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lunedì 11 febbraio 2013

La guerra dell'Europa

Mercoledì 20 Febbraio 2013, ore 17.30
Piazza Trento Trieste, Palazzo San Crispino
(in bus: 2-4c-7-8-11-21 fermata C.so Martiri della libertà; 1-4c-5-6-9-21 fermata C.so Giovecca)


Monia Benini presenta 
Introduce e legge brani tratti dal libro Mattia Babini 
"C'è una nuova guerra in Europa. Una guerra che si combatte senza fucili, senza cannoni, senza bombe, ma con le sofisticate armi di distruzione di massa della grande finanza internazionale. Una guerra che viene da lontano e che dilaga e contagia anche i paesi europei, grazie a truppe di occupazione con il colletto bianco, che sparano i loro colpi cliccando sulle tastiere e trasferendo in un attimo cifre virtuali da capogiro. Ma nella crisi che sta violentando la Grecia non c'è nulla di virtuale. È una sofferenza reale, cruda, drammatica, in ogni aspetto della vita quotidiana. Una situazione mai vissuta dal popolo ellenico, neppure sotto l'occupazione straniera. Il libro documenta dunque una nuova forma di guerra che ha protagonisti, strategie, tattiche e vittime ben definite. Dai colpi delle agenzie di rating allo schieramento della troika, dai provvedimenti del Fondo Monetario Internazionale alle misure della Banca Centrale e della Commissione Europea. Per chi vuole sapere cosa è successo realmente in Grecia e non si accontenta delle "veline" ufficiali."


***

Visto che in questi giorni, tra i commenti di questo blog, si discute animatamente delle prospettive dell'Europa Unita, ho volentieri colto l'occasione per invitare chi abita a Ferrara e dintorni alla presentazione di un libro che casca a fagiolo. 

Qualcuno ricorderà che 22 passi e Monia Benini hanno proficuamente collaborato in occasione della tornata referendaria del 2011:

42 : commenti:

... Who? ha detto...

Com'è il momento?

normale?...tutto ok?
niente di nuovo?....

Buon riposo, continuate col vostro sonno ristoratore....

oltre a Ratzy, oggi anche Orsi....è in galera in questo momento

http://www.lastampa.it/2013/02/12/italia/cronache/in-carcere-il-presidente-di-finmeccanica-orsi-Tl1cpyt6yYNVnnqHHtPusO/pagina.html

ZzzzZZzzzzzzZZZzZzzzzzz................................................

Ravedoni Carl ha detto...

Sono contento che Mattia Babini la pensa come me. Son contento che anche tu Daniele sei della compagnia.
Non ho letto il libro ma spero che dia delle soluzioni a questa guerra di distruzione di massa.
Nella quale ci sono orde di dirigenti incravattati, banchieri e non, che non fanno altro che sottrarre il denaro dalla vita reale, per farlo sparire in non so quali zone contabili senza tasse, una zona "no man's land" nella quale possono fare tutto quello che vogliono. E occupano i nostri territori che sono diversi da quelli che siamo abituati ad avere occupati, come nel caso di una guerra "normale" (se cosi' si puo' dire).
Noi pensiamo di aver la libertà del nostro territorio italiano, e ci illudiamo che avendolo siamo liberi. Ma "loro" si ne fregano di questo territorio. Si preoccupano di "occupare" il territorio della libertà di comperare, di avere più denaro possibile. E' questa libertà che vogliono. Vogliono avere l'esclusiva della ricchezza, cercando di non far circolare il denaro in modo adeguato, tenendolo per se (loro). Fanno in modo di limitare il più possibile la circolazione del denaro per impoverirci facendoci pagare sempre più tasse. Per poi andare a sottrarre il denaro delle nostre tasse dallo stato con il gioco del fallimento bancario. Facendoci paura, facendoci pensare che se una banca fallisce il nostro benessere se ne va. Ecco come fanno. Hanno trovato il modo giusto, etico, legale per fare in modo di impoverirci sempre di più.

Volevo ricordare che, anche se non sono banchiere, né universitario, mi sto accorgendo che forse il denaro che manca a tutti noi come "Stato" si trova forse in zone non tanto pulite delle banche. Denaro che non circola nella vita reale e che ci impedisce di vivere meglio.

Una ironia terribile è questa:
"Il denaro che mettiamo nelle banche, frutto dei nostri risparmi, è usato certamente a questi scopi. Il nostro denaro ci fa la guerra." E'questa una delle più grandi ironie di tutti i tempi non è mai successo prima.

bertoldo ha detto...

Lo smenbramento di finmeccanica di saipem di eni è solo all'inizio ...vogliono compraseli per i soliti quattro spicci ...

comRED ha detto...

Sento odore di draghi bianchi, il complotto trionfa in tutte le direzioni... ;-)

ulixes ha detto...

CHE GRAN COGLIONE ...

Coglione (wikipedia):
"..Il termine è anche utilizzato in senso dispregiativo è entrato da tempo nel linguaggio corrente con il significato di persona poco avveduta che non prevede le conseguenze dei propri atti per insufficiente intelligenza; e tuttavia mantiene caratteristiche di innegabile volgarità. Viene frequentemente adoperato per individuare e prendere a male parole qualcuno facendo riferimento a un attributo sessuale al fine di evidenziare la sprovvedutezza, dabbenaggine o stupidità.."

Che gran coglione sono stato quando discutevo di politica in termini di destra e di sinistra.
Non basta Grillo, ora ci si mette anche Enrico Montesano a farmi capire quanto sono stato coglione!

"..In Italia la divisione fra destra e sinistra è una divisione dell’Ottocento, la trovo una divisione superata, antica, oggi la divisione è fra sopra e sotto, mi pare che noi, cittadini, siamo sotto, e gli altri stiano sopra. Faccio riferimento a chi sta sopra ai politici, lei pensa che possano risolvere qualcosa i nostri politici? I nostri politici prendono ordini da chi manovra i grandi capitali del Mondo. In Italia c’è una sovranità limitata, perchè c’è un progetto per togliere all’Italia un pò di sovranità per de-industrializzare il nostro paese, iniziato già qualche anno fa, per impoverirci un pò tutti, per indebitarci, perchè i paesi che hanno i debiti si controllano meglio.."

Evidenzio:
"I NOSTRI POLITICI PRENDONO ORDINI DA CHI MANOVRA I GRANDI CAPITALI DEL MONDO" - "PRENDONO ORDINI" !!!!

http://cogitoergo.it/?p=19349

Tranquilli eh!
Non è detto che Montesano non sia in errore e chi continua a credere in una destra ed una sinistra politiche non siano le persone più savie di questo mondo.

Unknown ha detto...

http://shop.nexusedizioni.it/libri-editi-da-nexus-edizioni/587-la-guerra-dell-europa-9788889983232.html

Non lasciatevi scappare il filmato...

Unknown ha detto...

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=4hvpJ9Vrwy0

è questo il filmato

... Who? ha detto...

http://www.video.mediaset.it/video/mistero/full/372662/puntata-dell11-febbraio---speciale-mistero.html

Ravedoni Carl ha detto...

@Bravo Roberto.

Faccio sottolineare che quello che dice Montesano, lo dice anche Monia Bellini.
" per indebitarci, perché i paesi che hanno i debiti si controllano meglio".
CAPITO ?

Alessandro Pagnini ha detto...

Qualche mesetto fa, aiutai mia figlia a fare una ricerca sulla guerra del paraguay, avvenuta verso la seconda metà dell'800. Non ne avevo mai sentito parlare, ma è stato moooolto istruttivo. Il Paraguay fu messo al centro di un'azione bellica coordinata dalla Gran Bretagna, principalmente perchè proponeva un'economia che prevedeva di non indebitarsi con gli inglesi e neppure di sottostare alle loro regole commerciali. Se googlate un po' vi divertite e vedrete che la storia tende a ripetersi.

MISTERO ha detto...

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11461

Unknown ha detto...

La cura imposta alla Grecia tre anni fa è la stessa uguale-identica-sputata che attraverso Monti si sta applicando in Italia: se non ha funzionato con la Grecia, perchè dovrebbe funzionare con l'Italia?

MISTERO ha detto...

Mario Monti: "Il successo dell'Euro è la Grecia"
All'Infedele su La 7 Mario Monti dichiara candidamente che il successo dell'Euro è rappresentato dalla Grecia

http://youtu.be/_I3YVQWuQKs

Monti: “Grillo ci vuole come la Grecia”

http://www.lastampa.it/2013/02/12/italia/politica/monti-grillo-ci-vuole-come-la-grecia-1qhXWuJ1PuxqsicapdrE6N/pagina.html

Ravedoni Carl ha detto...

@Roberto
"perchè dovrebbe funzionare con l'Italia?"
Esatto.
Ma per Monti e compagnia funziona.

Ravedoni Carl ha detto...

Voglio dire è quello che vogliono : ridurci abbrustoliti come le aragoste.

Anonimo ha detto...

esatto e per togliersi dalla graticola non bisogna combattere quella gente perche' sono i migliori, occorre capire il perche' vi stanno grigliando, poi... il poi viene dopo.

Unknown ha detto...

esatto e per togliersi dalla graticola non bisogna combattere quella gente perche' sono i migliori

... non si gioca con i bari...

robi ha detto...

belli i discorsi
però non ho capito
cosa bisogna fare

datemi un consiglio

Anonimo ha detto...

fai attenzione che loro realizzano al meglio quello che la maggior parte della gente vorrebbe fare... porta male mentire a se' stessi. hanno la miglior teoria e la miglior pratica ovvero sono i migliori, bisogna prenderne atto.
io mi focalizzzerei sul perche' lo fanno.

Anonimo ha detto...

Il problema del barometro

Sembra che questo aneddoto sia stato raccontato per la prima voltada Ernest Rutherford

Tempo fa ricevetti una chiamata da un collega. Aveva intenzione di dare zero a uno studente per una sua risposta ad un problema di fisica, mentre lo studente pretendeva il massimo dei voti per aver dato la risposta esatta.

Il professore e lo studente concordarono di rivolgersi a me come arbitro imparziale.Io lessi la domanda assegnata all'esame: "Mostrare in che modo è possibile determinare l'altezza di un grattacielo con l'aiuto di un barometro."

Lo studente aveva risposto: "Porta il barometro in cima all'edificio, legalo ad una lunga corda, calalo fino alla strada, fai un segno, tiralo su e misura la lunghezza della corda. La lunghezza della corda è uguale all'altezza del grattacielo.

Lo studente aveva risolto il problema completamente e correttamente. Ma assegnargli il massimo dei voti avrebbe potuto certificargli competenze non effettivamente confermate dalla sua risposta.

Io suggerii di dare allo studente un'altra possibilità. Gli concessi sei minuti per rispondere alla stessa domanda con l'avvertenza di dimostrare le sue conoscenze di fisica.

Dopo cinque minuti non aveva scritto nulla. Gli chiesi se voleva ritirarsi ma egli disse che aveva molte risposte a questo problema; stava scegliendo quella migliore. Mi scusai per averlo interrotto e gli dissi di procedere.

Nel minuto successivo scrisse la seguente risposta: "Porta il barometro in cima all'edificio e lascialo cadere al suolo. Misura il tempo di caduta con un cronometro. Quindi, usando la formula
h=0,5·a·t2
calcola l'altezza dell'edificio. A questo punto chiesi al mio collega se lo studente poteva ritirarsi. Lo concesse e gli diede il massimo voto.

Lasciando l'ufficio del mio collega chiesi allo studente quali erano le altre risposte che conosceva.

Egli disse: "Ci sono molti modi per misurare l'altezza di un grattacielo con l'aiuto di un barometro.

Ad esempio puoi misurare la lunghezza del barometro, la sua ombra e l'ombra del grattacielo in un giorno di sole e quindi, con una semplice proporzione, calcolare l'altezza dell'edificio.

"Bene," dissi "e le altre risposte?"

"Sì," rispose " c'è un metodo molto elementare: partendo dal piano terreno sali le scale e traccia dei segni sui muri utilizzando il barometro come unità di misura di lunghezza. Alla fine conta i segni e avrai l'altezza dell'edificio in unità-barometro.

"Un metodo molto diretto."

"Naturalmente. Se vuoi un metodo più sofisticato, puoi legare il barometro ad un filo ed usarlo come pendolo per misurare il valore di g (gravità) al livello della strada e in cima all'edificio.

Conoscendo la differenza di gravità è possibile calcolare l'altezza dell'edificio.

Similmente puoi andare in cima all'edificio, legare il barometro ad una lunga corda, calarlo fino al livello della strada e farlo oscillare come un pendolo. Misurando il periodo, si può calcolare la lunghezza della corda, cioè l'altezza dell'edificio.

Infine, ci sono molti altri metodi per risolvere il problema. Forse il migliore è quello di prendere il barometro e bussare alla porta del direttore. Quando apre gli dici così: "Signor direttore, questo è un bellissimo barometro. Se mi dice l'altezza dell'edificio glielo regalo."

A questo punto chiesi allo studente se veramente NON conosceva la risposta convenzionale a questa domanda. Egli ammise che la conosceva ma che non ne poteva più di una scuola e di professori che tentavano di insegnargli a pensare.

Lo studente era Niels Bohr, fisico danese, premio Nobel per la Fisica nel 1922.

robi ha detto...

indopama
molti conoscono questa storia
nessuno sa come tu la interpreti e quale morale vuoi tirarne fuori (di sicuro la mia sarebbe differente dalla tua)
spiegaci

grazie

Anonimo ha detto...

no perche' ti darei un altro cibo preconfezionato, al massimo posso suggerire di scartare il pensiero ricorrente e fare spazio al nuovo.

robi ha detto...

ok
scusa

Unknown ha detto...

Perchè?... ma per i soldi, che diamine!

Sarebbe una risposta più che sufficiente, se non ci fosse al di sotto una motivazione molto, molto più profonda...

Anonimo ha detto...

:D la risposta mi ha spiazzato, e' un ottimo inizio!!! :)

Unknown ha detto...

Questa è di Grillo...

Si tolga dai piedi, porti il suo cagnolino al parco, ha già fatto abbastanza danni.

Quell'uomo è un genio della comunicazione....eheheh

Unknown ha detto...

dimenticavo... riferita a Monti...!

robi ha detto...

Roberto
io non ho pensato ai soldi
ho pensato ad una possibile collaborazione tra studente e maestro
Lo studente ha dimostrato la sua sottomissione non solo dal lato pratico (i soldi)ma anche dal lato psicologico (accetto il suo punto di vista anche se ne avrei altri)

Anonimo ha detto...

qui si parla di un fermo immagine di un video, in esso uno ci vede quello che ci vede.
http://www.stampalibera.com/?p=59971#comments

nei commenti si discute sul fatto che sia falsa, il solito pensiero comune: mi vogliono fregare, guarda che me ne sono accorto, a me non mi freghi, ecc.....

io pero' ci vedo anche due numeri maestri nella riga in basso della durata del video, il 22 e l'11.
22 sono gli arcani maggiori dei tarocchi, l'11 e' la carta della forza, nel momento del fulmine che squarcia il buio e l'11 il giorno in cui il papa ha fatto l'annuncio di abbandono.

TAROCCHI, LA FORZA, NUMERO 11.
La Forza non è raffigurata nei Tarocchi attraverso scontate immagini di giganti nerboruti, ma viene irradiata da un personaggio femminile che, col potere della dolcezza e della sottigliezza e senza apparente sforzo fisico, doma il leone divoratore, la belva, emblema della foga e della veemenza, trattenendolo per le fauci. A ben guardare, tuttavia, i colori stessi della carta, a cominciare dalle vesti della donna, hanno molto da rivelare.

L'abito rosso, sinonimo di forza e di vitalità, è, infatti, parzialmente ricoperto dal mantello azzurro, il colore dell'intelligenza e dello spirito. Similmente il copricapo, che ricorda nella forma a otto (l'infinito) quello del Bagatto, allude al primato del mentale sulla materia. Non ha senso soffocare l'energia dell'animale che è in noi, quando la si può giustamente incanalare e sublimare per utilizzarne l'immenso potenziale. Così fa l'alchimista che, ben lontano dal distruggere la materia vile, grezza, la purifica e la calcina fino a trasformarla in oro.

Alla stessa maniera, la forza bruta del leone, distruttiva e divoratrice finché lasciata a se stessa, diviene, se correttamente captata e domata, un prezioso strumento di evoluzione. La conoscenza e l'intelletto dominano sull'istinto; il coraggio, la forza interiore hanno la meglio sul disordine e la casualità degli eventi. Se i piedi della Forza, figura prettamente umana, stanno ben piantati per terra, il qui e l'adesso, il copricapo ci parla dell'infinito ed è in questo spazio illimitato che la figura cerca di affermare la propria volontà e il proprio dominio.

diversi punti di vista portano ad analisi diverse e conclusioni diverse. le azioni poi saranno una conseguenza...

Anonimo ha detto...

@robi,
secondo me il maestro fa parte del vecchio, insegnare come fare una cosa e' uguale a creare un robot. si puo' insegnare? o si puo' solo imparare? si possono insegnare cose nuove che ancora non ci sono? chi ha un'idea nuova dove l'ha imparata?

Anonimo ha detto...

febbraio dal latino, febrarius- da februare, purificare.

Silvio Caggia ha detto...

@indopama
"esatto e per togliersi dalla graticola non bisogna combattere quella gente perche' sono i migliori, occorre capire il perche' vi stanno grigliando, poi... il poi viene dopo."

Toglimi una curiosita'... Tu hai qualche dubbio du chi votare o hai le idee chiare su dove mettere la croce?
Non ti chiedo di palesare il tuo voto ma sarei curioso di capire come applichi le tue idee in cabina... :-)
Grazie

ulixes ha detto...

"non bisogna combattere quella gente perche' sono i migliori" !!!

Sono i Pastori! Dalla loro hanno la conoscenza della suprema arte della pastorizia.
Elemento fondante di quell'arte è l'illusionismo.
Siamo schiavi di un'illusione.
Il sistema crollerebbe AUTOMATICAMENTE una volta smascherata l'illusione che alberga in noi.

robi ha detto...

la genialità
da la nuova interpretazione
non si impara
viene

naturalmente è un fiorire
e un fiore si predispone al fiorire
non è per caso
le basi per una innovazione sono nella conoscenza di base e in un intuito sconsiderato (ma che diventerà ragionevole)su qualcosa che non è mai stata messa in discussione

robi ha detto...

ad indopama
la mia di sopra

scusate

Ravedoni Carl ha detto...

Io imparo per analogia.
E a un certo punto quando meno me lo aspetto mi ci si accende una luce nel cervello che non so ancora definire. Poi piano piano diventa sempre più chiaro e definito. Ma quando tutto diventa sempre più evidente mi accorgo che è roba vecchia. è già da buttare. E la butto per fare posto a una informazione nuova. Ma rimane lo stesso qualche cosa di non definito in memoria, un qualcosa in piu' di non definito... che mi puo' aiutare per il seguito.
E' un mio modo di funzionare. Ciascuno ha il suo. Io faccio fiducia a questo. Mi permette di avere delle intuizioni e vedere, capire gli elementi nel globale senza entrare troppo nel dettaglio. Faccio cosi' per avere una visione dell'insieme.

... Who? ha detto...

Filmato della BBC in data certa, trasmesso dal notiziario britannico che riprende esattamente lo stesso evento della foto dell’inviato dell’ANSA

(postato anche da quei tromboni di commentatori di Stampa Libera)

http://www.youtube.com/watch?v=6XG3MTP7JLw&feature=share

... Who? ha detto...

Ce ne sono anche altri due amatoriali, pubblicati ieri su un blog americano, che STRANAMENTE oggi viene bloccato dai browser come "UNSAFE"

Alessandro Pagnini ha detto...

@ ... Who? (o non era meglio e più semplice: Valeria? )

E se ti ricordi, c'è stata anche un'altra occasione in cui un fenomeno meteorologico, un arcobaleno, ha sottolineato un evento importante a cui partecipava Benedetto XVI

Anonimo ha detto...

http://risvegliodiunadea.altervista.org/wp-content/uploads/2013/02/59736_212673618872891_1777113205_n.jpg

Salvatore Boi ha detto...

M5S

Unknown ha detto...

Elezioni: Schaeuble, Berlino sta con Monti (l'Espresso)

MILANO (MF-DJ)--"Sarà un efficiente stratega elettorale Silvio Berlusconi. Ma il mio consiglio agli italiani è di non ripetere l'errore già fatto e di non continuare a votarlo". Suggerisco di "non ostacolare il cammino intrapreso da Mario Monti perché quella della stabilità è la via migliore". Lo afferma il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in un'intervista esclusiva rilasciata a l'Espresso, spiegando che "l'Italia è uno dei paesi più importanti e che vanta la seconda produzione industriale in Europa" e il ritorno di Berlusconi significherebbe "un'Italia debole e una debolezza per l'intera Europa".
red/rug


16:16-14/02


In pratica per fare un dispetto alla Germania, non votare Monti.
Se glielo vuoi fare doppio, allora vota Berlusconi.
Accontentiamoci di un dispetto alla volta...

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