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sabato 28 febbraio 2009
Un nuovo inquietante "mistero" per Voyager
Edith Södergran
(Kärlek)
La mia anima era un abito azzurro colore del cielo;
l’ho lasciato su uno scoglio, sul mare
e sono venuta da te, e somigliavo a una donna.
E come una donna mi sono seduta alla tua tavola
e ho bevuto una coppa di vino, e respirato il profumo delle rose.
Hai detto che ero bella, che somigliavo
a qualcosa che avevi visto in sogno.
Ho dimenticato tutto, la mia infanzia e la mia patria,
sapevo solo che le tue lusinghe mi tenevano prigioniera.
E tu, ridendo, hai preso uno specchio e mi hai detto di guardarmi.
Ho visto che le mie spalle erano fatte di stoffa
e si stavano sbriciolando,
ho visto che la mia bellezza era malata,
e che desiderava solo una cosa: sparire.
Oh, tienimi stretta tra le tue braccia,
che io non abbia più bisogno
di niente.
(traduzione di Artemisia)
Sono uno che si commuove facilmente, lo so, ma questa poesia di Edith Södergran (1892-1923) è davvero stupenda: l'eterna giostra delle anime, di vita, amore, morte, attraverso gli occhi di una poetessa che ci ha lasciato a 31 anni, consunta dalla tubercolosi, dopo avere convissuto con la malattia metà del suo ultimo breve passaggio terreno.
Qualche mio vecchio disegno (II)
Veniamo ai miei nuovi quattro "vecchi disegni": salvo il secondo, che è un A4 tutto intero, si tratta di particolari di tavole a matita in formato poco inferiore all'A2 (420 × 594 mm); ho acquisito le immagini in digitale tranne un normale scanner A4 (210 x 297 mm). Come sempre: cliccare sulle immagini per ingrandirle.
1. Ovviamente un mio autoritratto... non mi vedo molto cambiato, qualche ruga in più e capelli in meno a parte! Il sorriso, nonostante gli sforzi della mia ex moglie a farmelo perdere, è rimasto sempre quello! :-)
2. Più che altro è uno schizzo. Ricordo che mi fu ispirate dalle tavole disegnate dallo stesso Gibran e inserite ne Il Profeta.
venerdì 27 febbraio 2009
Qualche mio vecchio disegno (I)
(cliccateci sopra per vederli a dimensioni accettabili)
In attesa del Rinsavimento
siamo in pieno Medioevo nucleare
Chi propugna l'atomic power vuole far credere che la costruzione delle nuove centrali sia una scelta obbligata, che gli oppositori siano motivati solo da irrazionali timori sulla sicurezza degli impianti. Non è così. Non è la sicurezza delle centrali moderne (di terza e quarta generazione) a essere messa in discussione.
Vediamo invece alcuni veri motivi per essere sfavorevoli al nucleare, su cui i favorevoli di solito stendono un velo pietoso.
Non è vero che sia l'unica strada percorribile per risolvere l'annoso problema della non autosufficienza energetica in Italia e abbassare le emissioni di CO2 nel mondo. Ci sono piuttosto enormi interessi economici a continuare a produrre/vendere energia tramite mega-centrali (pochi "elefanti") piuttosto che delocalizzarne la produzione sul territorio (tantissime "formiche") ricorrendo a fonti rinnovabili e pulite.
Mi spiego meglio, è proprio l'idea delle mega-centrali con altissime spese di costruzione a essere "antica": le tecnologie green power basate sulle fonti rinnovabili (solare, eolico, biomasse e altro) permetterebbero già oggi di parcellizzare sul territorio la produzione di energia quasi su ogni edificio; ma chiaramente chi ha in mano il mercato dell'energia non ha alcun interesse a vederci trasformare da clienti-consumatori a produttori totalmente o parzialmente autosufficienti dalle reti di distribuzione.
Tra parentesi, presto saranno dati annunci "molto importanti" nel campo della fusione fredda. Finora i decisori del mondo accademico, economico e politico, sono riusciti a tenere in ombra (se non a boicottare) lo sviluppo di un metodo capace di generare energia a costi infinitesimali rispetto alla fissione nucleare (e anche rispetto alla fusione calda ben lungi dall'essere tecnologicamente a portata di mano) e soprattutto privo del problema dei rifiuti radioattivi. Questa censura non dovrebbe resistere ancora a lungo...
Si tace o minimizza irresponsabilmente il problema (irrisolto e probabilmente irrisolvibile) dello stoccaggio delle scorie, mortalmente radioattive per decine e decine di migliaia d'anni. Centinaia e centinaia di generazioni a venire ci saranno tutt'altro che grate di un tale "grattacapo" per regalo.
Da una parte si ingigantiscono i rischi del terrorismo internazionale, seminando nell'opinione pubblica un sentimento di paura che la rende disposta a rinunciare pezzo a pezzo alle libertà individuali conquistate nel XX secolo pur di credersi "protetta", dall'altra si vanno a piazzare nel territorio obiettivi sensibili per antonomasia quali le centrali nucleari. Schizofrenia? Incoscienza? Mala fede? Ai posteri l'ardua sentenza, rischi e scorie!
Le risorse di uranio si stanno esaurendo, di conseguenza il trend di crescita del suo prezzo sarà sempre più accentuato (da 7 $/libbra nel 2001 a 135 $/libbra nel 2007); è ben presumibile che chi possiede tale materia prima stia spingendo negli ultimi anni per mettere in funzione più centrali nucleari possibili. Già oggi si tira avanti reperendo uranio dallo smantellando delle testate nucleari militari obsolete o contingentate dai trattati di disarmo.
Mi fermo alle prime argomentazioni che mi sono venute in mente... ma a voglia quante ce ne sarebbero!
P.S. Dove verranno collocate le nuove quattro patate bollenti tanto bramate dal popolo di Berlusconi? Una centrale nucleare va costruita in zona poco sismica, con molta acqua a disposizione, possibilmente vicino al mare... visto come sono andate le ultime elezioni regionali, penso che alla Sardegna un paio di centrali non gliele nega nessuno!
giovedì 26 febbraio 2009
Solo in questo senso m'interessa la politica
martedì 24 febbraio 2009
Mi tuffo nel Medioevo!
Non ho resistito alla tentazione di acquistare il primo volume dell'Enciclopedia su Il Medioevo a cura di Umberto Eco, da oggi in edicola assieme a La Repubblica o a L'Espresso. Preso visione del piano dell'opera, lette le prime 50 pagine, mi sono convinto a leggere, mano a mano che usciranno, tutti i 12 volumi previsti per un totale di circa ottomila pagine impreziosite da una ricca iconografia.
P.S. Il semiologo più famoso d'Italia non ha certo bisogno di presentazioni, però per chi vuole ecco il link alla scheda di Umberto Eco su Wikipedia e un altro al centinaio di suoi saggi e romanzi in vendita sul sito Feltrinelli.
lunedì 23 febbraio 2009
Oggi ho giocato a fare il video(fonino)reporter
Nessun altro commento... questo blog non vuole diventare un blog politico, l'ho scritto varie volte e stavolta mi attengo.
giovedì 19 febbraio 2009
A pensarci bene...
mercoledì 18 febbraio 2009
Quattro chiacchiere...
domenica 15 febbraio 2009
Ti sei cotto un ovo!
Ti sei cotto un ovo!
Si dice di una persona che s'è presa una bella gatta da pelare!
Mentre "hai fatto la frittata" si usa quando le conseguenze di un errore si sono già verificate, se dico "ti sei cotto un ovo" intendo che hai fatto qualcosa di cui pagherai le conseguenze (però più nel senso del fastidio e della scocciatura che di un pericolo vero e proprio!).
Es. Anna dice all'amica: "Ha insistito, insistito... alla fine glielo dato il mio numero". E l'amica: "Il tuo numero a quello lì! Ma sei fuori?! Ha inondato Marta di sms idioti per un anno: ti sei proprio cotta un ovo!"
Quanto vale il vostro sito???
- www.google.com (1.156.988.215$)
- www.yahoo.com (786.354.095$)
- www.amazon.com (619.582.972$)
- www.youtube.com (403.771.074$)
- www.ebay.com (373.350.981$)
- www.facebook.com (217.178.694$)
- www.repubblica.it (2.366.403$)
- www.corriere.it (395.859$)
- www.ferrari.it (23.241$)
Ovviamente non potevo esimermi da curiosare sul valore presunto dei miei siti:
- www.22passi.it (59$) Per il tempo che gli dedico è troppo.
- donnedivrindavan.blogspot.com (70$) Questo è il suo prezzo, sì.
- 22passi.blogspot.com (624$) Ovvero il qui presente blog: beh, per il tempo che gli dedico è poco!
- www.webalice.it/acquaefuoco (57.014$) E no, qualcosa non quadra: questo sito è veramente brutto, abbandonato da quasi due anni... come può valere l'equivalente di 44.334€?
- www.ionoi-iovoi.blogspot.com (5.090.031$) Eh sì, buonanotte: l'ho aperto poche settimane fa e già vale il doppio del portale del quotidiano La Repubblica!!!
A questo punto ho capito che o sono milionario senza saperlo o Stimator è una emerita balla... e la seconda che ho detto è assai più probabile!
P.S. dedicato a chi diceva che questo blog ultimamente s'è fatto troppo serio. ;o)
venerdì 13 febbraio 2009
M'illumino di meno n. 5
giovedì 12 febbraio 2009
Intervento in Senato del Sen. Umberto Veronesi
mercoledì 11 febbraio 2009
Perché un fiore sull’abisso non ha vertigini
una rondine,
un piccolo picchio,
un pettirosso,
innamorata del sole.
Sono gli uccelli
le più liete creature del mondo,
le più degne della libertà.
Un lampo ti disfece,
sgraziandoti
in un sonno senza sogni.
Abbi
pietà di noi.
Per chi crede.
Per chi non crede.
Per chi non sa.
Abbi pietà
per chi specula
sulla tua
piccola
vita
con la lente
del disonore.
Onora il padre
tuo
con la forza della sua lacrima
sola
che ti aspettò per sempre
senza essiccarsi mai al sole.
Perdonaci
se la purezza del tuo pianto
è offuscata
dai nostri sguardi.
Insegnaci
la castità del dolore,
che tace.
Abbi pietà di noi
se la nostra pietà di te
ebbe due volti,
quando ti diede l’acqua
e quando te la tolse.
Tu sei
in terra di mezzo,
morta la nostra miseria,
viva alla tua pietà.
Noi non sappiamo.
Siamo vegetali fra mondi
che ignoriamo.
Abbiamo occhi mediocri,
foderati di bandiere.
Solo chi ama
accanto,
forse una favilla vede.
Portiamo la pena
di chi non sa
del tuo pianto:
perdonaci per loro.
Abbraccia il padre,
che non meritò la pena
di pagare
con l’ingiuria il suo dolore.
Morta da rondine,
divenisti fiore.
Stringiti al padre.
Uscisti
dal tempo e lui,
per starti accanto,
entrò nel tuo.
Perché fossi non più
fiore,
ma stella.
Tutto il cielo è stellato
se un’anima lo vede.
Uscisti
dal tempo
per entrare nella lacrima
del padre
che ti prese per mano.
Accompagnandoti sul ciglio
del tuo nome
alto,
come un fiore
come un goccio di rugiada
aperto al vento.
Perché Dio ha un abisso
che non svela.
E perché un fiore
sull’abisso
non ha vertigini
se un tremito lo scuote
alla prova del passo,
quando
un sole
lo aspira
piano
e ricorda la sua goccia al pettirosso.
Coincidenze significative
Tenere in vita qualcuno per mero accanimento terapeutico è contro natura, un atto di hýbris quanto uccidere. Rispetto a Eluana ieri è stato ristabilito il giusto ordine delle leggi cosmiche: le coincidenze che ho evidenziato ne sono probabilmente un segno.
(*) La tradizionale divisione ebraica è in 24 libri, Flavio Giuseppe (37-100) unendo i libri di Ruth e de I Giudici e le Lamentazioni con Geremia ne otteneva 22.
(**) Da Mistici medievali, Vol. 1, a cura di Elémire Zolla, Rizzoli, Milano 1978
Acrostico
Un Angelo Nient'Altro.
È Nuovamente Giovane Lassù,
A Rinascere Ora.
martedì 10 febbraio 2009
Lettera di Dacia Maraini a Beppino Englaro
lunedì 9 febbraio 2009
Senza parole
Arrivederci Eluana
Grazie Dio.
E ora taccino le polemiche e si preghi in silenzio.
Per favore.
Anche il Presidente del Friuli
dalla parte degli Englaro
IL RETROSCENA. Gli è stato chiesto l'intervento della Regione per sospendere le procedure
Il no del governatore a Berlusconi "Io l'ho vista, Englaro ha ragione"
UDINE - Silvio Berlusconi sa che sta camminando su un terreno minato e chi può l'avvisa. Ieri, anche se sembra paradossale, è stato Renzo Tondo a provarci, a Mestre. C'è stata una riunione ristretta, con Altero Matteoli, uno dei colonnelli di An pronto a tradire Gianfranco Fini considerato ormai "troppo laico", i ministri ex socialisti Renato Brunetta e Maurizio Sacconi e, appunto, il premier e il governatore friulano. Erano tutti insieme all'inaugurazione del "Passante", opera quasi biblica, molto importante per il Nord Est, ma a margine hanno parlato di Eluana Englaro. A Tondo è stato chiesto di bloccare la clinica che ospita Eluana, ma, a sorpresa, Tondo ha spiegato: "Presidente, io l'ho vista dopo Natale, guarda che è messa molto male. Non sono vere le notizie che girano, ti fanno dire cose sbagliate. Al posto del padre, avrei fatto esattamente lo stesso"...
domenica 8 febbraio 2009
Foto oscurata per protesta...
I POST CHE HO PUBBLICATO RIGUARDO ELUANA ENGLARO