"La Carta presenta le caratteristiche di cui all'allegato A che costituisce parte integrante de presente decreto" |
L'immagine che vedete è l'Allegato A del Decreto Ministeriale 20 settembre 2017 "definizioni dei criteri è delle modalità per il rilascio" e la didascalia è il comma 1 dell'art. 2 del decreto stesso.
Soffermatevi un'attimo su questa immagine. Vi piace? Mi auguro che sia stata realizzata a costo zero da qualche volontario dello staff del Ministro Poletti, perché se fosse pure costata qualcosa sarebbe molto peggio di qualsivoglia "spelacchio"!
Cosa vi evoca e suscita?
Non andate avanti nella lettura.
Provate un minuto a capire che messaggio vi dà: l'appraisal è positivo o negativo?
Fatto?
Ok, vi dico cosa fa pensare a me. Vedo tante persone stilizzate, donne, uomini e bambini, estremamente massificate, non molto "umane", vagamente inquietanti essendo prive di braccia e mi fermo qua... perché di associazioni me ne vengono parecchie, ma tutte negative. Quel che è certo che assomigliano a dei birilli. Ecco, il subconscio dell'autore dell'immagine ci ha detto la verità: dalle alte torri dei ministeri romani i cittadini sono visti come meri birilli, da buttar giù sparando balle, soprattutto quando si è in piena campagna elettorale.
Ma andiamo per ordine.
Da qualche settimana mamme e papà di famiglie con almeno tre figli minori stanno presentandosi ai Comuni di tutta Italia per chiedere lumi sulla "Carta della Famiglia" (chiamata anche "Carta bonus famiglie numerose" o semplicemente "Carta Famiglia") che - a scanso di equivoci - non c'entra nulla con la Carta REI di Gentiloni (già Carta SIA di Renzi e prima ancora Carta acquisti di Berlusconi).
La Carta della famiglia riguarda le famiglie residenti con almeno tre figli minori e con ISEE fino a 30.000€. Non ci sono altri requisiti. Pertanto il rilascio di questa Carta non comporta alcuna valutazione tecnica da parte dei Servizi Sociali. In altre parole, la Carta della famiglia è più materia da Anagrafi che da Assistenti Sociali... ma competerà alle singole amministrazioni comunali decidere a chi affidare questa ennesima "patata bollente" confezionata a Roma.
È bene sottolineare che fino al 15 gennaio, nessuno si è premurato di informare i quasi ottomila Comuni italiani di questa nuova misura progettata dal MLPS (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), a cui i Comuni stessi dovranno provvedere - bada bene - "nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali già previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica" (art. 8 del DM 20 settembre 2017). Si tratta insomma di uno dei tanti "miracoli italiani" per la cui realizzazione lo Stato ordina "bonariamente" ai Comuni di attrezzarsi a costo zero, mentre con l'altra mano gli taglia fondi e, per effetto del "patto di stabilità", gli rende impossibile sostituire il personale che va in pensione. Avete presente le buche nelle strade? La scarsa manutenzione del verde pubblico e degli edifici pubblici (scuole, distretti sanitari ecc.), le liste di attesa per controlli medici et cetera? Sono la naturale conseguenza dei tagli generalizzati ai finanziamenti statali che da una decina di anni colpiscono come mannaie Regioni, ASL e Comuni... del resto non dimentichiamoci che ogni Italiano, bimbi e anziani compresi, si porta mediamente sulle spalle quasi 40.000 euro di debito pubblico.
La Carta della famiglia nasce con la Legge di Stabilità 2016 (Legge. n. 208 del 28/12/2015), ne parla il comma 391 dell'articolone 1.
A tale previsione, non dopo 3 ma dopo 20 mesi, ha fatto seguito - nel silenzio generale - uno striminzito D.M. 20 settembre 2017 di 2 pagine e 8 articoli (sic!), che sembra scritto da uno studente al primo anno di Legge, dove si definiscono, molto genericamente, criteri e modalità per il rilascio della carta della famiglia.
Infine il 9 gennaio u.s. il suddetto D.M. è stato pubblicato in G.U.. Bastano pochi minuti per leggere il decreto e vi invito a farlo (scaricandolo da questo link), così vi renderete conto voi stessi del livello di pochezza che regna sovrano ai vertici ministeriali dello Stato.
In sintesi, spetta ai Comuni rilasciare la carta "nel formato di tesserino cartaceo, previo pagamento degli interi costi di emessione, ove presenti" (art. 3, comma 4, del D.M.); la carta ha validità biennale (art. 3, comma 2, del D.M.) e "dovrà recare sul retro il numero del Comune emittente, il numero progressivo della tessera, preceduto dal codice Comune, i dati anagrafici e il codice fiscale dell'intestatario, il luogo e la data di emissione, nonché la data di scadenza. La carta dovrà recare l'indirizzo del sito internet dedicato." (art. 3, comma 2, del D.M.).
Cosa ci fa il cittadino con questo "tesserino cartaceo"? "La carta consente l'accesso a sconti sull'acquisto di beni o servizi, ovvero riduzioni tariffarie concessi dai soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all'iniziativa" (art. 4, comma 1, del D.M.) relativamente alle voci illustrate nell'Allegato B del D.M.:
BENI ALIMENTARI:
- Prodotti alimentari
- Bevande analcoliche
BENI NON ALIMENTARI
- Prodotti per la pulizia della casa
- Prodotti per l'igiene personale
- Articoli di cartoleria e cancelleria
- Libri e sussidi didattici
- Medicinali, prodotti farmaceuticie e sanitari
- Strumenti e apparecchiature sanitari
- Abbigliamento e calzature
SERVIZI
- Fornitura di acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili per riscaldamento
- Raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani
- Servizi di trasporto
- Servizi ricreativi e culturali, musei, spettacoli e manifestazioni sportive
- Palestre e centri sportivi
- Servizi turistici, alberghi e altri servizi di alloggio, impianti turistici e del tempo libero
- Servizi di ristorazione
- Servizi socioeducativi e disostegno alla genitorialità
- Istruzione e formazione professionale
Mancano però ad oggi i pezzi più importanti: l'attivazione delle convenzioni con i soggetti che devono corrispondere sconti o ridurre le tariffe! L'art. 4, comma 3, del D.M. spiega che l'attivazione dei benefici compete a:
- MLPS "su base nazionale, previa formalizzazione di Protocolli d'intesa con le Amministrazioni centrali interessate o convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza nazionale";
- Regioni e Provincie autonome "su base regionale, mediante la stipulazione di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza regionale"/;
- Comuni "su base comunale, mediante la stipulazione di convenzioni con soggetti pubblici e privati a rilevanza locale, ovvero riduzioni di tariffe dei servizi pubblici locali erogati direttamente o indirettamente".
Capirete che stando così le cose, siamo in alto mare: il MLPS si è limitato ad attivare questa misera pagina web (in attesa del "sito internet" previsto all'art. 7 del D.M.) per informare i cittadini "sulle modalità di emissione della Carta, sulle agevolazioni cui dà diritto, sui soggetti aderenti all'iniziativa e sulle modalità del rilascio del bollino...", Regioni e Comuni hanno scoperto l'esistenza di questa misura solo adesso... ergo, se per assurdo venissero rilasciate le Carta Famiglia, ad oggi (e per molto tempo ancora) non servirebbe ancora assolutamente a nulla. Basta aprire la pagina del MLPS per verificare che ad oggi non c'è alcun soggetto aderente all'iniziativa.
Ma cosa è questo bollino di cui parla il decreto? È spiegato all'art. 6 del D.M.:
"I soggetti che aderiscono al programma mediante a stipula dei protocolli d'intesa o delle convenzioni di cui all'art. 4, comma 3, possono valorizzare la loro partecipazione all'iniziativa a scopi promozionali e pubblicitari attraverso l'esibizione del bollino, associato al logo della Carta, con le seguenti diciture:
a) ≪Amico della famiglia≫, laddove siano concessi sconti o riduzioni o agevolazioni pari o superiori al cinque per cento rispetto al normale prezzo di listino o all'importo ordinario;
a) ≪Amico della famiglia≫, laddove siano concessi sconti o riduzioni o agevolazioni pari o superiori al cinque per cento rispetto al normale prezzo di listino o all'importo ordinario;
a) ≪Sostenitore della famiglia≫, laddove siano concessi sconti o riduzioni o agevolazioni pari o superiori al venti per cento rispetto al normale prezzo di listino o all'importo ordinario."
Ecco perché la Carta della Famiglia è una sacrosanta bufala. Pensate che il MLPS riuscirà mai a fare una convenzione con CONAD, COOP, EUROSPIN ecc. per concedere questi sconti alle famiglie con tre figli, solo per avere un bollino in vetrina o sui depliant?
Vi immaginate un Comune che deve realizzare convenzioni con gli esercizi commerciali del suo territorio... chi potrebbe mai aderire?
Ma il MLPS potrebbe replicare che loro hanno fatto tutto quello che potevano e che spetta ora ai Comuni darsi da fare per attuare la misura. Che è come chiedere di trasformare l'acqua in vino! Ergo, se la Carta non funzionerà sarà colpa dei Comuni, eterno capro espiatorio di tutto ciò che in Italia non va.
N.B. Tantissimi Comuni hanno già attivato, in convenzione con soggetti del terzo settore (per esempio le Caritas) iniziative simili: banchi alimentari, empori solidali ecc. Avrebbe avuto senso incentivare queste iniziative, non creare a livello centrale l'ennesima misura inutile, mal congegnata, irrealizzabile.
Dunque la Carta della Famiglia così com'è, senza finanziamenti, per esempio, per incentivare gli esercizi commerciali ad aderire, non serve a nulla. Nonostante questo dal 10 gennaio scorso è partito il tam tam mediatico che presenta la Carta come una misura attiva ed esigibile dal cittadino:
- http://www.lastampa.it/2018/01/10/italia/i-tuoi-diritti/famiglia-e-successioni/carta-famiglia-in-gazzetta-la-disciplina-attuativa-rpbf6dm6rp7iPFTR57hwYI/pagina.html
- http://www.today.it/economia/carta-famiglia-2018-come-funziona-requisiti-informazioni.html
- http://www.aniv.it/2018/01/11/carta-della-famiglia-la-platea-dei-beneficiari-e-i-benefici-fruibili/
- https://www.investireoggi.it/fisco/carta-famiglia-2018-realta-cose-puo-richiederla-cosa-serve/
- https://www.avvenire.it/economia/pagine/arriva-la-carta-delle-famiglia
- http://www.vita.it/it/article/2018/01/15/hai-tre-figli-nasce-la-carta-della-famiglia/145622/
- https://www.guidafisco.it/carta-famiglia-3-figli-domanda-requisiti-1469
- https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24528-carta-famiglia-sconti-per-i-nuclei-numerosi.html
In Ufficio, a metà mese di gennaio, avevo scommesso sul fatto che, al progredire della campagna elettorale la pubblicità della Carta della Famiglia sarebbe partita ancora più in grande stile. E infatti ieri è scesa in campo La Repubblica (il cui vicedirettore - guarda un po' - si è appena candidato nelle liste del PD):
Un'ultima considerazione, del tutto personale.
Lavorare nella pubblica amministrazione (penso a Comuni, Sanità, Centri per l'Impiego, Scuole ecc.) è sempre più fonte di frustrazione e burn-out: di fatto ci viene chiesto di raccontare balle ai cittadini e macinare acqua. In 28 anni, da quando lavoro nel sociale, non ho mai visto un tale livello di sfascio generalizzato dei servizi: nemmeno Berlusconi era riuscito a portarci così in basso... ed era veramente difficile riuscire a fare peggio!
Anche da ciò ho trovato la motivazione a iscrivermi di nuovo all’università, a 52 anni. Assisto da insider a una “fuga di cervelli” dalla P.A. che è del tutto inedita nella storia d’Italia. E ci sono anche sempre più colleghi - tutti quelli che possono permetterselo! - che stanno scegliendo di andare in congedo anticipato, perdendo fette consistenti di pensione, pensando in primis alla salute.