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lunedì 28 dicembre 2020

Buon '21 da 22 passi

133 : commenti


Buon '21 a tutti i vecchi amici (e nemici) di questo blog.

La mia ultima follia non poteva che concludersi in un anno folle come il 2020: dal 17 dicembre sono anche dottore in Processi Cognitivi e Tecnologie (LM51), indirizzo Social Media and Communication), con le soddisfazioni del 110 e lode e di una tesi sperimentale, intitolata La fiducia nel Sistema Sanitario Nazionale ai tempi del nuovo Coronavirus SARS-CoV-2  - una ricerca esplorativa, che - se tutto procederà come previsto - nel 2021 dovrebbe concretizzarsi in due articoli scientifici pubblicati in inglese da un noto editore italiano.

Era il 2017 quando, a 52 anni, mi iscrissi di nuovo all'Università. Nel frattempo, tra una cosa e l'altra, ho istallato un impianto fotovoltaico a casa da 3 kW con accumulo da 10 kWh, sono diventato amministratore di tre diversi gruppi fb dedicati alla mobilità elettrica, ho mandato in pensione la gloriosa Fiat Multipla a metano e l'ho sostituita con una BEV (Battery Electric Vehicle) da 58 kWh. Del lavoro preferisco non parlarne, precipitato com'è in un abisso dell'assurdo, a cui Il castello di Kafka o Brazil di Terry Gilliam fanno un baffo e di cui non riesco nemmeno a scorgere il fondo... :'(

Per ricominciare a scrivere nella blogosfera avrei bisogno di una motivazione forte. Al momento non ne ho, ma in vista del '22 magari potrei ritrovarne qualcuna! ;)

Vedremo. L'importante è che il mondo ritrovi un po' di pace e normalità nel 2021, se no andremo tutti fuori di testa!!!

sabato 1 agosto 2020

Cosa è successo nel 2020

47 : commenti
















Post di Gabriele Soranzo
(quello che è qui scritto rappresenta l'opinione dell'autore del testo)


VERSIONE BREVE:

Un'accelerazione.


VERSIONE LUNGA:

Una incredibile accelerazione di processi sociali già in atto da decenni.

Sono stati fatti in tre mesi, e verranno completati in qualche anno, processi sociali che altrimenti avrebbero richiesto altri decenni per la loro finalizzazione.

Questi sono i processi sociali di cui parlo:

  • considerare il pensiero unico un valore, la differenza di opinioni un disvalore;
  • considerare il controllo dei singoli individui un valore, la libertà di azione del singolo individuo un disvalore.

Sottolineo il fatto che qui parlo di valori, quindi dei punti di riferimento voluti e considerati giusti dalla società tutta, da tutta la popolazione, non solo dai suoi vertici.

Ad essere più precisi, l'accelerazione è stata impressa ai due valori sociali sopra citati - pensiero unico e controllo dei singoli individui - ed i processi sociali che rafforzano questi valori sono da considerarsi un mero "dettaglio implementativo".

I due valori si sposano perfettamente con una visione politica e sociale della Cina e della sua cultura orientale sottostante, cultura profonda, stabile e millenaria e con l'obiettivo dichiarato di diventare il modello di riferimento culturale mondiale entro i prossimi trenta anni.

I due valori si sposano perfettamente con un terzo valore, più apparentemente occidentale: 

  • considerare la monetizzazione un valore. Tutte le azioni e financo i pensieri, umani o artificiali essi siano, è un bene possano essere monetizzati.

Da qui la grande sinergia di intenti tra due blocchi politici e geografici altrimenti in contrapposizione.

Definisco i processi sociali come "mero dettaglio implementativo" in quanto essi possono essere A o B, X o Y, non è questo il punto, il punto è l'obiettivo di rendere unici e assoluti a livello mondiale i tre valori sociali sopra citati: 

  1. pensiero unico;

  2. controllo di tutti i singoli individui;

  3. monetizzazione.

Per completezza di esposizione, elenco qui di seguito alcune implementazioni dei processi sociali in atto ora:

  • reddito universale;
  • distanziamento sociale;
  • tracciamento delle persone;
  • tracciamento della moneta (resa digitale con l'esclusione del contante);
  • indebolimento del concetto di Stato a favore di enti sovranazionali;
  • indebolimento fino allo svuotamento degli organi istituzionali degli Stati (es. i Parlamenti nazionali);
  • indebolimento del concetto di famiglia;
  • indebolimento del concetto di affettività ed emotività;
  • indebolimento del concetto di risparmio privato;
  • indebolimento del concetto di "incentivo" rappresentato da "un premio aggiuntivo" a favore di "incentivo" -> "una punizione in meno";
  • educazione dei bambini al di fuori della famiglia ed all'interno dello Stato;
  • azzeramento dei feti potenzialmente "malati" ("malati" -> "non normo-efficienti") sia con selezione dei feti ottenuti da una procreazione uomo-donna classica, sia con il potenziamento della tecnologia degli uteri artificiali.

Il più importante di tutti di questi processi sociali, e l'unico su cui mi soffermo qua, è

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il reddito universale.

========================

Esso è la base di tutto ed è lo strumento principe per il raggiungimento dei tre valori fondanti.

Il reddito universale deve essere cosi' definito:

  • calibrato quel tanto per non generare rivoluzioni ma non troppo per permettere un affrancamento da esso. 

  • deve essere *concesso* dallo Stato all'individuo solamente se l'individuo rispetta i tre valori fondanti. In altre parole il contratto, chiaro ed "alla luce del sole" è: "Io Stato ti concedo il reddito universale, ma se e solo se, tu individuo rispetti il pensiero unico e il controllo e la monetizzazione di tutte le tue azioni. Se tu individuo non le rispetti, io Stato ti tolgo il reddito universale". 

NOTA: qui adopero, impropriamente, il termine "Stato", ma in realtà il singolo Stato verrà sostituito da entità sovranazionali (es. in occidente dall'Europa e dalle istituzioni europee, bisogna capire che i Parlamenti nazionali sono visti come dei lacciuoli e vincoli, sicuramente da svuotare di potere).

A titolo esemplificativo, descrivo un probabile scenario operativo del reddito universale e delle sue implicazioni:

  • Io Stato definisco una lista di fonti di informazioni (social, televisioni, radio, stampa, "la rete", etc) affidabili: se tu Individuo ti informi da queste fonti, allora meriti il reddito universale, altrimenti non lo meriti e te lo riduco/tolgo.
  • Io Stato definisco una lista di luoghi fisici (città, scuole, musei, mostre, eventi pubblici, etc) affidabili: se tu Individuo vai (o resti) in questi luoghi fisici, allora meriti il reddito universale, altrimenti non lo meriti e te lo riduco/tolgo.
  • Io Stato definisco una lista di tuoi doveri sociali (es. pagamento del dovuto per i vari servizi statali, rispetto di una coda, divieto di assembramento, parlare sempre sottovoce, partecipare alle parate sovranazionali, gli esempi potrebbero essere senza fine): se tu Individuo assolvi questo doveri, allora meriti il reddito universale, altrimenti non lo meriti e te lo riduco/tolgo.

Un po' meno "alla luce del sole":

  • Io Stato creerò tanti di quei paletti sociali a chi non meriterà il reddito universale e "incentivi" a chi lo meriterà, da rendere questa via impercorribile per la maggioranza della popolazione. Alcuni esempi di paletti sociali: divieto di accesso alle migliori scuole, divieto di accesso ai migliori percorsi formativi professionali, "incentivi" alle aziende che daranno lavoro a chi merita il reddito universale, "incentivi" a chi frequenterà persone meritevoli del reddito universale creando "bolle di relazioni interpersonali" impenetrabili dall'esterno. In pratica, nel momento che tu individuo accetti di entrare nella logica del reddito universale, nel momento in cui ne sarai fuori diventerai un paria (perché senza formazione adeguata a fare altro, perché senza risparmio privato per fare altro, perché senza amicizie e rapporti sociali con altre persone cosiddette "perbene").

Una penultima considerazione sulla famiglia: la famiglia è potenzialmente un nemico del pensiero unico, in quanto, al momento, sistema principe di riferimento valoriale del bambino. In pratica, ogni famiglia attualmente dà una "impronta" educativa ai propri figli potenzialmente differente da ogni altra famiglia. Questo è un male da estirpare per il pensiero unico: molto meglio "prelevare i bambini dalla culla" e istruirli fin da subito nei nidi di infanzia, asili e scuole esautorando i genitori nel compito di educatori.

Una considerazione sul "grande assente", o meglio, sul "convitato di pietra" di tutta questa mia disquisizione: le Intelligenze Artificiali. Dico solo questo: loro sono totalmente funzionali al concetto di pensiero unico e controllo degli individui, e nei processi sociali in atto saranno pervasive, fino a passare dallo status di "oggetto" allo status di "soggetto", ma questo e' un altro discorso (non starebbe nel margine troppo stretto della pagina :-)).

Poco prima di concludere, vorrei lanciare una "terza via" tra la prima via, "il mondo prima del 2020", e la seconda via, "il mondo dopo il 2020": quello della decentralizzazione pubblica trasparente non avversa ad un modello di società separato e diverso. Mantenere quindi in atto tutti i valori e i processi sopra descritti, ma farlo in maniera trasparente e pubblica, senza imbrogli, senza mistificazioni, senza bugie, senza neolingue, senza manipolazioni di dati, senza livello di privilegio di accesso ai dati, ed assicurare il non conflitto a chi volesse creare una società non basata sui tre valori fondanti, o perlomeno, non basata sul pensiero unico (a mio modo di vedere il tracciamento pervasivo e condiviso in entrambe le due società potrebbe essere il modo più facile per una cooperazione fruttuosa, mentre il concetto di "black box" lo vedo di più difficile attuazione, anche se non impossibile).

Una utopia? Sì, ma percorribile.

Per concludere riporto una considerazione sulla mia nazione, l'Italia. È circa da 17 secoli che l'Italia viene invasa dall'Europa e l'Europa viene invasa dall'Asia. D'altra parte l'Italia è una penisola dell'Europa e l'Europa è una penisola dell'Asia. Nonostante questo gli italiani sono "italiani", ed una nazione tutta è sempre difficile da conquistare e mantenerne il dominio culturale.

Gabriele Soranzo

sabato 11 aprile 2020

Buona Pasqua del "multe e divani"

44 : commenti


Mi riaffaccio nel blog per farvi gli auguri di Buona Pasqua...
rigorosamente domestica!
E già che ci sono vi propongo un gioco matematico (inedito) da fare nelle festività (va beh... molti di voi lo risolveranno in pochi secondi)! 
Immaginate di poter circoscrivere tutto l’universo conosciuto in un immenso uovo di Pasqua. 
Se sezionate l’uovo lungo il suo asse maggiore otterrete una ellissi, se fate sezioni ortogonali otterrete dei cerchi: il cerchio di diametro massimo è l’equatore del nostro Uovo di Pasqua.
Adesso immaginate di potere ingrandire appena appena il nostro uovo di Pasqua cosmico, in modo che il suo equatore aumenti di 1 metro esatto, il diametro di quanto sarà aumentato invece?

P.S. quanto al titolo del post, sicuramente tutti voi saprete già che "multe e divani" è anagramma di "duemilaventi".

lunedì 6 aprile 2020

Prima linea e guerra... Covid

6 : commenti
Post di Adriano Francavilla (infermiere)

Noi siamo donne e uomini che si prendono cura.
Non esistono prima linea ed eroi.

Chiunque affronti una malattia grave o una malattia cronica o semplicemente i grossi limiti della età avanzata non fortunata ed è in pericolo trova noi.
Prima eravamo lì e ora siamo lì, con "chiunque" soffra.

Nel 1980 mi iscrivo alla Scuola per Infermieri Professionali dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Per conseguire un sogno in verità: diventare Veterinario.
Perché questa scelta? Boh. Morto papà gravavo sulle spalle anche economiche di mia Mamma. La Scuola per infermieri alla quale allora si poteva accedere a 16 anni compiuti e con il "titolo" del biennio superiore, mi era sembrata utile ed in più davano qualche soldino al mese (20, 40 ed all'ultimo anno 60 mila lire al mese). Utile siccome si studiava in fondo un mammifero e farmaci e chimica ecc. sono universali...
Avevo questa idea, innocente e un pò stupida.
Comincia il corso: proprio simile alle scuole professionali di vario tipo. Teoria e Tirocinio. Come mi piaceva! Dopo sei mesi avevo già dimenticato gli animali e veterinaria. Nonostante lo scarsissimo riconoscimento sociale e la prospettiva dello scarsissimo stipendio (650 mila lire al mese su turni H24 per 50 ore alla settimana) non avrei cambiato per nulla al mondo questa fortunata scelta per la vita, fatta per altra "opportunità".
Poi la Luce. Sì!
Una frase breve della Infermiera Direttrice del Corso mi aveva spiegato il senso della mia vita: Il nostro lavoro ragazzi è recuperare le persone al loro ruolo affettivo, sociale e lavorativo. Ricordate sempre che dietro ad un "paziente" c'è una vita e una storia di affetti, gioia e dolore. Proprio come nella vostra vita. Non farete distinzione su chi ha bisogno di voi perché non potreste mai conoscerlo abbastanza.
Uau!!!
Che altro!?
Mica ha parlato di soldati o combattenti!
Non ha parlato di guerra o prima linea o eroismo.
Ho curato nel mio Ospedale brigatisti e terroristi neri, assassini e vittime.
Non ho mai scelto chi sta male.
Non ho nemici.
Non sono un soldato e soprattutto un eroe.

Milano, 5 aprile 2020

venerdì 13 marzo 2020

Mia moglie Elisa...

95 : commenti
Mia moglie Elisa è infermiera professionale. 

Era in posizione utile nella graduatoria di un concorso fatto un paio di anni fa. 

Così martedì 10 ha ricevuto dall’Azienda Ospedaliera un telegramma: la proposta di un contratto a tempo determinato di 6 mesi “per integrare la presenza di personale infermieristico presso le strutture attualmente interessate nelle misure organizzative atte a fronteggiare l’eventuale gestione di pazienti sospetti o affetti da coronavirus (COVID-19), ed a garanzia dei livelli essenziali di assistenza.

Mercoledì 11 si è licenziata da dove stava lavorando (nel privato, a tempo indeterminato)...

...stamattina ha firmato il contratto con l’Azienda Ospedaliera...

...e da domattina prenderà servizio “in prima linea” all’Ospedale della nostra città.

Amore mio, sono orgoglioso di te. ❤️❤️❤️

giovedì 12 marzo 2020

Nove marzo duemilaventi

3 : commenti

Nove marzo duemilaventi

di Mariangela Gualtieri


Questo ti voglio dire

ci dovevamo fermare.

Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti

ch’era troppo furioso

il nostro fare. Stare dentro le cose.

Tutti fuori di noi.

Agitare ogni ora – farla fruttare.



Ci dovevamo fermare

e non ci riuscivamo.

Andava fatto insieme.

Rallentare la corsa.

Ma non ci riuscivamo.

Non c’era sforzo umano

che ci potesse bloccare.



E poiché questo

era desiderio tacito comune

come un inconscio volere –

forse la specie nostra ha ubbidito

slacciato le catene che tengono blindato

il nostro seme. Aperto

le fessure più segrete

e fatto entrare.

Forse per questo dopo c’è stato un salto

di specie – dal pipistrello a noi.

Qualcosa in noi ha voluto spalancare.

Forse, non so.



Adesso siamo a casa.



È portentoso quello che succede.

E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.

Forse ci sono doni.

Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo.

C’è un molto forte richiamo

della specie ora e come specie adesso

deve pensarsi ognuno. Un comune destino

ci tiene qui. Lo sapevamo. Ma non troppo bene.

O tutti quanti o nessuno.



È potente la terra. Viva per davvero.

Io la sento pensante d’un pensiero

che noi non conosciamo.

E quello che succede? Consideriamo

se non sia lei che muove.

Se la legge che tiene ben guidato

l’universo intero, se quanto accade mi chiedo

non sia piena espressione di quella legge

che governa anche noi – proprio come

ogni stella – ogni particella di cosmo.



Se la materia oscura fosse questo

tenersi insieme di tutto in un ardore

di vita, con la spazzina morte che viene

a equilibrare ogni specie.

Tenerla dentro la misura sua, al posto suo,

guidata. Non siamo noi

che abbiamo fatto il cielo.



Una voce imponente, senza parola

ci dice ora di stare a casa, come bambini

che l’hanno fatta grossa, senza sapere cosa,

e non avranno baci, non saranno abbracciati.

Ognuno dentro una frenata

che ci riporta indietro, forse nelle lentezze

delle antiche antenate, delle madri.



Guardare di più il cielo,

tingere d’ocra un morto. Fare per la prima volta

il pane. Guardare bene una faccia. Cantare

piano piano perché un bambino dorma. Per la prima volta

stringere con la mano un’altra mano

sentire forte l’intesa. Che siamo insieme.

Un organismo solo. Tutta la specie

la portiamo in noi. Dentro noi la salviamo.



A quella stretta

di un palmo col palmo di qualcuno

a quel semplice atto che ci è interdetto ora –

noi torneremo con una comprensione dilatata.

Saremo qui, più attenti credo. Più delicata

la nostra mano starà dentro il fare della vita.

Adesso lo sappiamo quanto è triste

stare lontani un metro.



Fonte: https://magazinepragma.com/cultura/nove-marzo-2020-di-mariangela-gualtieri/

martedì 4 febbraio 2020

Per chi si domandasse perché sono saltato giù da 22 PASSI...

15 : commenti
Chiedo mille volte scusa a chi era affezionato a questo blog, per avere così bruscamente abbandonato entrambi. 
L'ho fatto per inseguire il sogno di diventare uno psicologo, specializzato nelle dinamiche che si sviluppano nei nuovi media. Per questo mi sono iscritto nell'anno A.A. 2017/2018 al corso di Laurea magistrale in Processi cognitivi e tecnologie - Social media and communication (LM51) dell'Università Telematica Internazionale Uninettuno. Il 15 dicembre 2017 ho sostenuto il primo esame e il 14 gennaio 2019 il diciassettesimo: sono ormai arrivato a tre esami, più la tesi, dalla vetta.
In realtà sono in vista solo del compimento del primo obiettivo di 4 obiettivi che mi sono dato:
  1. discussione della tesi e Laurea entro il 2020;
  2. tirocinio di 500 ore in area Psicologia generale dal 15/03/2021 al 14/09/2021 e tirocinio di 500 ore in area Psicologia sociale dal 15/09/2021 al 14/03/2022 presso strutture convenzionate con l'università e l'Ordine degli Psicologi;
  3. iscrizione alla Sezione A dell'Albo degli Psicologi entro il 2022 (non l'ho fatto apposta, giuro!), previa superamento dell'Esame di Stato per l'abilitazione alla professione di psicologo (prima prova a giugno 2022 e seconda a novembre 2022);
  4. sfruttare in ambito lavorativo, il prima possibile, le nuove competenze e il nuovo titolo.
L'obiettivo più impegnativo sarà il secondo: per svolgere il tirocinio obbligatorio (1000 ore tassativamente in non più di 12 mesi) dovrò infatti chiedere e ottenere un part time a 18 ore. E tutto questo a una decina di anni dalla pensione (quest'anno compierò 55 anni).

Per ora il bilancio è ampiamente positivo. Sto sicuramente studiando e rendendo più ora che in occasione delle lauree che presi 28 e 17 anni fa: a livello personale è una grande soddisfazione, soprattutto in termini di auto-efficacia.

Ecco la mia performance espressa come regressione lineare dei 17 esami dati ad oggi, compresi i primi 8 (che non fanno media) di debito formativo del triennio di Psicologia:


E questa è la performance relativa solo ai 9 esami su 12 della LM51 (che fanno media):


In sintesi ho preso 7 volte 304 volte 30 e Lode3 volte 27, 2 volte 25 e una volta 24.

Riepilogo degli esami sostenuti

Esami del triennio (debito formativo):
  1. 15/12/17 - Psicometria e analisi dei dati (9 CFU) ............................................... 30
  2. 19/01/18 - Psicologia cognitiva (9 CFU) ............................................................. 27
  3. 13/04/18 - Psicologia di comunità (9 CFU) ......................................................... 30L
  4. 14/05/19 - Psicologia della personalità (9 CFU) ................................................. 25
  5. 27/07/18 - Psicobiologia del comportamento umano (9CFU) ............................. 27
  6. 18/09/18 - Teoria e strumenti di valutazione psicosociale (9 CFU) ..................... 30L
  7. 26/10/18 - Psicologia dello sviluppo (9CFU) ....................................................... 27
  8. 10/12/18 - Psicologia dinamica (10 CFU) ........................................................... 30
Esami della LM51:
  1. 10/12/18 - Diritto dei nuovi media (4 CFU) .......................................................... 30
  2. 09/04/19 - Psicologia sociale delle relazioni in rete (12 CFU) ............................. 25
  3. 10/05/19 - Linguaggi dei nuovi media (8 CFU) ................................................... 30L
  4. 24/07/19 - Psicologia dello sviluppo e tecnologie (8 CFU) .................................. 27
  5. 24/07/19 - Tecnologie e sostegno alla persona (10 CFU) ................................... 30
  6. 12/09/19 - Processi cognitivi e tecnologie (10 CFU) ........................................... 30
  7. 28/10/19 - Psicologia ed etica della comunicazione (8 CFU) .............................. 30
  8. 03/12/19 - Modelli computazionali delle dinamiche sociali e cognitive (8 CFU) .. 30
  9. 14/01/20 - Strumenti web per social media (8 CFU) ........................................... 30L
Esami da sostenere
    1. Tecnologie e processi di insegnamento e apprendimento (8 CFU)
    2. Reti e social media (8 CFU)
    3. Metodi di intervento nei gruppi e nelle organizzazioni (8 CFU)
    A questo punto aggiornerò il mio percorso di studio a fine anno, quando avrò conseguito la mia terza sudatissima laurea. Stasera mi sono preso una pausa, ma da domani ricomincio a studiare.
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