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sabato 14 marzo 2009

ionoi = ubuntu !

Quando ieri sera la mia nuova amica Elisa mi ha mostrato questo libro e il suo titolo così familiare, beh è stato un bel colpo! Ne ignoravo l'esistenza, tanto più ignoravo l'esistenza del termine ubuntu che distingue la collana in cui è stato pubblicato: un fantastico concetto di origine africana che pure io avevo riassunto in ionoi, ma come frutto di una riflessione del tutto personale. Una piccola ferita narcisistica, superata subito dall'orgoglio e dalla consapevolezza di avere attinto, inconsciamente, a una immensa antica sorgente.
ionoi
Voci di amore e umanità
Introduzione di Desmond Tutu  
A cura di Geoff Blackwell
EdiCart, Legnano (MI), 2007 libro fotografico - 200 pp. - 25x29x2,5cm - 39,00€  

"Un grande progetto fotografico che fornisce un contributo eccezionale alla collana Ubuntu, mostrando immagini d'amore, bontà, tolleranza, speranza e compassione, catturate dai migliori fotografi del pianeta."

N.B. I diritti d'autore derivanti dalla vendita di questo straordinario libro fotografico, sono devoluti alle istituzioni caritatevoli indicate dall'Arcivescovo Desmond Tutu, che è autore della seguente introduzione all'opera:
Secondo la cultura e le tradizioni della mia terra, la lode più grande che si possa fare a qualcuno è "Yu, u nobuntu", che significa riconoscere che quella persona possiede davvero questa meravigliosa qualità: ubuntu. Essa fa riferimento alle sue azioni nei confronti degli altri esseri umani, ha a che fare con il modo in cui quella persona considera gli altri e come vede se stessa all'interno delle sue relazioni più intime, le relazioni familiari, e all'interno della comunità nel senso più allargato. Ubuntu rimanda a un principio fondamentale della filosofia africana: l'essenza di cosa significhi essere "umani". La definizione di questo concetto consta di due parti. La prima significa che la persona è gentile, ospitale, generosa, affettuosa, premurosa e compassionevole. In altri termini, qualcuno che userà le proprie energie in favore degli altri - i deboli, i poveri e gli infermi - e che non s'approfitterà di nessuno. Questa persona tratta gli altri così come vorrebbe essere trattata e, proprio per questo, esprime anche la seconda parte del concetto, che riguarda la sua apertura, la sua magnanimità. Condivide il suo valore e, comportandosi in questo modo, riconosce la mia umanità, che diventa indissolubilmente legata alla sua. Le persone con ubuntu sono affabili e disponibili, il loro atteggiamento è amichevole e bendisposto, non si sentono minacciate dalla bontà degli altri, perché la loro autostima e il loro valore derivano dalla consapevolezza di appartenere a un insieme più grande di loro. Riformulando l'espressione cartesiana "Penso dunque sono", ubuntu direbbe: "Sono umano perché ne faccio parte". In altre parole: "Una persona è una persona grazie ad altre persone". Nessuno viene al mondo già completamente formato. Non sapremmo come fare a pensare o a camminare, a parlare o a comportarci, se non lo imparassimo da altri esseri umani. Abbiamo bisogno di altri esseri umani per essere umani. Un essere umano solitario e isolato è una contraddizione in termini . Poiché abbiamo bisogno l'uno dell'altro, è nostra inclinazione naturale essere collaborativi e aiutarci. Se non fosse cosi, la nostra specie si sarebbe estinta già da molto tempo, divorata dalla nostra stessa violenza e ostilità. Ma non è successo. Siamo andati avanti, nonostante il male e le guerre, che hanno seminato così tanta sofferenza e miseria nel corso dei secoli. Siamo andati avanti, perché ci sforziamo di raggiungere l'armonia e la comunione, e una comunione non solo tra i vivi, ma che onori anche i nostri antenati. Questo legame con il passato ci dà una sensazione di continuità: la sensazione d'aver creato, e di continuare a creare, società destinate al bene più grande, e di cercare sempre di superare qualsiasi cosa sovverta i nostri propositi. Le nostre guerre finiscono, e noi cerchiamo sempre di guarire. E, tuttavia, rabbia, risentimento, desiderio di vendetta, avidità e persino l'aggressiva competitività che governa così tanta del nostro mondo contemporaneo, intaccano e mettono a repentaglio la nostra armonia. Ubuntu fa capire che coloro che cercano di distruggere e disumanizzare, sono loro stessi delle vittime. Vittime, di solito, di un costume dilagante, che si tratti di un'ideologia politica, di un sistema economico, o di una convinzione religiosa distorta. E, di conseguenza, sono disumanizzati esattamente quanto coloro che essi stessi calpestano. Mai questo fu più evidente che durante gli anni dell'apartheid in Sudafrica. Tutta l'umanità è interconnessa. Dunque, l'umanità di coloro che hanno perpetrato i crimini dell'apartheid era inesorabilmente legata a quella delle loro vittime. Ogni qualvolta hanno disumanizzato un altro, infliggendogli dolore e sofferenza, essi hanno disumanizzato se stessi. E, in effetti, all'epoca dissi che gli oppressori erano disumanizzati tanto quanto, se non ancor di più, gli oppressi. In che altro modo potreste interpretare le parole del Ministro della Pubblica Sicurezza, Jimmy Kruger, quando venne a sapere della morte del leader di Coscienza nera, Steve Biko, in prigione. Di quell'assassinio, esito delle torture inflitte al prigioniero, Kruger disse: "Mi lascia del tutto indifferente". Non potrete non chiedervi che cosa sia successo all'umanità - l'ubuntu - di qualcuno che abbia potuto esprimersi in modo tanto insensibile sulla sofferenza e la morte di un altro essere umano. E fu altrettanto chiaro che guarire da questa situazione avrebbe richiesto magnanimità da parte delle vittime, se doveva esserci un futuro. Sapevo che la fine dell'apartheid avrebbe messo ubuntu alla prova. E, tuttavia, non ho mai dubitato del suo potere riconciliatorio. In effetti, ho spesso richiamato le parole di un uomo di nome Malusi Mpumlwana, uno dei compagni di Biko, che, persino mentre la polizia lo stava torturando, guardò i suoi aguzzini e comprese che anche loro erano degli esseri umani, e che avevano bisogno di lui "per aiutarli a recuperare l'umanità che [stavano] perdendo". È questa l'essenza di ubuntu, ed è apparsa chiaramente durante le audizioni della Commissione per la Verità e la Riconciliazione in Sudafrica, a metà degli anni '90 del secolo scorso. Le vittime hanno perdonato i loro aguzzini e hanno perdonato anche tutti coloro che, non facendo nulla, hanno sostenuto l'apartheid. Alcuni di coloro che avevano perpetrato quei crimini hanno confessato e chiesto perdono, e sono stati amnistiati. Questo perdono non è stato dettato dall'altruismo. È stato necessario per riguadagnare la propria dignità ed umanità, e concedere entrambe anche a coloro che avevano agito da oppressori. Ouest'espressione di ubuntu ha dimostrato che l'unico modo in cui possiamo essere umani è assieme: l'unico modo in cui possiamo essere liberi è assieme.
Emerito Arcivescovo Anglicano di Città del Capo

Vi invito infine a rileggere l'articolo di Jacopo Fo sui tribunali del perdono sudafricani che due anni fai ospitai su queste pagine web: alla luce delle parole di Tutu acquista ulteriore profondità.

6 : commenti:

Surrealina ha detto...

Io non so se sono "ubuntu" o meglio a volte mi sembra di esserlo a volte molto meno, ma (domanda) se tu sei un po' "ubuntu" (come credo) perché hai bypassato la mia richiesta di aiuto per il prossimo trasloco?
Ti dò una seconda possibilità: ho saputo ieri che il 19 di luglio in quel di Perugia ci sarà Donna Summer. Non è escluso che possa pensare di venirci insieme a un amico o due. Ci daresti a suo tempo qualche suggerimento per l'accommodation? Buona giornata Dani. ;)

Daniele Passerini ha detto...

Sorry per l'inevasa richiesta d'aiuto, ho appena provveduto!

Ma colgo anche la seconda possibilità: la soluzione è un 3 stelle nella centralissima Via dei Priori (nel cuore del centro storico) dove lavora una mia amica.
Fino a una persona posso ospitare pure io (ho un divano letto).

Buona giornata a te... oggi per me sarà particolarmente tirata!

Anonimo ha detto...

Ho parlato del termine ubuntu proprio rispondendo ai commenti ad uno dei miei ultimi post.
Dovresti cercare di vedere il film "I am because we are" sul Malawi, se ce la fai a vederlo è bellissimo (per me è stata dura).

Surrealina ha detto...

Spero non ti dispiaccia se ti linko questo post ... cià. ;)

Daniele Passerini ha detto...

@Simo

Visto che m'esclami palindromamente, io raddoppio! ;o)

wow, ionoi... wow!

@Arte

Grazie della segnalazione... le cose arrivano quando è il momento. Di certo ionoi/ubuntu è un archetipo... e sono fiero di avervi attinto senza saperlo!

@Surrealina

E me lo domandi! :o)

nadia scardeoni ha detto...

http://ubuntu.splinder.com/home?from=8
aH MA ALLORA ANDIAMO D'AMORE E D'ACCORDO!!
ho diffuso in rete UBUNTU, http://ubuntu.splinder.com/ , dal 2004..

UBUNTU
FORO MUNDIAL DE REDES DE LA SOCIEDAD CIVIL
FORO MONDIALE DELLE RETI DELLA SOCIETA' CIVILE

UBUNTU
es una antigua palabra africana para designar humanidad -compartir, tener cuidado y estar en armonía con toda la creación.
Como ideal, promueve la cooperación entre individuos, culturas y naciones.
UBUNTU
è una antica parola africana che sta a significare "humanitas" - il condividere, l'avere cura e l' essere in armonia con tutto il creato.
Come ideale , promuove la cooperazione fra le persone, le culture e le Nazioni
------------

Note
a cura di
nadia scardeoni
UBUNTU FORO MUNDIAL DE REDES
DE LA SOCIEDAD CIVIL
http://www.reformcampaign.net/index.php?pg=comite_fitxa&comite=italia&lg=eng

Contacts of Focal Points in Italy
Verona
Nadia Scardeoni
giopal84@tin.it


Interlinea http://www.edscuola.it/interlinea.html
orti & giardini http://ortigiardini.splinder.it
MLD
Laboratorio Maieutico Dolciano http://lmd.splinder.it
UBUNTU
compare nel preambolo della Costituzione provvisoria sudafricana del 1993
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