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domenica 30 ottobre 2011

Il vizio del dirquelchecazzoleggiare


Riporto, quoto, diffondo, condivido, dalla sua rubrica Italians nel Corriere.it, la risposta di Beppe Severnigni a un commento di un suo lettore il quale difende l'anonimato su internet.

Pare che la voglia di dire e giudicare quel che cazzo pare senza assumersene responsabilità è un vizio a cui gli italiani rinuncino malvolentieri. Da quando poi è stato eletto a comportamento istituzionale da un certo presidente del consiglio è veramente dura ricordare a tutti le buone regole di educazione e civiltà.

È un vizio da cui non si salvano pure un gruppetto di commentatori qui dentro.

Intendiamoci. Se uno interviene anonimamente per costruire, ringraziare, dare una testimonianza o un contributo positivi e preferisce non mettere in primo piano il proprio ego, non c'è nulla di male. Ma se uno interviene anonimamente per parlare male di qualcun altro, offendere, distruggere, denigrare, istillare dubbi o zizzania allora no, in questo caso l'anonimato è solo la patente di dire quel che cazzo ci pare senza conseguenze, in una parola - se mi è concesso creare un neologismo - dirquelchecazzoleggiare. Un comportamento che reputo semplicemente vergognoso.

In altre parole, se uno per strada mi ferma, mi stringe la mano, sorride e se ne va... posso restare un po' interdetto, ma non lo inseguo per chiedergli chi è. Se invece mi da un cazzotto lo inseguo, identifico e denuncio. Ovvio no?

A tutti i dirquelcheccazzoleggiatori della domenica: mettetevi una mano sulla coscienza e l'altra sulla bocca.

***


Che noia!!! Severgnini ma a che serve firmare?? potrei mettere qualsiasi nome e cognome come fate a sapere se è realmente il mio??? Come facciamo a sapere se quelli che firmano mettono realmente il proprio nome???
Ivan Buscaglia Matteo Girardi Anna Bosco Chi sono??? Boh!!!
A meno che non diate l’opportunità di commentare utilizzando l’account di facebook. Ma anche qui si potrebbero creare accounts fittizi. Quindi questa ossessione della firma mi annoia parecchio. Per concludere sottoscrivo la lettera di Santambrogio (ma si chiama realmente così??) Ma poi è così importante conoscere nome e cognome di scrive??? Se Santambrogio si chiamasse Rossi cosa cambierebbe??
Saluti,


Aralko
 

Questo è uno dei commenti che abbiamo cestinato: solo 14, finora, su oltre 1.700 approvati. Ma diciamolo: alcuni tra quelli pubblicati ricordano più una discussione in un asilo infantile che una conversazione tra adulti informati.



Temo che dovremo presto arrivare all’obbligo di firma, anche per i commenti. Certo, uno si può inventare nome e cognome. Ma si tratta, comunque, di un primo filtro (morale?).



Un’altra soluzione forse è questa. Potendo commentare solo se registrati a Corriere.it, c’è la possibilità di far comparire la mail degli utenti che commentano. Sicuramente si tratta di indirizzi mail validi, in quanto  utilizzati per la registrazione alla comunità di ITALIANS. In questo modo si  eviterebbe l’anonimato: proprio come avviene per le lettere pubblicate ogni giorno, da quasi tredici anni.

È solo un’idea. Che ne dite?

Beppe Severgnini 

34 : commenti:

Tizzie ha detto...

- Perche' dovrei esporre pubblicamente la mia email privata a molestatori e spammer come suggerisce questo Severgnini?

- Perche' dovrei esporre pubblicamente il mio nomecognome alla merce' dei perditempo dalla querela facile (specie in Italia) o degli "storici" in cerca di appigli per sp.tanamenti vari?

- Perche' dovrei lasciare traccia indelebile ed univoca della mia presenza ed attivita` sulla Rete nel corso degli anni, cosa che potenzialmente puo` tradursi in problemi specialmente in campo lavorativo?

Questi sono solo alcuni dei motivi per il quale l'anonimato sulla Rete e` un diritto sacrosanto e chi vorrebbe abolirla non ha ben capito come Internet funziona.

Danilo ha detto...

http://pipl.com/

L'utilizzo di uno pseudonimo è la minima indispensabile protezione che abbiamo a disposizione.

E' pur vero che il commento di una persona che non si vuole far identificare in nessun modo non ha alcun valore e va quindi ignorato e cestinato.

Obroni ha detto...

A mio avviso in alcuni commenti comparsi ci sono gli estremi per la querela di parte per i reati di calunnia diffamazione.
Non mi sembra una tragedia richiedere la registrazione degli utenti in un caso come questo.
Diverso sarebbe magari in un topic con argomenti politici..

painlord2k@gmail.com ha detto...

Una delle discussioni più importanti dela storia, quella che portò alla scrittura della Costituzione federalista americana (la seconda) fu fatta usando pseudanimi e solo negli ultimi decenni si è riusciti a risalire a chi ha scritto che cosa (usando dei computer).
Si tratta delle Federalist Papers
http://en.wikipedia.org/wiki/Federalist_Papers
che ancora oggi sono considerati tra i massimi lavori di scienza politica e al riguardo della costituzione USA.

Il diritto all'anonimato è fondamentale, perché le parole non sono cazzotti in bocca. Chi confonde le due in un discorso fa un grosso errore ed evidentemente non ha mai sentito i secondi come si deve.

L'anonimato serve per proteggere quelli che vogliono dire qualche cosa di scomodo, in ogni luogo. Niente anonimato e ogni persona che esprime una opinione discordante da quello che è considerato accettabile deve preoccuparsi delle possibili conseguenze. Magari lavorative o personali. Sopratutto in un paese dove il governo controlla il 50% del PIL e la vita della gente in modo minuzioso.

Se il prezzo da pagare è di permettere a degli imbecilli di dire stronzate liberamente, è un prezzo molto piccolo.

Magari vedersi il film su Larry Flint può essere interessante.

Armando ha detto...

bell'idea Danilo!

http://pipl.com/search/?q=Domenico+Fioravanti

Obroni ha detto...

Mi pare ci sia confusione sui termini. Un conto è dare un'opinione tipo "secondo me tizio pur essendo un professore universitario non capisce niente di questa materia", un'altro è affermare "tizio è complice di una truffa". Sono 2 cose completamente diverse..

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
@Mirco Romanato
Qui non si parla del diritto all'anonimato quale libertà di espressione. Quello lo difendo, figuriamoci!
Qua si parla di mettere un limite a troll, frustrati vari, gente che si sente libera di dire e fare quel che gli pare sul web... tanto sono anonimi.
Che come italiano mi vergogno di essere rappresentato da uno come Berlusconi lo sottoscrivo con nome e cognome. Se finissimo in una dittatura, lo firmerei ancora con nome e cognome e ne accetterei con fierezza le conseguenze.
Faccio inoltre notare che, se si scrive qualcosa perseguibile penalmente non c'è anonimato che tenga su internet per la Polizia Postale se qualcuno avanza una denuncia.
La dimensione del commento di Severgnini, che io condivido in pieno, non è quella dei massini sistemi, ma quella del buon senso e della buona educazione.

@Obroni
Già.

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
@Mirco Romanato
Aggiungo che qui dentro si stigmatizzava esclusivamente il dirquelchecazzoleggiare non l'animare anonimamente ma positivamente a un forum, non il denunciare anonimamente un truffatore, un pedofilo ecc., non il regalare un dono anonimamente a un bisognoso, non il contribuire anonimamente a una voce di wikipedia ecc.
Pensavo che la differenza fosse chiara... com'è che non riesco a farmi capire?

Eddy ha detto...

Completamente d'accordo con Tizzie e Mirco Romanato.

> Se il prezzo da pagare è di permettere a degli imbecilli di dire stronzate liberamente, è un prezzo molto piccolo.

Oppure si può capovolgere completamente il punto di vista. Mi viene in mente un passo del Pendolo di Foucault, in cui Diotallevi afferma:

Nella case editrici confluisce tutta l'insipienza del mondo.
Ma poiché nell'insipienza del mondo sfolgora la sapienza dell'Altissimo, il saggio osserva l'insipiente con umiltà.

(Il libro è stato scritto prima del web, ma si fa fatica a considerare la casa editrice una metafora di internet.)

Eddy ha detto...

refuso
...ma NON si fa fatica...

tia_ ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Daniele Passerini ha detto...

@TIA
TI HO CANCELLATO IL SEGUENTE COMMENTO:
Bella cagata.
Bellissima poi quando in Italia si viene citati per danni per aver scritto che l'omeopatia è come un bicchiere d'acqua e ci si mette la foto di un prodotto omeopatico in cui si vede la marca.
Si minacciano le azioni legali solo per zittire le persone.

Se hai delle idee vedi di esprimerle in modo meno... "cagoso". Grazie

Daniele Passerini ha detto...

@Piero41
Non riesco a seguire il ragionamento che hai fatto alle 00:21, pertanto non posso smentirtelo né avallartelo.
Sinceramente non credo proprio che il cliente fosse Finmeccanica.

@Max Altana
No. Perché ho grossi dubbi che sia vero che si sia sfilato. Per me il cliente è sempre quello.

belbulbo ha detto...

Non rispondo a Severgnini sul suo blog perchè non lo seguo e non conoscendo il contesto dal quale è scaturito il post preferisco non giudicare. Ma lo farei se ritenessi.
A te Daniele, dico che trovo giusto l'uso di un nickname. Il primo dei problemi in rete è capire il "contesto", grazie al quale o per colpa del quale è molto facile confondere un commento sull'autosostentamento delle viscere, per un messaggio in codice. ;P
Un dato in rete lascia tracce per sempre.
E non mi va certo che il primo sconosciuto che cerca il mio nome in rete pensi di farsi un'idea completa di me con le prime 10 righe su google.
Magari se chiede, gli rispondo e facciamo prima.

Sul lato educazione/insulti/spargere zizzania, sono perfettamente d'accordo con te anche perchè per identificare chi scrive robacce basta molto meno della polizia postale.
L'obbligo di firma mi mette un po' tristezza e mi ricorda un po' Berlusconi, quando fa comizi in soli luoghi chiusi per evitare di affrontare chi (la piazza intendo), con una critica potrebbe dare un contributo alla discussione.

Se credi, blogspot permette la pubblicazione dei commenti previa autorizzazione dell'autore.
ciao

Marcellogo ha detto...

@Daniele22passi
Daniele, colpa mia :)
Ho postato alcuni commenti evidenziando come nel report di Radio città del Capo venissero fatti i nomi di Andrea De Vita (che anche tu avevi comunque citato) di Ansaldo Energia e soprattutto di OTO Melara .
Sono tutte e due aziende importanti del Conglomerato Finmeccanica e io sono rimasto particolarmente felice del coinvolgimento della OTO perchè pur non essendo la più grande tra le aziende del ramo difesa è quella storicamente di punta nei progetti innovativi e con un potenziale di Pensiero Laterale nell'ordine dei megatoni.

Ora io non ho collegato in alcun modo queste due aziende con il Segret customer ma solo espresso il mio sollievo nel vedere che l'Italia (perchè Finmeccanica, come Bankitalia e la IRI è più un emanazione dello Stato che un'azienda) ci fosse ai massimi livelli sull'e-cat.
Sarà un certo carattere virale dei commenti sull'E-cat sarà che qualcuno avesse già fatto l'ipotesi che Finmeccanica fosse il secret Customer ma si è verificato un cortocircuito informativo e si è dato per certo un ipotesi che non avevo affatto espresso e da cui ero e sono lontanissimo.

M.G.

piero41 ha detto...

@Obroni
lo avevo già postato ma non è apparso
"secondo me tizio pur essendo un professore universitario non capisce niente di questa materia", "tizio è complice di una truffa".
Io credo che siano casi simili ed in entrambi offendi l'onorabilità di una persona. Ma se dici "da quel che vedo mi appareche che il prof. non capisca.... o che il tizio sia complice.."
Io credo che quel "mi appare" renda la tua affermazione soggettiva , libertà di pensiero, senza diventa un affermazione categorica, oggettiva che dopo puoi dover difendere davanti al giudice....
"In quella situazione mi appariva così, in realtà non lo era" Comunque bohh!!

@Daniele
un po' collegato... nel binario non puoi introdurre il "2" ....
non c'è alcun ragionamento
"0" il documento di Diego è falso: è tutto una bufala...
"1" è vero ne deriva che è vero anche quel sopra c'è scritto in italiano..
"i credo"..mmh!!.."tertium non datur" scusami, ti capisco....

Silvio (non Caggia) ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tia_ ha detto...

Tanto per deliziare l'utenza questo è un messaggio dirquelcazzoleggiare, firmato Daniele Passerini:

"Caro Tia, tto contultando un amico ptichiatra per capire da quale diavolo di forma di nevroti ottettiva tu tia affetto!!! Rotti per te è una vera e propria pertecuzione ormai. "

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Grazie, è un'intenzione lodevole la tua! :))
Ma giuro che non capisco proprio cosa vuoi dimostrare. Sarebbe meglio dare a tutti il link dei tuoi show su EA.

Tornando seri: chi è il Dio del mare, lo sai?

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
P.S. Un "messaggio dirchequelcazzoleggiare" non significa nulla, semmai dovresti scrivere "messaggio dirchequelcazzoleggiatore", tu e l'italiano sempre ai ferri corti eh. ;)

Allora, chi è il Dio del mare??
Rispondi!

Silvio (non Caggia) ha detto...

>Allora, chi è il Dio del mare??
LO DICO IO, LO DICO IO (Pus dei Turbo tubbies) Nessuno ?
Ma no, sciocchino ! Quello era UliTTe !

Daniele Passerini ha detto...

@Miglietto
Nessuno??? :))
No, risposta sbagliata... ma guarda 'sto Tia che non vuol giocare. ;)
Va be', mo' vo' a ce' fuo', ce se ve' più ta'.

Silvio (non Caggia) ha detto...

Intendevo NeTTuno ... ho un problema con la tastiera che mi scambia S e T a caso :))))

ant0p. ha detto...

ma per le cose gravi su internet c'è la polizia postale, per loro non esiste l'anonimato, hanno l'accesso ai registri dei provider e possono tracciare e rintracciare tutto quello che vogliono:))

spesso ho scoperto molte più cose sulle persone partendo da nick di fantasia che dai nomi reali..ad esempio uno che si chiama domenico fioravanti è molto più irrintracciabile di uno che si prende un nick particolare e usa sempre quello per commentare su internet, non parliamo poi di uno che si chiama paolo rossi:)) io purtroppo non ho la fortuna di avere un accoppiata nome-cognome molto comune, e quindi preferisco prendermi dei nick diversi di volta in volta, per impedire di essere rintracciabile in tutto e per tutto da cani e porci, se mi si vuole rintracciare che almeno mi si informi prima di farlo, non ho nessun problema, ma non voglio che lo si possa fare troppo facilmente.

ant0p. ha detto...

faccio un esempio su questo blog: daniele sicuramente in passato si è incazzato per 'tal dei tali', ma se si fosse chiamato paolo rossi e avesse messo nome e cognome reali sarebbe stata la stessa cosa:)) allora cosa facciamo? uno che si chiama paolo rossi deve entrare nei blog col codicefiscale-indirizzo-numeroditelefono? mi pare ridicolo, ognuno entra come gli pare, poi se fa dei reati gravi nei casi estremi c'è sempre la polizia postale..e poi siamo seri..cosa volete che gliene freghi a maniaci e personaggi ambigui di noi maschi 30-40-50enni?:)) al limite sono le ragazzine a poter aver paura di dare nome.cognome.indirizzo, noi possiamo dare nome-cognome o restare anonimi che è lo stesso..se uno spamma o rompe troppo le palle il proprietario del blog lo può sempre bannare..

insomma, come al solito severgnini parla del sesso degli angeli, ma d'altronde da un interista che diceva che moggi rovinava la magia del calcio ai bambini cosa vuoi aspettarti? è un povero coglionazzo:))

painlord2k@gmail.com ha detto...

@daniele 22passi
se hai mai visto il film su Larry Flint saprai che Flint è stato portato in tribunale perché aveva pubblicato una vignetta in cui si alludeva a rapporti incestuosi tra un suo critico e la madre.

Il punto è che se la libertà di espressione non difende anche chi non la merita, probabilmente non difenderà nemmeno chi la merita.
Non puoi permettere ha chi ha il potere di decidere chi merita e chi non merita. Neanche e sopratutto ad un magistrato.

Per questo sono per principio contrario all'esistenza di crimini ideologici come quello contro chi nega l'Olocausto o il vilipendio del Presidente della Repubblica o l'oltraggio a pubblico ufficiale e simili. Perché, stranamente, finiscono sempre per essere fatti rispettare in modo unilaterale.
Sono uno strumento che chi ha il potere può abusare facilmente anche se, magari, chi lo ha inventato aveva buone intenzioni.

Detto questo, questa è casa tua e non un luogo pubblico, quindi hai tutto il diritto di bannare o censurare chi vuoi per qualsiasi motivo tu voglia.

Però, per quel che riguarda la tua affermazione che firmeresti ancora con nome e cognome contro Berlusconi se vivessi sotto la sua dittatura, forse è perché la dittatura di Berlusconi è una barzelletta di cui è facile riempirsi la bocca o ti risulta che qualcuno sia stato preso a casa sua e fatto sparire in qualche prigione per essere interrogato dai servizi segreti italiani?
Mi domando se diresti lo stesso se fossi un siriano che vive in Siria con il rischio reale che vengano a prendere te e i tuoi familiari a interrogarvi per farvi dire quello che sapete e quello che non sapete.
Quella è gente che rischia realmente la pelle quotidianamente e, anche se avesse successo nel rovesciare un dittatore, potrebbe facilmente ritrovarsi sotto un regime anche peggiore di fanatici islamici (vedi futura Libia).

Buon senso e buona educazione sono cose buone se si ottengono con l'esempio e volontariamente, non con la forza della repressione statale, per quanto sia bene intenzionata.

gianga ha detto...

Un post sulle posizioni di Severgnini e assolutamente demenziale.

Daniele Passerini ha detto...

@Miglietto
Tia non si smentisce, quando ha da spaccare i maroni in 64 è sempre in prima linea, quando gli chiedi di giocare un po' s'eclissa.
"Chi è il Dio del mare?"
"Nettuno!"
"No! nettuno è impottibile! qualcuno deve pur ettere!"
È vecchia ma sempre carina, e spiegava il mio scherzetto di oggi a tia su EA... troppo per lui! :))

@ant0p
Ti confondi, mi sono incavolato molto più con Moster Boy, infatti Tal dei Tali scrive ancora qui, l'altro l'ho cancellato da qui.
Ribadisco ancora una volta, il problema non è l'anonimato in generale: sono solo esclusivamente le persone che DISTURBANO senza nemmeno rivelare la loro vera identità, finché trollano si sopportano, se varcano i confini della diffamazione è giusto che si assumano responsabilità di quel che fanno... oppure non lo facciano.

@Gianga
Mannaggia che rigidità! NOn mi sento prigioniero né delle mie idee né di quelle altrui. Se Berlusconi dicesse una cosa in cui sono d'accordo, potrei citarlo benissimo sul mio blog... in quindici anni non è mai successo, ma chissà... magari un giorno potrebbe dire "Ho capito che per il bene dell'Italia è saggio che emigri in Sud America"... sarei persino disposto a baciarlo a quel punto.

ant0p. ha detto...

ah si è vero monster boy è stato il più trollolone:)) non so, a me questa cosa dei troll non ha mai convinto, è dal 99 che giro su forum e blog, prima dal 94 al 98 non avevo mai preso in considerazione l'aspetto 'sociale' di internet, lo usavo solo all'università per le e-mail personali e per scaricare mp3/giochini e cazzate varie:)), anche se ero responsabile diretto di qualche forum non mi sono mai sentito di escludere dalle discussioni quelli che arrivano a 'provocare', anzi mi sono sempre divertito con le discussioni/litigi infiniti senza senso..sarà che anch'io sono un po' troll come modo di ragionare, ma ho sempre sospettato di più di chi grida al troll ogni due per tre rispetto ai supposti 'troll':))

painlord2k@gmail.com ha detto...

Butto la una mia idea.
l'entità che inizia per N non è la NASA, ma la Navy

piero41 ha detto...

@Daniele22
E va be anzi male come non detto!!...però potevi anche dirlo che l'immagine di Diego http://imageshack.us/f/252/ecatpartner.jpg/ è una bufala taroccata con photoshop e nemmeno tanto bene!!.. buon divertimento all'autore!!

Daniele Passerini ha detto...

@Piero41
Scusa, ho capito solo ora l'equivoco in cui eravate caduti. Il fatto che Finmeccanica fosse presente al test è stata una sorpresa anche per me. Ma avevo dato per scontato che aveste capito che non poteva essere lei il cliente, è da settimane che dico che il cliente NON era italiano.
Ciao ora chiudo internet, a più tardi.

Simone ha detto...

Mi domando: "Quando è che non posso scrivere il mio vero nome e congome?"
Evidentemente se mi devo nascondere sto dicendo qualcosa che non sono prondo a difendere con la mi faccia!

painlord2k@gmail.com ha detto...

@Simone

Non è una questione di quando non puoi, ma di quando non vuoi.

Se ogni uno fosse costretto a firmarsi con nome e cognome per ogni cosa che scrive o dice in pubblico e quello che dice o scrive rimane conservato per sempre e disponibile a chiunque, ci sarebbe un effetto inibente sulla libertà di espressione molto forte.

Alcuni burocrati della EU si sono inventati l'idea che la colpa della crisi sono i rating delle agenzie di valutazione e sono venuti fuori con l'idea di vietare alle agenzie di valutazione di pubblicare i rating dei paesi con problemi. La Fed. si è inventato un "osservatorio" che registri tutto quello che viene detto in rete su di lei e da chi, per "capire" le loro posizioni.

Gente a quel livello può facilmente distruggerti con un piccolo suggerimento o neanche quello. Magari lo fa qualcuno solo per guadagnare punti di favore ai loro occhi, proprio come accade tra bande di criminali.

L'altra sera, a Piazza Pulita, argomentavano contro un fascista negazionista (quello amico di Scilipoti) e dicevano che non gli si doveva dare la possibilità di parlare in pubblico. Però, quando Sallusti ha fatto l'esempio di Sofri, uno condannato per omicidio (e personalmente credo sia innocente o comunque che non c'erano le prove per condannarlo), che scrive sulla prima pagina di repubblica, erano tutti li ad arrampicarsi sugli specchi per dire che era differente, che non centrava, che aveva pagato il suo debito con la giustizia.

L'anonimato serve per permettere anche a chi è piccolo di dire quello che crede, anche se magari è una cazzata, senza il rischio che qualcuno potente gli faccia pagare l'impudenza. Se per esercitare il diritto di parola uno deve essere anche coraggioso, allora il diritto di parola non è per tutti.

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