La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione.
(Niccolò Ghedini, novello Macchiavelli...
di nome di battesimo e di fatto!)
Son nato in una democrazia, ma oggi temevo di risvegliarmi in un principato.
Doverosamente la Corte Costituzionale ha ribadito che la legge è uguale per tutti e ha respinto al mittente il delirio del principe del foro Gaetano Pecorella: "Il premier non è primus inter pares come vuole la tradizione liberale, ma primus super pares". Che abominio!!!
Sì, lo sanno anche i bambini che nell'applicazione concreta la legge spesso non è uguale per tutti: per i ricchi è un po' più uguale e per i poveri un po' meno. Ma già ponendoci mete e idealità altissime finiamo a colpire ad altezza uomo, figuriamoci se oggi la disuguaglianza fosse stata perfino resa costituzionale! Avremmo gettato la democrazia alle ortiche, peggio, sottoterra...
Invece sottoterra se ne è meritatamente andato l'indegno Lodo Alfano. Riposi in pace.
Un dubbio. Il sommo avvocato Niccolò Ghedini per difendere il Lodo ha sostenuto che senza di esso Berlusconi non potrà svolgere le sue funzioni istituzionali di capo di governo, in quanto l'attività difensiva nei processi in cui è coinvolto gli occuperà tutto il tempo. Verissimo, in qualunque altra nazione del mondo un siffatto leader si sarebbe già dimesso. Ma in area PdL di dimettersi non ne vuol sapere proprio nessuno. Nemmeno gli onorevoli Ghedini e Pecorella, che pur occupandosi a tempo pieno della difesa di Berlusconi percepiscono stipendio da parlamentare... povera Italia, in che mani senza vergogna siamo.
2 : commenti:
EVVIVA! La cosa che mi ha commosso di più è il pensiero che i "nostri padri" per difendere la democrazia e tutti noi,hanno steso un documento come la costituzione italiana valido e lugimirante.
Noi abbiamo l'impegno morale di difendere i loro principi.
Un'iniezione di fiducia, anche se temo che cambierà poco, almeno nell'immediato!
Ciao Daniele :)
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