Una preghiera a tutti i lettori di 22 passi. Per favore, evitate di segnalarmi ancora interventi come questo. Condivido in pieno le parole lasciate poco fa tra i commenti da Robi: "Se almeno riusciste ad ignorarli... già ci stiamo infervorando un pò troppo qui. Non vedo motivo di andar a cercar ulteriori problemi da altri, anche se siamo parte in causa dei loro discorsi. State facendo il loro gioco... ignorateli."
Sì, non sempre vale la pena replicare, soprattutto quando il livello delle accuse, oggettivamente, è così terra terra. Solo una cosa però tengo a precisare: un blog non può mai essere identificato coi commenti che ospita, a maggior ragione se questi non sono sottoposti a moderazione, poiché tra i tanti commenti intelligenti spiccano ovviamente quelli che lo sono meno, soprattutto agli occhi di chi cerca ogni pretesto per screditare quel blog. 22 passi d'amore e dintorni è rappresentato dai post che pubblica e dalla moralità media dei suoi lettori che, grazie al Cielo, è alta.
Riponiamo le lingue, mettiamo a freno lo sdegno, tutti.
Buon weekend e grazie.
20 : commenti:
@Daniele,
dato che sono il responsabile, ti chiedo scusa pubblicamente per aver abusato della Tua ospitalità ed accetto il tuo invito.
paolo
ps. forse l'incazzatura è finita, almeno spero:)
"Spezza la seconda freccia"
Sono d'accordo con te Daniele. Certo è che i molti interventi sopra le righe, anche di sostenitori ed estimatori (quale io sono) di questo blog, non favoriscono la serena e consapevole discussione. Io torno ad invocare una moderazione "illuminata", ossia una moderazione che ponga freno al fuoco nemico, ma ancor prima al fuoco "amico". Dove per fuoco non intendo il dissenso, ma il trolleggiamento, l'insulto, i post OT, il vaneggiamento, il surriscaldamento dei toni, la discussione sopra le righe. Da qualsiasi parte esse provengano.
.... dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io .....
"I'd rather be a sparrow than a snail"
@daniele
Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono mura, altri mulini a vento. (Anonimo)
Non badare a quelli che lavorano alla difesa dello statu quo, saranno spazzati via, perchè la vera scienza è antidogmatica, non respinge nulla a priori, accetta ogni novità purchè la si possa dimostrare concretamente, Non è ideologica ma pragmatica, se una cosa funziona prima o poi viene fuori in concreto. Il punto è quello che faceva notara ieri mistero: i tempi non sono sempre immediati come vorremmo.
Ciao mimmo
c'è un altro importante motivo oltre lo sdegno per non rispondere ovvero :
Non discutere mai con un "......": la gente potrebbe non notare la differenza
Arthur Bloch
mai discutere insomma con chi non ritieni di coinvolgerti a nessun livello
in realtà a proposito del pollo in copertina io piu che altro direi :
con la guerra si perde sempre
ma com'è che c'è un ban sorgenia ?
@BARNEY
grazie per l'avviso del DHMO.
troppo tardi,
ne ho bevuto così tanto che
oramai sono spacciato.
Anzi, vado a farmi l'ultimo,
e vada come deve andare.....
3.1. Ingiuria e diffamazione in rete
[…] Occorre chiedersi, in materia di diffamazione a mezzo internet, quando potrebbe ricorrere il presupposto del pericolo nel ritardo.
Secondo un indirizzo giurisprudenziale di merito in caso di messaggi diffamatori collocati su pagine web accessibili da Internet, “ricorre l’ipotesi ai diffamazione solo nel momento in cui si prova che vi siano stati accessi al sito mediante il quale vengono diffuse le affermazioni lesive della reputazione”.
Pertanto, laddove sia documentabile un accresciuto numero di visite a siti contenenti ingiurie (spesso dotati di “contatori di presenze”), tale situazione esporrà il soggetto di tali messaggi al discredito. Tale pregiudizio andrà valutato con estrema celerità da parte del Giudice della cautela in quanto, secondo la Suprema Corte “l’utilizzo di un sito internet per la diffusione di immagini o scritti atti ad offendere un soggetto è azione idonea a ledere il bene giuridico dell’onore, pertanto integra il reato di diffamazione aggravata”.
Chiaramente, il periculum in mora sarà maggiormente amplificato nel caso in cui sia stato diffamato un pubblico personaggio, noto alla generalità dei cittadini almeno in un ambito territoriale locale.
In relazione alla probabile esistenza del diritto, la stessa deve ritenersi sussistente ogni qual volta il soggetto sia facilmente ed univocamente individuato o individuabile senza arbitrarie operazioni interpretative. Onore, decoro, reputazione sono intimamente connessi all’individuo in quanto tale e la sussistenza di tali diritti non richiede una particolare prova, in particolare in un procedimento quale quello cautelare, caratterizzato da una cognizione necessariamente sommaria.
Infine, un problema di fondo: nel caso in cui venga adito un tribunale nei confronti di chi dovrà essere richiesto il provvedimento?
Secondo la costante, ma non copiosa giurisprudenza e dottrina su casi analoghi, il controllo sui contenuti di un sito internet, anche nei casi in cui allo stesso siano apportabili materiali scritti da terzi, compete al responsabile del sito ed al provider.
A tale orientamento si allinea, ad esempio, il Tribunale di Napoli, laddove ritiene che “in caso di diffamazione consumata mediante i contenuti di un sito Internet, sussiste la responsabilità concorrente del “provider”, ancorché quest’ultimo si sia limitato semplicemente ad ospitare sui proprio server il contenuto delle pagine web predisposti dal cliente”.
Per quanto riguarda i news group, altra realtà diffusa nella rete, questi consentono lo scambio di informazioni ed opinioni su temi specifici tra i soggetti interessati. Possono essere creati da ogni utente internet e fanno capo di solito ad una pluralità di elaboratori, che conservano tutti una copia del messaggio inviato ed utilizzano particolari procedimenti per sincronizzare i dati immessi in modo che, da qualsiasi news - server che ospita quell’area di discussione destinataria dell’intervento, possano essere consultati i messaggi di più recente inserimento.
In questo caso, ed in particolare nel caso di un news group non moderato, il news – server si limita a mettere a disposizione degli utenti lo spazio virtuale dell’area di discussione e non ha alcun potere di controllo e vigilanza sugli interventi che vi vengono inseriti. “Deve pertanto escludersi la legittimazione passiva del suo gestore in procedimenti cautelari avverso affermazioni asseritamente lesive”.
http://www.aiart.org/ita/web/item.asp?nav=2416
Etica:
è l’attività pratica dello Spirito che si verifica quando il fine che noi desideriamo è universale (quando è individuale è l’economia, come detto prima); questo universale è lo Spirito stesso, Realtà “come unità di pensiero e volere”; l’attività etica vuole ed attua ciò che corrisponde alle condizioni di fatto in cui una persona si trova, ma si riferisce a qualcosa che le trascende.
L’uomo morale quando vuole l’universale (ciò che lo trascende come individuo) guarda “allo Spirito, alla Realtà reale, alla Vita vera, alla Libertà”, in questo modo chi agisce trascende i propri interessi, che sono “particolari” (l’utile), per cogliere valori universali (il bene)
L’etica ha un carattere di totalità, perché l’agire secondo morale raccoglie e “sublima” dentro di sé le diverse istanze date dai diversi fattori che compongono la realtà individuale e sociale; l’ideale supremo di quest’etica è la Vita, che dà valore e sviluppa l’agire umano, infatti tutte le azioni degli uomini che siano conformi al dovere etico sono conformi alla vita, e se la deprimessero e mortificassero, sarebbero immorali.
http://www.filosofico.net/crocefilosofo/crocepagee.html
Quindi lo spazio dei commenti di un blog è assimilabile ad un newsgroup e la responsabilità dei contenuti postati dagli utenti, nel caso non siano mederati, non ricade sul gestore del servizio?
Sottoscrivo in pieno il titolo del post, ed è per questa ragione che avevo evitato di replicare tempo fa qui: http://22passi.blogspot.it/2012/06/da-roma-lugano-da-kiev-s-pietroburgo-la.html
Nello specifico denotavo che l'articolo postato reclamizzava anche un congresso a pagamento del'autore del testo stesso. Inoltre facevo notare che Valenzi aveva dichiarato spontaneamente di aver preso soldi per corsi mai svolti, giustificando la cosa con il fatto di esser stato sfruttato dall'Università in pprecedenza(insomma una sorta di autocompensazione privata). Tutti "fatti verificati". Mi sembrava quindi perfettamente in tema con l'articolo e credo fosse importante (al di la dei giudizi) avere informazioni riguardo una persona che sovente interviene nel blog.
Eppure venivo tacciato di essere un "troll"da Passerini ancor prima che leggesse i riferimenti.
Una volta letti lo stesso dichiarava di esser totalmente d'accordo con le dichiarazioni di Valenzi. Purtroppo la mia etica diverge ed in maniera credo educata lo dichiaravo. Come chiunque può verificare nessuno dei miei commenti era di carattere "personale" (scripta manent). Venivo quindi accusato di non sapere niente della vita di non avere neuroni e dulcis in fundo scriveva "Se veramente lavori col terzo settore... È UNA VERGOGNA per tutta la gente in gamba che ci lavora sul serio". Materia forse (ma lo dico con un sorriso) per il commento di Paolo sulla diffamazione. A giudicare se debba vergognarmi o meno di quasi 20 anni di lavoro nel sociale credo però debbano farlo le persone con le quali ho lavorato. Non sono il primo ne sarò l'ultimo ad essere attaccato con violenza sul piano personale da Passerini. Io valuto invece quanto leggo. Falchi travestiti da colombe, che ad ironia o fatti contrappongono spesso furia verbale. E che sempre vanno sul piano personale, quale che sia l'argomento. Io purtropppo non mi sento pietra di paragone invece.
Aggiungo, per Sandro che il commento suo finale in quella discussione "Anche chiedere un giudizio su una discussione personale può sembrare una domanda a trabocchetto per generare tensioni all'interno di un gruppo così eterogeneo" mi è alieno purtroppo.
Avevo chiesto un giudizio nel merito dato che ti dici anima pacifica, come Massa, e partecipe su più blog. I quali sono spesso come detto sopra "luoghi di discussione" e non "famiglie allargate". Soprattutto quando si scrive di scienza non contano simpatie od amicizia ma riscontri, e fra i ricercatori corretti i più feroci critici li trovi fra gli "amici". Proprio perché forte è il rischio di indulgenza si agisce in modo opposto.
Per quanto riguarda il mio nick morbido zampino è un segreto di pulcinella facilissimo da svelare proprio con la fusionefredda :D (mi si accusò di non mettere nome e cognome, al contrario del 99% degli utenti di questo blog no?).
Chiedo scusa per la lunghezza e per esser intervenuto ancora su queste pagine. Non ho resistito, sono un peccatore.
@Morbido Zampino
Sottoscrivi, ma vieni qui solo per mentire e creare zizzania, ma bravo!
Quanto alla ca@@ata che scrivi sul convegno di Pietroburgo, che corrisponde a quanto scrisse Ocasapiens (una fonte attendibilissima, vero?!?!?) che di Valenzi scrisse
"fa la réclame al proprio convegno di pseudoscienza. Convegno a pagamento, of course"
ti rispondo riportando la replica stessa di Valenzi inviata alla sua mailing list (era il 30/07/12):
non sapevo che il congresso era mio (bella scoperta, mi hanno fatto
pure pagare...) ne che al Politecnico di San Pietroburgo si
organizzassero dei convegni di Pseudoscienza...
La disinvoltura dell'Ocasapiens nel presentare i fatti è veramente
grande come si può leggere dal report da San Pietroburgo, uno dei
centri del potere accademico russo http://goo.gl/R4zJY
Ci vuole fantasia è una grande fede contro il nemico di turno per andare a testa bassa così...
@Daniele
Allora, concederò che Ocasapiens sia genericamente una fonte assolutamente inattendibile, che Valenzi ci abbia rimesso dei soldi e che San Pietroburgo sia la Cambridge dell'est. Diamo questi fatti per assodati, così partiamo da una base comune.
Detto questo, però, magari potresti ri-controllare quello che avevi scritto tu qui, dopo che ti avevo mostrato come:
fatto 1) il convegno di san Pietroburgo fosse effettivamente a pagamento (per i partecipanti)
fatto 2) fra gli organizzatori ci fosse il CIPA, di cui Valenzi è presidente
(i fatti 1 e 2 sono una -infedele- traduzione in pillole verificabili della frase "l'articolo postato reclamizzava anche un congresso a pagamento del'autore del testo stesso")
Entrambi i fatti erano desumibili dal sito del convegno stesso o da fonti "vicine" a Valenzi, non da fonti aprioristicamente "avverse"; tu stesso ne avevi indirettamente preso atto, dato che rispondesti: "Qui pro quo: io parlavo del convegno del 26 a Roma, quello a S. Pietroburgo non l'avevo nemmeno preso in considerazione... troppo lontano e improponibile per me."
Ora, per restare nel merito:
1) mi spieghi quale parte dal messaggio di Valenzi smentisce i due fatti sopra riportati?
2) mi citi almeno un fatto contenuto nel messaggio di Valenzi?
3) se in una disputa Tizio dice "questo tavolo è sicuramente giallo e, che sia così, potete averne conferma a questo link", dove il link contiene uno scritto dello stesso Tizio (nel quale -incredibile dictu- si conferma come il tavolo sia effettivamente giallo), come si inquadra questa struttura probatoria nel tuo sistema di catalogazione del reale e della definizione di vero e falso?
4) IN SINTESI: l'articolo di Valenzi che hai ospitato su 22p faceva o no pubblicità ad un convegno a pagamento organizzato (o co-organizzato) da una associazione di cui Valenzi è presidente?
(se hai poco tempo, l'ultima domanda è la più importante e basta, come risposta, un sì o un no)
Grazie;
Matteo
(P.S.: AAARGH, ma come scrive Valenzi?)
... a proposito di ETICA:
"Ma soprattutto, cosa accadrebbe se una nazione utilizzasse le tecnologie di controllo climatico a fini politici o militari?"
http://it.notizie.yahoo.com/blog/focus/seminare-le-nuvole-per-raffreddare-il-pianeta-093458268.html
come mai i commenti sono bloccati?
@Shine
come mai i commenti sono bloccati?
Il blog aveva messo su qualche chiletto di troppo, serviva una dieta.
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