Per scrivere poesie
non pensare parole
annota
il battito dei pensieri
come non fossero tuoi,
ma pioggia,
sopra una terra straniera e arsa.
Poi quando i semi spuntano, al sole,
raccogli pure fogli
e petali di fiore
però attenta,
non scordare le radici:
è la notte a far nascere le stelle.
E sorpresa
di tutto ciò che senti, infine
il frutto di tanta fatica
fallo parola e aspetta
l'anima che ti legga.
non pensare parole
annota
il battito dei pensieri
come non fossero tuoi,
ma pioggia,
sopra una terra straniera e arsa.
Poi quando i semi spuntano, al sole,
raccogli pure fogli
e petali di fiore
però attenta,
non scordare le radici:
è la notte a far nascere le stelle.
E sorpresa
di tutto ciò che senti, infine
il frutto di tanta fatica
fallo parola e aspetta
l'anima che ti legga.
9 : commenti:
Daniele, che bella!
Arriva incredibilmente
giusta al mio sentire!
"per scrivere poesie
non pensare parole..."
grazie
Grazie, son contento che ti piace!
Un abbraccio
E' bellissima!
"fallo parola e aspetta
l'anima che ti legga."
Grazie Annarita,
oggi l'anima sei stata tu! :-)
Che meraviglia: grazie di donarci queste grandi perle, rare gioie delle nostre giornate.
sei grande
Grazie a te Daniela!
Ok, mi avete convinto... farà parte del mio prossimo libro (è ancora nell'Iperuranio, ma comincia a darmi qualche calcetto in pancia). ;-)
Bella, bella, bella, bella e ancora bella! Anzi no.. di più!
Mi piace, come hanno detto i primi due versi,
"Per scrivere poesie
non pensare parole..."
La data dell'appunto da cui ho ricavato (salvo pochissimi ritocchi) questa poesia è 1990. L'incipit mi ha accompagnato per tutti questi anni, come una sorta di "manifesto" di quello che per me è poesia, sia quella che mi piace scoprire e leggere, sia quella che ogni tanto devo scrivere per ridare equilibrio al mio vivere.
Post scriptum. È un manifesto poetico anche perché contiene molti elementi del mio modo di far poesia. Per esempio il dictat interiore di usare immagini e parole semplici piuttosto che tanti cerebralismi, la ricerca dell'assonanza (ma non della rima), l'amore per il ritmo e dunque per le strutture metriche (le poesie a metro libero che ho scritto sono una minoranza): qui - anche se non sembra - la struttura sillabica dei versi è un rigoroso e simmetrico 7x2-11x4-7x2-11x4-7x2 (i versi in corsivo sono i settenari).
Vedi anche un'altra poesia (a metro libero... tanto per contraddirmi un po'!). :-)
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