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venerdì 27 maggio 2011
Quando ho cominciato ad amarmi davvero
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto
che tutto ciò che mi circonda é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama maturità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama stare in pace con se stessi.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama sincerità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene:
persone, cose, situazioni
e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso;
all'inizio lo chiamavo "sano egoismo",
ma oggi so che questo è amore di sé.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama semplicità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo.
E' la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo perfezione.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l'intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di saggezza interiore.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro
dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che tutto questo è la vita.
Il post precedente è stato pubblicato da
Daniele Passerini
alle
19:26
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10 : commenti:
P.S.
Non avrei potuto aggiungere una sola parola a questo post... facciamolo qui.
Sono rimasto sconcertato oggi scoprendo questo discorso di Chaplin, dritto al bersaglio dell'essenza della vita come raramente capita di vedere... sconcertato di avere vissuto per 46 anni senza essermici mai imbattuto prima... impossibile ma vero.
Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore non è il mio mestiere non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre dovremmo godere solo della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita dovrebbe essere felice e magnifica ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori. Ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca fra le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà. La scienza ci ha trasformato in cimici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità. Più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. La televisione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la fratellanza dell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di persone donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli u omini di torture e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero. L’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo, e qualsiasi mezzo usino la Libertà non può essere soppressa. Soldati non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie, non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete Uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate. Coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati non difendete la schiavitù ma la Libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto “il regno di Dio è nel cuore dell’uomo”. Non di un solo uomo, di un gruppo di uomini ma di tutti gli uomini! Voi, voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e Libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della Democrazia usiamo questa forza! Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore che dia a tutti gli uomini un lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenute quelle promesse e mai lo faranno. I Dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati nel nome della democrazia siate tutti uniti.
cinici e non cimici
@Bertoldo
Grazie 1000.
Libere associazioni di YouTube:
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani".
(se avete dubbi su chi sia l'autore di queste parole)
E in quest'altro discorso, molto probabilmente, il perché del suo assassinio.
Quando ero giovane facevo roccia.A livello amatoriale.
Un giorno su una parete d improvviso si fa buio. Quando si arrampica si è abituati a guardare solo quei 2-3metri quadri in fronte a te.
Come da manuale caliamo moschettoni e chiodi con la corda (50 mt più sotto)e ci ancoriamo alla roccia.
L aria si fa piena di elettricità.Sensazione incredibile...in un altro posto diventeresti euforico, lì si chiudono le bocche e si va in paranoia.
Ad un certo punto un tintinnio costante.I due orecchini di Mario vicini si toccano.
é l inizio della disperazione.Lo so che un temporale è qualcosa di chimico e fisico,ma,dal momento del tintinnio il temporale diventa un qualcosa che va al di fuori della logica, diventa "un Entità"
Lampi, acqua ,botti e noi a cercar di farci trasparenti, perchè non ci veda.
Passa.(al rifugio ci diranno sui 15minuti)per noi un eternità.
Riprendiamo a scalare e usciamo dalla via. Dopo pochi passi Mario mi dice:
-Robi abbiamo visto il diavolo!-
-Certo Mario ma è stato buono con noi- dopo altri passi
-Robi io ho pregato..!-
-Anch io Mario-
Cambiamo scena.
Stanzetta di ospedale.Mario con una faccia così gonfia che non si vede più il naso.Non funziona più nessun organo.
Io lì che aspetto un suo momento di lucidità.Capita.
-Robi sei qua..!!- -Sì..-
-Sai da quel giorno con il temporale qualcosa è cambiato in me..!- -anche pe..-
-Sai diventerò cenere e una parte di me diventerà aria.Così andrò nelle nuvole e poi diventerò temporale.Quando sarai in parete,Robi,non aver paura sarò io.
-Mario ma come farò a saperlo !-
-Non preoccuparti non andrai in paranoia ...riderai,ti metterai a ridere..
-Sì Mario
in memoria di un amico che è diventato una nuvola
@robi
Grazie, hai condiviso qualcosa di prezioso... andrà ad arricchire anche le mie nuvole e quelle di chiunque legga.
Un abbraccio lassù a Mario
Grazie a te Daniele
how are you?
so and so :)
and you?
I'm in London now...I'm looking for my place :)
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