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venerdì 29 aprile 2011

Fusione fredda contro LENR:
ideologie in competizione

Una delle grosse sorprese che ho avuto a inizio anno, affacciandomi nel mondo e nella storia della fusione fredda, è che non esiste soltanto la guerra (fredda) tra scienza mainstream e fusionisti freddi

All'interno della galassia cold fusion esiste anche una sorta di "guerriglia" da parte dei sostenitori della fusione fredda D-D "classica" — che presuppone avvenga una fusione tra due automi di Deuterio (D) per formarne uno di Elio-4  (sul solco degli esperimenti di Fleischmann e Pons) — e i ricercatori impegnati nelle cosiddette LENR (reazioni nucleari a bassa energia).

Tra questi ultimi rientrano Rossi e Focardi, che hanno sempre evidenziato la loro distanza da Fleischmann e Pons, seppure con dei distinguo. Rossi dopo l'esperimento del 14 gennaio scorso a Bologna ha smesso di utilizzare il temine fusione fredda, anzi, ritengo probabile che ne proponga uno nuovo a ottobre, quando presenterà il suo modello teorico e l'impianto da 1 MW in Grecia. Focardi, anche nelle ultime interviste rilasciate, continua invece a parlare di una "fusione fredda" che funziona, rispetto alla "fusione fredda D-D" che non è in grado di produrre risultati nemmeno lontanamente paragonabili.

Della contrapposizione tra cold fusion D-D e LENR ci dà una colorita testimonianza questo articolo non recentissimo (ha ormai quasi 3 mesi) di Steven Krivit, prima penna del mitico New Energy times. Forse Steve esagera un po' nel dipingere un background fatto di intrighi e intimidazioni. O forse no. Fatto sta che la matassa è ingarbugliata, proprio come il proverbiale nodo gordiano: la speranza personale che nutro è che l'E-Cat sia la spada giusta per reciderlo di netto.

P.S. A scanso di equivoci: l'articolo esprime le opinioni di Steven Krivit, non di 22passi. Lo trovo interessante nella misura in cui documenta l'equilibrio - in autentico stile "divide et impera" - scombussolato dall'uscita allo scoperto di Rossi. Pensavo di essere già stato chiaro con le mie precedenti parole, leggendo alcuni commenti direi di no! ;-)

Nota aggiunta il 21/07/11. Dopo aver conosciuto personalmente Steven Krivit, averlo osservato in azione e visto il modo in cui costruisce ipotesi e articoli, devo ulteriormente ridimensionare l'opinione positiva che ne avevo in precedenza. Mi chiedo se le verità contenute in ciò che scrive non finiscano con l'affondare in un mare di paranoie, fraintendimenti e poca volontà di affrontarli e risolverli in modo costruttivo e non polemico. Sembrerebbe trattarsi di quel tipo di "giornalismo" ormai etichettato in Italia come "metodo Boffo". È una mia personale opinione e preferirei sbagliarmi piuttosto che avere ragione. Ma in definitiva concordo con tutti i dubbi espressi dal Premio Nobel Brian Josehphson in un articolo di tre anni fa che ho scoperto solo pochi giorni fa: What drives Steven Krivit?

Fusione fredda contro LENR:
ideologie in competizione


di Steven B. Krivit

[L'articolo è Copyleft 2011 New Energy Times.  
È concesso il permesso di riprodurlo integralmente purché non vengono apportate modifiche.] 
 
Traduzione dall'inglese a cura di Alex Passi e Daniele Passerini
autorizzata in esclusiva per 22passi.blogspot.com


Introduzione

La scienza non accade da sola, è un'attività umana guidata da personalità. Ideologie in competizione nel settore della ricerca sulla reazione nucleare a bassa energia hanno portato negli ultimi anni a eventi inquietanti. Questo report offrirà approfondimenti su tali eventi e sulle attività di una persona in particolare, Michael Melich, che ha una formazione di fisico teorico e che ha recentemente assunto un ruolo più attivo nel settore.

Il report mostrerà che il settore LENR non è fatto da individui uniti in un'unica filosofia o traguardo. Il concetto di una comunità unificata, sostenuto da molti leader politici del settore, è un mito.

La questione fondamentale che sta alla base è la contrapposizione tra l'ideologia della "fusione fredda" D-D e quella della LENR, che non presuppone o afferma un meccanismo o una credenza rispetto alla fusione. Questo report riassume le azioni di alcune persone del settore che, forse per una serie di ragioni, hanno preso misure estreme per promuovere la loro ipotesi di "fusione fredda" D-D, a scapito di un riconoscimento più rapido e diffuso della realtà della LENR. Pregiudizi e ideologie diverse sono normali e previste nella scienza; e così pure l’onestà personale.



Dieter Britz, un osservatore di lunga data del dibattito sulla "fusione fredda", ha scritto: "gli scienziati veri sono in grado di tollerare le differenze di opinioni".



Il settore LENR contiene in effetti molti scienziati veri, e le azioni delle poche persone che credono nella ideologia della "fusione fredda" D-D qui presa in esame non sono rappresentativi del settore.

Il background di Melich

Michael Melich è un professore-ricercatore della Naval Postgraduate School di Monterey, in California. Melich è stato coinvolto a lungo nei sistemi di sorveglianza e sistemi di antenne phased-array del Dipartimento della Difesa, anche se egli non ha alcuna coinvolgimento noto con i programmi governativi di ricerca sull'energia.



Nel 1989 e all'inizio degli anni '90, si sforzò di scoprire cosa succedeva nei laboratori di spicco — il California Institute of Technology, il MIT e Harwell — che si dice abbiano confutato con fermezza l'ipotesi di reazione nucleare a bassa energia avanzata dagli scopritori Stanley Pons e Martin Fleischmann. Melich non aveva un ruolo di primo piano nel settore; in seguito, ne ha assunto uno più pubblico nel 2008, quando divenne co-presidente della conferenza ICCF-14 a Washington DC.
Per molti anni, Melich ha continuato a dare alla gente nel settore LENR, me compreso, la forte impressione di essere agente dei servizi segreti sotto copertura, appositamente incaricato dal governo americano per proteggere e tenere d'occhio la "fusione fredda".



Durante la settimana del 13 Ottobre 2007, in una conferenza in Italia, gli chiesi direttamente quali fossero i suoi interessi nella LENR.

"Lo sto facendo per gli stessi tuoi motivi, Steve: per aiutare la gente a comprendere i fatti di questa scienza", disse Melich. "Lo sto facendo per il nostro paese, e per assicurare che gli interessi degli Stati Uniti siano protetti".

Molte persone del settore hanno avuto la medesima impressione e, di conseguenza, si sono posti nei suoi confronti con un atteggiamento di rispetto e con un'insolita apertura. Un problema sollevato dalle sue affermazioni è che chi opera davvero sotto copertura non cerca mai di dare alla gente l'impressione di essere sotto copertura.



Melich non è un ricercatore LENR, e non è un direttore ufficiale di programmi LENR. Tuttavia, conosce davvero bene il funzionamento della burocrazia federale ed è stato capace di ottenere fondi dall'Agenzia per le Contromisure della Difesa, dalla Naval Postgraduate School e dal Naval Research Laboratory, per la ricerca sulla LENR e per una convegno.

Il nucleare un business di famiglia

Gli interessi di Melich per l’energia nucleare sembrano essere una tradizione di famiglia: il necrologio di suo padre, Mitchell Melich, sostiene che questi “era stata una figura di spicco nel boom dell’uranio degli anni Cinquanta”. Il necrologio precisa che il padre di Melich aveva avuto rapporti con due aziende minerarie per l’uranio, la Utex Exploration Company e la Uranium Reduction Co.
L’annuncio della scoperta di Pons e Fleischmann all’Università dello Utah il 3 marzo 1989 aveva scatenato in tutto il mondo un gran subbuglio di attività di ricerca.

Quando lo Utah fu colpito dal boom della “fusione fredda”, quello Stato costituì un’influente e a volte riservatissima Commissione consultiva per l’energia di fusione, allo scopo di mettere a frutto la scoperta di Pons e Fleischmann e il brevetto dell’Università dello Utah — Mitchell Melich fu uno dei componenti della Commissione. Anche l’Università dello Utah fondò un Istituto Nazionale per la Fusione Fredda, come società non-profit, a Salt Lake City, dove l’Università sperava che Pons e Fleischmann avrebbero continuato a mettere a disposizione le loro conoscenze e la loro competenza.

Il 23 ottobre 1990 Pons scomparve nel nulla. Bill Broad, del New York Times, scrisse che “i funzionari dell’Università erano preoccupati per l’assenza del Dott. Pons. ‘Non sappiamo dove sia Stan Pons’ ha detto il dott. Hugh Rossi, preside della facoltà di Scienze dell’Università, ‘nessuno qui in Università sa come mettersi in contatto con lui’”.
“Pons” — dichiarava l’Associated Press il 24 ottobre 1990 — “ha messo in vendita la sua casa a Salt Lake [City], e la sua linea telefonica è stata disattivata martedì scorso”.

Lo stato dello Utah “aveva formulato un piano per rintracciare [Pons] e ritenerlo legalmente responsabile del suo lavoro”, scriveva il Times.

Nei mesi a seguire, Pons e la sua famiglia si districarono dallo Utah; assieme a Fleischmann, Pons accettò un’offerta di lavoro da parte dei Giapponesi, in un laboratorio nel Sud della Francia.

Per molti anni, i fautori della fusione fredda spiegarono l’esodo dall’USA di Pons e Fleischmann unicamente come fuga dalla persecuzione accademica da parte degli scettici. I fatti sopra riportati suggeriscono che si tratta, al più, di una mezza verità.

Michael Melich, mentre era ancora un pubblico dipendente, fu coinvolto anche nell’azienda privata ENECO, prima che questa chiudesse. Nel 1991, ENECO aveva inaugurato una politica di feroce acquisizione di brevetti sulla fusione fredda, e finì per accaparrarsi i brevetti originali dell’Università dello Utah per la scoperta di Pons e Fleischmann.

Nel gennaio del 2010, Melich e la sua seconda moglie, Marianne Macy, che scrive per la rivista Infinite Energy, hanno incominciato a far circolare dei documenti che sembrano promuovere il valore commerciale del dispositivo LENR presentato in Italia da Andrea Rossi all’inizio del mese. Secondo il segretario del convegno ICCF-16 Mahadeva Srinivasan, Melich si è messo in lista come portavoce non ufficiale per una nuova discussione sul dispositivo LENR di Rossi al convegno ICCF-16 [che si terrà] la settimana prossima. Rossi ha dichiarato al New Energy Times che Melich non parlerà a nome suo.

Secondo Rossi, Melich non ha nulla a che vedere con l’azienda di Rossi, e non ci sono accordi finanziari comuni, né si prevede che ve ne siano. Tuttavia, Melich è uno dei vari referenti scientifici del sito web di Rossi, che lui chiama Journal of Nuclear Physics.

“Avevo chiesto a Melich di fare da referente scientifico, per il peer reviewing”, scrive Rossi, “mi avevano detto che era un ricercatore nel campo della fusione fredda”.

L’insabbiamento delle trasmutazioni LENR

Il 3 gennaio 2008, al convegno internazionale di Sistemica, Cibernetica e Informatica tenutosi a Hyderabad, in India, Michael McKubre della SEI International fece un intervento in una sessione plenaria del convegno che avrebbe dovuto essere un’ampio esposto sulla LENR. McKubre e il sottoscritto eravamo in tournée come conferenzieri per due settimane in India, e quello era il nostro primo appuntamento. McKubre non disse nulla sulle trasmutazioni LENR.

Dopo l’intervento, fu Srinivasan ad aprire la discussione.

“Mike”, disse, “grazie per la bellissima presentazione, ma perché non hai detto nulla sulle trasmutazioni?”.

McKubre fu sarcastico, rispose che non sapeva che farsene di un modo per trasformare degli elementi costosi in elementi di scarso valore.

Melich, incaricato del programma scientifico delll’ICCF-14, aveva sulle prime omesso le trasmutazioni LENR dal programma del convegno. Dopo la protesta del sottoscritto e di John Dash, entrambi ricercatori LENR, offrì a George Miley, che aveva fatto molto lavoro sulle trasmutazioni LENR, [di tenere] una sessione informale sulla trasmutazione dopo il termine ufficiale dell’ICCF-14. La sessione ebbe un seguito numeroso, ma i lavori presentati in quel pomeriggio non vennero inclusi e pubblicati negli atti dell’ICCF-14; pertanto, non esistono come documentazione scientifica e non possono essere citati come fonti pubblicate.

Più di un ricercatore russo si è trovato in difficoltà ad avere il visto in tempo per il convegno ICCF-14. Le spiegazioni addotte da Melich, pubblicate anonimamente su Infinite Energy, fanno acqua da tutte le parti. Christofer Van Bebber, viceconsole presso l’ambasciata USA a Mosca, ha confutato le informazioni fornite da Melich.

Di fatto, Melich aveva fornito delle informazioni erronee ai russi sulle scadenze entro le quali bisognava chiedere il visto USA, aggravando un problema già noto. Di conseguenza, alcuni ricercatori, e in particolare Irina Savvatimova, una specialista in trasmutazioni LENR, non riuscì a rientrare nei termini per il visto.

Melich è stato anche coinvolto nel tentativo di cui furono capifila McKubre e Peter Hagelstein (MIT e Naval Postgraduate School) di convincere il Ministero per l’Energia di finanziare la ricerca sulla “fusione fredda”. E, nel presentare la domanda al Dipartimento, le trasmutazioni LENR non furono incluse dai proponenti.

Infinite Energy, che pure svolge un compito prezioso quando pubblica su argomenti scientifici esoterici e speculativi, non è sempre affidabile quando si tratta di riferire fatti. Christy Frazier, curatrice della rivista dopo l’assassinio del fondatore Gene Mallove, non segue gli standard del giornalismo comunemente accettati. Quando le feci notare, nel gennaio 2010, che nel rapporto di Nagel sull’ICCF-15 c’erano diverse inesattezze, mi rispose che si limitava prendere per buono quello che le veniva detto, senza ricontrollare i fatti di persona.

Poi c’è la questione degli interventi critici sulle trasmutazioni riferite da Iwamura/Mitsubishi, interventi presentati da David Kidwell del Naval Research Laboratory. Secondo diversi testimoni del NRL, Melich era il direttore del progetto NRL che avrebbe avuto il compito di replicare le trasmutazioni riportate da Iwamura/Mitsubishi. Tutto lascia intendere che gli interventi di Kidwell siano solo tentativi di gettare discredito sulle affermazioni Iwamura/Mitsubishi sulle trasmutazioni.

Pochi sanno che fu Melich a chiedere a Kidwell di intervenire — chi scrive l’ha saputo da Kidwell stesso. Pochi si sono resi conto dell’importanza delle prove sulla trasmutazione LENR: è la confutazione della “fusione fredda”. Pochi erano a conoscenza delle opinioni di Kidwell sulle LENR — Melich, quasi certamente, sì. In un meeting DTRA a Fort Belvoir, Virginia, Kidwell fu molto esplicito al riguardo, e Melich era presente. Alcuni astanti mi hanno riferito che durante un intervento di un ricercatore LENR, Kidwell si era messo a ridacchiare apertamente, al punto che il conferenziere si interruppe, gli si rivolse direttamente, e lo redarguì per il suo cinismo e per l’interruzione.

Nel 2009, all’ICCF-15, Kidwell insinuò il dubbio che un ricercatore della Mitsubishi avesse usato delle pinzette per ottenere dei falsi risultati nelle trasmutazioni del praseodimio affermate da Iwamura/Mitsubishi. I particolari si possono trovare nell’articolo NRL 2009 The LENR Null Results Lavoratory, Again [“Ancora una volta, il Laboratorio LENR a zero risultati”].

La pista Melich, NRL e LENR

Il comportamento poco professionale dei ricercatori NRL, almeno in parte sotto la direzione di Melich, arriva anche oltre. Da anni i ricercatori SPAWAR mi parlano di corruzione nell’attribuzione dei fondi di ricerca e di come il personale del NRL venga usato per screditare le ricerche LENR di SPAWAR.

Miles ha scritto: “Ciò che quelli del NRL hanno scritto sul mio lavoro e sul lavoro di altri in questo campo è al limite della frode scientifica”.

L’inventore Mark LeClair, amministratore delegato e fondatore di Nanospire, che aveva affermato di aver ottenuto delle trasmutazioni LENR con un apparecchio a cavitazione, mi ha parlato della sua esperienza nel portare l’esperimento al NRL per un test di conferma. Per iscritto, il ricercatore NRL David Knies gli aveva fatto credere che si sarebbe fatta una valutazione seria del suo dispositivo. LeClair ha fornito la prova delle comunicazioni NRL al New Energy Times.

Arrivato al NRL, Melich e Nagel, che non lavoravano più per il NRL, erano presenti; a LeCLair apparve evidente che erano appena usciti da una riunione con i ricercatori NRL. Quando tutti si spostarono nel laboratorio per incominciare il test, non uno degli strumenti che gli erano stati promessi era disponibile. Si trattava, dice LeClair, della classica truffa col “pacco”; in un’intervista registrata al New Energy Times fornì ampie spiegazioni su perché pensasse che l’esperimento era stato preparato in modo che fallisse.

A dispetto dell’atteggiamento scarsamente incoraggiante del NRL, LeClair ha i suoi sostenitori. Ha fatto il nome di un importante “Venture Capitalist” [un investitore disposto a finanziare delle innovazioni tecnologiche ad alto rischio, ndr], della Silicon Valley che, il 26 gennaio, in teleconferenza, ha confermato il suo interesse per lavoro di LeClair. Sono anni che questo investitore esprime pubblicamente il suo interesse per la LENR. LeClair, nel descrivere il proprio lavoro, parla con scarsa precisione di “fusione”; ma la cosa è comprensibile, ha lauree in ingegneria meccanica, non fisica nucleare.

Può darsi che al New Energy Times manchino delle informazioni cruciali, fatti che potrebbero farci capire se Melich si sia comportato così per propria iniziativa o se — e fino a che punto — stesse eseguendo ordini dei funzionari NRL. Il NRL ha i suoi buoni motivi per ritardare l’accettazione della LENR; è un campo in cui non ha sviluppato né competenza, né credibilità, né riconoscimenti. Nel frattempo, un laboratorio rivale, lo SPAWAR [Space and Naval Warfare Systems Command, “Comando dei sistemi bellici spaziali e navali”], sulla costa del Pacifico, ha prodotto dei risultati tra i più convincenti in tutto il campo d’indagine. Se si considera che il NRL ha la fama di essere il miglior laboratorio di ricerca della Marina, gli ottimi progressi dello SPAWAR sono una vera e propria spina nel fianco.

Nell’ottobre del 2008, dopo il convegno ICCF-14 [XIV Convegno internazionale sulla fusione fredda] a Washington DC, ho incominciato a pubblicare dei fatti che rivelavano come l’ipotesi della “fusione fredda” D-D non poggiasse su verifiche sperimentali. Poco dopo, Melich si è messo a convincere i ricercatori a usare il termine “effetto Pons-Fleischmann” invece di “fusione fredda” (vedi pagina 20 di questo documento): ma sempre “fusione fredda” è, ripitturata di fresco.

La soppressione dei dati sui neutroni

Il 7 gennaio 2008, McKubre, parlando al Bhabha Atomic Research Centre nella nostra tournée indiana, disse “nella LENR non ci sono neutroni”.

Due giorni dopo toccò a me. All’Istituto Nazionale di Studi Superiori, sul campus dell’Istituto Indiano per la Scienza di Bangalore, parlai delle rilevazioni di neutroni di cui aveva parlato l’anno prima a una conferenza scientifica Francis Tanzella, collega di McKubre.

Dopo il mio intervento, McKubre mi disse di smetterla di parlare delle rilevazioni di neutroni di Tanzella, che erano tutte “stronzate”. Srinivasan era vicino a McKubre quando me lo chiese. Ma non mi risulta che né McKubre né Tanzella abbiamo mai ritrattato formalmente i loro dati sui neutroni.

Nello stesso anno, anche Hagelstein andò in giro a dire che non c’erano neutroni nella LENR.

I neutroni, sia che abbiano delle energie alte — come riferisce SPAWAR — sia che abbiano un momento ultra-basso — come propongono Widon e Larsen — non sono spiegabili dalle ipotesi sulla “fusione fredda” di Hagelstein e McKubre.

Un’ipotesi di spiegazione

Melich ha lasciato una scia ben visibile che lo coinvolge in molte di queste faccende, e il suo è un comportamento coerente. Come da lui ripetutamente manifestato sia a parole sia nei fatti, le linee di ricerca LENR che predilige sono quelle dell’eccesso di calore e dell’Elio-4 Tutti gli altri fenomeni LENR, come le trasmutazioni, i neutroni e le particelle cariche, sono sulla sua lista di proscrizione, almeno secondo alcuni ricercatori.

Larry Forsley, ricercatore LENR associato alla JWK Systems, era a conoscenza delle attività svolte in questi ultimi anni da Melich, con il quale aveva avuto dei contatti personali. Una mail del 2008 riassume il suo punto di vista:
Melich è al momento contrario alla trasmutazione (e quindi ha scaricato i giapponesi e ha scaricato l’esposto [sugli ultimi sviluppi sulla trasmutazione] di Miley, nonché una riunione [all’Università dell’Illinois]) ed è contrario ai neutroni (vd. le sue esternazioni fuori luogo con Nanos alla riunione DTRA nel luglio del 2007), per non parlare di come focalizza i resoconti dei singoli paesi e tutta la tabella di marcia dell’IICC-14 verso il calore. Si ha una bizzarra affermazione di He-4 e calore, ma mai una discussione di particelle alfa energetiche, la cui energia È quel calore. O forse ha ragione Peter Hagelstein, così che, quando le condizioni sono giuste, NON ci sono alfa energetici, solo 24 MeV coerenti che si trasferiscono al reticolo, lasciando dell’He-4 praticamente immobile nel cestino.
Uno dei motivi che inducono Melich a remare contro la ricerca LENR rivolta cercare i neutroni, le trasmutazioni e le particelle alfa cariche e dotate di energia, è fin troppo evidente: questi fenomeni non confortano, anzi confutano, l’ipotesi della fusione fredda.

Da tempi innumerevoli, i contendenti scientifici adottano una strategia che deriva da quella militare della “bandiera falsa”, in cui un contendente dissimula di voler dimostrare, anziché confutare, un’affermazione. L’ho vista adoperare più volte dagli scettici, per esempio da Scott Little della EarthTech e Seth Putterman dell’UCLA [University of California at Los Angeles].

Questo ci riconduce all’anomalia del sedicente appoggio e sostegno da parte di Melich al lavoro LENR Ni-H di Rossi e Focardi, che genererebbe calore in eccesso e trasmutazione di elementi pesanti. Per 21 anni Melich è stato un fautore acceso della “fusione fredda”, e i suoi precedenti sono quelli di chi ha cercato di sopprimere [l’informazione] sulla trasmutazione LENR.

Cè stato un lettore attento del New Energy Times che si è accorto del potenziale distruttivo del lavoro di Rossi e Focardi nei confronti della ricerca prevalente sulla “fusione fredda”.
Se il nichel, poco costoso e abbondante, funziona se combinato con l’idrogeno, che è onnipresente, nessuno, né i Venture Capitalists, né gli sponsor governativi, sarà così cretino da comperare palladio, che è raro e prezioso, o il deuterio, che è costoso: si inceppa così il gioco della fusione fredda. Basta con i finanziamenti per chi vi crede, basta con le teorie inutili e di fantasia. Invece, il mondo intero si desta alla rivelazione di una LENR a basso costo, e quando arriva il boom della LENR, i vecchi credenti nella fusione fredda mangiano la polvere.
Coloro che credono nella “fusione fredda” devono far in modo che il lavoro di Rossi e Focardi sia screditato, o quantomeno ritardato per un tempo sufficiente a far in modo che i ricercatori del D/Pd entrino nel gioco Ni/H.

Tentativi di controllo e intimidazione dei media

L’11 di agosto del 2008, primo giorno dell’ICCF-14, una delle persone chiave del New Energy Institute (l’organizzazione che ha generato il New Energy Times) mi ha fatto una richiesta. Mi disse che Nagel e Melich si erano lamentati con lui ed erano scontenti del fatto che avessi delle critiche da muovere a come essi stavano gestendo alcuni aspetti del convegno. La persona mi chiese un favore: “Per favore, fa’ un passo indietro, solo fino alla fine del convegno”. Mi dichiarai d’accordo.

Due giorni dopo ho ricevuto un messaggio ancora più forte, da parte di Leona Neighbor, una fan della fusione fredda che conoscevo già e che era presente al convegno.

“Ci sono delle persone importanti in questo campo che vogliono che tu la pianti di creare problemi, mi disse la Neighbor, ”vorrebbero che tu tenessi le tue opinioni per te e ti limitassi a riferire i fatti. Vogliono che tu sappia che, se continui a scavare, la tua reputazione potrebbe venire lesa, e che essi sarebbero disposti a recarsi da quelli che ti finanziano e cercare di porre fine ai finanziamenti. Inoltre, se continui per questa strada, il tuo lavoro potrebbe diventare più difficile, e faresti più fatica a realizzare interviste e a trovare fonti disposte a parlarti”.


Leona Neighbor (fonte della foto sconosciuta)
Dissi alla Neighbor che [come giornalista] riferivo i fatti, e che nei miei blog ed editoriali esprimevo le opinioni personali sulla base dei fatti che avevo a disposizione. Le dissi che se queste persone avessero voluto contribuire con un proprio editoriale o con una lettera, l’avrei pubblicata.

L’uso che fece che della parola “strada” mi apparve familiare. Da quando, il 10 novembre 2005, incominciai a scrivere sulla teoria della “fusione calda” di Widon-Larsen, Edmund Storms, fautore della fusione fredda, ed ex-dipendente deluso di Larsen, mi aveva redarguito dicendo che ero sulla “strada sbagliata”.

Questi americani, diceva la Neighbor, non volevano che lei mi rivelasse la loro identità. In una telefonata successiva, registrata legalmente con il suo consenso, la Neighbor mi ha confermato tali minacce.

Di questi personaggi ne identificò tre: uno per nome, Michael McKubre, altri due in base alle loro peculiari caratteristiche. Nella telefonata, ebbe paura a dirmi il nome del secondo personaggio.

“Stai cercando di giocare una partita con uno che è maestro in questo gioco”, mi disse, “io non sono un maestro, lui lo è, non voglio avere niente a che fare con quella persona”.

Ecco due spezzoni, dalla registrazione del 22 agosto 2008: Neighbor-DAug222008-T341.mp3, e Neighbor-DAug222008-T1613.mp3.

La paura a quanto pare manifestata dalla Neighbor riflette una sensazione che ho captato da diverse persone in questo campo nei confronti di Melich, tra cui dei ricercatori in Russia e Alf Thompson, cittadino delle Bahamas e ricercatore sulle trasmutazioni LENR, morto — a quanto pare — di infarto a 57 anni il 17 novembre 2010.

Il 28 aprile 2010 Thompson mi disse che Melich voleva sottoporre il suo esperimento di trasmutazione LENR a un laboratorio con cui lavorava presso l’università del Missouri. Thompson era esitante a declinare la proposta di Melich.

“Potrebbe”, disse Thompson, “rendermi la vita difficile. ”Ho bisogno del visto per poter andare liberamente da dove vivo nelle Bahamas a Sarasota”.

Thompson era uno degli uomini chiave dell’azienda, con sede a Sarasota, Florida.

Ma torniamo all’incidente dell’agosto 2008: per il tramite della Neighbor, feci sapere a quei signori che non mi sarei piegato alle loro tattiche da bulli.

Solo poche settimane prima, il 19 giugno, Storms mi aveva mandato una mail per indurmi a non divulgare alcune delle verità sulla ricerca LENR.

“Devi stare più attento a come riveli la verità in questo campo”, scrisse Storms; “col tempo, il campo sarà così vasto e ben accetto che un po’ di verità apertamente riferita non potrebbe crearti dei problemi”.
Tuttavia, al New Energy Times riferiamo tutta la verità che possiamo, il più in fretta possibile.

L’anno successivo, il 19 febbraio 2009, Hagelstein fece partire una serie di comunicazioni aggressive con il sottoscritto, la mia redazione e uno dei nostri sponsor, in risposta a un documentario che avevo pubblicato in rete sulla ricerca LENR di John Dash e e i suoi studenti. Dash mi disse che era rimasto entusiasta, e anche Dash è molto interessato alle trasmutazioni LENR.

Le lamentele di Hagelstein furono sufficienti a far sì che lo sponsor, che raramente interveniva nelle questioni editoriali del New Energy Times, mi contattasse.

“[Hagelstein] si lamenta perché hai messo sul tuo sito Web un video con delle interviste riprese all’ICCF-10 a Cambridge, qualche anno fa. Alcuni dei presenti non volevano che fosse reso pubblico. Era roba confidenziale, o qualcosa del genere”, scriveva lo sponsor.

Spiegata la questione e riassicurato lo sponsor, Hagelstein cambiò tattica, mandò una mail a uno dei miei dirigenti, Thomas Dolan.

“Vorrei organizzare una teleconferenza tra te, me, Mike McKubre e Mike Melich per discutere di etica ed esperienze personali recenti nel rapporti con New Energy Times, ed eventuali soluzioni”.

Dolan declinò l’invito.

Gli sforzi di Hagelstein continuarono. Dopo un’altra bordata di email e telefonate da lui a me e all’amministratore delegato, decidemmo di rispondere. Il 26 febbraio 2009, scrivemmo a Hagelstein e p.c. a McKubre, Melich, Dash e allo sponsor quanto segue:

“Quantunque non si sia ricevuta da parte nostra alcuna tua richiesta esplicita riguardo la rimozione del video su Dash, non desideriamo crearti alcuna preoccupazione”, scrissi, “pertanto abbiamo rimosso il video dalla rete in data 26 febbraio 2006, alle ore 12.50”.

La risposta di Hagelstein confermava che, per motivi a noi ancora ignoti, il suo vero scopo era stato la rimozione del video su Dash dalla rete:

“Non vedo motivo per non considerare la questione risolta”, scrisse, “ti prego di esprimere i miei ringraziamenti e apprezzamenti personali a tutti coloro che mi hanno aiutato a risolvere il tutto”.

Lo stesso giorno mi arrivò una mail da McKubre che sembrava un avvertimento: il linguaggio era suggestivo, “ossa dei miei nemici” e “trafiggi il drago e sta’ ben attento che questo non accada mai più”.
Quando riferii il fatto al Dipartimento di Polizia di San Rafael, lo rubricarono sotto l’articolo del codice penale “Minaccia di reato con intento di incutere terrore [categoria] F”. Il funzionario contattò McKubre, il quale gli disse che stava solo scherzando e che mi aveva mandato la mail per errore. Il funzionario, a quanto pare, non si accorse che le due spiegazioni offerte da McKubre erano in contraddizione tra loro.

Questi tentativi di intimidazione non mi fermarono nelle mie indagini sull’esperimento M4 di McKubre, che era stato annunciato come la migliore delle prove della “fusione fredda”. Misi in luce molte modifiche poco scientifiche che McKubre aveva apportato all’esperimento M4, anche se tale non era stata la mia originale intenzione. Nel dicembre del 2009 mi avevano infatti dato un articolo da controllare per il peer-review dell’esperimento M4. Come referee, ero responsabile di controllarne l’esattezza. Eseguito un rapido controllo, trovai che McKubre aveva apportato una serie di modifiche poco scientifiche.

Dopo la pubblicazione dell’indagine su M4 da parte del New Energy Times, venne data a McKubre la possibilità di pubblicare una risposta senza limiti di spazio o interventi editoriali nella nostra rivista. La nostra offerta è uno degli aspetti del giornalismo investigativo che serve a mantenere i media onesti, precisi e responsabili. McKubre si rifiutò di accettare l’offerta.

Cercò invece di organizzare una riunione privata con il nostro Consiglio d’Amministrazione per discutere della mia professionalità. Il consiglio disse a McKubre che se avesse avuto qualcosa da ridire su quello che si pubblicava nel New Energy Times, avrebbe fatto bene a rispondere sul New Energy Times. Non l’ha fatto.

E se Melich vuole rispondere a questo articolo, il New Energy Times gli fa la stessa offerta: pubblicheremo una sua risposta senza limiti di spazio e senza interventi editoriali.

Steven Krivit

62 : commenti:

robi ha detto...

ribadisco:
rendiamoci conto che si sta trattando un argomento che "scotta".

Riccardo ha detto...

Scusate il giudizio un po' drastico, ma io credo che fino a quando si darà troppo risalto a questi aspetti complottistici (e un po' folkoristici, la ff e LENR verranno sempre trattate da pseudoscienza. E nulla è più dannoso di questo.

Ric

Riccardo ha detto...

P.S. @Daniele

La critica è al contenuto ed al tagli dell'articolo, e non al fatto di averlo pubblicato :)
La pubblicazione è positiva perchè stimola il dibattito :)

mimmo canino ha detto...

a daniele e tutti gli appassionati di e-cat: stasera ore 21.05 su radio 24 maurizio melis torna sulla fusione fredda, ma non con rossi-focardi, ma intervistando il fisico giapponese harata che sostiene che la fusione fredda funziona ed è promettente, tanto che il governo giapponese sta investendo molto,
penso possa essere interessante ascoltare, e dimostra la apertura mentale e la sensibilità di melis su questi argomenti,
ciao a tutti

robi ha detto...

Riccardo
la fine di Mallove potrebbe esser considerata "sospetta",non di certo folcloristica

mimmo canino ha detto...

ciao amici altre interessanti novità per gli appassionati di e-cat dal sito dell'ing.rossi:
Q:Some good E-Cat trivia for the fans:
1. How many e-cats are in continuous operation today? [97]
2. How many geographic locations are e-cats running today? [4]
3. Are there any e-cats running in the US with businesses you own or individuals you trust? [Yes]
4. Any estimate on how much fuel has been spent over the life of your research? [Less than if I was taxist]
5. Is there anything confidential about how you use electrolysis for the reactor is is that industry standard technology? [I do not use electrolysis]
insomma 97 e-cats funzionanti in 4 località diverse del mondo non è male, nevvero?
ciao a tutti

zippo ha detto...

beh, nel nostro piccolo in Italia non ci facciamo mancare niente. Abbiamo:

- la banda di Bologna (che ci ha messo un po' a capire di avere preso in mano una patata bollente e che di conseguenza era meglio indossare il guanto della discrezione)

- la banda di Siena (intesa come Piantelli in persona, non i sostenitori) che fa quello che farebbe ogni persona intelligente: se non ha motivi per parlare sta zitta

- la banda di Frascati 1 (Celani), un po' scomposta ma simpatica

- la banda di Frascati 2 (Violante): vago sentore di maitre di gran classe del potere... molto silenzioso, uhhmmm...

- Caserta/Napoli presto dira' la sua, per ora molta discrezione. Apprezzata.

- Torino (e... Sulmona? di dove e' originario Cardone?): ultimi arrivati e tanto casino. Magari c'avranno ragionissima, eh? Ma stanno facendo veramente un casino becero. La scienza e' un'altra cosa, ma anche chi sa trattare bene i soldi (quelli veri, quelli tanti) si comporta in un altro modo. Gli altri son bottegai.

E questi sono solo quelli che conosciamo. Pirelli, ad esempio, sta li a guardare? Mavala'... E chissa' chi altro.

zippo ha detto...

scusate il doppio post. Ma, dato il post precedente, ho un po' di nostalgia del modo di fare della De Ninno. Unica donna (almeno in Italia); forse l'unica scienziata pura?

Riccardo ha detto...

@Tutti

Rossi dice di non usare l'elettrolisi. Non ho capito.
Focardi non diceva che l'idrogeno viene prodotto con l'elettrolisi e che il meccanismo serve anche da interruttore?

Spero che arrivino presto i dati che Daniele ha "predetto"nelle terzine di Nostradamus :) e che si arrivi presto Ottobre e Novembre così da dipanare un po' di nebbia e confusione.

Ric

Tizzie ha detto...

@Riccardo: da quello che ho capito per applicazioni statiche e durevoli (non i test mobili visti fino adesso) usavano elettrolisi a parte per ottenere l'idrogeno necessario per far partire la reazione, invece di usare una bombola tecnica compressa che potrebbe essere pericolosa.

La cosa pero` non mi torna, in quanto in teoria l'idrogeno viene immesso a 20-25 bar.

zippo ha detto...

@Riccardo: le citazioni di Rossi e Focardi che riporti si riferiscono a momenti ingnegneristici diversi.

Rossi dice che non usa l'elettrolisi (stile Fleischmann per intenderci) per ottenere la reazione LENR (infatti la cella contiene solo gas, non liquido).

Focardi dice che producono "al volo" l'idrogeno necessario per la reazione tramite elettrolisi. Su questo punto confermo Tizzie: finora non si e' mai vista questa applicazione, magari e' un disegno futuro. Sicuramente si "potrebbe" anche fare, basta poi dargli l'opportuna pressione come dice Tizzie.

Tizzie ha detto...

NOTA PER DANIELE: l'ospite di Mr.Kilowatt non si chiama Harata, bensi` Arata.

federico ha detto...

@ riccardo


ci spieghi secondo te perche "un 22passi" che danno "risalto" a "questi aspetti complottistici" (e folkloristici) dovrebbero causare il "trattamento" dell'e-cat come un qualcosa di pseudoscientifico ?( da parte di chi poi ? scienziati?giornalisti? internauti?tutti in genere?)

Tizzie ha detto...

@federico: secondo me perche' gli scettici patologici si attaccano a tutto pur di screditare qualcosa e forse sarebbe bene evitare di fornire possibili munizioni per chi ha gia` deciso che le LENR e nello specifico l'E-Cat siano pseudoscienza, o bufala.

Detto questo, in ogni caso, non credo al complotto, ma ad una serie di eventi sfortunati, antipatie, difficolta` di comprensione (e riproducibilita`) del fenomeno, il tutto in un ciclo auto-alimentante che ha portato allo screditamento della ricerca in questo campo, che negli ultimi 20 anni e` andata molto a rilento.

Fortunatamente sembra che le cose stiano cambiando. Anche solo l'enorme interesse che sta generando l'E-Cat sara` d'aiuto ai ricercatori del fenomeno delle LENR.

Riccardo ha detto...

@Tizzie, Zippo
Grazie!

@Federico
Come ho scritto, ho criticato l'articolo e non "22 Passi". La mia critica all'articolo risiede nel fatto che sostenere tesi azzardate (secondo il mio punto di vista strammanente personale) è il modo migliore per l'enstablishment di mantenere un campo di ricerca che andrebbe sviluppato con fondi adeguati nell'ambito della "fringe science", ridicolizzando e ignorando pregiudizialmente chi nel campo ci lavora seriamente, con mezzi del tutto inadeguati.

Silvio (non Caggia) ha detto...

Non vorrei sembrare superficiale ma FF contro LENR non sembra il confronto tra zuppa e pan bagnato ?

Tizzie ha detto...

Offtopic, ma segnalo che la pagina della trasmissione radiofonica di oggi di Mr.Kilowatt e` gia` online:

Link

Il problema e` che ancora l'audio non e` pronto.

Alberto ha detto...

Scusate ma mi sembra che abbiamo tutti da imparare da Rossi: invece di perdere tempo, si è messo all'opera, gli interessano i risultati, e non ha chiesto soldi a nessuno.

Scusate, adesso vado in cantina che i miei esperimenti mi chiamano...
:-)

Tizzie ha detto...

Il podcast di mr.Kilowatt e` online :)

federico ha detto...

@ tizzie

----secondo me perche' gli scettici patologici si attaccano a tutto pur di screditare qualcosa e forse sarebbe bene evitare di fornire possibili munizioni per chi ha gia` deciso che le LENR e nello specifico l'E-Cat siano pseudoscienza, o bufala.-----

a mio parere dovresti rileggerti.
se ammetti che gli "scettici patologici" sono gli stessi che da una parte non credono a prescindere ai complotti (in realtà sono "stupidi patologici" perche la storia ne è piena di esempi di complotti altrimenti non si sarebbe nemmeno coniato il termine "complott") e dall'altra non credono a un innovazione come a un E-cat allora non ha molto senso parlare e/o dare credito a personaggi del genere tanto non ci puoi fare proprio nulla e qualunque cosa anche vera sarà per loro un "appiglio" .

------Detto questo, in ogni caso, non credo al complotto, ma ad una serie di eventi sfortunati, antipatie, difficolta` di comprensione (e riproducibilita`) del fenomeno, il tutto in un ciclo auto-alimentante che ha portato allo screditamento della ricerca in questo campo, che negli ultimi 20 anni e` andata molto a rilento.----

secondo il mio parere questa è un opinione estremamente ingenua(soprattutto nella fattispecie) .
forse se leggessi "il segreto delle tre pallottole" potresti cominciare a farti un idea.

e tra l'altro dovresti un attimo riflettere su come procedono i brevetti anche in italia.
se il brevetto ha applicazioni militari viene bloccato e acquisito dai militari stessi.
cosa tra l'altro un po pretestuosa a mio avviso per prendersi il lasciapassare per decidere arbitrariamente qualunque cosa.

federico ha detto...

@ riccardo

------Come ho scritto, ho criticato l'articolo e non "22 Passi". La mia critica all'articolo risiede nel fatto che sostenere tesi azzardate (secondo il mio punto di vista strammanente personale) è il modo migliore per l'enstablishment di mantenere un campo di ricerca che andrebbe sviluppato con fondi adeguati nell'ambito della "fringe science", ridicolizzando e ignorando pregiudizialmente chi nel campo ci lavora seriamente, con mezzi del tutto inadeguati.----

a prescindere dal fatto che io ho parlato di "un 22passi" tra virgolette proprio per esprimere il concetto che può essere lui come qualunque altro al suo livello di singolo blogger qualunque non si capisce allora quale è la tua critica.

ha fattobene a pubblicarlo o no?
può esprimere un opinione o no (il TAglio" a cui ti riferisci è proprio l'opinione).

ma sei cosi sicuro che "l'enstablishment" dia peso a un blogger come 22passi? cioè stiamo parlando di l'enstablishment= obama ,i governi ,il mainstream ....

mimmo canino ha detto...

cari amici,
grazie al post di tizzie,
ho ascoltato mr kilowatt, e l'intervista a Celani, che parla ovviamente del team giapponese di Arata, che con il palladio in dimensioni molto piccole, (polveri?) ha potuto dare una buona ripetitività del fenomeno, tanto che Toyota indipendentemente nei suoi
laboratori lo ha potuto riprodurre.
poi Melis giustamente viene al nocciolo, e chiede a Celani cosa pensa del E-Cat di Rossi visto che ha assistito all'esperimento del 14 gennaio; e lui molto correttamente risponde che secondo lui è molto interessante, e che però siccome Rossi si autofinanzia la ricerca ed è quindi geloso del suo segreto industriale, non permette tutte le misure in un altro laboratorio per ottenere una perfetta riproducibilità sotto misura di strumenti della reazione del catalizzatore. Bisogna dunque aspettare che ci sia il brevetto per potere esaminare meglio la macchina e poter dare un giudizio più appfrofondito e motivato.
Mio commento: Tutto molto corretto e prudente, ma si capisce che il punto chiave perchè tutti gli scienziati possano dire qualcosa di definitivo sarà solo quando potranno avere un e-cat da testare e strapazzare nei loro laboratori, cosa che Rossi in questo momento non ha alcuni interesse a fare.
ciao a tutti

Tizzie ha detto...

Ecco la trascrizione di Mr.Kilowatt di oggi:

* * *

Buonasera da Maurizio Melis. Questa sera torniamo sulla vicenda delle reazioni nucleari a bassa energia. Per i non addetti ai lavori parliamo della cosiddetta "fusione fredda", termine che però vorremmo abituarci ad abbandonare se non altro per una questione di correttezza scientifica, diciamo così.

Torniamo quindi su questo tema per continuare a ricostruire soprattutto il contesto delle ricerche focalizzandoci questa volta sul lavoro di Yoshiaki Arata, forse il più famoso scienziato giapponese, padre della funzione calda nipponica, paese, il Giappone, che più di tutti ha investito nella ricerca in questo settore. Considerate che nel mondo sono circa un centinaio i gruppi di ricerca attivi appunto su queste reazioni nucleari a bassa energia.

Ne parliamo con Francesco Celani, vicepresidente della società internazionale di scienze nucleari della materia condensata, che ha lavorato a lungo su questo campo di ricerca, ottenendo anche risultati significativi già nei primi anni '90.

Buonasera Celani.


Buonasera.

Dunque Celani. Siamo nel 2008 e Yoshiaki Arata annuncia un risultato importante.

Il professore Arata ha portato dei risultati chiave. Arata è una persona giapponese, meticolosa. Ha fatto uno studio sistematico per vedere se per caso la dimensionalità del materiale attivo, nello specifico Palladio...

Ecco, perché, faciamo il punto, parliamo ancora di ricerche Palladio-Deuterio. Palladio è un metallo, Deuterio una forma pesante dell'idrogeno.

E' un isotopo dell'irdogeno. Non radioattivo, importante: non radioattivo. Ha fatto uno studio sistematico ed ha scoperto che diminuendo la dimensionalità del Palladio, passando da qualche millimetro a milionesimi di metri....

Piccole particelle di Palladio. Nanoparticelle.

...fino al livello di 100 nanometri. Con 100 nanometri si è chiarito il punto chiave. Scendendo ulteriormente, quindi a 50, 10 nanometri...

Ok, qui stiamo entrando adesso nel tecnico. Il punto è la riproducibilità degli esperimenti, che è stato il problema originale, me lo faccia dire, dell'89, cioè il problema è che questi effetti venivano trovati una volta, poi altre 10 volte non venivano trovati e non si capiva se si era sbagliata una misura quando si erano trovati o se invece c'era un dettaglio che sfuggiva per rendere riproducibile l'esperimento. Questo dettaglio l'ha individuato Arata nella dimensione delle particelle. E' così? Lei, questo sta dicendo.

E' questo, è perfetto. E soprattutto[?] lui ha messo il palladio ultrasottile, ultrapico[?] disperso in una matrice inerte per evitare che si aggregasse. E' stato il punto di svolta, perché Arata ha dato le linee guida; la Toyota, in maniera indipendente ha fatto riprodurre da una terza industria il materiale che ha sviluppato Arata, hanno fatto i loro esperimenti a "casa loro", e hanno visto che la tecnica era corretta. Quindi è un problema di fisica dei materiali, scienza dei materiali, che dir si voglia.

Tizzie ha detto...

Va bene, senta: resta il fatto che molti fisici sostengono che è impossibile, che queste reazioni non possono avvenire. Qual è il punto, che cosa sbaglierebbero secondo Lei?

Allora, il punto è: il fisico cerca di semplificare le osservazioni, quindi il modo più semplice per studiare per esempio la fusione calda è nel vuoto. Due particelle isolate che vengono fatte sbattere l'una con l'altra, i riferimenti[?] si fanno sempre, tasso di riproducibilità 100%, tutti contenti, peccato che la natura sia diversa: non è nel vuoto. Nel caso della Terra abbiamo il reticolo cristallino. Alcuni materiali speciali (palladio, nickel, titanio) se riempiti di deuterio e sottoposti al non equilibrio, ripeto non equilibrio, stati non stazionari, in condizioni opportune a volte presentano dei risultati che non sono spiegabili con reazioni chimiche note e quindi ascrivibili, data la loro densità di energia, a processi nucleari. Questa è la cosiddetta fusione fredda, in parole povere.

Cioè questi reticoli cristallini sono come delle gabbie, no?

Sono come delle gabbie che però possono essere opportunamente sfruttate per aumentare la probabilità di fusione che c'è nel vuoto fra due particelle isolate che sono sottoposte alla repulsione Coulombiana. E' un aiuto, quindi.

Cioè al fatto che due particelle che hanno la stessa carica, si respingono, la regola è questa qua. D'accordo. E' come se si usasse la persuasione al posto di usare la forza, questa [battuta] gliela sto rubando in realtà.

Il gruppo che aiuta due persone che si odiano, cercano di mediare [ride]

Senta, un paio di settimane fa abbiamo parlato di questo oggetto, il catalizzatore Rossi-Focardi, che avrebbe prodotto energia in quantità notevoli, in condizioni anche controllate, con dei fisici che non sono in alcun modo coinvolti nella progettazione, nella realizzazione di questo oggetto che hanno confermato la produzione di energia e hanno tratto la conclusione che si tratta di qualche tipo di reazione nucleare (cito testualmente). Anche Lei ha assistito ad uno di questi esperimenti a Bologna, Le chiedo cosa ne pensa di questa vicenda, molto rapidamente, che cosa eventualmente la convince e che cosa invece magari non la convince.

Allora, il punto è che Rossi si autofinanzia. Cerca di trarre il maggior vantaggio economico dal lavoro che sta facendo. Dunque è ipersegreto. Quindi impedisce ai colleghi che sono come me, scienziati, in senso lato, di poter fare misure indipendenti, però come dico io, non come dice lui. Quindi, in maniera autonoma. Ovviamente finché lui non ha tutti i brevetti a posto ha paura che qualcuno capisca i suoi segreti; penso sinceramente che non sia un bluff, ma finché un ricercatore non può portare lo strumento di Rossi nel proprio laboratorio, senza aprirlo ovviamente, così non si perde il brevetto, e fare tutte le misure che ritiene adeguate per dimostrare in maniera incontrovertibile che non ci sia qualche errore nascosto, uno rimane nell'attesa.

Non si può insomma dare un giudizio definitivo su questa vicenda.

Purtroppo no. Io vorrei farlo, ma...

Mi sembra saggio comunque. Grazie Celani.

Grazie a Lei.

Daniele Passerini ha detto...

@robi
Concordo. Nella consapevolezza che è un argomento che "scotta" finora mi sono detto che più se ne parla (cum grano salis perché se no si foraggia chi vuole solo sparlarne) meglio è, sfruttando le potenzialità offerte dal web. Se hai consigli, sai che sono sempre apprezzati.
Un abbraccio

@Riccardo
Ti ringrazio della precisazione, ho comunque ribadito le mie intenzioni in un post scriptum.
Riguardo l'elettrolisi, han risposto bene Zippo e Tizzie.

@Mimmo
Grazie per la segnalazione di Mr Kilowatt stasera, preziosissima dritta! Questo blog ha molti occhi addosso ma anche molti occhi rivolti all'esterno! :)

@Zippo
Niente male la sintesi che hai fatto per "bande", nel senso delle frequenze radio ovviamente! ;)
Ricapitoliamo (io mi ispiro anche alla F1!).
Bologna. Il pilota Rossi sa di avere un bel vantaggio e sente avvicinarsi il traguardo, perciò non guarda più negli specchietti dove stanno gli altri... da qualche giro è in silenzio radio concentrato com'è sulla volata finale.
Siena. Il pilota Piantelli, tra i favoriti fino all'exploit di Rossi, sta cercando di recuperare su quest'ultimo, ma non è chiaro se il suo mezzo glielo consenta come Roy dal box sostiene... da gennaio è in assoluto silenzio radio, non ha tempo da perdere.
Frascati 1 (INFN). Il pilota Celani, uno dei volti più simpatici del giro, è ormai concentrato sulla macchina per il prossimo campionato, intanto giustamente ascolta tutte le trasmissioni radio ai box degli altri concorrenti.
Frascati 2 (ENEA). Il pilota Violante... francamente non so nemmeno quale strada stia percorrendo. Non mi pare che se ne sappia molto. Linkaci qualcosa Zippo.
Caserta/Napoli. Anche il pilota Giordano ostenta ottime aspettative per la sua squadra nel prossimo campionato.
Torino. Il pilota Cardone... non si capisce ancora bene a quale categoria si sia iscritto, ma sta provando a rientrare in pista alla grande anche lui.
Sia quel che sia, nell'ambiente la sensazione è che la macchina da battere per molti anni sarà sempre quella di Rossi.

@Federico, Tizzie, Riccardo, Andrea
Ho ribadito in un post scriptum le mie intenzioni e opinioni rispetto all'articolo di Krivit che ho pubblicato (credevo di essere stato chiaro, ma non lo si è mai abbastanza).
Comunque dubito fortemente che questo blog sia così importante da avere un qualsivoglia peso sulla competizione in corso.

@Alberto
Sono d'accordo con te. L'atteggiamento di Rossi mi piace e spero tanto di stare dandogli una mano (e non di danneggiarlo) impegnandomi su questo blog. Ultimamente mi è piaciuto di meno Focardi, che ha di fatto "ridicolizzato" tutti gli altri filoni di ricerca: il fatto che siano più indietro a Rossi non significa che non possano anch'essi arrivare a risultati simili nei prossimi anni.

@Tizzie
Grazie per la segnalazione del refuso e di quella del podcast! ;)

E grazie per la trascrizione!!! Mi spieghi come hai fatto a essere così veloce? Ora lo metto in un post, grazie 1000.

E mi unisco a te nel ringraziare Celani!

Tizzie ha detto...

@Daniele: cuffie audio da studio (AKG K240s), attenzione e velocita` di digitazione, tutto qui :)

Riccardo ha detto...

@Federico

Provo a spiegarmi meglio. La mia critica è esclusivamente all'articolo di Steven B. Krivit. Credo che Energy Times il cui scopo è quello di essere un giornale scientifico dedicato alla ff + lenr e alla sua diffusione, dovrebbe - secondo me - farlo concentrandosi principalmente sui risultati sperimentali. In pratica la stessa opinione di Tizzie.

22 Passi ha fatto bene a riportare l'articolo, generando una discussione interessante.

Ric

zippo ha detto...

@Daniele: beh, ovviamente ci sono diverse cose linkabili su Violante; ma stranamente appare meno di altri (forse perche' gia' danno al suo gruppo abbastanza soldi?).

Direi che si puo' iniziare da (ma le avrete gia' viste/sentite):

- l'inchiesta "il Rapporto 41" andata in onda sulla RAI gia' qualche anno fa (http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_rapporto41.asp)

- una delle ultime apparizioni pubbliche: l'intervista fatta da Melis all'interno di MrKilowatt (http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=origine-fusione-fredda-enea-fenomeno-violante-enea)

La cosa buffa e' che Violante sembra essere il piu' "istituzionale" dei ricercatori italiani, cioe' quando l'ENEA ha detto che accettava i soldi dal ministero delle attivita' produttive, ha insistito perche' fosse Violante a portare avanti lo studio. Non la De Ninno (che bene non ci deve essere rimasta).

Violante gia' lavorava, e continua per cio' che ne so a lavorare, a stretto contatto con la Energetics israeliana e la SRI americana... Tipo a dire: noi italiani ci mettiamo le mani (facciamo la lamina di palladio), gli israeliani ci mettono la testa (triggerano la reazione), e gli americani ci mettono i soldi e controllano tutto. Non so se e' cosi', certo suona plausibile. Violante era l'unico non USA all'ultima review organizzata con soldi pubblici USA.

Ma la cosa per la quale a me personalmente Violante mi sa di persona, sicuramente capace e preparata, ma un po' "troppo" prudente, considerato quello che sa, e' il suo ritornello sulla riproducibilita' del fenomeno al 70% dei casi. E a me, che sono informatico, viene in mente il cliente che mi dice: si, ma tanto quel caso non si verifica quasi mai, perche' mi vuoi fare pagare la gestione informatizzata di quel caso? Perche' "quasi" mai vuol dire che si verifica, quindi e' vero. Viola'.... ti pare una notizia da poco e da tenere fra gli amici del bar?

Ecco, Violante e' (anche) bravissimo a tenere questa notizia tra i soci del circolo. Qualita' evidentemente importante.

robi ha detto...

riccardo
immagina di svolgere una ricerca e ad un certo punto ti ritrovi minacciato o ostacolato.Se fosse un qualsiasi "rompi.."non ci faresti caso.Ma se il personaggio fosse una persona influente e con agganci più che solidi,la questione cambia.In un assemblea lo diresti ad alta voce:-è inutile che proviate.....-,in un articolo lo scrivi. è una maniera per render pubblica la tua preoccupazione.

Daniele Passerini ha detto...

@Tizzie
Fai il dattilografo professionista?? :)
Era pressoché perfetta, fantastico! Se in futuro vuoi continuare a prendere simili iniziative... sai che le vedo molto, molto favorevolmente!
Thank you very much

@Federico
Discutere e parlare di queste cose è senz'altro positivo.

@Zippo
Grazie dall'approfondimento. Banalizzando si potrebbe dire che Rossi in fondo sta portando come Prometeo il fuoco della fusione fredda a tutti mentre Violante lavorerebbe per conto degli "dei"?

@robi
Concordo. Steven Krivit ha scritto quell'articolo per i suoi lettori, per chi ritiene abbia tentato di intimidirlo, per tutelare se stesso.

Daniele Passerini ha detto...

P.S. @robi
Quel che è successo a Mallove docet.

tia_ ha detto...

Infatti Mallove mica è stato fatto fuori nell'89, ma quandi anni dopo, quando non se lo filava quasi nessuno. Quando si dice la correlazione tra gli eventi.

zippo ha detto...

@Daniele: e chi lo sa...

Di certo c'e' che in questi anni abbiamo pagato un gruppo di lavoro con le nostre tasse che se gli fai una domanda qualcosa risponde. Ma la domanda gliela devi fare tu, lui, di suo, non mi pare che abbia mai preso l'iniziativa. E l'argomento non e' di poco conto. La differenza con un Del Giudice e' abissale.

tia_ ha detto...

*quindici anni dopo

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Sì certo, deve essersi fatto ammazzare perché non se lo filava quasi nessuno, per guadagnare un po' di notorietà. Be', cosa dirti di più... che ci vorrebbe Buzz per darti quel che ti meriti!

@Zippo
Meno criptico please. :)

@Mimmo Canino
Scusa, ma un po' per il susseguirsi delle news di oggi, un po' per la mia posta su Aruba in tilt che ancora arranca per tornare alla normalità (la notifica del commento che mi hai lasciato alle 10.21 è arrivato alle 19.26!) mi erano sfuggiti entrambi i tuoi commenti (e probabilmente anche di qualcun altro). Grazie, per le risposte di Rossi che hai riportato dal suo sito... la cosa paradossale è che passano giorni prima che trovo il tempo di andare a spulciare pure sul JONP e rischio di perdermi cose importanti. Però mi sembra che stiamo davvero funzionando alla grande come squadra: e quello che sfugge a me viene sempre segnalato da qualcuno. Ci tengo che il blog mantenga la sua identità, ma mi piace pure che al suo interno ci sia questo spirito di community.

tia_ ha detto...

E per fortuna che dici di capire le persone. Se le capisci come i miei messaggi campa cavallo!

>Sì certo, deve essersi fatto ammazzare perché non se lo filava quasi nessuno, per guadagnare un po' di notorietà.

Ma come fai solo a pensare che io abbia detto una simile bestialità?
davvero, SENZA PAROLE CAZZO!
Ho detto che:
Mallove da dopo il 1989 (quando uscito dal MIT) non se lo filava quasi nessuno. Come diavolo si può solo pensare ad una correlazione tra quello che ha detto e la sua morte?!

Paolo ha detto...

@tia
Ma che senso ha quello che dici?era il fondatore di una rivista in 40 paesi, ed è stato ucciso il giorno dopo la sua lettera... Per di più a bastonate, e tendono ad escludere la rapina, leggi qui
http://www.disinformazione.it/eugenemallove.htm

Phong ha detto...

@tia
"Infatti Mallove mica è stato fatto fuori nell'89, ma quandi anni dopo, quando non se lo filava quasi nessuno. Quando si dice la correlazione tra gli eventi."

Questa è un'obiezione ingenua. Se qualcuno voleva farlo fuori era quasi obbligato ad aspettare questo, cioè che le acque si fossero calmate, altrimenti ne sarebbe uscito un bel polverone. Se lo avessero voluto morto, era la cosa più logica da fare aspettare. Proprio per cercare di non creare correlazione alcuna.

Ma sono sicuro che questi discorsi per te saranno becero "gomblottisimo"... per quanto siano di una logica elementare (per una mente fredda e calcolatrice)...

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Ma non sei madre lingua italiana tu???
La bestialità non l'hai detta, l'hai scritta. Avresti ragione a inalberarti se tu avessi scritto:

Infatti Mallove mica è stato fatto fuori nell'89, quando non se lo filava quasi nessuno, ma [15] anni dopo. Quando si dice la correlazione tra gli eventi.

Ma tu non hai scritto quello, tu hai scritto così:

Infatti Mallove mica è stato fatto fuori nell'89, ma [15] anni dopo, quando non se lo filava quasi nessuno. Quando si dice la correlazione tra gli eventi.

Quindi i casi sono due: o ti ripassi un po' come si coordinano i periodi in italiano o semplicemente riconosci che hai fatto un bel lapsus scrivendo quello che pensi.

Se poi vuoi dire che io e te abbiamo un modo diametralmente opposto di pensare, benissimo: lo ritengo un complimento, credimi!

ant0p. ha detto...

comunque tia ha un grosso merito, è l'unico che riesce a far inalberare daniele:))
su mallove non sono molto sicuro comunque che non ci sia nessun collegamento tra l'89 e il 2004. si vede che nell'89 c'era una risonanza mediatica che non rendeva possibili omicidi mirati, mentre nel 2004 con una risonanza mediatica molto inferiore un'omicidio preventivo di un potenziale personaggio pericoloso per gli insabbiatori (in prospettiva di un possibile ritorno di copertura mediatica dell'argomento, che poi in effetti c'è stato) è pure più ipotizzabile che nell'89. è anche possibile che l'omicidio di mallove fosse stato un tentativo andato a male di rapina, come ho letto altrove, ma è impossibile dimostrare anche questa ipotesi visto che i responsabili non sono ancora stati trovati.

Luigi ha detto...

@ Daniele

BINGO!!

Una tessera dopo l'altra. Con tenacia e caparbietà.

Ma cosa nasconde, ancora, la nebbia ?

1)- Vedo un Rossi "pilota" senza casco ma con grosse "mutande di ferro": pegno imprescrittibile di gratitudine verso chi gliele ha fornite.
2) - I dati calorimetrici ci sono ma... qualcuno se l'è fatta a dosso: aspettiamo che superi il trauma e metta ordine tra le carte!
3) - L'ambiente pullula di personaggi che hanno le scarpe piene si sassolini: devono solo trovare il coraggio di scrivere qualche e-mail o segnalare qualche link (ENEA non è un eroe della mitologia greca).
4) - Hai provato a calcolare il rapporto tra il numero del contattore di visualizzazioni ed il numero di commenti postati? Quanti occhi, quanta "curiosità"!

Avanti così

tia_ ha detto...

Infatti s'è visto chi hanno ucciso: un giornalista nel 2004 che non si filava quasi nessuno.
Non McKumbre (o come diavolo si scrive) o Arata o Fleischmann. Un cavolo di giornalista che dopo l'89 (uscita dal MIT) non aveva alcuna risonanza mediatica.

@daniele
Mi spiace ma sei tu che hai preso un grosso granchio. La prossima volta leggi meglio!!!

Daniele Passerini ha detto...

@ant0p
Trovami uno che mente sapendo di mentire e mi vedrai sempre inalberato. :)

@Luigi
Avanti così, puoi dirlo forte! :)

@Tia
Se potessi alimentare la mia Multipla, invece che col metano, con le risate che mi fai fare, penso che andrei a risate 30.000km all'anno!!! :-D
Arrampicarsi sugli specchi non è facile, ma spruzzarci sopra pure del sapone... SOLO TU!!! :)))))))))))))))))))))))))))))

ant0p. ha detto...

mentire sapendo di mentire è tipico di tutte le ideologie. ma è un mentire che chi lo fa è convinto di farlo perché pensa che ci sia un qualcosa di superiore che giustifica le palle che racconta.
prendiamo il caso di mallove: nessuno sa chi è stato a ammazzarlo e perché. che lo abbiano fatto ammazzare per il fatto di essere un potenziale pericolo nel ritorno della fusione fredda è una possibilità..c'è anche la possibilità che sia stata una semplice rapina casalinga finita male. dire che sicuramente è l'una o l'altra cosa è mentire.
un cicappiano come tia chiaramente si lancia subito a dire che sicuramente non è per la fusione fredda, è talmente ovvio:)) un complottista invece pensa subito a megaintrighi di rettiliani e cose simili..
io purtroppo so di sapere solo che mallove è stato ammazzato..certo però che l'uscita di franchini di qualche tempo fa su qol (quando diceva più o meno che daniele era tignoso come mallove sulla ff) o era una battuta un po' stronza o se no c'è seriamente da preoccuparsi..infatti era stato dopo quella 'battuta' che era stata tirata fuori la questione di mallove.

tia_ ha detto...

>per il fatto di essere un potenziale pericolo nel ritorno della fusione fredda

Ma spero tu stia scherzando.
Cosa credi, che a parte Mallove non ne parlava nessun altro?
Lo sai che c'è una conferenza internazionale tenuta da OGNI anno solo sulla fusione fredda (ICCF)?
Cerchiamo, per cortesia, di vedere il contesto.
Mallove non era nessuno. Solo uno dei tanti (Krivit&co).
L'unica cosa che lo distingueva era la sua uscita nell'89 (dati MIT falsificati), che non avuto alcun impatto a posteriori.
Se uno vuole credere che è stato ucciso per la fusione fredda, benissimo, ma che lo argomenti mettendo di sottofondo il CONTESTO.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
L'unica cosa che si può dire di certo è che Mallove è morto per mano di ignoti. Il punto è che chi conosce il contesto della fusione fredde sa che non è vero quello che tu affermi: cioé che Mallove era un "signor nessuno" ai tempi, lo era per chi non dava alcun credito alla fusione fredda (quelli come te insomma), mentre era un punto di riferimento per chi ci credeva o ci lavorava. Quindi i sospetti che quella morte possa essere stata dovuta al suo "attivismo" non sono provabili (al momento), ma sono del tutto plausibili. Asserire altro, come fai tu, è pura arrampicata a mani nude sugli specchi.

tia_ ha detto...

Era uno dei tanti che scriveva di Fusione fredda&co. Non c'era solo lui.
Pensare di bloccare la ricerca sulla fusione fredda uccidendo un giornalista, quando ce ne sono molti altri, quando ci sono molti molti altri scienziati (che sono quelli che fanno la differenza se i loro espeirmenti funzionano) è semplicemente folle.
Ma del resto morire ammazzati a sprangate e derubati, senza trovare i colpevoli, è una cosa rarissima in un paese a bassissima criminalità come gli USA, no?
Tra una teoria cospirazionalista (senza senso pratico) e un furto, io scelgo il furto. Se vuoi convincermi del contrario, porta le prove. Ah, solitamente è chi fa affermazioni "forti" che deve portare prove a sostegno.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Forse ricordo male io, perciò dimmi dove ho scritto che penso che Mallove sia stato ucciso per bloccare la fusione fredda! Mai detto e mai pensato in questi termini. Quello che penso l'ho ribadito nel commento precedente e non ho altro da aggiungere. Tu come al solito che fai? Pieghi e distorci la logica a tuo consumo. Sostenendo che a tuo parere è stato ucciso per furto, sei tu a fare un'affermazione molto più "forte" della mia: portaci le prove dai!! :)))

tia_ ha detto...

Daniele, non hai ancora capito che quando rispondo non necessariamente mi rivolgo solo a te?
Mi stavo riferendo all'uccisione per "potenziale ritorno della fusione fredda" di ant0p. Cosa appunto senza senso.

ant0p. ha detto...

ma non sono affermazioni forti. non posso portare nessuna prova ovviamente, potrebbe anche essere stato un concorrente interno sulla fusione fredda o la moglie che lo odiava per quanto ne so io:))
ma cercare di escludere a priori un'ipotesi non si può.
in ogni caso era l'ex capo dell'ufficio stampa del mit, mica uno che arrivava dal nulla, poteva benissimo avere informazioni riservate su quello che l'mit poteva aver fatto per insabbiare la ff, visto che era un ambiente che conosceva bene avendoci lavorato all'interno. in realtà aveva già rivelato che dei report erano stati contraffatti, quindi dei nemici in quel campo se li era fatti di sicuro..uno può pensare 'ma perchè questi hanno aspettato il 2004?' che ne so, si vede che prima non c'erano riusciti:)) ma ormai anche se ho visto che hanno arrestato 2 nel 2010 (che però ancora non sono stati condannati), mi sa che non si riuscirà mai a risolvere la questione, più passano gli anni e più diventa difficile ricostruire in modo attendibile le cose.

tia_ ha detto...

@ ant0p
>ma cercare di escludere a priori un'ipotesi non si può.

Non si può nemmeno mettere sullo stesso piano ipotesi che NON possono stare sullo stesso piano.
E tra un complotto di cui non vedo l'utilità (se Mallove aveva qualche prova dell'89 l'avrebbe tirata fuori prima, oltre a *cautelarsi* facendo in modo che venisse fuori se l'ammazzavano) e un semplice furto col morto, beh, scelgo il furto.
Per lo stesso motivo per cui se vedo un crop circle (successo davvero nel mio paese 1 anno fa, c'era pure Mistero! lol) e devo scegliere tra una ragazzata e gli alieni, scelgo la ragazzata. Sono alieni? Provamelo.

Daniele Passerini ha detto...

@Tia
Siccome io precedo sempre i miei commenti con @... tendo a dare per scontato che... lasciamo stare va'! Son contento che ti diverti un po' anche te :)))

@ant0p
Lungi dall'immischiarmi nella vostra singolar tenzone, pardon! :)))

ant0p. ha detto...

@tia
ma chemmefrega dei cerchi del grano:)) ovvio che non possono essere gli alieni. il caso di mallove invece è tutto terrestre. se vuoi fare un paragone con i cerchi nel grano allora dovresti prendertela con uno che ipotizza che mallove sia stato ammazzato dagli alieni:))

Daniele Passerini ha detto...

@ant0p
È più forte di lui, pur di avere ragione piega e distorce la logica a suo consumo... sarebbe un ottimo ministro del governo Berlusconi! Tia ha un futuro assicurato :)

tia_ ha detto...

Ant0p, ovviamente era solo un esempio tra la scelta di una affermazione forte e una molto piu banale.
Ma visto che va di moda dover provare le affermazioni banali invece di quelle forti:

>ovvio che non possono essere gli alieni

Provamelo.

ant0p. ha detto...

>ovvio che non possono essere gli alieni

"Provamelo."

va bene, lo provo al 99.999%. la stella più vicina è alfa centauri a 4.5 anni luce, di pianeti abitati nel sistema solare non se ne sono visti e se fossero abitati sarebbero forme di vita non in grado di mandare segnali e quindi nemmeno di fare viaggi spaziali. altri pianeti che possono essere abitati quasi sicuramente sono a più di 5 anni luce, difficilissimo che un abitante di altri pianeti riesca a recarsi fino a qui.
che ci siano altri pianeti abitati nell'universo è statisticamente quasi sicuro, ma penso che sia difficilissimo (0.0001% da qui a cinque miliardi di anni) che arrivino fino alla terra, magari qualcuno è riuscito pure a fare viaggi spaziali lunghi, che ne so, ma se ci sono, quasi sicuramente sono pochissimi ed è improbabilissimo che, con i miliardi di galassie che ci sono, quei pochissimi arrivino proprio qui. e quindi i cerchi nel grano sono quasi sicuramente solo dei disegnini fatti da qualcuno che vuole dare lavoro a giacobbo:)) poi c'è sempre quello 0.00000000001% che va lasciato sempre anche all'impossibile, ma per essere convinto voglio essere portato dagli eventuali alieni a fare un giro su plutone, gratis e con ritorno in giornata:))

ant0p. ha detto...

e adesso voglio la prova al 99.9999999999% che gli ex-amici di mallove all'mit non c'entrano niente col suo omicidio. ho già detto che non ho nessuna prova che c'entrino, ma almeno un 10-20% a quell'ipotesi mi sentirei di darglielo.

ant0p. ha detto...

altro argomento: in genere sono più numerosi gli omicidi all'interno delle proprie conoscenze rispetto a quelli subiti da esterni che improvvisamente ti beccano in giro. quindi ti concedo massimo 30% per l'ipotesi rapina/balordi e il restante 50%-60% lo lascio per altri motivi, magari anche per altri motivi personali che non c'entrano con la ff.

Daniele Passerini ha detto...

@ant0p
Dico che non ti risponde, come tutte le volte che viene messo con le spalle al muro... oppure al massimo sparerà la solita cazzata per cambiare discorso. Non è che ha poi un vasto repertorio. ;)

ant0p. ha detto...

risposte o non risposte non è un argomento molto appassionante, dispiace per mallove ma preferisco pensare al presente o sul breve termine. se parlo di futuro o del passato tengo conto che sono due argomenti che lasciano il tempo che trovano, a meno che non siano strettamente correlate al presente, ma purtroppo se si parla di morti c'è poco da fare..
piuttosto vedo grossi paralleli tra complottari e cicappiani..in genere chi si somiglia si piglia:))
tutt'e due le tipologie di personaggi sono tuttologi (non c'è argomento in cui non hanno certezze da sparare), conoscono benissimo le tecniche dialettiche e di persuasione, hanno tutto il loro pacchetto preconfezionato di complotti o di debunkate da venderti, sempre lo stesso e da prendere in blocco. se uno osa sminuirli o fare dell'ironia su di loro, ti si lanciano addosso subito cercando di estremizzare in modo romanzato quello che hai detto o fatto (spesso inventandosi o sovvertendo del tutto dei particolari importanti che gli fanno comodo per dipingere il loro quadretto), e cercano subito di farti passare o come un servo dei poteri precostituiti (i complottisti) o come un cerebroleso/paranoico (i cicappiani).
lo scopo di tutto questo è chiaramente di fare proselitismo..tutte le persone (a parte i pazzi totali:)) non si sentono sicuri al 100% su tutto, si ha sempre almeno un dubbio di non aver capito niente o di fare troppo poco per migliorare le cose. e quindi giocano sul senso di colpa.. tipico di tutti i fondamentalisti, anche grillo, per dirne uno:)), si basa su quel giochetto quando lamenta sempre troppa indifferenza nelle persone. chi non se ne rende conto ci casca, chi lo capisce si rende conto che queste insicurezze le hanno tutti e che cercare di sfruttarle a scopo di proselitismo ideologico è un infamata galattica:))

Daniele Passerini ha detto...

@ant0p
Non capirò mai perché tante persone hanno così bisogno di sicurezze, al punto da preferire credere a verità preconfezionate pur di sentirsi sicuri nel condividere le idee di chi ha potere. Mi sa che noi due abbiamo anche questo in comune: conviviamo benissimo con tutte le nostre sacrosante debolezze :)
Buonanotte
e in campana per domani!

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Per onestà nei confronti di chi legge, ho dovuto aggiungere una ulteriore mia nota all'articolo di Steven Krivit tradotto in italiano. Brutta faccenda: non mi piace per niente.

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