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giovedì 16 maggio 2013

La risposta fa 3+6+2+1+3=15

Indovina indovinello...

Prendiamo queste 15 persone:
  1. Robert Duncan, Prorettore per la ricerca University of Missouri (USA)
  2. Michael McKubre, SRI - Stanford Research International (USA)
  3. Graham Hubler, Direttore Sidney Kimmel Institute for Nuclear Renaissance (USA)
  4. Stefano Concezzi, Vice Presidente National Instruments (USA)
  5. P.J. King, CEO ReResearch (Ireland))
  6. Konrad Czerski, Università di Szczecin (Poland), Technische Universität Berlin (Germany)
  7. Vittorio Violante, Università Roma2 Tor VergataCentro Ricerche Frascati ENEA
  8. Andrea Aparo, Università Roma1 Sapienza, Politecnico di Milano, Ansaldo Energia
  9. Enrico Paganini, ENEL Green Power
  10. Antonio La Gatta, Presidente TSEM Engineering and Electronics
  11. Giovanni Lelli, Commissario ENEA
  12. Aldo Pizzuto, Responsabile Unità Tecnica Fusione ENEA
  13. Massimo Busuoli, Responsabile ENEA EU - Liaison Office
  14. Herbert Von Bose, Direttore sotto-Commissione Industrial Technologies del Parlamento europeo 
  15. Amalia Sartori, Presidente Comissione ITRE del Parlamento europeo 
Domanda: quale è il filo che collega queste 15 persone tra loro, e tutte insieme al Fleischmann-Pons Effect (FPE)?

La risposta fa 3+6+2+1+3=15 e vi condurrà a circa 22/2 ore d'automobile dalle Nuove energie per un mondo nuovo.

***

P.S. Se volete continuare a "giocare", non proseguite nella lettura.

Il primo a suggerire la risposta esatta è stato il nostro affezionato lettore Merlian (vedasi tra i commenti al post):

New advancements on the Fleischmann-Pons Effect:
paving the way for a potential new clean renewable energy source?

European Parliament - Brussels
Monday, 3 June 2013 from 16:30 to 18:45,
Room Jozsef Antall 6Q1


The European community should become aware of the "state-of-the-art" of the studies on the Fleischmann-Pons Effect phenomenon and of the potential future perspectives in the field of Material Science and renewable, clean energy. Energy densities measured during Fleischmann and Pons Effect (FPE) are hundreds, thousands and even tens of thousands times larger than the maximum energy associated to any known chemical process. This effect was first discovered in 1989 by two electrochemists Prof. Martin Fleischmann and Dr. Stanley Pons, by loading palladium with deuterium (an isotope of hydrogen). This excess energy is not associated with nuclear radiation and does not appear when light water (H2O) is used.
ENEA (Italy), Stanford Research International (SRI, USA) and Energetics LLC (USA) have been collaborating on an alternative energy project since 2004 based upon the Fleischmann-Pons Effect (FPE). The Naval Research Laboratory (NRL, USA) joined the research team in 2008 and since 2010 also the University of Missouri was involved in the research in cooperation with Energetics. All the collaborating institutions, after several years of scientific review process, do not question the existence of this very strong isotope effect as FPE has been observed during experiments in the four laboratories.
The proposed event, tries to present the “situation point” of this promising research field and even to design the future steps at EU and International level.


22passi.blogspot.com: post n. 2109 (-113) 

241 : commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 241 di 241   Nuovi›   Più recenti»
Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
La tua analisi mi da grande soddisfazione :-)

mario massa ha detto...

@Daniele22
"Dedicherò presto un post a mia moglie e alla sua tiroidite di Haschimoto, curata con successo solo con l'omeopatia, alla faccia di chi ANCORA continua a negare la validità di questo tipo di cure."

Auguroni ad Elisa. Aspetto il post: sono più che scettico sull'omeopatia, ma anche a mia moglie di recente è stata diagnosticata la tiroidite di Hascimoto: poichè non esistono cure ufficiali (per i medici si può solo compensare il mancato funzionamento) potrebbe essere l'occasione per una verifica sull'omeopatia (non so se Franca sarà d'accordo sul fare da cavia... ma le consiglierò di leggere il post e i relativi commenti).

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Franco Morici
Un bel po' di casino, eh? :-)
E praticamente si farebbe fare le scarpe da una discreta pompa di calore.
Secondo me bisogna aspettare che lo dimettano dalla neuro ;-), prima di poter avere un'idea sensata di quello che sta succedendo, considerando che Rossi garantisce COP>=6

Franco Morici ha detto...

Silvio Caggia wrote:
La tua analisi mi da grande soddisfazione
Spero solo che ti sarai convinto che partendo dai dati di JoNP i COP 20, ... , "hundreds" di cui parlavi non trovano riscontri nei numeri.

Alessandro Pagnini wrote:
Un bel po' di casino, eh?
Valori compresi tra 1.5 e 2.5 li consideri casino?

... considerando che Rossi garantisce COP>=6
No, per l'Hot-Cat non ha mai né detto né scritto quello che dici.

Franco Morici ha detto...

@ Alessandro Pagnini

ECAT HT “Hot Cat” – Prototype
COP: Under development (2-10 showed in various tests)

Come potrebbe aver garantito COP>=6?

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Franco Morici
Ma qui si parla di E-CAT con la tecnologia dell'attivatore:

"
Dr Rossi,

1. Have you finally found a way to supply additional heat to specific regions of the E-Cat, after these last few years of trying?

2. Are the heat spots that we recognize in the various photos of the E-Cat, caused by the same phenomenon that you were trying to eliminate from the E-Cat over the last few years?

3. Do these heat spots damage the physical integrity of the E-Cat?

4. Will all the production models of the E-Cat, including the domestic, come equipped with the activator?

All the best,
Joe


4.
Andrea Rossi

May 18th, 2013 at 7:30 AM

Dear Joe:
1- yes
2- yes
3- yes
4- yes
Warm Regards,
A.R. "

Io insisto a dire che bisogna lasciar decantare le cose prima di poter pensare di avere un quadro 'abbastanza' chiaro. Caro Franco, secondo me non hanno ancora smaltito la sbornia ;-)

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Franco Morici

"Un bel po' di casino, eh?
Valori compresi tra 1.5 e 2.5 li consideri casino?"

Considero un casino che si cambino di continuo i dati e che non si riesca ancora da avere una interpretazione sensata e accettata di quanto affermato .
I valori sarebbero comunque da lustrarsi gli occhi, in quanto sopra l'unità, ma il modo in cui vengono presentati è molto confusionario e di difficile interpretazione, basta vedere la valanga di richieste di precisazione avute da Rossi.

gio ha detto...

@ franco morici

hai ragione!!!

ma confrontando jonp e informazioni commerciali su ecat.com.....mentre sul jonp si è spesso contraddetto, sulla parte commerciale no!

quindi dei tuoi tre calcoli escluderei la b( cop 1,57) perchè è sotto il range 2-10 prospettato su ecat.com

Franco Morici ha detto...

@ Alessandro Pagnini

Ti ho linkato la pagina ufficiale di ecat.com come riferimento. In quella pagina è definito con chiarezza il prototipo in sviluppo.


Io insisto a dire che bisogna lasciar decantare le cose prima di poter pensare di avere un quadro 'abbastanza' chiaro.

Non trovo scritto da nessuna parte di un prototipo E-Cat che abbia questo attivatore incorporato e che garantisca un COP di 6 per cui, proprio per evitare ulteriore confusione, è bene non fare affermazioni basate su un quadro incerto.

Franco Morici ha detto...

gio wrote:

quindi dei tuoi tre calcoli escluderei la b( cop 1,57) perchè è sotto il range 2-10 prospettato su ecat.com

Escluderei senz'altro anch'io quel caso, utilizzerebbe l'ipotetica configurazione topo-gatto in modo poco "furbo".
Va considerata solo come situazione limite.

gio ha detto...

@ franco morici

ma facendo l'ipotesi prudenziale che l'ecat hot abbia un cop stabile tra 3 e 4.

che utilizzi potrebbe avere un aggeggio da 100 kw di potenza con cop tra 3 e 4 ??

Franco Morici ha detto...

@ gio

Se tutto questo fosse vero (e sottolineo se in quanto non convinto tecnicamente del suo funzionamento) rappresenterebbe sopratutto una rivoluzione scientifica.

gio ha detto...

@ franco mori
ma tralasciando ,così mi pare di capire , la produzione di energia elettrica...

ma...so che sto dicendo una ca**ta..... un oggetto con queste caratteristiche non potrebbe sostituire un motore marine o di un trattore......

miau ha detto...

a me sembra di notare che rossi, nella sua ultima, ha risposto a una serie di domande riguardo problemi che non sono mai stati sollevati pubblicamente.

o sbaglio? mi son perso le notizie riguardo la necessità di fornire calore addizionale a specifiche regioni dell'e-cat? oppure di fenomeni da eliminare (hot spots)?

se ho ragione, io faccio 2 ipotesi:
a) Joe è un ex collaboratore.
b) Joe è un collaboratore di rossi, cui è stato chiesto di fare delle precise domande, per permettere a rossi di spiegare perché è necessaria la configurazione topo-gatto nonostante i possibili "problemi" di COP. notare la sequenza delle domande. formano un discorsetto.

io propendo per b. nel caso, ci si chiederebbe perché rossi abia scelto questa via contorta e non esplicita.

della serie illazioni che mi suonano plausibili.

Franco Morici ha detto...

@ miau

Si, potrebbe far parte della "modalita' di comunicazione" al fine di rassicurare.
Anche altri "siti amici" hanno dato particolare risalto a quelle domande&risposte.

http://www.e-catworld.com/2013/05/hot-spots/

Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
La tua analisi mi da soddisfazione per il fatto che ho quindi ben inteso che rossi parla di energia (kWh) e non di potenza (kW), che i suoi dati sono assoluti e non riferiti alla percentuale di tempo, ovvero che quella tabella dica che il cop vale banalmente 2.

Ma ho anche detto che rossi sta cercando di coprire delle tracce pericolose che ha lasciato nelle affermazioni precedenti.
Rossi non parla del cop globale, si rifiuta di rispondere a domande chiare come quelle che hai posto tu, ci gira intorno, fa finta di non sapere o non capire... Ti dice solo che il cop lo dichiarera' quando l'hot cat sara' un prodotto, ora e' solo un prototipo.

Rossi prima si era fatto sfuggire qualcosa di pericoloso nell'insieme di queste affermazioni:
A) il cop del topo e' 1-1,1
B) il cop del gatto e' infinito o quantomeno centinaia (la domanda lecita e': centinaia di volte rispetto a cosa?)
C) il topo corre (e consuma energia) solo il 35% del tempo
D) il resto del tempo il topo non corre (non consuma) ma e' in ssm (eh si', cosi' ha detto...)
E) quando il topo corre il gatto NON corre (cosa significhi e' oscuro, visto che il gatto non consuma MAI energia)
F) quando il topo non corre il gatto corre (cioe' e' in ssm)
La conseguenza logica di questi punti e' che il controllo del gatto (corre/non corre) da parte del topo non e' dato dall'energia, ma dal ssm del topo che sembra essere "contagioso", e incompatibile con la corsa del topo stesso, altrimenti il gatto dovrebbe correre anche quando il topo corre!
Il che vuol dire che non e' chiaro il dimensionamento relativo tra topo e gatto, non credo affatto che debba esserci un rapporto uno a uno come vuole lasciarci intendere adesso rossi.
Cosa vieta che un topo piccolo attivi un grosso gatto? Nulla, ma l'argomento e' tabu. E' troppo dirompente.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Franco Morici
"è bene non fare affermazioni basate su un quadro incerto."
Sfondi una porta aperta! :-)


@ Silvio
" non credo affatto che debba esserci un rapporto uno a uno come vuole lasciarci intendere adesso rossi."
Lo spero per la sfruttabilità industriale del prodotto e per la verità lo presumo anche io, ma....chi può dirlo? :-)

gio ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Turbosteamer

ma non so ! ma continuo a pensare che l'hot cat possa essere usato per un motore!!!

sopra un aggeggio a vapore usato da Bmw.

ai tecnici , se vogliono, un parere più scientifico!!!!

Franco Morici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Franco Morici ha detto...

@ Silvio Caggia.

Se come affermavi in precedenza il "topo" fosse in grado, in totale autonomia, di produrre considerevoli quantità di energia in SSM per il 65% del suo tempo a COP praticamente infinito, e durante il 35% del tempo altra energia seppur a COP 1,1 a cosa servirebbe parlare di "topo" che sveglia il "gatto"? Di fatto il topo sarebbe già lui stesso produttore importante cioè più "gatto" del gatto che dovrebbe "risvegliare". Avremmo cioè già tutto quello che ci serve senza dover scomodare altre specie del mondo animale.

Adesso ipotizzi che il topo andrebbe in SSM ma non è la sua produzione di energia ad attivare il gatto:
La conseguenza logica di questi punti e' che il controllo del gatto (corre/non corre) da parte del topo non e' dato dall'energia, ma dal ssm del topo che sembra essere "contagioso"

Credo che sia inutile continuare a generare altre ipotesi fantasiose. L'ipotesi: Cosa vieta che un topo piccolo attivi un grosso gatto?
non trova una conferma nei dati.

I valori scritti su JoNP (che ricordiamocelo si riferiscono ad una presunta generazione di calore in eccesso), riporterebbero ad un risultato per quanto riguarda il COP complessivo in linea con quello che viene pubblicato da Rossi su ecat.com.

Alessandro Pagnini ha detto...

Ed ecco come Rossi digerisce senza batter ciglio un intervento che dà per scontato che il topo sia da 1KW ed il gatto da 10KW, se non traduco male:

"
Kevin Evans

May 18th, 2013 at 4:56 PM

Dear Eng.Rossi,

Is the Cat/Mouse timing completely controllable? Could I say setup three cat/mouse systems and off-set them so that the when the mouse of one stops – the mouse of another starts. Would these off-set timings remain intact over time or would they drift out because the mouse/cat switch on cannot be exactly controlled to a precise time in this way. I ask this because with three units I would be paying for Just 1KWh 100% of the time but would (if controllable) be yielding a minimum of 10KWh+1KWh all the time (with some time overlaps yielding 20KWh. This configuration could be useful for selling power back to the grid to reclaim back the original 1Kwh cost.

Regards,
Kevin


2.
Andrea Rossi

May 19th, 2013 at 3:11 AM

Dear Kevin Evans,
We are working on what you are saying, and it could be profitable, being the Mouse self sufficient to pay for itself entirely, but, as you correctly say, there are issues for what concerns the controllability. Not impossible, though.
Warm Regards,
A.R. "

Non c'è niente da fare, non se ne viene proprio fuori :-(

Franco Morici ha detto...

@ Alessandro Pagnini

Dalla risposta di Rossi non deduco niente di particolarmente concreto ed interessante che chiarisca la situazione.
Un classico: We are working on that... Not impossible...

La domanda poi è molto confusa.
Prospetta l'uso di 3 sistemi topo-gatto attivati con offset tra di loro per coprire tutto il periodo.
Afferma che in questo modo pagherebbe 1kWh al 100%, ma se i sistemi utilizzati sono 3 (alimentati sfasati) e ciascuno nel suo 35% del tempo già consuma 1kWh, al termine del periodo in questo modo in totale non avrebbero consumato 3 kWh di energia?

Inutile perdere del tempo continuando a leggerlo.

In generale i commenti scritti degli utenti fan di JoNP (almeno per la maggior parte) danno per scontato interpretazioni a senso unico. Vogliono credere di averle capito tutto nel modo a loro favorevole.

Queste discussioni alla fine lasciano il tempo che trovano e mantengono inalterate le ambiguità che non è certo Rossi spontaneamente interessato a chiarire.

Alessandro Pagnini ha detto...

"Afferma che in questo modo pagherebbe 1kWh al 100%, ma se i sistemi utilizzati sono 3 (alimentati sfasati) e ciascuno nel suo 35% del tempo già consuma 1kWh, al termine del periodo in questo modo in totale non avrebbero consumato 3 kWh di energia? "

Direi di sì

"Inutile perdere del tempo continuando a leggerlo "
Voglio sperare che prima o poi ci sia un ritorno ad un minimo di chiarezza, ma per adesso la situazione è davvero ben confusa :-(

Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
Mi sa che malgrado i ripetuti commenti non riesco a farmi capire... :-(
proviamo a ricominciare...
Prendi il topo da 1kW (nominali) da solo e facciamo un esempio di cosa capita in 1 ora...
Entrano 900Wh ed escono 990Wh ovvero cop 1,1.
Ma tutto questo stando acceso (a consumare) solo il 35% del tempo, quindi non ha un assorbimento di 900W per 1h ma di 900W/0,35 per 0,35h.
Per capirci le resistenze sono da 2.571W.
Non sappiamo come sia la curva di output del calore dal topo, assumiamo per ora che sia costante e che quindi abbia una potenza di 990W.
Tutto cio' e' congruente con l'affermazione che nel 65% del tempo il topo e' in ssm e che il cop sia 1,1.
Nota a scanso di equivoci: il cop e' sempre riferito a tutto il ciclo cosi' come l'energia.
Corollario importante: durante il 35% del tempo il topo trasforma parte dell'energia elettrica in input in qualcosa di diverso da energia termica, accumula in una sorta di energia potenziale che rilascia poi in ssm.
La convenienza del topo in se e' insignificante, ma questo qualcosa che accumula, e che produce il ssm, e' la chiave.
Non solo questa chiave produce ssm nel topo, che ha una carica di combustibile piccola, ma "a gratis" produce ssm nel gatto, con una carica di combustibile piu' grande (si era lasciato sfuggire il peso in grammi dei due ricordo)
Mi sono spiegato meglio?
Aggiungo: rossi e' stato chiaro a dire che mentre il topo ha le resistenze accese il gatto non e' in ssm, non corre, e' completamente passivo, per cui e' logico pensare che anche il topo in quella fase non sia in ssm, sta accumulando energia e rilascia solo una frazione di quanto gli entra.
Conclusione: il gatto non si alimenta del calore del topo, e' stimolato, stuzzicato, sollecitato dal topo, ma non semplicemente scaldato. Lo scaldamento in se frena e blocca il ssm. La stimolazione e' quell'altro che dovresti indagare.

Detto questo, insisto, il cop e' un falso problema su cui rossi gioca. Lasciate perdere il cop, il cop e' variabile, e' una scelta cosi' come scegli di premere l'acceleratore della tua auto, solo che piu' lo premi piu' rischi di sbandare in curva. Il lavoro di rossi e' far tenere meglio la strada, non aumentare i giri, quelli ne ha quanti ne vuole.

Spero di essere stato utile.

gio ha detto...

ultimo tentativo :)

posto qui di seguito le specifiche di un motore diesel marine di 1 MW:
http://www.mantruckandbus.it/man/media/migrated/doc/mn_muk_1/V12_1360_LD.pdf

Franco Morici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Franco Morici ha detto...

@ gio

ultimo tentativo

non volermene, ma non sono in grado di dare una risposta alle tue domande.

Credo che in tema di applicazioni sia prematura qualsiasi considerazione anche preliminare. La conoscenza di ciò di cui parliamo è troppo scarsa.

Per quel po' di cui si ha notizia, ad oggi, non è stato realizzato e sperimentato neanche un sistema primordiale per produrre del fluido o del gas per far girare una turbina utilizzando l'Hot-Cat (sempre ammesso che funzioni).

gio ha detto...

@ franco morici

ci mancherebbe franco, ti ringrazio per la pazienza, è solo una curiosità.

ma le cose che notavo a confronto con il motore di 1 Mw sono queste:

le dimensioni notevolmente inferiori di rossi (33 cm x 18 mi sembra da ecat.com)

quello che non capisco per poter abbozzare un confronto è che cop possa avere un motore di questo tipo.....ammesso che sia corretto parlare di cop!!!

Franco Morici ha detto...

@ Silvio Caggia

Spero di essere stato utile.

Silvio mi arrendo. Ti ho seguito, in parte..., ma la mia immaginazione è più scarsa della tua, per cui non mi basta né la pillola rossa né la pillola blu.
Posso solo ricorrere ad un "cachet" per il mal di testa :)

P.S.
Per pura nota di cronaca, alla fine del tuo discorso quanto vale secondo te il rapporto Eout/Ein del sistema?

Franco Morici ha detto...

@ gio

non me intendo, in genere un classico motore termico a scoppio non ha una efficienza molto elevata. Credo sia intorno al 30-40%.

Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
Mi spiace di farti venire mal di testa... Se capissi dove e' il punto critico proverei a spiegarmi ancora meglio... Ma non vorrei aumentare il mal di testa! :-)

I miei numeri di un hot cat con topo della stessa potenza del gatto sono come i tuoi: 2
I numeri di un futuro hot cat con rapporto gatto topo 10/1 o 100/1 portano a cop 10-100, con un onion-cat mi aspetto anche di piu'.

gio ha detto...

@ franco morici

ho ricavato dalla tabella del motore
e da una tabella di conversione di fattori energetici e ho fatto questo conto:

Consumi medi di un’ora
263 lt *0.83=218,29 kg -kg consumati

218,29*11860=2.588.919,4 W ovvero 2,58 MW

Cop motore: 1\2,58=0,38


Franco Morici ha detto...

@ gio

un calcolo molto approssimativo che posso fare è questo.

Considerando che quel motore marino consuma da datasheet mediamente 263 litri di gasolio per ogni ora di funzionamento, il suo consumo medio per ogni secondo di funzionamento varebbe:
263litri/3600sec=0.073 l/s.

Se non ricordo male 1 litro di gasolio, considerato come semplice carburante di origine fossile, corrisponde approssimativamente a circa 40MJ di energia, per cui nel nostro caso avremo:
0.073x40MJ = 2.92MJ/s cioè 2.92MW.

Più o meno, tornerebbe un rapporto prossimo al valore da te calcolato.

gio ha detto...

@ franco morici

ok ci siamo ( qui ho preso i dati per la conversione ..la prima tabella che ho trovato in rete http://www.comune.modena.it/ambiente/documenti/progetti/energia-e-ambiente/poteri-calorifici-e-fattori-di-conversione)

siamo tra 0.3 e 0.4 come dicevi tu......

un 3.5 o 4 prudenziale dell'hotcat.....non è un gran bel salto in avanti??!!!

o mi perdo qualcosa per strada??

Franco Morici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Franco Morici ha detto...

@ gio

secondo me non dovresti guardare solo questo rapporto per definire se l'Hot-Cat è conveniente o meno.

Tralasciando tutti gli aspetti economici da valutare oculatamente, mi riferisco ad un esempio molto grossolano.
Se ammettiamo che il COP di un sistema Hot-Cat (lo ribadisco fino alla noia, solo per pura ipotesi supposto funzionante) abbia un COP di 2 o anche di 3, esso (nostante tutto) non sarebbe così conveniente per produrre solo elettricità.

Sempre a spanne, se producesse calore e quindi una quantità di vapore sufficiente alla T di 350°C, la resa energetica complessiva (Hot-Cat+Turbina+Alternatore), rimanendo nel tradizionale, sarebbe comunque diciamo intorno al 35%.

Posso quasi azzardare (Silvio magari mi maledirà :) ) che in questa applicazione alla fine otterresti più o meno tanta energia elettrica quanta ne hai consumata per far funzionare l'Hot-Cat (3 x 0.35 = circa 1). Quindi in questo caso il sistema sarebbe comunque scientificamente sconvolgente, ma le applicazioni energetiche immediate per una produzione di energia elettrica sarebbero dubbie.

Come possibile applicazione per un "motore a vapore" non me ne intendo a suficienza, ma i m.a.v. mi risulta abbiano di loro dei rendimenti ancor più bassi.

Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
"Posso quasi azzardare (Silvio magari mi maledirà :) ) che in questa applicazione alla fine otterresti più o meno tanta energia elettrica quanta ne hai consumata"

Certo franco, non c'e' ancora una applicazione o un prodotto hot-cat, c'e' un prototipo, e diventera' un prodotto quando oltre alla temperatura e la stabilita' (gia' ottenute) dara' anche la convenienza economica (in sviluppo)

Franco Morici ha detto...

Il presunto chiarimento... cosi' per dire.

Steven N. Karels
May 19th, 2013 at 7:07 AM
Dear Andrea Rossi,
I have seen conflicting postings, could you please clarify.
Question 1:
For the Cat & Mouse design, and for a nominal thermal output of 10 kW from the reactor, what is the nominal power rating on the Activator to control that 10 kW Reactor? 1kW or 10kW?
Question 2:
Would operating the Activator faster (less time between usage) and a slightly higher percentage of the time result in a decrease in the temperature deviations of the Reactor?
Question 3:
Perhaps synchronize two Activator + Reactor units (as was referenced in another posting) to have a continuous input and output?


Andrea Rossi
May 19th, 2013 at 3:10 PM
Dear Steven N. Karels:
1- Depends on the situations. Please read all my answer on this issue in this blog
2 - The cycles are made by a control system choosing the best time in the specific situation
3 - I do not understand exactly what you mean
Warm Regards,
A.R.

Silvio Caggia ha detto...

@franco morici
"1- Depends on the situations"

Piu' chiaro di cosi' :-D
Almeno vedi una certa coerenza tra quello che scrive ogni volta rossi e quello che prevedo io? :-)

RED TURTLE ha detto...


SPERIAMO DI SALVARCI DAI REATTORI NUCLEARI BELGI:
STRAPIENI DI CREPE, MA CHE STANNO PER RIACCENDERE
PERCHE' AL BELGIO SERVE L'ELETTRICITA' (poco sole)

http://www.greens-efa.eu/study-on-defects-in-belgian-nuclear-reactors-8991.html

Giancarlo

Merlian ha detto...

Peccato che non ho potuto parteciparvi, mi ero pure registrato, ma poi all'ultimo momento c'è stata mia figlia che mi ha scombussolato la giornata, pazienza, aspetterò il resoconto di Daniele!

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