Mal comune... in mezzo al guado!

L'inizio del terzo millennio è stato caratterizzato dalla paura. Il bombardamento a tappeto mediatico degli attentati terroristici nel mondo, in primis quello alle torri gemelle, ha indotto la gente a ritenere accettabile una riduzione delle libertà personali in cambio di sicurezza. Così le nazioni occidentali si sono improvvisamente trovate in mezzo a un guado, verso cui in verità s'erano incamminate loro stesse, fregandosene di vivere nel benessere sulla pelle del resto del mondo.

E quando si sta in mezzo a un guado (senza poter tornare indietro) a maggior ragione non ci si sente protetti: potrebbe arrivare un'ondata di piena a portarci via prima di raggiungere l'altra sponda. In cambio della promessa di raggiungere la nuova sponda, dove sentirci ancora al sicuro, si continua ad acconsentire alla riduzione delle libertà acquisite nel corso del XX secolo. E un pezzetto oggi, uno domani, alla fine... Se questo fosse accaduto in un'unica nazione tutti avrebbero gridato allo scandalo, ma poiché si tratta di un "mal comune, mezzo gaudio", chi prova ad alzare la voce si trova circoscritto e in minoranza. Infatti anche in Europa, salvo poche eccezioni (Islanda, Danimarca e paesi scandinavi), l'informazione ufficiale ha assunto sempre più le caratteristiche della propaganda.

Da oggi l'Italia, nella graduatoria stilata da Freedom House, è considerata un paese semi-libero a livello della Turchia. I telegiornali ne parlano?

• Link all'articolo su www.repubblica.it.
• Link all'articolo su www.corriere.it