Post di Camillo Urbani
Durante il congresso
tenutosi il 30 giugno 2017 a Roma, vista l'enorme mole di
trasmutazioni della materia presentate, certificate e ripetibili, mi
sono fatto le seguenti considerazioni. Provo a esporle di
seguito, mi rendo conto che abbisognano di menti molto aperte.
La
Fisica in evoluzione
L'uomo è da sempre
interessato a capire come è fatto l'universo, in parte spinto dalla
necessità, in parte per acquisire vantaggi dalla conoscenza, in
parte per pura curiosità.
La conoscenza viene
rivelata attraverso livelli successivi, ognuno comprendente il
precedente.
Possiamo vedere la cosa
come strati i una cipolla, oppure come l'avanzamento della
comprensione di una funzione matematica scomponibile in termini
successivi.
Detta F(t) la funzione
“conoscenza della fisica” nella variabile t = tempo, possiamo
pensarla come scomponibile in termini di approssimazione successiva.
F(x)= f1+f2+f3+f4....
f1 rappresenta il primo
termine che corrisponde alla conoscenza della fisica Newtoniana
f2 rappresenta il passo
successivo dato dalla relatività ristretta e generale
f3 rappresenta la
meccanica ondulatoria e la meccanica quantistica, che è l'attuale
frontiera
f4 rappresenta, in base
alla mia esperienza, il livello in cui si amplia il concetto che
compare sporadicamente già al 3° livello, in quantistica,
l'osservato e l'osservatore sono un tutt'uno, con il corollario che
lo stato mentale, emozionale... dell'osservatore influenza ciò che
osserva. Nel quarto livello questo concetto viene ampliato di molto.
Fisica del quarto
termine: detta anche fisica dell'attenzione o del “mentalismo”.
Sotto la spinta
evolutiva incessante la materia finisce con il produrre strutture
organiche con capacità crescenti di consapevolezza, attenzione,
analisi, volontà, creatività.
Col termine
“CONSAPEVOLEZZA” riassumiamo tutte le suddette proprietà e molte
altre.
Da una semplice analisi
storica si costata come tutto l'universo tenda a creare, ampliare e
conservare la “CONSAPEVOLEZZA”.
In tutta questo
sviluppo interviene un fattore fondamentale detto “energia”,
l'energia se vista nei primi tre livelli ha un aspetto meccanicistico
ben definito essa è uguale ad una forza per uno spostamento lungo la
direzione della forza.
Al quarto livello le
cose cambiano l'energia va vista in una nuova visione, sembra che una
definizione di prima approssimazione possa essere questa:
L'energia corrisponde
ad un accumulo di attenzione.
Preciso che nel quarto
livello è la cosapevolezza che assume il punto di riferimento, in
questo livello non si parla più di forza
essa viene sostituita dall'attenzione.
L'energia
viene vista come attenzione moltiplicata per tempo
(implica volontà, determinazione, costanza)
Per comprendere un po'
questo livello della fisica, occorre rendersi conto che la realtà
che, se vista dai tre precedenti livelli di fisica, appariva solida
e stabile, quando si passa al quarto livello la realtà è
un'immagine su di uno schermo tridimensionale, cioè un ologramma.
Semplificando immaginiamo la realtà come immagini su di un monitor
gestite da un computer.
Se noi operiamo sul
monitor, per quanto ci sforziamo non riusciremmo mai a cambiare la
realtà proposta dal monitor, ma se dopo aver sviluppato un
sufficiente grado di consapevolezza riusciamo a capire che dietro
alle immagini c'è un programma che le gestisce, allora cominciamo a
renderci consapevoli che se riuscissimo ad entrare nel computer e
modificare il programma le immagini cambierebbero in modo
incredibilmente più semplice di quanto lo lasciavano supporre le
conoscenze raggiunte nei primi tre livelli (fisica newtoniana,
relativistica, quantistica).
Ora la mia esperienza
pratica mi ha portato a questo livello già all'età di 27 anni
ancora fresco di laurea in Fisica.
Le verifiche che ho
fatto le racconto qui:
Una volta accettata
l'esistenza del 4° livello della Fisica occorre comprendere come
utilizzare pragmaticamente questa nuova informazione.
In questo processo si
arriva a conoscere strane strade alternative quali lo sciamanesimo,
si riscopre la vecchia cara “alchimia”, quest'ultima grande
scienza fu gettata dalla finestra dall'illuminismo e dalla “santa
inquisizione”, ora rientra dalla porta, ma sotto una nuova visione.
A questo punto la
visione alchemica è collocata nel livello che le spetta. L'alchimia
è una scienza profonda, ma poco utile in quanto non ripetibile dai
più, entrare in questa conoscenza prima di aver sviluppato un saggio
equilibrio e una retto comportamento è deleterio per l'individuo,
questi potrebbe fare il passo più lungo della gamba, non maturando
le necessarie riflessioni e non comprendendo che la realtà dei primi
tre livelli è una necessità evolutiva che genera consapevolezze
creative che evolvono principalmente sfruttando l'interscambio
culturale.
È la comunicazione ben
accordata tra emittente e ricevente che accelera l'acquisizione di
nuovi concetti, nuovi schemi di pensiero, l'individuo NON è
costretto a fare tutte le esperienze, ma può avanzare a piccoli
passi usufruendo e accettando l'esperienza altrui. C'è in sostanza
una crescita di gruppo, che nel caso dell'umanità si estende a tutto
il mondo, in attesa di estendersi a tanti mondi, a tanti universi.
La comunicazione per
essere efficace deve essere accordata, i simbolismi di base devono
essere un patrimonio in comune. Questo implica la necessità di un
universo percepito in modo stabile, con punti fermi quasi immutabili,
ciò vien fatto agganciando la struttura dei corpi fisici alla
memoria dei genitori e degli avi in genere. Il DNA è una specie di
“hard disk” che permette di dare a tutti una stessa base
percettiva, ma nello stesso tempo introduce piccole variazioni
individuali per favorire anche l'aspetto creativo, immagazzinando
quindi i nuovi cambiamenti in un continuo miglioramento del DNA. La
creatività implica la necessità di avere sviluppato una percezione
simile, ma non uguale.
Risulta poi evidente
che la percezione sensoriale viene organizzata attraverso
l'educazione che si riceve nella prima parte della vita, essa
introduce un nuovo parametro nel gioco evolutivo.
Il linguaggio diventa
il miglior metodo di comunicazione, esso evolve verso la precisione,
aumentando i vocaboli man mano che si entra in una analisi più fine
della realtà.
Potrebbe essere
arrivato il tempo in cui una grossa fetta dell'umanità possa
comprendere il 4° livello della fisica senza che la sua evoluzione
ne sia frenata; siamo in un'epoca in cui molto di ciò che prima era
nascosto nel linguaggio alchemico, possa essere tranquillamente
rivelato. La grande massa di informazioni presenti in Internet fa sì
che l'individuo venga bombardato da mille informazioni in cui c'è
tutto e il contrario di tutto. Pertanto alla fin fine spetterà a lui
stesso la scelta di abbracciare una teoria piuttosto che un'altra, in
altre parole è libero, quindi può evolvere.
Viene così scavalcato
il pericolo che assillava gli antichi alchimisti, “non dare le
perle ai porci”, cioè “non dare la bomba atomica in mano
ai bambini!”