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giovedì 23 maggio 2013

Che gli scettici tornino a fare gli scettici
e gli scienziati facciano gli scienziati


Ricordo che quando un gruppo di scienziati e ricercatori pubblica su arXiv un articolo scientifico, prassi scientifica vuole che, qualora altri colleghi esperti abbiano contestazioni da muovere, questi ultimi debbano estenderle in forma di articolo e pubblicarle a loro volta su arXiv. A questo punto gli autori del primo articolo sono deontologicamente tenuti a rispondere sempre tramite arXiv, mentre non devono perdere tempo a rispondere al "rumore" generato dalla rete.

In merito alle polemiche "internettiane", ormai in regime di autosostentamento, generate dalla pubblicazione dell'ultimo report sull'E-Cat HT pochi giorni fa su arXiv, Vettore ha scritto...

***

È positivo porsi domande ed avere dubbi su qualsiasi cosa si legga, ma una volta tanto sarebbe il caso che anche gli scettici, che l'hanno fatto ossessivamente fino ad ora, invocassero il rasoio di Occam, e quanto meno se desiderano mettere in dubbio l'operato di un team di professionisti qualificati e l'onestà di una persona (Rossi), che lo facessero con i dati alla mano, e non lanciando ipotesi non supportate da nulla e al limite del paranoico...

Mi riferisco all'ipotesi della tensione DC sulla presa di rete.

Ho già detto che solo l'ipotesi implicherebbe tutta una serie di cose poco verosimili: la presenza di un circuito apposito di dimensioni non trascurabili (parliamo di quasi 2 kW che mancano all'appello), il fatto che la presa doveva essere staccata dal resto della rete, che non doveva esservi collegato nient'altro e che comunque il box di controllo doveva tollerare questa "stranezza", e che occorreva qualche dispositivo di stacco e ripristino della tensione normale per il test dell'E-Cat dummy.

Ma mi stupisce ancora di più che ipotesi simili risultano ancora più assurde se accompagnate da qualche calcolo (che avrebbe dovuto essere mostrato da chi le proponeva): facendo due conti rapidi si scopre che la tensione DC che sarebbe servita per portare la potenza in uscita dai 300W ai più di 2000W misurati, sarebbe dovuta essere di 900V e circa 2A di corrente! A parte la difficoltà di generazione ed inserzione di una simile tensione su un sistema trifase, anche l'isolamento dei cavi sarebbe stato un problema serio e degli strumenti sarebbero tutti saltati (le protezioni passive si innescano a 400V o meno, come ha scritto giustamente qualcuno). Non solo: in presenza di una tensione DC i Triac non funzionano: si chiudono e non si aprono più (perchè non si hanno passaggi per lo zero), implementando un perfetto cortocircuito.

Per cui, prima di continuare con questa storia, dimostratemi che quanto ho scritto è sbagliato.

23 maggio 2013 08:24

***

P.S. del 24 maggio. Vorrei chiarire una cosa: non pretendo affatto risposte da Mario Massa a quanto ho scritto, perchè le mie non erano domande, erano solo considerazioni un pò "spinte al lmite" che derivano dalla sua ipotesi sulla presenza di una DC. Lo spirito era far capire a tutti una questione essenziale: se c'è un articolo scientifico, questo può essere criticato nel merito, nel metodo e nei risultati, per quello che riporta scritto, come ha evidenziato giustamente Neutrino. Non si possono fare delle meta-critiche su qualcosa che non è scritto nell'articolo, facendo ipotesi che non possono essere provate o disprovate e che possono essere soggettivamente ragionevoli o irragionevoli, perchè altrimenti si sconfina nel regno della pura fantasia e non dei fatti. Non scherzavo affatto per esempio quando dicevo che per me la presenza di DC su una presa di rete è verosimile esattamente quanto la presenza di un laser a CO2, di un riscaldatore RF o ad induzione o di chissà quante altre cose. E' chiaro che se si entra in questo labirinto non se ne esce più...


Mario può tranquillamente essere insoddisfatto del report, e dire che per lui quel risultato non è conclusivo. Ma questo è un punto di vista del tutto soggettivo, perchè l'ipotesi della DC su una presa di rete non è ne scontato ne verosimile ne evidenziato ne provato da nulla. C'è un salto logico e formale non indifferente tra il non essere soddisfatto o avere dei dubbi e l'affermare che il report non prova niente e che è oggettivamente inconclusivo perchè non sono state fatte verifiche su una sua ipotesi che può essere strampalata a piacere (perchè nello stesso modo se ne potrebbero fare molte altre, tutte di pari dignità se si segue quella strada).

Spero di avere chiarito meglio il mio punto di vista.

Vettore

22passi.blogspot.com: post n. 2114 (-108)

215 : commenti:

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tia_ ha detto...

>Nessun esperimento solo effettuato da terze parti puo' escludere al 100% la truffa, non e' quello lo scopo, ma quello di escludere al 100% lo sbaglio.


Per escludere la truffa sarebbe bastato portate, non dico l'hot-cat, ma uno degli n-mila reattori che dice di avere a UniBO, che avrebbero provveduto loro a testarlo, pure gratis. E avrebbe avuto una garanzia sull'IP certamente maggiore di quello che dice di star facendo ora (vendere gli e-cat a terzi).

Unknown ha detto...

Ciao a tutti. Riguardo la possibilità di iniettare corrente continua insieme a quella alternata, occorre ricordare che fu fatta una prova in un locale dell'Università di Bologna. Se i risultati di potenza sono coerenti con quella prova, forse si può allentare il dubbio sulla possibile presenza di corrente continua, dato che mi sembra improbabile che lì all'Università di Bologna Rossi avesse potuto modificare l'impianto elettrico. E' solo un'idea in più per valutare le cose, comunque, non c'è la certezza ovviamente. Però che strategia sarebbe stata fare quel test iniziale pubblico senza continua contando poi su un futuro test che sarebbe stato fatto in privato con la continua?

Pietro F. ha detto...

.......E avrebbe avuto una garanzia sull'IP certamente maggiore di quello che dice di star facendo ora

bella favola

non esistono ecat dati a terzi (salva la consegna dell'ecat al socio)
(e non tirare fuori la storiella dei militari)

tia_ ha detto...

>Riguardo la possibilità di iniettare corrente continua insieme a quella alternata, occorre ricordare che fu fatta una prova in un locale dell'Università di Bologna.

Ti stai confondendo, non c'è mai stata alcuna notizia di un test fatto in un locale dell'Università di Bologna.

>non esistono ecat dati a terzi (salva la consegna dell'ecat al socio)
(e non tirare fuori la storiella dei militari)

Infatti ho scritto di quello che dice di star facendo ora.
Sono tra i primi a pensare che Rossi sta vendendo unicamente licenze

Unknown ha detto...

@tia_
Parlo di quella dimostrazione con cui il pubblico ha conosciuto l'E-Cat (era nel 2010 se non sbaglio) in cui c'erano Levi, Stremennos, Celani e quel giornalista della Rai. Non era nei locali dell'UniBO?

tia_ ha detto...

Era a gennaio 2011 e non era nei locali di unibo.
Inoltre veniva usato un altro reattore, in quel caso l'inghippo era nella modalità (sbagliata) di misurare il calore prodotto trasportato dal vapore.

Fabio Crestani ha detto...

@Silvio:
"Nessun esperimento solo effettuato da terze parti puo' escludere al 100% la truffa, non e' quello lo scopo, ma quello di escludere al 100% lo sbaglio. Per avere quello che vuoi ti serve la replica."
Bravo silvio hai centrato la questione.
Per fugare ogni dubbio è necessario comprendere il fenomeno. Altrimenti ci sarà sempre un "diversamente believer" che tirerà fuori qualche barbatrucco assurdo.
Occorrerà aspettare il mercato ma per chiunque abbia un minimo di buon senso non sono necessarie ulteriori evidenze.

Daniele Passerini ha detto...

@Mario Massa
Scrivere ogni tanto qui, come da Camillo era un distensivo. Se deve creare tanti problemi preferisco una bella pausa, finchè non si parlerà d'altro (mia moglie aspetta il post sulla tiroidite di Ashimoto).
Finalmente trovo un attimo per tornare qui a risponderti. Sai bene di essere libero di scrivere qui dentro come sempre. Spero solo che come "padrone di casa" mi sia ancora consentito di mettere in guardia quando vedo che gli intenti dichiarati da qualcuno (in questo caso tu) vengono amplificati e distorti (da tanti altri) fino a cadere nella strumentalizzazione ad oltranza.
Quanto al post sulla cura omeopatica al posto dell'Eutirox per la tiroidite di Hashimoto, è pronto da un po' di giorni... ma non mi sembra decisamente il momento di pubblicarlo, in questo momento verrebbe strumentalizzato anch'esso (ne hai dubbi?). Se vuoi te lo mando in privato in forma di pre-print.

sandro75k ha detto...

@lmwillys

Sei complatamente fuori strada! (qui ci si dà del tu)
La mia critica non è sull'esistenza o meno del fenomeno ma su come questi "professori" cercano di dimostralo. Io ci rimango male quando vedo che si lasciano spunti per i detrattori ma non sono un detrattore come qualcuno qui dentro voglia far passare!
Io mi coccupo di ristorazione, conisci cos'è l'HACCP? bene, se ho un prodotto senza etichetta in automatico mi fanno una bella multa salata anche se il prodotto è freschissmo e rigorosamente tenuto in frigorifero a temperatura adeguata. Per la legge caro lmwillys, caro D22 e tutti gli altri, io sono colpevole solo di non poter risalire all'assoluta tracciabilità del prodoto. La legge in questo caso se ne sbatte della bontà del prodotto e becco la multa anche se le analisi ne confermano l'assolutà qualità! Capito tutti quello che voglio dire?

Anonimo ha detto...

Sandro, era un test su commissione su un prodotto con problemi di brevetti e quanto riportato pubblicamente non credo sia tutto tutto

i detrattori avrebbero potuto nutrirsi in caso di testers arrabbiati o committente insoddisfatto

il committente ha tenuto a precisare la propria soddisfazione

sandro75k ha detto...

@lmwillys

"quanto riportato pubblicamente non credo sia tutto tutto"

non ne sapevo nulla, allora è meglio non aggiungere altro...

Unknown ha detto...

@ silvio caggia:

Mente, in questi giorni sei più frizzante del solito !
Finito il xanax?

Silvio Caggia ha detto...

@barone roccadoro
"Mente, in questi giorni sei più frizzante del solito !
Finito il xanax?"

Grazie dei complimenti barone! :-)
P.s.: forse non l'hanno ancora informata che le persone intelligenti qui leggono le sue battute su di me come un'indiretta conferma e quindi effettivo complimento... :-D

robi ha detto...

Imwillys
complimenti
a volte si cercano delle verità oscure, ma, più chiaro di così non si può esser

blu-flame ha detto...

dimostratemi che quanto ho scritto è sbagliato.
Ok fatto.
Ed ora prosegui facendo finta di nulla.

Se rossi porta il "coso" in un lab di terzi e l'alimentazione al suo scatolo viene fornita dal lab e l'alimentatore e' aperto (non e' un segreto,no?) e altri cavi (es pc controllo) e attrezzature sono del LAB allora parliamone.

Infiliamo il piccolo coso in un liquido e vediamo quanto beve DALLA NOSTRA LINEA e facciamo una stima facile facile che qualsiasi 14cenne saprebbe fare senza dubbi di sorta.

Come si vede costerebbe poco, non scoprirebbe nessun segreto, e' facile (viste le dimensioni e che e' gia' flangiato) e senza costose termocamere.
2 termocoppie
2 bidoni di olio da 200l (restituibili)
2 pompe
2 scambiatore
1 resistenza da stufetta
1 variac
un paio di bidoni vuoti da 200l
2 arduino
1pc
e un po di shunt e voltmetri in classe 1

Tutto questo e' alla portata di un laboratorio delle medie e il nolo di tutto questo costerebbe un paio di mille euro.
semplice
facile
a prova di errori.

Altrimenti ciccia.

Cosa abbiamo qui?
termocamere (roba da migliaia di euro) con errori mostruosi rispetto ad una PRECISA una termocoppia da 20E
Strumentazioni con buchi di prestazione e collegamenti dell'attrezzatura a cura dell'esaminato.
trifase? per una piccola resistenza poi collegata con cavi da phon manco fissati? (ricordo che una R trifase puo' essere alimentata a stella in monofase non avendo necessita' di generare un campo rotante come un motore)

Questo non e' un test.
Almeno cosi' dice il mio unicorno rosa invisibile.

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