Avete mai osservato come le persone che raccontano bugie d'abitudine non se ne sentano in colpa, ma anzi, colte in fragrante, si sdegnino e si arrampichino sempre più sugli specchi tentando di negare persino l'evidenza? Resto sempre sbalordito di fronte ad atteggiamenti siffatti. Non è soltanto un eccesso di ingenuità mia, è che dietro questo stupore soggiace il medesimo meccanismo. Si tende infatti a credere che gli altri pensino e sentano alla nostra maniera, nonostante l'esperienza insegni che non sempre è così. Fatto sta che chi racconta bugie - fino a recitare pezzi di vita non vera - in fondo pensa che gli altri facciano altrettanto e che dunque debba essere ancora più scaltro di loro. Chi tende a simulare, a dire qualcosa per dirne un'altra, non può fare a meno di arzigogolare "dietrologie" sul comportamento degli altri. L'altra faccia della medaglia è che le persone sincere - quelle che si sentono in colpa anche a raccontare una bugia piccola piccola! - faticano a immaginare che altre persone possano non farsene alcuno scrupolo! In realtà sto parlando - molto alla buona e tangenzialmente - del meccanismo (psicoanalitico) della proiezione e si potrebbero fare molti altri esempi. Chi tende a giudicare gli altri si picca immediatamente se qualcuno gli fa semplicemente da specchio: "Ah, vedi, tu mi giudichi!". Chi ha un carattere aggressivo si sente aggredito quando qualcuno esprime un'opinione diversa dalla sua. E così via. Più che stupirsi tocca accettare che è così. La realtà oggettiva è per principio una costruzione soggettiva elaborata dalle nostre funzioni cognitive (o se volete dal quid della nostra anima): ogni persona ha una propria personale visione del mondo e della vita che - a livello di convenzioni e interazioni sociali - si sovrappone alla meno peggio a quella degli altri. Più i rapporti tra gli individui si fanno profondi e più emergono le sfumature differenti, e persino i colori, con cui dipingiamo la realtà. Questo non è un male, anzi, è un arricchimento. Ogni persona porta sulle proprie spalle un pezzetto della verità del mondo, per questo ogni incontro, ogni scambio, ma anche ogni scontro e ogni diverbio, può essere fonte di crescita e di ampliamento di orizzonte...
P.S. L'inserimento di questo post nella categoria "sotto il velo di Maya" suona un po' pretenzioso: diciamo che questa è solo una sbirciatina attraverso le trame del vita. A veder quel che c'è dall'altra parte del velo ce ne corre!
P.S. L'inserimento di questo post nella categoria "sotto il velo di Maya" suona un po' pretenzioso: diciamo che questa è solo una sbirciatina attraverso le trame del vita. A veder quel che c'è dall'altra parte del velo ce ne corre!
2 : commenti:
..in questo post parli di qualcosa che ti è accaduto veramente, di una persona bugiarda che hai incontrato, oppure dissertavi semplicemente in merito all'onestà?
bacio..
Ciao Beatrice, felice di risentirti e ti rispondo subito.
Per come sono fatto riesco difficilmente a dissertare in astratto: parto sempre da circostanze che mi sono accadute veramente (magari più volte e in forme diverse) e rifletto su quello che mi sembra - con tutte le prudenze del caso - "generalizzabile".
Così nel post ho condensato insieme alcuni episodi che mi sono capitati, riferiti a diverse persone.
Ti va di dire qualcosa sulla questione (nel post ho espresso soltanto la mia opinione) e portare la tua esperienza?
Ciao
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