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giovedì 29 marzo 2007

Dopo l'auto ecco anche l'aereo a H!

Riporto questo articolo che, come la petizione per i distributori di H, parla di tecnologia pulita alle porte... certo ci vorranno ancora parecchi anni ma l'utopia di una civiltà moderna alimentata da energie rinnovabili comincia a dar segni di fattibilità.
Silenzioso e pulito come un aliante la Boeing prepara il primo aereo "a pile" (di Luigi Bignami, da www.repubblica.it del 28/03/07)
Sarà molto silenzioso, volerà senza inquinare, assomiglierà ad un aliante, ma sarà un aereo in tutto e per tutto. Il velivolo che sta per prendere il volo in Spagna si differenzia da tutti i suoi predecessori perché sarà spinto da celle a combustibile e batterie leggere. Un aereo a pile, si potrebbe dire. Sarà il primo esperimento del genere per un aereo pilotato il cui assemblaggio è in corso presso il Boeing Research and Technology Center di Madrid, che lo sta studiando e sperimentando il veivolo dal 2003. Attualmente sono in corso minuziosi collaudi in vista dei primi test al suolo e in volo. Spiega Francisco Escartì, direttore generale del centro di ricerca Boeing di Madrid. "Data l'efficienza e i benefici per l'ambiente dell'emergente tecnologia a celle a combustibile, Boeing vuole essere in prima linea nel suo sviluppo e nell'applicarla a prodotti aerospaziali". Tale aereo sarà "pulito" perché le celle (o pile) a combustibile sono un dispositivo elettrochimico che trasforma direttamente l'idrogeno in elettricità e calore, senza alcun processo di combustione. Grandi benefici per l'ambiente derivano dal fatto che queste celle non producono alcun tipo di emissione e sono più silenziose dei motori a idrocarburi. In particolare va detto che l'aereo in via di costruzione negli hangar della Boeing è ad elica, la quale viene mossa da un motore elettrico alimentato da un sistema ibrido, composto cioè, in parte di celle a combustibile del tipo a "membrana a scambio protonico" (PEM - Proton Exchange Membrane) e in parte da batterie al litio-ionio. Le prime provvedono alla propulsione nella fase di crociera, quando cioè l'aereo richiede una minore forza di spinta, mentre le seconde entrano in gioco durante le fasi del volo che richiedono maggiore potenza, vale a dire decollo e ascesa. I collaudi in volo saranno condotti in Spagna e serviranno a dimostrare per la prima volta come un aereo con pilota possa mantenere un assetto di volo lineare con la sola propulsione fornita da celle a combustibile. Ma gli aerei a "pile" potranno mai un giorno sostituire i grandi jet, passeggeri e non, che oggi sono tra le fonti d'inquinamento più importanti dei nostri cieli? Risponde Escartì: "Sebbene Boeing non preveda che le celle a combustibile possano costituire la fonte primaria di energia per i futuri aerei passeggeri (perché difficilmente in tempi brevi si potranno avere motori così potenti da mantenere in volo velivoli così pesanti), dimostrazioni come questa serviranno a preparare il terreno per l'uso di simili tecnologie su piccoli aerei con e senza pilota". L'aereo che in questi giorni è in fase di assemblaggio definitivo ha un'apertura alare di 16,3 metri e può mantenere una velocità di crociera di circa 100 chilometri all'ora. È basato sul motoaliante Katana Xtreme (più noto come Super Dimona), prodotto dall'austriaca Diamond Aircraft Industries, che si è anche occupata delle principali modifiche strutturali del velivolo. Altre industrie si sono preoccupate di altre parti del progetto. L'azienda spagnola Aerlyper, ad esempio, si è occupata sia di alcuni lavori di modifica sull'aerostruttura, che del montaggio e del cablaggio di tutti i componenti. L'azienda francese SAFT, invece, ha progettato e assemblato le batterie ausiliarie e di riserva. L'Air Liquide España ha progettato e assemblato l'impianto e il sistema di rifornimento a idrogeno. I primi test sono stati condotti presso un centro del Politecnico di Madrid e sempre la Spagna metterà a disposizione i suoi impianti e un pilota collaudatore per i test in volo. Per un impiego di questa tecnologia nel campo dell'aviazione commerciale bisognerà attendere probabilmente tra i 10 e i 15 anni.

2 : commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sporco batterio antidepressivo

Il Mycobacterium vaccae e' un batterio che vive nello sporco che riesce a indurre il cervello umano a produrre serotonina: il neurotrasmettitore che regola benessere e ottimismo.

Alcuni ricercatori della Bristol University e dell'University College di Londra hanno iniziato a studiarlo dopo aver notato inaspettate dosi di ottimismo in malati di cancro esposti a questo batterio.

M. vaccae stimola il sistema immunitario e attiva nel cervello un gruppo di neuroni che producono serotonina. La potenza del suo effetto e' paragonabile a quella degli antidepressivi in commercio. Secondo gli esperti molte forme di depressione sono dovute a carenze o a scompensi nei livelli di serotonina nel cervello.

I risultati degli esperimenti (sui topi) sono stati pubblicati su Neuroscience. Come abbiano fatto a determinare la felicita o l'ottimismo dei topi e' curioso: nell'abstract dell'articolo leggo che l'effetto del batterio sul sistema seratoninogenico e' stato temporaneamente associato con una riduzione di immobilità nel test di nuoto forzato. Il che, tradotto, significa che hanno messo i topi in acqua e li hanno guardati. I topi stressati non nuotano, mentre gli altri zampettano attivamente.

Oltre ad essere studiato come "vaccino" contro la depressione, M. vaccae potrebbe essere utilizzato contro la malattia di Crohn e l'artrite reumatoide.

Daniele Passerini ha detto...

Eh eh, come sono per indole scettico riguardo le molecole della felicità (un principio attivo brevettato da qualche multiazionale farmaceutica) lo sono anche per il batterio... ma se ne può derivare una cura per una malattia che riguarda il corpo ben venga!
Curare le malattie dell'anima con una medicina mi sembra invece un'obiettivo velleitario... per come la vedo gli psicofarmaci possono essere un supporto ad un ciclo di psicoterapia ma non potranno mai essere "la cura".

Alla fin fine, se anche inventassero la pillola della felicità (mi rifiuto di considerare tale il Prozac) non sarebbe altro che una sostanza psicotropa, ovvero una droga!
La felicità va conquistata attivamente, non potrà mai essere delegata a una pasticca!

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