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giovedì 23 agosto 2012

... de fortitudine
(autore: paolo)

"Fortitudo" di Sandro Botticelli.
Dedicato a mia moglie
[...] C'è per me un "libro di formazione". Non sembri una citazione fuori luogo o fuori misura. Scritto nel 1923, in circostanze più drammatiche delle attuali, contiene una lezione indimenticabile. È Il tradimento dei chierici di Julien Benda (ripubblicato da Einaudi). Non è una citazione esornativa, "da professore". È un invito. Tratta degli uomini di pensiero che in quel tempo - e in tutti i tempi - si astennero dal prendere posizione, tacendo o dicendo cose che andavano contro le loro stesse convinzioni, e questo fecero "per opportunità".

La loro colpa non fu di avere detto cose sbagliate, ma di non avere detto le cose ch'essi stessi ritenevano giuste.
Facciamo le debite proporzioni, ma riflettiamo sul corto-circuito che si verifica quando nel campo del pensiero si insinua l'idea che ciò che pensiamo, per opportunità, o anche per "responsabilità", si possa o debba tacere. [...]
 
(leggi su La repubblica tutto l'articolo di Gustavo Zagrebelsky:

paolo

4 : commenti:

Anonimo ha detto...

Per evitare che qualcuno non capisca il senso od il nesso, di questo post con gli argomenti di cui stiamo discutendo, porrò - per primo - una domanda ad un “personaggio” le cui scelte sono state da me riassunte in un altro post del 13 giugno 2012 dal titolo:

Carlo Rubbia, storia di un Nobel …

Quello stesso Nobel che passò da dichiarazioni di questo tipo:

In data 25/10/2000 il Prof. Carlo Rubbia - Presidente dell'ENEA - interveniva al convegno "L'energia fredda e le fonti rinnovabili - In ricordo di Giuliano Preparata", dichiarando: «...la fusione fredda è partita col piede sbagliato» creando eccessive aspettative. Ma la ricerca deve continuare «i tempi potrebbero essere più brevi con maggiori finanziamenti.» e inoltre: «abbiamo una buona teoria, adesso cominciamo a fare un lavoro scientifico, le applicazioni verranno dopo.»

… alla negazione più assoluta dei risultati fino ad allora ottenuti dai “fusionisti” italiani; siccome quella scelta non gli evitò ostracismo ed isolamento, non ritiene che sia arrivato il momento di confessare la verità su quanto realmente accaduto, non per una forma di vendetta, ma per amore della la verità?
paolo

comRED ha detto...

La storia dell Fusione Fredda italiana è tutta da scrivere e fintanto ci sono i testimoni andrebbe scritta per intero, cosi dice, a futura memoria.

Anonimo ha detto...

Dobbiamo creare le condizioni - dato che ora siamo tanti e determinati - affinché coloro che fino ad ora si sono sentiti isolati e, facili "bersagli" possano trovare il coraggio di raccontare la propria storia.

Daniele Passerini ha detto...

@paolo
Il senso del post è chiarissimo, non ti preoccupare!

@comRED
In fondo si tratta semplicemente di raccontare, finalmente, la verità, tutta la verità, soltanto la verità. Ovveroil contrario di quello che hanno fatto finora, generalizzando ovviamente, la comunità scientifica e i mass media.

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