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domenica 4 marzo 2007

Dalla meditazione al destino

Le poesie di Ventidue passi d'amore sono tutte brevi. Ho messo qui insieme la più concisa (2 ottonari) e la più lunga (metrica libera)... non è un criterio "intelligente", ma ne nasce un "gioco" di libere associazioni che ad esempio connette queste idee:
  1. lo scrittore ascolta in  per raccogliere e portare alla luce ciò che giace dentro e attorno a tutti noi. Che giace, che già c'è.
  2. la sensazione di gioia che nasce dal "liberare" una poesia che ci risuona dentro è simile a quella provata nel sentirsi trasportati dal flusso della vita, senza opporre resistenza al destino che accade... cioè alla sensazione di amare.
Entrambe le poesie sono state scritte di getto e "buona la prima" (beh, la prima è quasi ovvio data la brevità): La meditazione, se ricordo bene, in volo sull'Atlantico, Il destino mentre guidavo l'auto, sulla E45 tra il Verghereto e Cesena, digitandola a colpi di pollice su due o tre sms per non dimenticarmela.


2. la meditazione 

Parole affidate al vento 
muovi le mani a cercare. 

10. il destino 

La liberazione di una poesia 
è un fiume d'ali che 
scrolla argilla grigia 
dalla luce delle parole. 
E mentre viaggio verso te 
non io m'avvicino 
ma secoli di solitudine 
dogane di consolazione 
appunti dell'inquieta amnesia 
che tu sei tu 
e noi eravamo diamante. 
Così rivedo nei tuoi occhi 
le sfumature di pastello 
le rime lucenti 
che ti cantavo 
che ora tornano, 
frammenti di Spirito, 
autori inconsapevoli 
del ritmo del mio cuore.


ERRATA CORRIGE: In realtà Il destino non è la poesia più lunga di Ventidue passi d'amore. Prendo atto del lapsus con buona pace della mia parte razionale... ormai rassegnata a farmi molte concessioni!

1 : commenti:

Anonimo ha detto...

Strano il mio destino che mi porta qui a un passo dal tuo cuore senza arrivare mai chiusa nel silenzio sono andata via via dagli occhi, dalle mani, da te

Che donna sarò se non sei con me e se ti amerò ancora e di più

Strano il mio destino
mi sorprende qui qui ferma a non capire dove voglio andare
se tutto quell'amore io l'ho soffiato via ma fa male non pensare a te

Che donna sarò se non sei con me
e se ti amerò ancora e di più
io non ti perderò
oltre il tempo e le distanze andrò
più vicino a te
volando al cuore gli parlerò di me e resterò
per non lasciarti più, per non lasciarti più

E' chiaro il mio destino
mi riporta qui a un passo dal tuo amore io ti raggiungerò
proverò a gridare e forse sentirai
la mia voce che ti chiama se vuoi

Che donna sarò se non sei con me
e se ti amerò ancora e di più
io non ti perderò
oltre il tempo e le distanze andrò
più vicino a te
volando al cuore gli parlerò di me e resterò
per non lasciarti più, per non lasciarti più

(Giorgia)

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