È sempre più diffuso l'uso, tra i più giovani e non solo, di salutare scherzosamente usando ciauz al posto di ciao. Per esempio, mi salutano con ciauz un amico di Torino e un'amica di Salerno, entrambi sui 30 anni.
Più che di un neologismo pare trattarsi del riaffiorare di un etimo antico. Ciao infatti (cito da Wikipedia) trae la sua origine dalla parola veneziana s'ciàvo che ha il significato di "schiavo", derivando dal neolatino "sclavus", che indica persone di etnia slava frequentemente usati proprio come schiavi nell'intero mondo mediterraneo, venduti spesso dalle stesse famiglie ai mercanti veneziani o arabi. Venivano "importati" nella Spagna musulmana, Egitto, Asia minore e in occidente (in quest'ultimo caso solo quelli non cattolici) passando per Venezia .
Ciao è quindi una contrazione di "schiavo suo" (s'ciau). Da cui ciao, ciauz, ciuz (quest'ultimo usato finanche in Croazia). Tutte forme che perciò corrisponderebbero a "Servo Vostro", formula di saluto un tempo usata, senza distinzione di classe sociale.
Corsi e ricorsi insomma!
2 : commenti:
Che bello trovare nell'origine delle parole il loro significato più profondo.
Se ben ricordi ne parlammo anche qui...
:-)
Ciao Daniele
Pure da noi a scuola tutti dicono "ciauz! ma a me proprio non piace.
Dov'è finito il solito e vecchio caro Ciao?!
Piuttosto i baci sulle guance, quelli si che vanno meglio..=P
Posta un commento
N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).