
I più prendono a modello della politica - ahimè - il tifo: si parteggia con la "destra" o con la "sinistra" con la stessa categoricità e inconciliabilità con cui si è milanisti o interisti, del Toro o della Juve, della Roma o della Lazio. Si noti bene che in questo tipo di tifo - che non a caso spesso sfocia in violenza - vanno a farsi friggere lo spirito decubertiano e la competizione leale su cui si dovrebbe basare lo sport. Anche la TV non fa che proporci (ritengo volutamente) un modello di "dialogo" che è un non-dialogo dove s'impone chi urla più forte o chi dice la battuta più ad effetto, scivolando sulla superficie emotiva dei problemi, piuttosto che affrontarli con sano buon senso o argomentazioni ragionevoli. Ma la politica (da πολις, città) dovrebbe essere tutt'altro, sia nella forma che nella sostanza: dovrebbe essere tutto ciò che riguarda la vita pubblica dei cittadini, specie quando si tratta di mediare opinioni differenti e fare scelte che ci influenzano tutti. Mi pare ottima la definizione proposta da Wikipedia: "la politica è quell'attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali". Solo in questo senso m'interessa la politica. In questa accezione mi sta bene che questo possa essere considerato un blog che tratta anche di politica e non sentirmi in colpa quando mi va di condividere le mie opinioni, specie quando sento che la Res Publica viene guidata in modo poco sensato.
3 : commenti:
Quoto, quoto, quoto!
D'accordissimo con te Daniele...anzi di più...ma sarà una sorpresa...!
Ciao e buon lavoto
Franca
Aggiungerei anche che chi "crede" di parteggiare per la destra o la sinistra in realtà non sa nemmeno che vuol dire parteggiare. Hai detto che "si parteggia con la "destra" o con la "sinistra" con la stessa categoricità e inconciliabilità con cui si è milanisti o interisti, del Toro o della Juve, della Roma o della Lazio", ma non è così. Si parteggia molto di più per le squadre di calcio, dove veramente c'è una distinzione palese, piuttosto che in politica...dove le parole "destra" e "sinistra" fungono da specchietti per le allodole. Sono parole illusorie...i politici le sfruttano solo per il loro fondamento storico, ma in realtà che distinzione c'è oggi?
@Donnachenina
:-)
@MKB
Mmmmh, più ci penso e più il paragone tifo calcistico e "passione politica" mi pare invece funzionare. Proprio unendo le mie considerazioni alle tue.
Dei fondamenti storici, degli ideali e valori che hanno originato le politiche di "destra" (liberiste) e quelle di "sinistra" (socialiste) la maggioranza della gente non sa più niente. Gli stessi politici di mestiere (e ormai ovviamente definisco tale anche Berlusconi) non li conoscono o fanno finta di non ricordarseli o non sanno più comunicarli.
Alla fine la divisione tra interisti e milanisti, juventini e granata, laziali e romanisti ecc. riguarda solo le tifoserie, e non mi riferisco tanto a chi va allo stadio quanto a chi paga gli abbonamenti delle TV satellitari per guardare le partite, i consumatori del business del calcio. Le squadre fanno parte tutte di un medesimo "cartello" che si divide il "mercato": mettono in campo lo spettacolo messo in vendita, nient'altro. Lo spirito dello sport esiste quanto esistono ancora i valori e ideali della politica: praticamente zero! Si tratta solo di soldi e/o potere.
Lo stesso discorso vale per la F1, la MotoGP ecc... ma io stesso (almeno finché non sarò costretto a pagare per guardarle) mi ci appassiono.
Tornando alla politica... ci vorrebbe davvero di riazzerare tutto e ripartire dalla partecipazione alla vita del quartiere da parte di tutti. Serve costruire una nuova leva politica (abolirei dal lessico e dalla società qualsiasi classe politica) fatta di cittadini NORMALI e con tanto BUON SENSO, senza fanatismi e partigianerie. Riusciremo a trovare il modo?
Posta un commento
N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).