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domenica 30 maggio 2010

"Il potere, se esiste, non esiste..."


Prendiamo un leader che s'aggrappa di continuo a sondaggi di cui non cita la fonte.
E che afferma che in Italia chiunque può criticarlo, e poi si fa in quattro per epurare dalla TV (lo hanno preso in castagna quelle stesse intercettazioni che ora cerca di vietare per legge) i Santoro, Travaglio, Fazio, Dandini ecc. di turno.
E che guida una nazione affermando di non avere avere alcun potere decisionale.
E che per amena lettura ha i Diari di Mussolini; li cita per far vedere che anche questo dittatore non aveva nessun potere (toccherà riscrivere la storia, forse anche la marcia su Roma e tutto il Ventennio e l'entrata in guerra a fianco di Hitler sono state allucinazioni collettive!).
E che dice che il potere vero lo hanno i suoi ministri (l'equivalente dei gerarchi per Mussolini), salvo venire platealmente sconfessato pochi giorni dopo proprio da uno di loro, anzi uno dei più fedeli.
Be se siete Italiani c'è una possibilità su due che questo grande uomo lo abbiate già votato e che continuerete pure a farlo. Contenti noi...


Dice il neo-duce, ridendo lui stesso sotto i baffi per quanto la stia sparando grossa (vedasi il video):
«Sono in una posizione fortunata perché pur avendo preso una manovra di sacrificio, il sondaggio di questi giorni mi porta ancora sopra il 60% di apprezzamento degli Italiani. Ma io come Primo Ministro non ho mai avuto la sensazione di essere al potere. Come imprenditore, una volta, avendo 56.000 collaboratori, qualche volta avevo la sensazione di potere decidere e quindi di avere potere. Oggi invece, in una vera democrazia, sono al servizio di tutti e tutti mi possono criticare e magari anche insultare. Vorrei dirvi soltanto che chi è in questa posizione, di potere vero non ce ce ha veramente nulla... non ha nulla di potere vero. Vi cito... e oso citarvi una frase di colui che era ritenuto un dittatore - un grande e potente dittatore - cioè Benito Mussolini. Nei suoi diari ho letto recentemente questa frase:
"Dicono che ho potere. Non è vero. Forse ce l'hanno i gerarchi, ma non lo so. Io so che posso soltanto ordinare al mio cavallo di andare a destra e di andare a sinistra e di questo devo essere contento."
Quindi il potere - se esiste - non esiste addosso a coloro che regolano le sorti dei governi che regolano i vari Paesi.»
(Silvio Berlusconi in conferenza stampa al vertice OCSE di Parigi - 27/05/10)


Dice pochi giorni dopo un "gerarca", il Ministro alla Cultura, all'indomani dei tagli di Tremonti contenuti nella manovra firmata da Silvio Berlusconi:
«Avrei voluto che la decisione sugli enti a carattere culturale fosse stata presa insieme, il Ministero dei beni culturali non doveva essere esautorato. Io sono in totale sintonia con Tremonti sulle motivazioni che muovono la manovra, per le difficoltà in cui si muove il paese e la necessità di tagli coraggiosi. Molti degli enti che figurano in quell'elenco vanno soppressi, ma alcuni come il Centro sperimentale di cinematografia, la Triennale di Milano, il Vittoriale, non possono in nessun modo essere considerati lussi. Avrei voluto decidere insieme: il ministero non doveva essere esautorato. Ora mi metterò al lavoro con i miei collaboratori per capire quali di quegli enti sono eccellenze e quali sono inutili. Ma la scelta va fatta insieme».


Ora traete voi le vostre conclusioni. Chi è che ci sta governando in Italia?
Forse ha ragione Berlusconi: non c'è nessuno al timone della nave.
E la nave va...

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