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Copyrght Andrea Rampado |
Post di Andrea Rampado
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Vere scie di condensazione di uno stormo di B-17F - le "Fortezze volanti" dell'USAF - sui cieli d'Europa durante la Seconda Guerra Mondiale (USAF photo, riportata da Wikipedia - link) |
Pochi giorni fa mi è stato segnalato tramite
FaceBook (
2) un filmato pubblicato da
Giulietto Chiesa sul suo sito Pandoratv.it (
3). Giulietto Chiesa riporta un filmato con traduzione in italiano dell'intervento del Direttore della CIA
John Brennan al
Council on Foreign Relation il 26-29 Giugno 2016 (
4)(
5). Alla fine del suo intervento il Direttore della CIA John Brennan, introduce
un'idea di progetto di controllo climatico per contrastare l'effetto di surriscalmento globale in atto. Sono in fase di studio e applicazione diversi progetti di geoingegneria per il controllo climatico che sfruttano reazioni chimiche d'alta quota (
4), alcune sono estremamente economiche fino ad ipotizzare un investimento annuo globale di soli 10 miliardi di dollari.(
6)
La tabella sotto riportata proviene da uno studio del 2012 (
6) che analizza i costi per la modificazione dell'albedo in quota stratosferica utilizzando aerei sia di derivazione militare come il bombardiere strategico B-1B che di derivazione civile come il Boeing 747-400.
Come si può notare i costi del Boeing 747-400 sono i più bassi in assoluto, un aspetto interessante è che non è necessario portare grandi modifiche agli aerei in quanto basta modificare la formula chimica dei carburanti utilizzati aumentando la concentrazione di zolfo per ottenere i risultati voluti. Si
ipotizza l'utilizzo di due serbatoi per carburante distinti e separati, in uno il normale jet fuel da utilizzare nelle fasi di decollo e atterraggio, nel secondo il jet fuel arricchito con zolfo da utilizzare nella fase di irrorazione ad alta quota. Questo per evitare da una parte il fastidioso odore di uova marce al suolo prodotto dalla combustione del fuel arricchito con zolfo e dall'altra ottenere un beneficio sui consumi di carburante (
7).
I commenti di Giulietto Chiesa all'intervento del Direttore della CIA
John Brennan, sono interessanti perché mettono in evidenza alcuni punti fondamentali che apparentemente fino ad oggi non erano mai stati chiariti in merito alla questione "scie chimiche" e loro utilizzo. Ci sono però alcune considerazioni che a quanto pare prima di essere espresse non sono state opportunamente approfondite.
Giulietto Chiesa sostiene che
John Brennan è male informato in merito al fatto che le operazioni di aereosol avvengono nella fascia atmosferica compresa tra i 12 mila e i 50 mila metri di quota, la stratosfera.
Giulietto sostiene che nessun aereo civile o militare può volare in questa fascia, probabilmente perché parte da una assunzione sbagliata ipotizzando sistemi di irrorazione che devono forzatamente operare al limite massimo stratosferico di 50 km, mentre esclude il fatto che la maggior parte degli aerei civili e la quasi totalità degli aerei militari con motori jet, volano proprio al limite minimo della stratosfera che ai poli si trova a circa 8 km di altezza e all'equatore a circa 18 km. Infatti lo studio sopra riportato indica proprio le quote minime della stratosfera come oggetto di studio, sperimentazioni e analisi dei costi (
6). Uno studio del 2012 che di fatto conferma le parole del Direttore della CIA
John Brennan che risulta a questo punto tutt'altro che male informato; se questo non dovesse bastare esistono altri studi precedenti (
8) che dal 2009 ipotizzavano nell'analisi dei costi anche l'utilizzo di proiettili di artiglieria e tecnologie più esotiche come la costruzione di torri alte fino a 114 km poste all'equatore, che ci da un'idea di come si sia evoluto in questi ultimi anni lo studio e l'applicazione di metodi di controllo climatico, scartando le ipotesi più ardite e confermando le pratiche più semplici e meno costose.
Devo ammettere che Giulietto Chiesa ha riportato un documento estremamente interessante che di fatto apre - forse in senso negativo - un vero e proprio vaso di Pandora. Infatti prendendo spunto da quanto riportato da lui e dall'intervento del Direttore della CIA, in questi giorni ho avuto modo di approfondire un tema, quello delle scie chimiche, che altrimenti sarebbe ancora confinato (per quanto mi riguarda) tra le dicerie vere e non vere nel grande calderone della disinformazione.
Scavando nella memoria, sempre riprendendo le parole di Giulietto Chiesa, mi preme ricordare che non è questa la prima volta al Mondo che viene palesemenete confermata l'esistenza di un programma di geoingegneria che utilizza aerei per l'irrorazione dei cieli. Mi sento di affermare che una prima evidenza storica pubblica l'abbiamo avuta nel 2007, esattamente il
22 Aprile il "
The Telegraph"(
9) titolava "How we made the Chernobyl rain". L'articolo in questione racconta come al 20° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, in Russia è stato premiato con la medaglia di eroe nazionale il Maggiore dell'aeronautica russa Aleksei Grushin per avere impedito la ricaduta radioattiva sulla città di Mosca e altre città russe utilizzando sistemi di geoingegneria sviluppati da ricercatori e scienziati russi. In pratica con una flotta di MIG hanno bombardato la nube radioattiva di Chernobyl per provocare artificialmente la pioggia. Pioggia radioattiva che come sappiamo bene è ricaduta sulla Bielorussia. Ho ancora ben chiaro nella mia memoria il salto sulla sedia che ho fatto quando ho visto il documentario della BBC su SKY circa 6 anni fa, con annessa intervista al Maggiore dell'areonautica russa con tanto di medaglia al petto. Ancora oggi migliaia di bambini bielorussi vengono ospitati in Italia da volontari nel periodo estivo per vivere alcuni mesi all'anno in un ambiente non radioattivo per permettergli di ripulire il sangue e scongiurare l'insorgere di tumori. Un disastro nel disastro che probabilmente avrebbe avuto conseguenze ben peggiori se la nube radioattiva fosse ricaduta in città densamente popolate come Mosca e Novgorod. Hanno scelto il male minore probabilmente, ma chi ha deciso? Una curiosità; lo stesso anno, il 2007 in cui compare l'articolo del "The Telegraph", Bill Gates annuncia di finanziare ricerche di geoingegneria, di cui un articolo uscito su "Scienze Inside" 4 anni più tardi (
12).