Oggi Francesco Celani ha girato alla sua mailing list un articolo di una ventina d'anni fa, di origine tedesca e pubblicato su una rivista prestigiosa, di cui è venuto a conoscenza solo da poco tempo.
"In tale articolo - spiega il tenace ricercatore di Frascati - viene mostrato, ma praticamente NON discusso, il fatto che la resistività della costantana DIMINUISCE dopo il ciclo ad alta temperatura con Idrogeno. Inoltre, tale valore rimane costantemente più basso a temperatura ambiente, come da noi trovato."
Celani ha ricordato di essere stato "massacrato" (e immaginiamo a chi allude!!!) quando ai Congressi tenutisi a Pontignano (Italia, Aprile 2012), Austin (USA, Agosto 2012), Daejeon (Corea, Agosto 2012), Napoli (Italia, settembre 2012) ecc. osò affermare di avere osservato tale fenomeno e con ben maggiori evidenze sperimentali.
Al contempo Celani ha voluto pubblicamente ringraziare tutta la dirigenza della National Instruments per il coraggio avuto nel permettergli di mostrare tali dati, con grossa esposizione di immagine, in occasione del National Instruments Week di Austin (4-9 Agosto 2012): "È purtroppo divenuto molto raro che esistano delle persone e/o Istituzioni-Industrie che OSINO OSARE. Per fortuna alcune di queste (anche se poche) esistono (o meglio dire sopravvivono), tuttora, anche in Italia. Esse appartengono sia alle PMI che a "rivoli" della Grande Industria. Sono ivi compresi anche alcuni (pochissimi!) rappresentanti del Popolo al Parlamento Italiano, a cui va ovviamente il mio sincero ringraziamento e considerazione."
Celani conclude dicendo che lo stesso coraggio, purtroppo, è assente in "alcune Istituzioni, cioè Università e Ricerca pubblica (o meglio dire i loro "decisori") che, sulla carta, dovrebbero fare, o almeno promuovere, la cosiddetta "Ricerca Avanzata" (o di "Frontiera" che dir si voglia), possibilmente utile al Popolo d'Italia (che paga, elevatissime, tasse....) ed, in prospettiva, anche all'astronave Terra."
Non si può che essere d'accordo con lui.
Agli addetti ai lavori è dedicata la lettura dell'articolo "scoperto" da Celani, che potete scaricare dal seguente link:
W. Bruckner, S. Baunack, G. Reiss, G. Leitner, Th. Knuth
22passi.blogspot.com: post n. 2043 (-179)
22passi.blogspot.com: post n. 2043 (-179)
27 : commenti:
Penso che le polemiche derivino in particolare dalla relazione attribuita tra questo fenomeno e la anomalous heat production, cioè al claim relativo alla produzione di calore in eccesso.
bertoldo ha detto...
"A1) Attualmente, da quando abbiamo ottenuto evidenza sperimentale del fenomeno di NTC (Coefficiente di Temperatura Negativo della Resistività) apparentemente CORRELATO con una sorgente imprevista di energia, la potenza di ingresso è stata via-via ridotta fino agli attuali 50-60W."
La sorgente imprevista è la ricombinazione dell'idrogeno che genera energia apparentemente in surplus che il metallo intercetta e trasformandola in calore .Se il campo magnetico indotto è sufficente il metallo può fondersi con l'idrogeno , insomma se le ricombinazioni di idrogeno sono molte ed in prossimità del metallo avviene fusione nucleare altrimenti solo calore ...Ricombinandosi l'idrogeno genera un effetto interruttore che fà affluire più etere (forza controelettromotrice di equilibrio) di quello che serve per l'equilibrio , a cui tende il tutto (camillo ea) che si trasferisce al metallo ,che come un diodo lo intrappola , questo se la ricombinazione dell'idrogeno atomico in molecolare avviene presso la superfice , come un fulmine che si scarica a terra .Il vortice generato dal "fulmine" potrebbe intrappolare l'idrogeno e costringerlo a seguire il suo percorso scontrandosi con il metallo e a volte fondendosi .
"B) Ricordo che normalmente i metalli si comportano come PTC, cioè la loro resistività AUMENTA all'aumentare della temperatura."
Perchè non hanno giunzioni pn fisarmonica e si intasano ...
"B1) NON abbiamo fenomeni di "resistenza dinamica negativa", come scoperto, alla fine degli anni '60 dal Premio Nobel Leo ESAKI (Giapponese): DIODO TUNNEL.
In altre parole, in tale caso, all'aumentare della tensione di polarizzazione del diodo si ha un primo tratto "normale", cioè la corrente aumenta all'aumentare della tensione, successivamente, superata una certa tensione, si ha un brusca RIDUZIONE della CORRENTE, fino ad un certo valore minimo (=> Resistenza Dinamica Negativa).
Superato tale minimo, il tutto si ricomporta normalmente come un usuale diodo a semiconduttore, che tutti ben conosciamo. Il tutto dipende debolmente dalla temperatura, entro un certo intervallo."
L'effetto tunnel dato dalla tensione applicata che apre il muro della materia , più che per effetto tunnel , per effetto fisarmonica .A tensione 0 la fisarmonica è chiusa e non lascia passare nulla appena si dà tensione la fisarmonica si apre lasciando dei buchi aperti fino al limite di estensione intrinseco della fisarmonica (giunzione)...basta ampliare la zona dei buchi creando un filo fatto di continue giunzioni pn alimentato da due fili contigui posti hai lati del filo principale , che fanno dà bus per la tensione .La disposizione delle giunzioni potrebbe seguire fibonacci o altri schemi ...
"C2) Forse i fenomeni di Tunneling, in senso lato, potrebbero essere coinvolti: ci stiamo pensando........"
Di sicuro sono coinvolti ...collegare più trasistor 2n2222a in serie come fatto da jl naudin ?
A proposito per ottenere giunzioni a resistenza negativa usano la fibra di carbonio pressata : http://jlnlabs.online.fr/cnr/cnrexp1.htm
09 gennaio 2012 10:43
Prima di bloccare il blog è possibile averne una copia con tutti i messaggi e relativi link ? Magari stampando qualche dvd ?
tanto per ricordarmi tutte le boiate che ho sparato .
http://22passi.blogspot.it/2012/01/ancora-una-email-da-francesco-celani.html
@Bertoldo
Al 2222esimo post il presente blog NON svanirà nel nulla. Non verrà più aggiornato, ma resterà sempre accessibile. Ci mancherebbe! :)
P.S. Ma non morirà mica, rinascerà su altra piattaforma... e la storia continua.
Forse non ho capito bene la pubblicazione, ma mi pare che dimostri che la (leggera) diminuzione della resistenza in atmosfera con idrogeno sia dovuta alla riduzione dello strato di ossido e che in ambiente ossidante ad alta temperatura lo strato di ossido (isolante) aumenta e la resistenza aumenta di conseguenza.
Il fenomeno quindi appare esattamente come ci si sarebbe aspettati che fosse.
Meno facile da spiegare il comportamento della caratteristica che per qualunque atmosfera, superati circa 450°C da leggermente negativa (50ppM) inverte il segno, ma bisogna ricordare che la costantana è una lega che grazie alla sua composizione ha caratteristica quasi nulla, contrariamente ai suoi principali componenti (rame e nichel) che presi da soli hanno caratteristica sempre positiva, per cui la spiegazione esisterà ma bisognerebbe chiederla a un chimico-fisico. E in ogni caso questa variazione è presente con tutte le atmosfere.
Tutto questo mi pare smontare le ipotesi di Francesco Celani anziché confermarle, ma, ripeto, forse sono io che non ho capito e in tal caso spero che qualcuno (magari Francesco Celani?) chiarisca.
UN suggerimento sarebbe gradito per scaricare l'intero sito con annessi e connessi ma senza andare in link esterni , se non quellli strettamente legati al sito principale .
Altra puntata sul monte San Cosimo e i segreti nucleari dei nazisionisti Usa e getta in Italia
http://www.site.it/sulmona-monte-san-cosimo4-dalle-armi-alla-protezione-civile/02/2013/
e di questo ne vogliamo parlare?
La Chemical City del lago di Vico - Inchiesta (sintesi) - YouTube
Gia' che ci siamo consiglierei di dare una occhiata anche a questo documento.
http://www.lenrnews.eu/wp-content/uploads/2013/02/Reactions-with-nickel-and-hydrogen142972_TMP.pdf
A proposito di Celani, Massa potresti darci un tuo parere sui risultati ottenuti nei recenti test sulla sua cella? Qui sembra che la gente pensi di più a meteore, fulmini, Papi, tortellini e politica, altro che cavitatori e costantanantani.
:-(
The Schnibble
Dal Report della Swedish Defence Materiel Agency.
Here’s a link to a report of a recent nickel-hydrogen experiment performed by a Swedish team of researchers.
The funding for the experiments was funded by The Swedish Defence Materiel Administration with the goal of trying to reproduce reports of excess power claimed by Rossi and Focardi.
In the REPORT they say that to maximize the surface area of the nickel they used powders varying in size “between a micro- and nanometres.” They say they used temperatures between room temperature and 600 degrees C, and hydrogen pressure of between and few, and 200 bars. They mention that they started with a large reactor, but switched to a smaller but a more high-pressure tolerant reactor since according to Andrea Rossi, they may be able to get a reaction with a pressure of around 200 bars, even without any catalyzer.
The group carried out a series of experiments but throughout the testing “no gamma radiation was ever detected, more than background levels, from any of the tests”, and “no significantly powerful reactions were found during the experiments.”
The document includes pictures of the experimental setup and some, but not all data, from all experiments.
Questi ricercatori svedesi nonostante l'impegno e i fondi ricevuti dal SDMA pur seguendo tutti i suggerimenti di Rossi, durante le loro prove e le verifche eseguite, non hanno riscontrato nè produzione di calore in eccesso nè la presenza di radiazioni come firma di avvenuata reazione nucleare per cui rimane come unica giustificazione dell'insuccesso della replica il "famoso catalizzatore segreto".
Domanda e invito alla riflessione:
siccome pare che le repliche degli esperimenti basati su Ni-H hanno così scarso successo, gli sperimentatori (oltre a Rossi) che hanno professato i claim di produzione di calore, sperimentatori che non conoscono e qundi non dispongono del famoso catalizzatore segreto, realmente riscontrano questi eccessi di calore oppure stanno solo sbagliano grossolanamente le misure per cui solamente si "illudono" (ed illudono) di aver ottenuto dei risultati?
@ Franco Morici
E’ vero, non hanno riscontrato ‘firme nucleari’…
Ma, a dire il vero, non si puo’ neanche parlare di tentativi di replica.
Gli autori stessi cominciano col dire che si tratta di ‘…some very rudimentary experiments…’
Poi…Rossi e Piantelli, probabilmente, hanno dato loro qualche informazione parziale e assolutamente insufficiente…
Insomma hanno proceduto a tentoni, nell’oscuro dominio delle reazioni Ni+H dove puo’ accadere di tutto, o anche... proprio niente :)
Briel wrote:
Insomma hanno proceduto a tentoni
Hanno investito delle risorse nella sperimentazione di questa "tecnologia Ni-H", utilizzando come base di partenza le informazioni scientifiche disponibili, alla ricerca della prova dell'esistenza dei claim in vista di possibili applicazioni.
Evidentemente (e non certo per demerito loro) queste informazioni sono incomplete oppure sono fallaci.
Mi pare che questa sia una testimonianza che almeno all'estero non mancano degli investimenti, quantitativamente non eccezionali, però in compenso mancano (o almeno tardano) conferme dei risultati annunciati.
@ Franco Morici
Hai ragione, e sono d'accordo :)
@ Mario Massa
In attesa di un eventuale intervento di Francesco Celani (che anch’io auspico) mi permetto un commento, basato sulla mia comprensione.
Celani è stato contento di trovare che anche altri autori (almeno 15 anni prima) avevano constatato una diminuzione della resistenza (R/R0) della costantana in atmosfera di H, ma non in atmosfera di aria o di argon (fig 1a dell’articolo di Brückner et al, linkato)
Celani, a seguito dei suoi esperimenti di questi ultimi anni, ha sostenuto l’ipotesi che questo comportamento ‘anomalo’ della constantana puo’ dipendere dal caricamento di H.
D’altra parte (mia ipotesi), se nei lavori di Celani la diminuzione di R/R0 è più marcata che nell’articolo di Brükner questo puo’ dipendere dalle differenze di geometria della costantana e dalla diverso rapporto di caricamento in H.
Una delle critiche mosse a Celani nel 2012 riguardava proprio la diminuzione di R/R0, ad esempio qui : http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-15.html#post119357989
Oltre a mettere in dubbio l’affidabilità delle tarature di Celani (filo attivo versus filo inerte) si invocava semplicemente un processo di sinterizzazione per spiegare « l’anomalia »…che non esisterebbe in realtà.
Condivido quindi la soddisfazione di Celani e mi permetto fare (al posto suo) due domande :
- Anche Brückner et al hanno sbagliato le misure ?
- Se trattasi semplicemente di sinterizzazione, perché questo processo (che dipende dalla temperatura) si verificherebbe solo in atmosfera di H e non (anche) in aria o argon ?
@Briel: non solo non hanno trovato le firme nucleari, ma -soprattutto-...
"... no significantly powerful reactions were found during the experiments"
Ricerca finanziata, con report pubblici, che dimostra l'insussistenza di alcun fenomeno. In questo caso non mi pare ci sia da discutere, ne da appellarsi a complotti o chissa' cosa altro.
Sarebbe bello e utile se Rossi permettesse una simile trasparenza. No?
Barney
@Barney
Il finanziamento è indispensabile, ma non sufficiente, hélas !
Per trovare le cose, molto dipende da come le si cerca, e i fenomeni LENR non hanno reputazione di ‘facile replicabilità’…è seccante ma è cosi’.
Comunque, se vuoi leggere un lavoro (già vecchio ma ignorato dai più) che mostra delle firme nucleari raccomando, a te e ad altri eventuelmente interessati, questo :
http://iccf9.global.tsinghua.edu.cn/lenr%20home%20page/acrobat/MilesMcorrelatio.pdf
Personalmente cerco di rimanere sintonizzato nell'ambito del materiale scientifico pubblicato strettamente riferito alla tecnologia Ni-H, cioè quella i cui clamorosi claims sono al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica per le immediate applicazioni delineate e pubblicizzate dai loro sperimentatori.
Non che il resto delle numerose varianti, in corso di sperimentazione nell'ambito della ricerca LENR non conti, ma bisognerebbe onestamente riconoscere che l'una cosa non funge da prova e non avvalora l'altra.
@Briel
Purtroppo è un periodo in cui non posso dedicare il tempo che vorrei a questa “passione” ma mi riprometto di leggere con più attenzione sia la pubblicazione indicata da Mistero sia quella che segnali di Miles del 1993.
Mi limito quindi a dire che continuo a ritenere credibile l’ipotesi della ricristallizzazione-sinterizzazione di Ascoli65 (che è stato qui vituperato ma mi pare molto in gamba e collabori fattivamente con MFMP) e quello che vedo nella pubblicazione di Bruckner del 1994 al punto 4.5 sembra confermarlo (alcuni diagrammi sono poco leggibili).
Il fatto che il comportamento con atmosfera di idrogeno sia differente rispetto all’aria (la figura 1 a cui ti riferisci) è perché una è riducente e l’altra ossidante. Ci si potrebbe chiedere perché anche l’atmosfera di Argon ha comportamento simile all’aria (da dove viene l’ossigeno?). La mia spiegazione è che l’argon certamente non instaura un ambiente riducente essendo nobile, ma non impedisce al poco ossigeno rimasto dopo l’operazione di vuoto (modesto: 10^-2 Pa di ossigeno rimasto) di reagire sul filo caldo (come il getter delle valvole). La pubblicazione spiega poi (passivazione) perché lo strato di ossido in Argon sia superiore a quello in aria (e conseguentemente maggiore l’aumento di resistenza).
Come ho scritto in precedenza mi pare molto più difficile spiegare la variazione della caratteristica (che tra l’altro mi pare appaia irreversibile solo in atmosfera di aria e Argon e solo per filo rivestito di NiCr), ma ci vorrebbe un esperto in stato solido.
In ogni caso il lavoro è stato riesumato da Francesco Celani, per cui sono portato a credere che sia io a non vedere delle conferme che lui invece vede.
Per quanto riguarda Miles posso per ora solo porti questa domanda: se ha avuto conferme solo con deuterio e nessun risultato con idrogeno come spieghi tutti i claims utilizzando idrogeno? Non ti pare che queste pubblicazioni da un lato sembrano confermare, ma dall’altro smentiscano un sacco di altri lavori? In mezzo a questa confusione te la senti di dire che le conferme ci sono?
@Franco Morici
Anch'io sono in attesa di conferme formali sulle ricerche e le applicazioni concrete attualmente in corso.
Solo che mi sembra che ci sia, in alcuni, ancora troppa certezza che 'certe reazioni' non possono avvenire se non sulle stelle o in un Tokamak, e comunque non in un semplice laboratorio.
E che 'se fosse vero si sarebbe saputo'
Ebbene...forse è vero e forse non si è saputo :)
@theschnibble
“potresti darci un tuo parere sui risultati ottenuti nei recenti test sulla sua cella?”
Purtroppo non ho molto tempo per seguire MFMP, ma ho visto non molto tempo fa che hanno iniziato a lavorare a misure calorimetriche. Anche se ho constatato problemi che ho comunicato a Francesco Celani, mi paiono ragazzi in gamba e spero che riescano ad effettuare vere e affidabili misure calorimetriche. Sulle misure termometriche non faccio affidamento per cui eviterei di discuterne (Francesco conosce bene questa mia posizione, chiaramente è molto più ottimista di me ma anche lui attende la conferma da misure calorimetriche fatte bene).
Questa mia posizione non è preconcetta, ma deriva dall’aver toccato con mano tanti anni fa (con Piantelli) quanto ci si possa ingannare affidandosi a misure termometriche.
Mi pare che ultimamente in MFMP cerchino di coibentare la cella per amplificare il segnale/rumore. Se le cose stanno come temo, il risultato sarà che l’eccesso di calore misurato diminuirà, e più coibenteranno più diminuirà. La mia spiegazione di questo fenomeno (già visto con Piantelli) è che la diminuzione degli errori porta sempre più verso il risultato vero, cioè eccesso di calore nullo. La spiegazione di Piantelli era che l’eccesso di calore non era legato solo alle temperature ma anche ai gradienti che con la coibentazione venivano ridotti.
Ovviamente non si può escludere che avesse ragione, ma il trovare una spiegazione possibile (né prevista, né supportata da alcuna ipotesi teorica) ogni volta che una misura sembra dimostrare l’inesistenza del fenomeno lascia perplessi.
@ Mario Massa
Grazie per la risposta, e non preoccuparti per ritardi o sfasamenti vari, non c’è nessuna fretta :)
Riguardo l’articolo di Brückner :
- L’articolo è centrato sull’ossidazione di film sottili di costantana, con e senza uno (o due) strati di protezione. Cio’ che penso abbia interessato Celani è il comportamento del materiale simile al suo, cioè (Cu-Ni(Mn)), senza strato di protezione /NiCr. Quindi : a) nei grafici
- La ricristallizzazione-sinterizzazione (r-s) è evocata e constatata, certo. Ma nella discussione non ci sono dettagli sufficienti per quantificarne l’entità in a) sotto N2/H2 rispetto ad a) sotto aria o Ar.
Dato che anche a)N2/H2 subisce una modesta ossidazione quest’ultima sarebbe completamente ‘sopraffatta’ da una forte r-s ? E nel contempo le ossidazioni di a) aria o Ar sarebbero tanto importanti da occultare completamente le loro proprie r-s (la pendenza delle curve di aumento di R/Ro è molto ripida)?
Forse, ma non mi pare verosimile.
In ogni caso, salvo errore da parte mia, gli AA non commentano la riduzione di R/Ro di a)N2/H2 evocando la r-s.
Ma…queste sono solo mie interpretazioni. Aspettiamo Celani :)
Articolo di Miles :
Attualmente io non me la sento di aderire ad una teoria in particolare, né quella di Preparata, né Widom-Larsen, né altre…
E, ancor meno, me la sento di ignorare dei risultati sperimentali solo perché non riposano su una teoria convincente o perché qualcun altro (prima o poi) ha ottenuto dei risultati apparentemente contraddittori, seguendo approcci diversi.
Per il momento mi basta accertare (o che sia accertato) che i risultati non siano artefatti o francamente falsi.
I sistemi D/Pd e Ni-H hanno caratteristiche diverse che, per quanto ne sappiamo veramente al giorno d’oggi, potrebbero permettere diverse LENR, perché no ?
L’importante è non fissare subito una teoria, basata su pochi esperimenti.
Come diceva uno scienziato russo (un 'est-otico' :)) sarebbe come disegnare il bersaglio intorno all’impatto del colpo, dopo aver tirato il colpo :)
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