Dal Jonny Stecchino di Benigni, ecco l'indimenticabile spezzone sulle tre piaghe che rendono la Sicilia e soprattutto Palermo famose nel mondo.
Questa gag mi è tornata in mente oggi ascoltando un certo Presidente del Consiglio dei Ministri della mia nazione dire in conferenza stampa da Palazzo Chigi che: "La mafia italiana (per classifiche che non so come compilate) risulterebbe essere la sesta mafia al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perché c'è stato un supporto promozionale a questa organizzazione criminale che l'ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra, programmate dalle televisioni di 160 paesi del mondo e tutto il resto: tutta la letteratura... e il supporto culturale... Gomorra e tutto il resto. E quindi credo che noi dobbiamo lavorare anche in questa direzione, per far conoscere la volontà di questo governo di un'azione continuativa di contrasto alle organizzazioni criminali e i risultati che si ottengono in questo modo. Noi ci siamo posti come risultato della legislatura di avere in giro un numero possibilmente vicino allo zero di latitanti e di avere veramente distrutto le organizzazioni criminali, sia la mafia che la camorra che la 'ndragheta. Insomma vogliamo fare di questa nostra attività un punto centrale e importante dell'azione di governo". (qui il video)
Però basta poco a trovare che l'Italia occupa il 7° posto nella classifica delle nazioni per PIL nominale. 10° posto nella classifica delle nazioni per PIL per parità dei poteri d'acquisto. 23° posto nella classifica delle nazioni per popolazione. Dunque, alla luce di queste classifiche (di cui ho linkato le fonti), vantarsi che la piccola Italia sia solo la sesta nazione più criminalizzata non mi sembra una gran pensata, anzi. Ma è l'attacco a chi come Saviano combatte l'omertà che è veramente da brividi, pur non essendo una novità: Berlusconi aveva già giurato - tra la solita battuta e l'altra - che se avesse incontrato gli autori della Piovra e dei libri sulla mafia gli avrebbe strozzati (qui il video). Come se davvero fosse possibile credere che la mafia esiste perché parliamo troppo di lei. Come se non sapessimo che proprio l'omertà è sempre stato l'humus su cui la mafia è cresciuta.
Questa gag mi è tornata in mente oggi ascoltando un certo Presidente del Consiglio dei Ministri della mia nazione dire in conferenza stampa da Palazzo Chigi che: "La mafia italiana (per classifiche che non so come compilate) risulterebbe essere la sesta mafia al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perché c'è stato un supporto promozionale a questa organizzazione criminale che l'ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra, programmate dalle televisioni di 160 paesi del mondo e tutto il resto: tutta la letteratura... e il supporto culturale... Gomorra e tutto il resto. E quindi credo che noi dobbiamo lavorare anche in questa direzione, per far conoscere la volontà di questo governo di un'azione continuativa di contrasto alle organizzazioni criminali e i risultati che si ottengono in questo modo. Noi ci siamo posti come risultato della legislatura di avere in giro un numero possibilmente vicino allo zero di latitanti e di avere veramente distrutto le organizzazioni criminali, sia la mafia che la camorra che la 'ndragheta. Insomma vogliamo fare di questa nostra attività un punto centrale e importante dell'azione di governo". (qui il video)
Però basta poco a trovare che l'Italia occupa il 7° posto nella classifica delle nazioni per PIL nominale. 10° posto nella classifica delle nazioni per PIL per parità dei poteri d'acquisto. 23° posto nella classifica delle nazioni per popolazione. Dunque, alla luce di queste classifiche (di cui ho linkato le fonti), vantarsi che la piccola Italia sia solo la sesta nazione più criminalizzata non mi sembra una gran pensata, anzi. Ma è l'attacco a chi come Saviano combatte l'omertà che è veramente da brividi, pur non essendo una novità: Berlusconi aveva già giurato - tra la solita battuta e l'altra - che se avesse incontrato gli autori della Piovra e dei libri sulla mafia gli avrebbe strozzati (qui il video). Come se davvero fosse possibile credere che la mafia esiste perché parliamo troppo di lei. Come se non sapessimo che proprio l'omertà è sempre stato l'humus su cui la mafia è cresciuta.
Forse Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino e tutti gli altri, non sono morti uccisi dalla mafia: ci siamo cascati tutti! È stata solo una fiction televisiva che abbiamo tutti scambiato per realtà. E tutte le vittime della mafia (qui un elenco dal 1863), della camorra (qui un elenco dal 1980), della 'ndrangheta (qui un elenco dal 1873) e della sacra corona unita, erano bravi attori che recitavano il proprio assassinio. Sì, è tutta opera della Piovra e di Gomorra se esiste Cosa Nostra. E l'Italia è proprio il paese più bello del mondo e il suo unico problema è... il traffico! Stop. La Resistenza oggigiorno va fatta pensando, parlando e scrivendo, spegnendo la televisione di regime, leggendo e informandosi da fonti attendibili, ostinandosi a non volere l'Italia né in mano alla mafia né a in mano a Berlusconi, ostinandosi a sognarla migliore di come la sognano loro. Per questo servono non uno, ma dieci, cento, mille Saviano.
VEDI ANCHE:
VEDI ANCHE:
- La lettera di Saviano in riposta a Berlusconi (16/04/2010)
- La solidarietà di Rushdie, Grossman, Englander (16/04/2010)
- La solidarietà di Giustizia e Libertà (17/04(2010)
- La replica di Marina Berlusconi a Saviano del 17/04/2010 (non si capisce bene se più nel ruolo di presidente della Mondadori o in quello di figlia del presidente del consiglio!)
- La controreplica di Saviano a Marina Berlusconi (17/04/2010)
1 : commenti:
Oggi, al tg2, quell'intervento a viva voce è stata una vera e propria oscenità.
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