Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune."
Convincente e coinvolgente la performance messa in campo da Giovanni Allevi e l'Orchestra de I Virtuosi Italiani poche ore fa sul sagrato della Basilica superiore di S. Francesco ad Assisi. Son giorni che mi sento il cuore "chiuso" e la musica di Giovanni era quel che mi ci voleva per sciogliermi un po'.
La svolta sinfonica di Allevi è un vero e proprio work in progress: l'evoluzione artistica di questo elfo planetario del pianoforte è in continuo movimento e solo il tempo ci dirà se lo porterà a planare sulla composizione di colonne sonore per Hollywood oppure a dare un sostanziale impulso alla Musica Contemporanea, rendendola un genere "di massa" e riconciliandola con l'ascoltabilità della grande Musica Classica. Di primo acchito nelle partiture per orchestra di Allevi sento l'eredità di George Gershwin, Leonard Bernstein, Philip Glass... ma sopra tutto l'irrefrenabile musicalità senza confini targata Allevi, che abbiamo già amato nelle composizioni per pianoforte dei suoi precedenti lavori, che lega insieme ricchezza compositiva (e virtuosismo) con facilità di ascolto (e trasversalità di generi). Se col piano Giovanni dipinge incantevoli affreschi, con l'orchestra spazia trionfalmente in tutte le tre dimensioni e scolpisce mondi sonori capaci sempre di rapire in alto l'anima.
A essere franco, l'ascolto di Evolution, comprato (sulla fiducia!) il giorno stesso in cui è uscito, mi aveva lasciato più freddo rispetto alle emozioni fortissime provate ascoltando gli altri suoi dischi, in primis No concept e Joy. Tant'è che a diverse persone avevo detto che mi piaceva più l'Allevi che componeva per solo piano che l'Allevi sinfonico.
Dal concerto di Assisi ricavo il forte sospetto che la riproduzione digitale, CD o mp3 che sia, soffoca terribilmente la carica vitale di queste sue nuove composizioni... alla registrazione ascoltata sullo stereo dal CD originale do 7 e mezzo, all'esecuzione dal vivo devo dare minimo 9! Ma è una considerazione che vale per la musica d'orchestra in generale: si adattava più facilmente ai solchi "imperfetti" dei vecchi vinili che ai suoni "sintetici" dell'era digitale.
Bravo Giovanni, continua a stupirci così!
Avevo promesso a mia figlia di farla parlare con lui. Da parte mia ero già riuscito a incontrare Giovanni in occasione dei concerti a Spello (2007) e Perugia (2008) - prima o poi mi deciderò a raccontarlo - però oggi ad Assisi il servizio d'ordine era particolarmente rigido: c'è voluto un pizzico di fortuna (nelle sembianze del Sindaco di Assisi Ricci e dell'Assessore alla cultura Paoletti) nonché il guizzo di coglierla al volo per tenere fede alla mia promessa.
Tutto bene quel che finisce bene dunque. Oltre ad avere soddisfatto il senso dell'udito, ho collezionato qualche scatto discreto con la mia Nikon D80 e così, dulcis in fundo, ecco pure la foto di Giovanni insieme alla mia emozionatissima figlia.
Si è fatto tardi... ora a nanna.
Aggiungo un video "ufficiale" dove Allevi spiega com'è nato Evolution (in sottofondo l'esecuzione di Whisper).
(Giovanni Allevi)
Convincente e coinvolgente la performance messa in campo da Giovanni Allevi e l'Orchestra de I Virtuosi Italiani poche ore fa sul sagrato della Basilica superiore di S. Francesco ad Assisi. Son giorni che mi sento il cuore "chiuso" e la musica di Giovanni era quel che mi ci voleva per sciogliermi un po'.
La svolta sinfonica di Allevi è un vero e proprio work in progress: l'evoluzione artistica di questo elfo planetario del pianoforte è in continuo movimento e solo il tempo ci dirà se lo porterà a planare sulla composizione di colonne sonore per Hollywood oppure a dare un sostanziale impulso alla Musica Contemporanea, rendendola un genere "di massa" e riconciliandola con l'ascoltabilità della grande Musica Classica. Di primo acchito nelle partiture per orchestra di Allevi sento l'eredità di George Gershwin, Leonard Bernstein, Philip Glass... ma sopra tutto l'irrefrenabile musicalità senza confini targata Allevi, che abbiamo già amato nelle composizioni per pianoforte dei suoi precedenti lavori, che lega insieme ricchezza compositiva (e virtuosismo) con facilità di ascolto (e trasversalità di generi). Se col piano Giovanni dipinge incantevoli affreschi, con l'orchestra spazia trionfalmente in tutte le tre dimensioni e scolpisce mondi sonori capaci sempre di rapire in alto l'anima.
A essere franco, l'ascolto di Evolution, comprato (sulla fiducia!) il giorno stesso in cui è uscito, mi aveva lasciato più freddo rispetto alle emozioni fortissime provate ascoltando gli altri suoi dischi, in primis No concept e Joy. Tant'è che a diverse persone avevo detto che mi piaceva più l'Allevi che componeva per solo piano che l'Allevi sinfonico.
Dal concerto di Assisi ricavo il forte sospetto che la riproduzione digitale, CD o mp3 che sia, soffoca terribilmente la carica vitale di queste sue nuove composizioni... alla registrazione ascoltata sullo stereo dal CD originale do 7 e mezzo, all'esecuzione dal vivo devo dare minimo 9! Ma è una considerazione che vale per la musica d'orchestra in generale: si adattava più facilmente ai solchi "imperfetti" dei vecchi vinili che ai suoni "sintetici" dell'era digitale.
Bravo Giovanni, continua a stupirci così!
Avevo promesso a mia figlia di farla parlare con lui. Da parte mia ero già riuscito a incontrare Giovanni in occasione dei concerti a Spello (2007) e Perugia (2008) - prima o poi mi deciderò a raccontarlo - però oggi ad Assisi il servizio d'ordine era particolarmente rigido: c'è voluto un pizzico di fortuna (nelle sembianze del Sindaco di Assisi Ricci e dell'Assessore alla cultura Paoletti) nonché il guizzo di coglierla al volo per tenere fede alla mia promessa.
Tutto bene quel che finisce bene dunque. Oltre ad avere soddisfatto il senso dell'udito, ho collezionato qualche scatto discreto con la mia Nikon D80 e così, dulcis in fundo, ecco pure la foto di Giovanni insieme alla mia emozionatissima figlia.
Si è fatto tardi... ora a nanna.
Aggiungo un video "ufficiale" dove Allevi spiega com'è nato Evolution (in sottofondo l'esecuzione di Whisper).
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