Un mio amico, che fa il pendolare da Foligno a Firenze, ha inoltrato ai suoi contatti la lettera che qui riporto - scritta da altri pendolari - per perorare la non soppressione dell'intercity 593 "Tevere" che parte alle 17.55 da Firenze Santa Maria Novella. Senza questo collegamento il mio amico finirebbe col doversi trasferire direttamente a Firenze, gli auguro proprio di no!
Dallo scorso dicembre pendolari e viaggiatori diretti da Firenze ad Arezzo e Terontola (ma anche in Umbria) hanno potuto beneficiare del servizio di trasporto offe
rto dall'IC TEVERE (partenza da Firenze SMN 17.55 e arrivo a Terontola 18:54). In sede di modifiche orari del giugno 2009, era stata prevista la soppressione del predetto IC, poi mantenuto in ragione delle forti proteste manifestate dai pendolari, in particolare, toscani. Appare opportuno che l'IC Tevere venga mantenuto, almeno fino a quando non potrà essere garantita una soluzione che assicuri almeno un rientro pomeridiano attraverso treni c.d. veloci, non soltanto a pendolari toscani (Arezzo e Terontola) e umbri, ma anche al viaggiatore occasionale, che dopo aver percorso in tempi "lampo" MILANO-FIRENZE o VENEZIA-FIRENZE, si ritrova a raggiungere PERUGIA o ASSISI, in tempi "biblici". Si osserva infatti che l'IC Tevere è molto utilizzato anche da pendolari e viaggiatori occasionali diretti in Umbria, sebbene costretti a raggiungere in auto Terontola, atteso che il treno regionale diretto a Perugia (21637) riparte da Terontola esattamente un minuto prima dell'arrivo dell'IC alle h. 18.53. Si evidenzia altresì che al fine di coniugare le esigenze sottese al tentativo di soppressione dell'IC Tevere (verosimilmente legate all'esistenza di "troppi" treni che collegano Firenze a Roma) e le esigenze sopra rappresentate, ben potrebbe essere ipotizzata l'istituzione di un collegamento IC che mantenga sia all'andata che al ritorno gli stessi orari dell'IC Tevere ma raggiunga, anziché Roma, Perugia e Foligno. La partenza potrebbe essere mantenuta alle 17.55 da Firenze SMN, così sfruttando la traccia oraria già esistente fino a Terontola. Da terontola a Perugia - Foligno l'IC potrebbe sostituire il regionale 21637. In subordine, potrebbe essere valutata l'ipotesi di anticipare il rientro dell'IC Tacito da Milano.
Lettera inoltrata a: m.moretti@ferroviedellostato.it - segr.cg.iafolla@mit.gov.it - riccardo.conti@regione.toscana.it - gmascio@regione.umbria.it - direzione.toscana@trenitalia.it - direzione.umbria@trenitalia.it
L'Umbria sconta da molti decenni un grave e imperdonabile isolamento dal resto dell'Italia, tagliata fuori sia dalla rete autostradale sia dalle principali direttrici su binario. Si parla tanto di alta velocità, ma per un Umbro sono un problema i semplici collegamenti ferroviari con Roma e Firenze, sempre più scomodi e pochi.
Quando ero ragazzo, 25 anni fa, capitava spesso nei festivi di andare a fare un giro nella capitale o a Firenze; per ritornare c'erano corse frequenti, anche alla sera. I ragazzi del XXI secolo se lo sognano! A furia di sopprimere treni su treni, adesso per rientrare a Perugia la domenica le ultime partenze da Roma e Firenze sono queste:
Reg.le 2484 ..... 17:57 ROMA TE ... 20:45 PERUGIA (durata 02:48)
Eurostar 9336 ... 20:00 ROMA TE .. 22:26 PERUGIA (durata 02:26)
Reg.le 2326 ..... 20:30 ROMA TE .. 23:36 PERUGIA (cambio a Foligno, durata 03:06)
Reg.le 3165 ..... 18:13 FI.SMN .... 20:19 PERUGIA (durata 02:06)
Reg.le 3169 ..... 20:13 FI.SMN .... 22:22 PERUGIA (durata 02:09)
IC 597 "Tacito" .. 21:38 FI.SMN .... 23:16 PERUGIA (durata 01:38)
Dopodiché il primo treno per Perugia, sia dalla capitale che dal capoluogo toscano, parte la mattina seguente alle 5:50. Se poi guardiamo i tempi di percorrenza, la situazione è drammatica: andare da Perugia a Roma (circa 180 km) o da Perugia a Bologna (circa 390 km) o viceversa richiede più o meno lo stesso tempo! Capirete dunque perché noi Umbri, quando sentiamo far vanaglorie sulle tratte ferroviarie ad alta velocità, non restiamo molto impressionati. L'Umbria è tagliata fuori dal collegamento ferroviario Firenze-Roma così come da quello autostradale. Si ricorda che negli anni '60 fu Amintore Fanfani, uno dei principali leader dell'allora onnipotente Democrazia Cristiana, a imporre che l'A1 passasse per la sua Arezzo piuttosto che per il capoluogo umbro come ipotizzato all'inizio. Risultato, l'autostrada ha solo tre caselli in territorio umbro, ma del tutto marginali (Fabro, Orvieto, Attigliano), tant'è che la maggior parte degli Umbri per arrivare a Roma deve arrivare al casello di Orte (nel Lazio) e per arrivare a Firenze a quello di Valdichiana (in Toscana). L'Italia ha un cuore verde sì, ma praticamente senza arterie!
Reg.le 2484 ..... 17:57 ROMA TE ... 20:45 PERUGIA (durata 02:48)
Eurostar 9336 ... 20:00 ROMA TE .. 22:26 PERUGIA (durata 02:26)
Reg.le 2326 ..... 20:30 ROMA TE .. 23:36 PERUGIA (cambio a Foligno, durata 03:06)
Reg.le 3165 ..... 18:13 FI.SMN .... 20:19 PERUGIA (durata 02:06)
Reg.le 3169 ..... 20:13 FI.SMN .... 22:22 PERUGIA (durata 02:09)
IC 597 "Tacito" .. 21:38 FI.SMN .... 23:16 PERUGIA (durata 01:38)
Dopodiché il primo treno per Perugia, sia dalla capitale che dal capoluogo toscano, parte la mattina seguente alle 5:50. Se poi guardiamo i tempi di percorrenza, la situazione è drammatica: andare da Perugia a Roma (circa 180 km) o da Perugia a Bologna (circa 390 km) o viceversa richiede più o meno lo stesso tempo! Capirete dunque perché noi Umbri, quando sentiamo far vanaglorie sulle tratte ferroviarie ad alta velocità, non restiamo molto impressionati. L'Umbria è tagliata fuori dal collegamento ferroviario Firenze-Roma così come da quello autostradale. Si ricorda che negli anni '60 fu Amintore Fanfani, uno dei principali leader dell'allora onnipotente Democrazia Cristiana, a imporre che l'A1 passasse per la sua Arezzo piuttosto che per il capoluogo umbro come ipotizzato all'inizio. Risultato, l'autostrada ha solo tre caselli in territorio umbro, ma del tutto marginali (Fabro, Orvieto, Attigliano), tant'è che la maggior parte degli Umbri per arrivare a Roma deve arrivare al casello di Orte (nel Lazio) e per arrivare a Firenze a quello di Valdichiana (in Toscana). L'Italia ha un cuore verde sì, ma praticamente senza arterie!