sei mai stato a Pisa d'estate? E' meravigliosamente silenziosa!Deserta! solo il Campo dei Miracoli brulica di vita!...Per il resto solo tu e le ombre.Fantastico!
(ma questo non c'entra niente con il post...XP)
In genere non amo il giallo italiano, non so perchè.
Però devo dire che SE dovessi leggere un giallo italiano dovrebbe come minimo svolgersi a Perugia. Non riesco a pensare città più adatta.
Anzi, altro ricordo: una notte verso le tre da sola percorrere una via lunghissima in salita (chissà come si chiamava) per arrivare in Corso Vannucci, su su su e solo il rumore dei miei tacchi e la mia ombra, silenzio totale, e all'angolo del corso, nel buio, ad aspettarmi c'era...
... una folata di vento.
@MKB: Sono stata molte volte a Pisa d'estate... farò un post su Pisa d'estate.
:)
@Donnachenina
Be' di città belle in Italia c'è davvero l'imbarazzo della scelta, comunque sì, Perugia è tra le città d'arte più affascinanti e sono contento di viverci. Abito sul percorso della marcia della pace; facendolo a ritroso, dopo 5minuti d'auto in salita sono già in centro... in 10 minuti arrivo invece al lavoro ad Assisi, comodo è comodo! ;)
@MKB
Ciao bentornata, era un po' che non ti facevi viva. Come vanno i tuoi progetti artistici?
Ahimè, a Pisa ci sono stato solo di giorno... ma se ci tornerò di notte mi ricorderò senz'altro delle tue parole!
@Artemisia
Il giallo è probabilmente il genere letterario che amo di meno, e come te non saprei dire perché, visto che se mi capita di leggere qualche noir d'autore lo apprezzo. Ma non ho mai comprato un giallo in tutta la mia vita!
P.S. La strada che descrivi sembra proprio Via dei Priori: quella che sbuca sotto l'orologio di Palazzo dei Priori, in cima a Corso Vannucci e poco lontano dalla Fontana Maggiore.
Sì!! Se a metà, salendo, sulla destra c'è una chiesetta, (dev'essere la chiesa più gelida del mondo...)allora è quella...
He he, ma perché ti sei messa in testa che Perugia sia una città così fredda? :)
Non ci nevica quasi mai... ed è pur sempre una citta del centro Italia, non del nord. :)
Comunque sì, dovrebbe essere via dei Priori.
Io sono così, sulle cose mi fisso.
:)
:)
Fa in modo di tornare a Perugia IN ESTATE... così scoprirai che, mentre non ricordo una volta che sia stata la città più fredda d'Italia, tantissime volte è risultata la più calda... ogni anno di più!!!
I miei progetti artistici?sigh...sono bel lungi dal poterli realizzare...in fin dei conti non mi lamento, ho ancora 19 anni... ho una vita davanti!XD(come scusa ci può stare...)
Decisamente sì!!!
Ma occhio che tempus fugit... ;)
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