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lunedì 31 marzo 2008

Una casa per sentirsi a casa

Quando dopo 11 anni di matrimonio mia moglie mi disse "non ti amo più" si concluse la prima parte della mia vita... dolorosamente. Iniziò così la seconda, più faticosa, ma più autentica. E promisi a me stesso di amarmi di più e non ritrovarmi di nuovo ad accettare compromessi.

Ad amarmi di più sono riuscito abbastanza. Sui compromessi il discorso è ostico: son sempre più convinto che la
stessa vita sia un compromesso, tra la necessità di dovere cadere quaggiù e il farsi una ragione che in questa parentesi non abbiamo più le ali... ma se compromesso dev'essere che almeno sia spesso bagnato dalle gocce della felicità.... che sia un vivere nel cuore piuttosto che nella testa: meglio, molto meglio, restare invischiati nei sentimenti che nei pensieri: perché da un sentimento sbagliato si riesce a guarire, mentre un pensiero sbagliato ci può accompagnare anche per tutta la vita.La prima azione dopo la separazione fu trovarmi una nuova casa. Non poteva essere la casa dei miei sogni, fu perciò un saggio compromesso (eddaje coi compromessi!) tra i soldi che avevo e ciò che desideravo. E poi la casa dei sogni non voglio sceglierla da solo (che sogno mediocre sarebbe!), ma insieme alla prossima compagna che condividerà con me il fuoco del grande amore. Sei anni fa avevo bisogno di un "nido" dove curare le ferite, così ristrutturai la casa dove abito a mia immagine e somiglianza, nominandomi suo unico architetto e arredatore: uno spazio centrale più grande possibile, una bella stanza da letto, una stanza-casetta per Arianna, una cucina abitabile, un bagno piccolo, ma con tutto ciò che serve, armadi a muro, soffitte e ripostigli per sfruttare tutto lo spazio possibile. Solo 63 metri quadri, ma nessuno ci crede quando glielo dico: sembra più grande. E piace a tutti, trasmette calore ed è accogliente. Tra lavoro e impegni finisce che ci passo poco tempo, ma ci torno sempre volentieri perché mi ci ricarico. È una casa dove mi sento a casa. Qui ho scritto due libri, anzi, considerando il catalogo di Donne di Vrindavan, diciamo pure tre. Per quanto si possano amare quattro mura, amo questa casa. Ciononostante so già che ci resterò ancora un paio d'anni al massimo... sento chiaramente che è così, ho fede che qualcos'altro, più vicino ai miei sogni, si concretizzerà: con più spazio dentro e un giardino (e un piccolo orto) fuori, con il cane che vuole mia figlia e magari pure un gatto. E pure un camino (quanto mi manca!) e un tavolo da ping-pong! Però non venderò la casa di adesso: Arianna non vuole in alcun modo visto che ha deciso (e non ha nemmeno compiuto 10 anni) che quando sarà grande questa sarà la sua prima casa da viverci per conto suo!

7 : commenti:

la cesira ha detto...

ciao grazie della visita, ho visto oggi che hai commentato il post sull'amore.
Si la storia fra mente e cuore l'ho scritta io...penso che sia molto simile a ciò che hai scritto qui "da un sentimento sbagliato si può guarire mentre un pensiero ci può accompagnare tutta la vita".
Penso che possa succedere perchè non diamo all'anima la possibilità di agire liberamente, la mente ci inquadra in schemi e definizioni di noi stessi, mentre in realtà possiamo essere ciò che vogliamo e rinnovarci ogni giorno...come la foto del tuo appartamento.
Vedo che sei un'onda di libri musica e colori, e non si possono certo definire o fermare in uno schema ne la musica, ne i libri e nemmeno i colori...nenache il disordine ha uno schema, ma questo riguarda casa mia.
ciao e grazie

la naccherina ha detto...

Due anni e pochi mesi fa sono venuta ad abitare qua. Un amico mi offrì questa possibilità venendomi incontro per l'affitto. Alta, tetra, maestosa, marrone, gelida in dei punti e strana da incutere un certo riguardo in chi veniva a trovarmi. Diedi una festa per inaugurarla, ma in realtà fu un addio a una parte della mia vita che doveva essere definitivamente chiusa. Poi è iniziato il lutto. Le persiane le ho riaperte solo a settembre 2006 e piano piano, ho ascoltato e Lei si è come trasformata. Ora vive di vita propria (anche prima) ed è un confine tra questo mondo visibile e i mondi sottili. La mia casa non è per tutti. Mi accoglie ogni sera, mi fa compagnia di notte e mi culla all'alba quando finalmente mi addormento. Alle pareti sono attaccate parti di me e ogni cosa che si incontra ha una sua storia e una sua energia che non dipendono da me. Loro sono. Anch'io ho la sensazione che presto andrò via. C'è qualcosa di nuovo che mi sta aspettando da qualche parte e a differenza di qualche anno fa, quando urlava forte dentro di me la voglia di casa, ora so che abito in me e dovunque andrò sarà casa. Ma conta l'Ora e Ora sono qui. Felice e coccolata unicamente da me, non per esigenza e volontà, solo che capita così. Solo chi sarà meritevole potrà entrare, compresa me. Meritevole è chi ha il coraggio di guardarsi e farsi guardare senza giudizio e con il cuore in mano. Vampiri e insetti strani non ne vogliamo più. E se capita di incontrare qualcuno con un po' di luce è benvenuto, con tutta la sua ombra.

danDapit ha detto...

;o)

è vero, è molto carina....
(circa le emozioni, le sensazioni, i sogni e i desideri, il passato, le promesse a se stessi... la casa ne è il simbolo e lo scrigno!)
...e lo scrigno lascerà volare nell'etere, fino a un ritorno!
;-*
Bacio!

la naccherina ha detto...

dal tuo post sul blog della Super Cesira:
"Cos'è l'amore? E' adrenalina, sudore e saliva... è carne che si scioglie... è il cuore che si apre... è la felicità che sprizza... è miele che nutre... è un ombrello quando piove... e proiettarsi fuori di noi cercando nelle emozioni di un'altra persona lo specchio delle nostre... è semplicemente tutto ciò che ci fa star bene, veramente e profondamente bene, dico lo star bene dell'anima... l'amore è esperienza, storia di vita, errori e dolori che come il guscio dell'ostrica servono a racchiudere e far crescere una grande perla... l'amore è necessario: vivere senza sarebbe come coltivare un campo senza acqua."
Tu credi nell'amore. Come hai fatto a non entrare nel "circolo dei disillusi?". Beh ci credo anch'io. Credo che l'amore sia una forza che crea, che sia la luce da trovare, che sia la forza che ti consente di restare. Manco ancora molto a me stessa. Se davvero ci innamoriamo di noi attraverso gli altri, beh, non sono tanto orgogliosa dei miei amori, di me. Credo che l'amore sia il cibo che mi manca, sia la fame dell'anima che non è mai paga. Alla fine resto sempre e solo io, con questo corpo, con queste idee, con questo sentire e mi dispiace perchè il grande viaggio, l'unico che valga la pena fare è in due. E ci vuole coraggio e non è vero che l'amore passa. L'amore è uno. Il resto sono passioni, esperienze e non so bene cosa. L'amore è uno ed è per sempre in tutte le accezioni del tempo. Come può finire l'amore? Come si può cambiare idea? L'amore non è un'idea. Si può cambiare direzione per dei motivi che intaccano il rispetto di se stessi e dell'altro, motivi che ci fanno giungere a dei compromessi. Allora forse, è un rapporto che manca d'amore. Per quali motivi ci lasciamo? "Non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli quando qualcuno non è mai venuto"R.V. Le relazioni spesso sono fatte da persone sole che insieme diventano due Soli, nel senso di solitudine, non di astro. E chi se ne frega del nascituro, di quel rapporto che muore in fasce mentre la relazione va avanti e ci scopre troppo grandi per credere nei sogni e per avere dei desideri. Dormi con uno sconosciuto, fai colazione con lui, gli stiri i vestiti e fai fatica a ricordare come hai fatto ad arrivare fin lì. Totalmente inconsapevoli. Ma se voglio altro, se voglio l'amore senza compromessi, quello di cui parli tu, di cui parla il mondo...dove devo andare? mi guardo in giro e non vedo niente, e' tutto così facile, così veloce, così inutile...sabbia fine che esce dalla mano e nemmeno un granellino rimane. Perchè? E resto io, con il mio amore che forse è anche un po' dolore e conservo le belle foto, ci attacco tutti i ricordi. E continuo ad uscire, ad incontrare, a cercare. Sono pronta. Vale sempre la pena. Baci!

Daniele Passerini ha detto...

Ciao "Cesira."
E' sempre bello incontrarsi tra persone che scrivono cose simili... è un indizio di sintonia, d'appartenenza alla stessa "famiglia di anime" o per lo meno ad una famiglia affine... e che un mezzo "virtuale" come internet possa mettere sul serio in contatto persone reali è - per come la vedo - una dei tanti esempi per dimostrare che il XXI secolo promette meraviglie e cose positive non meno di quanto offra occasioni di paura e preoccupazione: come sempre dipende dalla disposizione di chi osserva il modo in cui il mondo appare. Rispetto al mio sé riflesso nella mia casa... sì, mi piace molto l'immagine dell'onda (ovvero del caos che si condensa in una forma tutto sommato ordinata)!
Un abbraccio.

Ciao Naccherina.
Mi dà sempre belle emozioni leggere i tuoi commenti... peccato che non hai un blog! :)
Probabilmente il vero amore non distingue tra luce ed ombra... e in fondo non c'è da temere dall'ombra (altra cosa è la tenebra). Del resto quando c'è troppo Sole è necessario rifugiarsi all'ombra... siamo anime eterne ok, ma innanzitutto siamo - nella vita - esseri umani.

Ben ritrovata Danda.
Sì, sento molto tutte le simbologie legate alla casa... del resto è una caratteristica del mio segno zodiacale... a 19 anni fui a lungo indeciso se iscrivermi ad architettura poi scelsi ingegneria... ingegnere non sono mai diventato e poi ho preso tutt'altre strade e lauree. Doveva andare così: in linea retta non sarei mai arrivato dove mi ha portato il zigzagare. :)
L'idea di prendermi prima o poi una laurea in architettura ogni tanto comunque fa capolino... al momento non ce ne sono le condizioni ma chissà, magari tra qualche anno...!

Ancora mi rivolgo a te, Naky.
Sì credo nell'amore: non c'è nulla di più bello e visto che non sono masochista non cado nella "rota" della disillusione... per lo meno ho messo dei bei puntelli per non caderci: speriamo continuino a reggere! :)
Sai, pure io tutte le volte che rifletto sulle donne di cui mi sono innamorato mi chiedo quale "virus" sia annidiato nel mio "sistema operativo"... sì, piacerebbe tanto anche a me potere scoprire, amando la persona finalmente giusta, quanto abbia finalmente imparato ad amare me stesso... e che lei vive la stessa cosa specchiandosi in me. "L'amore è uno" dici... ho spesso la sensazione precisa di essere un "amore a priori" in cerca di un soggetto-donna in cui manifestarmi (in quanto amore prima ancora che come persona)... sogno un amore in cui ciascuno è chiave per la serratura dell'altro, e la somma di queste due apertura tende all'infinito. Vogliamo questo noialtri, l'amore vero, senza compromessi: di meno non ci basta più. E per restar fedeli al nostro sogno accettiamo l'idea che possa succedere di restare soli... o tutto o niente, già, o tutto o niente. Possiamo addolcirci la vita con le carezze di chi ci vuole bene, ma non potremo mai più scambiare una stella che luccica per un Sole che scalda. Baci!

Anonimo ha detto...

il tuo post mi ricorda "e di nuovo cambio casa"...una canzone.
domanda: come hai fatto?

Daniele Passerini ha detto...

Come ho fatto? Se ci ripenso me lo chiedo anche io... in certe circostanze credo che abbiamo attorno molti angeli invisibili a darsi da fare per noi. Comunque vale sempre la regola dell'aiutati che Dio ti aiuta.

Venendo a te, cara/o anonimo... un nome o un nick proprio no?!
Mi butto: per caso il tuo nome comincia con una vocale...? :)

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