Come promesso ecco qui un nuovo articolo - titolo originale Rebuttal to Krivit's Accusation that Andrea Rossi is a Fraudster - tradotto in italiano dal sito di PESN. Ringrazio Tizzie e Alex Passi per la traduzione.
Confutazione dell'accusa di truffa mossa da Krivit ad Andrea Rossi.
L'esperto di LENR Steven Krivit, che si è recato Bologna in giugno, non ha avuto un’impressione favorevole della tecnologia del reattore E-Cat di Andrea Rossi, e da allora non gli ha lesinato tutte le sue critiche. Adesso ha superato ogni limite, arrivando addirittura ad accusare Rossi di orchestrare a bella posta una truffa. Non la beviamo.
Bologna, 14/06/11 - A. Rossi e S. Krivit - foto di D. Passerini |
Scritto da Sterling D. Allan e Hank Mills
Steven Krivit, che dirige da anni la testata giornalistica sulla fusione fredda "New Energy Times", ha pubblicato oggi un articolo caustico dal titolo "Non bastano i nobili intenti" in cui accusa Andrea Rossi, inventore del reattore a fusione fredda E-Cat, di orchestrare a bella posta una truffa.
Truffa? Penso sia improbabile al 99%.
Lo dico in parte perché sono al corrente di alcune informazioni riservate su una conferma indipendente da parte di una istituzione molto importante, il cui nome incomincia per N.
Non potrei escludere del tutto le accuse di truffa di Steve; ma personalmente le trovo estremamente improbabili. Darei alla cosa una probabilità dell'1% solo perché sono stato raggirato in passato da persone che pensavo fossero veraci, ma che si sono poi rivelati essere truffatori.
Da gennaio in poi, ho comunicato con Rossi diverse volte, a proposito di certe email che avevo ricevuto da gente disposta a investire nella sua azienda o ad acquistare le sue unità. Le ha sempre respinte, dicendo di aspettare fino a dopo il test dell'impianto da 1 MW. Se fosse stato orchestrando una truffa, ci si aspetterebbe che avrebbe accettato quel denaro.
Nella sua conferenza stampa in gennaio, Rossi aveva annunciato che un impianto da 1 MW sarebbe stato pronto per la produzione commerciale entro ottobre. Ha lavorato febbrilmente a tale scopo, al ritmo costante di giornate lavorative di 14-18 ore. Io sono arrivato presto e rimarrò qui a Bologna fino a tardi per aiutarlo con del materiale per siti web e delle strategie commerciali. Ha accettato di lasciarmi arrivare presto, ma era così indaffarato quando sono arrivato, che non ha nemmeno avuto il tempo di uscire a pranzo con me o di lasciarmi portare uno spuntino. Mi ha detto: "Mi prendo solo 5 minuti per un panino".
Questo non è il comportamento di uno che sta organizzando una truffa. Si comporta come un individuo che ha una sua missione, che ha passione per il proprio lavoro.
Nel giugno scorso, Krivit è venuto a Bologna per testare il sistema di Andrea Rossi, su invito di Rossi stesso. Krivit non ne ha avuto un’impressione favorevole e da allora non gli ha lesinato tutte le sue critiche.
La versione di Krivit su quello che Rossi gli aveva raccontato del suo "momento Eureka" mi crea qualche problema, ma una spiegazione possibile sta nel fatto che Rossi non avesse capito la domanda. Fa fatica a capire l'inglese parlato, e non capisce perfettamente nemmeno l'inglese scritto. Un’altra spiegazione è l’estrema reticenza di Rossi sugli aspetti riservati della sua tecnologia. Non rivela mai tutto, e ha comunicato alcune ricette-chiave solo a pochissime persone. Così, nel rispondere a quella domanda, gran parte dell’esitazione potrebbe provenire dalla perplessità su come descriverlo senza rivelare informazioni riservate.
Non mi preoccupa affatto l'esperienza di Rossi con la PetrolDragon. Era stato incastrato dalla mafia italiana perché non ne aveva consentito il coinvolgimento nella sua azienda. È stata la mafia a orchestrare tutte le persecuzioni da lui subìte e dalle quali è stato assolto. Immagino ci sia stato qualcosa di simile dietro la questione del traffico d'oro.
Sono stato ulteriormente rassicurato dall'impressione che ho avuto di Rossi quando l'ho conosciuto di persona qui in Bologna. Già in precedenza era stato sempre stato molto affabile, sia per email sia per telefono. Nel corso dell’evento, una persona mi ha detto: “lui è molto istintivo quando conosce qualcuno". Ho avuto l'impressione che Rossi mi abbia apprezzato molto di più dopo il nostro incontro, arrivando addirittura a farmi delle lusinghe come se fossi un fautore importante di quello che lui sta cercando di fare per il bene dell'umanità. Anch’io sono motivato in questo senso. Qualcuno di questi complimenti lo si trova alla fine del report da un'ora e della sessione di domande e risposte che ha tenuto al termine della giornata del 28 Ottobre (Le parti I e II su quattro sono ora online). Su questo scriveremo un articolo a parte).
No, Rossi non è un accademico. Non prepara i suoi test in maniera accademica. Ci vorrebbero diversi mesi o persino anni. Ha fretta. È una cosa di lui che mi piace, per me non è affatto un problema. Gli aerei volavano già da quattro anni quando gli accademici hanno finalmente ammesso di essersi sbagliati sull'impossibilità che l’uomo potesse costruire delle macchine volanti.
La nostra civiltà è a un passo dal collasso totale. Abbiamo bisogno che questa tecnologia arrivi sul mercato adesso. È quello che Rossi sta facendo; lo si dovrebbe applaudire, non perseguitare.
Adesso che il primo cliente ha firmato il via libera per questa tecnologia e Rossi inizierà a ricevere fondi, potrà pagare il mezzo milione necessario affinché le Università di Bologna e di Uppsala incomincino i loro test — test che dureranno 2 anni. Ho parlato a lungo con Loris Ferrari, professore associato, sulle imminenti verifiche all'Università di Bologna. Ferrari sarà uno di cinque o sei docenti coinvolti. Gli altri saranno i dottori Levi, Bonetti, Campari e Villa. Il primo anno sarà dedicato a capire il "come", il secondo si occuperà del “perché” e cercherà di associare al fenomeno una teoria solida. Il primo report non uscirà per almeno un anno.
Vi sta bene questa tempistica? Sulla necessità di avere un “via libera” accademico prima di proseguire? Forse sì, se avessimo tutto il tempo disponibile. Ma non lo abbiamo.
Nel frattempo, si spera, il prodotto verrà consegnato a milioni di persone; così, ancora una volta si sarà dimostrato che il mondo accademico è arretrato rispetto ai tempi. Pertanto, se siete clienti o rappresentanti dei media e volete il beneplacito accademico prima di passare a questo argomento, benissimo, aspettate pure due anni. Nel frattempo sta incominciando una rivoluzione energetica, e a me piace stare sul fronte vivo delle cose -- in prima linea -- non in coda.
Nel futuro, quando si faranno delle presentazioni in PowerPoint sui fallimenti del mainstream accademico, prevedo che la ventennale scomunica della fusione fredda da parte del mondo accademico sarà vista come un fallimento ed una negligenza ancor maggiore di quella dei quattro anni sul volo umano.
E il fatto che Steven Krivit -- uno degli uomini-chiave tra i fautori della fusione fredda (lui non la chiama così) -- sarà stato uno degli avversari principali e sia arrivato addirittura ad accusare Rossi di "truffa", sarà un altro capitolo triste a commento di questi nostri tempi. In effetti, non mi sorprenderei se si arrivasse a dimostrare che Krivit è manipolato (10% di probabilità) o addirittura consapevolmente iscritto sul libro paga dei poteri forti (2% di probabilità), con l'obiettivo di screditare Rossi. Ma non si può fare questo tipo di accuse senza prove, e al momento di prove non ne conosco.
Posso tuttavia affermare questo. Quando ho parlato rispettivamente con Mats Lewan di NyTeknik e con Robert Svensson di AP riguardo al pezzo d’assalto di Krivit sul 28 Ottobre, pezzo che aveva messo entrambi in una luce negativa, hanno scosso la testa e han detto qualcosa sul fatto di essere stati travisati. Mi sono parsi entrambi estremamente cauti e scientifici nel modo di pensare e di avvicinarsi alle cose. Lewan stava addirittura eseguendo dei calcoli mentre Rossi leggeva il report venerdì notte (lo si vede nei filmati che ho girato).
La mia esperienza personale per telefono e per email con Steven Krivit è che si tratti di una persona con cui è estremamente difficile andare d'accordo. È litigioso. Non cerca nemmeno di essere amichevole. Questo mi suggerisce che il suo odierno pezzo forte sia semplicemente in funzione dell’esternazione di un brutto carattere (85% di probabilità). Ciò lascia l'1% di probabilità che Krivit abbia effettivamente ragione, con un margine del 2% per altri scenari. Potrei sbagliarmi. Ovviamente sono umano.
Commento di Hank Mills
Ci sono zero dubbi nella mia mente che la tecnologia E-Cat (Energy Catalyzer) produca grandi quantità di energia in eccesso mediante nuovi processi nucleari la cui migliore denominazione è quella di "fusione fredda". A mio parere, dichiarare che Andrea Rossi stia orchestrando una truffa o una bufala è nel migliore dei casi del tutto irrazionale; nel peggiore, indica che tali individui potrebbero avere dei secondi fini specifici, volti a cercare di screditare in modo fraudolento questa tecnologia.
Nel corso dell'ultimo anno, Andrea Rossi ha eseguito circa una dozzina di test dell'E-Cat, nei quali ha permesso ad esperti indipendenti (scienziati e ingegneri) di partecipare. Tutti questi test hanno dato chiare prove di grandi quantità energia in eccesso. I test in cui era previsto che l'E-Cat funzionasse in modalità autosostentamento utilizzando pressoché zero energia in ingresso (escludendo quella necessaria a far andare le pompe, le ventole e il generatore di radiofrequenze?) dimostrano in modo particolarmente chiaro che la tecnologia è in grado di produrre enormi quantità di output anomali sotto forma di vapore.
Si può obiettare che molti dei test dell'E-Cat si sarebbero potuti svolgere in maniera migliore o più dettagliata. Se si fosse adoperato il logging elettronico in tempo reale di tutti i dati provenienti dalla strumentazione adoperata, se si fossero posizionate termocoppie in ulteriori località, se si fossero effettuati dei run "di controllo" e si fossero prese altre misure, i risultati di diversi test avrebbero potuto essere molto più precisi. Tuttavia, una precisione e una metodologia di test così sofisticate non sono la condizione necessaria per verificare che la tecnologia funziona nel modo dichiarato. L'enorme quantità di calore prodotta dall'E-Cat rende un test di tale ordine di precisione non necessario, anche se questi metodi moderni sarebbero stati estremamente desiderabili.
Alcune delle prove a nostra disposizione sul fatto che la tecnologia funzioni come dichiarato sono semplicemente irrefutabili. Il recente test dell'impianto da 1 MW ha mostrato un funzionamento in modalità autosostentamento per cinque ore e mezza. Durante il periodo di funzionamento in autosostentamento, la temperatura del vapore prodotto non è calata fino a che l'impianto non è stato spento a termine del test. A volte la temperatura ha subito un lieve aumento. Il che sarebbe stato impossibile, se non nel caso in cui si fosse davvero verificata una reazione a fusione fredda di nuovo tipo, con produzione di enormi quantità di energia in eccesso. In termini crudi, è del tutto impossibile che il reattore abbia potuto produrre centinaia di chilowatt di output in modalità autosostentamento se non fosse accaduto qualcosa di veramente spettacolare al suo interno.
Ovviamente qualche scettico griderà che le grandi quantità [di calore] in uscita sono dovute soltanto all’"inerzia termica" del sistema. Secondo questa risibile teoria, l'energia in ingresso fornita originariamente al sistema viene immagazzinata dai materiali che compongono il reattore e successivamente rilasciata quando viene interrotta l'energia in ingresso (ossia quando il sistema va in autosostentamento). Questo è un argomento demenziale, in quanto i materiali usati per costruire i moduli hanno un calore specifico (o capacità di immagazzinare calore) troppo basso per trattenere tutta quell'energia. Non tiene poi conto del fatto che un sistema non può semplicemente decidere di trattenere energia per un certo periodo di tempo (senza trasferire calore all’acqua che viene fatta circolare nel sistema), per poi cominciare a rilasciare il calore immagazzinato SOLO quando viene tagliata la potenza in ingresso.
Consideriamo un altro punto importante. Qualsiasi potenza in ingresso utilizzata -- compresa l'energia calorica delle reazioni nucleari -- viene continuamente sottratta ai materiali che compongono i moduli, a partire dal momento in cui vengono accese le resistenze. L'energia immagazzinata, che secondo gli scettici irriducibili alimenterebbe il sistema durante l'autosostentamento, non può proprio esserci! Sia perché i materiali adoperati non possono immagazzinare tutta quell'energia sia perché l'energia in ingresso ha continuato a fuoriuscire dal sistema sotto forma di calore. La loro argomentazione fasulla non tiene, a meno che non vogliano affermare che siano violate le leggi della termodinamica!
Andrea Rossi sa che la tecnologia funziona, perché ha costruito e provato centinaia, se non migliaia di reattori. Ha consentito a terze parti di effettuare test sui suoi sistemi, test di cui il grande pubblico non è al momento a conoscenza. Anche se possono esservi saltuari problemi tecnici durante un test (come resistenze che si rompono o guarnizioni che perdono), gli anni di esperienza che ha accumulato e i risultati ottenuti dimostrano la validità della tecnologia al di là di ogni dubbio.
- Se la tecnologia non funzionasse, perché mai avrebbe venduto la sua partecipazione nella Leonardo Technologies Inc, le sue proprietà in Italia ed alla fine la sua casa in Florida per finanziare il proprio lavoro?
Ci sono zero dubbi nella mia mente che la tecnologia E-Cat (Energy Catalyzer) produca grandi quantità di energia in eccesso mediante nuovi processi nucleari la cui migliore denominazione è quella di "fusione fredda". A mio parere, dichiarare che Andrea Rossi stia orchestrando una truffa o una bufala è nel migliore dei casi del tutto irrazionale; nel peggiore, indica che tali individui potrebbero avere dei secondi fini specifici, volti a cercare di screditare in modo fraudolento questa tecnologia.
Nel corso dell'ultimo anno, Andrea Rossi ha eseguito circa una dozzina di test dell'E-Cat, nei quali ha permesso ad esperti indipendenti (scienziati e ingegneri) di partecipare. Tutti questi test hanno dato chiare prove di grandi quantità energia in eccesso. I test in cui era previsto che l'E-Cat funzionasse in modalità autosostentamento utilizzando pressoché zero energia in ingresso (escludendo quella necessaria a far andare le pompe, le ventole e il generatore di radiofrequenze?) dimostrano in modo particolarmente chiaro che la tecnologia è in grado di produrre enormi quantità di output anomali sotto forma di vapore.
Si può obiettare che molti dei test dell'E-Cat si sarebbero potuti svolgere in maniera migliore o più dettagliata. Se si fosse adoperato il logging elettronico in tempo reale di tutti i dati provenienti dalla strumentazione adoperata, se si fossero posizionate termocoppie in ulteriori località, se si fossero effettuati dei run "di controllo" e si fossero prese altre misure, i risultati di diversi test avrebbero potuto essere molto più precisi. Tuttavia, una precisione e una metodologia di test così sofisticate non sono la condizione necessaria per verificare che la tecnologia funziona nel modo dichiarato. L'enorme quantità di calore prodotta dall'E-Cat rende un test di tale ordine di precisione non necessario, anche se questi metodi moderni sarebbero stati estremamente desiderabili.
Alcune delle prove a nostra disposizione sul fatto che la tecnologia funzioni come dichiarato sono semplicemente irrefutabili. Il recente test dell'impianto da 1 MW ha mostrato un funzionamento in modalità autosostentamento per cinque ore e mezza. Durante il periodo di funzionamento in autosostentamento, la temperatura del vapore prodotto non è calata fino a che l'impianto non è stato spento a termine del test. A volte la temperatura ha subito un lieve aumento. Il che sarebbe stato impossibile, se non nel caso in cui si fosse davvero verificata una reazione a fusione fredda di nuovo tipo, con produzione di enormi quantità di energia in eccesso. In termini crudi, è del tutto impossibile che il reattore abbia potuto produrre centinaia di chilowatt di output in modalità autosostentamento se non fosse accaduto qualcosa di veramente spettacolare al suo interno.
Ovviamente qualche scettico griderà che le grandi quantità [di calore] in uscita sono dovute soltanto all’"inerzia termica" del sistema. Secondo questa risibile teoria, l'energia in ingresso fornita originariamente al sistema viene immagazzinata dai materiali che compongono il reattore e successivamente rilasciata quando viene interrotta l'energia in ingresso (ossia quando il sistema va in autosostentamento). Questo è un argomento demenziale, in quanto i materiali usati per costruire i moduli hanno un calore specifico (o capacità di immagazzinare calore) troppo basso per trattenere tutta quell'energia. Non tiene poi conto del fatto che un sistema non può semplicemente decidere di trattenere energia per un certo periodo di tempo (senza trasferire calore all’acqua che viene fatta circolare nel sistema), per poi cominciare a rilasciare il calore immagazzinato SOLO quando viene tagliata la potenza in ingresso.
Consideriamo un altro punto importante. Qualsiasi potenza in ingresso utilizzata -- compresa l'energia calorica delle reazioni nucleari -- viene continuamente sottratta ai materiali che compongono i moduli, a partire dal momento in cui vengono accese le resistenze. L'energia immagazzinata, che secondo gli scettici irriducibili alimenterebbe il sistema durante l'autosostentamento, non può proprio esserci! Sia perché i materiali adoperati non possono immagazzinare tutta quell'energia sia perché l'energia in ingresso ha continuato a fuoriuscire dal sistema sotto forma di calore. La loro argomentazione fasulla non tiene, a meno che non vogliano affermare che siano violate le leggi della termodinamica!
Andrea Rossi sa che la tecnologia funziona, perché ha costruito e provato centinaia, se non migliaia di reattori. Ha consentito a terze parti di effettuare test sui suoi sistemi, test di cui il grande pubblico non è al momento a conoscenza. Anche se possono esservi saltuari problemi tecnici durante un test (come resistenze che si rompono o guarnizioni che perdono), gli anni di esperienza che ha accumulato e i risultati ottenuti dimostrano la validità della tecnologia al di là di ogni dubbio.
- Se la tecnologia non funzionasse, perché mai avrebbe venduto la sua partecipazione nella Leonardo Technologies Inc, le sue proprietà in Italia ed alla fine la sua casa in Florida per finanziare il proprio lavoro?
- Se la tecnologia non funzionasse, Defkalion e il suo credibilissimo Consiglio di Amministrazione non sarebbero così impazienti di rinnovare il loro rapporto con Rossi.
- Se la tecnologia non funzionasse, perché mai i concorrenti di Rossi (che lavorano su versioni più scadenti di reattori Ni-H a fusione fredda, che non producono energia in uscita in quantità sfruttabili) lo attaccherebbero in continuazione, scrivendo articoli chiaramente menzogneri sulla tecnologia e cercando di screditarlo? Mi sembra ovvio che sono estremamente gelosi di quanta energia l'E-Cat può produrre.
- Se la tecnologia non funzionasse, la NASA non sarebbe coinvolta nella ricerca sulla fusione fredda nichel-idrogeno.
- Se la tecnologia non funzionasse, i suoi sistemi non sarebbero in grado di produrre (per esempio nel test più recente) centinaia di kW in uscita a fronte di quasi zero in entrata -- per diverse ore -- mentre al loro interno circola acqua di raffreddamento! È impossibile.
La tecnologia E-Cat funziona per davvero. Nessuna persona responsabile che si è mantenuta aggiornata sugli eventi di quest'anno può dire altrimenti, a meno che non abbia secondi fini. Ovviamente concordo che la tecnologia non è ancora perfetta e che potrebbe beneficiare di ulteriore ricerche e sviluppi. Per esempio, Rossi non riesce sempre a controllare le reazioni prodotte. Anzi, durante l'ultimo test, ha dovuto RIDURRE l'output che ciascun modulo poteva produrre, perché le temperature dei nuclei del reattore stavano diventando troppo elevate! Se avesse fatto funzionare i moduli a piena potenza, si sarebbe prodotta ancora più energia. Di conseguenza, avrebbe potuto fondersi la polvere di nichel in uno o più reattori, tanto da lasciare i reattori permanentemente “defunti” fino alla sostituzione dei nuclei.
Un’idea che è stata fatta circolare dai cinici è che Rossi sia un truffatore che sta cercando di guadagnare mentendo sulla sua tecnologia. La verità è un’altra: i truffatori spendono il denaro altrui e non toccano il proprio. Rossi fa il contrario, nel senso che ha continuato a declinare offerte commerciali e anche donazioni, perché non ha voluto "giocare con le ossa degli altri". Effettuare l’ultimo test gli è costato una grande quantità di denaro, e per pagarlo ha dovuto vendersi la casa. Un truffatore non farebbe sacrifici simili.
Sono convinto che la tecnologia E-Cat sia legittima; questo ultimo test ne è la prova assoluta. Spero vengano rilasciate informazioni più dettagliate al proposito, perché saranno molto utili nel determinare esattamente quanta energia sia stata prodotta. Creare sofisticati grafici e diagrammi che mostrano quanta energia è stata prodotta aiuterà coloro che sono interessati alla tecnologia. Ma non è veramente necessario, perché le informazioni già rivelate mostrano che l'output è stato enorme, costante e ininterrotto per cinque ore e mezza.
La fusione fredda è arrivata, e si chiama E-Cat.
P.S. Ho inoltre notato che uno dei detrattori di Rossi ha sostenuto per molti anni una teoria in particolare, la teoria di Widom-Larsen. Questa teoria cerca di negare che avvenga un processo di "fusione" fredda e afferma che si abbia solo un decadimento beta. Ho notato che questo individuo attacca coloro che criticano la teoria di Widom-Larsen e tesse innumerevoli lodi a coloro che la appoggiano. Ho anche notato che i suoi attacchi a Rossi si sono intensificati in maniera spettacolare, poco tempo dopo la volta in cui Rossi aveva dichiarato che la sua tecnologia non aveva nulla a che vedere con la teoria di Widom-Larsen. Penso che ciò sia più indicativo dell’avere secondi fini che non di un lavaggio del cervello.
A me sembra che l'intera campagna -- specialmente da parte di certi individui critici nei confronti di Rossi -- di appoggio alla teoria di Widom-Larsen sia una manovra da parte dei cosiddetti "poteri costituiti" per dare una migliore "interpretazione" alla realtà della fusione fredda. Se la popolazione mondiale si rendesse d’un tratto conto che, in virtù di una combinazione di scetticismo estremo, arroganza e avidità, è stata messa da parte una panacea energetica, potrebbero scaturirne importanti ramificazioni politiche. Per questo, la promozione di una teoria che nega che vi sia una qualsiasi "fusione" nella "fusione fredda", può consentire a quei signori di controllare meglio come reagirà il pubblico quando verrà rivelata la verità.
Dal loro punto di vista, è preferibile sopprimere e screditare una tecnologia concreta di fusione fredda come quella dell'E-Cat e sostituirvi versioni più primitive. Sostenendo individui i cui risultati non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelli di Rossi, possono assicurarsi che l'introduzione della "non-fusione" sarà lenta e controllata. E, cosa più importante, il pubblico avrà meno possibilità di "destarsi" del tutto alla realtà di quanto è *veramente* accaduto. Non vogliono che la "plebe" sappia che essi sono responsabili di vent'anni di distruzione ambientale, dell'attuale crisi energetica e di immani sofferenze -- tutte cose che sarebbero potute essere contenute se la tecnologia della fusione fredda fosse stata presa sul serio venti anni fa.
213 : commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 213 di 213 Nuovi› Più recenti»@indopama: Pardon, ma la carica commerciale di Rossi la sta facendo lui, non io.
Se i suoi proclami non corrispondono con quel che ha, di certo io non c'entro.
E se permetti il gossip se lo sta tirando dietro tutto lui con l'atteggiamento che dimostra.
E il discorso del tifo, della "fede" verso una persona per un mondo nuovo, no, mi spiace ma è completamente fuori luogo.
E' passato 1 anno, in 1 anno c'era tranquillamente e straabbondantemente il tempo per organizzare con il DF un test serio della durata di più giorni per sgomberare le opinioni negative che sono considerate così "strane e contro un mondo nuovo". Non gli avrebbe cambiato nulla, anzi, ma così non è stato. Quindi chi, come me, dubita della sua buona fede, un po' di motivi oggettivi ce li ha, amplificati fra l'altro dalla portata dell'argomento.
C'è proprio nulla da tifare, anzi.
@Vettore
Che il costo del personale per caricare 100 E-CAT sia uguale a quello per caricarne 1 mi sembra improbabile, a meno che non basti attaccare una bombola e aprire un rubinetto unico per tutti. Se li devi aprire per cambiare la polvere direi che la cosa cambia.
Non ho più voglia di cercare di capire perché se sono bastati meno di 2 grammi di idrogeno per far funzionare il gattone il 28 ottobre ne servano 18.000 per sei mesi (ricordate Rossi una decina di giorni fa?) oltre a 15.000 di nichel.
I numeri che ballano mi creano l'orticaria e mi innervosiscono. Così propongo un piccolo fuori tema per le menti affascinate da questo blog.
C'è un'urna con 75 palline bianche e 150 nere. Accanto un deposito infinito di palline nere. Comincio a estrarre due palline per volta. Se sono due nere, ne butto via una e rimetto l'altra nell'urna. Se sono una e una, butto la nera e rimetto la bianca nell'urna. Se sono due bianche le butto entrambe e ne prendo una dal deposito che butto nell'urna. Di che colore sarà l'ultima pallina estratta e perché?
@Gdmster
L'ultima biglia rimasta è bianca, perchè erano dispari e le bianche le togli solo se escono a coppie.
@Gdmster
"C'è un'urna con 75 palline bianche e 150 nere..."
Direi che l'ultima pallina è bianca.
Infatti non si può escludere di estrarre per 37 volte consecutive la coppia BB, dopo di che rimane 1 pallina B e
150+37 palline N.
Di nuovo non si può escludere di estrarre per 150+37 volte consecutive la coppia BN, dopo di che rimane una sola pallina B.
@Mario Massa
Hai notato che i nuovi E-cat "rettangolari" hanno un grosso tappo a vite frontale? E' probabile che aprendo quel tappo si possa estrarre il nucleo e sostituirlo. Se il tutto è progettato bene l'operazione sarebbe abbastanza semplice. Come ha detto più volte Rossi non si tratta di fare un "pieno" di polvere, ma di sostituire una specie di "cartuccia". Le cariche vecchie poi vengono riprocessate in fabbrica.
PERCHE NON CREIAMO UN MOVIMENTO D OPINIONE X FAR CONTROLLARE O REPLICARE L.E. CAT DI ROSSI AL FRANCESCO CELANI INFN. FRASCATI,UNO DEI MASSIMI ESPERTI DI QUESTE REAZIONI LERN,INVECE CHE DAI SOLITI PARRUCCONI INFLUENZABILISSIMI?
Rossi ha 2 dialoghi, uno con i pezzi grossi ed uno con la plebe. ad ognuno il proprio linguaggio.
@tutti
Ho tanto l'impressione di avere cancellato stamattina dall'iPhone una serie di commenti che erano in moderazione da poco, invece di pubblicarli... ho confuso il tasto insomma, e l'operazione ahimè non è reversibile. Se vi accorgete che è successo a uno dei vostri, per favore riscrivetelo.
Scusate tanto.
@piercamillo
Ah Celani lo farebbe subito, stanne certo. :))
Anche UniBO lo farebbe subito se Rossi gli avesse già dato E-Cat e soldi per partire.
@Piercamillo
@Daniele
Assolutamente d'accordo con Piercamillo. Sono certo che Celani la prova calorimetrica la farebbe subito e gratis. Perlomeno verrebbe eliminata la variabile soldi.
Mica Rossi ha firmato una esclusiva con UniBO. Se Rossi si rifiuta di portare un E-CAT un giorno da Celani dovrà spiegare perchè.
@mario massa
@gianga
Complimenti avete trovato le due soluzioni che mi aspettavo venissero date. Quella di mario sul principio di parità è la più matematica, l'altra che mi è stata data da mio figlio in meno di trenta secondi è più "furba", sfrutta l'informazione aggiuntiva che se un problema ammette una soluzione unica qualunque combinazione, anche la più improbabile fornisce la soluzione. E' un problemino di un'olimpiade di matematica di parecchi anni fa, ora sono più tosti. Mi sa che tra mezzi megawatt che non arroventano uno spazio di 25 metri quadri protetto da compensato quando potrebbero scaldare un condominio di belle dimensioni e motori bedini da 2 milioni di euro ci tocca intrattenere attività ludiche di tipo matematico per riposarci un po' dal lavoro.
@piercamillo
purtroppo l'esperimento di rossi non è replicabile se non si conosce il catalizzatore nucleare. è un segreto che rischia di sparire con lui e con la moglie, come già successo a patterson nonno e nipote. Spero di ricordare bene il cognome, mi pare si chiamassero entrambi jim.
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