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Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
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sabato 21 luglio 2007
Torno subito!
giovedì 12 luglio 2007
Mad world
Gli angeli stanno nella casa accanto...
non lo troverà neanche in cielo.
Gli angeli stanno nella casa
accanto alla nostra
ovunque noi siamo.
(Emily Dickinson)
La combinazione tra il pensiero della Dickinson e l'immagine della ballerina-farfalla mi suscita un moto istintivo di gratitudine verso le donne-angelo che ci vivono accanto, o vicino, donandoci la loro forza, la loro grazia, il loro amore. E tra queste righe nascondo una dedica a chi mi capirà.
Tornando coi piedi per terra, mi sono fatto l'idea che le donne sappiano collegare sinesteticamente parole, immagini, suoni, odori, sapori, tatto, meglio della maggioranza degli uomini. Anche se internet per ora (Dio sa cosa ci riserva il futuro!) mette insieme soltanto parole, immagini e suoni, già basta per valutare quanto il sesso femminile sappia distinguersi e spesso primeggiare nell'uso della multimedialità. E prendo atto che nelle mie navigazioni m'imbatto con più frequenza in blog di donne che di uomini, e che in generale trovo più interessanti quelli che questi.
Perciò dedico questo post, meritatamente, anche a "LadraDi", nick dell'autrice del blog Niente da dichiarare, su cui sono approdato per caso - seguendo le scie dei miei "bimbi di carta" - e da cui ho tratto:
- le parole cristalline della grande Emily Dickinson che ho preso ad incipit;
- l'ispirata e rasserenante immagine (dipinta da non so chi);
- Green grass of tunnel, onirico e surreale video del gruppo islandese dei Mùm:
Se infine volete andare a leggere/rileggere il post che ho scritto qualche mese fa su Emily Dickinson, un ultimo click qui.
mercoledì 11 luglio 2007
Il paguro e la clessidra di Chicca Morone
Sorgerà la luna
Ti racconterò del sole... Ti racconterò del sole della luna e delle stelle. Non avremo che il cielo per proteggerci la terra per nutrirci la voce per ascoltarci lo sguardo per accarezzarci. E tu e io saremo cielo e terra voce e sguardo silenzio e canto, per sempre, lungo il fiume che scorre mormorando antiche preghiere, oramai dimenticate. Camminare nel buio Camminare nel buio e sentire ad un tratto il silenzio del vuoto ricolmo di sogni. Rallentare la corsa e vedere vicino una mano allungata di un amico in attesa. Rituffarsi nel sogno e sapere per certo di non essere solo a vedere la luna. Clessidra Nel lieve palpito di un fiore che sboccia c'è l'ultimo respiro di un vecchio che muore: ebbro di vita, eppure ancor non sazio.
martedì 10 luglio 2007
Auguri a chi merita di più
Una sera come un'altra a Perugia per Umbria Jazz
sabato 7 luglio 2007
Il sud del mondo ci mostra la via
William Kamkawamba, un giovane di 19 anni di Kasungu, ha costruito un generatore di energia per la sua comunità utilizzando materiali di fortuna. Il sistema funziona con l'energia del vento - e a breve del sole - e garantisce approvvigionamento elettrico per ora ad alcune costruzioni ed in futuro all'intero villaggio.
Installando la bicicletta di suo padre sulla cima del traliccio e agganciando a questa delle pale di plastica, l'apparecchio di Kamkawamba produce elettricità che viene poi convogliata alle abitazioni. Le future modifiche prevedono l'installazione di pannelli termici sulle pale e sul traliccio, per catturare anche l'energia solare.
Il blog di Kamkawamba è raggiungibile a questo indirizzo e c'è la possibilità di contribuire alla sua formazione scientifica.
Proprio questa è la via da percorrere: l'energia non è qualcosa da comprare, come ci ha fatto credere chi si arricchisce vendendola in regime di oligopoli, ma un bene diffuso attorno a noi che ogni piccola comunità è in grado di "estrarre" dal suo ambiente senza produrre inquinamento. E se questo si può fare con i mezzi di fortuna usati da William a maggior ragione si può fare nel "ricco" nord del mondo. Credo con tutto il cuore che William e Adam (vedi il post di qualche giorno fa) rappresentino il futuro della Terra.
Le rose di Dania Lupi
Prova, mi disse lui "Entra in un roseto potrai sentire i racconti del mare". Solo occhi abituati all'immagine di un tempio potranno trovarlo ovunque. .............................................. Se hai paura del dolore l'amore non ti cerca. Ricordi l'abbraccio del mare alla riva? Così fa il giardiniere con le rose anche se tutte le spine provano a toccarlo. .............................................. Da sempre cammino in compagna degli alberi, del vento. Ma tu mi vedi solo spettinata. .............................................. Come in un roseto spicca una Rosa così tra la folla mi appari tu fiorito e attento. Re dei Re. Dunque dove vuoi che io posi la mia veste? .............................................. Arrampicarsi arrampicarsi sugli alberi e scendere fioriti. .............................................. Mani ornate di merletti. Merletti e mani s'intrecciano nel tratto. Non c'è più distanza. Chi canta e chi è cantato?La poesia di Dania Lupi ruota attorno all'immagine e al simbolismo della rosa, come spiega Maria Luisa Spaziani nella prefazione di Incantamenti e Luoghi: "La rosa, si è detto, domina in tutta la poesia di Dania Lupi. Ci sono belle parole fuori moda come anima e cuore, e altre come le due del titolo, dove i "luoghi" sono luoghi di incantamento. Inserisco un ricordo personale: anni fa, parlando con Jorge Luis Borges, ho avuto occasione di domandargli se per lui, sulla terra, ci fossero dei luoghi personalmente consacrati. Mi rispose che i luoghi che ognuno di noi consacra al ricordo, non sono quelli dove ci siamo innamorati, dove nostra madre è morta, dove abbiamo avuto un grande premio, ma sono esclusivamente quelli che ci hanno ispirato una poesia. Dania Lupi è senz'altro d'accordo. Dunque "l'incantamento della rosa in certi luoghi" convoglia sulla rosa il significato essenziale dell'insieme, qui e nelle precedenti raccolte, perché evidentemente per lei la rosa è una direzione e un archetipo. La diranno "la poetessa delle rose"..."
venerdì 6 luglio 2007
Le onde di Daniela Benaglia e...
Come onda di mare Fammi bere dell'acqua, così tanta, ch'io possa confondermi, onda di mare. Sciolta poi, cospargimi di sale dammi sapore. Mi cullerò nell'oceano, divenutomi amico. Mi scalderò con raggi di sole su distese di bianca sabbia. Rotolerò via, scivolando su conchiglie per unirmi all'infinito scorrere dell'alta marea. Dentro e fuori di me L'onda ti travolge e poi si rifugia nell'infinito mare e di ritorno porta con sé altro mare, altre onde, altro infinito, e si abbandona e si culla in te ed è ancora nuovamente infinito. Aspetto l'onda Aspetto l'onda alta per sommergere la quiete falsa e illusoria del tempo che, inesorabile, si prende la mia vita. Aspetto che mi riporti a riva sui granelli a cui resto legata di sabbia tiepida e incolore. Aspetto che TU sia quell'onda e con foga mi getto sullo scoglio nuovo, cercandoti impavida tra le punte aguzze, non ancora lisciate dall'usura del sale, ancora vergine del bagno di sole che rende opachi, quell'onda ancora fresca d'amore, pronta a infrangersi sul mio essere donna d'amare. Non sono più La mia vita di sbalzi, d'amore forte e debole, dal troppo al nulla amare a al non capire più... Sento, come in una conchiglia, il mare, ma come sposto l'orecchio muore e cerco altrove. ...e tu che guardi presente e a volte assente... e io - che non sento più - ho rotto la conchiglia? Non so! Seduta in spiaggia scruto l'onda che viene e va nella bassa marea.Cito il critico Roberto Bramani Araldi che nella prefazione a Amaro e Amore così scrive di Daniela: "La sua poesia, si può ormai intuire, è poliedrica, quale riflesso di più anime emergenti improvvise nel racconto, che, nel momento nel quale si pensa ormai prevedibile, cambia improvvisamente direzione, come fiume che, giunto in prossimità della foce, si sbizzarrisce in continui meandri, e allora appaiono, come fiori appena sbocciati nella notte, quindi affascinanti per la loro giovane bellezza, i versi di squisita sensibilità poetica che vanno a nobilitare l'intera raccolta. E le onde di Daniela mi evocano altre onde - del mare e allo stesso tempo sonore:(Daniela Benaglia)
Benvenute Panna e Dani
Daniela Benaglia è una fantasmagorica, pirotecnica, vulcanica poetessa comasca, come me al secondo libro pubblicato. Con lei ho da scoperto una particolare sintonia... e le dedicherò un post apposito a parte, un appost insomma!
N.B. Finora chi si è iscritto al blog ha scritto poco sul blog (unica eccezione Betty che però al momento è fuori dai giochi di internet)... allora forza Panna e Dani: cercate di sfatare questa tradizione e di darmi una mano, anche perché da solo non ce la faccio a mandare avanti questo - così mi dicono - bel blog!