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venerdì 14 giugno 2013

Scienza: quale responsabilità?
(autore: gio)

Jan Hendrik Schön
Lo spunto di queste mie poche righe - che su cortese invito di Daniele sottopongo alla vostra attenzione - nasce da una riflessione a cui mi ha portato Mario Massa mettendomi a conoscenza di un caso che ignoravo del tutto: il caso” Schön alla Bell” (trovate una descrizione esaustiva dei fatti qui).
In due parole: si tratta della vicenda di uno scienziato tedesco, Jan Hendrik Schön, passato alla storia per una serie di rivoluzionarie scoperte, pubblicate su quotate riviste scientifiche, poi rivelatesi completamente false.
Le conseguenza per Schön sono state, oltre all’evidente totale perdita di credito presso le istituzioni scientifiche e i suoi colleghi, il ritiro del titolo di dottore per condotta disonorevole.
Abbiamo un caso emblematico di contraffazione di dati scientifici, contraffazione di cui aveva tratto vantaggio Schön all’inizio, a svantaggio però delle riviste su cui aveva pubblicato e delle istituzioni e società per cui aveva lavorato.
Paul Krugman
La comunità scientifica, seppur con ritardo, ha messo in atto delle sanzioni per rimediare a una situazione fuori controllo. Dunque all’interno del proprio campo d'azione la scienza sembra in grado di autoregolamentarsi e porre rimedio ad una situazione anomala.
Ma cosa dire di quando la scienza ha influenza ed effetti al di fuori del proprio campo d'azione? Quando cioè ha effetti sulla vita reale di tutti i giorni, quando  sconfina nel mondo del “Negotium”. Quali sono allora i rimedi? Ma soprattutto in questi casi, c’è una responsabilità della scienza e soprattutto, se c’è questa responsabilità, di che responsabilità si tratta?
Kenneth Rogoff e Carmen Reinhart
Il fatto che mi ha condotto a questa riflessione è una querelle, di grande attualità su tutti i giornali mondiali, ovvero la forte polemica innescatasi tra il nobel Paul Krugman e gli economisti Reinhart e Rogoff, i due grandi teorici della politica dell'austerità. Nello studio su cui si fonda la loro tesi, lo studente Thomas Herndon ha trovato un errore talmente grave da minarne evidentemente le conclusioni e quindi la stessa teoria.
Thomas Herndon
Ebbene quello studio errato, ha condizionato l’economia e la vita degli Stati e degli individui degli ultimi anni.
Qui non siamo in presenza di un caso di contraffazione dei dati, ma possiamo certamente parlare di un caso di grave negligenza, quello si. Da tale situazione non si è forse generato un danno certo per tutti noi, per i nostri portafogli e che forse si ripercuoterà sui nostri figli?
Questo mi porta a fare una considerazione sul grande privilegio che ha la scienza: una libertà e un potere di espressione illimitato e una responsabilità limitata.
Quindi mi domando e domando anche a voi: è giusto che spetti alla scienza questo privilegio di responsabilità limitata, se non quasi nulla?
Nel campo dell’imprenditoria, del lavoro e della libera professione ci sono norme e regole da rispettare e un falso o un caso di grave negligenza sono spesso sanzionati amministrativamente o penalmente; qualora oltre alla violazione delle norme si provochi un danno si può adire la giurisdizione competente per ottenere il risarcimento del danno subito.
La sentenza de L'Aquila
Tutto questo non sembrava toccare minimamente la scienza o per lo meno fino a poco tempo fa non era mai successo, fintanto cioè che il tribunale dell’Aquila - con la nota sentenza n. 480/2012 (qui riportata integralmente) - ha condannato tutti i componenti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi, imputandogli colpe consistite in negligenza imprudenza e imperizia.
Lungi da me esprimere un giudizio sulla correttezza o meno di questa sentenza non ancora definitiva; è evidente che i magistrati si sono posti il problema della responsabilità personale di questi scienziati, ma in senso lato a salire sul banco degli imputati è la scienza stessa.
Evidentemente questa sentenza costituisce un precedente, che ribalta e mette in crisi il postulato da me enunciato poc'anzi: ovvero una libertà e un potere di espressione illimitato e una responsabilità limitata se non quasi nulla.
E allora la domanda che mi pongo e giro anche a voi è questa: per tutela della scienza e del lavoro degli scienziati in primis, non è forse venuto il momento che siano normate e definite le responsabilità della scienza stessa quando interferisce sulla vita della società e delle persone?

22passi.blogspot.com: post n. 2138 (-84)

245 : commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 245 di 245   Nuovi›   Più recenti»
Silvio Caggia ha detto...

@fabio crestani
E' il concetto di pre-print che va rivisto...
Propongo che tutti i documenti che su arxiv hanno versione superiore ad 1 vengano cancellati in quanto non scientifici... :-)
Se vuoi scrivere un pre-print lo devi scrivere subito in bella copia e non cambiarlo piu'... :-)
Anzi, a quel punto non devi scrivere proprio nessun pre-print, aspetta che una rivista seria ti pubblichi... :-)
Quindi arxiv va abolito direttamente, tanto contiene solo cazzate... :-)
Prendi un registratore, chiedi a go katto se e' daccordo con questa conclusione, poi sbobina e vadrai che ti avra' detto di si'... :-D

Unknown ha detto...

Crestani, non è che semplicemente "non si usa". Non si è mai fatto di dire a posteriori di aver fatto una misura test prima, dopo che della misura principale si è sollevata una certa critica. O tu nel primo report trovi almeno un accenno a quel test preliminare o quel test non è stato fatto. Punto. Si arriva così alla stessa questione della certificazione che Levi fece un po' dopo della presenza di una certa sonda nel test. Proprio per quel precedente, Levi dal punto di vista della sua onorabilità scientifica è parecchio inguaiato, a prescindere da quanto "luminare" sia e da quanto seriamente abbia lavorato oggi come ieri.

Daniele Passerini ha detto...

@Go Katto
Sei infaticabile, un vero mulino a vento... ma forse un po' sfaticato devi essere se hai tutto 'sto tempo di stare nella curva della Roma a urlare slogan laziali e inveire contro le punte della "maggica"! :D
Ti dedico con tutto il cuore la n. 3 ("Ah sì?") nella speranza (è sempre l'ultima a morire) che ti si accenda una lampadina...
http://22passi.blogspot.it/2007/10/4-perle-da-101-storie-zen.html
Buona notte

Fabio Crestani ha detto...

@Silvio
quindi se io postulo che Levi abbia accidentalmente ingerito funghi allucinogeni e lui integra il report precisando che non ha mangiato funghi possiamo dargli del cialtrone giusto?

Silvio Caggia ha detto...

@go katto
"O tu nel primo report trovi almeno un accenno a quel test preliminare o quel test non è stato fatto."

Prova a ricercare nel report originale una frase tipo l'alimentazione era "under control"... A me sembra che c'era scritto qualcosa del genere quando l'ho letto... Ti basta?

Robbins ha detto...

@piero41
Boom! Si calmi, le scoppia la vena, altro che Bomba. Adesso abbiamo la petizione degli affetti. Siamo adulti e in pubblico. Vuole finire nel paradiso dei cretini? Quello del napalm cattivo e della bomba atomica buona e umanitaria? Faccia Lei.
Se volessi darle un consiglio le suggerirei di limitarsi ad argomenti meno critici rispetto alla sua intelligenza. Su certe cose io, il tuttologo, non transigo. Si compri Anders, che non è un pericoloso facinoroso comunista come me, e se lo legga, che è meglio.

Fabio Crestani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Grazie Daniele, la storia si fa leggere. Poi io sono occidentale e la morale che ne traggo forse non è quella che l'autore cercava di trasmettere: a cedere agli adolescenti ci si rimette in tanti, neonati compresi. E dire che un semplice test del dna avrebbe chiarito ogni cosa subito. Oh già, allora non c'era! E tu pensa che ai giorni nostri pare non esistano le calorimetrie. Accidenti, se ci giochiamo l'onore certificando il falso, come quella giovane, stiamo inguaiati forte. Dillo al tuo amico.

Silvio Caggia ha detto...

@crestani
Doveva quantomeno indicare che l'alimentazione (cibo) di tutto il gruppo (di professori) era "under control" :-D
Poi rossi ha specificato che i professori non hanno accettato nemmeno di farsi pagare le spese di viaggio o di farsi accompagnare in aereoporto... Ma un tramezzino ed una cocacola gliela avra' pur offerta... E chi ci dice che non ci ha messo un po' di acido lisergico dentro? :-D

A parte gli scherzi, io dal punto di vista scientifico non considero scientifici nemmeno i test di celani, almeno finche' non specifica e viene riprodotta anche la procedura per fare il filo... Ma per fortuna non ho solo quel punto di vista!

Unknown ha detto...

Crestani, hai mai fatto una ricerca scientifica ? Dico di quelle i cui risultati si vuole pubblicare su rivista che non sia proprio il giornalino della scuola...Sai quelle ricerche che richiedono di solito una certa preparazione non soltanto delle persone che vi prendono parte, ma anche dell'ambiente sperimentale. Hai presente? Quelle dove si fissa un certo numero di variabili, dove si fanno enne test anche per essere sicuri di averle fissate bene, ma soprattutto perché a nessuno dei reviewers venga in mente che potresti non averle fissate bene (magari proprio trascurando qualcosa che stava lì, sotto il tuo naso e là per là non vedevi). Sai quelle ricerche dove raccogli i dati grezzi per ore e per giorni, sempre misurando anche le condizioni al contorno, perché poi, quando avrai raccolto tutti i dati che ti servono, dovrai analizzarli anche in funzione delle eventuali variazioni al contorno? Hai presente? E secondo te, un team che si fa un mazzo così (e ce ne sta ancora altrettanto che ti risparmio), poi si dimentica di dire fin dalla prima stesura del lavoro che ha fatto certe misure?
Per carità, se stavi parlando di una ricerca tra studenti delle medie...

Paul ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

>alla fine più che una questione scientifica è una questione di formalismi e burocrazia.

Giusto, e un'amaro, più è amaro e piu fa bene e si stava meglio quando si stava peggio. Che non ci son più le mezze stagioni l'ho già detto?

Ohhhhmmmmmmmmmm

Anonimo ha detto...

> una questione scientifica è una questione di formalismi e burocrazia.

Come non quotarti! Sti scienziati che invece di concentrarsi sul sodo, per farsi belli si perdono a ricopiare in bella e riempire di inutili fronzoli i loro lavori.
Ma che eliminare Arxiv! Bruciamo Nature e le altre riviste più quotate, dove scrivono solo i baroni della scienza e i loro paraculi.
E aggiungo "un amaro più è amaro e piu fa bene" e "si stava meglio quando si stava peggio". Delle mezze stagioni l'ho già detto?

Ohhhmmmmmmmm



piero41 ha detto...

@Robbins
Vede nei post precedenti le avevo chiesto una risposta da persona che poteva aver vissuto la cosa dall’interno sulle conclusioni del prof Del Giudice per inquadrare e capire moltissime importanti fenomeni attorno alla FF. “ beh allora mi vien da credere che le ipotesi del prof. Del Giudice sull’affossamento militare della FF siano reali e che su questi decision maker agì nelle varie nazioni il mascheramento di questi militari.”
http://www.rivistapaginauno.it/Piccole-bombe-nucleari-crescono.php

Nonostante ripetuti solleciti Lei non ha mai risposto. Soggettivamente ho cocluso o che non le era permesso (?) o che non era in grado di darmi una sua valutazione sulle conclusioni di Del Giudice visto che rispondeva con le solite banalità :“il sistema di affondarla [la FF]si trova subito, e con gran eleganza. “ basandosi sull’affarismo e certa corruzione nel sistema della ricerca .
Quella per me sarebbe stata una risposta molto importante per capire e giudicare tanti aspetti della realtà storica ed attuale militare e politica ..... ma niente!


In questo post avevo notato sin dall’inizio delle asserzioni che non ritenevo corrette fuori dei contesti temporali e storici dove si erano sviluppate e le ho discusse con altre persone...
“Ad esempio Einstein ha scritto la matematica tra la relazione massa, materia poi i militari ci hanno fatto fatboy e la hanno sganciata su una città abitata da civili, qui ti chiedo di chi è il crimine?”



Poi è arrivato lei fuori contesto a far scena lacrimosa con 15000 disperati bimbi jap eredi degli effetti di quelle bombe. A me che le facevo notare che quelle 2 bombe avevano salvato concretamente decine di milioni di japponesi e che inoltre a differenza dei jap nessuno ha mai fatto statistiche sulle migliaia di disperati bimbi irakeni, kossoviani, libici ed anche USA che sicuramente esistono ed esisteranno, colpiti dalle radiazioni dell’U impoverito se non veramente radioattivo... Lei ha continuato col suo ossessivo ritornello ... Lo sa bene che se una persona certe esperienze tragiche non le ha vissute in prima persona non può certo inventarsi delle “simulazioni” per dare risposte a lei. A questo punto ho tratto certe mie conclusioni sul suo comportamento su questo blog ed ho deciso di interrompere con un certo escamotage . Ora ho mostrato che da queste discussioni non traggo nessuna utilità, non mi diverto mentre lei cerca di dirigerle dove più le interessa per far bella figura come probabilmente anche un altro/i qua vicino. Ho scritto queste note per far capire ai lettori...lei sicuramente sa già ma non le interessa capire, solo provocare per apparire...

Fabio Crestani ha detto...

@go katto
fin qua ci siamo,
ripeto:
quindi?
finisci il concetto!
levi e co. sono incompetenti?
sono dei collusi?
il report è carta straccia?
@TPR
Se avessi letto gli altri miei post avresti capito che sono il primo a difendere il rigore scientifico. Il senso del mio intervento (mi sembrava chiaro) è che l'ultima fase di una scoperta scientifica è il riconoscimento istituzionale che coinvolge per forza di cose principalmente la sfera di formalismi e della burocrazia.
Mi auguro e penso che l'e cat ed in una prospettiva più ampia le lenr, siano in questa fase.

Robbins ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Robbins ha detto...

Perfetto! Perfetto notare che la letteratura scientifica ha regole e linguaggi obbligatori. Uno dei "difetti" di questo blog è proprio prendere le cose un po' alla sans façon, cioè ritenere a) che chiunque possa senza studio avere una BUONA opinione su qualsiasi argomento, b) che ci sia sempre una spiegazione ALTRA, che siano i militari, il fisico incompreso o la bontà di Rossi, ingiustamente accusato di questo e di quello. Queste opinioni provano ingenuità e buon cuore e sono di gran lunga preferibili alle acrimonie di chi spacca il capello in quattro, nascondendo la propria pancia di incredulo dietro a obiezioni tecniche. Però, come nota Lei, questi increduli hanno ragione quando invocano il rispetto delle regole formali: se io vado da un notaio, l'atto notarile me lo deve fare come si deve e non come gli gira, secondo la giornata e l'umore. D'altra parte la petizione del rigore va portata fino in fondo e non interrotta a metà, sennò diventa il solito pasticcio assimilabile alla credulità o all'incredulità, come meglio crede.
Mi riferisco ora al report delle terze parti.
Le chiedo: a) se l'oggetto del report, il "reattore", appartiene alla comunità o a un individuo, b) se il luogo in cui si è svolto il test è un laboratorio pubblico o privato, c) se normalmente nella stesura di lavori scientifici l'argomento principale è o non è la presenza di truffa nelle esperienze di cui si discute, d) se nella letteratura scientifica non sia corrente la prassi di completamenti/correzioni a rilievi di altri ricercatori. I quattro punti precedenti sono punti retorici, cioè contengono le loro risposte, e glieli ho presentati perché Lei possa concludere con me che lo status del report delle terze parti è, come tutto quello che riguarda il "reattore", molto particolare. Si tratta di prototipo undisclosed per ragioni o di privativa industriale o di dolo e applicare il criterio della formalità scientifica come si trattasse di un normale oggetto di ricerca è partire col piede sbagliato. Come è sbagliato ritenere che il report sia un capolavoro. Infatti mi sarei aspettato maggior prudenza da parte degli autori, non tanto per quello che hanno scritto quanto per l'impostazione generale e in considerazione delle critiche a cui si sapeva che sarebbe stato sottoposto il loro lavoro. Il report è carente perché pecca di ingenuità. Sta, per così dire, con un piede da una parte e uno dall'altra - e questo è male.

Silvio Caggia ha detto...

@tia
"UPDATE: I have been in contact"
Chi e' che parla? Chi sta aggiornando? Dove?
Quando?
[Seconda chiamata]
GRAZIE

tia_ ha detto...

https://matslew.wordpress.com/2013/06/10/update-of-swedish-italian-report-and-swedish-pilot-e-cat-customer-wanted/

Silvio Caggia ha detto...

@tia
Quindi l'ipotesi offset DC sarebbe esclusa da chi ha redatto il report ma sarebbe invece possibile secondo mat lewans? Wow, uno scoop! Quantomeno che gli uni o l'altro parlano a vanvera... :-)
Ma possibile che dopo tutto questo tempo non ci sia ancora accordo definitivo tra gli scienziati su questo dettaglio? Non c'era qualcuno tra i lettori qui che aveva l'apparecchio e che avrebbe fatto una prova per vedere se si riesce effettivamente a gabbarlo? Se non si riesce a quagliare in queste piccole cose...

Unknown ha detto...

@Crestani
se "fin qua ci siamo", dovresti essere in grado di risponderti da solo, o non è vero che "fin qua ci siamo".

Se ci siamo, allora non è tanto questione di incompetenza o di collusione ma:
1)il report quanto a scientificità è effettivamente carta straccia.
2)Levi in relazione al TPR ha un grosso problema di credibilità: il lavoro che ha prodotto non è scientifico.
altre conclusioni sono solo tue.

Silvio Caggia ha detto...

@tia
Ho letto e riletto l'appendice al TPR, e devo ammettere che invece che fare luce mette qualche ombra... Punto a favore degli un-believer questa volta...
Si afferma per ben due volte che non si e' misurata DC:
"As far as voltage is concerned, the figures, considering that peak values are shown, clearly show that the waveform was sinusoidal and symmetrical, and that there were no levels of DC voltage – having it been already established that there were no other electrical connections."
"Fig. 2. Waveforms for voltages measured at control box input. Note the symmetrical sinusoids, with no indication of DC voltage levels. The spectral composition includes only the first harmonic at 50 Hz."
Ma affermare di non misurare DC quando si usa uno strumento che non puo' misurare DC non significa escludere che la DC ci sia, anzi, significa che non si e' capito cosa puo' fare e cosa non puo' fare lo strumento... L'esperto di elettrotecnica del gruppo dei professori non ci fa una bella figura... :-(

Gia' che ci siamo, caro spaccatore di capelli in quattro, che puo' significare il fato che l'apparecchio di rossi non assorba corrente dalla fase 3 ma solo dalla 1 e 2? Non dovrebbe fare imbestialire quelli dell'enel un apparecchio cosi' sbilanciato nelle 3 fasi? Ci dice qualcosa sul suo funzionamento interno?
Grazie.

Disclaimer: non sono un esperto nel campo elettrotecnico quindi potrei aver capito male io i concetti espressi nell'appendice, nel qual caso apprezzerei di essere corretto da chi ne capisce.

Spat ha detto...

@ Go Katto
Visto che ti vanti tanto di conoscere il metodo scientifico e di come si fanno le pubblicazioni, scrivi su Arxiv una replica alla pubblicazione.
Perchè finchè scrivi qua le tue opinioni valgono meno di zero e non servono a niente.
Evidentemente hai tanto tempo libero da perdere se continui a scrivere commenti che qui non convincono nessuno.

Spat ha detto...

@ Silvio Caggia
Se c'era una corrente continua nascosta la forma d'onda non era sinusoidale e simmetrica.

gio ha detto...

@ silvio caggia

non entro nel fatto della corrente continua e alternata....non lo capisco ....e sinceramente non mi interessa capirlo.

ma di fondo se mandi dei fisici nucleari a fare una "misurazione del cop" :)

è come se mandassi degli esperti di macroeconomia a fare la revisione di un bilancio!!

magari qualcosa ne capiscono:) ma non è il loro mestiere:):)

Paul ha detto...

>Se c'era una corrente continua nascosta la forma d'onda non era sinusoidale e simmetrica

La forma d'onda REALE non sarebbe stata simmetrica.
La forma d'onda MISURATA da uno strumento che non legge la continua sarebbe stata simmetrica.

Paul ha detto...

..seguito...

ma se ci fosse stata una DC in serie all'AC, gli strumenti di misura si sarebbero bruciati perché alimentati con tensione sbagliata (la corrente continua manda in saturazione il nucleo magnetico dei trasformatori di alimentazione) -> corto circuito -> fumo in uscita dagli strumenti -> fine del test

Silvio Caggia ha detto...

@paul
Grazie per la risposta data a chi mi domandava.
Ma riguardo al "seguito" non capisco... Se c'e' modo di iniettarla ci sara' anche modo di separarla sta potenza DC...

Per quello che puo' valere come esempio io avevo un alimentatore cinese per il laptop che oltre a darmi i 5Vcc previsti mi sparava purtroppo anche 130Vac dentro il pc... Ci sono voluti mesi per cominciare a dare qualche sintomo strano al pc... Me ne sono invece accorto quando ho collegato alla porta usb un apparecchietto artigianale (non mio) che si e' bruciato dopo poche ore d'uso... Franco e Mario si ricorderanno i miei pianti via mail... :-)

Spat ha detto...

@ Paul
Ti riporto quello che ha scritto Antonio che è un UTILIZZATORE dello strumento in questione:
"Sebbene il PCE830 sia uno strumento "da campo" e non da laboratorio e che non è comunque in grado di fare misure in DC o in AC "non di rete" ha comunque delle features interessanti: per esempio mostra nei menù che si è costretti ad accedere prima di andare a fare le letture di potenza e di energia le forme d'onda di tensione e corrente (oltretutto sovrapposte nella stessa schermata) , in ipotesi di "adulterazione" della tensione per via di una componente continua non sarebbe più simmetrica la tensione rispetto all'asse x e quindi si vedrebbe un grande offset verticale rispetto alla forma d'onda della corrente (che invece sarebbe sempre centrata perché lo strumento non sente le componenti di offset di corrente).
E' impossibile non accorgersi "ad occhio" di una tale stranezza se si è fatta anche una sola misura nella vita con uno strumento del genere."

tia_ ha detto...

>Ti riporto quello che ha scritto Antonio che è un UTILIZZATORE dello strumento in questione

Strano che tu non abbia riportato il post in cui ammetteva di non averlo mai provato con una tensione DC.
Idem, strano che nessuno abbia sottolineato che la risposta riportata da Mats Lewan veniva dal produttore di tale strumento, non se l'è inventata Lewan.

MISTERO ha detto...

@Go Katto
Crestani, hai mai fatto una ricerca scientifica ?

Tu l'hai mai fatta una ricerca scientifica?
Quante?
Dove sono pubblicate?

Spat ha detto...

@ tia
E quel che hai scritto contraddice quello che ha scritto lo stesso Antonio?
La risposta è no?
E allora perchè scrivi "strano"?
Vuoi spalare merda anche contro di me?

tia_ ha detto...

>E quel che hai scritto contraddice quello che ha scritto lo stesso Antonio?

Si, nel senso che il messaggio che hai riportato si basa sull'ipotesi che lo strumento misuri la DC. Ma su mia espressa richiesta Antonia ha ammesso che non ha mai fatto un test con la tensione DC, quindi il nucleo del discorso, ovvero: per esempio mostra nei menù che si è costretti ad accedere prima di andare a fare le letture di potenza e di energia le forme d'onda di tensione e corrente (oltretutto sovrapposte nella stessa schermata) , in ipotesi di "adulterazione" della tensione per via di una componente continua non sarebbe più simmetrica la tensione rispetto all'asse x e quindi si vedrebbe un grande offset verticale si basa su una ipotesi non verificata.
Non solo, ma lo stesso produttore dello strumento ha scritto: When connected to an AC source with an offset DC tension it will display the graph of the AC tension correctly but it will not detect the offset DC tension.
Quindi, perchè ritirare fuori quel vecchio messaggio?

Spat ha detto...

E adesso mi metto a rompere le palle anche io allora.
Chi ha dato le specifiche dello strumento era un commerciale? e sapeva usare lo strumento?
Perchè più di una volta ho visto fantasticare dai venditori le prestazioni degli strumenti che vendevano e poi alla prova dei fatti si vedeva che gli strumenti aveva le loro pecche.
Sinceramente mi fido di più di un utilizzatore, quindi se Antonio mi dice che ha fatto le prove di cui sopra allora mi può dare conferma della presenza della componente sull'asse x.

tia_ ha detto...

>Sinceramente mi fido di più di un utilizzatore, quindi se Antonio mi dice che ha fatto le prove di cui sopra

E' evidente che c'è un problemo a livello di lingua italiana.
Quale parte di "antonio non ha mai provato a ficcarci dentro la DC e vedere che succede" non è chiara? Questa prova doveva farla ancora due settimane fa, ma non s'è piu visto.

>e poi alla prova dei fatti si vedeva che gli strumenti aveva le loro pecche.

Infatti qui è proprio l'inverso, lo strumento non è previsto per misure in continua come da manuale.

Silvio Caggia ha detto...

@spat
Rassegnati. :-)
Antonio, come i professori, pensava (penso in buona fede) che lo strumento si comportasse in un certo modo, mentre questo, per quanto costoso e sofisticato sia, pare non sia proprio pensato per fare quel mestiere.

-----Messaggio originale-----
Da: Silvio Caggia [mailto:silvio.caggia@tiscali.it]
Inviato: mercoledì 19 giugno 2013 3.05
A: dlu@pce-italia.it
Oggetto: Analizzatore di energia PCE-830

Gentile sig. Daniele Lucchesi,
non sono un tecnico, ma si sta discutendo da alcune settimane su diversi blog internazionali riguardo delle misurazioni effettuate, per un importante esperimento scientifico, con il vostro analizzatore di energia PCE-830.
Il miglior riassunto della vicenda lo puo' trovare qui:

https://matslew.wordpress.com/2013/06/10/update-of-swedish-italian-report-and-swedish-pilot-e-cat-customer-wanted/

E volendo puo' essere condensato in una sola frase:

"UPDATE: I have been in contact with a
representative of PCE Instruments UK Ltd who has confirmed that the PCE-830 cannot detect DC tension. When connected to an AC source with an offset DC tension it will display the graph of the AC tension correctly but it will not detect the offset DC tension."

Le domande che le pongo sono le seguenti:

1) Se il PCE-830 e' collegato ad una sorgente AC trifase, che contiene anche una tensione DC (iniettata in qualche modo fraudolento nell'impianto), lo strumento e' in grado di indicare la presenza di questa tensione DC?

2) La potenza assorbita misurata dallo strumento sara' quindi falsata rispetto alla potenza totale (AC+DC) realmente assorbita da un apparecchio collegato a questa sorgente?

3) Quale altro strumento consigliereste eventualmente di utilizzare per misurare tutta la potenza realmente assorbita (incluse eventuali potenze DC o altri possibili tentativi di frode tramite manomissione dell'impianto sorgente)?

La ringrazio in anticipo per le risposte e le chiedo fin d'ora l'autorizzazione alla pubblicazione integrale delle stesse sul blog "22 passi d'amore e d'intorni".
Saluti
Silvio Caggia
--------------------------------------------------
Gentile Cliente,
le confermo quanto indicato dai miei colleghi inglesi circa la non possibilità di leggeere correnti DC presenti all'interno di correnti AC con questo e con altri wattmetri della ns serie

Cordiali saluti/Best Regards
Daniele Lucchesi
Tecnico/Technician

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---------------------------------------------------------------
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--------------------------------------------------------------
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Le informazioni contenute in questo messaggio di posta elettronica e/o nel/i file/s allegato/i sono da considerarsi strettamente riservate. Il loro utilizzo è consentito esclusivamente al destinatario del messaggio, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora riceviate questo messaggio senza esserne il destinatario, Vi preghiamo cortesemente di darcene notizia via e-mail e di procedere alla distruzione del messaggio stesso, cancellandolo dal Vostro sistema. Conservare il messaggio stesso, divulgarlo anche in parte, distribuirlo ad altri soggetti, copiarlo, od utilizzarlo per finalità diverse, costituisce comportamento contrario ai principi dettati dal D.Lgs. 196/2003.

Spat ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Spat ha detto...

Il fatto che non legge correnti continue vuol dire che non le misura. Ma la loro presenza comporta uno scostamento dall'asse delle x?

Paul ha detto...

Mah... al di là di tutto questo che mi sembra come quello che in groppa all'elefante spacca in 5 un pelo della coda senza voler vedere l'elefante...
Ho letto che nel primo dei test fatti in dicembre dai 7 Samurai il reattore si è fuso (acciaio e ceramica), ed in tale fase NON ERA ALIMENTATO ELETTRICAMENTE.
Anche se così non fosse stato, può una semplice resistenza elettrica alimentata elettricamente raggiungere una temperatura tale da fondere acciaio e ceramica? A occhio e croce mi pare proprio di no.
Comunque è un argomento che andrebbe approfondito perché basato su un fatto oggettivo e non su una ipotesi di DC su AC non misurata.

Neri B. ha detto...

@Paul
Già...non sarebbe stato male pubblicare anche qualche foto del reattore fuso

Paul ha detto...

Infatti...
- temperatura di fusione dell'avvolgimento della resistenza?
- temperatura di fusione dell'AISI/304/316?
- temperatura di fusione della ceramica?

Per certo sappiamo che il nichel fonde a 1453°C e che la reazione si dovrebbe arrestare a tale temperatura.

Silvio Caggia ha detto...

@paul
"Per certo sappiamo che il nichel fonde a 1453°C e che la reazione si dovrebbe arrestare a tale temperatura."

Anche quando esplode una supernova la nucleosintesi si arresta... Pero' intanto esplode... :-)

piero41 ha detto...

Scusate le mie domande da “ignorante” di correnti. E’ da tanto che ero indeciso.. Io penso che il capannone di Rossi avrà avuto un contatore Enel con tutti i vari impianti di sicrezza e salvavita .. Diciamo dopo il contatore Rossi si prende l’ AC se la trasforma in DC e la “inietta sulla linea che porta alle prese. Accade niente ai salvavita?? Dunque quando uso i miei trapanini PROXXON con trasformatore in DC il mio contatore Enel mi rileva il consumo anche quando li uso assieme ad altri in AC. E’ possibile quindi che i prof, che erano soli nel capannone non fossero mai andati a controllare se il consumo del contatore sia a tutto spento sia con le resistenze accese non fosse compatibile con i consumi prevedibili per la sola AC? Con tutte le manfrine che dicono di aver fatto ( Rossi era Rossi!!)questa penso fosse la più banale!! Mi domando poi che fine avrebbero fatto i delicati latop ed altre attrezzature sempre in azione se alimentati da una AC + una DC. Magari mi direte che lui buttava la DC sulla 3 fase non usata dal 220 ehh?? Però un quasi raddoppio del consumo penso avrebbero dovuto notarlo dal contatore Enel!! O SBAGLIO TUTTO?? Comunque nelle immagini del suddetto c’è anche lo IN per la DC!! certo se non lo usavano.....

Unknown ha detto...

E’ possibile quindi che i prof, che erano soli nel capannone non fossero mai andati a controllare se il consumo del contatore sia a tutto spento sia con le resistenze accese non fosse compatibile con i consumi prevedibili per la sola AC?

Corpo di mille puzzole, Piero41, un'altra appendice da scrivere!!
Povero Levi.

robi ha detto...

go gatto
se sei interessato
c era anche la storia di uno che era andato in bagno e tirando l acqua aveva ridotto il flusso entrante nell ecat e pertanto ci fu un innalzamento di temperatura
si dice che fosse uno dei picchi
dai picchi si può sapere quante volte è stato tirato lo sciacquone.
io non me ne intendo ,mi pare di aver interpretato giusto ,in caso contrario chiedo venia.

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