Riporto da Guida agli Enti Locali del 30 ottobre 2012 (link):
Politiche sociali: Anci, rifinanziare fondo e Iva al 4% su prestazioni«Riportare all'originario 4% l'aliquota Iva sulle prestazioni sanitarie, di ricovero, educative dell'infanzia, di asili e case di riposo erogate dalle cooperative sociali e dai loro consorzi e rifinanziare per almeno 500 milioni il Fondo nazionale per le politiche sociali». Sono alcune delle richieste di modifica al Ddl di stabilità preannunciate da Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato al welfare dell'Associazione dei Comuni, in vista dell'audizione prevista questa sera davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. «La legge di stabilità - rileva Guerini - non tiene conto della situazione di disagio sociale in cui versano le nostra comunità. Il previsto aumento dell'Iva sulle prestazioni delle cooperative sociale e la mancata previsione della destinazione di risorse per il Fondo sociale dimostrano infatti poca attenzione del Governo alle tematiche di inclusione sociale».
"Conseguenza diretta della norma sull'Iva - afferma Guerini - è un aumento dei costi a carico dei Comuni stessi (che non possono detrarsi l'Iva), oltretutto in un contesto di risorse, proprie e soprattutto derivate, in diminuzione e di bisogni dei cittadini in aumento, a causa del perdurare della crisi economica". "Il gettito previsto da tale innalzamento di aliquota, stimato in 153 milioni di euro - sottolinea - è poi, di fatto, una entrata "fittizia", che non alleggerisce la spesa pubblica nel suo complesso: a maggiori entrate a livello centrale corrisponderanno infatti maggiori spese in capo a Comuni e Regioni. L'aumento dell'Iva è inoltre destinato a gravare anche sulle persone destinatarie delle prestazioni prima ricordate (aumenteranno le relative tariffe), persone di norma appartenenti a categorie in situazione di bisogno sociale ed economico". L'Anci propone appunto anche il rifinanziamento per un importo di almeno 500 milioni del Fondo nazionale per le politiche sociali. "Tale Fondo - afferma Guerini - è l'unica linea di finanziamento statale per il sistema integrato di interventi e servizi sociali di Regioni e Comuni, sistema peraltro già in larghissima parte a carico delle risorse proprie degli Enti locali, ma ha subito, nel corso degli ultimi anni, una progressiva ed inesorabile riduzione (da oltre 500 milioni di euro nel 2009 a poco più di 10 milioni nel 2012)".
Non sono ancora riuscito a venire a sapere se il Governo sia venuto incontro alle due richieste dell'ANCI o abbia continuato imperterrito nella sua rotta di tagli indiscriminati con ben poca logica alla base. Vorrei tanto che il buon senso avesse prevalso.
Forse per molti di voi una riduzione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali del 98% significa poco, ma vi assicuro - ve lo dico come funzionario di Ente Locale, che si occupa di sociale da quasi 20 anni - che significa in poche parole demolire e smantellare dalle fondamenta il sistema di sicurezza sociale italiano. Da 500 milioni nel 2008 a 10 milioni di euro nel 2012: più che di una riduzione si dovrebbe definirlo un azzeramento! Roba che nemmeno un Berlusconi si sarebbe mai sognato di fare!
Anche portare l'IVA delle prestazioni di carattere sociale dal 4% al 10% è una mannaia, calata tanto per cambiare sui cittadini che usufruiscono dei servizi ma pure sulla rete del privato sociale che garantisce l'attuazione degli interventi stessi.
Con scelte siffatte l'Italia non può che ridursi tale e quale alla Grecia. Si preferisce infatti, come al solito, scaricare sulle fasce più deboli della popolazione la crisi rifiutandosi ostinatamente, irresponsabilmente, criminalmente di tassare sul serio le grandi rendite. Tutto può portare solo a esasperazione dei conflitti sociali, che a loro volta portano inevitabilmente a moti rivoluzionari da una parte e repressivi dall'altra... è questo che vogliamo per la nostra nazione?
Non so davvero chi voterò alle prossime elezioni: la scelta è sempre più drammatica! Monti si rivela ogni giorno di più un fedele proseguitore delle politiche avviate da Silvio Berlusconi. Voterò solo chi saprà convincermi di volere girare la rotta dalla parte opposta prima che sia troppo tardi, proprio perché l'ultima cosa al mondo che desidero è che un domani, per ottenere giustizia e ugualianza, si debba scendere in piazza con le armi.